e non per fama acquistare. idem, i-143 : l'uomo che s'acquista la
ladro adulatore al mondo. barelli, i-143 : finché non lo conobbi che per adulatore
desidera del suo bene. bar etti, i-143 : vi dico... di
che non si senta. idem, i-143 : a lui pareva, così dormendo,
ardisce di muovergli guerra. colletta, i-143 : prima la plebe, poscia il
fior del vero cavaliere. baretti, i-143 : l'uomo che s'acquista la
maritarmi. b. davanzali, i-143 : diceva le buone qualità del giovane
della sua giurisdizione. boccardo, i-143 : angaria, così chiamasi l'obbligo che
ed il riconoscimento della neutralità. idem, i-143 : le angarie non possono imporsi salvoché
'). cfr. boccardo, i-143 : « vi hanno scrittori che danno alla
di una nave. boccardo, i-143 : la nave che ha subito il danno
e angosciose fatiche. boccardo, i-143 : in latino angariare esprimeva una
angaria, a requisizione. boccardo, i-143 : ove una nave angariata faccia naufragio,
io dicessi maggiore infelicità. verga, i-143 : e meglio sarebbe stato per lui
lontano dal cielo. cesarotti, i-143 : e si notino con diligenza tutti i
rime omo e celèbro. boccaccio, i-143 : una chiara fontana coperta e circuita
ugon l'ombra turbata. verga, i-143 : lo vide venire, pallido e stralunato
per la prima volta. panzini, i-143 : si era fatto un piccolo asciolvere
ne è il vero padre. magalotti, i-143 : per ateismo io non intendo un'
/ a cacciarmi così? baretti, i-143 : vi dico... di non
straordinaria e temporanea. bocchelli, i-143 : i lavori vengono dati a opera,
ch'avvinghia. bandello, 1-12 (i-143 ): come ella il vide,
primo impeto. bandello, 1-12 (i-143 ): come ella il vide, così
altro che i denti. giusti, i-143 : passati quattro o sei giorni
a. f. doni, i-143 : l'ultima razza, sono i divoratori
mira fiso, fiso. errico, i-143 : gli scoperti e tremoli candori, /
eccetto al bere. l. bellini, i-143 : e cieco e butterato se un
di lei gioioso. capellano volgar., i-143 : non vedemo noi che la bestia
/ libera altrove combattea. pascoli, i-143 : il liceo o ginnasio...
accidentato e angusto. latini, i-143 : venendo per la calle / del pian
solo istante. romagnosi, conc., i-143 : la filosofia della storia dee
mai buone da nulla. baldini, i-143 : tra le cannuccie del fiume strillano
avevano stabilito le paghe. bocchelli, i-143 : non si vedon case di famiglie coloniche
terra sigillata. mattioli [dioscoride], i-143 : chiamasi volgarmente il succino nelle
elefanti e di giraffe. monti, i-143 : provvedetevi della carta fina da scrivere,
carole esercitare in danza. errico, i-143 : si tuffan, s'ergon, fan
, e la correzione. monti, i-143 : provvedetevi della carta fina da scrivere,
tramonti / lungo parlare. baldini, i-143 : l'alta marea a volte qui
atteon, spruzzando tacque. sarpi, i-143 : li religiosi dopo la professione e
non le riceve. de sanctis, i-143 : aggiungi una certa sanità e castità
catastrofe. romagnosi, conc., i-143 : la filosofia della storia dee principalmente
bruttezza di questo ordine. carducci, i-143 : quando mai ad assommare un'anima grande
o porre a cavaliere? pascoli, i-143 : io ho pensato... quali
? certo no. capellano volgar., i-143 : non vedemo noi che la bestia
istruzione colla ciarpa turchina. baldini, i-143 : marinai vestiti di candida tela,
al bene della civile società. cesarotti, i-143 : un cumulo d'osservazioni di
petto mio celesti ardori. campanella, i-143 : sopra me si mostràro / tutti gli
che universali. dizionario di sanità, i-143 : 4 colera morbo ', questo
e delle fronde. andrea da barberino, i-143 : fuggendo [aiolfo] su per
a questi anche i debiti. bocchelli, i-143 : non si vedon case di famiglie
, commosso. romagnosi, conc., i-143 : i commovimenti a cui diedero dante
se parlerete senza complimento. monti, i-143 : e compiegate le lettere nella maniera
con altre cose. segneri, i-143 : t'impone... che ti
. s. caterina da siena, i-143 : come egli ama, concepe un odio
. e recipr. caro, i-143 : volavano or in un gruppo, or
. fin nell'autunno. tommaseo, i-143 : qual chi stende la mano,
a difesa degli stati. sarpi, i-143 : alli sacerdoti non era lecito contràere matrimonio
entro a la mente. cesarotti, i-143 : in tal guisa si verrebbe a conoscere
i bisogni del corpo. segneri, i-143 : egli stesso [il signore] t'
libri di medicina. capellano volgar., i-143 : solo quella cosa che la persona
. quello. capellano volgar., i-143 : questa discordia non mi ricordo avere
ne miraremo drieto. balducei pegolotti, i-143 : ragionasi che costi a conducere una
ch'era un precipizio! bacchelli, i-143 : non si vedon case di famiglie coloniche
di corsa, abbaiando. bocchelli, i-143 : a mietitura ultimata sono dello stesso
pericoli de'vostri sentieri. tommaseo, i-143 : e s'adira e si cruccia
spezie de'vermi cucurbitini. vallisneri, i-143 : vogliono alcuni che il verme lato
principale, più importante. panzini, i-143 : vidi per il fòro grandioso, per
all'animal la morte. bembo, i-143 : nella cui buona grazia umilmente con
nunzio del papa a napoli. alfieri, i-143 : elia, destinato sempre a medicare
clausola, impegno contrattuale. guicciardini, i-143 : aveva insino a quel dì ricusato di
aveva l'usata grazia disinvolta. serao, i-143 : comparvero i rinfreschi. e allora
ogni mia fede. capellano volgar., i-143 : in poco tempo amore potrebbe bagnare
d'esser a padova. alfieri, i-143 : tornato la sera a casa mia
della mia carrozza. de sanctis, i-143 : la versione è preceduta da una
al convito accorte ancelle. boccalini, i-143 : l'immortal republica veneziana...
enfatica per essere gaia. baldini, i-143 : a volte ho avuto qualche vergogna
e del parlar regina. menzini, i-143 : altri avverrà che per stupore esclami,
dal bagno penale. pavese, i-143 : non ha sentimenti un evaso. dovunque
facchinesche fatighe. bandello, 1-12 (i-143 ): aprendo l'uscio trovò il
lo sguardo). verga, i-143 : ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi
alle anella de'cassettoni. serao, i-143 : ai gelati grossi e rotondi come la
(un accordo). alfieri, i-143 : io in tal guisa palleggiato a vicenda
flagrare l'oro delle melarance. betocchi, i-143 : sui colmignoli smagra / il di
-piccolo gelato. serao, i-143 : ai gelati grossi e rotondi come la
e dell'italia centrale. bocchelli, i-143 : vecchio e accigliato, il fortilizio
. -impers. soderini, i-143 : avviene [che i muri fan peli
le frangie a quelle lodi. pananti, i-143 : lascio parlar pitagora e la scuola
dell'amor son spente? testi, i-143 : di sangue smaltar faste fraterne / d'
omicidiale. benvenuto da imola volgar., i-143 : avea fraudata la camera di roma
un livido pavonazzo]. tommaseo, i-143 : chi stende la mano, e di
molti e divariati sapori. boccalini, i-143 : l'immortal republica veneziana...
bianchiccio d'un ghiaieto. baldini, i-143 : sabbie, orti e ghiareti, si
d'oro, granato. bacchetti, i-143 : a mietitura ultimata sono dello stesso
in buona vena. tozzi, i-143 : aveva voglia di raccontare un pettegolezzo
cervello a qualunque galantuomo. rovani, i-143 : veduta a quell'ora, avrebbe
-ciclo. b. davanzali, i-143 : forse ogni cosa fa la sua girata
leva sulla sua ghiottoneria. pananti, i-143 : la morte i più gli piglia per
più, di gramolate. serao, i-143 : agli spumoni, adorazione delle donne e
granai di faraone. bandello, 1-12 (i-143 ): ordinò che il grano fosse
colazione piglio una granita. serao, i-143 : agli spumoni... succedevano le
graziosamente, e non pare. serao, i-143 : ai gelati grossi e rotondi.
minimi componenti del sangue. alfieri, i-143 : quest'invio già principiò a guastarmi
politica. g. ferrari, i-143 : benthan compie l'analisi di hobbes;
profondamente, rifugiarsi. baruffaldi, i-143 : nulla più cerca il pensiero, /
comincia a divenir laguna. emanuelli, i-143 : il lago si restringe e, quasi
imperfezione umana? g. averani, i-143 : prenunziò questa sciagura marsilio ficino,
scelerata e impia impresa. gelli, i-143 : quanti sono stati fra voi, che
-ossessione amorosa. verga, i-143 : avrebbe voluto strapparsi gli occhi per
enorme, colossale. baruffaldi, i-143 : trisulchi e triglifi, / d'aura
incredibile che non doniate. chiari, i-143 : non era incredibile che, avendo egli
curva e diviene pendente. idem, i-143 : oncini o ami... sono
in significato prettamente storico. marinetti, i-143 : a me condirina sembra indifendibile.
uso avverbiale: infaticabilmente. fantoni, i-143 : sudando infatigabile / altri ricchezze aduni
per ricavarne il calco. biringuccio, i-143 : sopra della quale compagna a la
era del suo aiuto. beccuti, i-143 : uomini dozzinali, /..
nostro quanto è corto. boccaccio, i-143 : « io sono guidatore e maestro delle
modo discontinuo e irregolare. soderini, i-143 : [la muraglia cede] per essere
. -incoronare. caro, i-143 : deliberatisi d'intronizzarlo poeta e coronatolo
steso / ingombrò sette iugeri. fantoni, i-143 : sudando infatigabile / altri ricchezze aduni
/ io non la veggio. zeno, i-143 : i cangiamenti che per entro vi
lana attaccati. 0. targioni tozzetti, i-143 : lana... è formata
. 0. targioni tozzetti, i-143 : lappole... sono altre prominenze
-figur. dominio. delfico, i-143 : questa parte del dritto...
della pelle. baruffàldi, i-143 : quel duplice adiutorio, / che è
le selve, / profonde. boine, i-143 : a guardarlo questo vago latte delle
acqua dentro. ulloa [castagneda], i-143 : non aveva trovato alcun tesoro che
. dimin. librino. dossi, i-143 : quel prezioso librino publicato a mia
eretici da libertà a licenza. delfico, i-143 : la libertà popolare fu molta,
ciottolato smosso e scucito. pascoli, i-143 : quattro cavalli bianchi macchiavano il verde
che chiacchieri tu tanto? verga, i-143 : -ah! malanno all'anima vostra!
morte naturale. simone della tosa, i-143 : morìo in quell'oste lo detto
si nasconde. s. errico, i-143 : mamme l'una non ha,
fiso o con affetto disordinato. verga, i-143 : 'la lupa'lo vide venire
d'oro in oro. marino, i-143 : mi ritrovo in mano l'originale della
chi biscanta un motetto. beccuti, i-143 : se voi non avete altra creanza /
in tutto inutili. andrea da grosseto, i-143 : se tu se'savio, a
del pensiero. g. cavalcanti, i-143 : con tanta pena, come non mandate
ogne cor sicuro. c. gozzi, i-143 : l'aggressione più maravigliosa e inaspettata
co'favori della fortuna. chiari, i-143 : donna giovine e sola, senza
o segno. s. errico, i-143 : mamme l'una non ha, l'
millantar di virtuose? l. bellini, i-143 : o voi / che millantate costole
discretissimi. b. davanzali, i-143 : essendosi tiberio... acquistato grido
verga crolli. andrea da barberino, i-143 : fuggendo su per uno collo di
sopra una zitellona smilza. landòifi, i-143 : mentre le comuni gote a mortadella
fatto alcuna movestà. gir. priuli, i-143 : la signoria venetta, vedendo tante
al denaro). soderini, i-143 : sì come sono ancora il nerbo della
l'altro si costuma. beccuti, i-143 : quel che l'uom a disperar conduce
, terrorista. massaia, i-143 : io veggo già le caste formarsi nelle
, un membro). baruffaldi, i-143 : le due sole braccia libere / con
del polso. bar uff aldi, i-143 : dalle scapule giù al gomito / e
(l'intelletto). beccuti, i-143 : con chi più v'ama usar parole
te- nea. g. morelli, i-143 : a'dì 18 di marzo el papa
sino all'ultima ora. foscolo, i-143 : vigilando aspetto / d'udir suonar la
rapporti sessuali con essa. beccuti, i-143 : uomini dozzinali / mille e più punte
di eccezionali qualità. beccuti, i-143 : star sur un goffo femminil decoro /
riluce non è oro. beccuti, i-143 : quel che l'uomo a disperar
politica e amministrativa. filangieri, i-143 : la saviezza, il zelo ed i
i vani del mezzo. vasari, i-143 : solevano gli antichi, nel voler far
notizie e voci contrastanti. alfieri, i-143 : io in tal guisa palleggiato a vicenda
me vigilata et attesa. massaia, i-143 : stupivano come una giovane, che
sua benivoglienza. g. cavalcanti, i-143 : deh, i'vi priego che voi
, generosamente. l. pascoli, i-143 : sua santità, che parzialmente proteggeva
, lucro. b. davanzati, i-143 : essendosi tiberio, per questa pasciona
proprio mestiere. b. corsini, i-143 : si fermò in barberino un passeggero
costruzione di mattoni. por cacchi, i-143 : tutto il circuito dell'opera della
mai gettato un pelo. soderini, i-143 : non mancherà alcuna cosa che appartenghi
ha pene. g. cavalcanti, i-143 : deh, spiriti miei, quando mi
s. maria maddalena de'pazzi, i-143 : amore tu solo penetri e trapassi
, rocche, penne. gioberti, i-143 : l'incivilimento italico...
proprio operato. andrea da grosseto, i-143 : se tu hai paura di dir cosa
, ma più durevoli. batacchi, i-143 : qual pentolaro che l'istessa adopra /
animi degli altri. bandello, 1-12 (i-143 ): io non starò a raccontarvi
-con uso pleonastico. pascoli, i-143 : quando si parla di scuole secondarie si
s. maria maddalena de'pazzi, i-143 : amor mio, più presto,
dissoluti. giuseppe flavio volgar., i-143 : di poi in che delizie et in
di bassa estrazione sociale. beccuti, i-143 : uomini dozzinali / mille e più punte
che piova a misura. menzini, i-143 : sorgi ancor tu, diletta amica pianta
, teologi e ogni scienza. serra, i-143 : riesce a tratti [panzini]
di campagna. parini, giorno, i-143 : la nettarea bevanda ove abbronzato /
un prodotto. stampa periodica milanese, i-143 : affine di rendere ancor più vaga
e previsto e preordinato. segneri, i-143 : hai da ricordarti che quel travaglio
tre parti. stampa periodica milanese, i-143 : frequenti ardimenti di stile, molte
. presella da fucinatore. fanfani, i-143 : 'presello ': nelle ferriere dassi
venne presente. bandello, 1-12 (i-143 ): messer nello faceva far certo collegio
e tutto fa bene. campanella, i-143 : povero io nacqui, e di miserie
l'amicizia al dover? leopardi, i-143 : era già venuto anche per roma il
pareva un fuso co'manichi. fanfani, i-143 : 'prillare ':..
case. catzelu [guevara], i-143 : poi che voi fosti il primo a
di euclide. stampa periodica milanese, i-143 : nulla ewi di meno epico dei canti
sieno nella sua discrezione rimesse. segneri, i-143 : considera che finalmente disse il signore
in così fatte lusinghe? lanzi, i-143 : egli [vasari] ha rappresentato quest'
intera. 0. targioni tozzetti, i-143 : lappole... sono altre prominenze
, protervo. buonarroti il giovane, i-143 : fortuna, or tu se'qui
di scarpe per donna. serao, i-143 : a destra vi era la comare marchesa
-disintossicare una persona. moravia, i-143 : senza accorgersene, in quelle tristi giornate
con tutti alla mano. deledda, i-143 : sul suo infinito accoramento sentiva calare
dici anni. massaia, i-143 : al domani... tutta la
volta. l. bellini, i-143 : della faccia e d'un degli occhi
convien raccomandarsi alla cianchetta. moretti, i-143 : talvolta la signora, sempre più
. o vezzegg. fagiuoli, i-143 : volli regger con quelle ragazzotte / che
'carbonizzerà il nemico. flaiano, i-143 : i film in cui appare quest'attore
di una civiltà. gioberti, i-143 : nei vari periodi del vivere di una
è rara. bandello, 1-12 (i-143 ): avendo la pia gustato quanto saporiti
in un gran pianto. moretti, i-143 : talvolta la signora, sempre più piccolina
di ottantamila zecchini. d'annunzio, i-143 : tu, chiunque sei, di me
modo da aderire perfettamente. biringuccio, i-143 : v'eran... forme ricommesse
sua scontri delli contrasegni. biringuccio, i-143 : ricommettevano le forme e le ritornavano
una persona. stampa periodica milanese, i-143 : non sappiamo se natura abbia mai
d'appresso in concistoro. tasso, i-143 : negli avvertimenti di vostra signoria..
un vizio. b. vannozzi, i-143 : questo dir delle bugie, ch'è
guerrier rida la sorte. fantoni, i-143 : bacco, po- mona e cerere
e scherzi e scempi. zeno, i-143 : ho letta la griselda e mi
ridicolosa. catzelu [guevara], i-143 : samocrazio, nigidio e ovidio scrissero molti
drappeggi e frange. barujfaldi, i-143 : le due sole braccia libere / con
d'amore. catzelu [guevara], i-143 : samocrazio, nigidio e ovidio scrissero
natura). stampa periodica milanese, i-143 : non sappiamo se natura abbia mai
della mia ignoranza. g. sacchi, i-143 : il risulta- mento di questa bella
di dissuasione dal delitto. massaia, i-143 : la legge del taglione, introdottasi colà
. guido delle colonne volgar., i-143 : multi ne cadeano muorti de.
. guido delle colonne volgar., i-143 : lo re ulixe, commo a
dell'adulazione. andrea da grosseto, i-143 : le parole sono simigliante a le
dell'hauman. stampa periodica milanese, i-143 : fermo il signor bertoni nel suo progetto
braccia dieci. novella del grasso legnaiuolo, i-143 : allora el grasso si levò e
. ulloa [castagneda], i-143 : don lorenzo... disse che
chiarezza di stile. de sanctis, i-143 : agiungi una certa sanità e castità di
l'amò. bandello, 1-12 (i-143 ): avendo la pia gustato quanto
isbellettarsi il viso puttaneschissimamente. beccuti, i-143 : se voi non avete altra creanza /
. guido delle colonne volgar., i-143 : l'airo parea che se confondesse per
colpo). c. cederna, i-143 : poi all'improvviso, la vigilia di
una distinzione sociale. savonarola, i-143 : l'opere della carità...
non lo toccare e macchiare. pascoli, i-143 : il mio cento dicevasi volgarizzare,
d. correnti [in lacerba, i-143 ]: con lo scardino d'una
tra 'cespugli, guardo. moretti, i-143 : talvolta la signora, sempre più
professar la soldatesca. b. corsini, i-143 : si fermò in barberino un passeggero
». novella del grasso legnaiuolo, i-143 : el grasso si schifò e gittò quelli
noi faremo de lo schifo! beccuti, i-143 : quel che l'uom a disperar
. disus. altalena. cherubini, i-143 : 'scocca': altalena, specie di giuoco
contro qualcuno. b. tasso, i-143 : scocchi pur cruda da mattina a sera
me ne dispiace. de marchi, i-143 : preferii mostrarmi uno scorzone, un
a lavare per divozione. giuliani, i-143 : mi faccia la carità; anco
lo più barbara. stampa periodica milanese, i-143 : noi desideriamo al traduttore di petronio
rito. francesco da barberino, i-143 : lodo chi comuna / maniera tien
16. di min. selvatichino. i-143 : terra campia, vignata, coltivata,
/ seme maligno cananeo. campanella, i-143 : la gente del bello e
detto 'se non se'. seriman, i-143 : divenni versatissimo di tutte le ricerche e
effetto esclusivo del trucco. beccuti, i-143 : coi galantuomin star su le grandezze /
materiali che lo occupano. sercambi, i-143 : il predicto ghirardo chiamò ser bene-
del siluramento dei vapori. buzzati, i-143 : sulle navi in guerra è legge non
. farebbero disperare ippocrate. giuliani, i-143 : ho le gambe tutte avvizzite, secche
groppa di una cavalcatura. boccaccio, i-143 : ismontato da cavallo, prese per lo
con moderata energia. biringucco, i-143 : ricommettevano le forme e le ritornavano
dolore scherma. andrea da grosseto, i-143 : le parole sono simigliante a le
di sonettarla senza discrezione. baretti, i-143 : egli è un prevosto molto diverso
una minaccia. b. davanzati, i-143 : essendosi tiberio, per questa pasciona
l'uno dall'altro. porcacchi, i-143 : queste [case] non sono congiunte
loro un po'larghetto. fantoni, i-143 : a me più breve spazio / basta
. idem, 377: bellincioni, i-143 : col moro, e tu col lauro
e altezzosità. l. bellini, i-143 : cavalier vero / ch'esser dèe d'
, da pene. boine, i-143 : veggo le quiete stelle, così lontane
terra da formare nelle staffe. vasari, i-143 : nelle quali forme, cavatane prima
dalla staffa. andrea da barberino, i-143 : tancredi staffò e'piè e gittò via
incostante d'umore. beccuti, i-143 : gente avvezza a pignatte ed a boccali
in piedi a stento. ojetti, i-143 : fuori nel giardino i carabinieri trattengono
. guido delle colonne volgar., i-143 : la vattaglia era mo'for- tessema
più di quattro leghe. fagiuoli, i-143 : volli regger con quelle ragazzotte, /
i poveri. a. cattaneo, i-143 : gran vergogna de'cri
valore iperb.). verga, i-143 : avrebbe voluto strapparsi gli occhi per nonvedere
, sciatti, cenciosi. giuliani, i-143 : senza bastone non mi posso tramutare
cibi e i vini. pananti, i-143 : così al ventre dovrebbesi prescrivere / qualche
et altri loro strominti. boccaccio, i-143 : quivi gli pareva con lei sedere con
a una fascinazione. verga, i-143 : non sapeva più che fare per svincolarsi
si acconciano. p. fortini, i-143 : sdisci, polveri, acque, saponi
i prigionieri a legnate. massaia, i-143 : la legge del taglione, introdottasi colà
le pietre del villaggio! ojetti, i-143 : la marchesa calabrini... anche
assaggio di una bevanda. pananti, i-143 : disse l'ex frate: « deve
in albagia e giovenil presunzione. flaiano, i-143 : la sua faccia mare. ibidem
parte della chiesa valdese. tortora, i-143 : 1 cattolici di borgogna, non
non vallia né non tenga. nardi, i-143 : la scomunicazione fatta contro a fra
condizione diversa dalla precedente. campanella, i-143 : povero io nacqui, e di miserie
. • giuseppe flavio volgar., i-143 : di poi in che delizie et in
tremolante ad ogni inchino. moravia, i-143 : « ora si spoglia » pensava
tri b. davanzati, i-143 : essendosi tiberio, per questa pascionabuni.
(una scultura). baruffaldi, i-143 : le due sole braccia libere / con
fra gravi difficoltà economiche. giuliani, i-143 : m'aitano i vicini...
è forse da scartare. flaiano, i-143 : specialista in truccature orripilanti, costui boris
come è l'istoria. buonafede, i-143 : per istruzione ed utilità dell'uomo,
-tracimare, straripare. porcacchi, i-143 : s'ella [l'acqua del fiume
a te mi guida. buonafede, i-143 : opinando socrate, che i greci dottori
inferiori. ulloa [guevara], i-143 : qualche volta solevamo giuocare nella mia
venire appresso: seguire. latini, i-143 : nel paese / di terra navarrese,
tuo dolce vischio. p. fortini, i-143 : con questo veneno, con que
sorte). buonarroti il giovane, i-143 : fortuna, or tu se'qui,
o alla sua opera. flaiano, i-143 : la sua faccia malinconica, piena di
. g. giambullari, i-143 : zannuto più che mai verro o cinghiale
una antica decauville. p. chiara, i-143 : a noi toccava asportare sassi,
avevano stabilito le paghe. bacchelli, i-143 : non si vedon case di famiglie coloniche
raccoglie a unità. campanella, i-143 : essendo essi [gli spagnoli] li
. – anche sostant. baretti, i-143 : l'avere tal gente intorno del grande