poetizzi, / per sollazzare e dar gusto agli amici / della nostra brigata / e
giocata faceva commenti spiritosi e perdeva con gusto. -umoristico (un giornale).
60: l'arie spiritose sono di tanto gusto che si stanno a sentire ancora cantare
.. uno spocchione senza gentilezza e senza gusto. = deriv. da
più forti, sui più deboli; il gusto di dirsi, spocchiosamente, uomini del
io mi alzai alle cinque per avere il gusto di assistere allo spolveramento di tutti i
di alcune filaccia, è delicatissimo al gusto. = forse accr. di squillo
secondo convien possedere tutte le modificazioni del gusto e conoscerne squisitamente tutti i rapporti cogli
schegge inservibili. lutazioni; vivo buon gusto. chiari, 1-iii-49: una
potei ritrovare e adomati con isquisitezza di gusto. berchet, 1-9: come la squisitezza
il cassettone, elegantissima, d'un gusto veramente squisito. -bello, ben
o da notevole raffinatezza intellettuale (il gusto, la capacità di giudizio).
di sublime talento, ma fornito di gusto anche più squisito e delicato che dante non
ingegno brillante, una coltura svariata, un gusto squisito, una memoria di ferro,
e il dono d'estirpar lo sciocco / gusto d'italia. savinio, 2-103:
, saltimbanchi, ecc., veleni del gusto e della morale, si sradichino e
mille errori, di mille confusioni, sanza gusto, sanza diletto, sanza stabilità marinella
concorre a dare l'espressione di un gusto, la stabilizzazione di un clima particolare
eli questo soggetto fatto veramente a suo gusto. magalotti, 9-2-65: mi fu forza
ed ecco la sua pittura staccarsi dal gusto ottocentesco, come da ogni transitorietà. vittorini
studiandovi anche nella raffinatezza e squisitezza del gusto, che v'intendete darmi con nuovo diletico
che conosce piacere e dilettare al guasto gusto dello stalentato volgo, perche gli spaccia
sono del nazionalismo e indigenismo, del gusto pel sapore e per l'odore delle
stamperiuòla. alfieri, xiv-1-334: ho gusto che le sia piaciuto il sonetto della
e soprattutto sugli effetti e sul cattivo gusto dei cantanti. arbasino, 3-73: giriamo
ha stanza. pananti, ii-6: del gusto e del saper la stanza eletta /
su certe tavole larghe, con riposo e gusto. -in partic.: luogo
occhi vidi. lippomano, lii-15-66: gusto e piacere ha d'intender le inclinazioni delle
: ritengo che occorra, seguendo il gusto e il giudizio estetico, separare le
ed alla stemperatezza degli asiani univano il gusto dei greci. 2. in
.. un giudizio sano ed un gusto squisito regolasse le loro osservazioni per fame un'
stercofagìa, sf. letter. pessimo gusto di un artista, rivelato dalla particolare
le abbiamo conosciute già si steriliva quel gusto di avventura e scoperta. -cessare
vien su tanto bene che gli è un gusto; delle volte vengono certi sterpi,
. croce, ii-8-347: di cattivo gusto sono da giudicare le edizioni, chiamate
opera). -in partic.: gusto artistico comune a una data età, a
): che non risponde più al gusto o alle idee attuali; superato, sorpassato
una convinzione, un'aspirazione o un gusto intellettuale. magalotti, 26-29: averebbe
per solito come prodotto tipico del gusto stilnovistico. = deriv. da stilnovista
: l'assenzio altera tutta la stimativa del gusto e trasfonde il suo disgusto ancor nel
, / che, dilettosi al gusto, quello adeschino. rosmini, xxvii-422:
si restaurasse ad ogni ora, stimolo di gusto e di appetito [la natura]
oggidì s'osserva / che un gran gusto pe'codici conserva. 9.
. lomazzi, 4-ii-112: per il gusto l'assaporare il dolce, l'acetoso,
da per tutto poi, come un gusto pieno d'ingegnosità, erano...
. leopardi, v-489: perirà [il gusto poetico] senza fallo, o italiani
alla vista, all'olfatto, al gusto, al tatto; ripugnante, disgustoso,
di sgrammaticature. -di dubbio gusto, pacchiano (un oggetto, un ornamento
. letter. l'essere di pessimo gusto, indecoroso. papini, iv-iiii:
2. con modi di dubbio gusto. metastasio, 1-iv-460: abbia pazienza
. -disposizione ad accontentarsi di poco; gusto grossolano, in partic. nelle scelte
che non ci baciassimo con quell'appetitoso gusto che è proprio di un amoroso stomaco
inopportuno, molesto, sgradito, contrario al gusto estetico, irragionevole o inaccettabile intellettualmente.
, repulsione al tatto, alfodorato, al gusto, alla vista, anche fino
, 763: anch'io vorrei dare il gusto a quella stomacosa di guardarla a bocca
piccol cosa e che molto li vada a gusto, e nulla di voglia né con
me. 4. figur. gusto estetico schifiltoso. a. f.
ai scudi 2000. fu veramente un bel gusto per uno stuonato come son io.
o alla circostanza specifica o al buon gusto. algarotti, 1-x-345: ora che
punto di vista della mentalità, del gusto, della cultura e dello stile un
mettendo nella storpiatura del nome un suo gusto particolare. montale, 3-266: a
le mie storture, i miei peccati di gusto a semplici trova rimedio in tale stoscio
l'avevan capita e stracapita, per il gusto d'interrom- alfieri, xiv-2-90: le scriviamo
, 1-145: la non piace al mio gusto questa ancora: uella in volgare,
9. volgare, di pessimo gusto. marinetti, 2-i-439: manifesta in
a sì gran strale, / o picciol gusto a sì mortai veneno, / deh
], 159: il massimo del cattivo gusto ci è stato regalato da sophia loren
non potrò mai far meglio, secondo il gusto del pubblico. è tutta situazioni;
stramberie macabre o astratte un po'di gusto goliardico. 3. situazione o avvenimento
3. che si allontana dal gusto più usuale; che colpisce per l'
noioso / poetico strambotto; / barbaro gusto! secolo corrotto! 2. motto
distribuzione fa il capo d'opera del gusto, perché deve temperare i soverchi aggetti,
. faldella, iii-70: on che gusto fare due stranguglioni in fretta con le
me tocca / per forza, senza gusto, e col boccon in bocca.
16. locuz. -alla straniera: con gusto e stile di derivazione estera.
tempo; ma giunto il secolo del gusto, la sua poesia parve tanto
che nel 1708 era generale d'au- gusto re di polonia. semi [« gazzettino
, e di straordinario, fra li il gusto per l'esotico; vi si aggiunse il
una visione ristretta e ottusa, un gusto rozzo e provin alvaro,
= deriv. da strapaesano. condizioni di gusto convenienti alla loro letteratura. chiedete,
al movimento denominato strapaese postazione o un gusto rozzo e provinciale. scritto sabato
spreg., per indicare la rozzezza del gusto, 13. ott. raggio
è proprio o affine ai temi, al gusto, all'attegstrapagato (pari. pass
digiuno di studi buoni e di buon gusto che la strapazzatura della sua dizione è
profiloforte, confacente a quest'ordine e sul gusto de'capitelli dorici di grecia, ad
dopo tutto, vuol concedersi anche il gusto e il lusso della lacrima sollecitata con
dorfles, 7-12: le varie stratificazioni del gusto... sono basate essenzialmente sulla
figur. caduta nella volgarità, nel cattivo gusto, tonati « la un pensiero duro
, che può giungere fino al cattivo gusto. cesarotti, 1-xxxix-14: vi sono
giungono fino all'eccesso e al cattivo gusto, uscendo dai termini classicistici dell'ordine
averani, iii-53: sentite lo stravolto gusto di questo signore paragonante l'anatre e l'
stregóna... e che si piglia gusto ad indozzare i bambini?
a lavorare, rannicchiato sulle impalcature, col gusto di sentirsi nelle strettoie della trincea.
di tinta, ci dicono il suo gusto, la sua attenzione. 2.
a fare 'tri tri', che dà proprio gusto a sentirla! barilli, 5-5:
e l'uomo del mondo più diseredato di gusto e di sensibilità artistica, lanciò sul
uomo intelligente, dignitoso, pieno di gusto come lui! ». c. e
condotte, sviluppate, strumentate con un gusto e una gioia finissima. montale,
, dolcemente tocca / gli strumenti del gusto, e dolcemente / li molce e li
. s. bargagli, 4-412: col gusto forse guasto da alcuna stucchézza.
paiono distaccati dalla pratica, come il gusto per la poesia o la diligenza nell'indagine
: i gran ciarlatori nella conversazione dàn gusto per qualche tempo; a lungo andare stuffano
musicale, artistica, una forma del gusto, ecc.). de roberto
emulazione. lena, 1-595: marco pigliava gusto alle notizie in genovese, ne chiedeva
, una bevanda); allettare il gusto. d. bartoli, 2-1-64:
stuzzica e più invita / il buon gusto gesuita. pellico, 2-36: tutti i
g. manganelli, i-144: che gusto c'è a percorrere le morbide e
ch'è in voga per la degradazione del gusto e per i capricci della moda.
v-402: variò [il vanvitelli] di gusto, come accade a tanti, e
. piovene, 3-203: era quel gusto di subire violenza, per controbatterla e
controbatterla e sfogare la propria, quel gusto che unisce i nemici e vieta loro
menomissime e appena possibili a notare tifassi il gusto alla vita. pirandello, 7-424:
. 3. che rivela un gusto e una mentalità provinciale. g.
istende. leone ebreo, 49: il gusto e il tatto, così come tesser suo
men che pumice succhioso / al vostro gusto dotto e dilicato. 3. per
, / succio tra me il mio gusto. cesari, ii-421: io succio la
: non può negarsi derivare il buon gusto nell'arti rinnovate dalla bella antichità, ove
la prima regione dell'intelletto: il gusto, ma no 'l digerisco e no 'l
principali dottrine. 2. con gusto. boine, cxxi-iii-206. si consolò
. 4. tipico, conforme al gusto latino-americano (uno stile architettonico assai ricco
, alla sensibilità, ai modi, al gusto espressivo propri della tradizione letteraria deh'àme-
di decenza, di correttezza, di buon gusto; turpe, dante polemica con persone
dell'ascetico: lo spirito contemplativo, il gusto dei simboli e delle allegorie, la
/ sughi, né grati al tenero / gusto, né salutari; / e le mediche
: l'argento... è di gusto dolce e anco di dolce odore,
aggett.): foggiato secondo un gusto orientaleggiante. collodi, 1-142: la
boschini, 549: diversi cavalieri ha gusto adesso / de far sunanza de quadri
r. longhi, 1-i-1-298: che gusto può avere il lettore a giuleb- barsi
cibi superimi e pomposi / ch'ai gusto ingordo poser le mie mane. fausto da
aristoteliche e più ancora di platonismo; gusto che quel secolo avea redato dal superiore
. g. manganelli, 5-144: il gusto sgradevole e metallico del presente -il gusto
gusto sgradevole e metallico del presente -il gusto, se vogliamo essere precisi, degli
. moretti, i-123: sapevo il fine gusto di gino sensani, architetto, pittore
più conforta l'odorato / col gusto insieme par più cordiale. =
sua volontà, elevato agli altari del gusto. pasolini, 17-54: il fatto che
di oggetti desueti, o comunque di gusto 'dubbio'e addirittura kitsch, in un
contesto sofisticato crea... il 'buon gusto del cattivo gusto'. 4.
. 3. cadere nel cattivo gusto, nella volgarità; degenerare. svagante
anche, sguaiatezza, volgarità, cattivo gusto. brancati, 3-70: non rivolgerò
noi non uccidiamo più nemmeno per il gusto, sadico o selvaggio che sia, di
3. modificare, rendere più vario il gusto, le abitudini, una scelta culturale
un'opinione, un sentimento, il gusto). filenio, 1-87: [
aprile i960], 64: naturalmente il gusto svaria e trascorre anche su altre scuole
, non più consono ai tempi, al gusto, ecc., per adeguare all'
mettersi al passo coi tempi, col gusto moderno. de sanctis, ii-1-41:
che denota volgarità, rozzezza, cattivo gusto. 1. nelli, ii-95:
sordina sul ponticello) c'è il gusto dell'arcadia. 2. figur
bonghi, 1-80: per avvezzarlo [il gusto] bisogna avviarlo ad intendere in che
proprio lavoro... perché vede col gusto più là del termine a cui arrivò
einaudi, 3-97: è di assai buon gusto tra ministri degli approvvigionamenti italiani, francesi
pare svinato d'ora: è un gusto a beverlo. soldati, 6-243: italo
rispetto ad esperienze culturali tradizionali, al gusto dominante o a metodi d'indagine scientifica
di violino. -per simil. gusto stucchevolmente dolce di un cibo. tornasi
ai svizzeri ed ai tedeschi il loro gusto per il vino prodotto dal bisogno di
:. egli è talmente svogliato il gusto di chi legge, che fiuta a guisa
, dove zoppica, dove ha pessimo gusto, è innegabilmente il panneggio. lì
l'ha fatto... con un gusto sapiente delle voci, che sono usate nei
pur vuoi restare ne l'imperversato stro gusto. cancogni, 198: lolli ha preparato
svogliata di cibarsi, che diceva non trovar gusto in cibo alcuno. ghirardacci, 3-31
. b. corsini, 1-5: gusto dà con improvvisi motti, / s'e'
ne assaggiava un tantino per invoglime il gusto. m. leopardi, i-286: basta
cardarelli, 1020: bisogna avere un gusto letterario molto adulto e preclaro per scoprire
per non dar tara a voi di poco gusto e a me di soverchio ardimento.
col dolce, e non ingrato al gusto quasi come un nostro vino piccante
, xiii-316: dar delle urtonate al buon gusto del prudhomme, schiaffeggiare la sua pedanteria
di lusso, fatta con amore e con gusto, potrebbe avere smercio. bettini,
xxiii-240: il pavimento è tassellato sul gusto antico. -per estens. suddiviso
non mica solamente farti che attenperano il gusto e 'l tasto, ma altressì tutte quelle
guardati, cioè viso, audito, gusto, odorato e tatto. landino, 92
scegliere. -anche: ricercata conoscenza, e gusto, letterario e artistico, squisita capacità
ed effervescente e che ha un fondo di gusto salmastro, le anguille vanno benone.
da esser veduto per la rarità, pel gusto, e per la pulitezza. goldoni
simmetria che nulla costa, fuorché il buon gusto del padrone che la ordinò; la
migliorare le modalità di conduzione della fusione del gusto. pasolini, 7-35: l'altro colore
poesia odierna aveva trovato un'ornamentazione di gusto così corretto per le feste di famiglia
: tutti questi saggi si leggono con gusto, benché le materie, per la loro
. pavese, 10-194: seguire il mio gusto e non cadere nel canzoniere-poema fu quindi
il corrispettivo più vistoso sul piano del gusto. = comp. da tecnologia
nosa, può urtare il nostro gusto, ma è molto tedesco: è il
. care delle finte capigliature e soddisfare il gusto delle 'petites- prose fiorentine, iv-2-242
semenze dentro, le quali non hanno gusto alcuno. romoli, 291: non si
pronom. (miteleadéguo). adeguarsi al gusto e alle mode imposti dalla televisione.
quantità, per essere molto aggradevoli al gusto quando son ben purgate dalla rena.
che il secolo sia questo del buon gusto. e. cecchi, 9-202: probabilmente
temerità. collodi, 453: cantava con gusto, suonava il liuto no da
levi, 6-82: erano delle tempere di gusto popolare, ma tutt'altro che prive
poi; cioè la vista, il gusto, l'odorato, il tatto. mattioli
atramente secondo 'l suo genere è di gusto ranzo, striptico e molto adurente:
temperie della grecia tutte le arti del gusto ricevono il loro giusto grado di maturità.
, 12-166: se doveva secondo il suo gusto e la sua coscienza biasimare un libro
2. mausoleo, tomba monumentale di gusto neoclassico, costruita sul modello degli edifici
tempra sdegnosa, / molta cultura e gusto in opere d'inchiostro, / scarso
, l'opera); influenzato dal gusto del suo tempo. cardarelli, 509
i due laterali vivamente, e di gusto, esprimendo in uno il miracolo di
godono scarso credito presso la gente di gusto; ma tutto ciò 'importa poco'.
simile a un certo sapore (il gusto di un cibo). p.
tengano paghi e ruminino in silenzio in gusto delle glorie ottenute, cotesto è dolore
la parte dell'eloquenza; malgrado il gusto depravato del secolo in cui visse,
già è noioso a chi ben sano ha gusto. mocati o monaco da siena,
[le ciliegie acquaiole] così piacevoli al gusto, per la conto di cordano
facile e fiero e del continuo rivolto al gusto del suo gran coreggio. lanzi,
, 38: investigando sempre con quel buon gusto caraccesco il bello ed il migliore della
sensibilità fresca e chiara che dinotano buon gusto e sontuosità neh'armonia generale di un quadro
stile 'liberty', quella rosolia del buon gusto che è dileguato senza lasciar traccia.
, che piace intensamente; piacere, gusto. fausto da longiano, iv-279:
calcolo integrale, meno impaziente rise di gusto, alla rabbiosa imprecazione del filosofo.
come teorico dell'arte nel senso del gusto contemporaneo allo stalinismo * - (non teorico
poco importa la differenza), il gusto ufficiale dei comunisti e della classe operaia
lucini, 13-140: il buono e cattivo gusto son pretesto per far del teppismo a
denota un notevole scadimento o degenerazione del gusto. migliorini [s. v.
e produzione letteraria, che denota un gusto particolarmente sgradevole e scadente. imbriani,
arte, se non addirittura il cattivo gusto. -caratterizzato da grande immediatezza espressiva
; poiché sol terra / senti nel gusto, e chi non sà, che l'
grano biaco, ma no però di gusto sì saporito per gli terreni bassi et
venenosi assai, / e quelle al gusto dolci, e quali acerbe. capitoli della
. -orrendo, di pessimo gusto (un capo d'abbigliamento).
del ponte di santa triun guazzabuglio di gusto discutibile: un esempio di questa nità in
. il tuo rossetto sul bicchiere il gusto ne mutava ancor terrigno. 2
, 1-58: l'imperadore ha lo stesso gusto, che il monarca prussiano. così
i-79: e si cangia secondo il gusto vario, / secondo sono i tempi e
bey perde la testa. / ci ho gusto. tanta smania / avea d'una
il testiculovulpis è buono e dolce al gusto, e preso col vino, dà talento
2-i-129: le donne, le quali hanno gusto ai torbidi e ai brividi, alle
poesia settentrionale pecca in qualche cosa al gusto nostro, egli è nell'eccesso del 'sombre'
, 8-200: 1 viniziani hanno il gusto fatto a loro modo, e vogliono culo
chiamano i greci tettigometra, soavissime al gusto avanti che escano dal guscio che le
, / se a cacciar tu non hai gusto, / che t'impingui alle mie
d'ombra. arbasino, 19-269: il gusto e la simpatia correnti per attori e
vedere nella pupilla dell'occhio; del gusto, nella origine della lingua; dell'odorato
v-266: giunse però molto innanzi nel gusto del disegno e della prospettiva, unito ad
. accondiscendere, compiacere a un determinato gusto estetico. f. f. frugoni
pruriscon entro gli orecchi e tintillano al gusto guasto; ma il solletico è fanciullesco,
coloritura di un'opera, determinata dal gusto di un'epoca o di un ambiente;
incontrino, per la qualità ed il gusto, il favore del pubblico consumatore.
e gli edifici del valadier, di un gusto così preciso, grafico più che plastico
, intellettuale o, anche, nel gusto, nella moda, ecc. c
all'imposizione e alla diffusione di un gusto, di una moda).
; ma questo spiattellato è purtroppo il gusto, che regna'tirannicamente in italia.
, culturale, la moda, il gusto ecc. -anche con valore appositivo.
il loro [dei signori] cattivo gusto. monti, iv-209: il mio caro
bevanda, in partic. compiuta con gusto, con avidità. mattioli [dioscoride
suggerito dalla situazione, melodica e dal gusto dell'esecutore. zarlino, 1-2-165:
tramandare il delicato liquore allo stomaco con gusto tanto esquisito che si scorge in certo modo
, che me li titolava sempre con molto gusto: quei titoli. che non ho
15-ix-1946], 170: il cattivo gusto, la retorica amplificatrice cui giunsero i 'titolisti'
, gare di cerimonie, duellismo, cattivo gusto, barocchismo, vuota accademia, pedanteria
menzione d'un marcellotto nipotino d'au- gusto. de roberto, 17: « toccante
, siccome quello della gola secondo il gusto. ignoto anatomista, 157: le cinque
calore, / certo amaro sapor nel gusto induce. 2. stringere la
/ diletta sì, che ogni altro gusto annulla. goldoni, v-579: sentesi in
occhio vede pane e vino; il gusto, l'odorato, il tocco sentono pane
sua fidanzata, non divideva interamente il gusto classico di lui ma ne ammirava..
fatta, dice il baglione, con buon gusto e tocco gagliardo. zena, 2-169
riammiro sempre più l'ineffabile leggerezza di gusto e di tocco con cui michelangelo e gli
, / ogni altra cosa crederò gran gusto, / fuorché sbaccaneggiando tòrsi 'l sonno.
tolta lingua se v'era alcuno ch'avesse gusto di lettere, colla risposta affermativa introdusse
elegante, di classe; che incontra il gusto e l'apprezzamento del momento, alla
piaciuto di tartassare quei fastosi, ma il gusto non valeva il riserbio e la fatica
, ii-194: il cavaliere rise di gusto e sedette su un tombolo di velluto.
tavolo. faldella, 2-76: che gusto per loro vedere fare alla polenda il
lor compagnia, ch'egli con finissimo gusto e giudizio ha raccolte e stampate in
. chi veste con eleganza e buon gusto. = deriv. dal fr.
dèe nondimeno avvertire che ottimo è il gusto di tutti i rimatori di quel tempo,
malvasia e verdello ha sapore asciutto e gusto leggermente fruttato, mentre l'altro derivato
i torinesi... non hanno altro gusto in generale che per una certa uniformità
comp. dall'imp. di tornare e gusto (v.). tornacónto,
: composto secondo le regole del buon gusto o, anche, in stile elevato.
stima, siccome cred'io, che '1 gusto della nostra lingua consista soltanto in un
è mica soltanto un epicureo di squisito gusto e uno schernitore di buona compagnia,
giustificarli a dispetto della ragione e del gusto. donizetti, cxxxvii-274: per quanto
presenza di una base attica e per il gusto del tutto privo o con un minor
tosse contumace, / e mi ravviva il gusto e l'odorato. parini,
peroché non solo ha accomodato a mio gusto tutto ciò c'apparteneva a la favola
trabocca fin giù all'abisso del cattivo gusto. 7. per estens.
estens. diffondersi travalicando determinati limiti di gusto, di decenza (un fenomeno di costume
, anche, delle consuetudini, del gusto; adesione a norme stabilite o convenzionali.
minutezza d'ornati sorprendono, quantunque il buon gusto ne riprovi la fantastica congerie. pascarella
, anche sulla scorta dell'importanza del gusto per tale commistione rario costituito da
agruspa / che la fortuna se al gusto te agrispa; / e qual per forga
parte del padre che ho ereditato il gusto artigiano e, se ho tralignato si
tramandare il delicato liquore allo stomaco con gusto... esquisito. muratori,
di trattamento, ha un delizioso profumo e gusto, tra di cannella, garofano e
che come le cose dolce diletta il gusto, così la cosa di bello colore diletta
barbarie d'ogni stil, d'ogni gusto, e d'ogni verità primitiva. moravia
fisico. aretino, 1-78: il gusto, che si trae dai morsi dati nel
che la propria zoticaggine e il cattivo gusto. moravia, i-641: l'albina con
andrebbero corrette, molte cose urtano il gusto. trascinatóre (ant. trassinatóre)
donna quando si trascura non c'è gusto a portarsela intorno. x.
stuparich, i-25: per questo suo gusto di distinzione ed eleganza era soprannominato '
e differenza, di sapore, odore e gusto nuda; e per la sua rara
/ poi ch'eccitò de la vittoria il gusto, / l'ira del vincitore ivi
e glielo lasciò tutto con tutto il gusto e sapore sorbire. = comp.
già i trastulli puerili non erano più di gusto mio. cavour, ii-433: quei
, definita in termini di passaggio dal gusto per la sicurezza all'amore per l'insicurezza
vincenzo averol- do ho conosciuto l'ottimo gusto di vostra signoria. fagiuoli, xi-107
con mie lettere per questo spazzo, il gusto però che sento trattando con esso lei
familiare. gobetti, i-14: il gusto e la raffinatezza dei particolari, la ricchezza
. carafa, 343: quanto ad mio gusto le zarbattane de caval- lecto e de
la guadagnata anco travetta, / e gusto dà con improvvisi motti, / s'e'
. amari, 1-iii-847: non traviarono dal gusto orientale i fondatori della zisa.
si troverà più perito, e di miglior gusto del suddetto cosimo primo:..
alla poesia moderna e di affinarne il gusto e la sensibilità. g. lugaresi
successivi, ne riprende lo stile, il gusto, i modi ecc. (un'
da stare vicino ai piccoli sfatti-diversi'sul gusto di un quattrocentesco piovano arlotto. cassieri
letterario, e lasciando testimonianza perspicua del gusto proprio del tempo. - anche sostant.
. letter. in modo proprio del gusto trecentesco; in modo da evocare un'atmosfera
, 9-283: c'è un po'il gusto -nelle cose minime, vernacole, pettegole
la carne bianca, d'un ottimo gusto ed è facile a digerirsi. verdinois,
[il musico] e gorgheggiare secondo il gusto di oggidì. thovez, 230:
sfarzoso, e, anche, di cattivo gusto e grottesco. arbasino, 3-280:
sontuoso e, anche, di cattivo gusto, grottesco (un'imbandigione).
abbondante e, anche, di cattivo gusto grottesco e bizzarro (un banchetto).
carducci, e inutile, di cattivo gusto (un oggetto). ii-8-286: bisognerebbe
la sottoveste era di un drappo di gusto sopraffino lavorato in oro ed argento.
). tassoni, xii-2-163: a gusto loro hanno distrutta e disertata tutta la
più brani, n'eleggono alcuni di lor gusto e ne condannano gli altri siccome inutili
. 7. generalmente affermato (un gusto estetico, un indirizzo culturale).
il primo legno, / che in un gusto a tutti nuoce, / non arebbe
tempi antichi. -imporsi (un gusto, una moda, un uso linguistico)
di parigi ove particolarmente trionfa il buon gusto di questa sorta di poetare. cornoldi
, senza ornamenti caricati trionfava il solo gusto, e voi volete scegliere quell'istesso
, e voi volete scegliere quell'istesso gusto che vi ha sedotta? tenca, 1-248
in allegra compagnia; mangiare e bere di gusto e in abbondanza. g.
-vasta e incontrastata diffusione di un gusto artistico. calvino, 20-450: come
nouveau, ci sento, per il mio gusto di adesso... un tristanismo
ha da masticar molto bene e da sentirne gusto, guardando bene se picca o li
pere e persiche, ma tristissime al gusto. ramusio, i-214: il mangiar
tritta, facendola bollire, affinché prenda il gusto delle cipolle. arici, iii-728:
a fare 'tri tri', che dà proprio gusto a sentirla! = voce
.. sono un tritume di cattivo gusto, vecchia esagerazione congiunta con la nuova.
, 1-3: tanto è predominio del buon gusto sul brio ineducato de'soliti cantori nostri
prosa era triviale, oscura e di cattivo gusto. 5. che non ha
. - anche: che è di cattivo gusto. allegri, 1: io,
: variò [il vanvitelli] di gusto, come accade a tanti, e non
, volgare, becero, di cattivo gusto (un atteggiamento, un'espressione,
mai trivialità. 3. caduta di gusto artistico; povertà tecnica, rozzezza compositiva
53: il popolo sovrano aveva perduto il gusto dei formaggi e prosciutti aborigeni preparati con
di non aver mai bevuto con maggior gusto. panzini, iii- 879: pitagora
per la verità, non di quel gusto che sono i quelli di venezia; i
calvino, 12-171: lo stile, il gusto, la filosofia personale, la soggettività
iii-24-209: altro è che lo scrittore di gusto raschi d'attomo l'opera sua i
poi rimesse e ristorate da moderni scultori di gusto cattivo, di modo che han fatto
l'avere avuto in poesia buon gusto / la proscrizion iniqua gli perdona. papi
non potevo a meno di riconoscere il gusto di colore che si manifesta in acquarelli
... palazzo del parlamento di budapest gusto tudoriano di fine secolo. tuèllo
dell'avanguardia, invitiamo le persone di gusto a vedere meglio nelle cosidette pitture esasperate
preferiscono le persone ricche e di buon gusto. moretti, i-38: entra e vede
di ferrara, dove ancora dominava il gusto tar- do-gotico. r
architettonica di notevole bruttezza e di pessimo gusto. giuliani, i-37: rifuggite dal
del popolo coi lor ornamenti, che il gusto con la beltà del disegno. bacchelli
. morosini, lii-14-305: bevono con gran gusto il latte delle medesime cavalle, con
6-32: è inutile, c'era più gusto a cacciare un'intera giornata per ammazzare
sono di poca proibizione, tatto e gusto no. = sostant di udire1.
dall'udito, dall'odorato, dal gusto, dal toccamento, in noi non sono
volere per l'avenire deporre a suo gusto qualunque consigliere, collo sborso però del
. -allineato all'ideologia o al gusto dominante (un'espressione artistica).
della gente, invece di restar fedele al gusto popolare della vecchia italia, divenne officioso
il palato, e in esso il gusto, e 'l suo talor ulcerarsi, e
è proverbio italiano, che vale dar gusto e piacere; onde non m'ha
eguagliava per profondità di dottrina e buon gusto nelle lettere chiunque fosse allora più in
lingua è il palato e in esso il gusto e 'l suo talor ulcerarsi. 4
e le z mandate, contro ogni mio gusto, tanti saggi! l'ultimo del
2. che è relativo o segue il gusto o le abitudini sociali che si sono
. segni, 7-104: lo strumento del gusto non debbe esser umido in atto,
c'è sempre il bell'umore che ha gusto di ridere alle spalle dei superiori)
io avessi lo stomaco ongarésco / e il gusto adatto a que'lor papparotti, /
, 4-15: il grasso è soave al gusto, unge il palato, e fa
spada. la sua carne è di gran gusto a pari di quella dello sturione.
, che più di questo si uniformasse col gusto del gran raffaello, e particolarmente in
ad un savio / l'uniformarsi al gusto d'oggigiomo. botta, 5-481: gli
, 35: il bonarota venne riconosciuto di gusto assai più uniforme alla statuaria che alla
, unanime (un giudizio, un gusto artistico, un indirizzo culturale).
-partecipazione, condivisione di un medesimo gusto artistico e letterario da parte di una
che non c'è fra loro universalità di gusto in letteratura, più che non vi
maffei, 216: venne a perdere il gusto di maniera che... untuosità
sentire che cosa è unzione ai grazia, gusto di pietà, sapore di spirito santo
riesce meglio. così avrò anch'io il gusto di conoscerlo quest'uomo, se è
fatte occasioni, non essendo possibile di dar gusto a tutti. muratori 6-342: da
, xiii-316: dar delle urtonate al buon gusto del prudhomme, schiaffeggiare la sua pedanteria
, in partic. abitualmente, per gusto individuale o per tradizione sociale e culturale
, avesse tuttavia sortito dalla natura un gusto finissimo per le belle arti. amari
), impiegato per scelta individuale o gusto collettivo (uno stile letterario, una
dei costumi, delle convenzioni, del gusto di una determinata società o contesto geografico
gli occhi, gli orecchi e 'l gusto degli uomini sono sempre acconci a quel cne
forse sororale, comunque d'identificazione di gusto, di stile, che coesisteva accanto ai
. gualdo priorato, 5-ii-273: con gran gusto vagheggiava le donne, dameggiava per le
se non appartenga al tempo e al gusto dei 'sei personaggi'e dei 'faux-monnayeurs'il tipico
vaniglino, agg. che ha profumo o gusto di vaniglia. 2. agric
variare le tinte, per il semplice gusto o il piacere di vedere cambiamenti in una
scooter, era vestito con discreto cattivo gusto, una cravatta variegata gialla e verde,
fiume, molti vari dalli nostri e di gusto e di forma non di logia
(l'indole, anche collettiva, il gusto). giacosa, 1-215: l'
'vecchiatina'perché son certo che ne avrai gusto. = deriv. da vecchio.
si rifa al passato, che ha gusto tradizionale o, anche, superato.
. 3. che è di gusto superato (un'opera). fogazzaro
... di porgere certi complimenti di gusto vecchiotto col tono di leggerezza che considerava
sono di poca proibizione, tatto e gusto no. romoli, 271: la natura
spero che il lettore senta quel gusto sano e vegeto e rubizzo d'amor della
di dolcezza la medicina velando, il gusto di quelli ingannare. siri, xii-425:
. 8. che ha un gusto morbido, non secco (un vino)
. ghirardacci, 3-139: iddio è gusto vendicatore del peccato commesso. cesarotti, 1-vii-36
iacopone, 6-8: pon a lo tuo gusto un frino, -ca 'l soverchio gli
. in modo veneziano, secondo il gusto, il modo di fare veneziano.
e decorato con motivi floreali secondo il gusto rococò proprio di venezia (un mobile
scienza, / che con flemma, con gusto e senza pena, / ai cuochi
dio; e fa difetto anche il gusto, e persino la serietà del rito.
/ perch'al pascol suo vero fermin gusto, / mi verberò sol per ridurmi
ingressivo-, verbo incoativo. masticare di gusto senza dirsi verbo. -verbo intensivo
il piè. pea, 7-9: che gusto sdraiarsi sull'erba in fiore e schiacciare
, un fenomeno). tutti col gusto di disturbarli per verificare i biglietti.
ne seminasse in molti la cognizione ed il gusto. nievo, 418: non
, formandoci un verone al quale con impareggiabile gusto ci possiamo affacciare. 2
per sola origine la progressiva corruzione del gusto nelle arti. -in senso concreto
di sotto, di dentro gialletta, al gusto amara e austera. la minore è
temperatura per vedere qualli fogge vesta il gusto della maggioranza legale, distrae, raffredda
una sostanza). giorni il gusto, il disegno e la fattura dei goti
su con l'estro della spietatezza dritto dal gusto popolare. 4. omit
i-23: qualche volta per freno al bestiai gusto / vedere arme e cavagli e far
sposo sì vetusto / chi dirìa che tanto gusto / a una giovin possa dar?
le ninfe, che nel senso del gusto dal mezzo in giù ritengono forma di viti
celeste, e le maniere di dar più gusto a dio. -modo di procedere
sapore quello stil che non solleticava il gusto col piccante delle sue sentenze morali, de'
superato dall'evoluzione dei tempi, del gusto. e. cecchi, 9-107
plebe. -che denota un gusto, una tendenza letteraria ormai superata (
d'artista contemplativo per la delicatezza del gusto,... mancava però di
fiorisce e vigorisce gagliardo ancora il buon gusto. gioberti, iii-173: se questo senso
paul fort]... il gusto dei canti villaggescni, il sapore dei baci
villàggine sf. ant. il gusto, l'amore per la vita di
praga, 4-187: poi ci avevo preso gusto a tutto quello strano viluppo di casi
tua ammiratrice si affida com- letamento al gusto squisito dell'esteta pica. d'annunzio,
sf. ant. vino leggero e di gusto gradevole. bracciolini, 5-0-21:
di poco colore, ma pur piacevole al gusto. carducci, ii-10- 53:
che gli scioglieva la lingua, o provasse gusto a rimasticare pian piano la bile che
voglio sentire se questo vinetto incontra il gusto del signor brigadiere. 2. dimin
, e quasi ebbra a ragionare con gusto, e desiderio, a punto di
della grande arte soltanto dagli avanzi del gusto locale. -forte, diretta, abbacinante
natura, e mozzamento della delettazione del gusto. baretti, 1-223: vedo pure
lettore, la viola un musicista di gusto. c. e. gadda, 462
con un viperaio eli sofismi su questo gusto. de amicis, xiii-199: 'serpaio,
so io, è una mancanza di gusto (figuriamoci: scrupoli e virtuismo!)
la lingua esplori, / lambono il gusto, e legano i sapori. g.
). gobetti, 1-i-243: il gusto per una letteratura sociale apocalittica e visionaria
). l'olfatto e del gusto; faccia, volto. giacomo
con osservazione fatte con li sensi del gusto, del tatto e del viso, con
. s. spaventa, 2-168: che gusto trovarsi in mezzo a gente che ti
creda, non è che io ci prenda gusto a leggergli la vita, perché gliel'
proprio nel mio punto debole, nel gusto del lavoro. -levare la o
voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vital nodrimento / lascerà poi, quando
enol. che è leggermente spumante e ha gusto fresco, brioso e talvolta aspro (
mutar lavoro... aveva gran gusto d'ammirar de'bei quadri! « vedete
nel mestiere, / e consolar il gusto al bromio dio, / con questo canto
10. scaduto, corrotto (il gusto artistico); involgarito (un uso
che debba in alcun tempo prevalere il gusto vitiato ed imperfetto, al temperato e
se stesso né il senso, né il gusto, una tal parola era affatto abolita
« la voce ». -anche: il gusto letterario o indirizzo critico riconducibile a tale
si formò con tale rivista (un gusto letterario, un indirizzo artistico) e
gadda si sono smontate: e così il gusto rondiano della letteratura, come estrema ed
tale rivista; che s'ispirò al gusto, all'ideologia letteraria formatasi intorno a
: ecco il bellimbusto, il fanatico del gusto francese, gli economisti vocianti commercio (
vita o ad avere determinate opinioni; gusto, usanza predominante, moda.
, una moda, se non un gusto, una voga, se non un costume
a tempo e con discernimento alcuna del gusto antico. muratori, 7-v-107: ma né
: lavora di genio, che è un gusto a vederlo: sotto la sua vanga
soldati, 6-485: quinto momento e quinto gusto: l'acidità volatile. la si
-desiderio, capriccio. - anche: gusto estetico. giacomo da lentini, 47
bisogno favoleggiare, come conviene a lor gusto vaneggiante e infermo. de luca,
nel molto sfoggio di architetture, e nel gusto de'piani messi in prospettive, si
esagerato, greve, eccessivo, di cattivo gusto. pellico, 2-191: so che
modo di fare, atteggiamento o anche gusto volgare, plebeo, rozzo, grossolano.
, di educazione; grossolanità rozzezza; gusto plebeo. g. ferrari,
. bassani, 3-248: il loro gusto, tipico della piccola-boignesia, aveva pur
, anche, una cultura, un gusto. mazzini, iv-3-208: prima di
pronom. diffondersi, divulgarsi (un gusto artistico). e. cecchi,
comun. leopardi, i-4: lo squisito gusto del volgo de'mediocri. letterati non
soldati, 6-181: il clinton ha un gusto speciale, rozzo, che noi chiamiamo
, e poco alla volta ci presi gusto e non smettevo, e cercavo i passaggi
. giuglaris, 3-31: si pigliavano gusto di voltare per forza d'incantesimi i
ufficio è di frenare i diletti del gusto e del tatto e volta il ragionamento a
gli uomini si sieno dati a'piaceri del gusto sere- natamente. g. del papa
della vista, dell'olfatto e del gusto; faccia, viso. -per estens.
[i pivieri] differenti dalle pavoncelle nel gusto, perché grassi sono ottimo cibo,
deviazione. 2. per estens. gusto spiccato e talora esasperato per l'osservazione
sua onesta ricusa, più essi pigliavan gusto a rivociarle all'orecchio sacrileghe frasi su
ad amministrare il comune, poi il gusto di cambiare la vinse sulla xenofilia.
tuttavia in sua presenza perdendo più il gusto, venni a non assaggiarne boccone. idem
, ma sono più sottili e dolci al gusto. g. soderini, ii-398:
stima, siccome cred'io, che 'l gusto della nostra lingua consista soltanto in un
, un arruffio che era un vero gusto. fucini, 340: in altre vie
in pensiero che vostra signoria non ha gusto ch'io le sia servitore, e mi
superato dall'evoluzione delle idee e del gusto. arbasino, 18-17: da zombies
animali. pallavicino, 1-136: il gusto e il tatto dunque per le sopraddette ragioni
altro che la propria zoticaggine e il cattivo gusto. idem, 2-xxiii-444: questo vezzo
zuccaro, più o meno secondo il gusto di chi lo beve. magalotti,
medie. perdita o riduzione del senso del gusto. piccola enciclopedia hoepli, 56:
: abolizione o diminuzione del senso del gusto. l. ferrio, 2-24: 'ageusia
espressa dal rinnova mento del gusto e sanzionata dalfingegneria ottocentesca. =
corruttrice della mia attività di musicista sul gusto nazionale. = comp. dal gr
il suo stile antinarrativo, per il suo gusto provocatorio. = comp.
preciso momento della cultura fiorentina e del gusto antiquariale italiano. antiquariaménte, aw.
. oggetto, prodotto, suppellettile ispirato al gusto arabo, che ne imita i motivi
trico titolo con un tipico 'fantasia'disegnato con gusto art déco 1925. = locuz
semi di vari colori, simile per gusto e forma ai fagioli. = adattamento
. elemento artistico, architettonico o letterario di gusto barocco, caratterizzato da eccessiva vistosità.
nai'fs senza precettori, senza il gusto cinematografico aggiornato a tarda notte per un
. oggetto, edificio, ecc. di gusto raffinato. magalotti, 26-173: nel
beau brummel e il suo circolo introdussero il gusto per il boulle,...
di qualità scadente; che rivela cattivo gusto, rozzezza. m. praz,
]: carica di affetto cinefilo misto a gusto dissacratorio. = voce dotta,
cinesiz- zanti, ideologizzanti, privi di gusto per la politica pratica... con
nel linguaggio artistico può alludere a un gusto eccessivamente manierato, alla ricerca del grazioso
casa arredata e accessoriata con il solido gusto della tradizione, magari rivestita di materiali e
crudités, salse e condimenti proposti con fine gusto, tra i quali citiamo almeno i
protagonista indiscusso del rinnovamento delle coordinate del gusto. 2. marin. imbarcazione a
di sentirne, parlando, il gusto dolciamaro sul palato... ha il
1: 553), al gusto, allo stile, alla letteratura, ecc
il rispetto degli 'endoxa'nel campo del gusto non può non coinvolgere il rispetto degli 'endoxa'
articolato di tratti architettonici, espressione di un gusto e di una sensibilità che veniva da
20-vi-1996], 33: l'analisi del gusto di una rock star rientra infatti negli
ingoiò di colpo. 2. gusto di gelato fatto con latte, zucchero e
. invar. enol. vino bianco dal gusto delicato prodotto con uve cortese.
entra in agonia quando l'evoluzione del gusto del pubblico vuol trovare in esso unicamente motivi
d'interesse in una storia del nostro gusto letterario e delle forme narrative. mi
: il maestro più sensibile a questo gusto tipicamente sofisticato e decadente dell'intrigo letterario
11-126: oggi ricompare [la vena di gusto eterogeneo] con le sette code di
suo stile, all'indole impetuosa e al gusto per l'oratoria concitata.
cinesiz- zanti, ideologizzanti, privi di gusto per la politica pratica... con
. che è alla moda, conforme al gusto corrente. corriere della sera [2-x-1984
agg. che rispecchia in sommo grado il gusto, la mentalità, le esigenze sociali
giovani sostenitori della monarchia, contraddistinti dal gusto per una moda leziosa e stravagante.
. letteraria o giornalistica, di cattivo gusto, di nessun valore. la stampa
. zevi, 78: il gusto lecorbusieriano della bidimensionalità. lèctio facìlior,
assumendo la maschera dello snob, il gusto di una neutralità impossibile che in realtà
frutto tondeggiante molto saporito, dal gusto simile all'arancia. -anche: pianta del
marsalato, agg. che ha assunto un gusto simile a quello del marsala, per
... cui si aggiunse un gusto di rigattieria di lusso... con
: all'autografomania si accompagna spesso il gusto un po'kitsch delle memorabilia.
entra nelle categorie del buono o del cattivo gusto, ma che abita la mediocrità?
). tendente alla grandiosità (un gusto, un autore, una cultura).
. caramella morbida, in partic. al gusto di caramello. - anche con valore
per estens. l'arte pittorica, il gusto, lo stile di tale genere,
trovare nell'arte greca un sostegno al loro gusto e alle loro teorie, potranno farlo
i contemporanei. la sua pittura ha un gusto neorinascimentale, addirittura neoprimitivo (come i
. -chi). che si richiama al gusto e ai modi ottocenteschi (uno stile
. -alla nouvelle vague: secondo il gusto, i canoni estetici di tale movimento artistico
all'affinità onomale si aggiunge l'affinità del gusto migratorio. = voce dotta,
di comportamento, alle idee, al gusto imperante. piovene, 10-80: intendo
modo pacchiano, grossolano, con cattivo gusto. 1. santacroce, 2-n
alla pacchianeria, alla mancanza di buon gusto, alla pretenziosità. bontempelli, 21-185
superficiale, non è una riflessione o il gusto di uno stile, ma semplice accatto
1-201: piacque tanto quel ponte al buon gusto di siena che presto si fece il
sbarbaro, 8-47: qualcuno deve averci preso gusto. se avesse i pantaloni lei.
, preparano una nuova stagione caratterizzata dal gusto per il lusso, lo sfarzo e l'
, in partic. a quelle di gusto estetico. eco, 12-118 not
scelta basata, vuoi sul fattore del gusto, quanto su quello assiologico.
arte eclettico, aperto alle novità del gusto, all'occasione mecenate, ma anche un
pasta elastica ad alta proprietà fondente, di gusto delicato ma saporito, confezionato in grosse
all'antichità classica e da decorazioni di gusto orientaleggiante. - anche con valore aggett.
: nel carattere degli abitanti; nel gusto per gli automi e le macchine meravigliose;
medi: bellezza modesta, sex-appeal limitato, gusto discutibile, una certa casalinga inespressività.
, intr. mangiare con avidità, con gusto. tondelli, 76: abbiamo i
, le scaffalature erano intonate a quel particolare gusto che la gente chiama ancora novecento;
. 2. che ha un gusto molto intenso. = voce ingl.
economiche, ma essendo totalmente privo di gusto, di signorilità, ecc.,
aver aperto degli spacci efficienti, un gusto alimentare non assolutamente ipotizzabile prima.
che è relativo al tardosimbolismo (un gusto, uno stile, ecc.).
tragedismo, sm. letter. gusto del tragico, inclinazione agli eccessi tragici
attinge da quanto è considerato di pessimo gusto, di bassa qualità, anche come scelta
comicità più triviale, l'estremo cattivo gusto, l'horror grottesco e fantastico, il
è la versione ancor più ribalda del vecchio gusto per il cattivo gusto. =
ribalda del vecchio gusto per il cattivo gusto. = voce ingl., propr
. modificazione in senso trash di un gusto, di una cultura. f
, agg. che esprime al massimo il gusto metropolitano. s. ballestra
futurismo. -che ha tendenze culturali e gusto artistico pregiudizialmente rivolti alla modernità e ostili
: estremamente fastoso, adorno fino al cattivo gusto. bolaffi arte [aprile-maggio 1973]
insieme, intrecciano una commedia nera di gusto hitchcockiano che colloca il delitto nella quotidianità,
pure gli astemi. siamo all'eutanasia del gusto, al bravo ragazzo che vuol fare
razza. slow. messaggero di gusto e cultura [ottobre-dicembre 1997]: aberdeen
, delle quali accappò uno a suo gusto. 2. intr. con
anche: privo di raffinatezza e di buon gusto, pacchiano. savinio,
che si differenzia fortemente o si oppone al gusto, all'opinione, alla prassi dominante
2. na ciò che denota cattivo gusto, volgarità. praz, 7-67
m. praz, 7-39: il suo gusto di maestoso ammobiliatore. = nome d'
parte ancor sana de'dotti di quel gusto oltremarino, che dominando quivi in molt'altre
ribelle alle forme della cultura e del gusto ufficiali. gramsci, 13-iii-1739: ma
pareto, cxlix-i-515: gli uomini provano tanto gusto nel tormentare i loro simili che dove
eco, 4-46: una omogeneizzazione del gusto in fondo... svolgerebbe funzioni
2. che non subisce i cambiamenti di gusto e di ideologia che si verificano con
spreg. composizionefrivola esvenevole, tipica del gusto dell'arcadia; arcadicheria. baretti,
sm.): vino chianti dal gusto secco e dal colore rosso rubino,
mirare a rappresentare e non a dar gusto ai bacchettoni o baciatavoloni, come dite voi
bastardismo della umanità. 2. gusto, ispirazione artistica ibrida, corrotta.
di quello che fanno gli altri (per gusto della contraddizione, per ambizione di distinguersi
. letter. alla maniera, secondo il gusto e lo stile dell'architetto e scultore
spirituale, di meschinità, di cattivo gusto). a. bizzoni [
. proclama di avere « fumato con gusto » la marijuana e di essere un 'boy
suo paese e non abbastanza adeguato al gusto americano per diventare una vera 'star'di hollywood
il tuo buco, perché incominci a prenderci gusto, e dopo un po'ti accorgi
rigore. ad affrontarsi, calciotavolisti di ogni gusto e di ogni livello. www.
spreg. produzione letteraria improntata a un gusto burlesco superficiale, banale. lacerba
). slow. messaggero di gusto e cultura [ottobre-dicembre 2001]: nel
calzabigi, 2-358: questa eleganza di gusto farà da noi allontanare (così voglio
: persona rozza, volgare, priva di gusto (ed è voce di provenienza e
i tuoi errori, la comunalità del tuo gusto. papini [in lacerba, ii-225
, vii-369: credo si sia preso il gusto di mettere in qualche imbarazzo il conviaggiatore
vuole. croccantino, sm. gusto di gelato che ricorda il sapore del
324: avido di provarmi che il miglior gusto, sì nell'arte poeticacomenellaoratoria, sifosse
privo di valore, utilità o buon gusto circolante in rete. corriere della sera
. pasquali, 4-345: mancanza di gusto di cui si resero colpevoli solo
la religione cattolica meglio si attagli al gusto generale, all'ingegno artistico, alla fantasia
. r deformismo, sm. ostentato gusto del deforme nelle arti decorative.
, 7-iii-103: ho letto subito con molto gusto la prefazione, che...
). smaccatamente falso e di cattivo gusto. arbasino, 24-99: camion
dal 21 al 25 ottobre al salone del gusto..., l'esposizione internazionale
[10-xii2005]: si chiama 'il gusto del design'. è la nuova iniziativa per
sciarpe e accessori tribali che anticipavano il gusto della moda etnica e scarpe fantastiche,
che è caratteristico della poesia, del gusto tragico o della psicologia dei personaggi di
alla degenerazione (con riferimento a un gusto estetico, a una tendenza artistica).
che si ricava da tale vitigno, di gusto leggermente aspro. la repubblica
di abbondanza, di sperpero, di gusto farfalleggiante per il salotto di una donna
. 2. conforme a un gusto raffinato (un comportamento, un uso
vecchio furgone. slow. messaggero di gusto e cultura [26-ii-2002]: disgraziatamente,
presenta in questi giorni alla città del gusto. la stampa-torinosette [25-v-2007]: giovedì
25: inventarsi cibi: inventarne il gusto, accostando ingredienti e sapori, e la
, sm. invar. tendenza del gusto a proporre un'alimentazione curata e raffinata
supinamente la cultura, la letteratura, il gusto francese. calzabigi, 49:
ciò che esprime lo spirito, il gusto, ecc. francesi. la
velenose. slow. messaggero di gusto e cultura [febbraio 2002]: qualsiasi
botteghe di arte orientale e formò anche il gusto per le cineserie. 2.
alla cultura, all'arte e al gusto giapponese. arbasino [« la repubblica
anche con il tocco e la toga il gusto della giullarataperdariofoèstatoilpiù forte. losivedevanelmodoincui silevava
e del corteo del condannato, svolte con gusto goyesco su un palcoscenico d'una quarantina
il mio tempo, per il mio gusto, / per tutta la mia stanchezza e
ne ricava. slow. messaggero di gusto e cultura [gennaio 2003]: tom
riscuote vasto consenso in quanto conforme al gusto e alle tendenze moderne. corriere
realtà e in sogno con carnalità sottile e gusto materno. = nome d'azione
m. alberini, 1-13: un discutibile gusto estetico (si arriva alla « ikebana
contaminato da una moda, da un gusto letterario deteriore (un autore).
coloro che hanno poco odorato, poco gusto ec. il loro giudizio non pecca sul
sequenza di talenti squisiti, di un gusto di alto profilo nel quale architettura e
attenzione minuziosa ai dettagli ha rivoluzionato il gusto olandese, ed è ancora un punto di
). che esprime o si ispira al gusto, alle tendenze dell'intimismo (un
grossolano; fare scadere di qualità, di gusto. piovene, 5-652: nei
sch ma non il cattivo gusto). klarkfoam, v.
, 7-131: tobaico già labbreggiava con molto gusto i primi sorsi di caffé.
cappella, ma che per accomodarsi al gusto nazionale ha fatto delle lazzaronate anche in
. invar. l'essere leggibile (con gusto, con diletto); chiarezza,
per levare la sete, et inoltre di gusto e sapore similmente mirabile, che a
all'interno della scuola cattolica, il gusto di una proposta educativa cattolica. ibidem
, 20: clive belle modernizzatore del gusto inglese in fatto di pittura. m.
it [2005]: speciale salone del gusto... la degustazione della mustardela
distile neobarocchetto, è un rifacimento di gusto eclettico del 1888 (arch. a.
di vestire degli hippy, adattandolo al gusto moderno. mani di fata [febbraio
, comportamento caratterizzato da grossolanità e cattivo gusto. – anche: ciò che denota
leziosa, non priva di volgarità e cattivo gusto; bellimbusto, zerbinotto.
palatàbile, agg. gradevole al gusto. – al figur.: accettabile.
; non è grande, ma è di gusto, con portico sostenuto da colonne sullo
lui stesso dedicata: esempio massimo di cattivo gusto, perché non s'è mai visto
bei tranelli del moderno, esageri nel gusto ottocentesco, con tendaggi, poltrone, poggiapiedi
fresco. slow. messaggero di gusto e cultura [marzo 2003]: la
. pornofilìa, sf. invar. gusto, interesse per la pornografia. =
pornòfilo, agg. che prova interesse, gusto per la pornografia. = voce dotta
giorgio devoto] la « poesia-poesia, di gusto classico, lontana dalla neoavanguardia come dalle
operarono un compromesso fra realismo americano e gusto astratto e, muovendo da un intento
agg. che segue o si ispira al gusto pittorico dei preraffaelliti. m
, sf. scherzo inopportuno o di pessimo gusto. c. porta, 85
[17-vi-2001]: la vicenda aveva il gusto dell'avventura salgariana più che della fantascienza
provincialescaménte, avv. in modoche rivela un gusto, un atteggiamento provinciale.
buono, e d'opera semplice, sul gusto di quello che vidi a bista quando
bellina la sua bandierina, che buon gusto nella rimodernazione. = nome d'azione
romantichéggio, romantichéggi). ispirarsi al gusto e alla sensibilità propri del romanticismo. –
1-54: « che si fosse preso quel gusto, una volta tanto, avesse voluto
serate d'incontro con due maestri del gusto di chieri. sono stati degustati formaggi.
scrittore avrà il coraggio di affrontare il gusto dominante con una maniera di stile di cui
. r settecentismo, sm. il gusto figurativo, letterario e critico tipico del
rendere o interpretare un'opera secondo il gusto del settecento. baldini, 1-iii-213:
32: ma è soprattutto un certo gusto realistico per gli aspetti crudeli a distinguerla:
campagnola, in dimore improntate a quel gusto che gli inglesi chiamano shabby chic,
tratti e poi, con cedimento al gusto di tipo americano, la ricostruzione come
top d'intelligenza, di classe e di gusto simenoniano per i dialoghi, i caratteri
, o affermano che il pollo ha un gusto 'acuto'. = deriv. da
liquore 'glayva'. slow. messaggero di gusto e cultura [marzo 2000]: il
tardi che si sviluppò in me il gusto teatrale. sondaggiare, intr. (
artisti, e anche questo faceva parte del gusto dello spettacolo. sottofrazione, sf
un po'di spregiudicatura, un certo gusto di libertà dela fantasia. =
una persona); che denota un gusto raffinato, pur non essendo necessariamente prezioso
preparazioni culinarie. slow. messaggero di gusto e cultura [novembre-dicembre 2002]: un
nel momento della maggior diffusione mondiale del gusto toscano, cioè durante i primi decenni del
30o c. slow. messaggero di gusto e cultura [aprile 2003]: come
enologiailconcettodi 'cru'eapplicarloalcacao. certoilclimaeilterrenohannounruolonel gusto di una determinata varietà, ma poi intervengono
, intr. letter. percepire istintivamente un gusto, presentirlo in modo vago.
attinge da quanto è considerato di pessimo gusto, di bassa qualità, anche come scelta
). cinem. film di dubbio gusto e di scarsa qualità sia per quanto riguarda
la possibilità di combinare secondo il proprio gusto bikini con short, top e parei.
o il tzatziki. slow. messaggero di gusto e cultura [novembre- dicembre 2002]
il minor male fu l'aver depravato il gusto di quella nazione. =
c'è, eccome, e aggiunge gusto e ricchezza. = voce ingl
un salto. io del resto preferisco il gusto severo del primo alla pompa vacua del
prodotta. slow. messaggero di gusto e cultura [ottobre-dicembre 1997]: zinfandel
ne ricava. slow. messaggero di gusto e cultura [ottobre-dicembre 1997]: una