b. fioretti, 1-3-426: per gusto de'virtuosi e per insegnamento degl'idioti
i principi dell'eclettismo, con metodo o gusto eclettico; in modo da fondere elementi
. seppe attingere con discernimento e con gusto alle letterature straniere, ciò che i suoi
l'opera] in un ambiente di gusto simbolista (moréas, gide, schwob,
: polidori aveva avuto il buon gusto di eclissarsi con garbo, restando a
l'edifizio delle convinzioni morali e del gusto non resse al proprio peso e fu solcato
volte ancora per la corruttela del loro gusto dell'eloquenza. monti, iii-136:
abbia! glielo educherà poi lei, il gusto; se sarà suscettibile d'educazione.
: ridevano tutti: educatamente ma con gusto i due spo- sini; digrignando i
bardelli, nel cui stile si ravvisa il gusto del curradi creduto suo educatore, e
persona: a indicare cura minuziosa e gusto un po'femminile nell'acconciatura e nell'
3. che rivela un femmineo gusto dell'ornamento; ricercato, lezioso (
; era scritto con fuoco, con gusto, con vero sapore letterario. pascoli
di bianchezza, umidiccio, amarissimo al gusto. sassetti, 34: esso messer
di bianchezza, umidiccio, amarissimo al gusto... si vitupera quello che
frondi dalla radice in su, al gusto costrettivi. nasce tra le biade e ne
persona). -anche: scelto con gusto sicuro, conforme alla moda (e
, una via); arredato con gusto, fornito di merce scelta, delle
-in partic.: raffinatezza, buon gusto nel vestire. p. verri
invece, e il raziocinio, ed il gusto del bembo e del trissino potranno mai
olio più grosso del mele, al gusto dolce, il quale chiamano eleòmele. baldi
, 62: dolce / al gusto eleòmele, ond'è fecondo / tronco
. e. cecchi, 9-64: il gusto fiorentino rifiuta ai giganti e agli
a me, non istimo uomo di gusto umano colui il quale non sente straordinario
regole, contro il giudizio e il buon gusto l'amore episodico, languido, molle
lingua della prosa, e secondo il nostro gusto, gonfia, concitata ed aliena da
o addirittura repellente, tanto più di gusto certi critici ci godono ad ammatassare nuove teorie
sopra l'erba monotona, / e presi gusto / a quella brama senza fine.
, ii-8-184: continuavano a muoversi ùl gusto e il disgusto estetico] liberamente e si
dei conti abbracciava i fori d'au- gusto di nerva, e di cesare ergendo.
larghe per intorno aspre, e al gusto odorate mentre son giovanette, ma crescendo
eresiscettro, e 'l dolce / al gusto eleomele, ond'è fecondo / tronco che
picciolo simile a quello del nasturzio, al gusto forte e acuto. d'alberti,
insensato. bettinelli, i-295: il gusto effemminato, molle, secondario, al
erra. michelangelo, i-62: il buon gusto è sì raro / c'al vulgo
: la sensibilità non erra mai; il gusto, ossia la gioia del bello,
storia il senso dell'interpretazione, il gusto di studiare i documenti controluce. -sostant
acciò che la conversazione riesca di buon gusto. vico, 357-quanto sono più affollate
. alamanni, 5-5-829: chi vuol gusto variarle al suo congiunga / del nasturzio,
tiziano, riportarono alla lor patria il gusto della veneta scuola; e quivi fiorirono
a mio credere per annoiar ogn'uomo di gusto) ma di più le fazioni dei
maggiore erudizione storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente, a una
se non quando son fabbricate con ottimo gusto. -ant. rappresentare, recitare con
1-60: tenete per sicuro che averò più gusto io d'una cosa simile che voi
formò un popolo di pittori di un gusto molto uniforme; e prese colore di
delle passioni e tiravaio nel godimento e nel gusto della vita reale. e. cecchi
. cocchi, 5-2-67: del medesimo gusto è il discorso xii, nel quale ha
si formeranno a poco a poco il gusto, e la loro critica diventerà acuta in
. ariosto, 13-80: come raccende il gusto il mutar esca, / così mi
immortalità, dove tende amore, ma al gusto, che ci fa languidi, ci
non sapendo ch'è un presagio del gusto vero ed ésca per poterci ingannare.
nelle opinioni, nei giudizi, nel gusto; intolleranza; parzialità, settarismo.
per qualcosa che va contro il proprio gusto estetico; senso di disagio. foscolo
sua da quella dell'arte e del gusto... e dell'erudizione esegetica.
, anche spesso purissima e di gran gusto. piovene, 5-1 io: santuario di
corte poter essere esemplari di stile, di gusto, di letteraria creanza; barbari essere
delle presentazioni figurative, oltre ad un gusto acerrimo di ogni minima inflessione del segno
tendenza a mettersi esageratamente in mostra; gusto dell'ostentazione, pompa, vanità.
. -ci). che ha il gusto dell'esibizionismo, che è mosso da vana
criticamente un'opera d'arte; di gusto raffinato, ricercato, squisito. carducci
un costume, una moda, un gusto). p. verri, i-261
dal dominio riconosciuto dell'arte o del gusto corrente. alvaro, 7-119: la
di magiche verba, / soavi al gusto e chiari in apparenza, / dona da
col vin santo, e'ci piglia gusto e ti ronzerà sempre dintorno. b.
. -letter. che ha il gusto delle cose forestiere. gozzano, 100
. esotismo, sm. predilezione, gusto (anche ricerca, uso),
del palazzo, e gli venne il gusto della campagna. moravia, i-119:
dipingi. magalotti, 4-229: il tuo gusto è sì esperto, e così fino
in confidenza che qui le persone di gusto lo trovano molto inferiore al- l'espettazione
. verdinois, 53: curioso questo gusto degli uomini di esprimere la loro esultanza
la lingua esplori, / lambono il gusto e legano i sapori. manfredi, 5-55
giornali esposti come quadri e ancora pel gusto infantile dei plastici. -per simil
e liberamente usiamo il vocabolo di buon gusto, per significare quell'intendere e distinguere
accentuazioni del gesto, fanno pensare al gusto espressionista. 2. sm.
taluni effetti crudamente espressionistici, di stretto gusto gotico, un dipinto come il '
rinunciato a farsi espugnare; soltanto il gusto di una conquista avrebbe potuto ispirarla.
. prelibatezza, squisita bontà, gusto fine e delicato (di cibi,
gargarozzo, per lo quale sentiamo il gusto e l'esquisitezza de'cibi saporiti
vista, l'esquisitezza de'condimenti attizzava il gusto. in senso concreto: delizia
perizia di mano e somma esquisitezza di gusto. cesarotti, ii-438: la verseggiatura e
, i quali son fomiti di ottimo gusto e discernimento per le bellezze di ambidue
sien vestiti. -che ha gusto raffinato. e. cecchi, 5-374
essendo voi in simil genere di esquisitissimo gusto. baruffaldi, 175: cavaliere di rari
e nelle cose letterarie d'un'esquisitissimo gusto. muratori, 5-ii- 278:
278: il marchese giovanni rangoni cavaliere di gusto e giudizio esquisitissimo, spezialmente nelle lettere
dell'essere / conta il parere / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di
: quanto si vede nelle marche dimostra gusto e carattere e quella disposizione a far da
una conoscenza, un'educazione, un gusto). c. gozzi, i-263
stile grazioso e purgato, di un gusto raffinato ed esteso. pananti, ii-251:
. -per estens.: chi ha gusto e sensibilità per le cose belle, chi
da un'accurata e raffinata educazione del gusto alla bellezza una norma di vita e
alla scienza di derivare dalla natura del gusto la teoria generale e le regole delle arti
ogni estetica che ha guidato il nostro gusto, così travagliato, di uomini moderni
arte muta un'anima ed un buon gusto che molte attrici drammatiche le potevano invidiare
. 6. per estens. gusto; voga, moda. soffici,
agostiniano, il 4 saggio sul buon gusto nelle belle arti ove si spiegano gli elementi
la bellezza di un'opera (il gusto, l'intuizione, ecc.).
di giudicarlo e d'ispi- rarvi il gusto, perché possiate sentirne la bellezza e provare
estetiche, d'argento, d'un gusto barocco. -anche di animali.
esotici. 9. fornito del gusto del bello, sensibile alla bellezza (
. atteggiamento dello spirito o del gusto, che, considerando i valori estetici
oggetto, ecc.) risponde al gusto pretenzioso per una bellezza tutta esteriore,
opere d'arte. 3. gusto, sensibilità per il bello. piovene
accanto; e com'più 'l gusto incende / di lui, più dal gustarne
ciel piovesse, / sì viva al gusto ed al sapor l'assembra. rajberti,
e estremismi cose incivili e di cattivo gusto. pioverle, 5-195: mentre l'estremismo
, ii-178: ciò che è buon gusto nello scrivere diventa buon senso nel sapere,
di lor neglette sepolture ornate / con gusto d'altri tempi, / [i
di grazia, che l'amor del gusto / nel petto lor troppo disir non fuma
di ciò che la regola - il gusto - richiede. 3. diversità,
almeno dal cinquecento, una vena di gusto eterogeneo ed eccentrico, poliforme, praticamente
è un liquido incolore, dolce al gusto, di odore aromatico, non è infiammabile
non è uomo da levarsi il gusto, per dar ragione alle vostre
tutte per intorno sottilmente dentate, al gusto stittiche e alquanto amarette. redi, 16-ix-146
italiani addotto a prova che il cattivo gusto nello stile, il « secentismo
, e bianchicce, pelose, amare al gusto. idem, 164: l'
borsa, xix-4-736: la gente anzi di gusto più fino lo proverbiava leggiadramente con
che è caratteristico della poesia, del gusto tra gico o della psicologia
per una vendetta autobiografica e di cattivo gusto. -per simil. forma elegante,
2. locuz. aweuropea: secondo il gusto, il costume, la moda,
, 13-181: è pittrice, d'un gusto raffinatissimo, innamorata dei primitivi ma dipinge
la nota più squisita è data da un gusto di evocazioni del passato, da un
se non il piacere del volo, il gusto delle grandi volute aeree, delle svolte
è pronto a sacrificare qualsiasi sentimento al gusto della battuta. una battuta che è sempre
e. cecchi, 9-355: « il gusto dei primitivi » pretese di introdurre,
organi della vista, dell'olfatto e del gusto e i tratti iniziali degli apparati digerente
facce, le differenze di un medesimo gusto, e degli effetti suoi. carducci,
che raffaello s'era oramai fatto al gusto di roma. -voltare, volgere,
plateale. -non aspro, gradevole al gusto, amabile (un vino).
fanciulle. leopardi, i-13: vediamo il gusto corrotto del secolo che facilissimamente ci trasporterebbe
da giudici incompetenti, faciloni e privi di gusto, più che orgoglio può generare vergogna
tutto. e i chiodi come ci aveva gusto a piantarli, e che atto ci
piacere; riuscire gradito, soddisfare il gusto. canti carnascialeschi, 1-206: ognuna
ma sono più sottili e dolci al gusto. il seme è grande come quello del
ma sono più sottili e dolci al gusto. montigiano, 173: de falaride erba
ancor durano, l'abitudine e il gusto di passeggiare e pensare nelle campagne della
7-2: oh gli è pure il bel gusto trovarsi alla sfalda d'una montagna che
e qui in roma non ci è gusto buono di recitare, e dell'istessa opinione
d'una sola dimostrazione, onde il gusto risvegliato abbia a conoscer l'insipidezza de'suoi
di magiche verba, / soavi al gusto e chiari in apparenza, / dona da
fallibile, ma sempre di un gusto individuale. -ant. per estens
ne abbia la vera intelligenza e 'l buon gusto. foscolo, xvii-396: l'austria
se tutti al senno non rendiamo il gusto. malvezzi, 2-6: vengono condannati
dalla rettorica, da regole preconcette, da gusto fattizio e di convenzione. bocchelli,
vino, acciocché certissimamente si falsifichi il gusto: e questo diciamo, non
costruzioni moderne. è proprio un cattivo gusto. bocchelli, 11-26: la recente
d'agire, un costume, un gusto, ecc.). bibbia volgar
rajberti, 2-231: nel riformare il falso gusto nelle belle arti, ci ho trovato
nelle belle arti, ci ho trovato un gusto così vero, che mi sono messo
dal vero. lanzi, ii-138: il gusto del secolo già depravato correa dietro il
in transmigrazione; però rimase lo suo gusto in lui, e lo suo odore non
un modo o nell'altro) nel gusto e nella fantasia delle ultime generazioni.
ne faccio io. 20. gusto, ispirazione originale, stravagante, fantasiosa
fantasia: a piacimento, di proprio gusto, secondo il proprio volere; a
che io posso, per pigliarmi più gusto ch'io posso in questo fantasiare di genio
fresca / una cravatta 'di buon gusto '/ il sorriso che si sforza /
/ degno di roma, degno del tuo gusto, / e de) ponteficato nostro
. galileo, 3-4-173: con gran gusto si son letti i natali, la
benissimo ch'eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato.
del tuo squisito ingegno e del tuo gusto. banti, 8-152: da principio le
ineffabile dolcezza d'una voce naturale e pel gusto squisitissimo del suo canto, fece sperare
dolcezza d'una voce naturale e pel gusto squisitissimo del suo canto, fece sperare
, ti vo'scrivere sempre di questo gusto. pesci, ii-1-413: ricordo la
, barattoli dipinti: tutto disposto col gusto, la polvere, gli stracci e la
da quel tempo invase l'italia quel gusto a tal segno di forza, che.
cortesia. 4. insoddisfazione del gusto, sensazione sgradevole che accompagna le funzioni
, se dobbiamo dire del gran buon gusto di quel pittore o pure della di lui
vivi ingegni, e non dà * gusto di sé largo o maligno con alcuna differenza
luce e nel colore. -spiacevole al gusto. leonardo, 2-94: sì come
mescolare l'ultima distillazione, perché al gusto è molto fastidiosa. -sgradito all'
a me pare che con più fastidioso gusto ricerchino molti il verisimile ne'poemi moderni,
. rifiutare come nauseante o sgradito al gusto (un cibo, una bevanda).
da'cibi, questa gli ritorna 'l gusto e l'appetito. -sostant.
tardi. molte cose hanno progredito in buon gusto, compreso il tipo della donna fatale
metafisica, della morale, e del gusto, studi fatti per formar una lega indissolubile
a desiderarsi che gli uomini d'un gusto non tradizionale e fattizio, ma dettato
trombon, sparò il can- non di gusto. / oh son pur'io, dicea
nondimeno per non vi si ritrovare al gusto alcuna qualità, per cui si possa
rai / del sol l'udita e il gusto e la favella / e la vita
vuol sapere il vero, si propone con gusto di favole burlesche o mirabili; o
un uomo che, obbedendo al suo gusto nativo della tenuità, ha saputo comporsi
13-402: finita era la favola col gusto di favolare e d'udir favolare;
ritorno, il mondo gaudente, il gusto sociale, l'ira, ecc.)
atene, città ove la magnificenza e il gusto andavan del pari, favorisce la mia
sua né d'altri gli elesse a gusto e a soddisfazione propria, senza badare
poi che l'uomo ha perduto il gusto di dio » (bossuet).
a mio credere per annoiar ogn'uomo di gusto) ma di più le fazioni dei
malvagio? ottimo, iii-93: il gusto in questo intendere s'inganna molte volte
che non sia uomo, perché applicato al gusto, e immerso nel fecciume del vizio
.. genera le bell'opre di gusto. gozzano, 1137: dopo esperienze
fedele, non dispererei di soddisfare al suo gusto, e insieme a quello del pubblico
s'accomodi quanto più si può al gusto e all'universalità de'lettori. manzoni
-e la bontà dell'esistenza, il gusto dell'ora che passa e delle cose
, da la quale acquistò un esatto gusto del buono e del bello, arrivasse a
aveva l'eleganza felina della persona, il gusto raffinato del vestire, l'arte squisita
anche il suo temperamento, il suo gusto, i suoi modi, i suoi sentimenti
l'edifizio delle convinzioni morali e del gusto non resse al proprio peso e fu
i-124: non cessò negli dei il ferale gusto de'banchetti delle carni de'miseri uomini
, molto svegliato certo stimar si dee il gusto di colui che a sì vano e
dolci / e sì suavi e dilicati al gusto / che condiranvi tutti gli altri cibi
sali plautini, che non soddisfacevano al gusto molle e cortigianesco dell'amico di mecenate.
di dalle piagge, ne avrei proprio gusto. baldini, 7-113: sta a vedere
fare il matto della festa, con un gusto, che di questi gusti non ne
sindaco o del deputato infervoravano con un gusto festaiolo anche le donne della borghesia per
corpi giustiziati in quel luogo: al gusto il fiele e l'aceto: e a
, in particolari fiabeschi, anche il gusto del favoloso proprio della sua società che già
redi, 16-i-m: a quante aveano gusto di bevanda bianca e lattata, bastava
soffia quell'acuta brezzolina, / che gusto! una baldoria, una fiammata /
egli mostrato poi sempre di congiungere il gusto suo proprio nel servirsi di loro ne'
la candela ', l'artista trasferisce cotesto gusto agli effetti di luce artificiale, si
utile. proverbi toscani, 20: gusto guasto è come vin da fiasco.
candido, meno ampio, ma tagliato sul gusto della toga romana: sopra una spalla
, / pien di quanta dolcezza il gusto brama, / l'altro corrompe il
e al mele / un tempo avvezzo il gusto, / la divina vendetta orribil fiele
che non hanno notizia di divinità, né gusto di religione. f. negri
5-ii-320: la cagione di questo differente gusto nasce dalla robustezza, o dalla fievolezza
: teresa sapeva ch'ero figlio bastardo e gusto in opere d'inchiostro, / scarso cervello
tipo, esempio, modello, ideale; gusto, capriccio. settembrini, 1-157:
che per mio giudicio erano di miglior gusto, la chiamarono una filastrocca. garzoni,
è sottile e superficiale, acuta al gusto. redi, 16-iii-284: girasole, ovvero
assaggiare qualche fioretto di lingua d'un gusto molto bizzarro. serra, ii-292: pare
sue foglie tenere delle insalate accrescono piacevol gusto. buonarroti il giovane, 9-730:
con vocaboli più semplici e forse di gusto migliore. 3. l'opera di
princìpi i quali ora non soddisfano al buon gusto del fisicare presente, perché l'autore
costanti della scultura egizia non derivano dal gusto degli artisti, ma dalla fisonomia della
e si sforzi così -per il nostro gusto, ingenuamente -di colmarla. va da
: né altra cosa è questo buon gusto universale che l'idea del bello, in
signori e religiosi, ci hanno un gusto matto; e fiutano, interpretano,
0 è improntato a questo stile (il gusto). cardarelli, 3-65: l'
uccelli infrascati, pare un anticipo del gusto che da siena trasferì a firenze il
. reso insensibile (il palato, il gusto). g. gozzi, 1-267
fretta un po'grossolana, peccano di buon gusto, ma hanno qualche efficacia: tuttavia
bianco da siena, 63: quando gusto cose dolci / la innaudita dolcezza / m'
alcuno di buon discernimento e di buon gusto si desse a spogliare le moltissime raccolte
, ceramiche e ornamenti, d'un gusto convenzionale e intollerabile. alvaro, 8-146
', rossigno, amaretto e medicinale al gusto. vallisneri, iii-455: 'siliqua'.
i-69: il conte monaldo voleva fomentare il gusto delle cose elevate, delle gesta e
storie di passioni: se v'è dentro gusto di peccato e spezie di voluttà son
, facevo paura; ma ci provavo gusto a far paura perché mi ero avvilito e
starebbe a provare che gran parte del suo gusto per gli effetti fonici e delle sue
, senza un ritocco -ci prenderesti ancora gusto? il bello è forbirti e prepararti
, 3-128: se non acquisterete un gusto forbito e sicuro in poesia, né tampoco
de'cristiani. — sostant. gusto, predilezione per ciò che appartiene a
conforme ai dettami della moda, del gusto straniero. mercati, 21: gran
, sm. imitazione esagerata del gusto, delle usanze, delle mode forestiere;
ad oreglie, odore a nare e a gusto savore o toccamento a mano, ove
, dignitose, comode e spiranti grazia e gusto. cesarotti, ii-354: vi pregherei
tutto ciò che non sia secondo il suo gusto. -per anal. mus.
in tal guisa verrebbe ad autorizzarsi quel gusto esclusivo, figlio d'una ristrettezza di spirito
, l'esquisitezza de'condimenti attizzava il gusto, la fraganza de gli aromati ricreava
: le monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione de'
si formeranno a poco a poco il gusto, e la loro critica diventerà acuta in
... giovano poco a formare il gusto e a stimolare le forze produttive.
del volgare, vi si vede un gusto non ancora formato. de roberto, 21
5-291: [berenson] regnò sul gusto artistico mondiale, presiedette alla formazione dei
di bronzo dorato, distribuite con buon gusto intorno intorno. b. galiani,
cupa misantropia, non avendo nemmeno il gusto di contrapporre alle piccole formule chimiche dei
. -anche: acre, piccante al gusto. pietro ispano volgar., 2-22
.. non abbia alcun sapore noioso al gusto, come sarebbe o troppo salato o
mi tenta molto. -che ha gusto e aroma acre, che è ricco di
el tuo stato è 'n sapor de gusto, / ma io c'ho bevuto,
); acutezza (di vista, gusto, odorato). beicari, 3-4-99
dalla sintesi n'è derivato il buon gusto... che informa la mostra fotografica
un fotografo dilettante, ma di buon gusto. bocchelli, 5-184: giorgio era stato
, / e che ha perduto il gusto e l'appetito, / gran mercé
né sentito nulla, né pure il gusto, credo, di farsi fottere,
loro è fracido e hanno guasto el gusto, però le cose buone lo'paiono gactive
tutti quelli [scritti] che il gusto fracido e sciagurato di una infinità di
ogni estetica che ha guidato il nostro gusto, così travagliato, di uomini moderni.
e gli impedisce quasi di avvertire il cattivo gusto, la banalità, la sfacciataggine di
: un giorno di libertà, dal gusto un po'vago e segreto, riempito
, l'esquisitezza de'condimenti attizzava il gusto, la fraganza de gli arometi ricreava l'
: si direbbe che veramente il reo gusto del secolo si fa sentire nello stile
; a imitazione della moda, del gusto, delle usanze propri dei francesi.
la cultura, la letteratura, il gusto francese. de sanctis, i-ii:
il venturi... chiama « gusto »..., quello che si
4 voleur d'enfants 'ha il gusto dell'estroso. il suo shakespeare non è
sfacciataggine. panciatichi, 94: quanto gusto insieme e sconforto ho provato questa sera
pennello e un comporre macchinoso, un gusto di ornare, un non so che
il lisio, che ha finezza di gusto e sentimento d'arte, non possa
bottari, 5-71: le architetture del gusto antico de'greci e di michelangelo non
fa il monaco; ma il buon gusto dice la persona. deledda, iii-965
è fredda quell'anima che non ha gusto niuno di dio. 13. negligente
muratori, 8-ii-47: richiede il buon gusto che tu almeno con architettura più
: parte per pigliarsi un po'di gusto, / e parte per veder com'e'
, 6-8: pon a lo tuo gusto un frino, ca 'l soperchio gli
morte la sua salute doveva trovare un ambiguo gusto. pavese, i-30: la crescente
i-63: il francesismo, che sembra il gusto predominante del secolo, tende a renderla
e molto dolce e grato e fresco al gusto. redi, 16-i-n: infragnetelo,
e i suoi viticci freschi, asprigni al gusto. bocchelli, i-187: i gran
a l'ultimo passo / si cangia gusto, amor, voglie e pensieri. della
signor salviati, penso 10 che avrà gusto di andare a godere dei nostri freschi
intestini, / mi pare un tristo gusto e un brutto giuoco. baruffaldi,
le idee astratte, la rozzezza del gusto e il disdegno per l'ordine e la
frittarelli di bachi da seta cattivo gusto. e. cecchi, 5-483:
se in paradiso si sarebbe auto il gusto del mangiare, e negandolo il teologo
.. non abbia alcun sapore noioso al gusto... o sapesse di fumo
sinora si sfogano a gridare, pigliano gusto anche a metter mano nella roba altrui
: quel frizzaménto del sale condiziona il gusto al diletto del bere. =
zucchero, e di pasta, che per gusto molto si accosta a quella sorte che
iii-470: mi sono abbandonato troppo al gusto di scriver, per me solo,
rosso, vii-450 (1-69): suave gusto, relitta la spene, / gli
genere di grandi pretese e di cattivo gusto. magazzini, 115: non
, se non vogliamo indovinare un tal gusto ne'primi siciliani. leopardi, il-ion:
aver l'uomo, tanto piena di gusto, che col nome di fruizione per
si possono aggiungere, a seconda del gusto e della consistenza che si desiderano,
a frustarlo con allusioni tremende: prendendo gusto a essere maligna. michelstaedter, 50:
distratto », egli disse risentendo quel gusto, quella frustata che gli dava il vino
, il fuggevole, diede il buon gusto, preparò l'immortalità. 9
ognun di loro / prese a suo gusto: ed infra gli altri il nini,
di grazia, che l'amor del gusto / nel petto lor troppo disir non
paese. goldoni, iv-177: bel gusto! mangiare, bere, dormire,
xiii. perdona queste fumate di cattivo gusto. 4. l'atto di
fa o dice o scrive; mistificazione; gusto o inclinazione a confondere, ad alterare
bevanda è spiacevole alla vista e peggio al gusto, quantunque di molta sustanza e nutrimento
della diplomazia e dell'adulazione, al gusto dei piaceri e della retorica.
. galileo, 3-4-173: con gran gusto si son letti i natali, la
lettura di dante potrebbe essere funesta al gusto d'un giovane non ancora formato. leopardi
le papille circumvallate, della funzione del gusto. tramater [s. v.
sardo. baldini, 4-19: il gusto dei baracconi e delle giostre è ancora vivo
o carbone / non entran: crudo sol gusto il boccone; / e nondimen forz'
sociale; era scritto con fuoco, con gusto, con vero sapore letterario. cicognani
intelligenza. piovene, 5-654: questo gusto dell'universo genera in altri la ricerca
tue capacità migliori d'attenzione e di gusto. 28. matem. fuoco
ii-5-78: i relativisti e gli scettici del gusto e della storia di tempo in tempo
lo addentai di nascosto. ne provai un gusto di dolcezza furfantesca, e, al
, come in * garbo, gostanza, gusto, e grotta': l'altro chiaro
, che questa voce era secondo il gusto de'nostri vecchi, riflettendo che essi
, li-5-87: talvolta accomoda a suo gusto e di sua propria mano le galanterie
ii-311: firenze è il gabinetto del gusto, roma la reggia delle arti e
. cecchi, 5-407: i rivolgimenti di gusto e dottrina spesso cominciano in sedi affatto
pesci hanno carne bianca e piacevole al gusto e perciò sono pescati attentamente; hanno
6. avidamente, ingordamente, con gusto (mangiare, bere).
il palco messo con un certo gusto truce ben noto, drappeggiato di nero,
valore, mistificazione; invenzione di cattivo gusto. vita di filippo brunelleschi, 334
gozzi, i-26-186: come di buon gusto que'fiorellini così ben disposti, proporzionati,
boraggine... è galantissimo al gusto ed all'occhio. panciatichi, 266:
belle, e nelle quali chiunque ha buon gusto nell'arte scorge un non so che
, ma, in questo caso a mio gusto, galantissimamente e spiegatissimamente introdotta.
vi è spiritosamente e galantemente accomodata al gusto delle conversazioni. -con rara perfezione
perfezione artistica, con originalità e buon gusto. magalotti, 23-29: ma come
3. eleganza, raffinatezza, buon gusto (nella scelta dei vestiti, nella
grimani, li-5-87: talvolta accomoda a suo gusto e di sua propria mano le galanterie
, 148: per quel giorno ebbi gusto e mi dispiacque assai che non aveva addosso
buonarroti il giovane, 9-454: pigliarsi talor gusto / in osservar le donne, /
col galantomismo, colla dottrina, col buon gusto, se ne deve andare anche la
senza tedio, si ragguardano con più gusto. f. negri, 324:
zena, 53: le ragazze ci presero gusto, diventarono tanti galletti, colla faccia
a seguire supinamente la cultura e il gusto francese. gramsci, 6-124: il
la cultura, la letteratura, il gusto francese. leopardi, ii-425:
la nazione francese; che segue il gusto, la cultura francesi; gallicizzante;
. -arrotarsi le ganasce: mangiare con gusto. palazzeschi, i-97: avrebbe avuto
vesti / cui la moda e 'l buon gusto in su la senna / t'abbian
persona); eseguito bene, con gusto (una cosa). giusti,
fornito di piacevole cultura, di buon gusto). della porta, 1-131:
han fatte, gli svedesi, per il gusto spiccato che hanno per la pulizia,
particella della gargòzza dove risiede il senso del gusto. vallisneri, iii-301: non erano
della noce, che non dà alcun gusto all'uomo, se prima non la rompe
più gastronomi e lussuriosi e di buon gusto erano ghiottissimi. gioberti, 1-iii-38:
. linati, xii-149: provava un gusto tutto socratico a vedere...
volgarità versaiola che maggiormente offende il gusto di chi ha letto il de
.. e il raziocinio, ed il gusto del bembo e del tassino potranno mai
-lo arrestarono in nome del buon gusto. b. croce, iii27- 167
nero, largo, sodo el al gusto viscoso. soderini, ii-9: quelle [
, genericamente, azione) di cattivo gusto, che può anche recare danno.
in genere, senza molta certezza di gusto. -ordinariamente, spesso, per
ii-271: l'uomo liberale ha il gusto di spandere, l'uomo generoso ha la
; propensione, attitudine, inclinazione; gusto. equicola, 29: seguendo il
, 4-69: i parigini hanno innato il gusto delle mostre, il genio di disporre
sé alla bestia, « hai quel maledetto gusto d'andare a cercare i pericoli,
, / quel ben del qual il gusto a pochi è dato: / che tanto
secondo la propria indole o il proprio gusto. caro, i-105: non si
. torti, xix-4-883: il suo gusto arido e bizzarro del genio gotico avea infettato
; acutezza d'istinto, finezza di gusto. - anche: qualità d'ingegno
, 72: i nostri artefici dicono di gusto 0 di buon gusto fatta quella pittura
artefici dicono di gusto 0 di buon gusto fatta quella pittura, disegno, o simile
genio permettetemi di raccomandarvelo per poeta di gusto. leopardi, iii-215: la
..., un raffinamento di gusto..., un fuoco animatore.
del genio riprodotta come opera riflessa dal gusto. tramater [s. v.]
con la facoltà estetica di giudicare o gusto. b. croce, ii-1-361:
altro, nel trattare dei concetti di gusto e di genio, l'identità del
e di genio, l'identità del gusto col genio (e di entrambi con l'
il genio, il desiderio e 'l gusto di ogni persona. redi, 16-ix-283
tutto sanfrediano. -averci genio: provarci gusto. tommaseo, i-372: caddei 1
grosso come il pugno, ma di gusto poco gradevole. d'annunzio, 3-368
far ridere la gentaglia corrotta e senza gusto. foscolo, iv-321: questa galante gentaglia
dal sole. 16. gradevole al gusto, squisito (un sapore, un
molto vivande gentili / vegnon talora sì al gusto vili / che de le grosse gli
più bianca e più gentile et al gusto delicata. g. f. rucellai,
geofagìa, sf. medie. perversione del gusto o dell'istinto di nutrizione,
di savoia sia misticismo di buon gusto; a me pare del gergàccio del '48
compisca, e la bevanda arrivi a quel gusto da loro gradito. moravia, i-437
un'aquila e altri geroglifici di questo gusto. verga, i-70: su
bile, o qualche altro geroglifico di questo gusto. 5. questione di carattere
15-373: in prosa ornata, secondo il gusto della gente, raul di caen scrisse
, 8-4: la noce non dà alcun gusto all'uomo, se prima non la
copia di saliva per il moto e gusto, la natura vi pose ne'fianchi
un ghiotto. -che ha un gusto particolare per uno specifico cibo o bevanda
e ingorda provate la brama di quel gusto che vi può dar questa carne animalesca
gattonarla, giotonarìa), sf. gusto per i cibi e le bevande gustosi
ghiottoneria, golosità, ingordigia; gusto spiccato per un cibo o una
ancora, e un'altra, prendendoci gusto. -abitudine, consuetudine impropria,
di lor neglette sepolture ornate / con gusto d'altri tempi, / [i defunti
del suo odore, è amaretta al gusto, gialleggia nel masticarla. vasari,
e si dice spesso per indicare il cattivo gusto di chi ne fa sfoggio).
anche nel buon gusto delle ville e de'giardini fummo all'
/ nel breve cerchio onde il mio gusto mordi. linati, xvi-58: è
sistemato un gingillo di scrivania, sul gusto delle dame di allora. 4
un'occupazione piacevole e gradita, prendervi gusto (ed è seguita da una prop.
gingie. nievo, 1-168: prendea gusto giocolando coi puttini, com'è sempre
serena e gioconda. -gradevole al gusto, saporito, squisito (un cibo
provocar ne'riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista. f.
il vangelo? forse vi torna insipido al gusto, dopo le vostre classiche elucubrazioni?
la sensibilità non erra mai; il gusto, ossia la gioia del bello, o
tanto da vicino la moda che il gusto del committente, in secoli davvero cosmopoliti
prendere piacere a una cosa, pigliarvi gusto, riceverne diletto o vantaggio, compiacersene
notte per le vie, / che gusto v'è. note al malmantile, 8-1
prodotta in pochi anni nel gusto e nella tecnica delle arti paesane
che volentieri, e con molto mio gusto, quanto a giudicarle, usanza e
ordinati ed illustrati dalle regole del buon gusto universale. p. verri, i-23
e istruttoria, e si allontana dal gusto processuale e giudicatorio, non di stile manzoniano
2-468: ognuno è giudice del proprio gusto. carducci, iii-9-52: scegliere una dama
ragione ', e ancor talora 'buon gusto '; ed è una parte,
giudizi assurdi, l'intelligenza e il gusto li rettifica: dal concorso del gusto e
il gusto li rettifica: dal concorso del gusto e dell'ignoranza si forma quel giudizio
ne fa una conserva gentile e grata al gusto. l. bellini, 5-152:
dell'agro di limone e zucchero a gusto, ovvero giulebbe di tintura di viole
cesarotti, i-240: giunto il secolo del gusto, la sua poesia parve tanto barbara
.. erudizione, giunta al buon gusto. 3. legato da vincoli
: gli occhi, gli orecchi e 'l gusto degli uomini sono sempre acconci a quel
in luogo del cieco entusiasmo successe il gusto che assapora tanto meglio le vere bellezze
13-72: l'animo mio, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno
i milanesi non sono eglino di buon gusto? di sano e giusto discernimento?
di grazia, che l'amor del gusto / nel petto lor troppo desir non fuma
1-ii-66: ai mercanti vien levato il gusto / di vendere la roba più del
/ quegli ha cervello e beve di buon gusto. pancrazi, 1-42: la grande
molte, delle quali accappò uno a suo gusto; e appunto quando voleva pagarlo,
/ di trovargli una moglie di suo gusto, / com'ei gliel'ha dipinta giusto
: oh gli è pure il bel gusto trovarsi alla falda d'una montagna, che
fare o sentire qualche cosa con gran gusto. giusti, i-342: non vorrei trovarmi
. bergantini, 297: il gnafalio ha gusto delle / bibaci arene, presso a
hanno la testa grossa, e sono al gusto aggradevoli e delicati, per esser la
senso più generico: compiacersi, prenderci gusto; rallegrarsi, essere lieto, contento
b. croce, ii-9-107: il suo gusto [di burckhardt] era eccellente,
le opere, lo stile, il gusto di goethe. bocchelli, 3-228:
indovinava falsa. -mancanza di gusto, di eleganza. di giacomo,
abiti centenari. -imperizia, cattivo gusto (di un artista o di un'
-opera di rozza fattura o di cattivo gusto. vasari, ii-732: ordinò sua
di stucco messi a oro, secondo il gusto d'allora; tale, però,
di cibo; appetito. -anche: gusto. dante, purg., 23-64
goliardismo del figlio. 2. gusto letterario che si ispira alle forme e
2-77: l'odorato mena con seco il gusto nel cane e altri golos'animali.
a terra. milizia, iii-421: il gusto degli etruschi si spiegò poi in espressione
vero. muratori, 5-ii-350: il gusto loro è sano, i lor versi esenti
e ne sente / contento grande e gusto singolare. note al malmantile, 7-100
della gorgozza dove risiede il senso del gusto. = dal lat. tardo gurgutia
po'freddi), e da un gusto aristocratico, raffinato, stilizzato per quel
appuntino a quello che si chiama cattivo gusto, al gusto che si chiama gotico
quello che si chiama cattivo gusto, al gusto che si chiama gotico. de sanctis
età romantica, che, secondo un gusto assai diffuso, ambientava vicende fosche e
, e misura, che vedersi possa con gusto. gemelli careri, 2-i-115: a
si ispira, che è conforme al gusto di questa arte. -anche spreg.
. -per metonimia: senso del gusto. fra giordano, 100: non
robe da gozzo, vivande da ingozzarsi con gusto '. perticari, ii-483: petronio
leggiadro pittore. lanzi, iii-85: il gusto di leonardo e dei milanesi che da
ecc.) o ad appagare il gusto estetico (un'opera dell'ingegno o dell'
calda e gradevole. -dilettevole al gusto (un cibo, una bevanda);
milizia, iii-357: dipinse gradevolmente sul gusto di guido. manzoni, pr.
allo spirito; destinato ad appagare il gusto, i desideri e le speranze (un
la conoscevano gradita. -dilettevole al gusto (un sapore); saporito,
, si adoperava, per ispirarcene il gusto fin dai pri
[del poliziano] hanno riscontro col gusto e lo stile, con l'estetica e
/ ov'io di villeggiar prendomi or gusto. / di grafica io non so,
le mani a provar di accomodare al loro gusto qualunque pezzo. -grammaticónzolo
il barolo chinato, col suo profondo gusto amarognolo e col suo bel colore
il giovane, 9-379: per qualsisia gusto aver vivande, / che chi lesse
magari fallibile, ma sempre di un gusto individuale. piovene, 5-511: «
stile tennero alessandro vii pontefice di gran gusto e i papi susseguenti. foscolo,
] un poema, per unità, per gusto, per maestà di lingua ed erudizione
sberleffi e gesti di derisione per il gran gusto di vedere quelli della macchina sorpassata guardarci
vede grande, manifesta un umore, un gusto degli auto-doni fastosi, una visione di
materia e per 10 molto utile e gusto che da lui ricevono l'orecchie purgate
e il più gradevole al gusto di ciascun altro pane. c. durante
della vista, dell'odorato e del gusto). -area granulosa: la zona della
le chiome grappolose, stimolano il suo gusto [di donatello] per una materia
-liquoroso, spesso, ricco di gusto (il vino). crescenzi volgar
solenni occasioni non è permessa dal buon gusto la coda; ma vogliono essere i capegli
-dilettevole al gusto (un sapore); squisito,
ridurremo a lattovari grati e piacevoli al gusto. serdonati, 9-213: la carne del
. 5. sapore gradevole, gusto squisito (di cibi, bevande,
'grazia 'è uno de'rami del gusto, e per la quale l'artista
grande diligenza, con eleganza e buon gusto. aretino, 20-29: aveano apparecchiato
disse di no; e mi dette più gusto che se avesse detto di sì,
carducci, ii-8-31: ti volesti levare il gusto di grazieggiare con lui. grazietà
alla moglie, provò a favorire quel gusto della gola, che gli pareva una
. -in partic.: squisito al gusto, dilettevole (un sapore, un
e vago / d'un insolito sai dà gusto al latte. soderini, iii-384:
e dell'udito, sostenendo il nostro gusto per infallibile nella musica, principalmente,
sul cànone di winckelmann. 3. gusto letterario e culturale che si ispira ai
sovrappopolata italia, e a roma; il gusto del pigia pigia nei mezzi di locomozione
grigia, tutto dinotava in lui il gusto poco raffinato. d'annunzio, i-53:
rubino vivace, con profumo delicato e di gusto leggermente amarognolo. carducci, ii-16-160
. si chiuda quasi il circolo del gusto vostro in rimirare questo albergo infelice di
fatto è che non fumavo più col gusto di prima. linati, 16-122: naturalmente
i cor soavi prede; / io lo gusto, ed appro valo,
quanto vere, non è né bizzarria né gusto singolare, né stranezza di opinioni,
, avrei potuto anch'io prendermi il gusto di dire bugie, tante, tante,
vuol sapere il vero, si propone con gusto di favole burlesche o mirabili; o
molto vivande gentili / vegnon talora sì al gusto vili / che de le grosse gli
galileo, 3-1-200: voglio che per nostro gusto facciamo, così alla grossa, un
s'alza penetrare la millesima parte del gusto che traggono da loro studi.
. bontempelli, 19-113: quanto al gusto, esso non è che un olfatto
per èomodo di riposo, o per gusto di varietà, e si adomano con nicchi
: l'arte si perdè quando il gusto delle grandi opere fu inghiottito dal delirio
sottovoce un soldato. -come dorme di gusto! -mormorò un altro. un terzo
cosa: ma in quanto al mio gusto, tutto è burla, eccetto le guanciozze
d'ingenua crudeltà, che è un gusto guardarli. pasolini, 1-104: senza
su'guarnizioncina senza risparmio e di buon gusto, che bella cosa! guarracino,
sensibilità (con partic. riferimento al gusto). - anche al figur.
2-226: sarò costretto guastarmi ancora il gusto e avvezzarmi al mal mio grado a questi
nome che ei guastivi / il gusto, sì ch'e'non possa discernere /
per anco guasta la naturalezza ch'è il gusto dominante della nazione. guerrazzi, 2-301
digressioni, il disordine e il cattivo gusto, che guastino irremediabil- mente questi libri
-disse la signora, che ci prendeva gusto a vedere il giovanotto imbarazzato. -
tua. boccalini, i-12: maggior gusto sentendo in guastar i fatti altrui che
già guasta. -alterato (il gusto, la sensibilità). s.
loro è fracido e hanno guasto el gusto, però le cose buone lo'paiono
. 15. prov. -a gusto guasto, * non è buon alcun
alcun pasto: chi è privo di gusto non è in grado di apprezzare nulla
. proverbi toscani, 20: a gusto guasto, non è buono alcun pasto
amore. proverbi toscani, 44: gusto pazzo amor guasto. -0
con riferimento all'indole impetuosa e al gusto per l'oratoria concitata propri di questo
pena. pirandello, 6-711: il gusto... che poteva darmi quella sua
la guidino, fanno i caprai per gusto di vita avventurosa ed errabonda.
compiere stranezze, ma tutte guidate da un gusto finissimo e tali da confermare e accrescere
e le vivande squisite; chi ha gusto fine ed elevato; buongustaio.
, 3-846: * per lo cui ardito gusto ', cioè per lo ardito gustaménto
me diante il senso del gusto. - anche assol. fra
-sostant. il senso e l'organo del gusto. fiore di virtù, 1 (
tosto nel palato, / che 'l gusto è già partito e andato in fumo.
, / perché suoi strani effetti 10 gusto e sento / nel più riposto loco del
ii-450: posso dire con verità che gusto più la mia villa nell'invemo che nell'
il padre, per lo cui ardito gusto / l'umana specie tanto amaro gusta
se 'l saggio nostro dir ben penso e gusto, / io non credo ch'alcun
.. diriga il genio e fissi il gusto per modo che... la
voce / un'armonia che pure io gusto tutta. -con riferimento agli autori
le mode, e molto più le gusto io, / bench'io sia vedova ed
13. intr. riuscire gradito al gusto; soddisfare al palato (un cibo
tutto quello che più gusta al suo gusto. aretino, ii-33: io vo'.
popolare). v. etimo di gusto. gustativo, agg. che riguarda
agg. che riguarda il senso del gusto; che serve per gustare, atto a
vie nervose che trasmettono gli stimoli del gusto ai nuclei solitario e gelatinoso del midollo
. b. segni, 7-105: il gusto... o la potenza gustativa
gostató). percepito per mezzo del gusto, assaggiato, assaporato. - anche
gustato2, sm. ant. senso del gusto. s. giovanni crisostomo volgar
voce dotta, lat. gustàtus -ùs 1 gusto '. gustatóre, agg. e
o favorisce l'attività del senso del gusto. lorenzini, 102: dalla base
de'medici, ii-61: differenzia è da gusto a gustazione: / il gusto è
da gusto a gustazione: / il gusto è la potenzia del gustare, / la
male guardati, cioè viso, audito, gusto, compiacimento, diletto.
atto ad appagare il senso del gusto (un cibo, una bevanda)
gustevolménte, avv. ant. con gusto, con soddisfazione del palato.
= comp. di gustevole. gusto (ant. gósto), sm.
ad oreglie, odore a nare e a gusto savore o taccamento a mano, ove
en quinto è partito: / veder, gusto, audito, odorato e tatto.
col becco d'esto legno dolce al gusto, / poscia che mal si torce il
acqua o di foco, e 'l gusto e 'l tatto / acquetan cose d'ogni
de'medici, ii-61: differenzia è da gusto a gustazione: / il gusto è
da gusto a gustazione: / il gusto è la potenzia del gustare, / la
si pone. celli, i-147: il gusto è specie di tatto, e che
umida e molle diè la lingua al gusto, / che distingue i sapori. marino
... è collocata la sede del gusto, tribunale supremo delle vivande e delle
pose ne'cibi virtù di dilettarci il gusto; onde, tratti da tal dilettazione
cucina, / che più di tutto il gusto mio ancor pregia. 2
non volle ber, quando 'l sentì nel gusto. boiardo, 1-8-9: quivi venner
mirabil pregio, / vin di bon gusto e di suave odore. della porta,
gargarozzo, per lo quale sentiamo il gusto e l'esquisitezza de'cibi saporiti,
nel masticarli... un leggero gusto di muffato. dossi, 264:
il pericolo. sbarbaro, 1-273: il gusto allappante dell'acqua su cui di voluttà
/ è il padre per lo cui ardito gusto / l'umana specie tanto amaro gusta
medicinale si sente, al primo gusto, amaro. boccaccio, i-5: lei
misero perdimento che addivenne per l'ardito gusto della prima madre. domenico da montecchiello
più certa cognizione che andava innanzi al gusto. beccati, xxx-4-283: ch'una
/ brutta quanto si voglia dopo il gusto / di simil frutto, a guisa di
voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vital nutrimento / lascerà poi quando
'nferma fue, / ch'ai gusto sol del disusato bene, / tremando
di santitade, della quale nasce lo primo gusto di comprendere li segreti di dio,
comprendere li segreti di dio, lo qual gusto è appellato 'l primo ordine del
, i-3: io immediate che ebbi gusto delle cose umane, fui preso da
tu sei stato qui, che il gusto non ti abbia chiesto il cibo?
con più quiete, mangia con più gusto et ha manco febre. ariosto, 28-26
notte: il sonno lunge / fugge col gusto, e mai non si raccoglie.
il medico, quando infermo era col gusto svogliato, che pigliasse un tordo.
trascinato ad ubbriacarsi, anche senza il gusto del bevere, un impudico è trascinato
al desco altrui, paventano / suo gusto inesorabile le smilze / ombre de'padri.
: mi sono seduto subito a mangiare con gusto. -piacere, soddisfazione che si
di costanzo, 1-375: poiché con molto gusto ebbe mangiato e lodati gli arrosti e
e imbandite, che da'convivali con gusto grande furono mangiate per cose vere e
che si odorano, o che danno gusto o disgusto al palato. baretti, 6-246
il cibo, se lo mangiava con un gusto. settembrini, 1-55: con che
. settembrini, 1-55: con che gusto, con che gioia, con che risate
! stuparich, 5-148: purtroppo il gusto della tavola mi fu turbato dalla chiassosa
. ed io pur debbo associarmi nel gusto al mio futuro marito. 3
: la bontà sottra'a l'affetto lo gusto del sentemento. dante, inf.
: l'animo mio, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno,
amari, / che per disdegno il gusto si dilegua. leggenda di s. chiara
ora i miei passatempi, ed il gusto ch'io prendo in questa mia etade della
lascio considerare a v. s. che gusto ci desse quella vista. m
acquisto della virtù è dilettosa e piena di gusto. alfieri, 6-24: pafima,
, 6-24: pafima, oh con qual gusto abbraccierolla! d'azeglio, 2-483:
espresso più d'una volta il pochissimo gusto che producono in lui queste lettere;
gli rientrava pel naso, onde il gusto era doppio. vittorini, 1-9: io
-e la bontà dell'esistenza, il gusto dell'ora che passa e delle cose che
210: ti pare che sia un bel gusto sentirsi rotto il capo ad ogni poco
di prima commesso. questo è quello gusto che con tanto diletto inganna li amatori
/ per lo negato a sé venereo gusto. v. franco, 310: per
quel, dond'a me si niega il gusto, / altra si stanca, e
e stavolta facemmo l'amore con più gusto sul letto. -in senso concreto
di grazia, che l'amor del gusto / nel petto lor troppo disir non
avrebbe inviato un nuovo governatore d'intiero gusto a quelle provincie. lancellotti, 339:
repudiarle, e prenderne dell'altre di maggior gusto. goldoni, iii-20: - dunque
come va. è roba di tutto gusto. -ant. disposizione d'animo.
della partenza di questi, e del mal gusto che palesemente dimostravano gli altri, a
vogliono parimente quiete; ed il poco gusto che passa tra il pontefice e la
g. bentivoglio, 4-562: riceveva poco gusto allora il duca nella corte del re
e in pochi momenti si accorda al gusto ciò ch'egli vuole, non ciò
, 31 (539): un gusto sciocco di far nascere uno spavento più rumoroso
, 3-238: ella ebbe il barbaro gusto di farmi spettinare. moravia, ix-202:
, montagna, montagna, per il gusto di acchiappare un uomo o due.
; e ciò faceva per riavere il gusto e le forze della perduta libidine.
a la quale ogni sviato e fastidito gusto revenuto sarebbe. -ant. piacimento,
lasciarsi reggere dal conte a misura del suo gusto. 5. giudizio, discernimento
intelletto / e temperato molto nel suo gusto. f. rinuccini, 1-148: per
cose manifestamente per chimiche avea giudicio o gusto alcuno si conosceva sua intenzione. cammelli
canto, / l'erba che pare al gusto suo più amica. guicciardini, 126
animale pazzo,... sanza gusto, sanza deletto, sanza stabilità.
infermi dell'intelletto umano, hanno il gusto del giudizio... contaminato.
di cose... acquistò un esatto gusto del buono e del bello. pallavicino
. pallavicino, 1-546: nulla assaporando col gusto della mente il dolce di quella manna
maffei, 93: egli è d'ottimo gusto / e distingue e conosce il valor
ebbe dal cielo mai sì fino il gusto dell'ingegno come quello del palato. carducci
emendazioni] mi paiono suggerite da un gusto puramente soggettivo. -ant. scelta
nessun se medesmo, / d'un gusto e d'un diletto, /..
il mio dolore / di non poter al gusto d'ambo noi / goder la vita
solo negli esercizii della caccia trapassa il gusto. 6. disposizione individuale e
pulci, 19-126: margutte e fiorinetta il gusto sanno, / e perch'ella ha
: conosco quanto questa opinione sia diversa dal gusto degli uomini, quanto sia nuova e
la loro dottrina, per accomodarla al gusto d'ogni uomo. fed. della valle
vario ed incostante / è degli uomini il gusto, goldoni, iv-232: signori miei
individuali; è quasi una stravaganza di gusto. nievo, 47: parve che
nievo, 47: parve che il gusto dei viaggi le passasse presto, perché
. d'annunzio, iv-21341: il gusto del rischio pareva di nuovo diffondersi in
è evidente la loro abitudinarietà -il loro gusto del rito e della formula, la
, dignitose, comode e spiranti grazia e gusto. alfieri, i-136: provvistomi in
, e ammo- bigliatala con lusso e gusto e singolarità, mi posi a far
dolcezza d'una voce naturale e pel gusto squisitissimo del suo canto, fece sperare
, 1-17: una signora, abbigliata con gusto squisito,... passò loro
.. ella dava prova di gran gusto, scegliendo le cose più belle e più
le pareva altrettanto importante: il suo gusto di donna bella la distraeva da tutto
michelangelo, i-112: molto diletta al gusto intero e sano / l'opra della
gioiellare, se quelli aranno disegno o gusto di buon disegno, mai faranno nessuno dei
critici, purché la severità loro sia gusto de l'intelletto e non gusto contaminato
sia gusto de l'intelletto e non gusto contaminato da la volontà. marino, 346
provocar ne'riguardanti / il diletto del gusto, onta a la vista. magalotti
vista e dell'udito, sostenendo il nostro gusto per infallibile nella musica principalmente e nell'
: comune a tutte le genti è il gusto del bello poetico. milizia, iii-87
artificiali. da principio non si ebbe gusto che per giudicare della bontà del cibo
bontà del cibo; si ebbe poi gusto per giudicare della bontà de'libri,
e dalla moda, e spesso dal gusto depravato. cesarotti, ii-118: la
la misura sono le due ministre del gusto, e non v'è bellezza poetica,
esse. pagano, 1-250: o gusto, o divino senso dell'uomo,
: pare a me che il 'gusto 'consista nel dare a ciò che è
del genio riprodotta come opera riflessa dal gusto. b. croce, ii-8-117:
la sensibilità non erra mai; il gusto, ossia la gioia del bello,
non c'è. gentile, 3-239: gusto è quel giudizio che è appercezione e
dal suo opposto. — buon gusto (anche semplicemente gusto: in contrapposizione
— buon gusto (anche semplicemente gusto: in contrapposizione a cattivo gusto)
semplicemente gusto: in contrapposizione a cattivo gusto): disposizione a distinguere e ad
/ l'aver avuto in poesia buon gusto / la proscrizione iniqua gli perdona. michelangelo
. michelangelo, i-62: il buon gusto è sì raro / c'al vulgo errante
cognizione di quello che nella pittura buon gusto s'appella, se prima ne'novelli
in inghilterra e dovunque regna il buon gusto negli odori, il regalo e la
muratori, 8-i-113: noi per buon gusto intendiamo il conoscere ed il poter giudicare
dodici, bastante per ventiquattro, ma senza gusto, senza delicatezza. baretti, 1-1
stampando..., e il mal gusto di cui l'empiono,...
vesti / cui la moda e 'l buon gusto in su la senna / t'abbian
, conc., ii-113: il buon gusto non consiste solamente nel disapprovare i difetti
., 1-8: l'ufficio del buon gusto è di accorgersi immediatamente o di quell'
talora è monotonia, la misura del buon gusto anziché l'impeto del genio. faldella
mai i parigini, che hanno tanto buon gusto? gozzano, 28: loreto
in cornice (le buone cose di pessimo gusto!). alvaro, 4-144:
, 4-144: i gingilli di cattivo gusto, le bambole, i pagliaccetti portafortuna
un nido di amanti. -uomo di gusto, di buon gusto (o di cattivo
. -uomo di gusto, di buon gusto (o di cattivo gusto):
di buon gusto (o di cattivo gusto): che sa (o non sa
muratori, 8-ii-295: uomo di buon gusto è chi sa riconoscere ne'libri altrui
di gran lunga più uomo di buon gusto è chi sa ancora con questi pregi
all'universale, onde gli uomini di gusto non abbiano a parlarne a caso sulla
osservazioni che rivelano in lui l'uomo di gusto ed il poeta che sa intendere un
, 6-389: che uomo di cattivo gusto! per farmi meglio la corte si
in quanto produce o dell'uomo di gusto in quanto contempla. 8. insieme
, accomodandosi al costume corrente e al gusto del secolo. delfino, i-lxi: siamo
siamo in una età che ha il gusto assai delicato. muratori, 5-iii-62:
è giunto insino a tal segno il gusto moderno che come cosa tediosa non sa
un parnaso, uno stile, un gusto e secondo il genio del clima, un
percorressero e studiassero dove meglio convenga il gusto di tutta l'italia. leopardi,
nel sedicesimo secolo, secolo di squisito gusto, al cellini, finissimo conoscitore del
barba. mazzini, 1-183: il gusto, eretto da taluni ad astrazione immutabile,
nella civiltà. alvaro, n-173: il gusto, la fantasia, il sentimento calabrese
il frassino. vittorini, 5-206: il gusto elisabettiano perdura nella visione di tutti coloro
si cangiava ogni due o tre anni gusto di lettere. bettinelli, 1-i-105: il
lettere. bettinelli, 1-i-105: il gusto de'romanzi, che frutto era ancor esso
a due franchi la erudizione di ultimo gusto! cicognani, 9-6: ritornano in mente
quell'età. alvaro, 8-20: il gusto dei ricevimenti che si è diffuso ultimamente
, 72: i nostri artefici dicono di gusto o di buon gusto fatta quella pittura
artefici dicono di gusto o di buon gusto fatta quella pittura, disegno o simile,
erigere e ornare talora edilìzi d'un gusto così depravato e barbaro,
buona. lanzi, v-29: nel gusto de'piani messi in prospettiva si conosce
reale ad uso di etra, ma di gusto attico, e conveniente alla modestia e
conoscano come si compongano adesso i libri sul gusto di 'paris'. dossi, 350:
: due militari dimessi, abbigliati sul gusto dei generali delle marionette. fogazzaro, 1-712
fogazzaro, 1-712: viali disegnati col gusto del secolo 180. de marchi, i-691
si trovava, era addobbata con un gusto molto provinciale, ma con molta ricchezza di
estetiche, d'argento, d'un gusto barocco. g. raimondi, 4-21:
« moderna », per un quadro sul gusto dei porti di mare, delle banchine
con tanta fretta / e con mirabil gusto oprar la spada: / ferma, dicea
maggiori per essere stati condotti con finissimo gusto e col solito suo particolar studio ed accuratezza
assai bene ed intagliava in rame d'un gusto superiore a femmina e che da femmina
. con valore di in ter. che gusto! che bel gusto! bel gusto
ter. che gusto! che bel gusto! bel gusto!: per esprimere grande
gusto! che bel gusto! bel gusto!: per esprimere grande piacere,
presto, fate presto. oh che gusto! averò il mio papà. pananti,
soffia quell'acuta brezzolina, / che gusto! una baldoria, una fiammata / in
puoi sbagliare ». « oh che gusto! » diss'io. « e l'
». 12. locuz. -a gusto di qualcuno: a suo talento,
di certe sorte uomini, a suo gusto. della porta, 1-105: la sua
che vera: vorrebbe esser venduta a suo gusto, ma s'inganna. tasso,
in tutto questo tempo sono vissuto a gusto d'altri. tassoni, vii-52: il
a lui torni meglio e più a gusto e ragione, che 'l mio cervello non
a gloria di dio, poi a gusto, benefizio ed utile universale. b.
, ognun di loro / prese a suo gusto. goldoni, vii-558: che ne
dite? poteva io meglio scegliere al gusto vostro? -andare a gusto:
al gusto vostro? -andare a gusto: essere gradito al palato, piacere
le medicine dolci non vanno loro a gusto. grazzini, 2-349: a gl'infermi
mangiar di quello che andrebbe loro a gusto. -figur. essere gradito,
/ ma a quella dama non andava al gusto. l. strozzi, 3-328:
ma a quella donna non andava a gusto. lorenzino, 160: non aspetterei tanti
. pur che ei m'andassi a gusto, al primo, chiuderei l'occhio.
, chiuderei l'occhio. -avere gusto: saper scegliere bene. bibbiena,
-che te ne pare? -tu hai gusto. in fine, io credo che 'l
ottenerla. -avere, provare, trovare gusto o un gran gusto, un gusto
provare, trovare gusto o un gran gusto, un gusto matto, pazzo per qualcosa
gusto o un gran gusto, un gusto matto, pazzo per qualcosa: compiacersene,
, e se voi non ci avessi gusto avvisatemene, acciò che io la licenzi
/ di che n'ebbero tutti un gusto matto. alfieri, 47: i
alfieri, 47: i veneziani han gusto a lasciar fare. guerrazzi, 2-32:
bene ai poveri si ha da provare un gusto matto. baldini, i-393: ci
baldini, i-393: ci aveva preso un gusto pazzo, a frequentare tanta gente,
cui soltanto una persona vanitosa avrebbe trovato gusto ad ornarsi. cassola, 2-66:
cassola, 2-66: io non so che gusto ci provi la gente a ballare.
pace..., / n'ho gusto, mi spiace. alfieri, 6-278:
alfieri, 6-278: ma ci ho gusto, che pur giungiamo in tempo. m
con tutta la sua famiglia. -ci ho gusto. coloro non erano dei nostri,
lavora per noi, ci trovo un gusto matto. pirandello, 6-418: che
per il principe; ma ci ho gusto, un gran gusto per l'onta che
ma ci ho gusto, un gran gusto per l'onta che n'avrà il fratello
. -cavarsi, levarsi, togliersi il gusto di fare qualcosa: soddisfare un desiderio
quella nota, dove io mi cavavo il gusto di dire allo zaiotti che di lui
davvero. ma mi voglio cavare il gusto di vincerti. -con gusto: con
cavare il gusto di vincerti. -con gusto: con piacere, con compiaciuto accanimento
di sentir parlare contro il vero con gusto fa l'uomo doppio, fraudolente e
: continuò il re a combattere con gusto l'effettuazione della lega. soldati, iii-169
di mistico ma addirittura sembravano masticare con gusto le sacre parole. -con cattivo gusto
gusto le sacre parole. -con cattivo gusto di qualcuno: con sua disapprovazione,
2-33: queste riprensioni, udite con mal gusto dal re, gli furono mitigate dallo
qualche numero di milizia, con mal gusto di cittadini. -dare gusto: fare
con mal gusto di cittadini. -dare gusto: fare piacere, accontentare; procurare
sfaccendati cor- tegiani inventati, per dar gusto al vulgo. tasso, iii-15:
venga senza qualche cosa che possa darle gusto, le mando un madrigale, in cui
. goldoni, vii-333: per darvi gusto, / parlerò dunque più trivialmente. faldella
un giovane e bel signore per dar gusto e rendere servizio a qualche laido barabba
fa comodo; ma solo scroccata dà gusto. moneta guadagnata quasi non ha corso
quasi non ha corso. -dare gusto a un cibo o a una bevanda:
vago / d'un insolito sai dà gusto al latte. -di gusto (con
sai dà gusto al latte. -di gusto (con valore avverb.): con
. mamiani, 1-384: mangiava di gusto assai. nievo, 1- 233
narrando di non aver fatto colazione di gusto. moravia, vii-150: non ricordo d'
aver mangiato mai tanto e così di gusto come quella sera. -di cuore,
nievo, 4-54: ella baciava tanto di gusto che gli era un portento! pavese
uscite di fonso ridevo piano, di gusto. -con impegno, di buona
il trombon, sparò il cannon di gusto. milizia, ii-40: dimenticatevi che
vostro piacere: e allora lavorerete di gusto, lavorerete di genio. pavese, 6-13
più facile, e ci si divertiva di gusto. -profondamente, intensamente (dormire
non svegliarti, perché dormivi troppo di gusto. cassola, 6-97: dormiva di
. cassola, 6-97: dormiva di gusto: con la bocca semiaperta e il petto
, è vero, è un cosettino di gusto. d'azeglio, 1-92:
1-92: non portai mai cappellini di gusto, né stivaletti eleganti. pea,
bel tappeto ridotto a tenda, di gusto e di prezzo. -di mio,
di tuo, di suo, ecc. gusto (con valore aggettivale): che
1-36: il fidarsi non era di suo gusto. galileo, 3-4-205: più volentieri
in qualch'altro studio più di mio gusto. d'azeglio, 2-402:
, pel caso che non fosse di suo gusto, per misura o pel soggetto.
cosa, e può trovarla di suo gusto solo chi non la fa.
dei giudizi. -essere, riuscire di gusto a qualcuno: riuscirgli gradito, piacergli
gradito, piacergli. -essere di poco gusto a qualcuno: essergli sgradito.
tassoni, ix-376: gli era stato di gusto che in quella memorabil notte fossero stati
la guardia de'principi è di poco gusto al senato, egli la crede inventata
la carabelli non era forse interamente di suo gusto. -essere un gusto: per
di suo gusto. -essere un gusto: per indicare piena soddisfazione, profondo
, se la godeva ch'era un gusto. -essere un gusto a fare
era un gusto. -essere un gusto a fare qualcosa: essere un gran
i. neri, 12-55: era un gusto a veder ormai due porte / aperte
morte. cinelli, 1-56: era un gusto a farsi strada nel grano con la
. -esservi (o non esservi) gusto a fare qualcosa: valerne (o
pena. chiabrera, 469: è gusto sgretolare una pernice, / dispogliare un
che mio marito! non vi era gusto, capisci. bontempelli, 8-50: europa
di non avere risposta non c'era gusto. bocchelli, 2-360: ah, c'
bocchelli, 2-360: ah, c'è gusto, minchetti, c'è gusto a
è gusto, minchetti, c'è gusto a fare il re costituzionale. -fare
fare il re costituzionale. -fare il gusto a o di qualcosa: cominciare ad
torno a dire, cercate di far gusto delle cose d'iddio, trattate con lui
a poco a poco, ho fatto il gusto a siffatte letture. -incontrare il
a siffatte letture. -incontrare il gusto di qualcuno: soddisfarne le inclinazioni,
fossi in lei vorrei incontrare il suo gusto, e fargli una comedia. redi,
: non so se avrò incontrato il gusto di v. s. illustrissima.
. s. illustrissima. -per gusto: per piacere, per diletto o,
i giorni di festa, andavano per gusto a sentirli [i sansimoniani].
i sansimoniani]. -prendere, pigliare gusto a qualcosa: dedicar- visi con piacere
giovanetti si avvezzerebbero i possessori a prender gusto alla cultura de'terreni. giordani,
impara? e perch'ei ci prenda gusto e se ne innamori, ecco il ceffo
canaglia dei fecondatori invece, ci piglia gusto. pavese, 6-120: fu sulle
sulle tavole di quella barca che presi gusto all'aria aperta. -prendere,
. -prendere, prendersi, pigliarsi gusto o il gusto a fare qualcosa:
-prendere, prendersi, pigliarsi gusto o il gusto a fare qualcosa: prenderne piacere,
desinare per tre ore continove si pigliava gusto di star rimirando que'suoi polli,
chi va a caccia, / chi prende gusto di suonar la piva. pirandello,
pirandello, 7-481: poteva pigliarsi il gusto di sfogare esclusivamente tutta l'attività morale
di quella somiglianza. -venire a gusto, riuscire di gusto: piacere,
-venire a gusto, riuscire di gusto: piacere, essere gradito.
bene le monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione de'
i-185: non essendo riuscito il desinare di gusto alla suocera rabbiosa, rovesciate le tavole
mantenimento della u cfr. spagn. gusto, catal. gust, mentre hanno esito
piacere del palato; golosamente, con gusto. tommaseo [s. v
superi, gustosissimo). piacevole al gusto (un cibo, una bevanda);
gradito alla vista; che soddisfa il gusto estetico; bello, degno di ammirazione
i-32: colorì ed espresse con sommo gusto vari quadretti su quello stile, con
come un film realizzato secondo il gusto di hollywood. = deriv.
come una frusta, tutte incise con gusto e grande maestria, yatagan dal manico incrostato
bocchelli, 2-xix-648: che sia, nel gusto e nelle ideologie estetiche correnti, difficile
: 'idea'talvolta vale * maniera, gusto, stile '. 14.
siete una ignorantaccia, e ci ho un gusto grande che mi andiate fuori dei piedi
, è un cibo soave e di gusto delicato. redi, 16-iv-70: nell'
o barbarico o goffo o di cattivo gusto. 2. che non sa né
3. privo di erudizione o di gusto e valore letterario. giamboni,
fiori dalla polpa carnosa e dal gusto dolce, commestibili e saporiti,
a risorgere, ed avanzarsi al buon gusto ed alla perfezione. idem, i-357:
accademie. passeroni, 2-185: per dar gusto al delicato / secol nostro illuminato,
pittori senesi del quattrocento; per il gusto agreste della loro ossequienza alle forme tradizionali,
che rivela una mano feminile, un gusto feminile. -ravvivato. ramusio
e il 1920, che, avversando il gusto e gli indirizzi tardoromantici e futuristi,
, che volersi cibare di cosa il cui gusto gli sia spiacevole sopra modo. b
2-55: studiar l'infinito? che gusto imbecille! carducci, ii-3-346: vedessi
dell'antichità, s'imbevono del buon gusto, si risprangan l'anima per così dire
lascia imbisacciare in simili imbrogli per il gusto di gridare in piazza. = denom
pietà, così per ridere, per il gusto di vedere se si riusciva a farlo
di san filippo neri su lo stesso gusto con facciata sguaiatissima, imboscata di colonne
, una bevanda); bere di gusto, avidamente; tracannare. landino [
2-xxiv-703: l'ignoranza e il cattivo gusto stipendiavano altri imbrattatori, che ripetevano le
(o che si ritiene offensivo del buon gusto, della modestia, ecc.)
dottori avevano imbroccato un argomento di loro gusto, e non lo lasciarono tanto presto.
fra le liti, e ci ha un gusto matto. soffici, v-1-17: s'
, ricreando l'originale secondo il proprio gusto, la propria ispirazione (un componimento
, ricreato suli'ori- ginale secondo un gusto, un'ispirazione nuova, pascoli,
che buoni imitatori, mostrano tuttavia moltissimo gusto. 8. che contraffà la
determinati esempi e modelli (neltambito del gusto, delle idee, della morale,
. tassoni, xii-2-246: io ho gusto di partirmene in capo di 37 anni immaculato
immacolato. -incorrotto, inalterato (il gusto estetico, le facoltà critiche, ecc
immaginazioni. delfico, i-59: il gusto... è il raffinamento de'
nocivo alla salute o sgradevole al gusto o duro, secco, non
giudizio di bellezza si fonda sopra un gusto immediato, gusto che manca a chi manca
si fonda sopra un gusto immediato, gusto che manca a chi manca. gramsci
signor rota... immeglia il gusto con trarre a filo i disegni e trarre
, iii-131: istringendole le rendevano il gusto della sanità con i basci immelati. lucini
bentivoglio, 4-1182: abbandonati nel gusto della vittoria prima che avessero finito di
, e delle cose spirituali hanno poco gusto, immersi ne'vani diletti e piaceri della
nel quarzo le buone cose di pessimo gusto. = denom. da mille
parlare, e'non gli manca el gusto, / ma bene spesso la parola immolla
dei mobili... tradisse il gusto senza grazia e qualche poco immusonito del
dico, con un po'po'di buon gusto e di dottrina che si rimpasta,
maniera, avesse tuttavia sortito dalla natura un gusto finissimo per le belle arti, e
modo vistoso e volgare, con cattivo gusto. — anche al figur.
modo appariscente e vistoso, con cattivo gusto. g. c. croce,
quei suoi versacci ed abbia niente di gusto di versi, s'accorge molto bene
. -comunicare un sapore di pepe al gusto, ai cibi, alle bevande;
9-56: sì stoltamente hammi impepato il gusto / la mal succhiata oltremontaneria, /
, iv-5-58: signorili sono stati al mio gusto, e de gli amici, i
difetti de'secoli barbari, e senza il gusto migliore de'moderni. pascoli, i-858
consiglio / ch'esca non è che 'l gusto mio più prezzo. 4.
affetti? milizia, iii-91: il vero gusto è fondato su le convenienze, e
impero, sm.): il gusto neoclassico applicato all'architettura, all'arredamento
: gente tisica, sordida, di pessimo gusto, impetecchita e barbina.
durate e concrescenze, di scoperte di gusto che... c'impigliano agli altri
. lippi, 2-19: con gran gusto del marito / stampò due bamboccioni d'
fattori e silvestro lega impostavano più di gusto sulle loro tele. landolfi, 14-170
dosi e infradiciandosi, ch'è un gusto. = denom. da pozzanghera (
luce. 2. per estens. gusto e tecnica letteraria diretti a cogliere e
o poeta che si esprime secondo il gusto e la tecnica dell'impressionismo letterario.
2. per estens. ispirato al gusto e alla tecnica dell'impressionismo letterario.
i baci. lucini, 1-346: il gusto del bacio scoccato / impresso su labra
o di uno stile o di un gusto, ripreso o imitato da un'altra opera
più grossi, che riesce a buon gusto. l. gualdo, 926: visse
di proprietà, che è di cattivo gusto. scannelli, 65: per dimostrare
cicognani, 13-209: egli provava gusto alle sue improvvisazioni sulla chitarra e ai
denota mancanza di urbanità, di buon gusto, di delicatezza. algarotti,
compiacenza della vecchia pignoleria militare, il gusto ad impuntigliarsi nelle disposizioni delle circolari.
, non cercando altro che vivere a suo gusto. -disus. che non possiede
un contratto... stava prendendo gusto a prevedere tutte le possibili inadempienze dell'im-
sì inamabile trattazione. -sgradito al gusto. - anche al figur. segneri
non credo si trovi scrittore alcuno che per gusto pessimo stia al paragone del frate gaudente
-che ferisce la sensibilità, il buon gusto; crudo. bocchelli, 2-xv-543
pregio, ma non addolcito da verun gusto, ovvero un eterno gusto non indorato
addolcito da verun gusto, ovvero un eterno gusto non indorato dalla scienza né da verun'
. m'inamariscono la dolcezza ch'io gusto del vostro bene. varchi, 7-ii-5-2:
/ fonti al guardo inameni, al gusto amari. salvini, 39- v-223:
stimoli, / che, dilettosi al gusto, quello adeschino. 2.
ombra dei capolavori prosperasse un certo cattivo gusto... noi siamo troppo ligi all'
fabbriche il fontana ha fatto conoscere il suo gusto inarchitettonico. = comp.
direi persino bruttissima, vestita senza alcun gusto, di membra inar moniche e
suo incamminamento acquistasse tanto capitale di buon gusto nella pittura. segneri, iii-1-124:
, agg. scherz. adattato al gusto, alla tradizione della campagna.
confortatore o 'ncarrucolatore / di chi ha gusto esser tirato su, / pur se l'
, tempra sdegnosa, / molta cultura e gusto in opere d'inchiostro. -stile
4-378: dunque l'odorato è un gusto più spiritale, perché non s'introduce in
di temperatura per vedere quali fogge vesta il gusto della maggioranza legale, distrae, raffredda
pregano insieme. — tendenza stilistica, gusto. vittorini, 5-333: il caravaggio
suoi pensier conclude, / e nel gusto maggiore frammette e include / pe'suoi
sue pagine. vittorini, 5-257: nel gusto del gratuito sarebbe forse da includere,
bocchi, e dovette farla d'un gusto il più mastino,... perché
disciplina, di un costume, di un gusto, ecc.). baldinucci,
, un incominciamento d'eleganza e di gusto già da molti secoli sconosciuto. 3
.. non so incomodarmi per dargli gusto, non so privarmi di una soddisfazione
il vezzo di dir cose di cattivo gusto. 3. ant. impercettibilmente
in sì spessi soz- zopri, / gusto insieme e stupor, fiorenza mia, /
guisa si forma e si svolge quel gusto inconscio e sicuro com'un istinto,
che non sono ora così incontinente nel gusto de le lodi come io soleva.
d'incontrarmi in qualche cosa di mio gusto. casalicchio, 45: la figliuola,
amari, / che per disdegno il gusto si dilegua: / altro mai di lor
incontrare il genio, il gradimento, il gusto di qualcuno: v. genio,
, gradimento, n. 5, gusto, n. 12.
arpìa / che mi ha di questo gusto incoronato. imbriani, 1-43: con
che può e fa per dar lor gusto. desideri, lxii-2-vi-180: stirando la
delle botteghe; l'architettura; il gusto! montano, 1-43: nelle città dove
adoperare modi di dire prosaici e del gusto d'oggi, che magari a momenti
la zucca mangiata cruda è insoavissima al gusto, perniciosissima allo stomaco e del tutto
le regole tradizionali, accademiche, il gusto artistico corrente. - anche sostant.
tradizionali e accademiche o di aderire al gusto corrente. pananti, 1-i-145: questo
de'libri, indirizzano le penne al gusto del secolo. 5. figur
scena l'individualismo, il sentimentalismo, il gusto dell'espressione a ogni costo.
coscienze educate alla responsabilità personale, al gusto per la proprietà, al calore della
15-25: certi compositori e censori dal gusto squisito giunsero a credere che la disapprovazione
ed aperta solo al genio e al gusto. d'annunzio, i-115: un
o inutilmente pomposo: per indicare cattivo gusto, o, anche, ingenua imitazione
. finalmente s'indora. addolcito da verun gusto, ovvero un eterno gusto non
addolcito da verun gusto, ovvero un eterno gusto non 13. figur. aver
stregona... e che si piglia gusto ad indozzare i bambini? =
ed il tempo si passa con gran gusto; / ma quel spoglia, rivesti
manifesti del futurismo, 134: il gusto infrollito della borghesia francese trovava superfìcializzata con
la lontananza del suffumigio, e il gusto, per la gran vicinanza dell'orifizio
accentuazioni del gesto, fanno pensare al gusto espressionista. in confronto al- 1'*
alla moglie e si ridette al suo gusto per le buone letture, per l'
pera, bella di apparenza ma di gusto cattivo. tommaseo [s. v
come la vista, l'udito, il gusto, ecc.) all'azione di
, se, per ingannare il nostro gusto, il quale per natura appetisce il
inzegno. pagano, 1-252: il gusto discerne e conosce; l'ingegno crea e
ogni genere, in armonia con il gusto del tempo. b. croce,
, attitudine, inclinazione. -anche: gusto. -per simil.: istinto (
originalmente; con felice intuizione; con gusto d'arte, pregevolmente (con riferimento
: da per tutto poi, con un gusto pieno d'ingegnosità, erano adoperate a
stile: con partic. riferimento al gusto e alla cultura barocca). -per
lo 'ntelletto sì è menato a lo gusto del sapore; / l'affetto trita coi
/ e in quel che 'l gusto il cibo e 'l vin riceve / face
sempre avea nel cor, le tollea il gusto. alamanni, 7-ii-133: l'ingiustissima
fosse l'elogio, so che e'ebbi gusto. pascoli, 1199: il popolo
: l'hai ingoiata, ci ho gusto? mazzini, iv-6-6: se realizzassero la
bevuta. nievo, 135: il gusto idropatico della vecchiaia non mi farebbe dimenticare
» la licenza liceale, non sentendo gusto per nessuna delle « materie » fin
non testimoniano nulla altro che il cattivo gusto del pubblico e la inettitudine assoluta del
. -che prova un irresistibile desiderio o gusto per un determinato cibo o bevanda.
cosa ingordo / ch'è dolce al gusto, a la salute è rea. ariosto
vapore, par che il più bel gusto d'un al mondo per starci qualche
sollucchero, godere, compiacersi, prenderci gusto (ed è spesso seguito da un complemento
. 5. che ripugna al gusto, spiacevole, nauseante, disgustoso (
, 20: radici... al gusto acute e di non ingrato odore.
ne risultava un misto non ingrato al gusto. c. dati, n-93:
che renda tali vivande non ingrate al gusto. d. sestini, 54: non
sestini, 54: non è ingrato al gusto. -indigesto. massonio, lxvi-2-145
con certi suoi ingredienti conditala a suo gusto, se la mangia. f. f