, con insistenza; intrattenersi con particolare gusto (su un argomento, su un
ginestra. -figur. abbandonarsi con gusto e compiacimento ai vizi. tommaseo
con zucchero in conserva son molto grati al gusto, e nelle febbri ardenti, come
il collo: e nel voltare sta il gusto e l'industria. giannone, iii-167
una specie di stucco zuccherino, eseguito con gusto e con industria impareggiabile. palazzeschi,
: i favori son grandi; gli gusto, ma non me ne inebrio. filicaia
figur. che denuncia mancanza di buon gusto, di rigore estetico; scomposto, imperfetto
: tanto è predominio del buon gusto sul brio ineducato de'soliti cantori
politica. 2. assenza di buon gusto, di senso estetico. carducci,
carducci, ii-3-211: chiedo perdono al tuo gusto di parecchie strofette e di molte frasi
e inelegante. — privo di gusto, di eleganza (un abito).
alle norme dell'eleganza, del buon gusto. foscolo, xviii-75: bacio in
martora modista, / come animai di gusto fino e terso, / e d'ingegno
al desco altrui, paventano / suo gusto inesorabile le smilze / ombre de'padri,
di spirito, di arguzia, di gusto; insulso. -con litote. non
'l suo cappon bullito o infasanato / daria gusto e piacere /... a
infagottata malamente dentro un abito di pessimo gusto. moretti, iii-962: sapete che
(e per lo più inelegante, senza gusto). tecchi, 5-263: come
. savinio, 1-94: era un gusto vedere i grossi magnati della finanza,
l'istinto, la memoria, il gusto, ecc.). rosmini,
. -privo di pregio, di gusto, di valore (uno stile,
, che, se avanza per buon gusto... una consimile del piron,
bruttissima, priva di pregio, di gusto, di valore, mal riuscita,
germania, paese sempremai negato al buon gusto ed al senso della plastica,..
, niente buone cose di pessimo gusto, niente sentimenti crepuscolari.
solo che con la dottrina riunisca il gusto con l'eleganza la naturalezza.
i funghi porcini] sono molto ghiotti al gusto. soderini, ii-256: la pastinaca
la frequenza di un cibo ci infastidisce il gusto. loredano, 12-94: l'abondanza
del suo trastullo vi infastidirà talmente il gusto che non sarete zoppo in fuggire la
231: come le cose amare perturbano il gusto e le dolci lo stuccano, così
della fantasia e l'assenza di buon gusto. = voce dotta, lat.
voglio dire commette, ma pensa a qualche gusto amoroso, la pena delle adultere le
; concepito o realizzato erroneamente o senza gusto (un progetto, un disegno, un'
un uomo abituato non è poi capace di gusto in oggetti più dozzinali. brusoni,
pervertimento del senso estetico, del buon gusto. b. davanzali, ii-287:
cosa ingordo / ch'è dolce al gusto, a la salute è rea. boccaccio
, mancanza di azione creativa (un gusto, una moda letteraria).
d'inferno, che c'è tanto gusto a domare. -dipingere un inferno
stuart-mill: l'uomo inferocisce per il gusto che ci prova. -in senso
beveva, questo sì, con molto gusto e incitava me a bere e s'
forma (di uno stile, di un gusto, di un'arte, di un
, che hanno infettato / tutto il buon gusto antico / co'lor drami moderni e
.. con cosa che al corrotto gusto de l'infettato secolo apettisca. c.
modi, forme, atteggiamenti di cattivo gusto (un artista). scannelli,
cresceva tra essi la cultura ed il gusto verso la greca filosofia: e pure
società religiosa. -alterazione (del gusto estetico, delle arti, delle lettere
un antidoto potentissimo contro le infezioni di gusto. botta, 7-302: goldoni.
cominciava a signoreggiare il suo cuore il gusto della vera bontà e bellezza. botta,
è il palato e in esso il gusto e'1 suo talor ulcerarsi, e appresso
che si commetta ne'piaceri corporei del gusto e del tatto, snerva e infievolisce
circostanza, / anch'ella con gran gusto del marito / stampò due bamboccioni d'
bere?, o per mascherare un gusto non buono? o di origine oscena?
secondo le vocazioni, anche il particolare buon gusto. tommaseo, 18-i-796: bisogna provvedere
disposizione a imitare la cultura, il gusto, le mode francesi. nievo
per ingenuità mia iniziale o per un gusto poetico che tuttora respiro nell'aria,
l'iniziamento alla civiltà mercantile e il gusto delle nature morte. 2.
nei settori capillari, il rinnovamento del gusto... è divenuto anch'esso
e starne, che dan esca al gusto, / e beccafichi grassi ed illardati
vestito con ricercatezza eccessiva e di cattivo gusto. moretti, iii-524: da benpensante
d'acqua limpida, onde lascian arido il gusto, non meno che intronato il cervello
, certo gioco, il suo gran gusto di vivere, dipendevano da un continuo
, / che gli occhi e 'l gusto facea innamorare. tommaseo [s. v
io fossi in lei vorrei incontrare il suo gusto, e fargli una comedia. cesari
, i-282: gustava nell'anima un gusto innarabile. leti, 5-iv-698: con
accennò, forse pensando di incontrare il gusto del nonno, alla musica di un
di valore molto scadente; di pessimo gusto. arbasino, 21: poi,
. -che non offende il buon gusto. cinelli, 1-37: i mobili
e sì massiccia, / tanto di gusto e sentimento inopia, / che di tinte
. frugoni, iv-516: ascoltai con gusto erudito que'piacevoli placiti ne i quali
zappino per tutto..., avendo gusto d'inquietare e affliggere e romper l'
va alla secchia, / e insacca senza gusto acqua scipita. nomi, 7-io:
immutabile: / non dimandar se '1 gusto il mar glie insala, / che gli
suoi clientuli che, per eccitargli il gusto, gli apparecchiano subito l'insalata di risi
foscolo, xv-292: tanto è il pessimo gusto che offende gl'ingegni esercitati, tanta
illativo e da sdpor -òris * sapore, gusto '(cfr. insaporire).
far acconciar il mal sano palato e gusto, ed impari che cosa sia ad insaporir
i-1-3: né temiamo che si offenda il gusto di quelli cui ragionevolmente dispiacciano inscritte ai
9-xix-186: il fare insegna fare ed il gusto di chi ben intende ciò ch'ei
opportuni. muratori, 10-ii-141: provando gusto nel delizioso mestiere del non far nulla
per definizione, l'essere perfetto qualmai gusto e onore potranno dare quegli insettucoli infinitesimali
viso e odorato, / audito, gusto e tacto ensiememente. benvenuto da imola
la passione per l'arte, il gusto alla compagnia degli uomini insigni.
reso insipido. - anche: privo di gusto. slataper, 2-66: giorno
sufficientemente salato; che non stimola il gusto, il palato; scipito, sciapo (
bocchelli, 18-i-97: per una persona di gusto, e moderno, e francese,
vendetta da cui s'era ripromessa tanto gusto, le riusciva insipida e vana.
è ormai fuori dell'uso e del gusto. manzini, 17-114: la sua scrittura
.. mangiata cruda è insoavissima al gusto, perniciosissima allo stomaco. soderini,
agg. letter. reso gradevole al gusto; addolcito, ingentilito.
insociabili colle arti del diletto e del gusto, sono però le direttrici e maestre
che è particolarmente brutto, di pessimo gusto. milizia, iv-233: da molti
, 15-25: ci si accatta quasi più gusto a iscrivere la storia del logos,
vista, fetide all'odorato, stomacose al gusto, insoride all'appetito, dure alla
3-197: cose da nutrimento solo e da gusto, sustanziose e leggieri, salse e
, di un costume, di un gusto. piovene, 8-47: sono emigrati
, insufflato da una fata, il gusto di travestirsi e mettersi in maschera,
.: privo di sapore, di gusto. pulci, vii-341: 'insulso'
a intaccacchiare un po'la gravità. gusto, interesse; entusiasmarsi per qualcosa;
due lingue intarsiato / ha un certo gusto qual se a vin di chio / mescolassi
saporita e più necessaria, fermiamo il gusto. tasso, 7-91: in due
donne, senza frutti, per il solo gusto d'immergersi nelle integre solitudini?
o estetico, che è l'apprensione o gusto dell'opera d'arte, o l'
è fornito di solida cultura, di gusto per il bello e per l'arte;
contrapponevano ai sensi affettivi, cioè il gusto e l'odorato). tommaseo [
, e direi teologizzata, secondo il gusto del momento. intellettualizzazióne, sf
incerti, sempre oscillanti per il loro gusto di avventure intellettualoidi e per il loro
da scolaro ma per conto proprio, per gusto, era una cosa intelligente.
ed aggiustate ordinanze, veramente con insolito gusto ed intelligenza e con maniera molto peregrina
e più intelligibili, e con maggior gusto degli spettanti. -chiaro, nitido
3. mancanza di misura, di gusto in un artista (o anche in
3-120: vi notavo un certo difetto del gusto e una fastidiosa intemperanza verbale.
203: ma, non saprei perché, gusto grandissimo / vo'prendendo ancor io nel
tradizioni. -diffusione internazionale di un gusto, di una cultura, di una
delle bacheche d'oro e di cattivo gusto male affacentesi alla dolente imagine della povera
svevo, 8-440: intravvidi subito il suo gusto per i colori varii. a casa
i colori varii. a casa questo gusto si rivelava intero. serra, iii-391
prosaiche e certe interpolazioni non d'ottimo gusto. monelli, 2-413: nulla di nuovo
interprete del pensamento e la ministra del gusto. giusti, i-5: se è vero
entrata in quella città conturbò gravemente il gusto della quiete, venendo interrotta la libertà
, iii-10-63: sarebbe uno scritto sul gusto della 'vita nuova ', intersecando
avendo pur trovato qualche intertenimento a vostro gusto. b. cavalcanti, 95
sa veder, né che piaccia più al gusto / creda di lei, che '1
2. che esprime o si ispira al gusto, alle tendenze dell'intimismo (un
[le stiacciate], con gran gusto, intinte in una lor certa salsa.
: danno la colpa all'età ed al gusto mutato dei tempi, e certamente sono
se appartenenti ad una stagione fossile del gusto. 7. ripugnante, disgustoso
non posso servirvi con sicurezza di darvi gusto, né accennarvi l'intomo della spesa.
. petrarca, 258-14: ch'ai gusto sol del disusato bene / tremando or di
da trottate e da sorbetti di un gusto eccellente. carducci, iii-28-17: gli
!... comodo e di buon gusto, specialmente se si fa con certo
intrattenimento, d'un particolare intrattenimento e gusto, come scrittore puro, troveremmo insomma
studino pure l'altre professioni di far gusto all'orecchie con intrecciamenti di voci armoniose
;... parti tutte modellate col gusto più squisito. -ant.
carattere, o per meglio dire il gusto nazionale dell'una e dell'altra,
sinfonia, secondo il solito incomparabil suo buon gusto, cioè violini intrecciati ad un corno
è giusto insino a tal segno il gusto moderno che come cosa tediosa non sa
: il tatto, l'odorato, il gusto sono sensi incapaci di apprendere la bellezza
; altre, certe quasi intrusioni del gusto diverso e dei contemporanei e dei posteriori
estetico, che è l'apprensione o gusto dell'opera d'arte, e l'intellettivo
che non è conforme all'uso o al gusto comune (una parola, un costrutto
benché cibo pruriginoso e inusitato al mio gusto, era di rara finezza. lucini,
sé alla bestia - hai quel maledetto gusto d'andar a cercare i pericoli,
almeno nel cinquecento, una vena di gusto eterogeneo ed eccentrico, poliforme, praticamente
moretti, i-123: sapevo il fine gusto di gino sensani, architetto, pittore,
che vien giudicata tale da uomini di gusto sottile, usi al conversare, e
che pu- blicamente si diceva esser il gusto de'consultori di sua maestà che ogni
d. martelli, 48: secondando il gusto della grazia che invernicia tutte le facce
xiv-70: sono stato colpito dal cattivo gusto, che era poi inverosimiglianza e inautenticità
eresi- scettro e 'l dolce / al gusto elcomele. galileo, 3-1-274: trovandomi
275): probabilmente avrebbe avuto un gusto matto a far andare un povero contadino
1827 (275): avrebbe avuto un gusto matto ad inviare un povero forese dalla
preciso. baldini, 10-99: quanto gusto poi dovesse provare l'invigilatissimo prosatore delle
in conseguenza non per cibo né per gusto, ma per medicina del cuore,
del ber, quanto la sete il gusto invischia. 6. avvincere d'
più sforza gli animi a costumare a gusto altrui che lo stimolo dell'interesse.
stuzzica e più invita / il buon gusto gesuita, / per tua pena e per
i pini bianchi, dolci, dilettevoli al gusto, coperti da certo sottile invoglio di
— anche: scadere di qualità, di gusto; perdere finezza, garbo.
; fare scadere di qualità, di gusto. bernari, 8-227: fra tali
aspetto grossolano; scaduto di qualità, di gusto. montale, 4-212: sa
quaglia si cuoce arrosto, sì pel gusto come per sanità, sia cotta tra fiondi
che renda tali vivande non ingrate al gusto. 8. per estens. corpo
raro dom- maschino, / perché con gusto più soave e grato / empiesse ognora
neri, d'un disegno dell'istesso gusto di quelli che i cuochi e i
minestre per ammorbidirli e impregnarli del loro gusto. cavalca, 16-2-229: o quanti
il * professorino * aveva preso quasi gusto a sbalordire quella scolaresca... calato
nella città illustre dagli iperborei, prendeva gusto... a quelle paure, a
', soverchia sensibilità dell'organo del gusto. = voce dotta
da un deriv. di yeooit; 4 gusto '. ipergiansenismo, sm.
è di sincero, ma solo il gusto di esibire voi stessa... la
sotto la norma 'e yeootc 'gusto '. ipoginìa, sf. bot
ipotezzato '... o che gusto c'è a cosiffatti paroioni? quello
seb bene questo è al gusto più soave. d'alberti [s.
, 20-120: non potresti cavarmi il gusto di fare morire, / morire le
il coperto della religione, il tuo gusto crudele dei supplizi, la tua feroce iracondia
anno nuove prodezze di caco, per il gusto di sentirgliene ripetere la domenica in piazza
9-160: è uno spasso vedere gente di gusto così grosso e di voglie così accese
isoleggiare ', voce nuova, tutta di gusto toscano, uscita di bocca dalla celebre
, pieni di seme, simili al gusto a quello del melanzio. tramater
... servirono a spargere il gusto degli studi seri e a fecondare l'
gareggiando in tale impegno, / il buon gusto spiccare e il bell'ingegno. bocchelli
, viii-49: perch'ei ci prenda gusto e se ne innamori, ecco il ceffo
o rafforzasse alberto l'ardore e il gusto degli studi filosofici...:
kitì), sm. invar. cattivo gusto portato al massimo grado, più o
po'dispettosa e beffarda, se ha il gusto di vestir di nero nessuno vorrà negare
monti, 5-93: un castel di gusto stravagante, / un laberinto insidioso.
abbondano. chiabrera, 1-ii-399: è gusto sgretolare una pernice, / dispogliare un
cuoco, 2-ii-21: parlando del senso del gusto, chiamiamo 'acerbo 'tutto ciò
come chiedendo perdono. -ripugnante al buon gusto; scadente, privo di pregio.
avrà dato qualche spunto e il gusto nelle nebbiaie e una certa sensibilità
, 240: ma voi me festi novamente gusto / d'un vostro son, che
ma sempre un meditante; portava il gusto della cella nella natura aperta.
ne risultava un misto non ingrato al gusto. campanella, 4-319: il calor venuto
manchi loro ingegno, giudizio e buon gusto. visconti venosta, 348:
vapore, par che il più bel gusto d'un pover'uomo venuto al mondo
scudo... è coperto con gusto di laminette d'oro e d'argento dorato
esprime non come filosofo, ma col gusto amaro di chi le assapora. fogazzaro,
: spento con la morte d'au- gusto quasi ogni lampo che v'era rimaso di
. confezionato con lampone, che ha gusto di lampone. viani, 13-189
. trovai pure il lampone, di migliore gusto e molto più grosso di quello che
baretti, 3-128: non acquisterete un gusto forbito e sicuro in poesia, né
, / secondo me, con un gusto incredibile, / e fanno tutti gli altri
laudario urbinate, lxxxiii-561: viso, gusto, oddorato, / audito, tacto
in altro paese siasi conservato in italia il gusto dello stile lapidario. pananti, i-206
estetica del pubblico, per correggere il gusto del pubblico, attutito e fatto lapposo
loro. tommaseo, ii-257: il gusto formare importa, e non rimpinzare la
il proprio lardo: provare un certo gusto, una certa soddisfazione. fagiuoli,
voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vital nodrimento / lascerà poi, quando
quando sono monde, biancheggiano e al gusto sono dolci. c. durante,
del latrocinio hanno l'abitudine e il gusto, che la pirateria riguardano come il
.. di tutti coloro che trovano gusto e coraggio per illustrare le terre turchesche,
l'altra aggradisce alla vista e al gusto. ritrovasi la domestica e la sabatica,
lauro alessandrino è evidentemente calido e al gusto acuto et amaretto. 0. targioni
se ne ottiene un olio soavissimo al gusto, ma ancora più tossicoso.
, bisognosi tutti, comunque, a gusto nostro, delle radicali cure di un figaro
: in quel mestiere avevo fatto il gusto alle lautezze, alle opulenze, allo scialo
catalogo faremo / de'libri del mal gusto da dileggio; / postille e annotazion lor
leggere due nuove tragedie inglesi lavorate nel gusto greco. b. croce, iii-32-135:
da ragazzina era lavoratora e lavorava di gusto. jahier, 2-57: da sé stesso
darsi a una vita cialtronesca, di gusto plebeo. bacchelli, 2-xix-484:
sono volgari, freddi e di cattivo gusto. tenea, 2-5: a quei primi
e cordiale preferibile d'assai per mio gusto a quella vernice di falsa gentilezza che
, i-397: questo uomo di buon gusto si giova per dar risalto, una a
anche i baffi quasi per prolungarne il gusto... e si dice, per
convien fare; e se ella allo sdegnoso gusto de'morbidi e dilicati sembrerà avere alcuna
3. figur. allettamento, attrattiva; gusto, diletto, piacere. pagliari
leccùgine, sf. region. gusto, sapore, condimento.
si renda quest'olio tanto discaro al gusto. trinci, 1-56: [l'uva
lega: di cattivo, di pessimo gusto. zendrini, iii-229: lasciam gli
l'abolizione d'alcune leggi di poco gusto alla corte di roma, ma svanì
3: vuole il prencipe dissimulare il gusto, che sente, di leggierezze et
tipo di vino); gradevole al gusto, amabile. - anche: non
e leggere. -che ha gusto e aroma dolce; che non abbonda
esser leggero e piacevole, è di cattivo gusto. barilli, 5-157: vita aperta
nell'aria. 9. gradevole al gusto, dolce, amabile (un vino)
che si legge senza fatica, con gusto e con diletto; che merita di
, sf. l'essere leggibile (con gusto, con diletto); chiarezza,
, tuttavia per una certa infelicità del gusto suo nel fare sveltir le parti delle
: il tram... pareva pigliasse gusto a trascinarsi lemme lemme lungo i viaioni
, che sono di lena e di gusto distinto dagli altri. c. i.
lena, mangio più e con maggior gusto, e digerisco. menzini, 5-228:
lo aspro e el lene; il gusto ha il dolce e lo amaro; lo
dolcezza nei sapori, che appartiene al gusto,... la lenità dei corpi
è luogo al mondo ove il prendersi gusto e il lentar le redine a quel che
pupille come uno strabico, per darsi il gusto, lui più piccolo, di guardarmi
, con facce leggermente convesse, di gusto piacevole e di alto potere nutritivo.
della vita, non gli sendo tornato il gusto e avendo del continovo un poco di
pezzo di lesso, condito secondo il gusto del paese. borgese, 1-149: -e
della letizia mia. -sapore, gusto. pagliaresi, xliii-32: questa ria
ci provano come l'erudizione e il gusto e l'esempio delle lettere classiche non
xvi in italia domandava alla letteratura più gusto che fantasia. mazzini, 75-3:
settimana, letta da me sì con molto gusto, ma scritta forse da lei con
acuto, più amaro e meno aggradevole al gusto della domestica. = voce dotta
assicuro che la mia figliuola ci averà gusto, più di me, di rifar
, n. 6. -levarsi il gusto: v. gusto, n. 12
. -levarsi il gusto: v. gusto, n. 12. -levarsi il
situazione si fa più levigata, il gusto più corretto, sorge la coscienza puramente
quando, nel sedicesimo secolo, il gusto della linea non trova più da sostanziarsi
giudiziaria. iacopone, 5-11: lo gusto sì dà 'l libello, demostranno sua
per intento di infondere il senso del gusto e del bello anche per ciò che
palpa. 4. letter. gusto bizzarro, strano; capriccio, smania
chiunque altri, e v'infonde un gusto, di per sé immondo, di libidine
. pavese, 8-139: avere un libidinoso gusto dell'accasciamento, dell'abbandono, della
e passione, poesia e convulsione, gusto artistico e libito voluttuario. lucini,
e mi pare che troverei un « gran gusto a gettarmi in mezzo la folla e
possessione, e se voi non ci avessi gusto avvi- sateme, acciò che io la
un architetto assai licenzioso e di un gusto strano. carducci, iii-27-287: si
. veter. alterazione del senso del gusto, determinata dalla mancanza 0 dalla deficienza
accosta al desio altrui, paventano / suo gusto inesorabile le smilze / ombre de'padri
distingue per sofisticatezza, per raffinatezza di gusto (un periodo storico). f
troppo breve. cardarelli, 1004: il gusto, qualità liminare. 5.
persone colte ed educate a squisitezza di gusto; la verità invece si rivolgeva più direttamente
contiene succo di limone, che ha gusto di limone (cfr. acqua, n
con dell'agro di limone e zucchero a gusto. 2. giallo come il
limone, che produce grossi frutti di gusto gradevole. magalotti, 20-156: non
, e pieno di rosso seme, al gusto costret- tivo. domenichi [plinio]
e ben fatta, perché lo fanno per gusto loro, toltone quelle che son spinte
? 4. figur. buon gusto, raffinata eleganza. redi, 16-viii-346
, ma ancora il delicato e giudizioso gusto di quella nobilissima dama, che con
il poeta [carducci] ha preso gusto e fatto la mano a tornire dei versi
sf. anat. organo essenziale del gusto (importante anche nella masticazione, nella
gustativi, organi specifici del senso del gusto; è situato nel cavo orale fra
gran copia di saliva per il moto e gusto, la natura vi pose ne'fianchi
si fa in noi 11 senso del gusto. foscolo, xv-325: la scorsa notte
lingua dei numi / nel tempio del buon gusto e dei costumi. gioberti, 4-1-106
legittimi di buona lingua, di buon gusto, e diremo anche... di
lingua. cattaneo, v-2-143: nel gusto le particelle dei cibi e delle bevande
ragioni e senza cognizioni spesso, di gusto tra, il francese e l'accademico
capaci di extravaganze con abilità e con gusto. altrimenti, meglio andar via lisci
paura. buzzati, 6-18: che gusto c'è ad avere una donna quando
scompigliò il cervello, e ci presi un gusto matto a vedermi seguito e festeggiato da
. abborisce troppo il vero e buon gusto cotali cicalecci, tante amplificazioni, tante
avessi 10 stomaco ongaresco / e il gusto adatto a que'loro paparotti, /
le foglie [del cinnamomo] sono al gusto piacevolissime...; ma le
. campanella, 1003: tutti con gusto grande ed ammirazione e laudi immense parlano
longhezza, alla quale m'ha trasportato il gusto del parlar con lei. sismondi,
esser state più di tedio che di gusto. soldati, vii-46: non ti
i sensi, in partic. il gusto e l'odorato). -anche: soddisfare
studio di far savori e lusingar il gusto. m. palmieri, 1-30-29: el
di avermi ascoltato fin da principio con gusto più sollecito che non soccorresse ad altri
vaga incipriatura estetica, aveva acquistato un gusto elegante. moravia, xiii-312: le due
scrive immerso nella necessità, [il gusto elisabettiano] non è più lusso.
d'estetica perfezione. -moda o gusto elegante, raffinato. redi, 16-i-132
, 5-430: tutto risponde ad un gusto estremamente raffinato e profano. si pensa
toccare, siccome quello della gola secondo il gusto. malpigli, xxxviii-27: luxuria,
il seicento, ma con sobrietà di gusto e senza trasmodare negli sfarzi della sua
. faldella, iii-94: oh che gusto aver fatta la scolara, il ballatoio
n, la d ». ridemmo di gusto a quella geniale, se pur spicciola
e. cecchi, 5-326: è un gusto quasi circense di veder le anime correre
, ridicolo. -anche: di cattivo gusto. borgese, 1-137: al figlio
porta così angolato, precorritore di un gusto dialettale comprendente anche i macheronici,
maschera tessuta di peli sul gusto della notte del correggio. lanzi, ii-104
, si ispira allo stile, al gusto dei macchiaioli (con riferimento anche a
movimento artistico facente capo ai macchiaioli; gusto, tecnica, stile proprio o che
3-54: è curioso che un rimando di gusto macchiaiolo toscano, calibrato attraverso gli strumenti
presenta difetti, errori o cadute di gusto. - anche: imbarbarito, impuro
da barbaria, rossigna, grossa al gusto, grandemente costrettiva. = dal lat
, vii-73: dove i raffinamenti di un gusto ricercato brillano in ogni parte, non
affettando distinzione di modi, finezza di gusto, signorilità; signora borghese. -anche
rassomigliava al madèra, e forse al gusto anche migliore; e se si aveva cura
per un processo di ossidazione, il gusto e il colore del madera.
soldati, i-251: profumo troppo denso; gusto maderizzato, spesso, come polveroso.
genio, la perfezione è figlia del gusto. mazzini, 46-7: l'
corrente di pensiero o di un determinato gusto artistico; modello largamente imitato.
solea, / musiche e pranzi di gusto squisito; / madrigali talvolta anche scrivea.
le moderne, col disciplinare essa lingua a gusto e maestria ed arte, in un
scienze, nelle arti e nel buon gusto, così riporteranno sempre la palma quando
... troppo individualistiche, legate al gusto di questo o quel maestro, adombrate
dati, 3-132: il zanchini si pigliava gusto di burlare certi pollastrotti, che uscivano
libri mastri, bilanci di buon e cattivo gusto, d'educazione e maleducazione intemazionale.
loro farfalloni, se non noi per gusto e trattenimento di questi tempi estivi e
/ ma a quella dama non andava al gusto. ballata contro le nuove foggie,
son persone vili], in poco gusto gli tornerebbe d'aver voluto così spacciarla
non possa eleggere i servitori a suo gusto. -per estens. emancipazione,
da parte dell'artista, non solo del gusto, ma del magistero della tecnica.
, non avere mai sentito nell'anima sua gusto o compiacimento di vanagloria. sergardi,
perite nel mestiere / e consolar il gusto al briomio dio, / con questo
. savinio. 1-94: era un gusto vedere i grossi magnati della finanza,
aveva avvezzo e gli aveva fatto prender gusto al fasto nonché all'agio della ricchezza
il prezzo di quelle inezie e il buon gusto della sua sposa. manzoni, fermo
preziose pelli e ogni altro mobile di gusto orientale, gemme, dorature, musselline
,... alla estemporaneità del gusto di parata servono le contrafazioni, le
piangerne amaramente, e levarsi il magro gusto di serbare per reliquia alcune ciarpe del
53: il popolo sovrano aveva perduto il gusto dei formaggi e prosciutti aborigeni preparati con
narrazione ripugnante al senso morale o al gusto estetico. papini, ii-968: zola
nella capitale è stata portata a maraviglioso gusto e perfezione, perché dal re è
della vita. fogazzaro, 1-570: io gusto molto le sue lettere, tanto colorite
, ii-25: così le tolse il gusto malandrino / di spionare e fare il
chiesto. -caratterizzato da cattivo gusto; squallido. moretti, iii-522:
1-iii-415: -ma mi saprete dire che bel gusto sarà, quando qui vi prenderete alla
conforme a una norma tecnica o di gusto comunemente accettata (con partic. riferimento
, / in odorato, viso, gusto e tacto / et altri molti mali /
marchi, ii-22: io non so che gusto da bestia ci trovate in queste maledette
uno scarso livello di cultura e di gusto, l'adesione a modelli logori, desueti
ai covoni del grano, così per puro gusto, per accender la pipa, -diceva
, 560: sono molto ghiotti al gusto [i funghi porcini], quantunque
perfino estetico, coltivando metodicamente il cattivo gusto. -che è opera delle forze
eleganza (nel vestire); cattivo gusto. 3. mancanza di senso estetico
= comp. da mallo] e gusto (v.). malia
religiosi e signori, ci hanno un gusto matto; e fiutano, interpretano, ciarlano
poi diventano carne melancolica, ma al gusto sempre saporita. costo, 1-178:
gioco, la malizia letteraria, il gusto della mistificazione. baldini, 13-16: avesse
vino, acciocché certissimamente si falsifichi il gusto. aletifilo, 22: se da
malizioso; e probabilmente avrebbe avuto un gusto matto a far andare un povero contadino
adriani, 11-88: la preda, il gusto, 11 malmenare la campagna fu la
, sistemato senza cura, senza gusto. 2. ridotto in condizioni
originalità, di giudizio estetico; cattivo gusto. de amicis, xiii-362: qualunque
che il maschio bestia, disgusto dopo gusto, spregia e scaccia. =
la città accanto a quella donnetta di un gusto tanto perverso. e. cecchi,
il morbo ai navigantiinfame. -sgradevole al gusto, nauseante, stomachevole, ripugnante.
indossa abiti costosi, ma di pessimo gusto, senza eleganza. patecchio, xxxv-1-578
. formula o schema letterario di cattivo gusto. bocchelli, 2-xix-512: i malvezzi
vedere nella pupilla dell'occhio; del gusto, nella origine della lingua; dell'odorato
bene che avessero estrema penuria di buon gusto. casti, xxiii-509: il turco
difettoso, li riduceva all'intero suo gusto. 2. privo, sprovvisto,
perfido, che, dapprima insipido al gusto, si fa tosto sentire caustico al
della riproduzione fantastica col congiunto discernimento del gusto: cosa che abbiamo visto quanto sia
, vi-155: i signori hanno manco gusto d'un morto, e beono sempre i
di desistere; poi vedendo che prendeva tanto gusto a quel maneggio, andata poco oltre
fosse tolto di contentare il suo più feroce gusto, ch'era quello di biasimare,
periodici popolari, ii-73: sarà un vero gusto per voi vedere come [il giovanetto
-che si presenta alla vista e al gusto come estremamente appetitoso; che si presta
desiderio sciocco è mai questo: aver gusto di moltiplicar de'mangiapani e di crescer delle
fare delle pazzie, sarebbe un bel gusto, eh? di trovarsi in una battaglia
mangiami: presentarsi alla vista e al gusto come estremamente appetitoso. p.
poco mangiare, quanto il mangiare con gusto, e non troppo grossolano.
spesa ed apparenza grande, ma il gusto, lo stomaco, la metafisica astrazione
una maniera di manicaretti assai piacevole al gusto. d. bartoli, 2-1-64: le
, dirò così, alla greca nel gusto tragico. cesari, ii-158: o che
manicaretti squisiti ': letture di buon gusto e simili piaceri intellettuali. carducci, ii-3-46
. vittorini, 5-106: col suo gusto del buon senso e della tolleranza [
contuttociò, per una certa infelicità del gusto nel fare sveltire le parti delle figure
una determinazione geografica o cronologica); gusto. l. ghiberti, ii-2:
poteva aspettarsi in que'tempi cosa di gusto. tuttavia, con tutta quella maniera
, avesse tuttavia sortito dalla natura un gusto finissimo per le belle arti e avesse visto
e scolare, gli è simile nel gusto, ma non uguale nel disegno; più
con la ricercatezza espressiva, con il gusto per il bizzarro. -anche: stile
colpiva il cinquecentesco manierismo che però il gusto dei capricciosi particolari riportava a una poetica
vero ed accordato e combina benissimo col gusto del colorito, il quale è condotto
quel paese, essendo richiesto un certo gusto, un discernimento particolare per tal lavoro
di giornale un'ideuzza manipolata con un gusto e schiccherata con garbo piccante. emanuelli
quando soptawiene a uno qualcosa di suo gusto, suol dire: è una manna.
tutto la mano della donna: quel loro gusto della minuzia, quella cura leziosa,
gli istorici di bassa mano scrivano a gusto d'altri, si può tuttavia impedire che
, sebbene bevve acqua, ebbe nondimeno gusto, perché era nuova manomessa; ma
i fiorentini, che sono di buon gusto o piuttosto ghiotti nel bere, lo
: sinceratevi. ma a una donna di gusto delicato, non fa piacere di vedere
una pergamena ornata con fregi in sul gusto di quelli che ridono nei messali d'
frizzante, o lo san raccontare secondo il gusto della fanciulla-ragazzaccio del secolo scorso.
: confesso subito ch'io sono di gusto depravatissimo, perché per 'mansione '
eruditissima di poesia classica. sarà cresciuta nel gusto archeologico e umanistico che fu proprio della
estense mosti, indefesso mantenitore del buon gusto nella pulita letteratura. a. verri
man per cui, penando, io gusto / quanto amor se ne va gonfio e
frivolezza, un mezzo pasticcio. ma questo gusto del « manuelino », i portoghesi
è tenuto dalla gente di poco fine gusto; e tuttavia quello è un manufatto pratico
republica l'abolizione d'alcune leggi di poco gusto alla corte di roma, ma svanì
fino impossibile che si abbia a trovar gusto nel cacciar giù quella minestra e quel manzaccio
e fa dei mobili del più puro gusto del quattrocento. bocchelli, i-i-iii:
all'ambito feudale, è rimasto nel gusto aulico ed estetizzante).
gente di gusto così grosso e di voglie così accese e
conferiscono al vino un aroma e- un gusto molto gradevoli. = deriv. da
io, quanto sia per il mio gusto, confesso non aver mangiato frutta migliore,
che, avendo l'apparenza, il gusto e le proprietà alimentari simili a quelle del
zucchero, cotta nel forno, di gusto simile al pan di spagna, di cui
iv-284: la stampa, quanto al mia gusto, dovendo essere un sonetto per faccia
, che son tutte cose di cattivo gusto. misasi, 2-76: la camera era
» carducci, iii-5-516: dittatori del gusto... furono i « mariniani
. marino (1569- 1625); gusto, tematica, linguaggio particolare che,
o seguace del marino, del suo gusto, dei suoi modi espressivi e stilistici;
chiara e documentata, che è un gusto a leggerla tutta. e un vocabolo dell'
le proprie caratteristiche nutritive e il gusto gradevole: la frutta, privata
», come ricerca derivata da un gusto di tipo ermetico e novecentesco, tende
colore ambrato, molto aromatico e dal gusto pieno, che viene prodotto in provincia
anch'io. battista, iii-150: ho gusto di bere in un fiasco d'acero
dichiarò che non piglierebbe moglie contra il gusto delle loro maestà. a. cattaneo
: non solo ho accomodato a mio gusto tutto ciò ch'apparteneva a la favola;
. chiocciola di grandi dimensioni e di gusto squisito { helixpomatia). c
... -come averria a gusto... me faciesse cravaccare sò
e soffia quell'acuta brezzolina, / che gusto! una baldoria, una fiammata /
intendimenti di dileggio aperto, e nel gusto delle farse ottocentesche più paradossali riprese ai
cremosa, di colore bianco e di gusto molto delicato; viene usato per lo
questa maschera, ridutta / così al gusto viniziano, / che si nomina bautta
, ridicola, gratuita o di cattivo gusto; bullonata, pagliacciata, farsa.
esageratamente eleganti parevano una mascherata di pessimo gusto. -tiritera, filastrocca.
da giardino. -reso gradevole al gusto (una sostanza medicinale). c
epoca, d'ogni stile, d'ogni gusto, secondo l'uso delle feste del
... prima sensazione, nel gusto: il sapore amaro, pulito, refrigerante
che il secondo non sia di buon gusto. 6. astrol.
iii-169: avete uno stil maschio, un gusto fino. botta, 7-333: la
); che è di foggia o di gusto maschile (un abito, un'acconciatura
quasi masochista. -che esprime un gusto compiaciuto di ciò che è disadorno,
e sì massiccia, / tanto di gusto e sentimento inopia, / che di
volumi eruditi, come li richiede il gusto migliore, e in essi comparirà quell'
può masticare; di sapore gradevole al gusto, appetitoso. tommaseo [s
però nel masticarli così secchi un leggero gusto di muffato. manzoni, pr. sp
partic.: mordicchiare, succhiare (per gusto, per abitudine, o come manifestazione
di bocca dolce il quale, prendendo gusto alla briglia, da per se stesso
achille bocchi, e dovette farla d'un gusto il più mastino e con bugne sgarbatissime
sempre erano salve le ragioni del buon gusto, ma l'effetto, la comunicazione
buona cera / perché scardassa quando il gusto è muto. g. m. cecchi
frugoni, 4-113: in materia di gusto / quello che piace, è giusto.
meglio fatto e di maggior merito e più gusto di dio il soccorrere al prossimo,
: i cinque sensi esterni, cioè gusto, udito, vista, tatto e
maticina, sf. chim. sostanza dal gusto amaro che si estrae dalle foglie del
, ii-279: aggiustato il modello a gusto suo, prese il matitatoio e la cartella
vi-330: -come son di tuo gusto le ciarpe? -pensai tu. -noi
, siccome ancora la loro matrice, al gusto si sentono aromatici. 6
avete scelto davvero un castigo di buon gusto. mattacchione, mattacchione.
sembravano antiche dissotterrate reliquie di un gusto mattato dal pecorino e dal salame rancido.
mattìa pel capo e vogliono prendersi il gusto di levarsela. 4. spettacolo stupefacente
rivela stravaganza, originalità bizzarra (un gusto, un atteggiamento, ecc.).
-avere, prendere, provare un gusto matto: v. gusto, n
provare un gusto matto: v. gusto, n. 12. -cavare il
tosse contumace / e mi ravviva il gusto e l'odorato. bocchelli, ii-422:
secondo i dettami del costume e del gusto (ed è contrario di mini).
[la mosca] tutto il suo gusto, / e contro chi è d'umor
: l'animo mio, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno,
disegno,... un bel gusto di meandri e di fiori. cattaneo,
la meccanica, ma non già il buon gusto. napoli signorelli, xix-4-605: gli
sensibilità per l'arte e di buon gusto; confusionario, ingarbugliato. carducci,
fé pesante! / con qual mai gusto meccanico / l'ha fornito d'un bel
baldini, i-368: si pensi a certo gusto della medaglistica greco-romana del rinascimento venuto di
porgesti un tal medicamento, / al gusto dolce e dolce a la salute,
, ecc. e, se di gusto sgradevole, corretti in vari modi;
lo cibo medicinale si sente al primo gusto amaro. palladio volgar., 2-17
e venenosi assai / e quelle al gusto dolci e quali acerbe. domenichi [plinio
, che portavamo più per medicinar che per gusto, e presolo in mano, lo
sf. spreg. riproduzione manieristica di gusto medievale o gotico; imitazione artificiosa del
un controllo governativo. 3. gusto medievaleggiante. gobetti, i-147: i
2. intr. essere incline al gusto medievaleg- giante; avere simpatie ideologiche o
. -anche: volgare, di cattivo gusto. frottole d'incerta attribuzione, xlvii-266
oscurantismo, di decadenza. -anche: gusto o mentalità retrograda, retriva, anacronistica
si fanno conoscere dall'odorato e dal gusto, ossia presenza di gas inetti
confezione, ecc.); di gusto più gradevole (un cibo, una
, se non qualcun c'ha torto il gusto / dietro a le pesche over dietro
e con sale, e sono veramente al gusto non poco aggradevoli. artusi, 291
villosa. 3. gradevole al gusto, buono a mangiarsi, appetitoso.
chiude il sonetto, fa perdere il gusto antecedente colla melensaggine del suo sentimento.
. de pisis, 1-319: ricordava il gusto che aveva provato (in quel periodo
, par loro un cibo insipido al gusto. f. f. frugoni, v-301
: il poeta [carducci] ha preso gusto e fatto la mano a tornire dei
gramsci, 6-68: come combattere il gusto melodrammatico del popolano italiano quando si avvicina
con che opportunità, e con che gusto, mi leva fuori il professor fiorentino la
melodramma. melodrammatismo, sm. gusto musicale, letterario, teatrale improntato ai
. 2. per estens. gusto della rappresentazione spettacolare ed enfatica (nelle
intestini. cattaneo, v-2-143: nel gusto le particelle dei cibi e delle bevande
le membrature magre, e generalmente il gusto è alquanto secco. d'azeglio,
pesce più esercita, sia più piacevole al gusto e più sano allo stomaco. crescenzi
al busto, / c'ogni sfigurato gusto / faria vegnire di te voluntaroso.
potessero rappiccare le mejnbra loro con miglior gusto né con maggior artificio. aleardi,
/ e farvi de le stanze a vostro gusto. g. p. maffei,
, quando più quando meno, secondo il gusto di chi opera e la natura degli
gran corpo, con oggetto sempre di dar gusto e gloria all'altissimo, autore di
2-771 l'odorato mena con seco il gusto nel cane e altri golosi animali. lorenzino
al secolo della filosofia, essere di buon gusto. ma un abatuccio, di contado
tutti quegli oggetti che possono dilettare il gusto e la vista o l'udito, dovrebbon
fa'a meno, non c'è neanche gusto con te a essere oneste.
e appena possibili a notare, rifassi il gusto alla vita. gioberti, 4-29:
se io lo trovassi vestito all'ultimo gusto di francia, dicendomi d'avere un
pesco e dentro la dolce mandorla al gusto et alla figura. guazzo, 1-294
dice che la mentola di cupido almen dà gusto, se ben c'inganna con
se ben c'inganna con falso gusto per torci la sostanza e far
13-194: francesco... prese gusto a negoziare e a mercatare, facendosi tanto
, per lo più, di cattivo gusto. aretino, 20-246: a costei
il colore, la luce, il gusto di cose viste in toscana.
alla sensibilità, ai modi, al gusto espressivo propri della tradizione letteraria del mezzogiorno
qualche sottile ingegno ha creduto che 'l gusto, il quale pioviamo nelle tragedie,
, i-409: quella ragazza era di gusto fine, come una signora, e
delle berrette, che costituisce il buon gusto delle giovani morlacche più sfarzose, si
1-1172: se voi credete il buon gusto, vel niego / stia sol nell'andrienne
ha la carne bianca sfogliata, di buon gusto, nutriente, ma un po'pesante
più liquidi spiritosi, che mesconsi a gusto per berli insieme. 'andiamo a
a l'insalata, cosa contraria al gusto poetico, il quale non potrebbe agguzzar
: dimenticando a poco a poco / il gusto della terra / mescolata di sole pioggia
7-285: sì, davvero un bel gusto ritrovarsi con la piopria città mescolata al
una pergamena ornata con fregi in sul gusto di quelli che ridono nei messali -messaggio
, più che l'architettura, domina il gusto della favola e della messinscena. g
davano, quasi per ridere, per il gusto di vedere come stava così parato e
determinato. -ben messo: arredato con gusto, con eleganza. panzini,
ed atta a potervi dipingere a vostro gusto. soffici, v-5-455: segnano appena col
over dolori, che dal senso del gusto e del tatto procedono. baldi,
g. gozzi, i-28-145: eccovi il gusto degl'italiani del tempo nostro: consiste
con un humour volutamente vuoto e il gusto dell'irrisione -improntato a caratteri intellettualistici
di colori artificiosi, con un gusto per l'introduzione di elementi « prosaici »
noi, noi metafisici, col nostro gusto di necrofori. 8. profondità
come accade di certe metaforaccie di pessimo gusto, sotto cui appare il barlume d'una
propagare... le metafore con buon gusto, è necessario che l'oggetto metaforico
in loro un certo verdigno, rendino al gusto ancora un sapore metallico. d'annunzio
perfino estetico, coltivando metodicamente il cattivo gusto. borgese, 1-404: prese un giornale
bella voce e possiede un metodo di gusto. tarchetti, 6-ii-175: la fanciulla
, e che ha un fondo di gusto salmastro, le anguille vanno benone.
falanio aveva messo tra'sacerdoti d'au- gusto... un certo cassio strione,
... che riesce a buon gusto e, messa ad effetto, fa bel
che soddisfazione, che sugo, che gusto... di mettere in carta un
religiosi e signori, ci hanno un gusto matto; e fiutano, interpretano, ciarlano
accolse con singolare onore. -con gusto equilibrato, con proprietà, misura,
mica solamente l'arti che attenperano il gusto e 'l tasto, ma altressì tutte quelle
intimazione apriva lo sportello, si pensava che gusto sarebbe stato a poter essere spariti in
e l'aspro; non troppo dolce al gusto. fasciculo di medicina volgare, 27
esser egli e dolce e molto grato al gusto. ginanni, 1-230: *
, che in tal caso pilotava con gusto e perizia il microgetto familiare. =
molto dolce e grato e fresco al gusto. -mollica. verga,
abboccato (un vino, il suo gusto, il suo aroma). - anche
sopra al miele: essere delizioso al gusto oltre misura. chiabrera, 1-i-247:
. 8. rendere più gradevole al gusto, più gradito al palato.
) nutriente, saporito, gradevole al gusto, appetibile (un cibo, una bevanda
dove più dolce suono migra / e nasce gusto alle piogge nuove. 5
: v'è qualcosa di falso nel gusto che generalmente è detto milanese.
miliare. galanti, 1-ii-79: questo gusto delle pietre millearie era de'romani.
e convenuta che ciò ch'è conforme al gusto di socrate o di parini debba per
per la stessa ragione trovarsi conforme al gusto d'uno sventato, d'un milordino
. soldati, 2-178: il nuovo gusto comprendeva perfino l'acre gioia di fingere
che si ritrae accettando, mimato con un gusto preciso di spettacolo, di rito o
chiave estrosa, bizzarra, attraverso il gusto del rifacimento, della mimesi scherzosa al parlato
parlando dei tedeschi, l'infatuamento col gusto, l'istruzione colla cultura e il
mi faceva la mimica che era un gusto a vederla. = femm.
si ritrae accettando, mimato con un gusto preciso di spettacolo di rito o addirittura
: tale ricorso [il ritorno al buon gusto nella prima metà del secolo xviii]
2. scherz. che ha un gusto sgradevole, poco genuino, sofisticato,
secondo i dettami del costume e del gusto (ed è contrario di maxi)
vivande le colorisse di cinabro ingrato al gusto e pernicioso allo stomaco. aleardi,
entrata nei dettami della moda e del gusto, soprattutto occidentale, intorno alla seconda
di anitre, caproni o giraffe, il gusto suscitatore è lo stesso.
i-32: colorì ed espresse con sommo gusto vari quadretti su quello stile, con
la mano della donna: quel loro gusto della minuzia, quella cura leziosa,
per una toletta dolcissima, di un buon gusto minuzioso, che finiva di togliere alla
saporita e più necessaria, fermiamo il gusto. carducci, iii-24-126: i veneziani
mira sicura legga per tutti e con gusto... le belle e forti parole
sapere il vero, si propone con gusto di favole burlesche o mirabili:
alquanto bianchi, angolati e soavi al gusto. è indigena dell'india orientale.
. 2. caratterizzato da un gusto incline alle amplificazioni retoriche, all'ampollosità
resto sincerato e assicurato con molto mio gusto de'miracoli trovati dal sig. galilei
miraggi ', e così di questo gusto; là dove si potrebbe rettamente dire senza
della gente, invece di restar fedele al gusto popolare della vecchia italia, divenne officioso
disonore chiamava galanteria, la disonestà buon gusto, la menzogna bel ritrovato.
piene d'un succo vinoso et al gusto bruschetto. o. targioni tozzetti, ii-
quasi un raccapriccio di sé, un gusto misantropo d'esser solo. fracchia, 782
, anzi se ne è perduto il gusto. p. levi, 2-27: esistevano
nemici crudeli e vigliacchi si prendessero il gusto di tormentarlo in mille guise, continuamente
offende il senso estetico, il buon gusto. tommaseo [s. v.
, in particolari fiabeschi, anche il gusto del favoloso proprio della sua società che
, briosa, di franca parola e di gusto sicuro, sempre tra musici e artisti
macchina a pezzo a pezzo con un gusto acre e vivace e trionfale.
8-i-239: giammai non può accordarsi col buon gusto il far misterio di tutto. leopardi
prosa bellissima: c'è il vero gusto classico insieme e toscano, quel misto di
, più grate all'odore che al gusto, chiamate « mistocchine ».
più grossi, che riesce a buon gusto e, messa ad effetto, fa bel
notizia è quella ch'arreca compiacimento e gusto. g. b. doni, iii-71
... il nobile e vago gusto di panneggiare e di piegare, l'ingegnosa
epulone] alla mensa prima del proprio gusto con fastosissimo lusso deliziare seduto, negante
artistica, atteggiamento della cultura o del gusto, nucleo fantastico che assume un particolare
più modesto quantitativamente l'importo immediato del gusto romantico. 4. nel linguaggio di
ebanista... fabbrica mobilie di un gusto squisito. collodi, x 1:
danze; il mobiliare è di squisito gusto, tavole di legni forestieri, dorature,
. gozzi, 1-1172: avete pel buon gusto un gran talento / e del buon
un gran talento / e del buon gusto sempre ragionate, / e noi, che
e noi, che siam del buon gusto campioni, / sprezzate, e difendete
dei costumi, delle convenzioni, del gusto di una determinata società e, anche
impronta che la vita d'oggi e il gusto moderno possono dare agli oggetti con cui
undici? ». 2. gusto o usanza predominante, ma più o
, artistico, letterario che predomina nel gusto di un determinato periodo e nell'opinione
. martelli, 48: secondando il gusto della grazia, che invernicia tutte le
secondo i dettami e le tendenze del gusto predominante del proprio tempo, o di
le convenzioni e le tendenze proprie del gusto o degli indirizzi predominanti nel proprio tempo
con valore attributivo): conforme al gusto predominante, alla tendenza generale del proprio
inserite ancorché non autorizzate dall'uso e dal gusto presente, e per dire in una
dettami e le innovazioni più recenti del gusto predominante nel modo di vestire e di
moda o la moda: essere conforme al gusto, agli indirizzi, agli atteggiamenti,
conforme ai dettami e alle tendenze del gusto predominante del proprio tempo nel modo di
esempio da imitare (con riferimento al gusto predominante nel proprio tempo riguardo alla
più con precise esigenze estetiche e di gusto. -possedere in una determinata forma.
dipinti, modellati con garbo facile nel gusto dei presepi napoletani del seicento.
del grimaldi] non erano modellate sul gusto o sulla moda, ma spontanee,
altra legge. leopardi, i-137: gusto e stile modellato giudiziosamente sull'antico.
ingegno di buone cose, formando il gusto sovra modelli perfetti e squisiti. cesarotti
della moltiplicità dei grandi modelli e del gusto della buona critica che la vera filosofia
comoda col postulare un modello oggettivo del gusto. 4. immagine, rappresentazione
fannosi i modelli di varie materie, a gusto de'professori e secondo il bisogno;
e dalla corte di napoli moderava il gusto poetico degli italiani. tommaseo, 11-274
e sebbene l'avessero fatto secondo il gusto della loro professione, ch'è quanto
giovani son sorti, che dimostrano buon gusto ed estetica in fatto d'arte generalmente,
opera gotica, è stata modernata con gusto. = denom. da moderno
, ad adeguarsi alle esigenze, al gusto, ai costumi, alla sensibilità, al
intellettuale che rispecchiano la mentalità, il gusto, le esigenze materiali, spirituali, culturali
alla mentalità, alle esigenze, al gusto, alla sensibilità, ai costumi più
in opera secondo la mentalità, il gusto, le esigenze (pratiche o culturali)
; che rispecchia o è adeguato al gusto, alle esigenze, alla mentalità del
le esigenze, la mentalità, il gusto dei tempi attuali. carducci, iii-15-51
intessuti eran diversi / lavorati a vario gusto. d'annunzio, iv-1-407: ella stava
che trae ispirazione dalle tendenze e dal gusto estetico più recente (un genere, uno
moderna ', per un quadro sul gusto dei porti di mare, delle banchine,
attività qualsiasi) adattandosi e adeguandosi al gusto, alla mentalità, alle esigenze culturali
in modo confacente alla mentalità, al gusto, alle esigenze dei tempi presenti;
-con valore aggettivale: costruito secondo il gusto e le esigenze di funzionalità dei tempi
il medioevo; volle essere uomo di gusto; volle « fare moderno ».
decorata modestamente, ma con molto buon gusto. e. cecchi, 5-265:
dai limiti della decenza, del buon gusto (un discorso, uno scritto).
passato tra noi e quei tempi il gusto romantico, o perché fu compiuta qualche
. cecchi, 5-407: i rivolgimenti di gusto e dottrina spesso cominciano in sedi affatto
che ognuno può mangiare secondo 11 proprio gusto, ma quanto al vestire bisogna che si
dal peri, come dal caccini, con gusto indicibile della città tutta. -assol
raffronto; canone letterario, indice del gusto, carattere paradigmaticodi una determinata civiltà letteraria,
, dolcemente tocca / gli strumenti del gusto e dolcemente / gli molce e gli solletica
: un uomo intelligente e di buon gusto, nel rimirare moli per la loro
voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vi tal nutrimento / lascerà poi,
/ de le men dure e al gusto men moleste. -indi gesto,
loro, come che molto aggradino al gusto, offendono nondimeno poscia tanto più lo
'boulevard'. 28. che ha gusto amabile, morbido, vellutato (un
perché questi pesci siano più grati al gusto umano, si tengono a molle dui
o spontanea; con atteggiamento o con gusto e sensibilità femminea; con fare aggraziato
lusso, fatta con amore e con gusto, potrebbe avere smercio. tommaseo
. -capriccioso, mutevole (il gusto). leopardi, iii-360: io
me parvero molto squisiti ed eleganti, di gusto classico; per ciò forse un momentino
, gli levavano i tre quarti del gusto di arricchire. 2. figur.
monachismo poco valeva a rimenare il buon gusto. 4. per estens.
senza privilegio, lo fa monarca del gusto, del tatto, del viso, del
tenacissimi dell'antico linguaggio la monarchia del gusto cattivo. gioberti, ii-119: da cartesio
conversazioni, spegnevano i frati ogni buon gusto, ogni alto spirito comprimevano. oriani,
-che riflette o si adegua al gusto esteriore, superficiale, privo di problematiche
. egli spira di buonissimo odore e al gusto è molto più amaro della resina laricina
col latte, fa poltiglia non ingrata al gusto. c. durante, 2-394
irresponsabile, non disgiunta da un certo gusto per lo scherzo e la burla.
alla t., ti volesti levare il gusto di grazieggiare con lui, ora egli
: passato quasi un'ora con tanto gusto quanto n'avevo evidentemente dato a quelle
vacca per mongana. fagiuoli, vi-121: gusto tal ne ricevevi [di un arrosto
). soldati, 2-367: un gusto perduto? un gusto perduto per sempre
, 2-367: un gusto perduto? un gusto perduto per sempre, si disse,
ostello, / di ciascuna virtù soave gusto, / ecce, al tuo proclamar venir
, 3-6: avea colle dame tanto gusto / che fin la monna in cuffia
monologhi di 160 versi e per il cattivo gusto. capuana, 15-241: sono frasi
discussione riguardante la qualità, il gusto ecc. dei cibi della monorazione
mai essere uscito di città, levarsi il gusto di raccontare ascensioni...
tipi che le odierne cognizioni e il gusto regnante han in tutti i sensi perfezionati
un determinato criterio di funzionalità, di gusto, di eleganza, di praticità (
, 5-121: infine, il suo gusto monumentale e oratorio [del cattaneo]
non era questione di morale bensì di gusto. 6. disposizione costante a
li leggiamo secondo l'ottica di un gusto, di una moda, di un
un uomo che, obbedendo al suo gusto nativo della tenuità, ha saputo comporsi
francesco monsignori] si avvicina maggiormente al gusto moderno: contorni più pieni, panneggiamento
di contenuti). -anche: capacità o gusto di un autore nell'ottenere tali risultati
tenero, di facile masticazione e di gusto gradevole, per lo più per il grado
: perché questi pesci siano più grati al gusto umano, si tengono a molle dui
morbide e saporite per il suo esigentissimo gusto. -sostant. tenerezza di un
un ghiotto boccon: ne incita il gusto / la liscezza de'baci e della barba
la mano, / s'immaginò del gusto ampio ristoro. -caratterizzato dall'inclinazione
casta. 20. che ha gusto vellutato, leggermenteamabile (un vino).
, odorifero, morbido e gratissimo al gusto. salvini, 39-vi-151: che il vino
se la cacciò in bocca e masticò di gusto. brancati, 3-175: quel sapore
biringuccio, 1-150: si può col gusto della lingua assaggiare s'è mordace e quanto
sia subito e in un tratto al gusto molto mordace e che muova la sciliva.
maturi, rosseggiano e sono leggiermente al gusto mordaci. soderini, i-190: il
un color rosso, non mordace nel gusto, senza odore. murtola, 8-24:
secco e per troppa età divenuto al gusto acre e mordace,...
è [il vetriolo] mordente al gusto, aspro, pungitivo e costret- tivo
narici una sensazione di pizzicore o un gusto acre e pungente. fra giordano,
a suo figlio un precettor di proprio gusto, che non abbino avuto che mordere
nenie prettamente moresche, e però di gusto affatto malinconico ed orientale.
era per lo più caratterizzata da un gusto rappresentativo ricco e raffinato, tipico dell'
aduna / come palla, che gusto abbia e figura, / così composta,
alla vedova... una villa di gusto atroce: stile anglo-svizzero-cinese, con i
: l'animo mio, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno
filosofia faccia morire la poesia, il gusto d'amare, l'impulso ad operare,
animi carnali, che non han gusto delle cose di dio, questa
io porti la penitenza a un estremo / gusto di evanescenze e dilettazioni morose.
rigidità di conservazione e in cotesto gusto di ritorno all'antico, veniva temperato.
e delicatine, atte più a solleticare il gusto che a spegnere l'appetito e a
qua dentro a morsicarvi, ed il gusto del sangue v'ubbriaca.
nel morsicchiato bastoncello il sapore ed il gusto del vivere. -per simil
ti faccia noia alla bocca o al gusto, abbia un piccolo mortaiuzzo di metallo col
... / o pic- ciol gusto a sì mortai veneno, / deh,
ristoro, che da tanti anni non gusto, mi fate ritornare da morte a
e sensi, lo udire, il gusto, el tatto. granucci, 1-17:
ne assaggiava un tantino per invogliarne il gusto e poi lasciavate affatto per più mortificarlo
troppo sensibile, scrupolosa ed incline al gusto di mortificarsi, che prolungava in quel
malignamente procurato. goldoni, x-309: averò gusto anch'io / di veder vostra moglie
pasolini, 9-283: tale squisitezza del gusto giottiano resta dimostrata in queste prime poesie
tenero, di facile masticazione, di gusto gradevole (un cibo). pulci
, per la stessa nobiltà del gusto, convincevano a stem perare
gli uomini svegliati, / non poco gusto a chi lo gusta arreca. moniglia
l'istinto, il capriccio, un gusto o un'inclinazione momentanea; atteggiamento culturale
... di battaglie con miglior gusto, imitando le mosse ed i componimenti
garbato / per quelli ch'hanno il gusto delicato. — battere sul mostaccio
, pere, ecc.; il gusto è piccante oppure agrodolce a seconda della
; si usa per accompagnare cibi di gusto poco forte, come carni lessate,
sapore dolce (e in passato il gusto era invece piccante). -mostarda veneta
, an- ch'essa sciroppata, di gusto alquanto dolce. poesie musicali del
'l to stato è 'n sapor de gusto, / ma eo c'ho bevuto,
alla mostra dantesca con tanta dottrina e gusto da loro ordinata un catalogo del quale
. e. cecchi, 5-160: il gusto di quegli intagli, la scelta dei
denota un irrimediabile scadimento o degenerazione del gusto. -anche: la degenerazione, lo
costruzioni quasi contro natura, mostruosità del gusto, deviazioni palesi. -gusto per
: poich'eccitò de la vittoria il gusto / l'appetito del sangue e de le
motivato al legato come di cosa di gusto del re. brusoni, 6-128: inteso
. sarpi, i-1-83: il poco gusto che passa tra il pontefice e la repubblica
la gran parte, o stravolti dal gusto, dalla fantasia di generazioni successive.
vanno alla lingua ad dare el sentimento al gusto ed el movimento alla lingua. tasso
cercare i fenomeni di questa facoltà [il gusto estetico], e fra i suoi
fredda monotonia, opporrà vari contrasti di gusto e darà una specie di movimento alla
a roma si chiamano privature, e al gusto dilettevolissimo e dolce ma molto più grasso
una porta, tutti assistevano con un gusto d'indiscrezione ai suoi sforzi pudibondi per
però nel masticarli così secchi un leggero gusto di muffato. 2. per estens
, di interesse; che appartiene a un gusto, a una sensibilità ormai invecchiata;
un sugget- tino, che si piglia gusto di fare l'innamorato, e non è
-antiquato, superato (uno stile, il gusto). landolfi, i-351: la
34 '. un signor di buon gusto non destinerà mai un cavallo colla groppa
boccalini, i-133: col moltiloquio sapeva dar gusto a'curiosi letterati. pesaro, li-7-329
proprio silenzio interiore e la libertà del proprio gusto, non si muri fisicamente dentro la
? -ma sì: c'è più gusto a parlare col muro. -parlare senza
. morosini, lii-14-294: pigliando sua maestà gusto di lui, lo ha fatto suo
a seconda d'un certo lor nuovo gusto e capriccio che secondo quello ne dimostra
e festive, ubbidirono alle nuove esigenze del gusto. lucini, 4-177: l'endecasillabo
passione,... con un gusto sano del colorito e della forma, con
odori per farsi conoscere per uomo di buon gusto? d'annunzio, v-2-259: con
, 187: il signor vincenzo ebbe poco gusto del- l'andar in sedia perché gli
in poca quantità di colore cenerino col gusto amaro mordace dell'acqua e che postovi
-con riferimento alle oscillazioni storiche del gusto. baldini, 9-3: non avendo
sì dolorosa / che fa perdere il gusto ad ogni cosa. leopardi, i-319:
queste mutazioncelle l'iscrizione sarebbe a mio gusto. tommaseo [s. v.]
alla cartellonistica, secondo una tendenza di gusto che sarebbe in seguito sfociata nel movimento
gozzano, i-547: una villa di gusto atroce: stile anglo-svizzero-cinese, con i
e che nano diventa oggi il buon gusto / e l'appestato giganton robusto.
volponi, 3-125: oddino cominciava a prendere gusto al rapporto democratico, che dava al
dall'aldo quasi a dare gli auspici del gusto poetico al secol nascente. d'annunzio
per la larghezza e sono aspre al gusto. 7. figur. colpa
tutti i mestieri, mostrava invece il gusto della vita comoda. -nascere o essere
signor tosi, scrittore elegantissimo e di gusto simile a que'nasi che si risentono
naso a tutti gli uomini di buon gusto. b. croce, iii-32-337: torcono
appiani hanno fra voi naturalizzato il buon gusto. quarantotti gambini, 10- 308
mai borra e librettacci senza stile e di gusto adulterino e bastardo; ma sino dai
o mal conosciuti, devono solleticare il gusto e la curiosità dei dotti e degli
amore né sapore, e dà poco gusto a chi lo pratica, anzi viene a
... s'aggrava il nauseato gusto. b. croce, iv-11-318: ho
il diritto maritestetico, del buon gusto, dell'armonia formale, timo e le
classe lamellibranchi, è commestibile e di gusto gradevole. tramater [s. v
le rape, e più grati al gusto come più dolci e delicati di loro.
un languore di sogno e il labbro al gusto di sapori squisiti. -rosso
che si ricollega alle tematiche, al gusto, alla mentalità dei nazareni. s
dell'indole, degli atteggiamenti, del gusto, anche alimentare, di esso,
ultimi anni scemato la voglia ed il gusto dalla poesia politica o come altramente abbiasi
lussurioso, né punto gli andavano a gusto i maschi. casti, 23-125: lo
a linati] qualche spunto e il gusto delle nebbiaie e una certa sensibilità laghista
scoperte noi, noi metafisici, col nostro gusto di necrofori. 3.
espressione goffa, grottesca, di pessimo gusto. gozzano, i-253: imaginate con
approssimato, malfatto; improntato a pessimo gusto, brutto (e ha valore iperbolico
? vico, 161: il primo gusto del teatro greco ancor fiero fu certamente
: essendo generale la corruttela del buon gusto nelle lettere... e negligentati i
13-194: francesco... prese gusto a negoziare e a mercatare, facendosi tanto
nenie prettamente moresche, e però di gusto affatto malinconico ed orientale, molto somiglianti
linguaggio tecnocratico. -che manifesta il gusto dominante nella situazione economica e sociale del
di nobile compostezza, in opposizione al gusto barocco e rococò, dominante a partire
. neoellenismo, sm. corrente di gusto svoltasi nell'ambito del neoclassicismo (sia
. neoellenisticaménte, aw. secondo il gusto neoellenistico. e. cecchi
dell'opera letteraria o artistica (un gusto letterario, un metodo critico).
rapporto che il romanò istituisce, con gusto critico che si potrebbe chiamare neo-positivistico o
. fenomeno di cultura e di gusto affermatosi in europa fra i secoli xviii e
esprime o si ispira nuovamente al gusto, alle tendenze dell'intimismo (un
neolìberty, sm. invar. orientamento di gusto affermatosi nella cultura architettonica italiana fra
. ne sono risultati campioni di quel gusto parnassiano che procurò celebrità a capponi.
infine, il suo [di cattaneo] gusto monumentale e oratorio, e il suo
rapporto che il romanò istituisce, con gusto critico che si potrebbe chiamare neo-positivistico o
. neoromànico, sm. indirizzo di gusto diffuso nei primi decenni del sec.
che presenta caratteri tipici, peculiari del gusto, della poetica, della sensibilità romantica
la corrente poetica dei neoteroi, il gusto, il mondo espressivo, la maniera
. c., che, ispirandosi al gusto letterario della poesia alessandrina del terzo
proprio di un orientamento artistico e di gusto operante a roma nel decennio 1625-35,
vi aggiunge e mescola troppo spesso il gusto del serpentino, del barocco, dell'ondulo
per esso, lo renderanno di gratissimo gusto e pungente acutezza. buonarroti il giovane
-in senso concreto: cibo o bevanda di gusto repellente, di qualità infima.
la radice] dolce e piacevole al gusto e vestita di nerigna corteccia. vallisneri,
'parvenus 'dell'età neroniana descritta per gusto da un corrotto e gli ozi superbi
quello che suol regolare l'organo del gusto, è forza dire che i vegetali
di essa per dare el sentimento del gusto e del tacto. citolini, 279:
gli raccontai anco brevemente, perché ebbe gusto d'intenderlo, il modo nostro di
, v-16: di niuno scrittore prendeva più gusto che di tacito, spesso rileggendolo nella
di ottobre, immaturo e aspro al gusto; la raccolta si conserva in fruttaio
giorni, era un omino di gran gusto e di poche parole. cicognani,
, / e ciò che all'altrui gusto aggradò mai, / foran de tacque
contate mai su sviste ed errori di gusto. -con metonimia. bellincioni
un poco iroso e un poco di cattivo gusto (nota che ho detto nevrastenico e
secondo il solito incofnpara- bil suo buon gusto, cioè violini intrecciati ad un corno o
ciascheun gusta æl meo, / lo gusto è 'n nichelèo / de l'amor non
è mica soltanto un epicureo di squisito gusto e uno schernitore di buona compagnia,
così lo ninnava. lui ci pigliava gusto ed era tutto felice. fenoglio, 1-294
dove mille ninnoli disposti con un buon gusto ben più allettante che la dovizia. giusti
il paesaggio, come non evocare il gusto del nobile, che suggerisce, appunto,
-confezionato con cura e maestria, con gusto squisito, con sostanze o materiali pregiati
nobilmente nel vero. -con un gusto estetico particolarmente raffinato. spallanzani, iii-25
della sua voce, l'e- squisito gusto nel regolarla, l'espressiva nobiltà con la
un'acqua dolcissima e molto grata al gusto. c. durante, 2-312: noce
ciascheduno / ha in questo mondo il suo gusto, e perciò / spaccia 'l beccaio
se dovessi finire impiccato, vorrei cavarmi il gusto di leggere la sentenza coi miei occhi
'furono promosse trent'anni fa dal gusto facinoroso di romanzieri salaci e senza romanzo
degno di roma, degno del tuo gusto, / e del pontificato nostro d'oro
io credeva bere della mia quiete, gusto amarissima acqua d'infiniti travagli noiosissimi.
non si perdonò a più stomachevoli e al gusto noiosissimi cibi. redi, 16-iii-332:
misero perdimento che addivenne per l'ardito gusto della prima madre. stefani, 1-14
chierici e laici, nominati conforme al gusto e voler di s. m.
qualsivoglia in chiara cognizione venne dell'universal gusto che ad ognuno aveva dato la nominazione
b. croce, ii-5-75: senza gusto (critica giudicatrice), mancherebbe al
: consisteva in due stanze arredate con gusto squisito e fornite di tutti i mobili,
: ma il saracin, che con mal gusto nacque, / non pur la saporò
coloro che restavano nel vago e riponevano il gusto in un non so che.
in anticipo, primaticcia, caratterizzata dal gusto acidulo, aspro. soderini,
. cecchi, 5-103: quel particolare gusto, stipato, nordicamente barocco, ch'
alla sensibilità, ai modi, al gusto espressivo propri della tradizione letteraria e artistica
, i-163: non giova che il buon gusto sia promosso e promulgato e costituito per
scritti si può prender norma del suo gusto, non potevano piacere quei giochetti di
ogni parzialità di storici e 'normalizzatori'del gusto. pasolini, 8-257: una deduzione
dice bene che a lui vanno più a gusto quelle del paese, le quali sono
, que'ritornelli che sono oggidì nel gusto corrente. r. m. bracci
notamenti che non sono fatti con diverso gusto, per mandare alla forca, alla
appena possibili a notare, rifassi il gusto alla vita. moravia, xiii-296: «
si unì in lui [zweig] al gusto dell'ap- prendere, del possedere,
prima radice, onde scese il mal gusto, dove peccò adamo ed èva,
notizia è quella ch'arreca compiacimento e gusto. genovesi, 1-i-207: rischiarare l'
appartengano e servano ad appagare il buon gusto e la delicatezza nell'abbigliarsi. romagnosi,
provinciale... abbia assaporato quasi il gusto di un ri- sentimento personale e di
p. della valle, 3-108: gran gusto, per quanto ho inteso, a
tutti. passerotti, 2-185: per dar gusto al delicato / secol nostro illuminato,
: v'è il casin per chi ha gusto alla primiera, / all'ombre,
], come ricerca derivata da un gusto di tipo ermetico e novecentesco, tende
stesso rousset che aveva coadiuvato c. gusto modernissimo: o, come si diceva allora
, diventata di moda presso il gusto romantico, assunse caratteri patetici e
novellinità, sf. letter. ant. gusto per la no vità,
, 1-465: per quello spetta al gusto, accordo è fatto / che tu carpisca
linea, elemento stilistico, tendenza del gusto che costituisce una variazione o una trasformazione
secondo i dettami della moda o del gusto più recente. -anche: attività, atteggiamento
, / per darsi onesto spasso e gusto a voi, / hanno provisto una,
contiene leziosaggini, orpelli, cedimenti al gusto decorativo. papini, iii-540: l'
nulla però di manco piacque a'napoletani il gusto della sua nuova e vaga maniera che
degli studiosi, anche cangiato l'antico gusto, continua per qualche tempo l'antico
qualche numero di milizia, col mal gusto di cittadini. tasso, 18-64: in
, vo'entrar po'poi / con più gusto nel numero de'buoi. manzoni,
/ se il primo serò a dargli questo gusto, / iacob sì mi darà
fare il nunzio poi / chi ha gusto di tirar presto l'aiuolo.
trattato delle virtù, 186: per lo gusto si riceve e prende quello che per
per indicare la leggiadria innata o il gusto del bello derivante da un'educazione appropriata.
la formazione culturale, che affina il gusto. - in partic.: insegnamento
voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vital nodrimento / lascerà poi, quando
nutria / de le men dure e al gusto men moleste. p. contarmi,
. trovare soddisfazione, compiacersi, prenderci gusto (e ha una connotazione di eccessivo
gli piace, conferiranno alla vivanda quel gusto aromatico che ne accelera e ne favorisce la
mastri, bilanci di buon e cattivo gusto, d'educazione e maleducazione internazionale.
li odori ed i sapori del gusto, i quali si chiamano da'glosofi
vi trova, e a cui ha preso gusto, di esseri obliqui e randagi.
: scrutinata coll'occhialétto del buon gusto e col doppio decimetro della critica l'opera
senza volerlo vi mette qualche cosa del gusto degli anni in cui vive:
quale spero ch'ella sia per prendersi gusto e trattenimento non piccolo, ché così
andiamo formando a occhiate sul vero perfettissimo gusto indiano. l. pascoli, ii-227
, / che l'occhio e '1 gusto pasce al fiorentino. boiardo, 1-3:
vista estetfeo, che è di cattivo gusto, che colpisce violentemente l'animo provocando
dovessi finire impiccato, vorrei cavarmi il gusto di leggere la sentenza coi miei occhi
vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via... da un
ai temi, alla sensibilità, al gusto espressivo, ai modi culturali e artistici
occidente l'edifizio delle convinzioni morali e del gusto non resse al proprio peso e fu
i-23: qualche volta per freno al bestiai gusto / vedere arme e cavagli e far
frequente nelle pagine di scrittori europei di gusto esotico e decadente, è spesso usato
dei tipi che le odierne cognizioni e il gusto regnante han in tutti i sensi perfezionati
avanzato, o cerca di conformarsi al gusto e alla moda corrente (e in
odono o che si odorano o che dànno gusto o disgusto al palato o che toccate
guardati, cioè viso, audito, gusto, odorato e tatto. boccaccio,
odorato sono di poca proibizione, tatto e gusto no. ariosto, 17-31:
vedere nella pupilla dell'occhio; del gusto, nella origine della lingua; dell'
del bello, ma è come quello del gusto, dell'odorato. cicognani, vi-11
olfatto. iacopone, 1-11-50: lo gusto entra en regula 'n ordenata astinenza,
tica che non offende il gusto. p. fortini, ii-404: con
per la gravosa offensa, / lo gusto entra en regula de ordenata astinenza.
con la sensibilità estetica, con il gusto, con il senso deltarmonia. minturno
di comportamento, all'educazione o al gusto considerati corretti comunemente o in un determinato
combattimento, si sta le ore in continuo gusto ed ansietà di vedere il fine.
mu sica, il suo gusto di 'tempio nella camera ', di
tipi che le odierne cognizioni e il gusto regnante han in tutti i sensi perfezionati.
della porta, 8-104: -come ti diè gusto quell'oglia pudrida alla spagnola? -la
, ii-9-225: mi raccomando er il gusto della scelta: per l'amore degli dèi
ei cinque sentimenti del viso, audito, gusto odorato e tatto che è l'ultimo
ae'loro colori; sono eccellenti al gusto e si trovano nell'oceano. lessona,
con soggetti privi di originalità e di gusto romantico deteriore). verga,
saporitissimo, oglioso, quasi del medesimo gusto delli pistacchi. targioni pozzetti, 12-6-68
odorosi; è intimamente correlato con il gusto e con il senso chimico comune;
luce né '1 colore; così il gusto, il tatto e l'olfato anche non
olio più grosso del mele, al gusto dolce, il quale chiamano eleomele. bizoni
nelle diverse località, che lo rendono di gusto più gradevole e di lunga conservazione;
di sale, perché altrimenti riuscirebbono al gusto troppo amare... quelle ancora
urtare, irritare, offendere il buon gusto, la sensibilità o, anche, una
, 5-228: sì stoltamente hammi impepato il gusto / la mal succhiata oltramontaneria, /
moneti, 307: alcun piacere al tuo gusto non dia / la carne infetta in
meno di forza secondo che richiede il buon gusto ed il sentimento della cantilena.
a uccidere; che si alimenta del gusto, del desiderio di uccidere. buzzi
, 17 (305): che bel gusto di comparire al tribunal di dio,
questi giorni, era un omino di gran gusto e di poche parole.
moda, an dazzo, gusto predominante; movimento, cor
-conforme alla discrezione, al buon gusto. studi, di attività, improntata
privo di originalità; che risponde al gusto medio (un'opera d'arte:
la tradizione vuole, d'accordo col buon gusto, che il panettone prelibato, lieve
degli eroi, / che son di gusto e boria / a loro e 'nsieme a
, 8-xiii-264: le do conto del gusto particolare ricevuto da tutti gli accademici del
essere di moda (un atteggiamento, un gusto, un modo di vita, un
del latrocinio hanno l'abitudine e il gusto, che la pirateria riguardano come il
ispira) dall'imperizia, dal cattivo gusto, dall'incapacità di un artista, o
. che offende il senso estetico, il gusto artistico (uno scritto).
tutti quei / che non trovano altro gusto / che quando hanno il ventre onusto
man per cui, poenando, io gusto / quanto amor se ne va gonfio e
per la lontananza del suffumigio, e il gusto, per la gran vicinanza dell'orifizio
don chisciotte 'di scarfoglio] un gusto vivace e letterario, che pareva una
tali componimenti omogeneamente ascrivibili a un determinato gusto, a una ben precisa tradizione (
decisa che coll'opera della filosofia del gusto. -dare d'opera a qualcosa
ma non per conto del senso del gusto, come la mano senso del tatto
: mia madre era una donna di buon gusto e dilettavasi di certe operette piacevoli,
seguitando... a disegnare con gusto, prese tal genio alla professione che
sbarrava loro la strada. mediocre il gusto per i quadri, di valore opinabile.
. cocchi, 5-2-42: il qual potente gusto d'arte oratoria forse era a lui
ai temi, alla sensibilità, al gusto espressivo, ai modi culturali e artistici
filosofici, sociali, di costume; gusto esotico per l'oriente. leopardi
lo spagnolismo, vale a dire il gusto di caricare su quel che vi ha di
: sor- delio, in confronto al gusto dei suoi contemporanei per le storie orribili
suo circolo e che ci commove, nel gusto che il loro vagheggiamento ci procura,
: ciascun animale ha... del gusto e del pendio verso gli alimenti che
egregiamente dotato di gusto, di sensibilità e di penetrativa in
se 'l saggio vostro dire ben penso e gusto, / io non credo eh'alcuno
mondo beffate come divote e di nessun gusto le atterra, e, nessuna, nessuna
, / talch'io n'ho perso 'l gusto e 'l lagorare. tornielli, 1-160
i-17: aver saputo così bene con gusto e giudizio sopraffino condurre un pensiero tanto
nel cuore, io rideva d'un gusto maligno. b. croce, iv-1-152:
/ a un fuoco di legna / al gusto morente del pane alla / trasparenza del
. pirandello, 8-935: ci ho gusto, sai, per quello sciocco..
bene che avessero estrema penuria di buon gusto. casti, i-2-51: don diego
condimenti dei cibi, perché è di miglior gusto che il pepe commune, e per
bacchetti, 18-ii-299: - ridete di gusto? - delle scipitezze di don basilio
dalla culatta del bue, e il gusto e il profumo dal sedano.
, viii-49: perch'ei ci prenda gusto e se ne innamori, ecco il ceffo
sospiro. scarpelli, 1-143: per gusto de'suoi con queste note / aprendo
179: ho in tutto perso il gusto e l'appetito, e il sonno
svogliata di cibarsi che diceva non trovar gusto in cibo alcuno. chiabrera, i-iii-no:
vino). soldati, 6-336: gusto dolce, ma non troppo dolce. due
misero perdimento che avvenne per l'ardito gusto della prima madre. -infamia.