cui abbrutisce la razza umana. bocchelli, i-237 : si sa e si è visto
. ant. influsso. passavanti, i-237 : egli [il diavolo] cognosce e
lasciando assorbire il sangue. bocchelli, i-237 : si sa e si è visto,
come le piaceva. b. davanzali, i-237 : attennesi a questo, perché abdagese
sia degno premio). caro, i-237 : morta l'arei, quando n'avessi
lor animose e valenti. caro, i-237 : lassate pigliar l'arme ancora a me
amorosa angoscia. capellano volgar., i-237 : angoscia d'ogni pena mi sarebbe
tale applicazione del pendolo. galdi, i-237 : le piogge, le rugiade, i
continua e tranquilla applicazione. galdi, i-237 : la prima gioventù ha per caratteristiche
, mio bellissimo, arcibellissimo. ojetti, i-237 : questo ar- 4-123: ha organizzato
arguire dal rivo il fonte. baretti, i-237 : ad onta di qualche vostra frase
: arrabbiato, scontroso. bocchelli, i-237 : quell'assaettata studentessa protestava che l'
no esso. capellano volgar., i-237 : non si può conoscere lo bene
si rallegrino. lorenzo de'medici, i-237 : onde o ria vita acquista /
nominati che l'opere. baretti, i-237 : se ella non ne è l'autore
e su l'anima. de marchi, i-237 : mi ero già avvezzato a considerarmi
morti caddero in terra. idem, i-237 : ell'aveva i biondi capelli ravvolti
diremo il resto. b. davanzali, i-237 : avvegnaché a'ministri del principe.
confonde e spaventa assai. colletta, i-237 : giorno spaventevole, che vedeva da
. a. f. doni, i-237 : ne dirò un'altra che intervenne a
a. f. doni, i-237 : ne dirò un'altra che intervenne a
acque. a. f. doni, i-237 : il pecorino trasse un belo e
beli. a. f. doni, i-237 : il pecorino trasse un belo e
cittadino con cui si fuse. beltramelli, i-237 : una dolce festosità prese ben tosto
che vi accosti le labbra. pananti, i-237 : a tavola mettetevi, mangiate,
ella andrà altramenti. bandello, 1-20 (i-237 ): tanto andò la bisogna che
pregiati vini da pasto. bocchelli, i-237 : era [quella bottiglia] di forma
lei una carezza brutale. tozzi, i-237 : e risero, per la seconda
... aspettargli. idem, i-237 : sopra un'alta montagna in forma
magonza cancelliere della magna. ottimo, i-237 : piero delle vigne, cancelliere dello
così questa notte cavalcarono. guicciardini, i-237 : e attendevano con correrie e cavalcate grosse
, togliere la vita. caro, i-237 : o diavolo! che gli vogliate cavare
luci a cera lacca. bocchelli, i-237 : quando venne [quella bottiglia]
sottoposti alle dette piene. alfieri, i-237 : le lunghe intere mattinate io ve
gemme i ricchi broccati. landolfi, i-237 : egli attraversava le città sconosciute in
della infirmità. bandello, 1-20 (i-237 ): ella de l'amor di lui
figliuolo d'un commerciante. pascoli, i-237 : nelle altre città i campagnoli hanno
l'oracolo. sarpi, i-237 : il savio imperatore dell'istessa cosa
de le canzoni cantate. galdi, i-237 : le piogge le rugiade, i zefiri
proteggete i miei padri. tommaseo, i-237 : sparge il vento qua e là
il genere umano. tommaseo, i-237 : sparge il vento qua e là i
pre- giato). bacchetti, i-237 : era [la bottiglia] di forma
convenevolezza largo. capellano volgar., i-237 : comandamento dice che alcuno scientemente non
, e diviso in decadi. galdi, i-237 : il principio della primavera quasi si
sarà di bisogno e dicenza. idem, i-237 : l'altro non vo'lassare /
assapora / questa tranquillità deliziosa. panzini, i-237 : delizioso era l'andare veloce fra
rivelato, scoperto. galdi, i-237 : le decadi intermedie dinotabili dalle fasi
forma generalmente oggetto vezzoso. cesarotti, i-237 : quanti censori non si scatenarono contro
benché malagevole sia. b. davanzali, i-237 : fraate e gerone e gli altri
vi difami. capellano volgar., i-237 : lo stato delli amanti tra le genti
ne ha mai voluto. arici, i-237 : primamente l'agnella, a cui sovrasta
quello [ufficio]. leopardi, i-237 : anche l'affettazione è relativa, e
faticoso). boccalini, i-237 : gli uomini facultosi coi carichi onorati,
lembo di tessuto). beltramelli, i-237 : gli zendadi, disposti ad arte,
dispregiato sermone lo riprese. roberti, i-237 : non è raro, che l'opera
disusati ed ermi. de amicis, i-237 : un giorno, in una via
la ragione ed il gusto! galdi, i-237 : la prima gioventù ha per caratteristiche
. -anche sostant. soderini, i-237 : torna bene il divider lo spazio del
signori e a'privati. metastasio, i-237 : questa è di roma / domestica
elettrico. 0. targioni tozzetti, i-237 : giulio ha osservato che la sensitiva
e le altre piacevoli distrazioni. alfieri, i-237 : la sera scendeva nell'abitato,
si stampano nell'animo. montecuccoli, i-237 : nella vittoria render grazie a dio
, limosine e indulgenzie. denina, i-237 : impoverì coll'esazioni i suoi sudditi.
e dei licci. d'annunzio, i-237 : prese una rossa face (urlava,
colpo fu gettato in fallo. lanzi, i-237 : sempre ammirabile, facile, spedito
, ecc.). latini, i-237 : fei proponimento / di fare un ardimento
che una fredda dottrina. guidi, i-237 : tutte le decadi intermedie dinotabili dalle
febbre ardente. dizionario di sanità, i-237 : 'febbre', movimento sregolato della massa
, offensiva. c. gozzi, i-237 : siate giusti, democratici veri, e
così bene espresso il naturale. lanzi, i-237 : tornò poi in patria, non
mosso da un pedale. beltramelli, i-237 : giravano lente le ruote dei filarelli
e lo travaglia. d'annunzio, i-237 : prese una rossa face (urlava,
umori e frenesie. m. ricci, i-237 : si alzò... in piedi
cambiare discorso. capellano volgar., i-237 : e quel che dite, che ad
. stillicidio, gemitio. vasari, i-237 : per i relassi delle pietre che hanno
.. naturalmente genera poco. pascoli, i-237 : se gli uomini hanno il diritto
i vostri esercizi ginnastici. galdi, i-237 : la prima gioventù ha per caratteristiche
, che è già refredato. vallisneri, i-237 : non istento a credere che tanto
. conquista, conseguimento. boccalini, i-237 : gli uomini facuitosi coi carichi onorati.
poi nello sti- dione. verga, i-237 : non le aveva fatto altro che la
sovrastanza sull'imperio. periodici popolari, i-237 : la stoltezza degli avi nostri, colle
con la mano impia. giovio, i-237 : io non potrei mai credere che
ant. incerchiato. giovio, i-237 : potrà essere che napoli e cataro gli
mi rimasero impresse indelebilmente. monelli, i-237 : la fame, le nostalgie,
nella infallibilità degli oracoli. tenca, i-237 : la resistenza contro l'innovazione..
voti scioglie. foscolo, gr., i-237 : scendean pur lietamente inghirlandati / da
amore che ci porta. giannone, i-237 : ne'libri sacri bisognava distinguere ciò
tomologo. vallisneri, i-237 : il goedarzio, anch'esso fra gl'
impossibilità di tollerare. batacchi, i-237 : lo zoppo a quelle risa sì sfrenate
vetro e lascia seccare. arici, i-237 : spesseggia il sale, e
e complicata. buonarroti il giovane, i-237 : ma quando intende un piato averti
cotesta città a chicchessia. pascoli, i-237 : là il culto della domenica, religiosamente
qui spunta la rosa. fantoni, i-237 : qua il fanatismo feroce s'agita /
ella si fermerebbe. fr. martini, i-237 : abbino l'enfermarie due o tre
/ sì difficili a lasciare. tortora, i-237 : la maggior parte de gli ugonotti
con più pace. a. cattaneo, i-237 : dio non lega le sue grazie
gioia. foscolo, gr., i-237 : scendean pur lietamente inghirlandati / da
in tale spazio. lanzi, i-237 : si trovano suoi affreschi [del poccetti
che sono incontinenti naturalmente. tortora, i-237 : l'essere così facilmente tornato nella
di lui satollo. b. tasso, i-237 : corra pur quanto vuol presto e
s. maria maddalena de'pazzi, i-237 : amore, se io pensassi al
in diversi luoghi. donato degli albanzani, i-237 : alcuna volta gli veniva in pensiero
cabala- tore di cifre. monelli, i-237 : queste veglie ossessionate di fughe,
20. prov. caro, i-237 : adagio: col tempo si maturano le
giorno di larghissimo mercato. pascoli, i-237 : ricordo che nelle altre città i campagnoli
di incontro. b. tasso, i-237 : corra pur quanto vuol presto e leggero
gola contratta per inumidirla. moravia, i-237 : le vivande rasciugate...
uscisti dal campo vincitore. fantoni, i-237 : qua il fanatismo feroce s'agita
spera presto esser liberato. giovio, i-237 : al calcular mò, risolvere e
e molestati i sudditi. tortora, i-237 : co'cavalli sferrati, colle genti per
. benvenuto da imola volgar., i-237 : annibaie ancora settemila [pedoni]
in sicurtà d'amico. marino, i-237 : nell'uno [disegno]..
cominciato drento a murare. vasari, i-237 : deliberarono per... consiglio [
che mai rotan le sfere. fontanella, i-237 : qui son musiche corde / le
/ di quella porpora. menzini, i-237 : due lo reggon sulle braccia /
stranieri 'sul collo. periodici popolari, i-237 : non vi pare orribile nefandità il
gli eroi del sangue mio. prati, i-237 : son come 11 nocchiero, /
pigliare il migliore. p. fortini, i-237 : per l'amor di dio che
livree ai più colori. marini, i-237 : videsi innanzi pochi passi sedere sull'
sentier di vita. a. verri, i-237 : prostrato, vie più noiato di
un periodo storico). lanzi, i-237 : mengs mai non venne a firenze che
omeopatia che non falla. dossi, i-237 : né era certo in villa 'con lei'
fece chiamare l'oratore. paruta, i-237 : il re..., con
(una festività). pascoli, i-237 : il culto della domenica, religiosamente
ossessionate dagli spettri elettrochimici. monelli, i-237 : queste veglie ossessionate di fughe.
da facchino. f. casini, i-237 : del fuoco consummatore...
è la casa colonna. delminio, i-237 : le muse francesche potranno per questi
piana. valerio massimo volgar., i-237 : necessario è che non...
parlottavamo di cose indifferenti. luzi, i-237 : arano, spingono tini alle fonti
intima partecipazione; appassionatamente. lanzi, i-237 : non si era per anco formato quel
e ricco di miele. gozzano, i-237 : signore e signorine, / le
mi ha fatto uno. verga, i-237 : non le aveva fatto altro che la
avea di retro guasto. cesari, i-237 : nel detto girone piove falde di
tutte dal cenno mio. colletta, i-237 : le milizie urbane, centocinquantamila in
: sospettare. donato degli albanzani, i-237 : alcuna volta gli veniva in pensiero
d'amore e di poesia. gozzano, i-237 : c'è quella che s'informa
che 'l disvantaggio vede. tortora, i-237 : l'essere così facilmente tornato nella
l'altro cade. d annunzio, i-237 : urlava e si torceva su l'ondosa
persona disonesta. francesco da barberino, i-237 : mangia pan d'oro e lor
da pochi e poltroni. porcacchi, i-237 : non nego io, come uomo d'
in un sol corpo. d'annunzio, i-237 : io non accuso quei signori che
, è bene spesso posa. stuparich, i-237 : e un uomo dalle pose volgari
: conto, debito. mazzei, i-237 : la terra è xx staiora, la
è afferrato di nascosto. gozzano, i-237 : signore e signorine, / le dita
ritornassero sbigottiti a quello. pananti, i-237 : sul principiar sono un poco abbasito /
(la natura). arici, i-237 : natura, / prodiga a un tempo
di san- gue. siri, i-237 : sinceramente e fuori d'ogni sospetto non
moti vari. stampa periodica milanese, i-237 : un gran muro arrestò per buona
promuovere il riso della barmis. moretti, i-237 : quanto a caterina, basterà dire
un pensiero riposto). boccalini, i-237 : apollo, liberamente propalando l'animo
compì, di specificazione. latini, i-237 : fé proponimento / di fare un ardimento
del mare. stampa periodica milanese, i-237 : nella corrente della scorsa settimana noi
, ma per necessità. lanzi, i-237 : spesso anche studiò e preparo il
poeti ed a'pittori. fantoni, i-237 : qua il fanatismo feroce s'agita
prodotto ammassato. stampa periodica milanese, i-237 : una pioggia dirotta...
uscita da raffinato porcaro. stuparich, i-237 : e un uomo dalle pose volgari di
d'intorno al sole. sacchi, i-237 : i pianeti nel cielo si raggirano
averìa rancura. b. davanzati, i-237 : corse via così lordo per muovere nel
qua e di là. moravia, i-237 : le vivande rasciugate... rivelavano
altri guerrier ratto si scaglia. marini, i-237 : egli, in quello scossossi ed
riconciliazione sociale. stampa periodica milanese, i-237 : circolano de'rumori sul continente che
sensi ornai distrutti e spenti. testi, i-237 : con sughi onnipotenti / d'incognit'
mente o nella fantasia. roberti, i-237 : la claustrale nella sua cella realizza co'
di alzare il capo. pascoli, i-237 : dove più ferve l'opera enorme
ecc.). savonarola, i-237 : la città che è unita è come
. smottamento, frana. vasari, i-237 : deliberarono per... consiglio [
grosso de'preti l'ignoranza. pascoli, i-237 : dove più ferve l'opera enorme
un documento. stampa periodica milanese, i-237 : volendo partire il forestiere, gli
. -rifl. deledda, i-237 : la donna si alzò, si mise
nella piena eccitazione. d'annunzio, i-237 : ti punirò là dove più ribolle /
-di animali. arici, i-237 : a miglior stanza / guida l'inferma
alla difesa. stampa periodica milanese, i-237 : siamo attaccati da ogni parte e
-trasalire, sorprendersi. de marchi, i-237 : ne nasceva a tratti un bel miscuglio
documento. stampa periodica milanese, i-237 : ogni forestiero è tenuto entro il
dita delle mani). batacchi, i-237 : lo zoppo a quelle risa sì sfrenate
un'esperienza spirituale). marini, i-237 : rimiravasi intorno per rintracciar lo smarito
braccia con significante abbandono. betteioni, i-237 : mesto regno del- l'ombre,
capacità della sfera medesima. baruffaldi, i-237 : 'spire': rivoluzioni circolari.
di macerie e di sterpi. ojetti, i-237 : quel paese s'è fatto deserto
siculo di crome melanconiche. bacchelli, i-237 : « protesto », esclamò la
profitto alla buona causa. emiliani-giudici, i-237 : d caso corse rumorosissimo per la italia
chiesa di gesù cristo. periodici popolari, i-237 : chi le tolse questa santa indipendenza
vivono in mare continuamente. ojetti, i-237 : se non sbaglio, tra sardi
. - anche sostant. ojetti, i-237 : ordine: i sassaresi non possono entrare
maggior sospetto. buonarroti il giovane, i-237 : indarno il pensi scansare e sfuggire,
in paesi stranieri. balducci pegolotti, i-237 : se il cambio si fa per genova
di amore. bandelh, 1-20 (i-237 ): ella de l'amor di lui
parte peggiore. capellano volgar., i-237 : alcuno scientemente non dèe sovertire femmina
capitale. valerio massimo volgar., i-237 : li assegnò luogo nelle seggie de'giudici
lunghi e fedeli servigi. cavour, i-237 : disse... che in questo
-rifl. b. davanzati, i-237 : trovatolo [artabano] in ircania
si sfarina e scompare. bacchelli, i-237 : il tappo venerando si sfarinava nel
che bisognava sgan giovio, i-237 : sua cesarea maestà, sentando di dentro
sgattaiolarsela). pananti, i-237 : per un uscio di dietro sgattaiolo,
in sullo stomaco. a. cattaneo, i-237 : io tutte queste legna devo metter
invèr me, che so'ismarrito i-237 : or mentre rimiravasi intorno per rintracciar lo
quello, o poco più. soderini, i-237 : puossi ancor far lo scalino che
travagli non mediocre solazzo. saraceni, i-237 : gran solazzo in questi mali mi
per estens. capitello. baruffaldi, i-237 : 'sommo scapo': voce della scuola d'
discreto, poco appariscente. barilli, i-237 : la patria della democrazia par diventata una
non può esser vero. castelli, i-237 : mosso da questa stravaganza, per
-usare in abbondanza. arici, i-237 : spesseggia il sale, e puro zolfo
rinfranca e la virtù smarrita. pananti, i-237 : anch'io gli antichi spiriti riprendo
divertimenti e gozzoviglie. dossi, i-237 : il giovane, allora, si ricacciò
gli enti di collocamento. buzzati, i-237 : l'ospite insigne strascinava un po'la
sollecito, negligente. giovio, i-237 : non possiamo imaginarci che sì magnanimi
strano, poco consueto. castelli, i-237 : in questa seconda osservazione la medesimaorsa mi
compongono essi monti primitivi. nìccolini, i-237 : una succes sione di
maggiore-, madre superiora. forteguerri, i-237 : giunge alla porta, e lei lieta
, una strada). panzini, i-237 : il paesaggio si svolgeva solenne e nuovo
, l'atmosfera). lancia, i-237 : la tacente notte. alamanni, 5-2-45
fusta. ulloa [castagneda], i-237 : aveva ancora in mare una grossa
, padiglione di carrozza. baruffaldi, i-237 : 'testuggine': coperchio delle carrozze, ed'
una figura in quadro. bàruffaldi, i-237 : 'tetragono': quadrato. -letter
non suscitar le colpe. colletta, i-237 : quelle torme di plebe, innanzi
quando altro non bastasse. tortora, i-237 : l'essere così facilmente tornato nella
, / quand'io ottimo, i-237 : non rami schietti, ma noderosi,
solo come un cane. pascoli, i-237 : se gli uomini hanno il diritto di
, ben ferma da sé. tortora, i-237 : avendo quelli di avvergna serrato il
scio quod et mors. boccaccio, i-237 : elfaveva i biondi capelli ravvolti alla sua
guelfi e 'verdi. balbo, i-237 : decadde la parte ghibellina (divisa
questo stato. stampa periodica milanese, i-237 : volendo partire il forestiere, gli
, in un glossario. cesari, i-237 : quanto al caorsa, presa per accennar
spagnola nel xvi sec. giovio, i-237 : si vede che il principe d'oria
, ecc.). bianciardi, i-237 : questa minutaglia di attività artigianale, se
piene, sode. bianciardi, i-237 : con una potenza di massaia supersviluppata.