domandi ti saràe adempiuto. idem, i-236 : e se ben vien guardando,
- acer. altaróne. ojetti, i-236 : un altaróne alla spagnola tutto a marmi
tipico del lazio). bocchelli, i-236 : così finivano gli spaghetti alla matriciana,
ad amicizia. buonarroti il giovane, i-236 : il viator con cui non fu
città di novara al figliuolo. colletta, i-236 : le tre assemblee, sino allora
senza te angosciosa vita! idem, i-236 : o ultimo termine de'dolori, infallibile
le primarie d'europa. bar etti, i-236 : dubitate di quel vilissimo frataccio che
propria identità venga riconosciuta. baretti, i-236 : so ch'egli comincia ad aver timore
il proprio nome. baretti, i-236 : un anonimo però m'avvertì ieri con
e aguati loro antivenia. alfieri, i-236 : antivenni allora raffronto dell'esser forse
il cuore nel petto. galdi, i-236 : festa della primavera. venghi simboleggiata
od a mirabil opra. sarpi, i-236 : molte circostanze portentose e favolose, le
ogni forza ordinata governativa. boccardo, i-236 : l'associazione è una delle più
/ vi lasciò 'l cuoio. colletta, i-236 : le dissenzioni nelle assemblee, i
dolersi che della propria balordaggine. marino, i-236 : non ho potuto avertire tutte le
un barbassoro. b. davanzali, i-236 : ebbe lettera da fraate e da gerone
un barlume di speranze. carducci, i-236 : voleva egli recare in più chiara luce
particolari a vostra signoria. boccalini, i-236 : il prencipe, conforme al costume
più larga. c. gozzi, i-236 : la serie de'casi afflittivi che
di gradi 3. campanella, i-236 : deh! non pianger l'imperio,
sulle batterie di peschiera. giusti, i-236 : noi del secolo decimo- nono siamo
i cavalli; bruschino. ojetti, i-236 : lavavano l'altare: acqua, sapone
, non le vigilasse. baldini, i-236 : mucchi d'immondizie, di ferracci
molta selvaggina. ottimo, i-236 : e fanne caccia di loro, facendoli
de sanctis, leti, il., i-236 : dapprima, caldo di questo mondo
nave eziandio se carica. fontanella, i-236 : nel bell'orto reale, /
modo da trenta secoli. baldini, i-236 : ecco la roggia, coi cancelletti chiusi
propriamente bianca di bucato. giusti, i-236 : ho intenzione però, prima che il
. pellico, conc., i-236 : un grave filosofo greco...
degli ebrei a babilonia. balbo, i-236 : rimase in francia, chiamowi i cardinali
de sanctis, lett. it., i-236 : il paradiso propriamente detto è il
coperto di cespugli. ottimo, i-236 : fanne di quelle, che sono appresso
con i chèrubi chiomati. ojetti, i-236 : una [donna], bruna e
di commento. parini, giorno, i-236 : ad un tempo mille / penetrar puote
la porta s'aperse. ojetti, i-236 : e poiché questo è un'altarone alla
de sanctis, leti, it., i-236 : il paradiso propriamente detto è il
muro o coccoveggia ai tetti. betteioni, i-236 : manda la coccoveggia dai comignoli /
natale, la meravigliosa pupazza. panzini, i-236 : [nel palazzo] non saprei
a diverse nature). fontanella, i-236 : fiumicello vezzoso, / che con passo
e un pianeta. parini, giorno, i-236 : ad un tempo mille / penetrar
affatto, ed annullato. bettinelli, i-236 : un vetustissimo tronco e per metà consunto
lascivie e dissolutezze. c. gozzi, i-236 : nessuno potrà mai contaminare la di
denotano la stessa cosa. bcltratnelli, i-236 : la stella del pastore, l'anima
de sanctis, lett. it., i-236 : prima la luce non è così
culata / fate tanto fracasso? giusti, i-236 : sabato sera mi toccò in sorte
e gli assoluti condannati. pascoli, i-236 : si restituisca al lavoro ciò che lo
la speranza insieme. b. davanzati, i-236 : costrinse a darsi, chi tentò
così deplorabile. a. verri, i-236 : deplorabile ammirazione in vero quella con
lode tinta di celia. verga, i-236 : doveva far girare la testa ai signori
« sacra bibbia ». baldini, i-236 : su ogni muro e ogni porta affissi
.. ch'egli ammali. boterò, i-236 : lo stomaco, che non digerisce
dello aspetto li potea uccidere. boccaccio, i-236 : io non fuggirei ora gli aguti
d'ogni mal signora. rovani, i-236 : chi mai, potendo in quel punto
repugnanti alle scritture sacre. delfino, i-236 : o giove, se una pietra /
passaro tra marito e moglie. alfieri, i-236 : mi preparai alla crudelissima dipartenza.
e salvata l'italia. balbo, i-236 : annunziò voler finalmente dopo sessant'anni far
conosca esser da meno assai. boterò, i-236 : io direi che l'accumulare non
diadema in un turbante. forteguerri, i-236 : l'umane cose tenendo in disprezzo,
dissipator di bellicosi nembi. leopardi, i-236 : la prosperità abbagliando e distraendo l'
gli orecchi dell'udienza. golii, i-236 : per l'uomo rozzo ed ignorante tutto
, utilità o paura. leopardi, i-236 : la prosperità, abbagliando e distraendo
. -recipr. cesarotti, i-236 : i pregiudizi non guardano di distruggersi
e caricate le armi. baldini, i-236 : hanno divelto le rotaie dei tram
, ma a devorare pecunia. boterò, i-236 : sì come lo stomaco, che
di doane o d'altre. guicciardini, i-236 : approssimandosi il tempo di riscuotere la
a soddisfazione de'sopradetti. alfieri, i-236 : codesto personaggio, impetuoso sempre ed
amore. valerio massimo volgar., i-236 : l'animo di livio salinatore è da
villanamente ritorre contra ragione. boccaccio, i-236 : i doni disiderati, tosto donati,
/ è donar doppiamente. boccaccio, i-236 : i doni desiderati, tosto donati,
de sanctis, lett. it., i-236 : il paradiso propriamente detto è il
e la piazza. d'annunzio, i-236 : saturo l'epa, lungo su la
in veleno della virtù. pascoli, i-236 : un ergastolo, senz'essa [la
e lo sfacelo nei cuori! tommaseo, i-236 : importa soggiungere che questi umili scritti
, ecc. p. verri, i-236 : l'esperienza, in tutti i casi
e prontezza allo spirito. boterò, i-236 : sì come lo stomaco, che
estimi delle teste. b. davanzali, i-236 : in tal tempo i clitari vassalli
ormai costui si arrende. tommaseo, i-236 : egli poneva mente alla correttezza grammaticale
tasso ebbe un pensar dignitoso. rovani, i-236 : chi mai, potendo in quel
gradi son li sommi. boccaccio, i-236 : o rapaci lupi e ferocissimi orsi,
porto della tradizione latina. oriani, i-236 : parigi è un immenso faro,
in gran parte femministe. bocchelli, i-236 : eravamo convitati in casa di un'
fuggia le scelerate genti. testi, i-236 : dicalo il po, che fuori
auro e di splendor ferrigno. campanella, i-236 : lasciasti [roma] poscia le
fervente. lorenzo de'medici, i-236 : delle caverne antiche / trae la fiamma
nel primo dì di settembrio. galdi, i-236 : * festa della primavera '.
elle credono poter rubare. ottimo, i-236 : sopra essi [spini] fa pascere
per cosa del mondo. boccaccio, i-236 : l'agute sanne de'fieri leoni.
dicea, « compare ». beltramelli, i-236 : -il tempo si mantiene in filo
dalla forma contraria introduttavi. rovani, i-236 : chi mai... avrebbe
frate. fr. martini, i-236 : perché delli conventi fratili...
e tremolìi e fruscii commoventi. tozzi, i-236 : la sua voce parve un fruscio
questo picciolo merito. a. verri, i-236 : il furente conquistatore calpesta le nazioni
del gallo. a. cattaneo, i-236 : che connessione vi è, se la
3. gallicanesimo. orioni, i-236 : bossuet diventa un papa francese contro
raffinatamente. bandello, 1-20 (i-236 ): non volle che a cose mercantili
: insensato, biasimevole. boterò, i-236 : egli è cosa difficile e di poco
una goccia d'amarezza. leopardi, i-236 : uno sventurato che non ha goccia
lauti pasti. francesco da barberino, i-236 : l'altro è di quel che
l'uomo lo dee fare. boccaccio, i-236 : i doni disiderati, tosto donati
barbaro. b. davanzati, i-236 : seleucia..., non imbarberita
è diventato palpabile certezza. bocchelli, i-236 : il dentista mi esorcizzò, deplorando
eumenio l'avea ingannato. ottimo, i-236 : però che germoglia secondo ch'ebbe
inevitabili le rivoluzioni negli stati. leopardi, i-236 : non è forse cosa tanto contraria
ciò non avesse effetto. guicciardini, i-236 : l'armata di ferdinando...
: oligarchia. b. davanzali, i-236 : artabano... sottomise la plebe
attivo dell'azione medesima. giannone, i-236 : la morte era riputata uno stato
paesi contigui all'italia. arici, i-236 : l'acquosa cachessia, dell'anelante /
per estens. irruzione. ojetti, i-236 : in molte chiese d'italia mi piacerebbe
che amerigo. fr. martini, i-236 : ne'sicondi chiostri [siavi] dormentori
è pur troppo vero. mamiani, i-236 : innanzi di adoperare la lorda vile e
fratesco, bigotto. baretti, i-236 : voglio scriverla in modo che in nessun
si partoriscono. a. cattaneo, i-236 : la buona ragione fisica vuole, che
suo dir non erra. arici, i-236 : or la contorta / rachitide trafigge i
complesso delle facoltà intellettive. leopardi, i-236 : la prosperità abbagliando e distraendo l'
solo volere. foscolo, gr., i-236 : il propinquo / taigeto udiva strepitar
, le gambe). marinetti, i-236 : formiamo un cerchio con le braccia
dell'abito della fortezza. leopardi, i-236 : è... la sventura dissipatrice
il pinto mandiletto. d'annunzio, i-236 : saturo l'epa, lungo su la
lavandino. fr. martini, i-236 : siavi... in qualche strema
egli ha lasciate in eredità. leopardi, i-236 : non è cosa tanto nemica della
massa o di pontremoli. d'annunzio, i-236 : ne l'ombra del portico
vivi i sentimenti suoi. folengo, i-236 : ahi mercenaro e lupo insaziabile, /
-innestare. a. cattaneo, i-236 : la buona ragione fisica vuole che
mal fine. francesco da barberino, i-236 : se ben vien guardando / non
con la mia gigia. dossi, i-236 : ella non si era messa alla via
terra. bibbia volgar., i-236 : io darò a voi ogni bene d'
altrui. giuseppe flavio volgar., i-236 : camminando più oltre nella galilea e
, insopportabilmente noiosa. caro, i-236 : queste nozze diventeranno questa sera un
, gabella, imposta. giovio, i-236 : non più presto arete visto e quasi
scrupoloso. francesco da barberino, i-236 : se ben vien guardando, /
ciance e bagattelle. roberti, i-236 : è peggiore della voglia delle
n. 1). porcacchi, i-236 : or ci vien voglia di andare in
in sul sacro altare. ammirato, i-236 : col cieco vulgo e con la
qualche caso dell'innocenza. betti, i-236 : sono stato un omaccio, un
del tempo). beltramelli, i-236 : la gente di comacchio chiama *
torme mie. lorenzo de'medici, i-236 : fermon [le formiche] la piccio-
-decoroso. m. adriani, i-236 : con pari affetto fu ricevuto l'onore
moderna filosofia. g. ferrari, i-236 : bacone non è... osservatore
con un pallio sdruscito. vittorelli, i-236 : errar vidi, o signor, su
di adulteri, etc. battaglini, i-236 : l'anno seguente cinquecentodue si procede
a pamplona. giovio, i-236 : degnatevene un sabbato doppo cena scrivermi
gli occhi a sportello. giovio, i-236 : a mangiare pan crudo e bevere
di piombo. berni, 9-14 (i-236 ): un pan di cera impegolata.
un'altra volta. b. davanzati, i-236 : quando son d'accordo, si
stato d'animo. marini, i-236 : ama egli meglio covarsi in seno i
di pece: spermaceto. giuliani, i-236 : come i pezzi [di alabastro]
se più lo sofiriti. ammirato, i-236 : sdegno, avendosi veduto la natura offender
dignità. francesco da barberino, i-236 : se ben vien guardando, /
né meno per friggere. giuliani, i-236 : lavorato che è, l'alabastro si
di un oggetto. iuliani, i-236 : ogni vaso ha il suo corpo,
bianco di una pagina. marino, i-236 : voglio... che si levino
sturbar sue feste e gioco. reina, i-236 : disse con molta ragione goff ri
signoria deba grecia? periodici popolari, i-236 : oh! levatevi di mente che i
repubbliche sorsero posteriormente. periodici popolari, i-236 : ebbene per tutto questo andò la
della crusca. stampa periodica milanese, i-236 : la società italiana delle scienze.
fu prestana nomata prenestina. d'annunzio, i-236 : appare 1 un'erma fra le
fa 'previsioni '. monelli, i-236 : chi fuggì e alzo le mani è
separata dalle altre due classi. ibidem, i-236 : un certo viale, giovinetto gracile
essi confusi, costernati. leopardi, i-236 : la prosperità, abbagliando e distraendo
- anche: scalpellare. giuliani, i-236 : si lustra [l'alabastro] da
che sono variabili e incerte. soderini, i-236 : le scale si fanno diritte o
fosse obbrobrio e vituperio. seriman, i-236 : madama bettonica starnutò allora, quasicché
s. maria maddalena de'pazzi, i-236 : poi mi faceva l'amore una
torte ad onne ria forbirà. lancia, i-236 : 1 venti indarno si battono la
nostra ragione. bandello, 1-20 (i-236 ): ella... attese a
ciò. giuseppe flavio volgar., i-236 : ancora a me bisogna osservare la leggie
su una superficie. giuliani, i-236 : lavorato che è, l'alabastro si
del fuego. stampa periodica milanese, i-236 : la violenza dell'acque, che discendevano
le camicie da rattoppare. monelli, i-236 : ci si lavano le calze,
si può chiamare che razionale. ottimo, i-236 : quando uomo è nel mondo si
bella cosa. i. nelli, i-236 : guardate, io già avevo cominciato a
il tramonto. g. prati, i-236 : quando solo il dì reclina, /
d'essere una regina '. verga, i-236 : la sua erminia, con tutte
sistema regolato. stampa periodica milanese, i-236 : il celebre gen. dedovich, residente
f f b. davanzali, i-236 : andò a tesifonti, residenza dell'imperio
nuovo vendute? bandello, 1-20 (i-236 ): ella in pochi anni sodisfece a
. guido delle colonne volgar., i-236 : per lo suo aiuto lo re
chiara il detto argento vivo. giuliani, i-236 : un pezzo [di alabastro]
: di buon grado. socchi, i-236 : certo sono che prontamente il farete e
5. connesso. tommaseo, i-236 : per le difficoltà che opponeva la censura
indumento. 1. nelli, i-236 : la signora clarice vuol oggi che gli
discorso. giuseppe flavio volgar., i-236 : retronio, ripigliando prestamente tali parole
istituto bancario. bandello, 1-20 (i-236 ): ella poi attese a ritirar più
le direttive. b. davanzati, i-236 : adulazione grandissima trovò in seleucia città
squarciando le misere membra. ottimo, i-236 : queste arpie rodono i germogli di
l'occasione. stampa periodica milanese, i-236 : cani sono gli adulatori che leccano
a te gli mando. porcacchi, i-236 : tutti corriamo alle nostre insegne e ciò
fatica della guerra. campanella, i-236 : lasciasti [roma] poscia le ferrigne
impediscono. giuseppe flavio volgar., i-236 : ancora a me è bisogno osservare
giovanni da samminiato [petrarca], i-236 : spesse volte la sottigliezza del vostro
l'erbe usate. d'annunzio, i-236 : saturo l'epa, lungo su la
di altri idiomi). mamiani, i-236 : se v'ha modo di riparare allo
o calunniato o perseguitato? leopardi, i-236 : non è forse cosa tanto contraria
4. pettegolezzo. alfieri, i-236 : ne fece fare uno scandaloso schiamazzìo
l'acqua saponata). ojetti, i-236 : la saponata schiumava, l'acqua scorreva
scienza delle categorie. stampa periodica milanese, i-236 : la società italiana scienza è relazione
basti a scolare le piogge. vasari, i-236 : dato il disegno di scolare tacque
dire, sdato affatto. manni, i-236 : io... non posso negarche
di raggiungere un luogo. lancia, i-236 : va'e seguisci colli venti italia.
sen ci alberghi amore. marini, i-236 : ama egli meglio covarsi in seno i
di territorio. m. leopardi, i-236 : è un pezzo che la russia si
tecnica costruttiva o artistica. delminio, i-236 : sia per grazia di esempio smarrita l'
religio bandello, 1-20 (i-236 ): ella in pochi anni sodisfece a
-tutt'intomo a. guicciardini, i-236 : alla quale armata tarmata di ferdinando.
impetuoso rivoltò ne'traci. fantoni, i-236 : lo scettrato genio britannico / surse dalle
insieme con lucina. de marchi, i-236 : cercavo di formarmi una tana, tirando
un grande collare alla spagnuola. ojetti, i-236 : è un altarone alla spagnola tutto
qualche sparuta anguilla. n. ginzburg, i-236 : non aveva più niente da fare
maggio, quando sono pregne. arici, i-236 : l'acquosa cachessia, dell'anelante
(un animale). pascoli, i-236 : non fate degli uomini peggio che non
per istropicciare le stoviglie. giuliani, i-236 : gli squadratoli son quelli che lavorano
levigato con la sprella. giuliani, i-236 : un pezzo come è sprellato, si
deve aver la precedenza. tommaseo, i-236 : un non so chi ne stese una
a farle di terra. giuliani, i-236 : gli squadratoli son quelli che lavorano i
bastoncino, stecchino. ottimo, i-236 : l'autore... fa queste
una stola di bisso. d'annunzio, i-236 : ne l'ombra del portico lunense
tica allo baglivo. bandello, 1-20 (i-236 ): chi dubiterà che voi per
insù o di lato. lancia, i-236 : dette queste cose, istravolse [didone
efficace e persuasiva. segneri, i-236 : ogni sua parola è piena di nervo
insino alla natività di cristo. pascoli, i-236 : la vita dell'uomo è una
a pezzi. buonarroti il giovane, i-236 : il can non vuol veder sventrar
il distichetto. i. nelli, i-236 : oh pazzerella, e tu ti tapini
chiese e magioni o possessioni. balbo, i-236 : clemente... fu che
dubita di qualche stratagemma. saraceni, i-236 : dicevano essi: « abbiamo tracciato il
altro ingiuria e onte. giuliani, i-236 : l'alabastro, com'è tirato a
trema la favella. m. leopardi, i-236 : perché vi trema la voce?
, madona, gli acceptati. caro, i-236 : -amor e crudeltà m'han posto
, ma mi raccomando. battaglini, i-236 : i padri... ebbero altri
e di volute che ricevono. ojetti, i-236 : è un altarone alla spagnola tutto
contadino, bracciante agricolo. buzzati, i-236 : batté le mani ledere e a un
, buongusto e raffinatezza. bazzuti, i-236 : fermatasi la macchina quasi dinanzi a lui