o a la nostra suonano. verga, i-228 : la donna arrossì, quasi fosse
fuori con vari scherzi. giacomelli, i-228: calliroe portò a statira tutti gli
, soddisfatti o no. verga, i-228 : ballò come una pazza, passando da
-anche rifl. verga, i-228 : in quei dieci minuti che rimase accasciata
- anche al figur. guicciardini, i-228 : cupidissimo di lasciare con l'am-
dell'ànace fortigno. civinini, i-228 : la sera, d'inverno, le
guelfi e ghibellini. francesco da barberino, i-228 : fanno omo sconoscente / certi vizi
povero. b. davanzali, i-228 : ma egli, frugato dalla conscienza del-
estremi bagliori in lei fulgenti. tozzi, i-228 : la stanzetta era piena di gente
i suoi figli. de sanctis, i-228 : voi ridete quando sentite patria,
sollievo, di liberazione. baldini, i-228 : uno dei gridi più ripetuti dalla folla
e preziose che vedeva. ojetti, i-228 : e rasserenato fa un faccino garbato
reggessi da sé. bandello, 1-19 (i-228 ): se n'andarono al papa
. castronàccio. bandello, 1-19 (i-228 ): piacque meravigliosamente a ser castronaccio
spine circondò le rose. tommaseo, i-228 : com'aria, l'amore di
club, di certe congiure. galdi, i-228 : e prima di passare a disegnare
di conca, concavo. panzini, i-228 : era già buio anche perché di qua
marine il sen fecondo. fontanella, i-228 : vaga figlia del del, ch'
da nolana musa parturita. fontanella, i-228 : vaga figlia del ciel [la perla
colore di viola il colle. panzini, i-228 : [la via] segue con
fedeli da credersi. sarpi, i-228 : disse che si stasse a vedere che
-di cose. cesarotti, i-228 : l'avvenenza o la deformità eminente
con un sorriso modesto. ojetti, i-228 : tiene quel gallone delicatissimamente tra due
di questo mie dettato. soderini, i-228 : sonoci indizii per i quali agevolmente ci
di tolleranza. b. davanzali, i-228 : getulico allora governava l'esercito della
la vita è disorganizzata. gobetti, i-228 : la storia della filosofia, per chi
-figur. berni, 8-67 (i-228 ): ma quanta maglia prese, gli
dubbi e gran disputazioni. nardi, i-228 : dopo molte disputazioni e ragionamenti,
di firenze. g. capponi, i-228 : i nuovi acquisti che la repubblica
queste navi dal periglio. pananti, i-228 : mettersi a urtar coi preti? f
sdegno. valerio massimo volgar., i-228 : dogliosamente certo comportavano li omini che
. a. f. doni, i-228 : qua in questa nostra parte settentrionale,
pregio di questa lingua. campanella, i-228 : la giusta preghiera / drizzola a te
le facoltà dell'uomo. gioberti, i-228 : aveva penetrato [fénelon]..
-premiare, approvare. tommaseo, i-228 : il re mansueto siederà sopra il
ecc.). pascoli, i-228 : dalle due grandi classi si elevavano
i sentimenti dell'animo. latini, i-228 : or le ride la faccia, /
secolare di giudicarli. m. adriani, i-228 : bruto uomo duro ed aspro nell'
roghi che occorressero per cammino. testi, i-228 : s'inciso non resta / l'
traditore, fedifrago. boccaccio, i-228 : tu il picciolo fallo con grandissima
scientifica o dottrinale. cavalca, i-228 : il diavolo partendosi trovò un'altra
, che noi guardiamo. tozzi, i-228 : dietro una svolta, a un uscio
accesso. p. verri, i-228 : finalmente uno de'più rinomati teologi,
preghiera). m. ricci, i-228 : in sciaoceo si fecero anco alcuni
, egregi / combattitori. de marchi, i-228 : marina traguardò nella piccola apertura dell'
bibbia volgar., i-228 : perché favella così lo nostro signore,
europa dipingiamo i diavoli. testi, i-228 : con ingegnosa destra / saggio scultor
. 5. caterina da siena, i-228 : il canale è aperto e versa,
capretto arrostito. b. davanzali, i-228 : egli frugato dalla coscienza dell'assassinata
di fumo; affumicare. soderini, i-228 : appresso gli antichi erano i cammini,
del porcil si schiude. caro, i-228 : va', va, furia di donna
principe forte ma galantuomo! baldini, i-228 : da per tutto, tra bandiere e
(una cosa). giusti, i-228 : quando inciampo a donne a garbo,
gemebonda sotto il ponte. d'annunzio, i-228 : la selva gemebonda / dei lauri
ant. agrostemma. ramusio, i-228 : ho veduto li campi seminati così
saziare la golosità dei dolciumi. pavese, i-228 : si ricordava ancora ginia della franca
santa per far guerra guerriabile. nardi, i-228 : voleva che le genti franzesi ritornassero
non gustò lo scherzo. pavese, i-228 : a me accade di gustare la solitudine
: azzurro cupo. d'annunzio, i-228 : funebre sotto il cielo iacintèo /
recitava le ilarodie. patrizi, i-228 : non è niuno cosi ignaro dell'antiche
all'apollineo e palladio tribunale. delminio i-228 : quando pure alcun di loro disse '
me, era inconveniente. delminio, i-228 : secondo il creder mio la imitazione è
pluto, io prenda oblio. testi, i-228 : nasce di rupe alpestra / nelle
romani] securi possessori. guicciardini, i-228 : [agostino barbarico era] cupidissimo
ghiande de'secoli barbarici. giusti, i-228 : quando inciampo in donne a garbo,
). a. cattaneo, i-228 : una buona tavola, se non vi
, o tirsi? buonarroti il giovane, i-228 : quel vene- rabil vaso di pandora
voi moltiplicate gli avvocati. pascoli, i-228 : gli operai delle officine passavano col
nasca più bello. a. cocchi, i-228 : essendo insieme [i sughi acetosi
, il potere). savonarola, i-228 : molte verità hanno tolte da loro
, in altre giardini. bellori, i-228 : nell'intavolato della soffitta sono riportati
, gravità, severità. guicciardini, i-228 : molti senatori..., coniuntisi
molto prendono dall'aria. idem, i-228 : l'intercalare fra le piante che
della gestione). monti, i-228 : l'affare da voi proposto..
fosse purificato. andrea da barberino, i-228 : non solamente a bosolino intervenne che
- anche: soprannominare. serdonati, i-228 : i cardinali contrari al dicto papa,
. g. m. casaregi, i-228 : in jure la consegna fatta al procuratore
quale posero nel loro refettorio. alfieri, i-228 : nello stendere la 'merope '
bel componimento di figure. bellori, i-228 : nell'abbadia di sant'amante trovasi
cosa. cravaliz [gómara], i-228 : questi sacerdoti lasciano crescere li capelli senza
male lingue e mala gente. boccaccio, i-228 : promontorio, capo, piccola penisola;
o quadrato. francesco da barberino, i-228 : fanno omo sconoscente / certi vizi
spagna la voleva destruzer. giovio, i-228 : essi signori togati voranno essere più
cristo. s. caterina da siena, i-228 : come spasimata [maddalena],
malandrino', eufemismo di 'maledetto'. monelli, i-228 : dal fiume che trascina ghiacciuoli vorticosi
concedermele in preda così miseramente. marini, i-228 : il principe, tutto che di
grande della 'marmitta'. monelli, i-228 : quando due austriaci deposero in un
dell'inserire le piante. milizia, i-228 : se ne conservò soltanto lo stile greco
il mestolo alle streghe. gozzano, i-228 : lasciata l'opra / del paiolo e
far parte contro di lui. pananti, i-228 : vo'lo sapete che c'è
. benvenuto da imola volgar., i-228 : li saguntini, vedendo presa parte della
nei giudizi comparativi). delminio, i-228 : la imitazione è mentre facciamo non
appoggiate le dette statue. soderini, i-228 : facevano i cammini nel mezzo di esse
a'tuoi guerrier procura. bellori, i-228 : dipinse dopo un'altra assunta nella
nodo / formano insieme. fantoni, i-228 : udìa nevoso cigolare il vento /
ma ministri di dio. pascoli, i-228 : i vecchi tentennavano il grigio capo.
guizotia abyssinica). ramusio, i-228 : in questo luogo [in etiopia]
deviazioni anche oziose. ottimo, i-228 : virgilio domanda scorta e in questo
giunte veronesi. borsieri, conc., i-228 : ogni impero, ogni grande provincia
. -ostentare. bacchetti, i-228 : la serva dell'osteria, teresa rebora
per suo ostello guernire. fontanella, i-228 : quando il bosco appar sozzo e fangoso
letti, sorelle di lucifero. caro, i-228 : to'quest'altro! le trenta
le viti a medicare. gozzano, i-228 : cosi, lasciata l'opra / del
specchio che tenere ragione. bellincioni, i-228 : bei capei, cercate sale in
e di popol molto vaga. folengo, i-228 : se d'un bianco e liggiadretto
: di grandi dimensioni. forteguerri, i-228 : in cima di essa [antenna]
pel vizio e pelle veglie. gozzano, i-228 : un tal che si trapassa il
fico. giuseppe flavio volgar., i-228 : le loro donne come essi, quando
conto delle sue traduzioni? panzini, i-228 : non fummo perseguitati da mendicanti.
tutti i prìncipi cristiani. forteguerri, i-228 : perché quel cardinale non lo pianti /
-di animali. arici, i-228 : il capo / stranamente contorto ognor reclina
-dittatura; tirannide. guicciardini, i-228 : la cui autorità [di agostino barbarigo
si reggono per precedenti. cavour, i-228 : il precedente di una camera non
una prop. subord. pascoli, i-228 : si era sempre dagli apostoli e maestri
spuose ch'era presto. mazzei, i-228 : se volete nulla da me,
dett'è. bibbia volgar., i-228 : comandò iosef al dispensatore della casa
-formulato ufficiosamente. sarpi, i-228 : li legati si trovarono confusi, onde
sarà tuo dicitore. bibbia volgar., i-228 : aaron tuo fratello sarà tuo profeta
. benvenuto da imola volgar., i-228 : più battaglie fece prosperevolmente, e
per opinione. bandello, 1-19 (i-228 ): faustina fece prove bellissime del
non rilette. stampa periodica milanese, i-228 : il suo 'trattatello 'sarà
cosa di altra sorte. fontanella, i-228 : tu [o perla], pullulando
mestruazione. giuseppe flavio volgar., i-228 : si convengono con le loro donne
suovetaurilia). stampa periodica milanese, i-228 : nel mese di maggio avea libero
il taglio dello strumento. giuliani, i-228 : il faggio in prima s'appedona
e simili). arici, i-228 : il capo / stranamente contorto ognor re
sopra un delfino. d'annunzio, i-228 : sorge una sovrana / voce e
: normalmente, solitamente. pascoli, i-228 : querele che erano poi sopraffatte dal
impulsivi o la modera. mamiani, i-228 : la provvidenza avrà dato lei a me
molto accosto alla rettangola. santi, i-228 : è questo prato bislungo, quasi rettangolo
una persona). musso, i-228 : rimanea sempre iddio offeso da noi,
. benvenuto da imola volgar., i-228 : li animi de'saguntini alquanto si
, gli occhi). latini, i-228 : or le ride la faccia, /
e bene si rifinirono. santi, i-228 : levate le briglie ai cavalli e sdraiati
i fior con tortuosa riga. campanella, i-228 : le gelide vene ascose si risolvono
verso, locuzione imperialissima. cesari, i-228 : dante... mostrò che ben
oltraggiosa, offensiva. caro, i-228 : a me pare che quel che non
e questi in po. campanella, i-228 : le gelide vene ascose si risolvono
risolvessero in semplici arene. giuliani, i-228 : pel freddo poi il faggio s'abbandona
ludmilla si sentì giudicata. gobetti, i-228 : senofane è un poeta, un dilettante
il tigrai sarà nostro. pascoli, i-228 : querele che erano poi sopraffatte dal fragore
tronco di legno grezzo. giuliani, i-228 : si squadra coll'accetta, e ci
(disse il romanesco). caro, i-228 : in questo caso bisogna sforzarsi;
(un verso). cesari, i-228 : egli usa un numero or affoltato,
: sorteggio. statuti di perugia, i-228 : quillo che de sopra se dice de
a più non posso. ramusio, i-228 : se entravamo in qualche boschetto, ci
una bacchetta per sfioccarlo. giuliani, i-228 : il cappello prima si batte con una
e e c. gozzi, i-228 : le dette scaramuccie letterarie, che incominciarono
critica severa, rampogna. baretti, i-228 : nel secondo numero leggerete, a proposito
, così le prendeva. giuliani, i-228 : tempo a rieto ci siam trovati
(un verso). cesari, i-228 : quando egli [dante] volle,
i suoi raggi. a. cattaneo, i-228 : una buona tavola, se non
del duomo di firenze (1501), i-228 : lire xvm p. a lorenzo
per letizia stare al segno. alfieri, i-228 : mi era dato assai alla lettura
, se 'nantipararo. m. adriani, i-228 : le sustanze
/ per lui vi prego. caro, i-228 : -a me pare che cato
. ribellarsi, protestare. baretti, i-228 : lasciateli pure sgambettare quei toscani,
per congedarmi, tornò teresa. giuliani, i-228 : noi si campa di che si
mia sincera e libera. tortora, i-228 : molti ebbero l'avviso per sincero;
10. verso sinistra. ottimo, i-228 : questo comandamento è aperto, dove si
topere intiere alla vista. seriman, i-228 : forse appigliandomi alla via sinnora calcata
quella sua finta favola b. davanzati, i-228 : mostrò [macrone] il suggetto
da dire ottimo filosofo. gobetti, i-228 : parmenide è un pensatore solido, forse
essere solito. ventura rosetti, i-228 : item lambico over campana di piombo
il fiume flegetonte). ottimo, i-228 : chiedeli [virgilio a chirone] a
armadi senza mai più sortirne. giuliani, i-228 : abbiamo la forma a cinque pezzi
mal volentieri. lorenzo de'medici, i-228 : chi questa beltà mira, / d'
reggente. renzi, gramm., i-228 : si osservi che mentre in genere una
isdraelle / pareano colombelle. fontanella, i-228 : il bosco appar sozzo e fangoso
spartì in due parti. giuliani, i-228 : il faggio in prima s'appedona (
servirvi s. caterina da siena, i-228 : come spasimata, [maddalena]
cioè ispaventevole ed intricata. ottimo, i-228 : li cammini d'inferno...
le tre ore di spidocchiatura. monelli, i-228 : ci portano alla spidocchiatura fuori porta
motivo. b. davanzati, i-228 : frugato dalla conscienza dell'assassina- ta
della carrozza a desenzano. giuliani, i-228 : io lavoro doghe per le botti,
un'opera. alfieri, i-228 : io promisi a me stesso di non
una persona. g. prati, i-228 : tu, strania al fallo bieco,
, una cosa da strapazzo. giusti, i-228 : io vorrei averla da fare sempre
note al malmantile [1788], i-228 : vi sono ancora alcuni luoghi (
sublimi lezioni di morale. panzini, i-228 : di qui tre volte ripartì giacomo leopardi
cantanti dolcemente e svernanti. lamenti storici, i-228 : gli svernanti uccelletti stavo a udire
ruota la sua coda. stuparich, i-228 : ricordo umago, l'aia con le
affatto al nostro argomento. pascoli, i-228 : dalle due grandi classi si elevavano continuamente
di smarrimento. periodici popolari, i-228 : voglio parlarvi de'sogni cui s'ad
di taglio). giuliani, i-228 : il faggio in prima s'appedona (
o in tralice. lastri, i-228 : se per la costruzione della figura di
in contesti figur. fusinato, i-228 : deh! mi perdona, o povero
non conveniva di urtare. pananti, i-228 : ve'lo sapete che c'è un
ed un'altra gloria usurpò. porcacchia i-228 : egli di sua volontà ridicendo il
certo o inconfutabile. savonarola, i-228 : e'sacri teologi e li dottori e
temprano a prova lascivette note. fontanella, i-228 : animaletto placido e vezzoso, /
cavallo imbizzarrito. berni, 8-67 (i-228 ): un foco sembra la bestia
determinato oggetto o scopo. lomonaco, i-228 : non era possibile che il riformatore fosse