perciò me ne vado via. baretti, i-37 : oggi sono stanchissimo per lo molto
si sarebbe accordato? bar etti, i-37 : vi accordo che il mio sonetto
ghirlande il mesto cumolo. ariosto, i-37 : viene un bel punto che accumula /
del cuor degli uomini. campanella, i-37 : sol sei ore in croce stette
, magnifico, ammirabile. idem, i-37 : il parlare dolcissimo veramente, pieno
contratti d'assicurazione). boccardo, i-37 : colui che dà la sua adesione ad
o ricevitore della lettera. boccardo, i-37 : adietto, colui che viene incaricato di
punita come reato. boccardo, i-37 : adulterazione: così vengono energicamente denominate
delle merci. idem, i-37 : e più d'un mezzo secolo che
alterano la purezza. boccardo, i-37 : una delle scienze i cui recenti progressi
ogni altro oggetto si scorda. campanella, i-37 : ahi, folle volgo, che
diventò che mai fosse. idem, i-37 : l'ora della vostra virtù diside-
l'anime de'fratelli. verga, i-37 : se la strinse al seno con impeto
altezzoso e superbo. albertano volgar., i-37 : questo sappiate che negli temporali da
intelligenza era molto limitato. beltramélli, i-37 : la sua cura [di monsignore]
quel che suonano. bar etti, i-37 : spiacemi oltremodo la novella che mi
nei suoi momenti ambigui. beltramelli, i-37 : [la] sottile bocca piegata
a udir dietro all'uscio. caro, i-37 : ambo, accordando ambe ed
e di numero. idem, i-37 : e così ambi, che ordinariamente
e farà ampolle e salterà. soderini, i-37 : così fan le gocciole bianche,
come un ovo d'oca. sarpi, i-37 : di queste cose non ne avvengono
/ scena del mondo. serra, i-37 : è tutto un mondo nuovo che
spirito. lorenzo de'medici, i-37 : li motti e facezie sue erono
contegno sostenuto, altero. pananti, i-37 : fin qui meco gli attor stavano in
fine di ogni scena. alfieri, i-37 : di nessun altro poi de'poeti nostri
dal chiarore del fuoco. ojetti, i-37 : le gote infossate e gli arrossati occhi
miglia la malvagia ascesa. tasso, i-37 : è la francia, come abbiamo
astuto). cfr. cesarotti, i-37 : « astutia e urbanitas sono derivate da
le aveva atrofizzate. pavese, i-37 : mi sono tanto compiaciuto in
l'altezza d'un uomo. panzini, i-37 : un giuggiolo fioriva presso il limitare
uno né dell'altro. pananti, i-37 : io non soffro un'azione tanto proterva
assi uolo. pananti, i-37 : fin qui meco gli attor stavano in
, tormentoso, angoscioso. metastasio, i-37 : tormento il più crudele / d'ogni
delle cose belliche. bandello, 1-2 (i-37 ): a cirro, figliuolo del
, che trovansi per tutto. baldini, i-37 : non c'è stata ancora maniera
alle mie angosce. getti, i-37 : egli è tanto diffìcile nella medicina lo
arte per bonificar quelle terre. panzini, i-37 : con quel po'di esperienza che
raccontarle. a. f. doni, i-37 : [licaonio] spediva con brevità
secondo « belle infedeli *. ojetti, i-37 : qualcosa di simile egli prova anche
in rapporti amichevoli. ser giovanni, i-37 : fa'che la prima volta che tu
densa di fetore cadaverico. prati, i-37 : ma sbarrata e di vetro è la
ciriege in questo calendimaggio. carducci, i-37 : e già firenze aveva della cavalleria
rendono cosa veramente paolesca. giordani, i-37 : i nicchioni sono partiti in tre
: furiosa, insaziabile. boccaccio, i-37 : sospinsero avanti la sostenuta battaglia,
capo della ciurma. ojetti, i-37 : a lui spetta ancóra di diritto uno
. volta di cappella. giordani, i-37 : la terza [altezza] è composta
. -figur. ungaretti, i-37 : il carnato del cielo / sveglia oasi
effetti che le cause prime. cesarotti, i-37 : l'eterno, l'infinito,
poco. il che feci. sarpi, i-37 : il levar le spese pecuniarie per
dire chiaramente, dichiarare. ottimo, i-37 : a torre via il detto argomento fatto
finissima di savona. l. bellini, i-37 : la varietà de'buccheri è indicibile
a confessar. capellano volgar., i-37 : fa meglio la femmina che un
che circuivano la cittade. boccaccio, i-37 : lelio,... rivolto verso
con l'azione primaria. cesarotti, i-37 : l'eterno, l'infinito, lo
s'accolla un doppio aggravio. alfieri, i-37 : di nessun altro poi de'poeti
apollo si trovò in persona. colletta, i-37 : mutarono gli ordini politici. per
io ci son rimasto. pananti, i-37 : mi si fa il viso di cento
è schiavo. berni, -2-8 (i-37 ): ogn'un di lor fu dimorato
non valse. pellico, conc., i-37 : io per me credo che per
di truppe combattenti. boccaccio, i-37 : riguardando la gente del suo signore,
formare un discorso. caro, i-37 : * ambe ', che per l'
il rimando al marito. colletta, i-37 : i nobili avviliti nel consorzio di nuovi
lietamente la grazia gli fece. guicciardini, i-37 : aveva nell'animo, con l'
fregi, nei capitelli. giordani, i-37 : la terza [altezza] è composta
tutta in un punto. pananti, i-37 : della fiera il gran giorno s'
de'tuoi santi. capellano volgar., i-37 : siccome quel grande re celestiale gode
o contenzioso e difficile. segneri, i-37 : impazientissime di ogni leggiero disprezzo,
tuo pensiero. capellano volgar., i-37 : quel grande re celestiale gode sopra
di merci o postali. perelli, i-37 : va... ad incontrare un
e di buoni esempli. guicciardini, i-37 : cercorono, secondo il progresso comune
castrone intorno al collo. caporali, i-37 : con lo stocco a l'arcione e
un discorso). buommattei, i-37 : a voi, signori, ch'ella
i loro confratelli neri. baldini, i-37 : ci mortifica la convinzione di portare con
crociata per guadagnarsi tutta castiglia. sarpi, i-37 : nissuno aver mai estinto l'eresie
nascon fulgori. parini, giorno, i-37 : il buon villan sorge dal caro
e duol d'una misura. machiavelli, i-37 : questi potentati avevano ad avere dua
di lor parea un colosso. menzini, i-37 : ben qui di giorni e d'
si davano le opere buffe. pananti, i-37 : per questo a dar si pensa
conseguenze del mio peccato. moravia, i-37 : la vergogna di rivelare una tale
mia man degna vendetta. testi, i-37 : carco d'argento e d'or,
in parole il lungo desiderio. soffici, i-37 : il luogo dove ci trovavamo seduti
del resto dell'opera. caro, i-37 : onde si vede che tra « ambe
gli pose singulare amore. michelangelo, i-37 : l'adu- lazion v'è poi
e gli dichiarò la guerra. oriani, i-37 : frate ildebrando... prosegue
s. caterina da siena, i-37 : l'affetto, perché va dietro
si gonfiavano venuzze azzurrine. cardarelli, i-37 : nel sangue, che ha diffusioni /
ignoti di remote regioni. serra, i-37 : è tutto un mondo nuovo che
dileguato ben si dileguasse! prati, i-37 : e, quando il seppe dileguato,
rendere la giurisprudenza più difficile. bettinelli, i-37 : per ogni parte sbucavano petrarchisti,
se avessimo il modo. baldi, i-37 : materia è, credi, e prima
aspettata l'abbiamo. ser giovanni, i-37 : la donna domandò dicendo: dissetemi quel
conoscerlo sol sarà delitto? gioberti, i-37 : le mie prove, risultando dalla
. benvenuto da imola volgar., i-37 : [queste cose] non paiono discordiarsi
favore. b. davanzali, i-37 : a quale andrò, che l'altro
disgiunte molto da nobilitade. tolomei, i-37 : chiunque ascolta un toscano con un
una parochia si dismembri. denina, i-37 : né fu di minor momento alle
si dismonta. vangeli volgar., i-37 : quelli che sono in sul tetto non
più basso della colpa? moravia, i-37 : la vergogna di rivelare una tale
arma da taglio). boccaccio, i-37 : si parò dinanzi a'paurosi cavalieri,
e angoscia. vangeli volgar., i-37 : quando voi vedrete l'abbomina- zione
de'poveri di cristo. michelangelo, i-37 : van per vie fra sassi erte e
, ecc. p. verri, i-37 : ritorniamo a ragionare sul lusso che
riparava col dipingere trascuratamente. leopardi, i-37 : è [il chiabrera] disugualissimo ridondante
superbo il giovinetto giorno. prati, i-37 : sovra il gel delle livide labbra
, un poco di compagnia. alfieri, i-37 : mi capitarono anche allora varie commedie
complicato e tanto doloroso! bocchelli, i-37 : le stagioni stesse ripetono la storia
de sanctis, lett. it., i-37 : il gotico e il grottesco sono le
acqua dominò sulla terra. bocchelli, i-37 : per tutto il pomeriggio, aveva dominato
ma certamente è diverso. pirandello, i-37 : -chi sono lor signori? che cosa
reda il ducato perdeo. guicciardini, i-37 : si obligò di concedere a lodovico.
prendere in considerazione. tasso, i-37 : per sua natura (eccettuo sempre la
spezie è eletta a ferrara. trissino, i-37 : lo stile loro dimostra di quanta
in mezzo 'l core. ser giovanni, i-37 : fa'che la prima volta ch'
minaccia d'esser fatale. compagnoni, i-37 : l'entusiasmo della libertà ha sempre
sa gacia. baine, i-37 : dicono tutti che siamo dei « pazzi
che c'è di vostro. caro, i-37 : « ambo »,, ch'
e le fatiche del sole. menzini, i-37 : ben qui di giorni e d'
alla cosa delle victuarie. boccalini, i-37 : per far esatto giudizio della vera
studio intelligente de'fatti. labriola, i-37 : se tutto deriva dall'esperienza,
, ecc.). leopardi, i-37 : non sono se non rarissimi quei pezzi
e dei diritti pubblici. guicciardini, i-37 : al quale tempo filippo, divenuto
padre suo. berni, 2-10 (i-37 ): di tua sorella quel fiorito giglio
la linea. g. buondelmonti, i-37 : io pongo per dato che qualunque
rispetto delle convenienze. pananti, i-37 : su via non state sopra l'etichette
e miseria. f. d'albizzo, i-37 : de'pericoli se'evasione, /
i maschi [agnelli]. rovani, i-37 : egli [il tenore] aveva
e di cultura). pascoli, i-37 : la poesia non si evolve e involve
ridiculi detti. lorenzo de'medici, i-37 : li motti e facezie sue erano argute
; chiarezza, perspicuità. tolomei, i-37 : chi di questi ancora ebbe forza mai
compagnia » nelle camerate. stuparich, i-37 : essendo noi due, nello ed io
abbiam fatto vedere. redi, 16- i-37 : di tal sorta di fanciullesche composizioni con
ormai priva di autorità. segneri, i-37 : la gloria vera consiste nel ben che
trasformato en vera caritate. rovani, i-37 : il tenore amorevoli diffatto fu il primo
meno / del senso comune. rovani, i-37 : il tenore amorevoli diffatto fu il
amor gli occhi fatali. arici, i-37 : di queste e d'altre assai laudi
un'esistenza fattizia. periodici popolari, i-37 : il sistema così detto protettore.
madre trae lo fondamento. guicciardini, i-37 : per dare qualche colore di giustizia
tranquillo, e tonde. testi, i-37 : e tacquer tonde e si fermàro i
fermo / ciò che pensa. cavalca, i-37 : tenete ferma la fede vera di
anno liturgico. b. pitti, i-37 : sendo là [a genova] per
sonore nei mezzogiorni fiammanti. bocchelli, i-37 : le stagioni stesse ripetono la storia
ah'armonia degli odori. prati, i-37 : le fibre, / le vene,
ad atto). buommattei, i-37 : ecco esclusi tutti que'che non
nostro signore. b. davanzali, i-37 : mentre con quella sua canzone del
le fila delle cetre. testi, i-37 : con la maestra man scorrendo allora
e sodisfar li debiti. campanella, i-37 : se sol sei ore in croce
seguono continovamente nel male. alfieri, i-37 : siccome io non sapeva dove andarmi
'l mondo sgombra. berni, 2-10 (i-37 ): di tua sorella quel fiorito
inuguali pezze di porpora. verga, i-37 : la povera bambina, tutta fredda
scorno. f. f. frugoni, i-37 : son andato investigando in astratto col
come del giornaliero suo vitto. betocchi, i-37 : fumo che te ne vai solo
varie sue menzogne adorne. campanella, i-37 : ahi, folle volgo, che,
atto di volontà). guicciardini, i-37 : si obligò di concedere a lodovico,
fra miserie e pianto. campanella, i-37 : ragion vuol ch'e'[cristo
sapor che ne trabocca. baruffaldi, i-37 : viscide e fraghe / vincan la
bellissimi ricami e fregi. de sanctis, i-37 : l'ironia dell'uno [del
èe rado. bibbia volgar., i-37 : disse il signore a caino: dove
masaccio. r. borghini, i-37 : né meno i pittori possono ritoccare
nel frigidissimo clima settentrionale. baruffaldi, i-37 : viscide e fraghe / vincan la
la fronte; frontale. casalberti, i-37 : a monna cola venditrice, per uno
fulgentissima virtù della verità. compagnoni, i-37 : paiono troppo deboli ancora le nostre
cercando, li rabbiosi venti. bacchelli, i-37 : libeccio irruppe sul mare con impeti
preso gambóne. i. nelli, i-37 : -e dell'avergli dato [al figliuolo
donna né di ganimede. boccalini, i-37 : quei ganimedi, quei narcisi,.
avea l'umana gente. campanella, i-37 : in croce stette cristo, /
vili e minute genti. michelangelo, i-37 : povero e nudo e sol se ne
necessaria fatica a vivere. guicciardini, i-37 : i visconti, gentiluomini di milano,
stesso il germe della sociabilità. alfieri, i-37 : il genio per le cose drammatiche
chersoneso de'cimbri. l. pascoli, i-37 : domenico viola, che deputò anche
nel gergo militare). monelli, i-37 : quel tenente del feltre ha avuto un
uomo acquista delle proprie facoltà. giusti, i-37 : lo studio è la ginnastica della
da lui. compagnia della lesina, i-37 : ne porti un solo [guanto]
finisca; oggi stesso. tozzi, i-37 : in giornata ci penserò. cardarelli,
ancora essa dumila ducati. boccalini, i-37 : per far esatto giudizio della vera qualità
. a. f. doni, i-37 : aveva le vene grosse e rilevate
adesso non mi viene. pananti, i-37 : ditemi un poco, / come
essere veduti da loro. guicciardini, i-37 : per dare qualche colore di giustizia
mia donna una figliuolina. campanella, i-37 : perché non dire e scriver del
un fatto gradevole). pananti, i-37 : ma ditemi un poco, / come
di quello sia sazio. boccalini, i-37 : le librarie altrui fanno conoscere gli
de sanctis, lett. it., i-37 : quel difetto di luce è il
2. grassezza. guittone, i-37 : ché de troppa grassia / guerisce om
resistenza; ralinga. crescenzio, i-37 : il sartiame, che va nelle vele
suoi occhiali [diedi]. ramusio, i-37 : più oltre sono i guainari,
guardiane dicon simigliante. bibbia volgar., i-37 : disse il signore a caino:
far vita di gaudente. rovani, i-37 : il tenore amorevoli diffatto fu il
quei due [fanciulli]. pascoli, i-37 : la poesia non si evolve e
inceppato. b. davanzali, i-37 : la città è tale imbrigliata ch'ei
faccenda). albertano volgar., i-37 : avaccia le cose tarde, e le
carlo magno. b. davanzali, i-37 : in persona doveva ire, e
carattere). petrarca volgar., i-37 : alessandro di macedonia, re,
essi la voluta ionica. giordani, i-37 : i nicchioni e i piloni procedono
iscrizioni, imprese. g. capponi, i-37 : firenze, che aveva come sua
. -figur. papini, i-37 : illuminante impudore / della celeste combustione
giro lamo da siena, i-37 : attende col salmista diligentemente la
. diventare incapace. pavese, i-37 : mi sono tanto compiaciuto in solitudine,
. impregnarsi d'inchiostro. fagiuoli, i-37 : gode mia penna, se per voi
poi, ed in meglio. gobetti, i-37 : in gainsborough si sente una inquietudine
). l. bellini, i-37 : la varietà de'buccheri è indicibile,
opera riposarsi. giusto de'conti, i-37 : da inde in qua mia voce mai
pericolo, in crisi. siri, i-37 : i svedesi, con toro di francia
è ritirato dall'arena. leopardi, i-37 : [chiabrera] è...
ogni tuo stato inforsa? mazza, i-37 : fugge il presente e inforsa sì 'l
breve spazio di tempo. colletta, i-37 : dominarono in manco di 60 anni,
-letter. originario. pascoli, i-37 : un poeta emette un dolce canto.
templari usavano. lorenzo de'medici, i-37 : parlare dolcissimo veramente, pieno d'
interessamento, con entusiasmo. alfieri, i-37 : al venir dell'arietta [del metastasio
ma 'ami me? '. bandello, i-37 (i-1107): -e voi
in traccia della natura. alfieri, i-37 : alcune opere del metastasio...
disgiunti da maravigliosi intervalli. gioberti, i-37 : se il furioso si riscontra colla
viveva il cor. de sanctis, i-37 : il don giovanni è un tipo immortale
negli amori. g. averani, i-37 : né l'interposizione delle nuvole,
è chiamato deferente. chiaro davanzali, i-37 : ma 'nver 'di voi in
foco. foscolo, gr., i-37 : una diva scorrea lungo il creato /
nella moltiplicità delle questioni. pascoli, i-37 : la poesia non si evolve e
torno e sospiro. d'annunzio, i-37 : lasciva, canora, vigile, /
sempre tribulati dalli cattivi. michelangelo, i-37 : il falso va, c'a'
vita a tutti voi. betteioni, i-37 : la razza nostra e il sol
lascivi a l'origlier. d'annunzio, i-37 : lasciva, canora, vigile,
guerriera, malinconiosa, allegra. bellori, i-37 : gli mostra avanti la via facile
fatta con semi comuni. baruffaldi, i-37 : venga il petacchio / col suo
quaranta cittadini. bandello, 1-2 (i-37 ): a cirro,...
spese de la detta arte. saraceni, i-37 : nessuno [dei soldati] per
li occhi miei. bibbia volgar., i-37 : si levò caino contra ad abello
, petrarca e boccaccio. cebà, i-37 : avvertiremo il nostro cittadinio che, con
del zuccaro e della neve. baruffaldi, i-37 : di limonea / chi vuol ne
de la contrada. g. bentivoglio, i-37 : è stato [il principe d'
son più logiche che dialettici. pananti, i-37 : il teatro si fea di tavernelle
presente duca vittorio amedeo. verga, i-37 : ella diede alla luce una bambina rachitica
breve / l'umana vita. mazza, i-37 : l'avvenir, ove sì lunghe
una battuta. fr. martini, i-37 : la musica ha le sue pause longhe
trarre di te. m. adriani, i-37 : menesteo..., il
costo d'essa). ramusio, i-37 : gli uomini di qualche grado comperano
ccc miglia. gir. priuli, i-37 : in vinezia cominciò a farsi facente
maggiori del popolo. g. capponi, i-37 : le donne fiorentine...
della bella isotta la bionda. campofregoso, i-37 : magi- nando notte e giorno,
corpo con dolori assaliva. bandello, i-37 (i-451): la più utile
conciato male. l. pascoli, i-37 : formava così forte impressione del portamento
obbligato tenere a sua tavola. manni, i-37 : tacer non si vuole dell'h
guardò fiso. bibbia volgar., i-37 : se tu bene farai, riceverai bene
al di fuori. periodici popolari, i-37 : l'industria n'è colpita nelle stesse
-ano. straparola, i-37 : presa una piva fatta a modo suo
marzocco et altri ancora. nardi, i-37 : le quali terre e fortezze furon
ne'riti della sua setta. bellori, i-37 : scorgesi in faccia a questa nobil
uomo, lo stracciavano. boine, i-37 : ma che razza di balli fan tra
sonnifero. gir. priuli, i-37 : fata la pace de milam, in
stabili). periodici popolari, i-37 : il sistema così detto protettore,
sue cassette fatte a quadretti. ramusio, i-37 : poi sono i merzari, ma
favilla in fiamma mera. michelangelo, i-37 : povero e nudo e sol se
omero col paladinesco dell'ariosto. bettinelli, i-37 : ridicola mescolanza di gigantesca elevatezza più
-tecnica produttiva. periodici popolari, i-37 : l'ostinarsi a produrre in casa
si sprigiona dal terreno. soderini, i-37 : cosi [denunciano pioggia] i prati
un fenomeno atmosferico). soderini, i-37 : quando dopo tessere piovuto si mette
viene nell'arti minute. naddo, i-37 : certi artefici minuti di quelle due
modelli d'industria pellegrina. cuoco, i-37 : quella francia, che ci si presentava
è ancne cominciata. gir. priuli, i-37 : a firenze e siena comenciò il
ne'luoghi deboli. i. nelli, i-37 : me l'aspettavo d'aver a
saldo alle mosse! b. davanzati, i-37 : la città tale imbrigliata ch'ei
ardo in foco. buonarroti il giovane, i-37 : prodigi e segni nuovi, che
più debole nel fine. piccolomini, i-37 : concludendosi per cosa certa che '
le muffe. r. borghini, i-37 : i pittori [non] possono ritoccare
amor novi casi e lieti. deledda, i-37 : raccolti attorno al fuoco, i
espressione eufemistica). straparola, i-37 : presa [il prete] una piva
naturalmente più forti. c. campana, i-37 : quietate l'armi ne'paesi bassi
l'ingresso; impedito. arici, i-37 : a sé ciascun più che poeta la
, in modo incolto. bellori, i-37 : scorgesi in faccia a questa nobil donna
poi calunniata. petruccelli della gattina, i-37 : bisogna rinfocolare il pudore di quelle
-perfezione estetica. d'annunzio, i-37 : alcaica strofe, canora, vigile,
e nocchiute mani. de amicis, i-37 : sollevò un pugno nocchiuto e convulso
stupende nella loro nudità muscolosa. serra, i-37 : versi a cui manca ogni ricerca
di fronde e di frutti. ungaretti, i-37 : il carnato del cielo / sveglia
impresa sua. g. bentivoglio, i-37 : richiede il presente luogo che, per
, per i pilastri. marinetti, i-37 : il cielo non può rifiutarti un oceano
suoi familiari stessi. l. pascoli, i-37 : un oste più sgarbato, più
: offensivo. bandello, 1-2 (i-37 ): cirro, figliuolo del re e
intorno nate le viole. d'annunzio, i-37 : oggi bella ti fai de 'l
altra. g. m. buondelmonti, i-37 : io pongo per dato che qualunque
ad un perpetuo ondeggiare. mazza, i-37 : l'avvenir, ove sì lunghe
in seta? bibbia volgar., i-37 : il signore disse a lui [caino
, v denari kabella. casalberti, i-37 : a monna cola venditrice, per uno
le stelle dell'orsa. gozzano, i-37 : guardi le stelle attingere i fastigi /
gemme? documenti sul parentado medici-gonzaga, i-37 : quanto a vestimenti, orare
s. caterina da siena, i-37 : oscura cosa è a pensare e a
, apparente, fittizio. stuparich, i-37 : io gli camminavo vicino con un'indifferenza
a un corpo celeste. cesari, i-37 : nel tempo del suo apparire [di
e donne che sonno qui. ramusio, i-37 : d'intorno sono botteghe, dove
/ delle baccanti. d'annunzio, i-37 : lasciva, canora, vigile, /
e manifestazioni. bandello, 1-2 (i-37 ): venuto l'ottavo giorno, che
diritto, della legge. contile, i-37 : ardite forse d'equiparare i vostri recipi
a carico di altri. morante, i-37 : nella nostra famiglia, ella viveva da
correggessero i loro soldati. bellori, i-37 : con la sinistra tiene il parazonio o
essere esente da colpe. massaia, i-37 : questo giovane non sembravami pasta d'
o lo rinunzia allo spedale. fagiuoli, i-37 : io mi ritirerò ne'pazzarelli.
peccare contro il verisimile vostro? pascoli, i-37 : perché un altro [poeta]
bisogna pedanteggiare con la natura. pascoli, i-37 : ecco, gl'intendenti [di
di questa vita? -peggio. pascoli, i-37 : qualche volta il canto iniziale non
peperò pesto. gir. priuli, i-37 : fata la pace de milam, in
seppellita viva. bandello, 1-2 (i-37 ): fattosi... chiamar il
, ungaretti). bettinelli, i-37 : altrove un nuvolo d'altri [poeti
ottenuta con tali oggetti. casalberti, i-37 : dici a monuccio setaiuolo, per uno
avvisi venuti da zurich. pananti, i-37 : al presente vi paio / un pezzo
-piago lina. alberti, i-37 : piccola piagolina a un tenero rampollo
e poi i tacitiani. bonghi, i-37 : tra voi è prevalsa per gran vostra
illuminatore, di liberatore. serra, i-37 : il contrasto della nudità della frase
e di silenzio. d'annunzio, i-37 : alcaica strofe, canora, vigile,
dove lo trovava. ferd. martini, i-37 : mi si accusa di aver tolto
palme e molto balsamo. bellincioni, i-37 : sterile inculto loco, arido e
fiore spiccato e rado. baruffaldi, i-37 : venga il pestàcchio / col suo potacchio
-per simil. mantice. straparola, i-37 : presa una piva fatta al modo suo
un poco di pizzicore. cebà, i-37 : solamente avvertiremo il nostro cittadino che
avete riso. elegia giudeo-italiana, xxxv- i-37 : la ienti de siòn piange e lutta
non lo deve aver letto? pascoli, i-37 : sì: la poesia, detta e
a noi il nostro. idem, i-37 : la poesia, detta e scritta,
che come sorgente di beni. milizia, i-37 : la politezza vela i vizi con
. scherz. polmonìssimo. contile, i-37 : ho da patir ch'un polmone polmonissimo
della chiesa ortodossa. massaia, i-37 : quella popessa in verità mi fece un'
unguenti odorati. bandello, 1-2 (i-37 ): venuto l'ottavo giorno..
viver potrei. capellano volgar., i-37 : se tu poni l'uno de'due
, spremuta d'arancia. baruffaldi, i-37 : vengan le grate / acque gelate;
noi siamo. b. davanzati, i-37 : tutta roma sentendo, innanzi al pesamento
erano tutti selvaggi. b. davanzati, i-37 : l'esercito di germania è più
. bevanda, bibita. baruffaldi, i-37 : vengan le grate / acque gelate;
veri savi. stampa periodica milanese, i-37 : si suppone che mas- sena si
vicini popoli. poliziano, st., i-37 : era già drieto alla sua desianza
le casse degli ictioliti. monti, i-37 : il nome d'una dama eh'era
università e uomini d'essa. guicciardini, i-37 : massimiliano... si obligò
la sua mano vittoriosa. calvino, i-37 : sempre più spesso, in queste gite
danno di sé. stampa periodica milanese, i-37 : noi vedremo che a lisbona si
con denare. bandello, 1-2 (i-37 ): il re, se vuole,
condizioni misere e disagiate. serao, i-37 : tutto vi si faceva in una promiscuità
vuoisi promovere in re. boine, i-37 : dicono tutti che siamo stati dei
o di acquisto. zeno, i-37 : circa alla stampa che per mio mezzo
spazio circostante. compagnia della lesina, i-37 : è troppo affettato l'uso di
allo scrivere. l. pascoli, i-37 : fu d'ottimi costumi, esattissimo di
confusa. s. caterina da siena, i-37 : vi prego per l'amore di
altra persona. onesto da bologna, i-37 : ancor pare a ciascuno molto grave
dipinto). r. borghini, i-37 : né meno i pittori possono ritoccare il
». p. f. carli, i-37 : bietolone, state in tono / (
marchese che avea pregione. guicciardini, i-37 : cercorono [i visconti], secondo
uno che un altro. contile, i-37 : la parte maggior di coloro che studiano
marcati col cappel rancio. baruffaldi, i-37 : venga il pestacelo / col suo
una sua cornamusa. l. pascoli, i-37 : un birbone più cencioso, più
cose e persone. de sanctis, i-37 : quello che manca al guerrazzi non è
ed onninamente sposar si volevano. delfico, i-37 : il risultato dei primi rapporti ci
gli altri. sconfìtta di monteaperto, i-37 : quelli a cui toccava tutto il
essere generoso. b. tasso, i-37 : povero è tdon, ma son ricche
loro aspetto solo spaventa. giannone, i-37 : la ricerca delle cose naturali per
e dottrina. bibbia volgar., i-37 : disse lo signore a caino: perché
l'ispirazione). alfieri, i-37 : il gemo per le cose drammatiche,
con la particella pronom. delfico, i-37 : questo interno risentimento, che nasce
modesta. a. f. doni, i-37 : li- caonio fu un censore giudice
italia, tornò in pannonia. tolomei, i-37 : certo maraviglia sarebbe e non poca
, poetare. onesto da bologna, i-37 : non si pò trar ragion di voi
di incontro; ricettacolo. pananti, i-37 : il teatro si fea di tavamelle,
sia remunerante. b. davanzati, i-37 : in persona doveva ire, e affacciarsi
una raffigurazione plastica. flaiano, i-37 : costui ci ha fatto sempre pensare a
quindi il rincaraménto. periodici popolari, i-37 : l'agricoltura patisce da tal sistema relativamente
pellico, conc., i-37 : alfieri... ha toccato appunto
pietose donne. stampa periodica milanese, i-37 : il nemico ha 70 mila uomini ripartiti
: dirimpetto. bandella, 1-2 (i-37 ): fu fatto per comandamento del re
passione che si descrive. delfico, i-37 : questo interno risentimento che nasce naturalmente
. a. f. doni, i-37 : ministrava equalmente giustizia e non la
s 'orno offerse. gozzano, i-37 : come cadde la tua fede il-
accelerò, divenne più fiducioso. landolfi, i-37 : i pensieri hanno ora il ritmo
di corte. m. ricci, i-37 : il terzo [tribunale] è lypu
occulti misfatti indizio aperto. giannone, i-37 : la ricerca delle cose naturali per rintracciarne
è rotto il forame. rocco, i-37 : da molti avrai inteso dire che
dalla rotazione della mola. gianelli, i-37 : quando il suonatore vuol far sentire
una danza). boccaccio, i-37 : lelio,... rivolto verso
j j lorenzo de'medici, i-37 : l'ingegno veramente meraviglioso assai più
vocabolo bell'e buono). pananti, i-37 : fin qui meco gli attor stavano
che salir si vede. piccolomini, i-37 : nell'erta d'un colle, la
, ecc.). straparola, i-37 : prese una piva fatta al modo suo
saporita, leggiadra. l. pascoli, i-37 : era di della presenza, giusto
gigli e sbuccian le rose. vittorelli, i-37 : qual casta verginella, / rosseggia
le ferve dentro. periodici popolari, i-37 : il sistema così detto protettore,
ogni rubesto cor facie soave. guidiccioni, i-37 : scaldava amor ne'chiari amati lumi
di un apparecchio fotografico. calvino, i-37 : sempre più spesso, in queste gite
. benvenuto da imola volgar., i-37 : triegua fu data loro per cento anni
la corrente. b. davanzati, i-37 : cesare... mette a ordine
l'obiettivo fotografico. calvino, i-37 : appena il polpastrello [del fotografo]
parola e nascose tutto. giusti, i-37 : schiafferei quei tali che affettano un'
da novara al sesia. porcacchi, i-37 : la cilicia è serrata dalla perpetua
imbrattarsi le mani in cucina. serao, i-37 : filomena scoppa, già famosa per
/ moltinomiaco bacco arcinvittissimo. pascoli, i-37 : quando poi gli intendenti, perché
vero conciare pelo. g. marzocchi, i-37 : egli diceva che non aveva il
fanno. catzelu [guevara], i-37 : oh se a iddio fosse piaciuto d'
che dal vostro rigore. lemene, i-37 : qual forza mi toglie / l'
di là dal monte emo. baldi, i-37 : ciascuno è pesca- tor, s'
-con meton. reina, i-37 : gloriosa fu la tua spada quando a
, comando. b. davanzati, i-37 : gli eserciti intanto si ribellavano e
enfatici, ridondanti. leopardi, i-37 : ha [chiabrera] qualche metafora non
somiglierebono tra loro. ventura rosetti, i-37 : quella [acqua] leva via ogni
un suo giudiziopredetto. buonarroti il giovane, i-37 : prodigi e segni nuovi, temerario.
e fera. buonarroti il giovane, i-37 : prodigi e segni nuovi, che dal
il sensale. a. cattaneo, i-37 : tanti maritati perché vivono infelici?
a una greve sentenziosità. bettinelli, i-37 : ridicola mescolanza di gigantesca elevatezza più
et accorto. sconfitta di monteaperto, i-37 : in questo consiglio fu chiamato sindaco.
la storia sarà meglio servita. ojetti, i-37 : io scrittore tanto più volentieri concederò
servo ma è regnare. savonarola, i-37 : a'servi di dio si accresce
gusto del tempo. bettinelli, i-37 : altri... settecentisti dicevansi e
in grande quantità. bacchetti, i-37 : avvolse [il libeccio] l'alta
e rozze. l. pascoli, i-37 : un oste più sgarbato, più svenente
. rocco in gesso dipinto. gozzano, i-37 : come cadde la tua fede
al medesimo furono inposate. delminio, i-37 : dagli antichi sono state divise alcune
.). onesto da bologna, i-37 : 'mente'ed 'umile'e più di mille
, verso un'ambizione. guicciardini, i-37 : sollevato a più alti pensieri, aveva
la sommessione. rinaldo degli albizzi, i-37 : mosso per lo bene d'italia,
tempo stando in tal mestiere, porcacchi, i-37 : la cilicia è serrata dalla perpetua schena
. sottotetto. gabr. pepe, i-37 : io credo che riunì nella sottétta tutte
fatta fu soverchiamente severa. leopardi, i-37 : ha [chiabrera] qualche metafora
plur. baffetti sottili. pratolini, i-37 : quando l'attore, nel film successivo
come segno di disperazione. saraceni, i-37 : risaputa da chusi david la vittoria insieme
peccata spergo. santa caterina da siena, i-37 : vi prego per l'amore di
e gioie e specie. ramusio, i-37 : d'intorno sono botteghe dove si vendono
definita. a. l. moro, i-37 : a questa razza di filosofare può
grande quantità. onesto da bologna, i-37 : 'mente'ed 'umile * e più di
la coppia le sue ingiurie. betti, i-37 : mi sputano proprio addosso. g.
murmure lungo di fonti. p levi, i-37 : lo squittire pettegolo di gabbiani.
. a. l. moro, i-37 : lo scartafaccio mio è già in mano
chiericuzzo sbricio e stento. verga, i-37 : ella diede alla luce una bambina
attraere la popolazione. periodici popolari, i-37 : lo sviare per tal maniera 1 capitali
. stigmata. beicari, i-37 : per quelle sette stigme, che avesti
come e'vuole. b. davanzati, i-37 : si siede in senato a stiracchiare
i prati. vendetta. monelli, i-37 : stravacchiamoci nelle poltroncine viennesi. g
a studiar nelle lingue. landò, i-37 : l'uomo per quelle è iscusato di
come quelle della strige. gozzano, i-37 : senti il ritmo macàbro delle strigi /
parole dimessane. c. gozzi, i-37 : l'olivetano padre zucchi, che ho
non sarò stucchevole. l. pascoli, i-37 : un oste più sgarbato, più
al figliuolo. l. pascoli, i-37 : un birbone più cencioso, piu rappezzato
opinione di qualche bigotto. serao, i-37 : filomena scoppa, già famosa per
che sia. s. vassalli, i-37 : 1 sudtirolesi fanno società solamente fra loro
un contesto antifrastico). ofetti, i-37 : epoca putrida, epoca abbietta come nessun'
olandesi, ecc. ferd. martini, i-37 : l'è curiosa che quando un
. l. pascoli, i-37 : un oste più sgarbato, più svenente
corruttore entrato nell'umanità. cavour, i-37 : se la camera volesse che io entrassi
apportata a un testo. pananti, i-37 : prima ero io buono a por qualche
talor la terra rade. tasso, i-37 : di qua e di là ha il
epiteto ingiurioso). savonarola, i-37 : talpa che stai in terra, perché
conviene. g. f. pagnini, i-37 : gli ecclesiastici... non
l'orinale. g. vialardi, i-37 : poscia mettete [i maccheroni] sopra
tempestosamente ondeggi. c. campana, i-37 : quietate l'armi ne'paesi bassi,
attendendo e temporeggiando. fagiuoli, i-37 : però chieggio del tempo il benefizio /
testuggine. g. averani, i-37 : a questo paraggio le palle dell'artiglieria
libbre e mezza. balducci pegolotti, i-37 : lo tocchétto della tana fae in pera
per 90 lire? balducci pegolotti, i-37 : il catara di pera, toma in
, insidioso, subdolo. ojetti, i-37 : epoca putrida, epoca abbietta come nessun'
nel trattamento dei monarchi. castri, i-37 : le più volte s'immagina questo o
'vergine cuccia'. n. ginzburg, i-37 : 1 carri armati tedeschi riempivano le
dell'uno denari sei. ramusio, i-37 : dirimpeto la porta maggiore verso il lato
potevano seco s'impacciavano. baiatri, i-37 : s'è un cattivo trescare con
per baptizarlo. bandello, 1-2 (i-37 ): venuto l'ottavo giorno, che
e di pessimo gusto. giuliani, i-37 : rifuggite dal mirare le gotiche mostruosità
indissolubilmente legato. balducci pegolotti, i-37 : lo picchio di pera è tuttuno col
buono ufficio). naddo, i-37 : credesi che... fosse molto
che ti vengono in preposito. soderini, i-37 : quando ristringendosi la cenere al fuoco
.. ebbe / cicilia. guicciardini, i-37 : massimiliano,... si
vece. documenti della milizia italiana, i-37 : possano e detti pennonieri, consiglieri
si vuole. bibbia volgar., i-37 : disse lo signore a caino: «
-massa dei capelli. bellori, i-37 : scorgesi in faccia a questa nobil donna
causa dell'età. buzzati, i-37 : « sono tutte fanées, tutte andate
, di un fiume. barilli, i-37 : guardate la vostra città. han demolito
seicento; barocco. leopardi, i-37 : chiabrera... ha qualche metafora