diana... è la più di gusto antico fra le mie odi oraziane.
ricrede, in buon senso e in buon gusto. 2. chi non percepisce
dì qualche bell'ordegno, tratteneva con gusto l'animo di carlo, che di somiglianti
alla soddisfazione dell'esigenza estetica, del gusto: armonia (anche nell'espressione bell'
il * seicento ', alle arti il gusto barocco e alla società il sapere dell'
si può largamente, chi ha buon gusto, giudicare la bellezza che v'aveva
un'azione, di un'affermazione; gusto, discernimento. -in partic.:
, / al vano garrular non presta gusto, / né al mal dir de la
« le orecchie coperte da due orecchiali di gusto americano ». ma altri esempi della
diminuita non avesse la vista né il gusto dell'antica professione, non potrebbe egli
un'azione, di un'affermazione; gusto, discernimento. -in partic.: sensibilità
aver fatto un po'l'orecchio il gusto l'animo a quella lingua e a quel
ordine... va mirabilmente a gusto, e la deformità e disordine..
anni della maturità e della vecchiaia, il gusto e la coscienza critica di taluni effetti
suggestioni a provare e provocare / il gusto del dolore, mesi su mesi / orizzontati
amiamo troppo l'ornamentazione, e questo gusto lo dimostriamo specialmente in ciò che meno
, ché son tutte cose di cattivo gusto. -ghirigoro, svolazzo.
sf. pittura di ornato; tendenza del gusto artistico incline all'ornato. guasti
in una pergamena ornata con fregi in sul gusto di quelli che ridono nei messali d'
quello dei lancellotti ha spiegato un ottimo gusto di ornato. fantoni, iii-177:
degno di roma, degno del tuo gusto / e del ponteficato nostro d'oro.
, spesso caratterizzato da pacchianeria e cattivo gusto; fronzolo; abbellimento eccessivo e inutile
annibaie bentivoglio. 4. con pessimo gusto; in modo da suscitare un completo
vista estetico, che è frutto di pessimo gusto; esteticamente brutto. salvini,
erano divenute orridezze. -raffigurazione ispirata al gusto dell'orrido. r. longhi,
: anche a lui... il gusto dell'orrido era estraneo.
logico); privo di ogni buon gusto; che urta contro la proprietà e la
.: oggetto brutto o privo di gusto; opera, in partic. architettonica,
il goffo e brutale amante respinto prova gusto a rasoiare il viso della signora elegante che
, ortografo accurato, / di sottil gusto e di feconda vena. =
13. che offende il buon gusto, il senso estetico. oriani,
, a ricorrenti variazioni di orientamento del gusto. b. croce, iv-11-8:
dorfles, j-tit.: le oscillazioni del gusto. idem, 7-7: il fatto
collegio che assaporavano nei suoi piatti il gusto di vantare poi in paese l'ospita -
uella vasta pianura da famiglie differenti di gusto, 'attività e di cure,
pittori senesi del quattrocento; per il gusto agreste della loro ossequienza alle forme tradizionali.
vista; rilevare col tatto o col gusto. f. negri, 1-172:
. imperiali, 4-pref.: quanto al gusto mio particolare, dubiterei che l'osservare
. xviii, e in quanto indice del gusto e della tematica dei preromantici; secondo
ostello, / di ciascuna virtù soave gusto. bandello, ii-987: la sciocca
ostentare questa nuova conquista e anche il gusto di ripagarsi dopo molti anni della sconfitta
un duello grave gli parevano di pessimo gusto. sbarbaro, 5-93: i passeggeri.
tale ambiente. scherzi di pessimo gusto che sapevano lontano un miglio di caffè
). che riesce alquanto spiacevole al gusto, in quanto aspro, acido o ripugnante
125: prevedo che la parola 'gusto 'riuscirà a parecchi ostica nel senso
zena, 1-63: sua eccellenza pigliava gusto a esaminare il ragazzo che rispondeva spropositi
mi domando... se il gusto religioso e idillico della montagna non vada tramontando
, iii-14-346: a tempi di non ottimo gusto, alcuni scrissero che la fine del
divorate da noi altri e l'ottimo gusto nelle belle e nelle buone letture, se
10. molto nutriente e gradevole al gusto; prelibato, molto appetibile (un
dal nome di cesare au gusto... e da 7 settembro e
fucili!... e con che gusto... ne palpavano co'piccoli
/ perch'al pascol suo vero fermin gusto. = voce dotta, lat
comportamento caratterizzato da grossolanità e cattivo gusto. -anche: ciò che denota volgarità,
pacchianeria, sf. mancanza di buon gusto e di vera raffinatezza, unita
che denota ostentazione di sfarzo priva di gusto e di misura. lucini,
, opera letteraria pretenziosa, priva di gusto e banale. e. cecchi,
), agg. che denota cattivo gusto, vistosa grossolanità, unita con eccessivo
sensibilità morale... privo di ogni gusto in ogni sua parola e gesto,
essere ritenuto troppo vistoso e di cattivo gusto dai cittadini. d'annunzio, i-95
in bocca al fine di assaporarne il gusto e percepirne la corposità e l'aroma
poco valore, dozzinali e di cattivo gusto. -anche nell'espressione merce di
di mantenersi nella padronanza che di dar gusto a'sudditi con suo pericolo. siri,
renda in campagna, una pittura di gusto. idem, 12-31: è
maniera, scelti e disposti secondo tale gusto o tecnica; che ne ha l'
certa rigidità di conservazione e in cotesto gusto di ritorno all'antico veniva temperato dalla
[il soldato] in sé, di gusto, la propria attitudine a fare la
quanto genere e in quanto tendenza di gusto, complessiva di un periodo o di
, alle norme, agli esempi, al gusto, al modo di vivere di una
ai modelli, agli esempi, al gusto della classicità pagana. linati, 8-51
tengano paghi e ruminino in silenzio il gusto delle glorie ottenute. pascoli, 57
entrato nell'uso europeo sulla scia del gusto per l'esotico del sec.
. xviii, quando era vivo il gusto per l'oriente e per l'esotico.
lo 'ntelletto si è menato / a lo gusto del sapore, / l'affetto trita
, non priva di volgarità e cattivo gusto; bellimbusto, zerbinotto. rovani,
denota un'eleganza ricercata ma di cattivo gusto. e. cecchi, 6-332:
ma un po'volgare e di dubbio gusto. viani, 19-620: una sera
tempo che fosse sede del senso del gusto. -palato ogivo o ogivale: deformazione
cibi e delle bevande; senso del gusto. -anche: il piacere che si
odono o che si odorano o che dànno gusto o disgusto al palato. moniglia,
buono / solo el palato e contentare el gusto. lippi, 5-60: accanto aveva
aggett.): che stimola il gusto, che lo soddisfa. fogazzaro,
quanto dotata di un spiccato senso del gusto o golosa. cavalca, vii-149:
di apprezzare ciò che è bello; gusto estetico o linguistico. -anche: sentimento
palato: gradirlo, trovarlo di proprio gusto. muratori, xiii-52: io lascerò
di veder il mio signore che si pigliasse gusto di gittarmi addosso quelle palle di neve
per agguantar l'altro, dandosi il barbaro gusto di prolungare l'agonia di tutti,
i fiorentini, credendosi ricever grandissimo gusto nel pallonarlo e strapazzarlo, gli
corrono, specie quando si ha il gusto della temerarietà. così lui ed angela,
non fusse patente e palpabile a suo gusto. giuglaris, 2-432: sono troppo
liquore allo stomaco con gusto tanto esquisito che si scorge in certo
maturi. sono come botiro et al gusto delicato et ontuoso. = voce
in modo troppo vistoso e con pessimo gusto. 3. assumere un atteggiamento ostentato
ottenere effetti più o meno di buon gusto, posso dirti in tutta semplicità che
è sottile e superficiale, acuta al gusto. citolini, 193: erbe montane.
], come che molto aggradino al gusto, offendono nondimeno poscia tanto più lo
; ne deriva una pasta soffice di gusto delicato, che può essere consumata come
, 28-211: se avesse avuto il gusto della lettura credo che non avrebbe cercato altro
più sforza gli animi a costumare a gusto altrui che lo stimolo dell'interesse.
ricchezza e rudezza di sensazioni, il gusto per le imagini, duramente cimentate al
verdastre e con piccole occhiature, di gusto amarognolo e piccante. -con uso
, dove zoppica, dove ha pessimo gusto, è innegabilmente il panneggio. lì svolazzi
a chiederti una cosa simile, che gusto ne avrebbe ricavato? ». -nettare
* storico 'della vicenda, mancandomi il gusto e la voglia di * panoramizzare '
che il ballo intende bene, / sul gusto d'arlecchino facea le controscene. /
. passeroni, 2-185: per dar gusto al delicato / secol nostro illuminato,
generico gli organi, oltre che del gusto e del tatto, anche dell'olfatto,
esistenza delle papille della lingua per il gusto, 1'esistenza delle papille cutanee per
vi fanno capo le terminazioni sensoriali del gusto. calvino, 12-155: il tuo
che lavora per noi, ci trovo un gusto matto. -mangiare la pappa in
poltrona v'è un gatto che partecipando al gusto di arlecchino, cui non piacevano che
avessi lo stomaco ongaresco / e il gusto adatto a que'lor papparotti /..
che me le sono pappolate con un gusto superlativo? oh che saviezza, dignità ed
repubblica », 13-vii-1982], 2: gusto dell'abbigliamento paraculètto. = comp
te e la caterina, sarebbe un gusto di paradiso. leopardi, 1058: godevamo
alle ordinarie. -pervaso dal gusto dell'assurdo, della fantasia sfrenata (
19-216: arte ch'era tutta bravura e gusto dei nostri nonni: quella del costruir
, ii-31: se queste parafrase piacerano al gusto di v. ecc. a,
. patol. alterazione del senso del gusto, sia come errata interpretazione di una
parageusia ': pervertimento del senso del gusto. = voce dotta, lat.
roxpà 'contro 'e yeoou; * gusto \ paréggio1 (ant. paràgio
poesia odierna aveva trovato un'ornamentazione di gusto così corretto per le feste di famiglia,
..., alla estemporaneità del gusto di parata, servono le contrafazioni..
. paratismo, sm. smodato gusto per le parate militari (e
2. senso della misura, del buon gusto, del limite nell'ornamento di un'
dell'udito, dell'odorato, del gusto, ecc., qualunque ne sia
in roma... potenza e gusto lungamente andaron del pari. -mantenersi
partic.: con dissimulata malizia, con gusto del pettegolezzo pungente. oriani
che si pretenda una sorta di buon gusto e di felicità o quasi pariginismo nella
bacchelli, 18-i-97: per una persona di gusto, e moderno, e francese,
capricciosamente un argomento e riprendendolo poi a gusto, è diventato uno stile.
sacrificio. bontempelli, 19-58: il gusto di balbettare, di parlare viziato come i
con quella intrinseca e affatto intuitiva del gusto. pirandello, 8-100: parlando,
il poeta [carducci] ha preso gusto e fatto la mano a tornire dei
. ne sono risultati campioni di quel gusto parnassiano che procurò celebrità a coppedé.
loro edificio. -ricostruire con cattivo gusto, con l'inserimento o l'accostamento
sé, lasciando la parola al semplice gusto. -lasciarsi morire una parola in bocca
senso iron., con riferimento al gusto arcadico compiaciuto dei travestimenti pastorali).
, iii-1-137: posta quasi conciliatrice fra il gusto de'secoli passati e quel della nuova
giovanni dalle celle, 2-55: e gusto della gloria e della sua maiestade e
e. cecchi, 5-160: il gusto di quegli intagli, la scelta dei motivi
sempre più ad improntarsi e colorirsi di quel gusto 'stampe dell'ottocento ', di
considerare opere tali, per esser di gusto sommamente compito, [durer] venne
e da guardare a suo comodo e gusto. c. campana, iv-81: violante
cecchi, 2-86: una delicata contemperanza di gusto dell'avventura e di quel pudore casalingo
: qualche strano partito di lume nel gusto di rembrante. e. cecchi, 3-143
modo lo studio della pittura, con gusto di particolar genio, ad ogni più
: aggrade- voli e molto saporite al gusto son quelle [chiocciole] che,
inclinazione malvagia; trovarvi soddisfazione, prendervi gusto; vantarsene. guittone, i-25-219:
, ix-864: io pascolo col vino il gusto della gola. cagna, iii-180:
, sebbene si rende alquanto discara al gusto per essere di molto salmastra, contuttociò
mastri, bilanci di buon e cattivo gusto. -spazio, andito di origine naturale
di ornamenti caratterizzati da pacchianeria e cattivo gusto; fronzolo, orpello (per lo
un vino). -anche: che ha gusto vellutato, leggermente amabile, morbido.
funzione di rendere uno scritto accettabile dal gusto del lettore o dei censori. foscolo
soderini, iii-395: per il soave gusto vi si immerse così ingordamente clodio albino
sieno ora i miei passatempi ed il gusto ch'io prendo in questa mia etade
o letteraria, un comportamento, un gusto estetico: e implica una connotazione spreg
essercizi di pietà e ne'divertimenti del gusto, alla chiesa, alla mensa, alla
tatto, udito, vista, odorato, gusto; sotto gli assoluti sarà il passibile
dal padre... ebbe il gusto delle cose d'arte, il culto passionato
quella letteratura italiana che più è condita dal gusto dei classici greci e latini. mazzini
a pian passo procedendo ed ausando il gusto a quello che non gli bisognerebbe,
ultim'atto / provano i pipistrelli un gusto matto. / ma giunge alfine un
altrimenti dànno nel secco e perdono di gusto. d'annunzio, ii-745: nella
, lo dà, lo spende per il gusto di far carnosa una foglia, facendosi
senza responsabilità o pericolo certo prova un gusto ad esserlo quanto a soddisfare la libidine
-figur. leggere lentamente e con gusto. fanzini, iii-475: dante è
tanta sicumera che vi fa perdere il gusto di vedere con quelle tante ammirazioni. de
di quadri, ma gli uomini di buon gusto e privi d'ogni passione non lasciavano
di potenza, bisogno di libertà, gusto dell'avventura, desiderio, insomma, di
e sapor delle pastiede / ogn'altro gusto eccede. malaparte, i-181: la 'pastièra
alla formazione culturale e all'affinamento del gusto, o anche ciò che purifica dal
-in grande quantità, con gran gusto. piccolomini, 2-45: orsù,
. proverbi toscani, 20: a gusto guasto, non è buono alcun pasto.
pastoie. imbriani, 1-175: che gusto c'è, a girare, colle pastoie
ii-156: voi non avrete più il gusto d'imbarazzare il nostro spirito colle pastoie
... gli uomini d'un gusto più raffinato fra gli arabi studian la
testo letterario. -anche: capacità o gusto di un autore nell'ottenere tali risultati
. che è di facile masticazione e di gusto gradevole, per lo più per una
di lingua. -anche: che ha il gusto e la capacità di ottenere tali risultati
mondo: perché nella pastura, nel gusto, nel sapore e nella fragranza che spira
con agresto, e sono aggradevoli al gusto con sapore di cardoni; e moltiplicano
ebano non fusse patente e palpabile a suo gusto, io gli farò vedere un'altra
vista, all'odorato, ed al gusto. spallanzani, 4-iv-145: nel pulcino
denza, intrigo, invidia, gusto di fraternità malvage e se
sfumatura dialettale; acquisizione progressiva al gusto che attenua la novità di un'opera
non più, ma per darcene alcun gusto, e perché più non arebbono potuto patire
e raccolgo di tanto in tanto, con gusto, questi caratteri. pasolini, 9-316
ha conosciuto / degli amorosi cangiamenti il gusto. leopardi, 8-tit.: inno ai
e le feste patronali per il solo gusto di 'farli smettere '.
in quel pattume paludoso non conoscevano altro gusto che quello d'enfiare e di accoppiarsi
la voglia e con essa ravvivar il gusto delle seguenti bellezze. 3.
radie l'altre e pausie / d'amaro gusto. = voce dotta, lat.
volessero far delle pazzie, sarebbe un bel gusto, eh? di trovarsi in una
-concezione poetica che testimonia un cattivo gusto delirante. -in senso concreto: scritto
è di sincero, ma solo il gusto di esibire voi stessa, l'ostentazione
, dello stile, del buon gusto, della chiarezza, della verisimi
signor tosi, scrittore elegantissimo e di gusto simile a que'nasi che si risentono
chiarissimo montesquieu nel suo 'saggio sul gusto 'dà in questa pecoraggine, trattovi
naso a tutti gli uomini di buon gusto. faldella, i-4-74: baccio emanuele maineri
orgoglio ingiusto, / senza genio, senza gusto, / che non vider mai dal
censura pedante. -caratterizzato da un gusto compiaciuta- mente e tediosamente erudito (un
questo tale di conseguire cosa di suo gusto ed essendo vicino a ottenerla, un
, tanto peggio amiamo. -con gusto peggiore. foscolo, viii-134: nel
certo del migliore euripide, siamo in un gusto bizantineggiante e nevropatico, già più vicino
peggiorò nelle scienze e nelle arti il buon gusto che già da qualche secolo prima si
, bisognosi tutti, comunque, a gusto nostro, delle radicali cure di un
: per me, non ci ho mica gusto a parlarvi, e se vi offendete
anche, a parer mio, quel gusto di romanzare la vita, che tutti
all'uso, alle abitudini e al gusto comune, abituale; insolito, ignoto,
tutti gli uomini intendenti e di buon gusto naturale. nappi, xxxviii-221: seranno
carne macellata di poco pregio e cattivo gusto in quanto piena di pelle e tendini
delle angherie predilette, perché stuzzicava il gusto della più vile natura umana, di schernire
. e. cecchi, 7-60: questo gusto del 'manuelino ', i portoghesi
carducci, ii-3-211: chiedo perdono al tuo gusto di parecchie strofette e di molte frasi
. citolini, 46: sotto il gusto sarà il sapore e le sue differenze,
più che l'architettura, domina il gusto della favola e della messinscena: per
tal umor burlone / e perduto nel gusto del beffare. tecchi, viii-51: un
spato cristallino. -ottimo al gusto, squisito. -in partic.: che
che è di squisita fattura, di gusto raffinato; che raggiunge un'assoluta validità
: i prudenti devono moderare il proprio gusto e negare la propria volontà per arrivar ad
] perfezionarsi in dio e riformare il gusto dei tempi. -affinarsi, ingentilirsi
dover attenderne, con estreme finezze di gusto, altrettanto estreme finezze di perfidia.
. che dia vaghezza al conserto e gusto e diletto all'uditori. g. b
diavolo che, se ti hai quel gusto di lingua già accennato, bisogna ti
eri / testimone? -di pessimo gusto. de pisis, 1-487: sepolcrale
tra sé alla bestia -hai quel maledetto gusto d'andar a cercare i pericoli, quando
perite nel mestiere / e consolar il gusto al bromio dio, / con questo
incontrava il meccanico poi, si cavava il gusto di sgranargli in un sorriso tutte le
al primo istante essi ripugnano al gusto d'oggi. = deriv.
guastar la storia, senza soddisfare al gusto permaloso, schifiltoso e presuntuoso di quei
la maggior parte de le dilettazioni del gusto e del tatto venereo e altre mollicie sono
diceva) mangiata cruda è insoavissima al gusto, perniciosissima allo stomaco e del tutto
vivande le colorisse di cinabro ingrato al gusto e pernicioso allo stomaco. cesarotti,
cibo, se lo mangiava con un gusto ch'io non disgrado un abatino parigino,
da poi che l'uomo ha perduto il gusto di dio. 4. disus
, preparato secondo le tecniche o il gusto di tali popolazioni. porcacchi,
per pruova) che molto mi giovarebbe il gusto di quei pomi codogni e persiche confette
persicata come il cotognato, più grata al gusto. tasso, ii-266: la ringrazio
dall'altro. pallavicino, 1-304: il gusto della speranza, se vogliamo persistere nella
pulcri oggetti, / ch'a ogni perso gusto sarien grati. 5.
un modo della scrittura.. gusto personale. anzini, iii-24:
, comporre, elaborare secondo il proprio gusto personale, in modo non convenzionale o
le sue specifiche aspettative, il suo gusto personale. arbasino, 9-279:
: gli orientali mostrarono ii loro naturale gusto in personificare fino gli attributi della divinità
per l'ordine e la chiarezza, il gusto per le distinzioni perspicue.
l'altra, fra natura e studio, gusto eletto e gusto naturale, produsse l'
fra natura e studio, gusto eletto e gusto naturale, produsse l'inimitabile e l'
io credeva bere della mia quiete, gusto amarissima acqua d'infiniti travagli noiosissimi.
ne derivano: deformazione in peggio del gusto letterario; modificazione negativa della lingua;
contra il pervertimento del linguaggio e del gusto. ghislanzoni, 10-16: le trasformazioni
nelle parti moderne della città, il suo gusto pervertito e trasformistico lo avesse portato a
se in ogni altro lavoro tenne quel gusto, non temerei di chiamarlo pratico, ma
la carne bianca sfogliata, di buon gusto, nutriente, ma un po'pesante
-che dà molto fastidio, di cattivo gusto (uno scherzo, una battuta)
, sobrio nel vestito grigio-perla d'ottimo gusto, vispo e allegro e garbatissimo e
collo spegnere in me quel pocolino di gusto che avevo preso. serra, ii-280
, se non qualcun c'ha torto il gusto / dietro a le pesche over dietro
iii-169: avete uno stài maschio, un gusto fino; / nell'erudizion pescate a
: io già ho avuto sempre un gran gusto per le cose impreviste. c'è
vetro nuotano con uno slancio, un gusto di inflessioni del loro corpo sodo.
, per la verità, non di quel gusto che sono quelli di venezia;.
-pacchiano, volgare, di pessimo gusto. monelli, 3-16: abolire quella
spregiudicati, degli arricchiti, del cattivo gusto che li contraddistingue. soffici,
economia fatta sottile, ma per buon gusto. gigli, 4-117: passiamo ad un
, 1-149: non la trovava di suo gusto. il peso specifico di quella bimba
delle cose mie. -di pessimo gusto, sapore (con valore aggett.)
palazzo carignano: vasto edificio di pessimo gusto. gozzano, i-48: loreto impagliato
cornice (le buone cose di pessimo gusto!). buzzati, 6-226: senti
cose, come minimo, sono di pessimo gusto. 10. che è di
(un oggetto); sgradevolissimo al gusto (un cibo, una bevanda).
pessimi della provincia, tutti ingrati al gusto e scomunicati generalmente da tutti i medici
: ciascuno esempio pigli, chi ha gusto, / della mia sposa e pesti il
cavalier marini in poesia, sono peste del gusto. foscolo, vi-221: mostri fra
di zolfo. -che ha gusto sgradevole; disgustoso, stomachevole (una
grave scadimento del livello culturale, del gusto letterario. monti, i-79: io
aretino, 20-181: i viniziani hanno il gusto fatto a lor modo; e voglino
segnalarsi sdegnando il petrarchesco servile o il gusto greco e il latino e soprattutto la moltitudine
età in cui la ragione e il buon gusto non avevano ancora strappato l'impero della
b. croce, ni-26-260: il buon gusto aborre
seguendo i dettami della moda o il gusto personale. petrarca, 219-8:
seguendo i dettami della moda o il gusto personale. tommaseo [s.
seguendo i dettami della moda o il gusto personale. gioia, 2-ii-319:
41: dimmi un poco, per un gusto, se usano costì le pettinature come
fretta, / ch'io restavo dal gusto sbalordito. / or alzava una ed or
lattiginoso bianco * abbondante, d'un gusto acre e simile a quello del pepe.
pittura, della quale ne ritiene ancora buon gusto, e dell'arte di lavorar al
ci terremo compagnia. -gradevole al gusto. chiaro davanzati, 4-3: così
appagare il desiderio di conoscere o il gusto estetico (un'opera d'arte, uno
classicistici, secondo i dettami e il gusto del periodo fascista (e ha valore
sentiva piacenza. -appagamento del gusto, della gola. dannunzio, iii-1-917
frugoni, 4-113: in materia di gusto / quello che piace è giusto. e
le sue occorrenze, perché avrà sempre gusto di farle piacere. manzoni, pr.
3-1065: similmente giudica nel geno del gusto che qua possiamo aver de cose divine
travaglio eterno. lippomano, lii-15-66: gusto e piacere ha d'intender le inclinazioni
bello, ma è come quello del gusto dell'odorato. ghislanzoni, 2-31: il
desta in core. -appagamento del gusto, della gola. m. villani
piacere et al dolor sensuale e specialmente del gusto e del tatto, nel qual piacer
amara. -di piacere: di gusto. valeri, 3-23: quel vecchione
appagare il desiderio di conoscere o il gusto estetico (un'opera dell'ingegno, un
stimata dilicatissima e contiene, secondo il mio gusto, un'insuperabile grazia. crudeli,
ed il mare. -gradevole al gusto (un cibo, una bevanda, il
.. non sono così piacevoli al gusto, per la tenerezza loro, come son
del frumento, e avvertendoli piacevoli al gusto ed utili al mantenimento della vita.
di piacevolezza. -gradevolezza per il gusto. -con metonimia: ghiottoneria, leccornia
carducci, iii-24-209: lo scrittore di gusto raschi d'attomo l'opera sua il
alle azioni gravi per... dar gusto a quelli che si dilettano più delle
ripugnanza per i cibi animali, il gusto d'un'innocente pastura sono in correlazione colla
fasto famelica salita ai sesti piani del gusto. baldini, 9-149: mi riesce
piastroni contesti di simili materiali combinati con gusto raffinatissimo. = dal fr. plastron
/ per tua piatà illumina il mio gusto, / sicch'io con rime dilettose e
una maniera di manicaretti assai piacevoli al gusto. bracciolini, 1-14-59: in un
aveva trovato finalmente il disco di suo gusto; postolo sul piatto, aveva avviata
vista e con estrema vaghezza appagavano il gusto. scaramuccia, 31: girupeno..
e in pochi momenti si accorda al gusto ciò ch'egli vuole, non ciò
mangia carbone, calce e terra con gusto. 2. veter. licomania
. patol. alterazione del senso del gusto, per cui sono appetite sostanze normalmente
'picacismo': in patologia, pervertimento del gusto, caratterizzato da un disgusto particolare per gli
anche [la sassifraga] è dolce al gusto, che temprato / è da un
da masticar molto bene e da sentirne gusto, guardando bene se picca o li dà
: ho scelto argomenti da risvegliare il gusto e piccar la curiosità dell'universale. milizia
se medesimo un uomo mediocre, di gusto non sano e d'animo piccino. carducci
detto piccolito, di tal perfezione e gusto che per confessione dei più accreditati mercanti
: consisteva in due stanze arredate con gusto squisito e fomite di tutti i mobili,
di comportamento o alla mancanza di buon gusto comunemente attribuite alle persone di tale condizione
). miner. varietà di farmacolite con gusto molto amaro per la presenza di magnesio
essere schiacciati, non mi dava nessun gusto. betti, i-151: state zitti,
c'è della gente che prende il gusto a popolare il mondo di morti di
, 1-vii-222: ha rimesso in piedi il gusto semplice e vero del dentone e de'
) per il dire a mente con buon gusto e vario piegamento di voce qualche poema
i saraceni piegavano le voci latine al gusto della loro lingua. santi, iii-282
pascoli, i-135: arrivò alla perfezione del gusto e della nobiltà nel panneggiare e nel
, 207: bisogna che tutto pieghi al gusto dominante. casti, 21-21: poiché
). - anche: che ha gusto vellutato, non particolarmente secco; morbido
figura. lanzi, iii-85: il gusto di leonardo... non solo differisce
a nevicare, e anche io presi gusto a quelle sere a cacciarmi nei carrozzoni
o rialto nel mare. -pigliare gusto a fare qualcosa: v. gusto,
-pigliare gusto a fare qualcosa: v. gusto, n. 12. -pigliare
è frutto di eccellente odore e di molto gusto al mangiarlo, il sapore è un
sezze, i-467: se volete sodisfare al gusto di tutti li frati, ciascheduno di
la compiacenza della vecchia pignoleria militare, il gusto ad impuntigliarsi nelle disposizioni delle circolari.
francese, benché ingegnosissimo, ebbe cattivo gusto in opera di mecenati e che,
serie di eccetera, che al mio gusto sembravano piuttosto pillole di chinino.
comanda a questa cruda / che, per gusto o per mercé, / il mio
che la chiamino, che dà buon gusto al bere ed ha una piacevolissima astringenza.
. sono bianchi, dolci e dilettevoli al gusto, coperti da certo sottile invoglio de
di drieto, poiché mostra tórli con tanto gusto! buzzi, 1-23: raccogli le
delirio mostruoso d'oscenità e di cattivo gusto. 2. tecn. pivotante (
, perché sono inorpellate, pessime al gusto, perché sono composte d'amaritudine.
alle scale. slataper, 1-88: avrei gusto di vedere qualche scena: ma non
grande e buon nudrimento e molto grati al gusto. viaggio di i. soranzo,
o color arancio, anche di buon gusto. de pisis, 1-394: aveva voluto
, d'odore simile altaristolochie et al gusto amara. e però l'usano i tedeschi
mediocrissimo; di scarse capacità e cattivo gusto. soffici, v-6-375: quando
. -per estens.: secondo il gusto per il pittoresco di maniera, in
, d'una diligenza e d'un gusto così pittoreschi che è cosa da stordire
); costituì un'autonoma categoria del gusto, che si andò organicamente formando in
loro case, quasi con un ingenuo gusto del pittoresco. 4. che
umili.. figur. corruzione del gusto. enovesi, 246: noi
cuore è tuttavia debole, né il gusto affatto spogliato dell'antica pituita.
seguendo in questo più il suo partìcolar gusto che l'arte o il parere degli architetti
più né meno, / che 'l gusto suo d'oppenion sia pieno. de mori
3-48: oh colei certo può pigliarsi il gusto di regalarsi ogni anno un piviale di
di conservatorio, senza ispirazione e senza gusto. c. e. gadda, 7-196
, 14-69: allora capirete che lo stesso gusto d'amarognolo è come un pizzico,
: a quante [baccanti] aveano gusto di bevanda bianca e lattata, bastava che
mi voglia prendere il peso e il gusto di far l'avvocato volontario dei bestioni
piata2, sf. region. loquacità, gusto della chiacchera, parlantina. - anche
baldini, 5-63: uno scrittore di gusto squisito si è cimentato con questa trama
a chi non le va bene a gusto. lancellotti, 186: non solamente
numero di oggetti scadenti e di cattivo gusto. genovesi, 2-105: e difficile
mettere in testa di uomini il buon gusto, finché dura la plebaglia di quei libri
mentale. 4. conformità al gusto del popolo. savinio, 12-296:
senza cura e maestria, con cattivo gusto e con cattivo materiale. d.
è ormai fuori dell'uso e del gusto, e possiamo trascurarla. bocchelli, 2-xxv-277
se appartenenti ad una stagione fossile del gusto. moretti, ii-771: tu che t'
pasolini, 13-88: è chiaro che tale gusto del pastiche, e del 'rifacimento letterario'
poco iroso e un poco di cattivo gusto... di lukacs.
inglese,... trova di miglior gusto condurvi alla spettacolosa sala di 'skating'.
: se ti è, madonna, a gusto, / che turno campi qualche pochettino
collo spegnere in me quel pocolino di gusto che avevo preso e col cancellarmi quel
solennità, dal contenuto sentimentale, dal gusto del particolare; può essere narrativo o
temperatura per vedere quali fogge vesta il gusto della maggioranza legale, distrae, raffredda
parigi, ove particolarmente trionfa il buon gusto di quella sorta di poetare. algarotti,
da un pezzo in qua di maggior gusto. galileo, 5-135: non si deve
risposta, / per sollazzare e dar gusto agli amici / della nostra brigata / e
è il paesaggio lagunare, poetizzato con gusto non sempre rigoroso. -con
era sottil conosci tore del gusto de'suoi tempi, la facea con un
: poich'eccitò de la vittoria il gusto / l'appetito del sangue e de le
notato in nessun paese del mondo questo gusto del nuovo come nelle nostre città,
proprio come i bambini che 'ci colgono gusto a star lì apposta', il tocco
, pedantesco, insulso e privo di gusto. dossi, iv-153: odiamo
goffa, inesperta, fredda o di cattivo gusto. = voce dotta, comp.
almeno nel cinquecento, una vena di gusto eterogeneo ed eccentrico, poliforme, praticamente
, con fiondi simili alle lenticchie, al gusto costrettive. questa, bevuta, fa
suggeriti da circostanze singolari o da un gusto singolare, si ferman lì; quali,
, riguardo al fatto) o a un gusto più generale, passano via via in
, strisciate, ferme, dispari et al gusto alquanto costrettive. fa i fiori
,... s'usavano con tanto gusto dagli architetti del tempo addietro. p
, così essi mutano opinione secondo il gusto degli ascoltanti. 2.
penda in nero, odorifero, dolce in gusto e che nella fine lasci amaro el
e che nella fine lasci amaro el gusto. mattioli [dioscoride], io:
l. pascoli, iv-1-68: bellissimo gusto di scrivere politamente! grande sventura però
3. eleganza, raffinatezza, buon gusto nel vestire, nell'abbigliamento.
del modo di vivere; squisitezza di gusto; lusso. bisticci, 1-ii-215:
4. elegante, lussuoso, scelto con gusto, con cura, conforme alla moda
2. eleganza, raffinatezza, buon gusto (spesso unito a sobrietà) nell'
averani, iii-53: sentite lo stravolto gusto di questo signore paragonante l'anatre e
pena questa state ho comprato per mio gusto duo paia di meloni; e bench'
dati, 3-132: il zanchini si pigliava gusto di burlare certi pollastrotti che uscivano del
e cori cantati da'giovani di buon gusto: un'altra fazione tentava un altro assalto
.., la 'spagnola', che per gusto d'interrorirsi anche con le parole.
a bella posta, è proprio un gusto a vederli... quest'anno son
diverse sorte di torte, secondo il gusto. salvini, v-1-5-7: fa buone
sieno assai più grossi, sono al gusto più sciocchi: ma per essere più
vorrebbe, tomo a dire, il gusto e il polso inglese per conservarle.
: lavora di genio, che è un gusto a vederlo: sotto la sua vanga
ove ora uno sprone brillante accendeva il gusto di vivere e vincere. -essere lasciato
e la sottoveste era di un drappo di gusto sopraffino lavorato in oro ed argento.
a dilettamento della veduta e del gusto, così quest'opera è data fuori a
nelle montagne di trento e di buon gusto. tramater [s. v.]
pomo, / che fu sì amaro al gusto a quel primo omo. s.
.. che molto mi giovarebbe il gusto di quei pomi codogni e persiche confette che
tommaseo]: è corrotto altresì come el gusto dell'ammalato o di una femmina grossa
a bella posta, è proprio un gusto a vederli. verga, 8-83: la
sfarzo (e la propensione, il gusto, il compiacimento che lo determina e
; compiacersi di qualcosa, averne il gusto, coltivarlo. ciro di pers,
) di luigi xv; che a tale gusto è ispirato, improntato. -stile pompadour
parole (un sentimento, il cattivo gusto); venire ostentato (un impegno
; arredato con suppellettili ispirate a quel gusto; che ricorda, che appare simile
artista che opera nell'ambito di tale gusto, secondo tale ispirazione. -per estens.
vacuamente esteriore e a effetto; il cattivo gusto che presiede a tale atteggiamento dell'artista
strati su strati del più strepitoso cattivo gusto. una serie di interni, scorci urbani
nouveau ci sento, per il mio gusto di adesso. = voce dotta
senso sano e della squisitezza del suo gusto. 8. che si esprime
le convenzioni sociali, a un diffuso gusto per l'etichetta (con partic. riferimento
sottomettere. soffici, v-5-45: il gusto della parola trucolenta o ponderosa, dell'
auttori possono sapere che quegli abbiano sottile gusto. ripongonsi ancora quegli degli alpi.
degno di roma, degno del tuo gusto, / e del ponteficato nostro d'
chi non avverte il lezzo di cattivo gusto che esala da frasi di questa specie.
a seguire il ritmo di evoluzione del gusto popolare... il pubblico pop è
vuole in tal teatro, che è nel gusto italiano, e sai se le mie
tempo vendicare la ragione e il buon gusto dagli sfregi ricevuti da un autore fatto
, in modo di renderle accessibili al gusto, alle esigenze, alla mentalità del
facilità dal popolo; conformemente al suo gusto, alle sue esigenze, alla sua
d'orgoglio popolesco. -accessibile al gusto e alla comprensione popolare. castelvetro
sm. gretta e cieca adesione al gusto e alle maniere volgari e grossolane del
non credete ai giornali che hanno il gusto di ingannare la gente. leggete il «
non c'è fra loro universalità di gusto in letteratura, più che non vi sia
ch'erono all'occhio belli e al gusto buoni. firenzuola, 951: d naso
bene infarinati, sono molto ghiotti al gusto, quantunque siano di tutti gli altri più
ch'erono all'occhio belli e al gusto buoni, / e circondati intorno di
, schifoso; sgradevole, ripugnante al gusto. passeroni, iii-140: a casa
disordinato. alfieri, 7-184: ho gusto che le sia piaciuto il sonetto della
. s. spaventa, 2-168: che gusto trovarsi in mezzo a gente che ti
1-177: donami sapienzia cum eterno / gusto de tua dolcezza, o setteforme,
. pallavicino, 1-336: se al gusto di mecenate la vita, eziandio nel
pornografia. piovene, 7-7: il gusto... dello scherzo, del gioco
esca dolce, potabile e grata al gusto. pisanelli, 13: le persiche,
visite: ma niuna con maggior mio gusto che quella del cardinal s. giorgio.
nel quale natura pose la proprietà del gusto. guarini, lvt-260: se 'n voi
sono seduto subito a mangiare con un gusto e un'avidità che l'hanno fatta trasecolare
estimato che sia per riuscir di loro gusto che la principal parte di questa mia relazione
nazionale dell'anima, che era di gusto gotico, con una facciata quadra a tre
di seta e tendine, secondo il gusto e la moda, anche per sfoggio
fuori tutta quanta dorata e dipinta con gusto sopraffine, arricchita di delicatissimi intagli nelle
: gli occhi, gli orecchi e 'l gusto degli uomini sono sempre acconci a quel
della moltiplicità dei grandi modelli e del gusto della buona critica che la vera filosofia ha
oggettismo di questa musica, il suo gusto di 'tempio nella camera', di '
quando l'alba era limpida, il gusto di alzarsi piano piano senza svegliare il
secondo l'uso, la mentalità, il gusto dei portoghesi. baretti,
, 9-176: « o che ci prova gusto a pigiarsi la fronte con codesto coso
. pavese, 10-194: il mio gusto voleva confusamente un'espressione essenziale di fatti
di asprezza, che ha aroma e gusto pieno. soldati, 6-443: un
e il putti, imbevuto di spirito e gusto umanistico e letterario,...
. viene a restringere... il gusto e la stima di codivilla per le
.., così, per il gusto di vedere come va a finire, per
di eccessi arbitrari nel giudizio e nel gusto: ma è una presa di posizione personale
l'ebbrezza di possederle, sembravano aver perso gusto. moravia, iv-316: mia sorella
senza privilegio, lo fa monarca del gusto, del tatto, del viso, del
abito da viaggio da uomo, di ottimo gusto, e così vestita prese la posta
uno sviluppo della cultura figurativa e del gusto rinascimentale. r. longhi
: deformità da cui uno schifiltoso buon gusto rifugge inorridito per incappar forse in peggio
: caso berté, ovvero il cattivo gusto in diretta... maffucci..
immotivato cattivo gusto, di stampo post-femminista for
posticce. -che è di cattivo gusto. nievo, 3-14: delle posticcie
accogliente o arredato con grazia e buon gusto. betti, i-900: -guardaroba,
/ cedendo questo a quel, così per gusto / e per via d'appendice e
la salute o senza svantaggio per il gusto (in partic. l'acqua, per
esca dolce, potabile e grata al gusto. lubrano, 1-64: l'acque
la cosa potabile ad esser principio del gusto. n. villani, 4-115: «
nuova salsa e un nuovo potàcchio di un gusto applaudito, nessuno poteva comperarlo da altri
. carducci, iii-24-233: con che gusto voi le potereste [le vecchie querce
lorenzo de'medici, ii-61: il gusto è la potenzia del gustare, /
, et il seme di sapore al gusto acuto et odorato, inutile. sono le
hanno una notevole capacità di influire sul gusto, sul comportamento, sulle azioni di
in altre cose, l'imperio del gusto... è lasciato interamente a
nostri, cioè viso, udito, gusto, odorato e tatto; e cinque le
, celioni tutti e due, che davano gusto a sentirli. carducci, ii-6-161:
.]: la bevutina può essere di gusto e a sollievo; la pozioncèlla specialmente
di autorità che si stimavano di buon gusto e intelligenti, di far spendere a
, ii-31: ove fermaimi a rimirar con gusto / a ima prace di persa la
vaso coperti servendovene alla occorrenza per dar gusto. a. boni, 954: '
, / al vano garrular non presta gusto, / né al mal dir de la
valorosamente debellato e desidero che non prendiate gusto a così cattive pratiche. -incontro.
mondo secondo il proprio comodo e il proprio gusto. d'annunzio, iv-1-516: lavorare
della realtà, ma semplicemente un suo gusto. 2. pragmatistico.
tempo idolo della nazione ed esempio di gusto anche agli stranieri. -sostant.
ch'erono all'occhio belli e al gusto buoni, / e circulati intorno di
ant. corrotto, pervertito (il gusto). fr. colonna,
. eppur dàn legge, fissano il gusto, fan tremare i liberi ingegni e tiranneggian
naturali,... i precettisti han gusto che si faccia delle maniere poetiche.
categorico. vittorini, 5-106: col suo gusto del buon senso e della temperanza,
suo figlio un pre- cettor di proprio gusto. goldoni, xi-572: credetemi, signore
di ribellione, desiderio di vestiti, gusto rabbioso di umiliarsi, buttarsi via,
della 'cronaca 'hanno riscontro col gusto e lo stile, con l'estetica e
operarono un compromesso ira realismo americano e gusto astratto e, muovendo da un intento
delli famigli. 6. ottimo al gusto, sopraffino. fagiuoli, vi-122:
porta così angolato, precorritore di un gusto dialettale comprendente anche 1 macheronici, o
tra quella gente fu sentito con gran gusto. pacichelli, 2-35: il duomo
gradito (o il più gradito) al gusto (anche con riferimento ad animali)
proprie inclinazioni e attitudini, al proprio gusto. s. maffei, 5-2-394:
orchestra nelle sue volate che eseguisce con gusto e colla massima grazia. bernari,
concreto e spesso al plur.: gusto, interesse spiccato o predominante; particolare
di persone colte ed educate a squisitezza di gusto. b. croce, lv-ii-12:
pessimi della provincia, tutti ingrati al gusto e scomunicati generalmente da tutti i medici
, con maggiore soddisfazione, con più gusto. e. cecchi, 2-147:
senz'aver fatto un po'l'orecchio il gusto l'animo a quella lingua e a
: dal padre... ebbe il gusto delle cose d'arte, il culto
che prescinde dalle tecniche e dal gusto propri dell'impressioni- smo.
dover attenderne, con estreme finezze di gusto, altrettanto estreme finezze di perfidia.
ai sensi, in partic. al gusto e all'odorato; squisitezza raffinata.
. che appaga pienamente il senso del gusto per il sapore eccellente e gradevolissimo;
chitarra, impassibile, con una specie di gusto prelibato -magnifico, meraviglioso, lussuoso
manifestazione di una tecnica o di un gusto che si diffonderanno in tempi successivi;
sentito nulla, né) ure il gusto, credo, di farsi fottere, ché
, perciocché mutava continuamente, mescolandovi il gusto or di questo or di quell'autore
.. si può osservare tra il gusto del pubblico 'e quello dell'artista non
contratto,... stava prendendo gusto a prevedere tutte le possibili inadempienze dell'
l. pascoli, ii-34: avendo preso gusto particolare a'ritratti ed a maraviglia riuscendovi
cognosce e comprende alla vista, ma dal gusto che la sia dolce e fatta;
senso di cortesia ingenua di gran buon gusto; se ne veniva presi, senza accorgersi
, con quale vivacità non ne prenderanno il gusto? pananti, i-12: io presi
il diletto della musica a cui prendeva gran gusto e fine comprensione, benché non avesse
caduco, il fuggevole, diede il buon gusto, preparò l'immortalità. ungaretti,
alfieri, iii-1-141: le ricchezze il buon gusto e le arti preponderando, la libertà
temi sui quali insisto o per il gusto d'esser fedele a un'amorosa elezione,
da gente che si trovava ed essere di gusto quando non era di genio.
fu variamente operante, come indirizzo di gusto, fino agli inizi del sec.
'). 2. scelta di gusto, atteggiamento ispirato a tale ambito artistico
-ci). ispirato, improntato al gusto dei preraffaelliti; che ricorda il tipo
furono esponenti; ispirato, improntato al gusto, alla poetica del preraffaellismo; che
, dopo le poche prove ancora di gusto quattrocentistico dell''adorazione dei magi '
figurative. è... di un gusto che, quantunque sostanzialmente michelangiolesco, è
al preromanticismo o vi è improntato come gusto e cultura; che precede cronologicamente e
9-160: è uno spasso vedere gente di gusto così grosso e di voglie così
prese religiosi e signori, ci hanno un gusto matto. -avere le prese
immortalità dove tende amore, ma al gusto che ci fa languidi, ci toglie
non sapendo ch'è un presaggio del gusto vero ed ésca per poterci ingannare.
render ammirabile con la squisitezza del suo gusto la profondità della sua erudizione. guglielmini,
cecchi, 2-162: ci lavorarono prima di gusto, ep- poi di ripicco. moltiplicarono
. rucellai, 2-9-8-22: quello che il gusto detta loro [agli uomini] presentaneamente
lo facessimo riformar noi secondo il nostro gusto. da ponte, 186: invogliatosi
. galileo, 3-2-7: il mio gusto fu il sentirgli raccontare i ragionamenti ch'
dipinti, modellati con garbo facile nel gusto dei presepi napoletani del seicento.
, ili-io: piacque a'napoletani il gusto della sua [di luca giordano]
movimenti, ma offenderanno l'uomo di gusto fine con le imprecisioni, i press'a
un bambolino. 4. gradevole al gusto, soave all'olfatto; sopraffino.
, / al vano garrular non presta gusto, / né al mal dir de la
avanti, gridarono che corrompevasi il buon gusto della danza e che si trasmutavano in
1-52: essendo il suo più gran gusto [dei demoni] il rivoltare l'
naturale ch'io procurassi di avvezzare il gusto de'lettori miei. stampa periodica milanese
vi pare forse che ci stia per mio gusto, in mezzo a questi sciocchi,
prete. -inopportuno o di pessimo gusto (uno scherzo). -con valore
che la paz- zerella continuasse a trovar gusto a eludere quella impazienza. forse essa
le inezie inserite con tanta pretensione di gusto nel « redattore bolognese ». carcano
3. privo di sobrietà e di gusto; appariscente, vistoso (un ambiente
. in modo vistoso e appariscente, senza gusto e sobrietà. oriani, x-25-29
eccessiva; mancanza di sobrietà e di gusto. oriani, x-15-122: erano gruppi
pretensione, tanto da rivelare mancanza di gusto o vuoto sussiego. -in partic.:
scoloriti. -che rivela un cattivo gusto pacchiano, volgare, appariscente, vistoso
, v-6-103: gente di cultura, di gusto, d'equilibrio, gente pretta paesana
[il gatto] pressoché enciclopedico nel gusto in onta ad una organizzazione che annunzia
-diffondersi energicamente o definitivamente nel gusto, nell'uso, o nella mentalità e
volte nel suo architettare prevaricò dal buon gusto per adattarsi ai moderni.
il preziosismo, vale a dire quel gusto per le raffinatezze delle immagini e per le
: tanto che nell'ultima fase il gusto decorativo prevale e il quadro è bello
! carducci, iii-5-312: dittatori del gusto erano allora in ispagna i 'gongoriani '
che non hanno se non lo sterile gusto, v'ha chi è solamente innamorato
da vero il tuo finissimo ed elettissimo gusto e la tua elegante erudizione.
i-134: non solo ha accomodato a mio gusto tutto ciò ch'apparteneva a la favola
larga e più soda del nostrale et al gusto è ancora più saporito dell'altro.
prezzo di quelle inezie e il buon gusto della sua sposa. gentile, 2-1-
, che, se avanza per buon gusto (ma puossi parlar qui di buon gusto
gusto (ma puossi parlar qui di buon gusto?) una consimile del piron,
e. cecchi, 5-103: quel particolare gusto, stipato, nordicamente barocco, ch'
sempre con vantaggio della fantasia e del gusto. f f 3.
postimpressionista, toccati nel colore con molto gusto. bonsanti, 4-79: l'amore per
vasari]... di un gusto che, quantunque sostanzialmente michelangiolesco, è
voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vital nodrimento / lascerà poi, quando
hanno il colore più bello, il gusto più aromatico. 11. direttamente emesso
primo legno, / che in un gusto a tutti nuoce, / non arebbe il
sta bene, è un abito di buon gusto, che forse forse farà la prima
pavese, 8-109: liberarsi da ogni nobile gusto, e accettare di essere..
.): che è improntato al gusto, all'uso dei primi anni del secolo
: comincio a sentire un principio di gusto, dopo che la malattia m'aveva come
una libera e tranquilla società fondata sul gusto del travaglio e su i princìpi della morale
/ odor, sapor diletta e piace al gusto. forteguerri, 17-83: rimasero al
con quale vivacità non ne prenderanno il gusto? -di primo acchito.
cuore l'onore della chiesa, il gusto di dio e di portare in cuore
acquista, /... e 'l gusto e 'l tatto / acquetan cose d'ogni
, di prò: con soddisfazione, con gusto. c. bini, 1-52:
salvare la propria inerzia e il proprio gusto in essa. = deriv.
più fortunati, avevano esaltato il proprio gusto dialettico assistendo ai duelli fra eschine e demostene
loro drappello / diede a firenze un gusto troppo bello. papini, i- 158
uomo, se vuol pervenire al buon gusto, non dirò se ne spogli [delle
porti la penitenza a un estremo / gusto di evanescenze e dilettazioni morose. /
altra ragione potevano aver costoro, qual altro gusto in mangiare simili uccelli vocali e cantatori
, avesse tuttavia sortito dalla natura un gusto finissimo per le belle arti e avesse
animali, poteva produrre quel sentimento di gusto. muratori, 11-81: egli [il
rettorica discreta, fine, di buon gusto, costui non manca mai di metterci di
dai sopramobili di mezzo secolo di cattivo gusto. -scherz. redi,
4. oggetto vistoso, di cattivo gusto. e. cecchi, 3-168:
, / per darsi onesto spasso e gusto a voi, / hanno provisto una
capitolina, che tutta spira finezza di gusto ed eleganza. tommaseo, 15-188: a
è o si ritiene depositaria del buon gusto, di elevato sentire (e deriva
guardata da un severo custode, il gusto, che ne chiudeva l'ingresso ai
fa una cosa, la fa benissimo (gusto del mestiere che si è scelto,
se quella non era d'intero suo gusto, avrestilo veduto pigliare la sua figura,
goethe agli italiani, 4 immeglia il gusto con trarre a filo 'i disegni
bramantino] introducesse nel milanese il buon gusto e che bramante d'urbino profittasse de'
andamenti dello spirito estetico, ossia del gusto, di tutta la moderna europa, pigliando
morbide e saporite per il suo esigentissimo gusto, e si rimprovererà nel fondo dell'
più tosto che alla riputazione ovvero al gusto proprio. mascardi, 2-100: io
profondere, può facilmente essere di buon gusto. manzoni, pr. sp.,
mondo? -che ha aroma e gusto intenso (un vino).
la prima stette di qua dal buon gusto, la seconda l'oltrepassò; gli uni
come segno di mollezza, secondo il gusto del tempo). -piante da profumo
sopra di sé un profumo di dubbio gusto. saba, 437: quante cose /
d'un profumo eccellente e d'ottimo gusto. artusi, 294: 1 bianchi
quello che oramai si è fatto il gusto alla caccia proibita ed è molto difficile a
sono di poca proibizione, tatto e gusto no. 3. stor.
licenza e legge, un compenso d'ottimo gusto. bacchetti, i-337: il mio
marche di formaggi freschi, sciapidi al gusto, e il cui successo non è fatto
delle lettere, non promotore del buon gusto. ortes, xvtii-7-84: tali promotori
i-163: non giova che il buon gusto sia promosso e promulgato e costituito per
inigo jones incominciò a stabilire il buon gusto, che poi è stato sempre più
attuato in modo pienamente conforme a un gusto effimero. c. e. gadda
una storia della poetica, delle direzioni del gusto e della sensibilità. bacchelli, 1-ii-428
i cavalier chinesi, / che adattarono il gusto prontamente / alle vivande di questi paesi
l'appetito tuo sempre, al tuo gusto / apparecchiata, oimè!, non è
, senza di cui non ci è gusto, il quale non è altro che un
. 9. che ha un gusto o un profumo molto intenso (un
... le metafore con buon gusto, è necessario che soggetto metaforico non si
.. incominciarono gli arabi a prendere gusto alla letteratura de'greci e a propagare
la rosa incarnata s'accomoda più ad ogni gusto dell'agricoltore che qual si voglia altra
probabile tirocinio padovano, ma il vecchio gusto propaggina e si tempera col nuovo.
: bastò che i lettori sensibili e di gusto mettessero il naso in cotesta difettosa raccolta
gareggiando fra di loro per eleganza e buon gusto. 9. emanazione (di
di una persona. -per estens.: gusto spiccato. pacichelli, 1-459
che viene a condizionare ampiamente il suo gusto. propinatóre, agg. e
propizio che gli dovesse dare un tal gusto. -intercessore. tasso,
di popone, sugoso e molto piacevole al gusto e col vino acquista forza mirabile sì
, in difetto d'uno stile, il gusto. -adatto, adeguato o necessario
parma] quando sarò gagliardo e col gusto proporzionato ai vostri buon vini.
de'barbari uomini, ma 11 raffinato gusto non ama che le bellezze di proporzione.
dei tempi e del costume e del gusto letterario, è stupenda. c.
che si riconoscono coll'olfatto, il gusto, il tatto, come odore, sapore
membro nel quale natura pose la proprietà del gusto. romagnosi, 11-81: come al
libera dai vecchi schemi, inauguravano il gusto del 'frammento 'ed erano lanciati
ad adoperare moai di dire prosaici e del gusto d'oggi, che magari a momenti
prosa era triviale, oscura e di cattivo gusto. stuparich, 4-119: il succinto
. baldini, 15-49: il gusto di prosare gli prese inconsapevolmente la mano
e diventate nere, vi trovano un gusto particolare. 3. arido,
. / l'aver avuto in poesia buon gusto / la proscnzione iniqua gli perdona.
da un profumo fruttato e da un gusto leggermente amabile. brusoni, 7-276
tavolo e aveva scritto certe prosette con gusto. 2. espressione o stile prosastico
ombra dei capolavori prosperasse un certo cattivo gusto. piovene, 3-84: era un esempio
dello spazio affermatosi nei diversi momenti del gusto e nell'opera dei singoli artisti.
« anche se -aggiunge -pertini ha il gusto del protagonismo ». a. galante garrone
protettore delle lettere, non promotore del buon gusto. pecchio, 2-59: uditori e
corressero ad abbracciar la statua d'au- gusto e chiamassero in loro aiuto e protezione il
direzioni: quella letteraria, ossia il gusto tardo-romantico, con le due componenti scientifica
i sentimenti, la mentalità, il gusto proprio di un periodo precedente.
milanese, i-368: v'ha del gusto e del talento in fatto di mode anche
-in bella prova: con piacere, con gusto, con soddisfazione. salvini,
/ quegli ha cervello e beve di buon gusto. pananti, i-82: or m'
non dirò patimenti / perché nessuno ci prova gusto. -presagire. g.
a roma si chiamano privature e al gusto dilettevolissimo e dolce, ma molto più
, e dalla corte di napoli moderava il gusto poetico degli italiani. amari, i-i-vini
; fuori moda, goffo (il gusto). e. cecchi, 6-342
pe pe -che denota cattivo gusto (un oggetto). bettini,
, l'ingenua prosopopea, il cattivo gusto, i modi impacciati e poco raffinati
del tutto o nulla, viziata dal gusto delle ascensioni definitive donde si contemplano i
elaborazione e rinnovamento delle idee e del gusto (un intellettuale). b.
, l'ingenua prosopopea, il cattivo gusto, i modi impacciati, la mentalità
e qualche pittore, ogni persona di buon gusto la pensa, in europa, come
denota l'angustia mentale, il cattivo gusto, l'arretratezza culturale (oppure,
elaborazione e rinnovamento delle idee e dal gusto, o anche di nazioni secondarie politicamente
di vedute, ingenua prosopopea, cattivo gusto, goffaggine o ineleganza di modi,
elaborazione e rinnovamento delle idee e del gusto. marinetti, 2-i-416: bisogna distruggere
da meschina angustia di vedute, cattivo gusto, ingenua prosopopea, impacciata goffaggine o
elaborazione e rinnovamento delle idee e del gusto. b. croce, iii-25-79:
vedute ristrette e meschine, il cattivo gusto, i modi impacciati, l'ingenua
elaborazione e innovazione delle idee e del gusto (e ha connotazione iron. o
mediocre, aliena da raffinata ricercatezza e gusto incerto o antiquato (un capo di
evidenza le ristrette vedute, il cattivo gusto, o i modi ineleganti e impacciati considerati
: sostanza o condimento che solletica il gusto. bartolomeo da s. c.
scherma dei dispetti così importante per dare gusto all'amore. 7. aggredire
giustamente e con più merito e con più gusto di dio po- trebbono o dovrebbono provvedere
fomentava le sue tendenze più profonde, un gusto del provvisorio, un'avidità di distacco
è provvista di eccellenti cuochi da dar gusto ad ogni palato. -corredato di
, di grato odore e di gusto prelibato, e il prugnolo bastardo (clitofilus
sorte di piccioline molto più grate al gusto dell'altre. trinci, 1-269: si
benché cibo pruriginoso e inusitato al mio gusto, era di rara finezza. lucini
un peperone, senza però averne il gusto. ha il fusto inerme fruticoso,
medie. alterazione patologica del senso del gusto. tramater [s. v.
]: 'rseudogeusia ': vizio del gusto, depravazione morbosa di questo senso.
pseudo) e y£ùai <; 'gusto '. pseudogiapponése (pseudo giapponése
librettista insegna - le insidie del cattivo gusto pseudomitologico. = voce dotta, comp
padronale di campagna, edificata secondo il gusto delle case urbane. cesariano
fabbricata in villa, era però fatta sul gusto e nella foggia delle fabbriche di città
... si pensi specialmente al gusto di mettere in evidenza, di '
di una porta, tutti assistevano con gusto d'indiscrezione ai suoi sforzi pudibondi per
poemetto gonzaghiano. -dettato dal buon gusto. tommaseo, 15-26: oltre a
a spingerla a coprirsi, ma il gusto di fargli dispetto. -dir.
punto di vista estetico o di cattivo gusto (v. anche occhio, n.
! la cipria accademica è la benedizione del gusto barbogio su la propria declamazione teatrale.
messo una spina nel cuore (il buon gusto della contessa aborriva dalla pulce nell'orecchio
, / ben lo poi testificare / per gusto, tatto e audito. giovio,
paolieri, 35: per il gusto d'un infame, tutta la mia famiglia
in modo adeguato, con eleganza e buon gusto. -anche: migliorare il modo di
eleganza, raffinatezza nel vestire, buon gusto nell'abbigliamento. aretino, 20-287:
ciascuno, preso quello che più al gusto gli aggradava, lietamente desinò. g.
ma di grande pulitezza. -buon gusto nell'arredamento e nell'addobbo di un
ri presentino in tutti gli oggetti eleganza, gusto, puli tezza. bacchetti
nel modo di vivere; squisitezza di gusto; lusso, magnificenza, sfarzo.
faccia. 5. scelto con gusto; elegante (un abito, un capo
estense mosti, indefesso mantemtore del buon gusto nella pulita letteratura. 7.
quel piccolo gabinetto. -di buon gusto, fatto a proposito (uno scherzo,
capacità, perizia, raffinatezza e buon gusto nell'esercizio di un'arte o di
4. che dà, al gusto, una sensazione acre, stimolante,
per esso, lo renderanno di gratissimo gusto e pungente acutezza. idem, ii-248
: come... per il gusto l'assaporare il dolce, l'acetoso,
si volle un giorno al casino pigliar gusto di motteggiare f. b. f.
sarpi, i-2-105: ho letto con gusto 1 anticotone ', il quale però
-stuzzicare, per lo più molestamente, il gusto, provocando sensazioni di asprezza e di
, amaro e forte, / ma del gusto a serrar tutte le porte / soavemente
han punto che fare coll'organo el gusto; e intanto vien quello a sentire i
... ha sustanzia mordificativa et al gusto è aspro et alla lingua pongitivo et
e d'odor maggiore e di sapore al gusto più pungitivo e sappiente.
, che te- neano ancora del greco gusto, tutto divenne più regolato. manzoni
quasi odio di chi gli ode et abbia gusto di musica. = nome
, riguardar come saggi di pedanteria senza gusto... certe profezie pre- tensionose
9-xix-186: perché il fare insegna ed il gusto di chi ben intende ciò ch'ei
vario, punteggiato, odorifero, al gusto astringente. soderini, ii-144: gli uovoli
un certo sensuale deputato al senso del gusto, il quale o la natura
nello sviluppo di un movimento o del gusto. piovene, 5-64: alcuni tra
lombardi spresiato / lo tuo vicario col gusto mandato, / di punto a punto standogli
. puntóre, sm. ant. gusto acidulo di cibi e bevande (in
, un equilibrio morale, un ordine di gusto, una classica calma (lerivata dai
uasi per farle dispetto, quasi per il gusto di farsi morticare e punzecchiare a sangue
cose stupende e perfette, / nel gusto d'una vestita puppatola / portata
piu puramente con un minimo di transigenze al gusto temporaneo per gli ideali illustrati da calendario
suo appartamentino ammobigliato sia pur senza buon gusto ma con molta pazienza e diligenza.
purgatezza del rimanente i lor giudizi del gusto italiano nell'eloquenza e nella poesia.
, penetrante e imparziale, ponderato (il gusto, il giudizio estetico, le facoltà
stilistico e letterario di esso (il gusto linguistico ed estetico). machiavelli
fossero i 'bigonzoni ': e un gusto purgato sa quanto nel leggere o nell'
della materia e per lo molto ùtile e gusto che da lui ricevono l'orecchie purgate
muratori, 8-ii-253: fra i latini purgatissimo gusto noi ritroviamo nelle orazioni, nelle pistole
, v- 905: il suo gusto purgato dalle contrarietà lo innalzò ad un
d'ordine materiale. -dettato da gusto raffinato, da competenza sicura, da
chi, leggendo autori di buon gusto..., avrà fatto un giudicio
nel maestro, si avvicina maggiormente al gusto moderno: contorni più pieni, panneggiamento
ai canoni dell'estetica e del buon gusto (l'aspetto del corpo umano o
si lagnava della sua sorte, col suo gusto di urtare gli altri, dicendo che
n. barbieri, cv-423: averei gusto di non la dare a quel puzza
fra giordano, 3-207: per lo gusto hae [l'uomo] conoscimento del
per giustificare puzzonate e sguaiataggini del peggior gusto e più sciattamente sguaiato e sgargiante.
d. martelli, 48: secondando il gusto della grazia, che invernicia tutte le
brillar dovea / la splendidezza, il gusto e teleganza, / è la felice e
, si vedeva chiaramente tralucere il buon gusto della romana architettura. -che
luca a farvi due quadroni di suo gusto e pensiero. scaramuccia, 102:
, che non si confà al tuo gusto. dessi, 6-169: « non deve
, è di molto utile e gran gusto. savi, 1-431: il cacciatore,
non credo avere in tutte mal qualificato gusto né contaminato giudicio. de luca,
, un carattere istintivo, il 'gusto del lavoro ben fatto '. -per
corpo. tanara, 320: dal gusto e soavità della carne si cava la salubrità
la salubrità, perché, da questo gusto allettato, il ventricolo il cibo con
in opra il più magnifico e di suo gusto, domandò all'architetto quanto era la
per quanto io ho potuto ritrarre dal gusto suo. v. borghtni, 6-i-408
suo agio; come chi fa professione di gusto, col testo uscito di quarantena alltmmortalità
alla sanità, ma nulla dileticasse il gusto, forse accetterebbe la licenza che 'l medico
de roberto, 8-65: quanto al gusto, essi lo avevano formato sulle tradizioni
nel quarzo le buone cose di pessimo gusto. moretti, 73: non credere allo
vicino ai piccoli 'fatti-diversi 'sul gusto di un quattrocentesco piovano arlotto.
penda in nero, odorifero, dolce in gusto e che nella fine lasci amaro el
e che nella fine lasci amaro el gusto. redi, 16-ex-219: pel bevere ordinario
che riguarda la qualità dei tempi, il gusto o le mentalità dominanti, le opinioni
storicamente evolutiva a seconda delle esigenze del gusto, della cultura, dello sviluppo delle
non era quistione di morale bensì di gusto. -dipendere da una causa,
rivendicazione della moralità letteraria e del buon gusto ». g. bassani, 5-27:
in quella città, conturbò gravemente il gusto della quiete, venendo interrotta la libertà
propria quiete e della sicurezza ed al gusto di sì fatte delizie succede immediatamente l'amore
quilio / tal ch'ei ne va dal gusto in istrabilio. = etimo incerto
/ col becco d'esto legno dolce al gusto, / poscia che mal si torce
pavese, 10-194: seguire il mio gusto e non cadere nel canzoniere-poema fu quindi
di ogni secolo hanno promosso il buon gusto e l'emulazione dei nostri concittadini.
: credono forse che la quintessenza del buon gusto consista nel fare le spregiudicate e preferire
meglio convien definire sconcertante e scandalizzante per gusto e di proposito; estetiche rarefacenti e quintessen-
quinto è partito: / veder, gusto, aucnto, odorato e tatto.
vengon dicendo, non senza alcun dolce gusto degli altri che gli odono: e ciò
. linati, 25-125: affettavano un gusto particolare per la freddura e il quòlibet e
azioni. piovene, 7-81: il buon gusto è un riflesso dell'economia: significa
: fumo una diecina di sigarette senza gusto né grazia; rabbrèzzo ai miei pensieri
un poco i polmoni, onde con molto gusto de'suoi rabbuffati partigiani e discepoli fu
lor compagnia, ch'egli con finissimo gusto e giudizio ha raccolte e stampate in
la carne di noi bianchi ha il gusto della banana. -in relazione con
19. locuz. - racconciare il gusto: soddisfare una richiesta o una curiosità
signor salviati, racconciatemi un poco il gusto col dirmi in qual maniera procedeva il
voci, che aia vaghezza al conserto e gusto e diletto all'uditori. bontembi,
benco fu buon consigliere e raddrizzatore del gusto della borghesia che si pretende colta.
segna. leopardi, i-47: il gusto... per la filosofia..
6-92: bisognosi tutti, comunque, a gusto nostro, delle radicali cure di un
le sue delizie nel cielo prendesse alcun gusto o diletto delle cose terrene...
eterna esemplo, arra, radice, gusto e cominciamento. gherardi, 2-i-49:
, condotte, sviluppate, strumentate con un gusto e una gioia finissima.
grande et avelenata che mi tolse il gusto e mi sdegnò lo stomaco, che
. cecchi, 9-236: sarebbe di pessimo gusto, se le buone dame si fossero
raffinamento. 4. perfezionamento del gusto o del livello culturale e, in
, bensì ti manca certo il raffinamento di gusto; e l'acquisterai con l'esercizio
... dove i raffinamenti di un gusto ricercato brillano in ogni parte, non
tanto da magnificarsi, come se il gusto cattivo allignasse ora in italia e non punto
, osservando che la pittura raffinava il gusto ed elevava lo spirito. -intr.
. -sm. raffinatezza, buon gusto. magalotti, 9-1-254: in poi
perugina. -con eleganza e buon gusto. cicognani, 13-186: a me
la rozzezza e la volgarità; buon gusto, vivo senso estetico. stampa
di scienziato. -con riferimento al gusto. cesari, 6-337: le chiese
e di quanto appartiene a raffinatezza di gusto. d'annunzio, iv-1-160: sandro botticelli
: sandro botticelli rivela tanta raffinatezza di gusto nella scienza del gruppo e dell'espressione
quasi sfiora il miniaturistico. 6. gusto e piacere del fare il male in modo
o modo di vita che denota buon gusto, amore degli agi e dei piaceri
sostenuto stile, lasciando da parte il gusto totalmente raffinato e sublime. filicaia,
suo grande intelletto e del suo raffinatissimo gusto. salvini, 39-v-51: ii..
salvini, 39-v-51: ii... gusto, anche nella più bassa e minuta
: essendo ella in credito di donna del gusto più raffinato, se ne veste subitamente
piastroni contesti di simili materiali combinati con gusto raffinatissimo. moretti, i-874: avete ragione
coltivata e raffinata da un certo buon gusto e insieme dalla ragione, ma naturale
dell'abbigliamento, dei modi; buon gusto. marchesa colombi, 2-98: il
non ordinato appetito e dal diletto del gusto, convien che rimanga crudo, e questa
, i-455: chi, rinunciando al gusto delle maligne mal adattate interpretazioni, vorrà
tutti né tutti si hanno il medesimo gusto né finalmente son tutti usi a così
... applicato ai problemi del buon gusto: dal principio cioè della ragion sufficiente
figur. lacopone, 5-11: lo gusto sì dà 'l libello, / demostranno
sappia rendersi ragione del sentimento e del gusto un po ^ declamatorio del secolo di
marini in poesia, sono peste del gusto... è bene veder quelle loro
fossero attratti, oltre che dal finissimo gusto e dalla graziosa urbanità di cesare,.
ài sala alla biennale e con il gusto di non gestire ragionieristicamente la propria prodigiosa
per sua mala ventura / ha sul gusto di quelle del re mida / di mischiarsi
deverb. da ragoùter 4 eccitare il gusto e l'appetito ', comp. dal
intens.) e da goùt 'gusto '; per la grana originale, cfr
, delle quali il piacere et il gusto è tutto loro, la vergogna et
rai / del sol l'udita e il gusto e la favella / e la vita
non sono solamente un oltraggio al buon gusto, ma ledono la struttura stessa della
disegni di fiori e di uccelli, nel gusto della provincia sassone ».
l'italia, un tempo legislatrice d'ogni gusto e d'ogni letteratura a tutta l'
gran ribasso. -prendere piacere, pigliare gusto, ricevere diletto (anche con uso
avesse a pigliarla per un effetto del gusto della pace che se gli offeriva.
autorità rallentata dentro il fumo e il gusto dei buoni sigari. 4. reso
-sentire di rame: corservare il gusto del solfato di rame con cui è
, sua moglie, con ragionamenti di gusto e incitarla a giacersi più volentieri con
. rendere conforme, adeguare al gusto o alle esigenze dei tempi moderni o
rammodemare), agg. adeguato al gusto di tempi più recenti; ammodernato.
pur supposta o almeno rammodemata secondo il gusto del secolo xvi dal varchi e dal tolomei
rammodemito, agg. adeguato al gusto dei tempi più recenti.
iii-77: grazia è uno de'rami del gusto, e per la quale l'artista
desuete e manifestando una sensibilità e un gusto sorpassato. f. f. frugoni
. che riflette o si ispira a un gusto e a una sensibilità artistica o letteraria
, da coloro ch'hanno avezzo il gusto a la gentilezza e al decoro de'moderni
. rancidume, sm. odore o gusto di rancido. -anche in senso
in quanto ha una sensibilità e un gusto artistico superato; opera letteraria che riflette
ispira a una sensibilità e a un gusto ormai vecchio, antiquato e sorpassato.
letterati, di rancidume pe'lettori di gusto e di affettazione pedantesca per tutti.
-aspro, acre, forte (un gusto). lauro, 2-149: ogni
atramento secondo 'l suo genere è di gusto ranzo, striptico e molto adurente.
sono pesanti, tenere, d'un gusto dolcigno, nutrono bene, si digeriscono
che dà a tanta sua pittura quel gusto di abile reportage di tutti i motivi europei
tenute, / ma pur le vostre al gusto son più sape / di buon savore
in virtù della melodia che o bacco del gusto col suo licore del vino o venere
è l'uomo di fino giudizio e di gusto elegante che non sia rapito alle divine
...: sono molto grate al gusto queste radici e mangiansi nell'insalate,
denota fretta, superficialità, mancanza di gusto; correzione, rimaneggiamento mal riuscito di
semplicità, un rapporto giudizioso e un gusto sicuro. delfico, ii-241: se nelle
, di una scelta, di un gusto; propugnatore di una condotta, di un
fascinatrice si ritrova nella diffusa degenerazione del gusto. tipico rappresentante fu quel mercante parigino
in difetto d'uno stile, il gusto. 18. fornire l'opportuna
solo che con la dottrina riunisca il gusto, con l'eleganza la naturalezza. memmo
meglio convien definire sconcertante e scandalizzante per gusto e di proposito: estetiche rarefacenti e quintessen-
esser veduto per la rarità, pel gusto e per la pulitezza. carducci, iii-21-278
provvida cattuna eriger volle / gabinetto di gusto peregrino, / tutto ripien di rantà
gozzi, i-9-142: il vero buon gusto è cosa rara quanto il vero ingegno.
, benché cibo pruriginoso e inusitato al mio gusto, era di rara finezza.
gobetti, 1-i-533: 1 giornali mussoliniani trovano gusto a diffamare i ras, benché,
iii-24-209: altro è che lo scrittore di gusto raschi d'attomo l'opera sua i
lavorare, rannicchiato sulle impalcature, col gusto di risentirsi nelle strettoie della trincea.
il goffo e brutale amante respinto prova gusto a rasoiare il viso della signora elegante che
insieme: confesso l'imperfezione del mio gusto, al quale sono più grati i vini
. -produrre una sensazione piacevole al gusto. genovesi, 5-240: questi mi
raspata2, sf. vino di gusto gradevole e legger mente asprigno
, sm.): vino di gusto gradevole e leggermente asprigno, fatto con
e. cecchi, 13-503: questo gusto di visività cinetica si può rassodare a
scientifici,... raffinarono il gusto coll'esercizio continuo e rassodarono il giudizio col
a maggiori onori, ogni comandamento e gusto del viceré trasformava subito in proprio desiderio
per fattezza, per complessione, per gusto, ed altresì per temperamento, per
essi rassomigliare? grida tosto il buon gusto che non alla deformità degli ultimi due
due porte e quattro finestre rastremate sul gusto di quelle di vitruvio mentovate. rezzonico
del tuo squisito ingegno e del tuo gusto. 2. che deriva da
/ perch'al pascal suo vero fermin gusto, / mi verberò sol per ridurmi
quantunque in molti difetti ravvolta per quel gusto tedesco. -che si trova coinvolto
, purché ciò si faccia con buon gusto e con critica ed erudizione. carducci
razionale; conforme ai dettami e al gusto di tale movimento architettonico (un edificio
bassa voce, « non ci provate gusto, voi, a scombinare il commercio razionato
quanto alla donna, essa ha troppo gusto per quel che capita nel vicinato da restargliene
razzàio4, sm. ant. vino dal gusto piacevolmente frizzante.
in un volume antologico composto con molto gusto e accompagnato da sue fini traduzioni da
idem, 28-293: per quelli che pigliano gusto a conoscere i deboli de'cervelli,
e vi rendeva tardi. -influire sul gusto o sul modo di pensare di un
più, vivere di più, con più gusto, con più frutto, con più
la prima madre per lo suo ardito gusto essere stata cagione a sé e a'discendenti
il dovere, il diritto, il gusto, il bello, il buono, la
po'di quella cosa che si chiama gusto di lingua, rimanesse tuttora in qualche
o responsabile di un'iniziativa di cattivo gusto o di un genere di arte volgare
disputanti, gli uni son gente senza gusto, gli altri senza logica. cornoldi caminer
orsi, cxiv-32-24: mi scandalizo del buon gusto di v. s. ch'abbia
tutte quelle recitanti che sono dal moderno gusto illuminate. alfieri, xiv-2-172: nella nostra
la sua intima spiritualità in quel suo gusto di propagandista o, come (èssere
rossigna e sanza odore; riscalda nel gusto e ristigne; pesta, fa
aristoteliche e più ancora di platonismo: gusto che quel secolo avea redato dal superiore
finita, me lo sai dire il gusto che ci provate? - lo aveva affrontato
musso, ii-459: è talmente corrotto quel gusto, quel palato, quella lingua,
papi, 4-65: dal suo sagace / gusto guidato, delle fiere il crudo /
2-1-191: se meglio si adatta al loro gusto il grano navigato, se vogliono mandare
da noi chi baldanzoso ardisce / buon gusto stabilir, regger le menti / co'vani
l'edifizio delle convinzioni morali e del gusto non resse al proprio peso e fu
vino per la sua qualità incontra il gusto di chi lo ricerca ed è assuefatto a
usato metaforicamente come in 'finezza di gusto ', nessuno s'è accorto che
mestizie over dolori che dal senso del gusto e del tatto procedono. sarpi, i-1-59
disciplina. iacopone, 4-49: lo gusto entra en regula 'n ordenata astinenza,
felicità della sua voce, l'esquisito gusto nel regolarla, l'espressiva nobiltà con la
occhi spauriti, che teneano ancora del greco gusto, tutto divenne più regolato. boine
poesia 'per lasciare libero campo al gusto e alla filosofia, si sarebbe tolto un
lunghe e che a mangiarsi hanno un gusto acredolce. galanti, 1-ii-131: la
tanta regolizia, almeno per sentirci il gusto. = voce di area tose.
e politici, della cultura, del gusto; scadere di livello, di grado
notizia è quella ch'arreca compiacimento e gusto. b. fioretti, 2-5-125: non
, i-161: tu metti in relazione il gusto cinquecentistico delle mie veglie pompeiane e d'
. se sarà alcuno amante che al suo gusto qualcun ne trovi dolce e saporito,
sentirsi inferiore a nessuno; fa lavori di gusto ove esercita l'intelligenza; fa risparmi
di mela caratterizzata da polpa croccante e gusto vinoso. - anche con uso aggett
/ contemplo e comprendo intanto / il gusto della tua saliva. 3.
(539): o sia stato un gusto sciocco di far nascere uno spavento più
prendesse norma dai musaici di men reo gusto che in più chiese di roma durano
reissimo barbieri. -dominato dal cattivo gusto (un periodo di tempo).
crudi. 18. sgradevole al gusto, che ha pessimo sapore, nauseante
cecchi, 9-31: orrori d'un cattivo gusto e d'unincultura, attraverso ai quali
che i miei compagni bevettero con gran gusto, principalmente tokkò, il quale vi
dubbietà nel leggere e rileggere con sommo, gusto la canzone... insomma a
albagia francese, che troppo insulta il gusto italiano. foscolo, vtii-286: al principe
azzione del toralto non quadrò mica al gusto degli spagnuoli, al cui interesse e
. -molto brutto, di pessimo gusto (un oggetto). e.
(408): coloro che hanno quel gusto di fare il male, ci metton
e io, chissà perché, ci provo gusto a schiacciarmeli davanti allo specchio per ore
sostanze che danno il profumo e il gusto a un cibo o a una bevanda
sangue nel palato: inconciliabile cosa col gusto d'un frutto o d'una bistecca
la popolarità e gli stipendi; e il gusto d'avere queste opinioni se lo paga
senza responsabilità e pericolo certo, prova un gusto ad esserlo quanto a soddisfare la libidine
quanto alla donna, essa ha troppo gusto per quel che capita nel vicinato da restargliene
ond'ebbi in sì spessi sozzopn, / gusto insieme e stupor, fiorenza mia,
restaurasse ad ogni ora, stimolo di gusto e di appetito ne mise [la
perché volea esser tenuto il restauratore del gusto di napoli? leopardi, v-939: l'
riuscire un restauratore dell'arte e del gusto. purtroppo, la morte gli troncò
accarezza e l'onora, e mostra molto gusto di star con lei. giuglaris,
del secolo, se pregiudicheremo al suo gusto restrignendo in poche righe i lunghissimi diari
: quando, nel sedicesimo secolo, il gusto della linea non trova più da sostanziarsi
del passato. -anche: che denota un gusto sorpassato, fuori moda.
. -trovarsi di fronte a un gusto antiquato o superato. r. longhi
gazosa senza aver sete, per il gusto di poter comandare: un pio ix
= comp. da retro e gusto (v.), per tradurre il
: è passato,... il gusto [per i film comici] per
conservazione delle olive e ne rialza il gusto. -in pittura, rendere più
il fegato, sebbene questo è al gusto più soave. 2. per
è riarso; e questo non ha gusto. 3. privo di umidità
: è chiaro che il disorientamento del gusto contemporaneo si rispecchia nel riassetto dei musei
-che ha subito ripensamenti o oscillazioni di gusto. rebora, 3-i-106: io spero
commosso a vedere il soldato con quanto gusto e appetito si riattacca alla vita appena
imbiancata, mobiliata con semplicità e buon gusto. bacchetti, 1iii- 298: era
, dimostrandone la capacità di corrispondere al gusto attuale. e. garin
momenti di maggiore o minore attualità nel gusto, ma una personalità come quella di