d'essa [canzone]. tasso, i-128 : non mi curo...
rompe il sonno suo. boccaccio, i-128 : quando luogo e tempo ti parrà di
a'magistrati. b. davanzali, i-128 : tiberio pregò i padri che facessero nerone
nelle miniere di petrolio. panzini, i-128 : adesso anche voi vi accasate..
soffitto. -figur. caporali, i-128 : ponendo però prima in infusione /
brullichio che mai al mondo. baretti, i-128 : quando una sventura ne viene addosso
mille parole. bandello, 1-10 (i-128 ): gli affetti che in questi appetiti
alla noce di benevento. cesarotti, i-128 : nei soggetti gravi snaturò la lingua
aiutan l'arsura vergognando. boccaccio, i-128 : niuno rumore o di lui o
che svolgono attività amministrativa. boccardo, i-128 : l'indole deu'amministrazione è di
contra il giudicio. bandello, 1-10 (i-128 ): ed ancor che amore sia
. arrabbiatèllo, arrabbiatuzzo. caro, i-128 : con chiarire il mondo, che voi
potenze dell'arte magica. tasso, i-128 : avendo però questo riguardo, che i
gloria minor de farti mute. menzini, i-128 : non è vanto sovrano, /
altre cose senza convogli sufficienti. colletta, i-128 : di bandiere e di artiglierie,
io ti ho fatto. vasari, i-128 : siano [i panni] con il
è a che s'aspiri. guicciardini, i-128 : né basterà agli uomini nel governo
belle fabriche. b. davanzali, i-128 : nella repubblica corrottissima leggi assaissime.
attitudine di volerlo trarre. vasari, i-128 : è necessario adunque che ella [la
persone non l'attristasse. leopardi, i-128 : l'idea confusa del nostro inevitabile
con quello si va avanti. pavese, i-128 • però a una famiglia come quella
io il mio male. caro, i-128 : un uomo... s'attribuisce
bambocciata, puerilità. caro, i-128 : ma io vorrei pure che voi mi
privilegio esclusivo della ragione. alfieri, i-128 : e qui narrerò brevemente una mia pazza
dizionario militare [1847], i-128 : bigotta, pezzo di legno in
parole arringando acquetò. ser giovanni, i-128 : la moglie, com'e'fu
i malati ire al bordello. marino, i-128 : voglio dire ch'alia fine manderò
fosse stato scovato il cignale. pananti, i-128 : ei risponde, pigliandomi a braccetto,
bando. d. bartoli, xxix- i-128 : or fanno egli solo altrettanto il sole
, corridoio molto angusto. serao, i-128 : portoncino piccolo, dal gradino sbocconcellato
: vano, inutile. boccaccio, i-128 : caro maestro, niuna vostra parola è
alfin disinvoltura. p. verri, i-128 : voi siete greco, e voi altri
camera vasta e spaziosa. alfieri, i-128 : ma già in quel frattempo l'animoso
in assisi pel perdono. alfieri, i-128 : balzato in piedi più ratto che folgore
di tai pensieri. p. verri, i-128 : come v'è venuta in capo
caricati. p. verri, i-128 : pantalone... è una figura
al proprio carro avvinta. de sanctis, i-128 : il cristiano anche dietro al carro
si sterpa i genitali? marino, i-128 : questo principe mi dà ogni dì delle
istorie più volte commemorati. marino, i-128 : questo principe mi dà ogni dì delle
del fronte. ser giovanni, i-128 : avvenne che un vetturale passò con
assisteva alla disputa. de sanctis, i-128 : qui il critico francese cede il
colse nel vivo sarioleno vocula. tasso, i-128 : non mo- strarò al frate quelle
lo prepone ad omero. tasso, i-128 : non mostrerò al frate quelle censure,
sanctis, lett. it., i-128 : la voce che bonifazio ottavo si fosse
solitari e dei contemplanti. pascoli, i-128 : il poeta, quando per caso deve
il moderno zerbin par cipriano. alfieri, i-128 : entrò elia per ravviarmi al solito
.). dizionario di sanità, i-128 : 'cista \ tumore contenuto in
, fra mille difficoltà. marino, i-128 : son poesie sderenate (io le conosco
codardo nella vecchiaia. de sanctis, i-128 : il suicidio antico è virtù, il
degli affetti, e simili. cesarotti, i-128 : il petrarca... ha
-colorino. l. bellini, i-128 : simil sol forse [l'arcobaleno]
s'adopera in tutto. cesarotti, i-128 : il boccaccio, ricco delle locuzioni del
capelli: bigodino. alfieri, i-128 : entrò elia per ravviarmi al solito i
un 4 libro di giob'. cesarotti, i-128 : il petrarca... ha
vietare, proibire. latini, i-128 : mi fece suo messaggio / all'alto
fatto assalirono le mura. boccaccio, i-128 : quando luogo e tempo ti parrà di
cotiledoni non gettano sangue. mascagni, i-128 : osservate quindi le parti respettive col microscopio
e non ama? de sanctis, i-128 : il suicidio antico è virtù, il
norme della giustizia. de sanctis, i-128 : il cristiano anche dietro al carro
certo compiacimento). vasari, i-128 : siano [i panni della figura da
corso, e 'l moto? menzini, i-128 : e sono i versi miei falange
ricordati delle tue promesse. leopardi, i-128 : dentro dieci anni al più egli sarà
facilmente in lingua accademica. panzini, i-128 : spiegavo la grammatica, correggevo i
, con gran danno nostro. leopardi, i-128 : osserviamo quanto sia terribile in un
riverente del mio cuore. cesarotti, i-128 : egli ha quei colori che convengono ad
spesso per mantenersi onesta. serao, i-128 : non bastava che ella digiunasse,
nioni e mangioni. francesco da barberino, i-128 : è [folle] colui che
grazia, sospensione e dignità. cesarotti, i-128 : gli altri pochi suoi componimenti [
-superficie. l. bellini, i-128 : certi palloncini, / che soffiando si
caffè, e poi discorreremo. alfieri, i-128 : una sera che questo oriuolaio avea
direttorio aveva già ordito. bocchelli, i-128 : cominciò colui a gridare che se
stessa disperata si fe'. metastasio, i-128 : disperato e non forte, / prence
, una condizione). guerrazzi, i-128 : sopra codesti ovali [delle statue
-anche al figur. bembo, i-128 : con molto mio affanno vidi le cose
giovanni da samminiato [petrarca]: i-128 : la dissoluta schiera degli unguenti e
li altri mezzi! de sanctis, i-128 : la libertà cristiana è posta nel
io sapevo al mondo. baldi, i-128 : so che la povertà fugge coloro /
eccetto nelle chiese cattoliche. alfieri, i-128 : né ci trattai né conobbivi anima
voi mi fate. sarpi, i-128 : parlò anche con l'elettore di a
cose e di concetti. testi, i-128 : qual fiume d'eloquenza in petto ascondo
-con empito: impetuosamente. bonfadio, i-128 : quante volte ebbe milone potestà d'
questi tuoi dolci accenti. tommaseo, i-128 : perché tua voce modesta, / qual
eto e piroo. d'annunzio, i-128 : furie ed aurelio, a me dolci
(una risata). prati, i-128 : del re briaco piacque lo scherno,
quale sia il meglio. menzini, i-128 : dunque di saggia, ed erudita
. -di animali. soderini, i-128 : accade anco sotto terra e massime
del mondo loro presenta? cesarotti, i-128 : la sua dicitura [del boccaccio
un genere assolutamente essenziale. baldini, i-128 : l'idea del rischio mortale illumina
fine del quinto secolo. leopardi, i-128 : perché la vita umana non potendosi estendere
che ha a nascere. d'annunzio, i-128 : voi che meco a sfidar qualunque
faccia di un san giovannino. vasari, i-128 : per esser tutta la figura tonda
pieghevoli ossa apre e sbaraglia. menzini, i-128 : sono i versi miei falange ed
lama e industrioso rese. cesarotti, i-128 : la splendidezza fantastica del frugoni. foscolo
e spreg. fantasticuzzo. caro, i-128 : con chiarire il mondo che voi siete
altro dalla debolezza. d'annunzio, i-128 : [la mia bella] viva e
debbano aggiungere i fianchi. soderini, i-128 : i fianchi del pozzo, per
cagione di molti morti. soderini, i-128 : accade anco sotto terra e massime
spoglie / bellissim'alma. de sanctis, i-128 : catone non poteva vivere che uomo
compongono una figura tonda. vasari, i-128 : per essere tutta la figura tonda,
tal distinzione. p. verri, i-128 : lasciamo a parte il pantalone,
potrebbe credere. l. bellini, i-128 : certi palloncini, / che soffiando si
adoperano a cotal finimento. vasari, i-128 : la diligenza dell'ultimo finimento non
, chiaramente, perspicuamente. baldini, i-128 : l'idea del rischio mortale illumina
ecc.). ramusio, i-128 : in la sommità di questo monte intorno
sta fundata in oropa. boterò, i-128 : non meno raggrandirono le città da
appetito. francesco da barberino, i-128 : ed ancor [folle è] chi
magistrati senza privarsene. g. averani, i-128 : è [iddio]...
opinione dell'ordine plebeo. leopardi, i-128 : perché la vita umana non potendosi
da'coppiere agli amanti. tommaseo, i-128 : perché tua voce modesta, / qual
lasciare povero. lorenzo de'medici, i-128 : essendo adunque il core fraudato di questa
o avvilirsi. de sanctis, i-128 : il cristiano anche dietro al carro
pubblico funere fu portato. bellincioni, i-128 : ancor sognai che avresti le bandiere /
rispondere dei furti campestri. soffici, i-128 : pur di sodisfare quella mia passione
, ciascuna il più destro. siri, i-128 : non patì mai la spagna tempeste
buio, dietro le gelosie. setao, i-128 : delle finestre di un primo piano
prodotti di escrezione). clorici, i-128 : tramontata poi che sia la luna,
tagliò insino al giuppóne. ramusio, i-128 : ancor che non abbino febre, hanno
che ammirare, conoscere. de sanctis, i-128 : catone non poteva vivere che uomo
indegni della gravità storica. serra, i-128 : quella cotal gravità degli aggettivi premessi
batatas; patata americana. ramusio, i-128 : la radice, che appresso gl'indiani
sentenza. -appassionato. tommaseo, i-128 : il cor segreto tutto negli ignei baci
scintillano i cocci imbragiati. baldini, i-128 : il cielo imbragiato dal sol cadente.
luogo uscire. bandello, 1-10 (i-128 ): l'appetito concupiscibile ha anco
amorose imprese poter ritrarmi. tortora, i-128 : era questi di spirito inquieto e temerario
pento d'aver questa pecca. caporali, i-128 : lasciò molti importanti e bei segreti
bellezza. foscolo, gr., i-128 : invan d'oltre l'eufrate /
l'ingenuità non sa coprire. caro, i-128 : mi si dice che tutte queste
la sua corrente). marini, i-128 : bambino ancora, per istrano accidente,
sol più non gli lice. soderini, i-128 : se... i vapori ingrosseranno
o più parti. delfico, i-128 : troppo lungo sarebbe ora il seguire
volesse far somigliante viaggio. pananti, i-128 : sentite, disse, cosa c'intravviene
sgozzini o come dite ipotecari. gozzano, i-128 : capiva poi che non capivo niente
affetto ribellante dalla ragione. cesari, i-128 : giunto dante alla palude stige,
ant. iracondo. ottimo, i-128 : tratta delli iracundiosi, e di loro
altro no. bandello, 1-10 (i-128 ): ne le cose naturali, per
coraggiosi ministri della francia. leopardi, i-128 : l'ora precisa della nostra morte
berlingaggi della letteratura italiana. serra, i-128 : l'odore delle letture e dei
(un minerale). biringuccio, i-128 : la miniera... ricotta e
che nelle acque si macerino. soderini, i-128 : son bonissimi i lecci per traverse
piedi. pino, l. i-128 : si ordisce prima il cadavero per modo
respingerlo. francesco da barberino, i-128 : [folle] colui che fa
a sproposito, incautamente. segneri, i-128 : dicono ciò che loro vien sulla lingua
. 0. targioni tozzetti, i-128 : 'linguettate '[le guaine]
sole di maggio. g. cavalcanti, i-128 : avete 'n vo'li fior'e
di lontano. d'annunzio, i-128 : furio ed aurelio, a me dolci
deano umbra fresca e opaca. ramusio, i-128 : l'igname...
cavallerizzo maggiore. g. bentivoglio, i-128 : i più principali offizi [della
a machidante al padiglione. savonarola, i-128 : l'inferno è el maggior male ed
acqua nei fiumi. boriili, i-128 : nella stagione di magra le lucertole,
peggior parte e pessima. savonarola, i-128 : la prima cosa che si desidera
. ant. altoforno. biringuccio, i-128 : ha di necessità di aver uno o
-con valore attributivo. vasari, i-128 : ancorché gli scultori in questa parte
a correr sien manieri. ser giovanni, i-128 : brevemente e'gli ruppe quella stecca
0 micidio. rinaldo degli albizzi, i-128 : messer agnolo gli ebbe [i
ricchi massari del circondario. gozzano, i-128 : mi parlava dell'uve e del massaio
capitai del prò. berni, 5-15 (i-128 ): rinaldo, senza troppo masticare
faceva la meriggia dinanzisi. ramusio, i-128 : molti vanno senza veste con il
il suo autore medesimo. cesari, i-128 : giunto dante alla palude stige,
giù per l'acqua. ottimo, i-128 : descrive [l'autore] la pena
limpidezza de'suoi costumi. chiari, i-128 : io per me vedo sì facile questa
per ingordigia. francesco da barberino, i-128 : [folli sono] color che
. chi tiene una mesticheria. soffici, i-128 : c'era sulla strada di rignano
e regin anco. g. cavalcanti, i-128 : qual più può vi faccia onore
che toma ad ingrossarsi. pananti, i-128 : quattro minuti ancor la pugna ferve
e cader le stelle ardenti. marini, i-128 : mentre egli così parlava, miravaio
bisognava prima, svergognataccio. caro, i-128 : si truovano de'mocciconi e de'babbuassi
che affogasse ne'mocci. michelangelo, i-128 : che giova voler far tanti bambocci,
modestia, fuor non scocca. guicciardini, i-128 : in noi manco che in alcuna
di tale sovrano. boterò, i-128 : maometto... è stato detto
la morte. berni, 5-15 (i-128 ): le virtù tue son così rare
, mefitico, irrespirabile. soderini, i-128 : s'è ritrovato aprirsi pietre piene
ben pensate. buonarroti il giovane, i-128 : non si son messi ancor ben
. -sostant. arici, i-128 : timido prima a un mover d'aure
e simile a'fichi. ramusio, i-128 : vi hanno cominciato a piantar quella
tu gli hai troppo sozzi. straparola, i-128 : nettata ed abbellita che fu la
più reo de la cicuta. soderini, i-128 : accade anco sotto terra, e
matera or più m'impaccio. boccaccio, i-128 : volentieri vorrebbe allora essere stato a'
non se non). latini, i-128 : esso comune saggio / mi fece suo
che di bassissimo. l. pascoli, i-128 : le piccole basette, che portava
lo studio notarile. gozzano, i-128 : mi confidava certo antico guaio / notarile
e di disciplina novecentesca. moretti, i-128 : tutti i personaggi d'affresco,
mistica). girolamo da siena, i-128 : lo quattordicesimo grado si è clara
lor re. b. davanzati, i-128 : gneo pompeo nel terzo suo
, né madre figliuoli. tasso, i-128 : per questa medesma ragione non mi curo
sono ordinate. r. borghini, i-128 : si vede la vergine gloriosa, bellissima
e la più onesta. guicciardini, i-128 : né basterà agli uomini nel governo
fece molto onore. g. cavalcanti, i-128 : l'le prego per lor cortesia
s'oppone. bandello, 1-10 (i-128 ): questi appetiti...,
questa / mia giovinezza doma. leopardi, i-128 : l'ora precisa della nostra morte
inopportunità di fare qualcosa. pananti, i-128 : giunto a certa piazzetta, io dissi
un brodo o un'orzata. fagiuoli, i-128 : venne esculapio a visitarmi..
conserva gli atti naturali. boccaccio, i-128 : già mi pare che le stelle,
d'adoperare. r. borghini, i-128 : nell'altre sue tavole è stato molto
, rappresentazione. girolamo da siena, i-128 : queste cose dette bastino, quanto
leggere. fanfani, i-128 : 'pacchinare ': dare altresì delle pacchine
fango, mota. fanfani, i-128 : 'pacchiuco': questa voce, un poco
semi di guerra. b. davanzati, i-128 : agusto finalmente...,
: uccidere. bandello, 1-9 (i-128 ): fine ebbe la sceleratezza del
; privato, padronale. fanfani, i-128 : si dice 'carrozza 'o '
o spreg.). fanfani, i-128 : 'padronèlla ': così chiamano i nostri
di un gioco. fanfani, i-128 : 'paga ': specialmente in un giuoco
, di grossa corporatura. fanfani, i-128 : di donna fatticcia si dice: 'l'
fissarvi la giuntoia. fanfani, i-128 : 'paiuole ': così chiamano i contadini
serve per la pesca. fanfani, i-128 : 'palamide': così chiamano a livorno
più metri di distanza. fanfani, i-128 : * palanca ': il sig.
persona dava il suo motto. idem, i-128 : avendo preso gran palmo iohanni dell'
giocondissime. foscolo, gr., i-128 : cerere invan donato avea l'aratro /
parecchi fiaschetti di montalcino. giuliani, i-128 : nencio è tanto che mi secca,
città di panopoli. patrizi, i-128 : ciro fu panopolita, sotto l'imperio
pantan noi ti nasconde. ottimo, i-128 : descrive [dante] la pena
de'sapori e degli odori. santi, i-128 : qualche piccola papillètta alquanto rassomigliante alle
in costruzione enfatica). pascoli, i-128 : già tra limitazione e le fonti spesso
ch'è amore parentale. soffici, i-128 : quei soldarelli di strenne parentali. idem
insieme di nozioni). segneri, i-128 : appena avranno una tintura di lettere,
entri in così gran pelago. mamiani, i-128 : concittadino di colombo, trovate anche
v'è ruvida e salvatica. molza, i-128 : muri degni d'onor sacro e
due anime tanto diverse. bacchetti, i-128 : e per via che bevete di questo
viventi si potrebbono comporre. delfico, i-128 : lascio agli ambiziosi di glorie filologiche
di essere prevenuto. l. pascoli, i-128 : aveva ottimo naturale e costume,
piglia di se stesso. guicciardini, i-128 : la persuasione immoderata che ciascuno arà
rammaricarsi con questi versi. battaglini, i-128 : aveva recato... un gravissimo
/ figli d'erina. mazza, i-128 : dal petroso, inaccessibil, fido /
vostra amistate. g. cavalcanti, i-128 : le donne che vi fanno compagnia /
tempo in faccende inutili. mazzei, i-128 : io pur ve l'appiccheró d'anni
letteraria di nessun valore. caro, i-128 : io vorrei pure che voi mi diceste
, da'quali traggono origine. giannone, i-128 : non sono mancati moderni politici li
a numero molto minore. giannone, i-128 : non sono mancati moderni politici li quali
valore artistico o scientifico. caro, i-128 : io vorrei pure che voi mi diceste
per princìpi. bandello, 1-10 (i-128 ): quanto s'ingannino...
muove per sé. lorenzo de'medici, i-128 : diremo nell'anima nostra essere tre
pulito ingegno. l. pascoli, i-128 : aveva ottimo naturale e costume,
libre si truovano. m. ricci, i-128 : écero che il presidente della fabbrica
pretenda vantaggiose ad essa. pascoli, i-128 : badiamo, io non dico di aver
. foscolo, sep., 117 (i-128 ): cipressi e cedri / di
cosa, ma sola privazione. savonarola, i-128 : e1 male non è altro che
compiere atti sessuali. d'annunzio, i-128 : viva e si goda [la mia
donne riescono in profilo. vasari, i-128 : per essere tutta la figura tonda,
.: spettacolo cinematografico. ojetti, i-128 : l'altro giorno, in consiglio di
altro. g. m. cecchi, i-128 : al signore / piaccia di prosperar
foscolo, sep., 116 (i-128 ): cipressi e cedri / di puri
che appio chiamava canina. serra, i-128 : quella pulizia fra il classico e il
lettere ricevute in un punto. giovio, i-128 : in un ponto si combatea in
lusingare. giuseppe flavio volgar., i-128 : antipatro del continuo mandava qualcuno secretamente
chiedesse nemmeno la pupa. betti, i-128 : da piccola avevo una pupa di stracci
che passi la tempesta accecante. gozzano, i-128 : io l'ascoltavo docile, distratto
'sentisse amor '. ottimo, i-128 : descrive la pena che hanno l'anime
rustica, pastorale, marina. serra, i-128 : il costume e le intenzioni dello
de'tuoi rantoli. de marchi, i-128 : si perdeva in parole vane, in
. foscolo, sep., 98 (i-128 ): testimonianza a'fasti eran le
mensa tua di que'minuzzoli. delfico, i-128 : lascio agli ambiziosi di glorie filologiche
foscolo, sep., no (i-128 ): rapian gli amici una favilla al
di memoria. lorenzo de'medici, i-128 : diremo nell'anima nostra essere tre poten-
detto d'amore [dante], i-128 : e, quand'i ebbi intesa /
foscolo, sep., 98 (i-128 ): testimonianza a'fasti eran le tombe
termini si ristringa. b. davanzati, i-128 : agusto finalmente nel sesto consolato,
di un esercito. giovio, i-128 : nel marchiar della battaglia del signor
fatto che una pidocchieria. sercambi, i-128 : avendo preso gran palmo iohanni dell'agnello
in eredità. è. davanzati, i-128 : miseci cercatori a rifrustare chi,
altri paesi. stampa periodica milanese, i-128 : per questa circostanza straordinaria si esigeva
dolsesi di tal tornata. tasso, i-128 : essendosi posposta la richiamata di rinaldo,
-scritturare nuovamente. stampa periodica milanese, i-128 : il tenore poggi venne rifermato per
forma ridusse. ulloa [guevara], i-128 : quattro anni dopoi che 'l re
alta vergine sovrana. b. davanzati, i-128 : allora gneo pompeo, nel terzo
amorosa). binduccio dello scelto, i-128 : divento sovente palido e vano;
rei movimenti. binduccio dello scelto, i-128 : io dego procacciare di ciò fare in
. frusto e rifrub. davanzati, i-128 : agusto finalmente nel sesto consosto,
. figur. pervaso. tommaseo, i-128 : a te di pura dolcezza rigati gli
. guido delle colonne volgar., i-128 : li altri domagi che nce foro facti
vuole rimettere in terra. caro, i-128 : considerate alla fine quanto gli par
rimette presto dalle barbe. gioberti, i-128 : passata la bruma e dileguata la
dei loro paesi. de amicis, i-128 : l'ufficiale guardò la gente, poi
quella del 1789. g. ferrari, i-128 : la verità è in tutto ciò
e superarla io non presuma. tortora, i-128 : particolarmente nelle guerre di piccardia,
valore in coloro che dispregiavano. marini, i-128 : mentre egli così parlava, miravaio
. foscolo, sep., 101 (i-128 ): testimonianza a'fasti eran le
questa acqua bolir dèi. straparola, i-128 : dimani, fatti recare nel giardino duo
grande abilità. stampa periodica milanese, i-128 : i dilettanti della vera e buona
(una strada). lastri, i-128 : come mai può accadere che, tolte
-scorrere, defluire. ottimo, i-128 : è il secondo fiume infernale; e
di un'attesa delusa. monelli, i-128 : se c'è burrasca, ti saluto
foscolo, sep., 104 (i-128 ): non sempre i sassi sepolcrali a'
vera gente. gozzano, i-128 : capiva poi che non capivo
. scivolato nel sonno. marinetti, i-128 : dove sputare? in tasca del vicino
-come ingiuria. pavese, i-128 : -andiamo, via, non ci badi
. guido delle colonne volgar., i-128 : se assettare » ad uno scanno
foscolo, sep., 108 (i-128 ): non sempre i sassi sepolcrali a'
pro l. bellini, i-128 : s'ei mi riesce un dì di
. prov. francesco da barberino, i-128 : folle è ancor chi vuol fare
, un'immagine). pascoli, i-128 : adombrare appena lo studio d'una grande
scopatore un poco bagnato. montecuccoli, i-128 : carrino o berrò, slitta, cucchiare
schietto, senza sotterfugi. boccaccio, i-128 : non voglio che tu...
-rendere disperato. leopardi, i-128 : l'ora precisa della nostra morte.
altre da impecchiare la nave. montecuccoli, i-128 : al maneggio delrartiglieria si richieggono.
. -anche sostant. arici, i-128 : timido prima a un mover d'aure
non ben determinata e che volgar., i-128 : tanto fu grande la secchezza che li
cosa consultato. b. davanzati, i-128 : tiberio pregò i padri che facessero nerone
. guido delle colonne volgar., i-128 : a la fine pervenneroa lo luoco ove
l'umana compagnia. bandello, 1-10 (i-128 ): ne le cose naturali,
e morto. bandello, 1-10 (i-128 ): ne le cose naturali, per
potenze sensitive. lorenzo de'medici, i-128 : diremo nell'anima nostra essere tre poten-
. foscolo, sep., 129 (i-128 ): chisedea / a libar latte e
foscolo, sef., 104 (i-128 ): non sempre i sassi sepolcrali a'
brando tutti li profonda. bonfadio, i-128 : quante volte ebbe milone potestà d'ucci-
le fasce un bambino. settembrini, i-128 : i genitori e le persone di famiglia
matafioni. ulloa [castagneda], i-128 : nel far del giorno, che si
, la barba). vasari, i-128 : siano i suoi capelli e la barba
onnipotente. bevenuto da imola volgar., i-128 : così debba essere costui rompitore dell'
mazzo di carte). giuliani, i-128 : di'pure alla maria che non guasta
se stesso. l. pascoli, i-128 : era affabile ed ameno nel conversare,
non ancora slattato bambo. folengo, i-128 : l'orlandino già corre e saltella,
anche, ghiacciati. montecuccoli, i-128 : al maneggio dell'artiglieria si richieggono.
de imprestedi de monte vechio folengo, i-128 : ha sul volto mentre in terra il
gialla e 'n rossa scarpettina. alfieri, i-128 : elia mi era saltato addosso per
uccise il scelerato arnolfo, papini, i-128 : tutte le volte che arrivo lassù lo
. spreg. sofistuzzo. caro, i-128 : con chiarire il mondo, che voi
suggezióne. guido delle colonne volgar., i-128 : piu aio a doglia et
meglier di corpo. g. bentivoglio, i-128 : 1 più principali offizi son
che quivi è sommersa. cesari, i-128 : giunto dante alla palude stige, ci
. foscolo, sep., 122 (i-128 ): gli occhi dell'uom cercan
foscolo, sep., 120 (i-128 ): rapìan gli amici una favilla al
ad esse. g. manganelli, i-128 : questa follia è veramente tale, puro
di una miniera. soderini, i-128 : accade anco sotto terra, e massime
. a. l. moro, i-128 : il servo del signor occioni o altri
mollezze. valerio massimo volgar., i-128 : per decreto del senato fatto fue
). catzelu [guevara], i-128 : che niun cavalliero della banda avesse
paolo nel medesimo stallo. mazza, i-128 : non in valle palustre o in bosco
e stivatore per la cannoniera. montecuccoli, i-128 : carri- no o berrò, slitta
che ognuno imitar dovrìa. caro, i-128 : o intollerabile, o stomacosa,
ricercati e più lontani. pascoli, i-128 : il poeta, quando per caso deve
offendere, insultare. caro, i-128 : considerate alla fine quanto gli par di
da omero e da eschilo. delfico, i-128 : i pochi superstiti frammenti delle leggi
della barba). vasari, i-128 : siano i suoi capelli e la barba
per mano de'suoi nimici. porcacchi, i-128 : la maggior parte de'nemici,
le corde. v. galilei, i-128 : è necessario quando la lira si sonava
. foscolo, sep., 9 (i-128 ): testimonianza a'fasti eran le
che fosse tentato dal diavolo. bellincioni, i-128 : se dio patì che 'l diavol
evento fortunato e insperato. pananti, i-128 : risposi, ho vinto forse un temo
ancora lampeggiare quelle anime. boine, i-128 : che tristezza trascinare il giorno, e
letter. troiano. tommaseo, i-128 : e tu, splendor de le troadi
con riferimento al destino. bruni, i-128 : né dev'ella mostrar nel regio tetto
da una determinata situazione. marino, i-128 : delle condizioni mi rimetto a voi,
bene. g. ferrari, i-128 : di là l'equazione tra il vero
valutossi mille libre d'oro. giuliani, i-128 : l'oriuolo c'è, nuovo,
persona). binduccio dello scelto, i-128 : divento sovente palido e vano;
di fiori e piante. baldini, i-128 : la terra zappata e rizappata nell'orto
occorrenza, lo sostituiva. sercambi, i-128 : voi vi starete meco come vizodogio.
/ al vituperio suo. caporali, i-128 : sordide fascie e maledette cune, /
, né g. m. cecchi, i-128 : i panni stessi / ti faranno a
u. simonetta, i-128 : però me l'ha detto molto seriamente
propria dell'arte. g. manganelli, i-128 : vedete, come che si risponda al
circolazione informazionale). u. fadini, i-128 : rispetto al 'nuovo modo di
p. p. parzanese, i-128 : ve'su'fior di farfalle / l'
un'opera letteraria. pascoli, i-128 : quando si fanno o si leggono certi
saccone e 'na schiavina. imbriani, i-128 : ridiscesa a terra, s'andò ad
dell'ipocondria. boccalini, i-128 : i letterati miseramente si vedevano cader nelle