piè percuoter l'onda. pellico, ii-106 : essere costretto da sventura abbandonar la
all'ottava d'una chitarra. panzini, ii-106 : alcuni giovani accordano mandolini e chitarre
malsano, corrompersi. petrarca, ii-106 : com'uom ch'è sano e 'n
vestiario dell'anno venturo? baretti, ii-106 : vorresti tu che un mangiapane,
condusse quasi alla morte. sarpi, ii-106 : egli ha ben superato un accidente
. giovanni da samminiato [petrarca], ii-106 : l'ardore della lussuria quante volte
mi verrà a paro. giordani, ii-106 : intanto sappiate che la mia salute
di dargli un medicamento. baretti, ii-106 : e'mi duole l'averti a dire
i suoi ritmi interrotti. panzini, ii-106 : davanti a me camminavano, vincendo la
un abito da ballo. panzini, ii-106 : le gonnelline corte erano ancora del suo
un ballonzolo famigliare. panzini, ii-106 : quando le mamme conducono a letto i
ogni bandiera. berni, 18-30 (ii-106 ): chi lo vedesse intrar ne la
sanctis, lett. it., ii-106 : il machiavellismo, in ciò che ha
- acer. bestialòne. aretino, ii-106 : io non mi voglio impacciar con questi
non con esso noi medesimi. monti, ii-106 : sopransi al contrario fa tutte le
manipolazione della carta. carena, ii-106 : burattino, è un legnetto dentato,
coi calzoncini sempre corti. panzini, ii-106 : è curioso osservare certe testoline ricciute di
che con molta scienza. monti, ii-106 : non io che abbandonarmi a delle
a darlene così gran canata. soffici, ii-106 : la curiosità spingeva ciascuno di noi
cose domestiche si custodisce. monti, ii-106 : dopo birago il candidato più in
negli orrori suoi solitaria. panzini, ii-106 : [certi maschietti] così girando,
a cavallo da corriere. pellico, ii-106 : compivano il convoglio sei o sette
. celiàccia. l. bellini, ii-106 : e con una celiacela, e con
: contento di sé. soffici, ii-106 : giovane simpatica, chiassona, appariscente
il cicalio delle donne. prati, ii-106 : e un cicalio di bamboli / sta
cilestre del tuo occhio-dolore. bocchelli, ii-106 : ai lati la rinserravano le sponde
legno e inarientati ed orati. soderini, ii-106 : pigliano i cocomeri freschezza e godonsi
prezzi. una camorra! soffici, ii-106 : come ladri còlti sul fatto, ci
settimane e i mesi. monti, ii-106 : i rappresentanti si strapazzano personalmente come
-con rapidità ed energia. monti, ii-106 : non sarebbe impossibile, che si aggiornassero
. giacomo da lentini, ii-106 : di nulla cosa non ha mancamento,
sia vinta dalla impazienza. segneri, ii-106 : non era egli compostissimo ne'costumi,
, di pessimo carattere. monti, ii-106 : non fo che abbandonarmi a delle congetture
imbarazzo pieno di benevolenza. panzini, ii-106 : un buon violino e un contrabasso
de bocca giacomo da lentini, ii-106 : però, madonna, mi voglio
convoglio si avviò]. pellico, ii-106 : in uno dei legni era co'due
ogni altro esercizio si vede. fanzini, ii-106 : spesso ho distinto i sonatori:
cortese e d'ombre. guerrazzi, ii-106 : fiore dell'idro aperto ad ospitare
accademici tutto è casto. bocchelli, ii-106 : ai lati la rinserravano le sponde nere
/ ricco il platano sterile. bocchelli, ii-106 : tutte le sue mosse erano ponderatamente
seconda cacciata de'medici. bocchelli, ii-106 : tutte le sue mosse erano ponderatamente
braccia fide. a. verri, ii-106 : si vide fra poco quanto male un
nascondersi il proprio decadimento. lanzi, ii-106 : dopo il sacco di roma tornò in
cura; difficile. bocchelli, ii-106 : così era arrivata al punto critico,
furto altero. m. adriani, ii-106 : alcibiade spesso e con poc'onore si
enormità delle imposizioni. a. verri, ii-106 : se ella tentò poi di resistere
corpo al corpo chiede. cesarotti, ii-106 : in su la spada / egli ha
mogollo. a. verri, ii-106 : il medesimo anno poi nel quale fu
(un libro). rovani, ii-106 : questa vegliarda severa stava seduta a
umano e amante de'soldati. sarpi, ii-106 : dal canto dei superiori la carità
, degli occhi). beltramelli, ii-106 : giacometta volle veder subito teodora,
siccome disse isaia profeta. folengo, ii-106 : chiama la voce mia, né
e non vagliono nulla. sarpi, ii-106 : non si venne se non ad un
tu con lui non eri. leopardi, ii-106 : lo stesso discorso si può fare
si estende in libia. palazzeschi, ii-106 : in forma di perfettissimo disco /
un dolore. foscolo, gr., ii-106 : o nati al pianto / e
e sì superbo regno. metastasio, ii-106 : ne'disastri d'un regno / ciascuno
ma l'amistà è fedele. colombini, ii-106 : ben so che considerate quanta è
temuta e venerata. p. fortini, ii-106 : el prete, come amico stretto
lieti, che mai vedessi. boccalini, ii-106 : allestiti furono otto forbitissimi cortigiani,
corpo di gesù cristo. pindemonte, ii-106 : « sventurato », io risposi,
ch'è fornita di ragione. boccalini, ii-106 : allestiti furono otto fortissimi cortigiani,
, pervasa di mestizia. boine, ii-106 : c'era per tutto nel vano dell'
l'unghia. lorenzo de'medici, ii-106 : lascia pur seguir lor l'antica
/ alla lira. m. adriani, ii-106 : sovente alcuni suoi falli furon presi
il corno della caccia. beltramelli, ii-106 : si fermarono a guardare, intorno
giovanni da samminiato [petrarca], ii-106 : il giogo del matrimonio è grave
romano. b. davanzali, ii-106 : s'aveva il granaio d'egitto e'
granire. francesco da barberino, ii-106 : ancor la spica a certo ordine
un romore. l. bellini, ii-106 : uno sganasciare ed un gridìo /
gode mal vostro grado. pisacane, ii-106 : una scorreria improvvisa sul territorio nemico
dichiaratori de'sacri). bocalosi, ii-106 : la religione cristiana e quella dei
escogitato, progettato. della casa, ii-106 : qual vendetta poteva essere da sua
rizzasi a mezzo, attonito. pindemonte, ii-106 : pallida, immota su funèbre letto
molesti pensieri. l. pascoli, ii-106 : mentre che vi stava lavorando,
senza la particella pronom. dossi, ii-106 : nel pallor di quel raggio, parve
proprio un certo piglio. bellincioni, ii-106 : spedale a me? non vo'dirti
quello del papa. de sanctis, ii-106 : ritirando la critica dalle quistioni accessorie
fu preso egli e morto. sarpi, ii-106 : tralascierò di dire come le fatiche
/ vede fero spettacolo improvviso. marini, ii-106 : sentissi a quel suono improvviso tutto
in continui consigli. m. adriani, ii-106 : lo spese male [l'argento
le aspirazioni della nazione. giusti, ii-106 : se mi fosse riuscito d'incarnare
, assurdo. l. bellini, ii-106 : funzion che... / durò
-attaccato, unito. moretti, ii-106 : se io mi sporgo un poco dal
dopo il lavacro mattutino. ungaretti, ii-106 : purificante amore, / fa'ancora che
loro muscoli e nervi. chiari, ii-106 : io proseguii che me ne insegnasse
, al cor gentile. d'annunzio, ii-106 : duci di genti son fatti /
gettata radice. c. ridolfi, ii-106 : il culmo è formato da più nodi
interessi del suo prencipe. giannone, ii-106 : que'catechisti che prima eran detti
prestò inviolabil fede. b. tasso, ii-106 : questo sia guiderdon gentile e degno
, tirumcoli, isagogici. giannone, ii-106 : vanta la chiesa di alessandria il
. -infervorarsi. emanuellì, ii-106 : si lanciò in una spiegazione assurda.
via di dio. albertano volgar., ii-106 : la vita dell'uomo letterato più
e egiziaca. albertano volgar., ii-106 : da pazzo è, e non convenevole
per i loro nidi. moretti, ii-106 : se io mi sporgo un poco dal
: umiliare, sottomettere. bocalosi, ii-106 : siccome non figureranno con onore nella
. -figur. lancia, ii-106 : il vino... è manifestatóre
bon pezo. b. giambullari, ii-106 : date di ciuffo a padiglion di fatto
per paura di peggio. d'annunzio, ii-106 : gli uomini dalla mascella / belluina
muti in media- tezze. gobetti, ii-106 : l'essenza della sua parola [del
de'tuoi figli. d'annunzio, ii-106 : duci di genti son fatti / i
, rimescolio. l. bellini, ii-106 : l'ambra, i ramarri, i
dicesse loro la verità. tortora, ii-106 : si accostarono alcuni al nuglì alla
proferendo minacce. segneri, ii-106 : languiva di sete il popolo nel deserto
(la nebbia). lemene, ii-106 : in molli nuvolette / spiegherà sua
e universalistico del cristianesimo. gioberti, ii-106 : l'incivilimento cristiano, fondandosi nell'
di lui le meraviglie. ardigò, ii-106 : la formazione di un mondo nel
e lo stomaco. lettere inedite, ii-106 : il primo si è di raddolcire
savona . rola, ii-106 : hotti monstre che quello che io ti
mio tronco unica fronda. fantoni, ii-106 : cred'io che sollevasse il capo
massa d'urto. nardi, ii-106 : essendo assaltato dagli spagnuoli la battaglia
/ vagheggiata da molti. bocalosi, ii-106 : quante nobili infamità loro regali resteranno
'ngiurie e per gli adastiamenti. pascoli, ii-106 : all'orlo di dite,
espressione rafforzativa nosco insieme. papi, ii-106 : per noi creato / fu il resto
-dimenticanza, oblio. bocalosi, ii-106 : quante nobili infamità loro regali resteranno
della sua soggezione questa vita. delfico, ii-106 : tali sono i doni della storia
e abbandonare la propria. gherardi, ii-106 : subito per la mano destra lei presa
e muovere poderosa oste. pisacane, ii-106 : una scorreria improvvisa sul territorio nemico
grande quantità; scialando. fagiuoli, ii-106 : si spendano i danari colla pala.
-avere palazzo: risiedere. caporali, ii-106 : si è inteso dal corrier di macedonia
più certo della mia affezione. lemene, ii-106 : in molli nuvolette / spiegherà sua
intorno alla bellezza desiderata. pallavicino, ii-106 : rispose l'imperatore...
.: uggiolare. de marchi, ii-106 : giovedì, facendo arco della schiena
-essere presente. manzoni, ii-106 : il dio che atterra e suscita,
centomila lire di patrimonio. panzini, ii-106 : era un'adolescente, quindicenne a
di prima necessità. beccaria, ii-106 : per altri comuni... esigere
in lalazzo. l. pascoli, ii-106 : avendo una volta [mattia preti]
un poco d'acqua. lancia, ii-106 : non mi pare che s'appartenga
poter nutrire. randello, 2-43 (ii-106 ): erano alcuni dei baroni ai quali
(la primavera). moretti, ii-106 : poi, quando la rondine toma e
il progresso del loro amore. nardi, ii-106 : essendo assaltato dagli spagnuoli la battaglia
della loro vita. lorenzo de'medici, ii-106 : fate far pubblico editto: /
. 0. targioni pozzetti, ii-106 : agrifoglio, pugnitopo maggiore, leccio
nel suo potere purificante. ungaretti, ii-106 : purificante amore, 7 fa'ancora
di pura fame. l. pascoli, ii-106 : trovo... i cartoni
, / un precipizio. baretti, ii-106 : ma in favore di chi t'affanni
reagire, al male. pascoli, ii-106 : nei fossati e nel pantano intorno alla
uman recide e miete. marini, ii-106 : il re,... con
lo meo core. b. tasso, ii-106 : porto de'miei desir, qualor
raunagli a fare nulla. straparola, ii-106 : il signor francesco un giorno per
scritture; razionalista. vocabolario filosofico-democratico, ii-106 : nelle accuse... contro
opposizione alla monarchia. bocalosi, ii-106 : so che dispiaceva... a
membri di tale governo. monti, ii-106 : non sarebbe impossibile che si aggiornassero
i pericoli della vita. mazza, ii-106 : buon reggilòrza è affé chi non riorza
lo turba il vento insano. lemene, ii-106 : questi gli eterei campi, /
come da la mia. caporali, ii-106 : ora, dopo l'avviso di tal
e 'rubaldaglia '. pisacane, ii-106 : una scorreria improvvisa sul territorio nemico
aspetta quivi della bella elvira. fantoni, ii-106 : cred'io che sollevasse il capo
donne da giove adultero. gobetti, ii-106 : l'essenza della sua parola non
rimate o assonanti o libere. ojetti, ii-106 : 1 clienti erano ormai sopra
, di una nazione. mazzini, ii-106 : era necessario il diffondere lo spirito
vano e falso e rio? manzoni, ii-106 : tu [la fede] dalle
nel monte del 'purgatorio'. pascoli, ii-106 : poi si trova in un quinto
-emendazione morale, ravvedimento. ungaretti, ii-106 : purificante amore, / fa'ancora che
dirvi come. b. davanzati, ii-106 : antonio, per accrescere a sua
ha stabilito. bandello, 4-43 (ii-106 ): ben che essa reina potesse assai
meluz- zine. arti e mestieri, ii-106 : il legno del brasile dà altresì
maria). girolamo da siena, ii-106 : tu apristi il cielo [o umiltà
rumore continuo e sommesso. bacchelli, ii-106 : ruminava [il ghiacciaio] sordamente
cibi, di cucina. ojetti, ii-106 : quei poeti erano passati tutti allo 'chat
come le mie fantasie. ojetti, ii-106 : i clienti erano ormai sopra tutto sudamericani
paese chiamano 'sapan'. arti e mestieri, ii-106 : si trova altresì nei legni rossi
con sbadataggine. l. pascoli, ii-106 : diedeme i più la colpa al vento
musco e bengiuì. l. bellini, ii-106 : l'ambra col catinevol diamante /
sono incadaverite in europa. ungaretti, ii-106 : purificante amore, / fa'ancora che
solo lui non tocca. luzi, ii-106 : scocca un fulmine bianco di delizia
anche, blasfemo. segneri, ii-106 : in nessuna di queste altre occasioni iddio
alle passioni del secolo. gozzano, ii-106 : nulla s'acquista e nulla va distrutto
criminali delti iddìi. m. palmieri, ii-106 : del virforse men male il fuggirla
g. f. pagnini, ii-106 : sappiamo essere stato arrecato la prima
(uno stato). barilli, ii-106 : un paese semiliquido [la danimarca]
l'età sua. mazza, ii-106 : sei tu, t'appressi, sessagesim'
quel suo poetico fuoco. monti, ii-106 : l'entusiasmo sembra smorzarsi all'awi-
. giorno solare. ottimo, ii-106 : finisce la prima parte di questa cantica
questo cor l'incendio. zilioli, ii-106 : non bastarono con tutto ciò queste provisioni
. -assol. spallanzani, ii-106 : non troppo esperti nella difficile arte di
. prov. francesco da barberino, ii-106 : ancor la spica a certo ordine
/ « chi è? » fanzini, ii-106 : quante volte fui desto da quella
(un uccello). panzini, ii-106 : l'uccello, staccato dal nido,
riferimento ai resti mortali. manzoni, ii-106 : tu dalle stanche ceneri / sperdi ogni
in pittura. arti e mestieri, ii-106 : vi ha chi chiama questa rosetta stilo
se c'ignorano. g. giudici, ii-106 : questi di oggi se ne strafregano
a una vaneggiante emicrania. gozzano, ii-106 : e quel velario azzurro tutto a
. l. 'ascoli, ii-106 : gli fu proposta l'opera del coro
provvedimento, una decisione. perticari, ii-106 : vi faremo considerare che se questo accrescimento
prop. subord. delminio, ii-106 : si potrebbe rispondere, che 'l petrarca
). secoli barbari. giannone, ii-106 : que'catechisti che prima eran teomòrfo,
musica / tisica, stitica. gobetti, ii-106 : i crepuscolari saabbandonavano a ricerche di
(anche approssimata). straparola, ii-106 : il signor francesco un giorno per suo
fuori la plebe alla guerra. nardi, ii-106 : avendo pertanto gli imperiali tratto fuora
un animale). piccolomini, ii-106 : né dobbiamo dubitare che in qual si
tremolò di quel tremolio. palazzeschi, ii-106 : non hanno per. la loro immane
e a rimbombar sul lito. arici, ii-106 : errante pellegrino, accolse / tra
de'paesi. c. gozzi, ii-106 : la dama uscì tosto da tumultuosa stanza
de'cari eletti in schiera. ungaretti, ii-106 : vorrei di nuovo udirti dire [
e di aspetto venerando. rovani, ii-106 : questa vegliarda severa stava seduta a lato
ciò si levasse. g. barbaro, ii-106 : a ora di vespero vengono i
ragione. foscolo, gr., ii-106 : o nati al pianto / e alla
bx, francesco da barberino, ii-106 : uom che non ha in suo or
dal padre vostro celeste. piccolomini, ii-106 : né dobbiamo dubitare che in qualsivoglia
rompimento molto forte. g. barbaro, ii-106 : a una femina, che portava
/ di sette cotte. gobetti, ii-106 : mentre i crepuscolari s'abbandonavano a
un'unica esperienza. a. masullo, ii-106 : il tempo e l'affettivo originariamente