dottissimo andrea cesal- pino. metastasiio, i-384 : è ver che all'amo intorno /
di pigliarlo. c. dati, i-384 : orsù, alza gli occhi, scorgi
l'onda. c. dati, i-384 : tu se'stato finora in terra,
del pensiero. c. dati, i-384 : senza la geometria è impossibile applicarsi
che per sé. c. dati, i-384 : l'amicizie, il commercio,
corso lunare. c. dati, i-384 : senza la geometria è impossibile applicarsi al
quel grano. c. dati, i-384 : senza la geometria è impossibile applicarsi al
altri dissimigliante. c. dati, i-384 : senza la geometria è impossibile applicarsi
noi li gettavamo. c. dati, i-384 : l'amicizie, il commercio,
distintivi al bavero della giacca. tozzi, i-384 : teneva alzato il bavero del suo
lago e la nebbia. serao, i-384 : l'ex-prete, dagli sguardi guardinghi dietro
la natura. buonarroti il giovane, i-384 : durò la stirpe sua di ramo in
farmi un sonnarello. c. dati, i-384 : ella [la geometria] ci
/ e suo diletto commensal. russo, i-384 : il condimento di un convito repubblicano
. anche al figur. carducci, i-384 : l'impero, incominciando a fermarsi
iusto sacerdote. bandello, 1-30 (i-384 ): quando io dirò che voi séte
rozzi il condimento. rtisso, i-384 : il condimento di un convito repubblicano
l'altro la fanciulla. panzini, i-384 : il ragazzo degli otto soldi non volle
sperimentato e veduto primieramente. carducci, i-384 : l'ardore della controversia e della
. armatura, corazza. bocchelli, i-384 : « maestro, baciatemi! ».
gente non caschi nel mare. bocchelli, i-384 : « maestro, baciatemi! »
. -anche sf. latini, i-384 : davanti e da poi, / sì
che trovò la lira. d'annunzio, i-384 : ed alfin parean risorte / tutte
mai. valerio massimo volgar., i-384 : l'animo di trasibolo discorre da quello
. valerio massimo volgar., i-384 : codro re delli ateniesi conciofosse che
partiti non si fida. pavese, i-384 : per quanto disuniti di pareri, la
esistito proverebbe il contrario. rovani, i-384 : del conte non era punto a
ribalza, sostate un istante. deledda, i-384 : le quattro figlie...
guastato i nostri progetti. panzini, i-384 : il fiaccheraio si allontanò con una
morte. g. capponi, i-384 : montepulciano, cagione prima della guerra
anche al figur. vasari, i-384 : taddeo seguitò per lo comune l'opera
servirci per cibo. d'annunzio, i-384 : su'freschi vènti odore di viole
fosco avvenire dell'asia. stuparich, i-384 : quale fosco destino pesa sugli uomini?
disposizione). f. villani, i-384 : quelli di cintoia... mandarono
. non ti spaventare. bocchelli, i-384 : -questo è niente! -disse
savoiarda alpe natia. d'annunzio, i-384 : su'freschi vènti odore di viole /
genitrice / de'nostri corpi. beccaria, i-384 : il travaglio degli uomini, sia
mi rispondessi. b. davanzali, i-384 : per bando notificò « che l'
quasi alla metà della scalinata. tozzi, i-384 : teneva alzato il bavero del suo
che ha fatti lo scarpello. lanzi, i-384 : costoro migliorarono alquanto l'arte,
e non di tanta altura. ramusio, i-384 : ancor che andasse intorno una incerta
fodere. f. villani, i-384 : il comune dissimulando l'oltraggio,
vita non l'indura. giocosa, i-384 : quando / il dover non li astringe
non può essere bonificato. gozzano, i-384 : gli esploratori portoghesi giudicarono quell'acquitrino
medicamenti inutili e pericolosi. perticari, i-384 : per la creduta viltà del suo stato
idea). buonarroti il giovane, i-384 : a un fiorentin venne un concetto
disus. intraducibilità. emiliani-giudici, i-384 : da un passo di dante stesso
serio imbarazzo. buonarroti il giovane, i-384 : ciò fece unguento per- ch'era
la pelle si irrigidisce. di giacomo, i-384 : s'era irrigidita sul seggiolone e
f. f. frugoni, i-384 : i nostri epimenidi et endimioni moderni
miglior mercato delle forestiere. beccaria, i-384 : queste materie somministrateci dal terreno,
, in tutt'i mestieri. panzini, i-384 : propose ad un ragazzetto la mercede
rendere la pariglia. delfico, i-384 : le buone parole furono pagate della
entrare in roma. m. ricci, i-384 : i nostri... ritornorno
e stieno più sani. lanzi, i-384 : costoro migliorarono alquanto l'arte,
non riscuote successo. pananti, i-384 : l'opera rimane, / ch'era
publico bando. b. davanzati, i-384 : per bando notificò « che l'
noi diciamo. m. adriani, i-384 : non poteva trafugarsi nulla in sì
nutritori di scandoli. bandello, 1-29 (i-384 ): quando io dirò che voi
offerta colla magnifica signoria. vasari, i-384 : la quale opera [di orsanmichele
la onestà d'una polsella. porcacchi, i-384 : le fanciulle e le gentildonne,
spade e delle alabarde. beltramelli, i-384 : ella apparve dapprima renitente, protestò;
grandi come uno uomo. milizia, i-384 : da tutte le parti vi sono bassirilievi
salieno sin verso il gomito. ojetti, i-384 : questa è l'automobile chiusa del
fede. s. carlo da sezze, i-384 : pigliò una certa forma come di
diversi sintomi patologici. di giacomo, i-384 : le sue mascelle serrate mi ricordavano
rifiutare. valerio massimo volgar., i-384 : l'animo di trasibolo discorse da
sbigottito, spaventato. guicciardini, i-384 [tvof.]: i difensori persi
lima. valerio massimo volgar., i-384 : desiderando costui] trasibolo] di
uno spiazzo di raccolta. giuliani, i-384 : poi il minerale si leva e colle
mino del pavesalo, lxxviii i-384 : da vespi, da mosconi e d'
campo en modo de pluia. giuliani, i-384 : con delle pale di legno si
. -bioccolo. palazzeschi, i-384 : in questo cielo appare, non si
o col pollice retto. landolfi, i-384 : l'ostia consacrata -esclamò da ultimo il
è un suo effetto. pascoli, i-384 : fu un premio, quella pace dell'
pubblicare processi. stampa periodica milanese, i-384 : dopo che lo zuccaro è ben cristallizzato
gambo. stamòa periodica milanese, i-384 : dopo che si sieno ben puliti
compì, di denominazione. pascoli, i-384 : veniva, sì, quella giovine monarchia
altro componimento. stampa periodica milanese, i-384 : si passi di nuovo pel feltro
si consegnano al questore. ojetti, i-384 : lo seguono otto cavalleggeri, l'automobile
a dio. b. davanzati, i-384 : andò in campidoglio a raccomandare agl'
o poco producono. d'annunzio, i-384 : non m'avevano i sogni in lor
nell'errore. a. cattaneo, i-384 : di lì a pochi giorni toma il
e cordicelle. fr. martini, i-384 : la quale altézza si debba dividere in
degli ambasciatori genovesi (1615), i-384 : questo è quanto posso relatar a vostre
anche i più timorosi. serao, i-384 : ogni tanto si fermava, quasi
alle origini ideali. pascoli, i-384 : si parlò di diserzione.. fu
ammonizione o ammaestramento. porcacchi, i-384 : gli amici d'alessandro per lo più
. -buffoneria. campanella, i-384 : l'imitazione perfetta del poeta, che
ed oleosa. stampa periodica milanese, i-384 : dopo si versi il mescuglio sopra un
agric. rimessiticcio. soderini, i-384 : abbisi ancora cura che e'non v'
imborrano e la batteno. soderini, i-384 : se s'abbiano a trasportare [magliuoli
uscì dal manico. b. giambullari, i-384 : col baston quella selva rimonda /
dare conforto). ottimo, i-384 : 'ed elli a me: non vo'
in un'attività intellettuale. emiliani-giudici, i-384 : amarono meglio retrocedere e ricominciare il
-trovarsi concentrato. stampa periodica milanese, i-384 : si getti via l'acqua della
gloria delle arti risorgenti. pascoli, i-384 : i langobardi si fondevano nei latini,
avvento del cristianesimo). dannunzio, i-384 : parevan le morte / ninfe rivivere,
del vero. c. dati, i-384 : senza la geometria è impossibile applicarsi
ed incremento della scienza. pascoli, i-384 : ell'era una apparizione supremamente bella
uno e piacere. d'annunzio, i-384 : parevan le morte / ninfe rivivere,
e non la sazia. cesari, i-384 : intende dir delle leghe ed amicizie fatte
espulso, soffiato fuori. palazzeschi, i-384 : in questo cielo appare, non si
-violenza carnale, stupro. porcacchi, i-384 : le fanciulle e le gentildonne, ch'
pubblico s'adocchi. bandello, 1-29 (i-384 ): il nostro ser buonfine fu
-risolvere un'operazione matematica. seriman, i-384 : sognando ebbi la bella sorte di sciogliere
i venti australi e siroccali. serao, i-384 : il vento sciroccale, che portava
. -assol. stuparich, i-384 : una frase può irritare, agitare,
, sebben le sia genero. soderini, i-384 : abbisi ancor cura che e'non
seggio, abitazione reale. boterò, i-384 : regno antichissimo fu quel d'egitto
di una dolce serenità. deledda, i-384 : le quattro glie...
del filiolo. bandetto, 1-29 (i-384 ): quello ch'io dirò, tutto
qualche seggiola di paglia. serao, i-384 : una raffica di vento s'ingolfò
sue maniere dolciereccie e sornione. ojetti, i-384 : quando furono nella cripta davanti alla
ii-595: chi tentasse l'emigrazione sov8- i-384 : iddio onnipotente non suwerte quello che è
/ alla sua nave. arici, i-384 : ciascun per tempo a sua magion si
chi cader non vuole. vasari, i-384 : l'anno 1333 per lo gran diluvio
. astragalo. fr. martini, i-384 : la quale altezza si debba dividere in
(un luogo). arpino, i-384 : calma, calma, dopotutto una mariuccia
essere certamente un teck. gozzano, i-384 : alcuni grandi giardini conservano esemplari di
-cottura di un minerale. giuliani, i-384 : bisogna che il sasso [dell'albume
avventavano avanti minacciose. di giacomo, i-384 : la fanciulla mise un grido straziante,
la corte in pisa. boterò, i-384 : regno antichissimo fu quel d'egitto,
, petavio e carrione. pallavicino, i-384 : ripigliossi la cura della riformazione l'anno
-tettuccio dell'automobile. ojetti, i-384 : poiché non ho veduto il re,
spirar dell'aure dolci adoma. pananti, i-384 : come colà nella piaggia iperborea /
tresca ne'parlatori di monache. cesari, i-384 : intende dir delle leghe ed amicizie
e scozia. fr. martini, i-384 : la quale altezza si debba dividere in
'mi- nestrelli'd'inghilterra. pascoli, i-384 : i trovieri cantavano avanti lei le
portar via pur ritrosi. gozzano, i-384 : un'orchestra scelta risponde con una melodia
rispetto alla buona vicinanza. delfico, i-384 : il consiglio di rimino a nome del
la vescica: orinare. seriman, i-384 : ritornato nel letto, mi sentii in
il terreno). soderini, i-384 : arisi minutamente, né mai quando sia