. -rifl. boccaccio, i-279 : si abbassò sopra la fontana..
lui ne'primi abboccamenti. giusti, i-279 : ogni altro abboccamento fra noi riescirebbe
ferdinando. b. davanzati, i-279 : entrati consoli g. anti- stio
a riva. lorenzo de'medici, i-279 : l'ingegno agguagliato era col disio
colla forza dello intendere. idem, i-279 : qual argento, qual oro agguaglia i
nella tomba a scendere. tommaseo, i-279 : trovo in vettura una madre
del corpo. capellano volgar., i-279 : se l'amante è tale al quale
e col grembo aperto. caro, i-279 : uscito dal mare, approdò in seno
al figur. b. davanzali, i-279 : stimolava claudio, che pensasse al
. -figur. caro, i-279 : uscito dal mare, approdò in seno
a gloria. lorenzo de'medici, i-279 : la prosunzion del vano e rio
a mezzo o ad imo? caro, i-279 : se ne venne in terra a
della corruzione dei costumi. pavese, i-279 : provavo un senso avventuroso a trovarmi
e parte non avvenute. pavese, i-279 : la mia agitazione- mi fece risentire
quel pavimento di groppe. baldini, i-279 : i primi scritti di oppo lasciarono un
l'alba del giorno. zanella, i-279 : l'antelucano pallido barlume / già trapelava
battaglia pertinaci. capcllano volgar., i-279 : e se l'amante è tale al
festa e gioco. bandello, 1-22 (i-279 ): essendo io stato il beccaio
dugento filli. buonarroti il giovane, i-279 : tracanna, e trionfar pargli al poltrone
che no. capellano volgar., i-279 : ancora, vale a conservare l'amore
ritraén sotto i bollori. boccaccio, i-279 : una fontana bellissima si vedea,
né d'iddio ricordevoli. salomoni, i-279 : e qual più bel con crespo
n'andar verso zerbino. caro, i-279 : cloe... per la paura
se non erbaggio. tommaseo, i-279 : gli elettori che fra pochi dì si
sua contrada. c. gozzi, i-279 : riuscì ai circuitori di sedurre que'
tribunale del santo uffizio. carducci, i-279 : dove non è la chiesa nel
più lunghi i suoi capi. boccalini, i-279 : [vede] la vigna trasandata
patrimonio). buonarroti il giovane, i-279 : il mondo pera, precipiti e
chicche e carezze senza fine. tommaseo, i-279 : trovo in vettura una madre
una parte di bestiale. sarpi, i-279 : se il peccato è macchia spirituale nell'
o consegnato al carnefice! guerrazzi, i-279 : vi contenterete voi padri di conservare
colmar del nèttare odorato. pananti, i-279 : e facendo apparir mezzo il catino
furono i feriti a centinaia. pascoli, i-279 : e i figli emigrano a centinaia
raggiratore. c. gozzi, i-279 : riuscì ai circuitori di sedurre que'
, sì bene. p. verri, i-279 : bisognava aver dei riguardi assai anche
per i suoi nipoti. prati, i-279 : fratei, triste è commiato in
compiere a spese dello stato. tommaseo, i-279 : mi raccontava la sorte misera de
lupi. b. davanzali, i-279 : s'avacciò l'adottamento di domizio,
. si trova dappertutto. carducci, i-279 : dell'elemento cavalleresco, per quanto
e gli convien morire. sarpi, i-279 : non si può meno dire che il
cosa che gli è apparita. segneri, i-279 : il volere udire è la prima
nostro il mondo bello. sarpi, i-279 : se il peccato è macchia spirituale nell'
; corresponsione. monti, i-279 : rileggete bene la transazione, e vedrete
(in sicilia). verga, i-279 : il povero curatolo arcangelo guardava in
del nemico. rinaldo degli albizzi, i-279 : e perché la vostra signoria sappia
li in questo modo. boccalini, i-279 : vede la sua casa con le
-a decifrare l'avviso. deledda, i-279 : davanti al municipio s'aggruppavano molti
che hanno deposta la spoglia. testi, i-279 : ben giuro al ciel, se
l'infinito / nell'umiltà. serra, i-279 : tutti i luoghi cornimi..
insieme, e ben dibattute. boccaccio, i-279 : dall'una delle parti si abbassò
lunga triegua o ferma pace. nardi, i-279 : fecero segretamente una dieta in un
sensi e di frasi. bettinelli, i-279 : pel capriccio di far rime difficilissime,
di salvatichezza in dimestichezza. alberti, i-279 : chi disse la benevolenza de'signori
traendo e più di duolo. prati, i-279 : eri tu, che assistevi ultimo
nei particolari. p. verri, i-279 : cesare, che esattamente conosceva la
da porre in atto. beltramelli, i-279 : potevo presentarmi a qualche fabbrica o
levò ritto. andrea da barberino, i-279 : posesi sun imo poggetto al dirimpetto del
le spalle dal muro. stuparich, i-279 : egli mi discosta seccato.
. -anche sostant. beltramelli, i-279 : chi ero? che avevo fatto fino
luogo a sedere alla mensa. cavalca, i-279 : fu uno de'monisteri di palestina
sua forma. rinaldo degli albizzi, i-279 : i mercatanti danneggiati a roma sono più
degli stati. p. verri, i-279 : io, quasi sempre solo in voto
nazioni bisogni d'indipendenza. serra, i-279 : niente è così grave come quei pezzi
dio, e non altro. cavalca, i-279 : fu in uno de'monisteri di
in lui appariva. b. davanzali, i-279 : rimaneva schernito, e bene se
qual uccidea tanta brigata. menzini, i-279 : e dico, allor ch'io
pettorale e senza groppiera. monti, i-279 : m'è convenuto far mettere i
a venir meco a celle. moravia, i-279 '¦ dunque se ti dicessi che
'forte', cioè fortemente. menzini, i-279 : su nel cielo fiammerà sì forte
loro spade la prova. rovani, i-279 : se mi propongo di lavorar di
fia lor nebbia palustre. russo, i-279 : i funzionari... conviene rimirargli
, una credenza). nardi, i-279 : credettesi ancora in quel tempo che
grazia nel cantare. b. davanzali, i-279 : avere il divino agusto, benché
[ecc.]. monti, i-279 : questa cavalla ha qualche principio non
loro diritti e ragioni. russo, i-279 : invece di ravvisare i funzionari coll'iperbolico
fra la pittura e scoltura. balbo, i-279 : ci basti accennare la fratellanza,
più efficace e più fruttoso. cesarotti, i-279 : la pena, per esser fruttuosa
un pezzo e senza congiunture. monti, i-279 : m'è convenuto far mettere i
-per estens. demone. baldini, i-279 : sotto la coperta della critica cominciava
). valerio massimo volgar., i-279 : trovoe una vergine di somma bellezza
sotto la iungla in caccia. gozzano, i-279 : sull'altana di cedro il giorno
gridarono 'palle '. boterò, i-279 : gittavano a terra gli uomini così goffamente
era già stato un'altra boccaccio, i-279 : si abbassò sopra la fontana per
salute. b. tasso, i-279 : del mio legno, / ch'ha
grazia del padre vecchio. tommaseo, i-279 : pareva strano al brav'uomo, ch'
, alle sue angherie. moravia, i-279 : sono pronto a far qualsiasi cosa pur
guastamestieri. 1. nelli, i-279 : -eh, eh, zi, zi
. -adornare. milizia, i-279 : si migliorò, s'impicciolì fino a
di quello. p. verri, i-279 : cesare parlò a lungo degli affari
varianti. -figur. salomoni, i-279 : teco amor pargoletto invecchia, e
percepito; incipiente. segneri, i-279 : il volere udire è la prima disposizione
del prossimo. parini, giorno, i-279 : sai che compagna / con cui divider
, non pur amici. beccuti, i-279 : son gli amici e i parenti oggi
poi fa misvenirli svenuta. stuparich, i-279 : siamo liberi,... nessuno
di nuova luce. d'annunzio, i-279 : l'eroe solitario /...
4. intessere. caro, i-279 : cogliendo fiori di quante guise allora si
un metallo). caro, i-279 : i buoi... notando non
impietra. pellico, conc., i-279 : la classe più elevata della società non
quasi per nulla. b. davanzali, i-279 : entrati consoli gaio antistio e m
sagacemente i luoghi circostanti. ramusio, i-279 : mandò molti capitani e suoi suggetti
è un brunello costui. tommaseo, i-279 : gli elettori che fra pochi dì si
tetto all'altro. d'annunzio, i-279 : i poledri... /.
in punta di forchetta. lanzi, i-279 : ne'piccoli quadretti è finito e leccato
f. f. frugoni, i-279 : la moglie dal latino vien detta
). o. targioni tozzetti, i-279 : 'libero'o 'staccato'[il calice
esclamative). a. cattaneo, i-279 : alla lontana dal peccato, che ci
zafferano macero nel vino. caro, i-279 : i buoi nòtano anco più degli uomini
modo. documenti della milizia italiana, i-279 : vi inviarono oggi el feruccio,
anno. c. ridolfi, i-279 : il maggese è un lavoro che si
conto del granduca. d'annunzio, i-279 : al sole i mammiferi si congiungeano e
più di scarso valore. baretti, i-279 : la mia prudenza va anzi tanto in
una ad altra servitù. betteioni, i-279 : dalla intensa / gioia d'un novo
, ecc.). boccaccio, i-279 : onora questo luogo, però che quinci
stento, a malapena. capponi, i-279 : se questa città fusse ita a sacco
. sorveglianza, controllo. alberti, i-279 : io con molta vigilanza, assiduità e
/ stupisce il mondo. d'annunzio, i-279 : allor da i nidi, /
soavi e più morbide. lanzi, i-279 : di questo tempo son varie sue
deformi, mostruose. d'annunzio, i-279 : i tronchi, pile di mostruose
sulle guance un po'magre. papini, i-279 : il campanile, più alto e
stessa prop.). boccaccio, i-279 : a questa voce filocolo tutto stupefatto
dato loro quello altro. tosso, i-279 : di due cose, l'una piacevole
sug- getto al segnore. alberti, i-279 : io con molta vigilanza, assiduità
la politica rigenerazione. de sanctis, i-279 : quindi lo studio delle parole, il
con un certo parallelismo. balbo, i-279 : non avendo noi luogo a distrarci,
g. f. bini, i-279 : non so se questa sarà inerzia o
, filosofiche, scientifiche. patrizi, i-279 : medi si dicono i metri quando a
quella regione donde si partono. lorenzino, i-279 : da poi che io mi partii
il mare troppo liberamente. gioberti, i-279 : quella nazione elettiva che si chiama
sempre con maggiore edificazione. lanzi, i-279 : di questo tempo son varie sue
tipo. o. tareioni tozzetti, i-279 : per cagione della superficie e del
intorno con pietre in piè. caro, i-279 : i buoi nòtano anco più degli
e di rivolte. periodici popolari, i-279 : di giorno in giorno si andarono
ella piglia. valerio massimo volgar, i-279 : colà dove queste certissime pistolenzie [la
e di apparenza comune. papini, i-279 : nel fondo, dietro la città,
, ripetitivo. ferd. martini, i-279 : gran parte dei mali che ci travagliano
. acer. pluralóne. baldini, i-279 : qualche volta [oppo] si permette
poco numero di senatori. porcacchi, i-279 : soprafatti dalla paura, non poterono considerare
cannoni. documenti sul parentado medici-gonzaga, i-279 : troverrà che a ciascuna di dette
perché ordinariamente fanno meglio. caro, i-279 : poscia vi posero di molte piante di
; libro preso a comporre. fanzini, i-279 : -ah, rià, -rettificò
e di altri pretesi aggravi. filangeri, i-279 : la spagna... vedrebbe
dimostratevi / tutto dolente. pananti, i-279 : ed ecco, parte a piè,
dalle liste di proscrizione. ibidem, i-279 : filippo iii pubblica in oggi il
, questo per necessita. caro, i-279 : già parendo loro di dover l'esequie
. 0. targioni tozzetti, i-279 : per cagione della superficie e del
e punte di sarcasmo. palazzeschi, i-279 : -avrà trovato qualcosa che lo trattiene -le
sono ripieni ed intasati. carena, i-279 : 'purgatolo, purgatore ':
di purgatoio all'acque. carena, i-279 : purgatoio, purgatore '...
che sente del raffinato. de sanctis, i-279 : quindi lo studio delle parole,
fine. documenti della milizia italiana, i-279 : voi sarete loro a dosso e
o capi di tribù. delfico, i-279 : la storia... ci mostra
della santa religione. savonarola, i-279 : giunsi a questo porto della religione
predizione, oracolo divino. boccaccio, i-279 : molto maggiormente meriti d'avere a'
tommaseo, i-279 : gli elettori che fra pochi dì si
, venire a mancare. cesari, i-279 : bella immagine, questa, del menar
polla d'acqua). boccaccio, i-279 : una fontana bellissima si veaea,.
penosi. soffici [in lacerba, i-279 ]: rimbaud diceva che la morale
un mistero). d'annunzio, i-279 : allor da i nidi, / allora
d'ispirazione. de sanctis, i-279 : il leopardi ha potuto ricondurre la
partic.: fallire. mazzei, i-279 : ella è la sua bottega rimasa sola
. guido delle colonne volgar., i-279 : tucti quaranta. nne pegliava presuni,
onor che se n'indonna. salomoni, i-279 : la tua man bella e bianca
mentale. soffici [in lacerba, i-279 ]: rimbaud diceva che la morale
fa strada bassa i'mezzo. soderini, i-279 : l'altre due facciate abbiano dentro
brillio diffuso di luci. caproni, i-279 : nell'ossa ho un'altra città /
sempre ad onda piena. cesari, i-279 : udiste sicuro e sciolto andamento di concetto
perché mi si sdegnò10 stomaco. mamiani, i-279 : se voglio dar dentro nei libri.
il misero turino suffocasse. tortora, i-279 : fu anche opinione di altriche la reina
serbo ben presto finirono. giuliani, i-279 : tra il luglio e il settembresi va
de'miei guai! buonarroti il giovane, i-279 : vien della morte il tempo infausto
la voce della coscienza. segneri, i-279 : non è sì facile non sentire il
fiori di luce. d'annunzio, i-279 : 1 tronchi, pile di mostruose forme
, penetra le anime. leopardi, i-279 : quel detto scherzevole di un francese 'glissez
mai sottile abbastanza. de sanctis, i-279 : quindi lo studio delle parole, il
in parte etc. \ leopardi, i-279 : quel detto scherzevole di un francese,
foglie dalle fronde recise. giuliani, i-279 : tra il luglio e il settembre si
fronde tagliate. giuliani, i-279 : tomi (mi dicevano) 'l settembre
, era tenuto maestro. giuliani, i-279 : tra il luglio e il settembre
particolari. b. davanzati, i-279 : il principe neppur ringraziato e domi-
questa e tutta enfiagione. testi, i-279 : dunque gelida selce, immobil sasso /
/ formidabil si rese? pascoli, i-279 : trovò la strage dei suoi giovani eroi
un genere meramente letterario. idem, i-279 : quindi lo studio delle parole, il
s. carlo da sezze, i-279 : mi assaltava con sì grand'impeto che
aperto dinanzi ai miei passi. caproni, i-279 : nel- l'ossa ho un'altra
faccenda / mirabile a vedersi. mazzini, i-279 : fanno per tre giorni cominciando da
volere star ritte. idem, vi-iv- i-279 : dio sa quante furono quelle cose,
apparecchiato ». buonarroti il giovane, i-279 : vien della morte il tempo infausto ed
qual era triun- fato. emiliani-giudici, i-279 : si mosse verso il campiglio a ricevere
e due le parti. monti, i-279 : rileggete bene la transazione, e vedrete
ad animali quadrupedi. caro, i-279 : i buoi notano anco più degli uomini
lui cantano versetti del corano. ojetti, i-279 : perchè questa bibbia di borso si
di fior vestito ogni sentieri. boccaccio, i-279 : era nel non conosciuto luogo davanti
. benvenuto da imola volgar., i-279 : più de'suoi sono consumati per fame
20. 000 esemplari. baldini, i-279 : fino a quel momento il nostro pittore
ogni vivente. d'annunzio, i-279 : allor da i nidi, / allora
, s'interposero nella faccenda. delfico i-279 : la storia poi ci mostra, che
pasticcio. u. simonetta, i-279 : speriamo solo che non ci sia l'