pensato a volermi conoscere. giordani, ii-119 : a me duole assai di quel bravo
pretesero di essere beati. beltramelli, ii-119 : accordai la chitarra, appena appena
, sopravvenire. g. rucellai, ii-119 : ma come andò di poi? seguita
con l'anfora d'argilla. panzini, ii-119 : uno stravagante campanile...
durante la fioritura). soderini, ii-119 : e così fatto bramano il sito i
all'antica mi piace. boine, ii-119 : la madre era in nero, vestita
; far brutti scherzi. novellino, ii-119 : io gliel'appiccai ben sì fatto [
lume nell'uso de'vocaboli. giordani, ii-119 : volendo ristampare il costanzo non crederei
di bene e male. boine, ii-119 : perché ti sei permesso l'arbitrio
e rovina. b. davanzati, ii-119 : cotal motto fe'credere, lui
di loro). leopardi, ii-119 : spesse volte la grazia...
la bocca. a. pucci, ii-119 : e, mangiando, della montagna iscesero
d'una mia giornata arsa. deledda, ii-119 : nella mia infanzia ho conosciuto il
intimo della nostra sostanza. deledda, ii-119 : l'individuo in questione aveva la
. pecchio, conc., ii-119 : con armi sì da fuoco che da
il vapor del vino. baretti, ii-119 : uno spirito di resistenza, per non
per la penitenza. l. bellini, ii-119 : quegli antichi uomac cioni
e il cavasangue). cavalca, ii-119 : sono [i detrattori] come mignatte
suo dorico senza base. panzini, ii-119 : aperta una delle enormi finestre, ebbi
vola verso il cielo. guicciardini, ii-119 : il terreno, per la bassezza naturale
appoggiarlo allo scalmo. panzini, ii-119 : allora ci avviammo alla proda..
/ ne la chiesetta. verga, ii-119 : la povera ragazza vide passare la batteria
apparenza della seta). gherardini, ii-119 : l'invaghito bisso / con la florida
polmonìa che chiamasi bronchiale. mascagni, ii-119 : le arterie bronchiali derivanti dall'aorta.
quelle spese della casa. sarpi, ii-119 : il decreto della riforma contiene..
e mille altre cose. idem, ii-119 : eccomi seduto per la prima volta
-il peccato originale. gioberti, ii-119 : i dogmi della creazione, della caduta
terra / ricoprirò di fiori. guerrazzi, ii-119 : una terza palla lo ferisce in
, manca l'effetto. metastasio, ii-119 : è troppo chiara / la colpa
calci appoggiati ai mustacchi]. pellico, ii-119 : ahi, fummo tosto interrotti da
doverebbe egli molto rallegrare? aretino, ii-119 : or tornando al nostro poeta, egli
e andate innanzi ». pellico, ii-119 : speravamo -e così infatti accadde -che
con non piccol dolore? vallisneri, ii-119 : possono di leggieri, l'una
piccol merito della mortificazione. giordani, ii-119 : questa unica speranza di casa vostra.
in massimo grado. aretino, ii-119 : io sono in opinione che questo per
per possere stare al coperto. guicciardini, ii-119 : si era fermato a cintura,
si propagasse di più. pellico, ii-119 : a poco a poco perfezionammo tutte
cavalieri di quelle parti. ottimo, ii-119 : la casa de'marchesi malispini
della cetra). d'annunzio, ii-119 : o citaredo primo, /..
. -figur. gioberti, ii-119 : i dogmi della creazione, della caduta
: anche di cose. aretino, ii-119 : io sono in opinione che questo per
per tre anni. metastasio, ii-119 : è troppo chiara / la colpa sua
appaia / condiscendenza il resto. pellico, ii-119 : sia eccellenza della nostr'arte,
capo di qualcuno. ser giovanni, ii-119 : appio, io consacro te e 'l
e nelle forme d'esporla. gioberti, ii-119 : i dogmi della creazione, della
le forche restin creditore. segneri, ii-119 : per quanto dio gastighi i dannati
frangendo l'altrui spine. gelli, ii-119 : orsù, dappoi che tu giudichi che
, tranquillità; languore. panzini, ii-119 : il campanile spiccava nella delicata purità
del morir con arte. mazzini, ii-119 : il sorriso del cielo d'italia
ogn'altro membro soprannotato. milizia, ii-119 : il gocciolatoio è grande, ed è
doctori, per absolvere. gelli, ii-119 : dappoi che tu giudichi che sia
dalla volontà di tanti principi. vasari, ii-119 : per queste cagioni essendosi diviato il
far lunari nelle biblioteche. oriani, ii-119 : la dilapidazione della amministrazione...
cosa che sé dimostrandogli. ser giovanni, ii-119 : icilio e numi torio presero il
più colorandola). achillini, ii-119 : più bella è la selva su le
virtù. i. nelli, ii-119 : -ora, prudenza mia, in questa
ai venti. pecchio, conc., ii-119 : percorre a passo celere 10 spazio
confessò chiaro e disteso. cesarotti, ii-119 : [omero] tocca alle volte qualche
nostro di iob, eccetera. aretino, ii-119 : giambattista da aquila, già orefice
non vi sono entrato. giusti, ii-119 : siccome ho veduto praticare quest'uso
esposti a'raggi solari. achillini, ii-119 : più bella è la selva su
di forze. parini, giorno, ii-119 : oh quante volte / dall'immobile
fabbricar trincee e bastioni. guicciardini, ii-119 : i soldati che non avevano luogo di
molto e ad attener poco. pisacane, ii-119 : la ferocia, l'avarizia,
-anche: indifferenza. metastasio, ii-119 : la fermezza del volto / quanto
, ripassate al ferro caldo. moravia, ii-119 : i fili numerosi dei ferri elettrici
e ferri di pena. prati, ii-119 : dimmi: non senti i palpiti /
nel feticismo. massaia, ii-119 : in genere non sono né idolatri,
in man del re. manzoni, ii-119 : forse infecondo di tal madre or langue
altre paia di abbiette. caporali, ii-119 : e, perché il centurin gli
, labile. lorenzo de'medici, ii-119 : né fuor di te alcuna causa
che il vin colora. serra, ii-119 : se, dopo aver detto così delle
accresce ogni dì più. ungaretti, ii-119 : o bella preda, / voce notturna
. -figur. cavalca, ii-119 : molto vilifica dio gli nostri detrattori;
in quelle regioni. ambrogio contarmi, ii-119 : eravamo abbandonati da tutti, salvo
alla licenza. pecchio, conc., ii-119 : con armi sì da fuoco che
le vie piene di strepito. baldi, ii-119 : o se veduto allor tu avesti
). foscolo, gr., ii-119 : i montanini zefiri fuggiaschi, /
la fulminò dalla collina. milizia, ii-119 : questo gran monumento [il par-
dolce ed amara / pena. monti, ii-119 : dai fori / di cava pietra
del sentimento dell'udire. cesarotti, ii-119 : cento martelli sembrano piccola cosa dopo
, di convessità. ambrogio contarmi, ii-119 : si missero a far sdraviza con
, come roba male guadagnata. pisacane, ii-119 : / s'al buon consiglio
perieoi messo. b. davanzali, ii-119 : in antonio solo, per lo grado
quartier generale. b. davanzali, ii-119 : accrebbe l'odio... l'
peccato sta solo nelle volontà. gherardi, ii-119 : me perdè per le dannosissime illusioni
al vizio dell'ubbriachezza. roberti, ii-119 : siamo al male inchinevoli sino dalla
a dio. lorenzo de'medici, ii-119 : del tutto creator, che dallo
delle mie mille sorti. ungaretti, ii-119 : sulla tua carne inafferrabile / e vacillante
/ le insepolcra l'oblio. idem, ii-119 : là nelle turpi tenebre / de'
e meschina? lorenzo de'medici, ii-119 : del tuo creator, che dallo eterno
-privo di contrasto. lanzi, ii-119 : in niuna età si è fatto tanto
onestissimo accrescere della famiglia. bellincioni, ii-119 : i'son colei che al mondo
occhio di gatta. g. averani, ii-119 : è lo specchio di tersissimo cristallo
opinione). albertano volgar., ii-119 : dèi intendere le predette cose nell'
traditor nomandolo, mentia. guicciardini, ii-119 : il quale consiglio fu magnanimamente rifiutato
sé, di ricevere. vallisneri, ii-119 : facilmente poterono entrare [gli spermatozoi
acerbe le controversie. g. ferrari, ii-119 : grozio entrava senza guida in un
s. maria maddalena de'pazzi, ii-119 : narrerò le cose mirabili tue,
ordine era perfetto. d'annunzio, ii-119 : o citaredo primo, / tu il
ora per fare buon stomaco. reina, ii-119 : nella festa de'tabernacoli portavano in
popolari e di assassini privati. emanuelli, ii-119 : gli occhi gli brillarono, annullando
. -sostant. d'annunzio, ii-119 : d'ossa lùcono i milliari / degli
, ne portò in mare. delfico, ii-119 : il creduto figliuolo d'una lupa
simbolico. l. bellini, ii-119 : in barro bucchero sta espresso / con
scolastica). lorenzo de'medici, ii-119 : questa bontà [divina] sol
concilio. g. m. cecchi, ii-119 : gli animi duri son mollificati,
monarchia del gusto cattivo. gioberti, ii-119 : da cartesio in poi le varie
scorre, or munsulmano. fantoni, ii-119 : quel rinaldo eri pure, e quel
montagna. foscolo, gr., ii-119 : i montanini zefiri fuggiaschi, /
muor di quella vedova. pananti, ii-119 : o bella vedovina,..
un tempo ai genovesi. giovio, ii-119 : una predica... gli fece
altresì nel suo corpo. savonarola, ii-119 : non solo non basta fugire e pensieri
ruscelli derivano. m. adriani, ii-119 : ben si mostrava loro impossibile il
ed ordini. lorenzo de'medici, ii-119 : del tuo creator, che dallo
a ora. cravaliz [gòmaraj, ii-119 : publicata la ricchezza del perù, negoziò
ancora non farebbe male. giuliani, ii-119 : dorotea vi farebbe una camiciuola, ovvero
di store bellissime de palma. reina, ii-119 : nella festa de'tabernacoli portavano in
hai già la palma. giovio, ii-119 : el prefato signore ha portato seco
non due panetti. ambrogio contarini, ii-119 : né mi poteva medicar con altro che
blando riso de'parvoli. pascoli, ii-119 : la fede e l'innocenza non si
tagliar un querciuol va difilato. lastri, ii-119 : questa diramatura o potatura dèe farsi
porga a gli occhi nostri. baldi, ii-119 : altri corre / a mirar cosa
doppia loro perfidia. a. verri, ii-119 : b feroce licinio, svelando tutta
urto). bemi, 19-7 (ii-119 ): tanto quella percossa lo travaglia /
il petto e il crine. giuliani, ii-119 : se volete la camiciuola a due
e magnifico. petrarca volgar., ii-119 : a carlo piatosissimo e pacifico,
fondo, lavorando accanitamente. giuliani, ii-119 : dorotea vi farebbe una camiciuola,
eguali. catzelu [guevara], ii-119 : i meriti nostri non sono bastanti
faceva un bellissimo vedere. balbo, ii-119 : molti ammirarono, or lodando, or
un territorio). soderini, ii-119 : amano fi cavoli]...
in camino. c. campana, ii-119 : queste genti ungare, polacche e tedesche
alla potatura. cavalca, ii-119 : sono [i detrattori] come potatori
la sua tenera preda. ungaretti, ii-119 : o bella preda, / voce notturna
a or coi denti. gozzano, ii-119 : tira, prilla, accocca, immota
tosto che m'incontra. boccalini, ii-119 : apollo, che con istupor suo
degli errori del mondo. delfico, ii-119 : la storia successiva di numa,
ed oziosa opulenza. d'annunzio, ii-119 : non di parole tebano / enigma propone
lago regillo? donato degli albanzani, ii-119 : non vi fu alcuno ordine di
vogliam dire. g. averani, ii-119 : è lo specchio di tersissimo cristallo:
stringeva insieme le vesti. caporali, ii-119 : perché il centurin gli è alquanto
prop. concessiva). segneri, ii-119 : per quanto dio gastighi i dannati,
-in contesto scherz. gozzano, ii-119 : ciaramella... a'verd'anni
, guida. f. casini, ii-119 : gli oracoli contenuti ne'volumi dettati
regola ogni vostra fortuna. segneri, ii-119 : la misericordia e la giustizia sono.
ne facesse un altro. pananti, ii-119 : qui giace un uom sì accostumato
(un luogo). deledda, ii-119 : il cielo si rasserenava; nell'aria
incalzare continuamente. berni, 19-7 (ii-119 ): mena a traverso un colpo disperato
s. maria maddalena de'pazzi, ii-119 : san paulo... cooperò a
creazione di nuove ideologie. gobetti, ii-119 : rosso di san secondo, superato il
corso d'acqua). restoro, ii-119 : questi rii e questi fiumi d'acqua
, fisica e antropologia. comisso, ii-119 : roma è grande e se uno è
altri; trovare casualmente. giovio, ii-119 : faccia vostra signoria reverendissima ch'egli
, ripòsosi in asprega. delminio, ii-119 : questo quaternario ha talmente tenute faticate
costituzione e contro parigi. balbo, ii-119 : i nemici della cristianità..
e 'l popolo oppresso. bellori, ii-119 : il lanfranco tornato a roma per monacarvi
partigiane e roncole e spuntoni. lastri, ii-119 : questa diramatura o potatura dèe farsi
è mossa. lorenzo de'medici, ii-119 : del tuo creator, che dallo eterno
fila veramente lo stame. gozzano, ii-119 : tira, pilla, accocca,
terreno; salsedine. restoro, ii-119 : la terra tra'a sé la salsùgine
lo più assol. bellincioni, ii-119 : la lunga vita al fin ci straccia
sbatacchiare e dei corpi sbatacchiati. panzini, ii-119 : lo sbatacchiaménto degli zoccoli giù nella
son tutti cerchiati. ip annunzio, ii-119 : tra l'osseo giogo e l'
atteggiamento psicologico. b. davanzati, ii-119 : scappati di pacienza, gli rinfacciavano
proprie azioni. a. cattaneo, ii-119 : il secondo mal passo, in cui
incontro all'altro. restoro, ii-119 : li fiumi dèano andare quasi a scontro
giorno potrà inabissarsi. de amicis, ii-119 : il mare, il cielo e la
delle superstizioni del passato. gobetti, ii-119 : rosso di san secondo, superato ilromanticismo
conestabili de'fiorentini. b. davanzati, ii-119 : accrebbe l'odio l'avervi fatto
sm. cruschello. ambrogio contarmi, ii-119 : a me in quel giorno da fastidio
one- state e cortesia. savonarola, ii-119 : non solo non basta fugire e
ma l'orizzonte sgombro. panzini, ii-119 : l'aria, sgombra da nebule
essenza di qualcosa. restoro, ii-119 : l'acqua del mare è salsa,
che li umori soperchiano più. cavalca, ii-119 : sono [i detrattori] come
cesseranno di pretendere tanti spropositi. fagiuoli, ii-119 : a chiedere spropositi disposte / voi
musculi e da vene. marini, ii-119 : sbigottivate... il vedergli per
a emendarsi dai peccati. cavalca, ii-119 : molto vilifica dio gli nostri detrattori,
sfiducia in se stessi. giuliani, ii-119 : per carità, scrivetemi di volo a
legittimo. ulloa [guevara], ii-119 : subito che 'l signor nostro morì,
. -tonachétta. savonarola, ii-119 : sarà molte volte una religiosa che arà
nessuna sorte. g. averani, ii-119 : è te specchio di tersissimo cristallo:
i ligamenti trasversi. d'annunzio, ii-119 : o citaredo primo, / tu il
legione. b. davanzali, ii-119 : credevasi, i cremonesi avere aiutato
senza compassione veruna raffrenati. bellori, ii-119 : la città di napoli, e il
f f donato degli albanzani, ii-119 : non vi fu alcuno ordine di
abbi male usato la fortuna. gherardi, ii-119 : ornai temere non dovete, anzi
non pochevolte biasimo e malevoglienza. leopardi, ii-119 : poi [riprendo] che abbiate
un edificio. alberti, ii-119 : quali [filosofi] furono contenti d'
fanti e quattromila cavalli. boine, ii-119 : tu copri tutti noi di vergogna
te vilificando -atenerte en veretate. cavalca, ii-119 : molto vilifica dio gli nostri detrattori
. sostanza organica essenziasità. alberti, ii-119 : altra cosa è vitare gl'mcommodi,
a diana votai ettema virginità mazzei, ii-119 : innanzi all'altare di dio,
originario). giraldi cinzio, ii-119 : si vede che questi che a'nostri
terre scoperte. ambrogio contarmi, ii-119 : a dì 25 fummo menati a passare