bella, ma solo che bon sia. iacofone, 42-281: uno bagno molto prezioso
. ssia mosso d'ottima ragione. iacofone, 61-7: o francesco povero, patriarca
-cacciare nel profondo: maledire. iacofone, 55-39: alcun è che perde el
al vizio, alle malefatte. iacofone, 35-5: si om poveretto ioietta te
patrimonio delle nozioni generalmente acquisite. iacofone [crusca]: che non giova far
bene, ma puniscesi il male. iacofone, 22-68: maraveglia è che 'l
o da fenomeni di meteorismo). iacofone, 22-57: pur lo gran fetore che
. -quanto discreto: numero. iacofone, 85-11: amor, mustrane 'l corno
due prop. comparative). iacofone, 60-16: deo no alberga en core
il concedettero e dissero di tornare. iacofone, 32-20: non avere temenza de
a cristo o a una divinità. iacofone, 57-29: la mia enfermetate pete che
. ant. necessità, bisogno. iacofone, lxxxiii-525: ne la maiur reprenga /
che mettesse l'uomo in errore. iacofone, 1-46-21: o amor enfedele, errato
prepotenza, alla prevaricazione altrui. iacofone, 7-11: conscienzia resiste, demostra lo
/ di ciascun che lo 'mporta. iacofone [manuzzi]: da lei hanno
averlo contro, esserne contrastato. iacofone, 49-13: qual è rascion che mo
indicato, in costruzione passiva). iacofone, 65-64: en cusì vii pancelli envolto
con riferimento a sentenze evangeliche). iacofone, 24-105: recolto el biado e vendegnato
, più spesso, peggiore. iacofone, 4-qo: confessione parerne atto de veretate
dal peccato, da una sconfitta. iacofone, i-3-$8: la confessione loro sì à
fuorusciti avversari. e e iacofone, 57-34: che porge la mano rogo
, fiorito (un canto). iacofone, 1-64-23: en carta ainina - la
malanni fìsici (una persona). iacofone, 48-11: a me venga le fistelli
); rafforzato, ravvivato. iacofone, 1-82-67: lo scilenzio c'è apparuto
. ant. ascesa spirituale. iacofone, 45-17: como compagno nobele lo mio
. pananti, i-400: cosa iacofone, 22-73: mo non è maraveglia s'
avrìa li santi cun tute le scripture. iacofone, 2-3: o vergen più che
stesse rio segno / fuorlandin da sagromigno. iacofone, 43-231: li frutti vo da-
serafino; costituito dai serafini. iacofone, 88-215: l'ordene serafico apparenno,
(la mente). attribuito a iacofone, 1-ii-23: lo 'ntelletto sta silente,
a immagine e simiglianza di dio. iacofone, 34-7: lo vizio sì lega legame
penso forte e non so divisare. iacofone, 12-46: l'ultema che fa
di sottomissione a una legge. iacofone, 44-14: com'è obedito en cielo
cui si ha voglia. iacofone, 7-20: la carne dice: «
soggiorno. -l'anima. iacofone, 67-55: omo, che te lamente
. che esala odore di zolfo. iacofone, 34-10: o amore carnale -sentina putulente
rico: lezzo. iacofone, 12-24: tutta puza che nel mondo
una bambina. -sostant iacofone, 21-4: là non posso più mucciare
gratu / meu sirviri e pinati. iacofone, 30-1: solo a deo ne possa
. termine di un percorso spirituale. iacofone, 1-66-50: fo breve lo pensato -e
il discorso diretto). iacofone, 88-116: de piagnere non trovo unqua
fine, sterminato. iacofone, 1-79-48: l'altezza è infinita,
folli arditi segnoreg- giare le cittadi. iacofone, 6-15: guàrdate da li parente -che
calzare con spessa suola di sughero. iacofone, 1-45-29: li suvarati mittite, c'
di concordare voci e suoni. iacofone, 7o'-44: l'audito spreza
, ai centri nervosi superiori. iacofone, 4-52: lo tatto poniscese -dei suoi
. 3. costui. iacofone, 1-24-39: ecco l'om mal aguidato
questo trattato? -azione. iacofone, 8-22: s'alcuno stolto aguardate,
cortese, gà non varda casone. iacofone, 1-17-18: o falso reli'oso or
, valore di una persona. iacofone, 65-77: be vegio c'ama figlio
a una qualità, ecc. iacofone, 4-2: o alta penetenza, -pena
. -potere, capacità. iacofone, 43-374: mesere, la mia carne
? perché uscito del ventre non iacofone, 45-12: puoi vene corno medeco -ne