alla mensa, né vivanda / domestica gustar, ov'io non pria / adagiato
il valor dei loro vocaboli, doveano spesso gustar un'occulta allusione, ove noi non
amaroso amaro / ne la perdita tua gustar dèa core. = deriv. da
d. bartoli, 40-ii-118: a gustar della musica de'cinesi, bisognano orecchi di
, 4-1-355: cicuta e tosco nel gustar gli assembra. tasso, 8-5-186:
no-m lassa pan ni [g] un gustar; /... / e se-m
alba. garzoni, 1-456: gustar non possono alcuna quiete, salvo la
le ceneri? garzoni, 1-456: gustar non possono alcuna quiete, salvo la
bezze e prugne acerbe / mi sembrano al gustar. ricettario fiorentino, 1-128: spremi
fallacie e chimere, senza mai far loro gustar l'acutezza d'una sola dimostrazione,
giorno e notte porta, / che gustar cibo, e chiuder possa ciglia. monti
cale,... onde noi per gustar ben bene quelle voci c'imponiamo dentro
a vita; e così cominciando a gustar la comodità, di dì in dì diventava
amaroso amaro / ne la perdita tua gustar dèa core, / che gustò lo dolzore
mi fei / qual 6i fe'glauco nel gustar de l'erba / che 'l fe'
contrasta. castiglione, 457: facendogli gustar quanta dolcezza sia coperta da quella poca
di un cibo corruttibilissimo, dà a gustar velata la vita. monti, x-2-357:
amaroso amaro / ne la perdita tua gustar dea core, / che gustò lo dolzore
i-242: non però le dapi i gustar le piacque o rubicondo vino. berchet,
di rilievo,... pronto a gustar la spica di metaponto il grappolo di
sentier di filosofica dottrina / trammi a gustar del cibo, onde sì larga / mensa
fuoi tuo intrinseco fratello, sì per gustar di cibi e sì per vero amore e
favellando delle delizie provate dalla mia lingua nel gustar la salsiccia, giacché nella lingua,
che ogni cittadino avesse la consolazione di gustar quell'onore, ma accioché la longhezza del
il corpo a scudo e elmetto; / gustar quel frutto che può lieto farmi,
prenda e arda, / che non cerchi gustar novo diletto? marino, 12-193:
, e con tali similitudini e essempi gustar la dolcezza delle parole, il diletto
diede a una rigidissima astinenza: non gustar mai pesce né carne. spolverini, xxx-
abbia di disobbligarmi da lei, ma per gustar la dolcezza che sentono gli onorati servidori
ii-739: t'invita / le vivande a gustar che a lei vicine / l'ordin
senile subietto disproporzionato a molti piaceri, gustar non gli può. disproporzióne,
dunque ad ascoltare con silenzio se volete gustar bene come un pietoso e lagrimoso
secreto e solamente... per gustar quella divinità ch'io credo che nella
fatiche ed industrie de'scrittori, né gustar la dolcezza ed eccellenzia de'stili.
e'gloriosi pomi / volse cercar e gustar sì vivendo / che sapesse de'morti
fatiche ed industrie de'scrittori, né gustar la dolcezza ed eccellenzia de'stili.
or, figliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la cagion
e chimere, senza mai far loro gustar l'acutezza d'una sola dimostrazione, onde
fatiche ed industrie de'scrittori, né gustar la dolcezza ed eccel- lenzia de'stili
, / ché senza mai d'amor gustar il dolce / le belle selve e le
/ ch'è sconoscente e villana, / gustar de te [vergine maria],
. iacopone, 33-30: non po'gustar lo frutto chi fuge 'l tuo guidare
ch'altro ti manca, / fuorché gustar sangue fraterno? leopardi, 32-192: non
garbatamente. pananti, i-114: vorrebbero gustar qualche cosetta? / quegli accettar garbatissimamente.
il frutto, / e la speme a gustar de'nostri campi. de sanctis,
amaroso amaro / ne la perdita tua gustar dea core, / che gustò lo dolsore
sento creare / che fa dolzor gustar ad ogni membro. calogrosso, 66
barbaro soldato; / non predar, non gustar cit- tadi. d'annunzio, iii-1-968
. iacofione, 33-30: non può gustar lo frutto chi fugge 'l tuo guidare
, / qual si fe'glauco nel gustar dell'erba / che 'l fe'consorte
in bando, / non solamente per gustar del pomo, / ma perch'e'
maggior sospetto, elesse / il calice gustar senza dimora. bandello, ii-1222:
insieme con 11 fagiani e stame, gustar de le cipolle. beccuti, 172:
dinanzi, e poi / ti fa sempre gustar vivanda nuova. serdonati, 9-504:
9-504: era stata tre giorni senza gustar niente. redi, 16-iv-169: il
boccaccio, vii-122: pregala, se 'l gustar dolce di lete / non la m'
sovra un lettuccio, e le fece gustar un'acerba dolcezza la prima lancia che
amaroso amaro / ne la perdita tua gustar dèa core, / che gustò lo dolzore
ch'è sconoscente e villana, / gustar de te, dolze fontana, / d'
e chimere, senza mai far loro gustar l'acutezza d'una sola dimostrazione,
, abbiano più spesso la soddisfazione di gustar nuove cose, e di trame a
dunque ad ascoltare con silenzio se volete gustar bene come un pietoso e lagrimoso disturbo
in secreto e solamente... per gustar quella divinità ch'io credo che nella
: tu mi hai fatto sentire e gustar virgilio in qualche modo. de marchi,
e piace, / e gustato a gustar sempre n'invoglia. giacomini, 3-48:
ma che patisce di nausea, il gustar molte cose, le quali imbrogliano lo
toro ardito / già devria d'imeneo gustar i frutti. monti, 5-355: le
0. rucellai, xxvii-6-72: per gustar ben bene quelle voci c'impaniamo dentro
cantando ha in dono / dolce fiume gustar d'onor divini, / ch'a ber
perde. fantoni, ii-125: mi facevi gustar negli incostanti / moti un dolce piacer
gli strumenti da industriarsi e far loro gustar il piacere di fatigare, il che
bramo ancor, né voglio teco / gustar del tuo morir l'alta virtute. a
, che si prestan l'orzo, / gustar l'alte vivande di milano.
, 1-461: il medesimo intemperante appetito di gustar sempre nuovi diletti di senso non è
el vulgo errante, / né possa mai gustar dolcezza intiera. berni, 133:
valor dei loro vocaboli, doveano spesso gustar un'occulta allusione, ove noi non
già fuoi tuo intrinseco fratello, sì per gustar di cibi e sì per vero amore
fatiche ed industrie dei scrittori, né gustar la dolcezza ed eccellenzia dei stili, e
dondi, 250: son desioso de gustar alquanto / del suo lepore [del
: -se volete ch'andiamo / a gustar se sia buono, / di buona voglia
quell'ippocrene cavalleresco non dispiacerà, spero, gustar qualche stilla. papini, ii-1104:
altri alla mensa né vivanda / domestica gustar, ov'io non pria / adagiato
a te par la cosa strana / di gustar tai lac- chezzetti. = deriv
d. bartoli, 2-2-206: a gustar della musica de'cinesi bisognano orecchi di
26-115: or fìgliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la
attribuito a petrarca, xlvii-93: non gustar quel legno / che d'ogni avversità ti
/... / senza noia gustar, senza difetto, / agile e forte
... / son desioso de gustar alquanto / del tuo lepore, per lo
, non vi lascerebbe partire senza farvi gustar buona porzione di quella letizia che gl'
contese de'litiganti, spendeva giorni intieri senza gustar alcun cibo. serra, ii-514:
più, s'usa in traslato, per gustar d'una cosa il meglio, il
a fatica il suo tremulo passo, / gustar può fino all'ultimo momento / di
la manifestazion già detta a far loro gustar beatitudine superiore alle altre dolcezze mortali.
redemptor, che 'n su la croce / gustar volse la morte così atroce / per
fra quanti siam marosi, / facci gustar di que'ben saporosi / supemali.
per dirizar molti materiali / che volesson gustar sommo sapore. g. b. possevini
7-10: noi li farem gustar... / sorbe che non potran
la donna] aver propinque / e gustar qual di lor era pui savorito; /
, / qe no'm lassa pan niglun gustar: /... / drapi
che ai meditori suoi / fece icaro gustar con suo gran danno. = voce
tutti che in quel genere non si poteva gustar cosa più delicata. solo un virtuoso
...! e per frutti gustar soavi tanto, / ho melata la lingua
poco costante, / quella cui di gustar fessi il divieto, / ma fu
altri alla mensa, né vivanda / domestica gustar ov'io non pria / adagiato t'
. del tufo, 53: per gustar bevanda / veramente miranda, / una
, el cui sapore / si dié gustar, se non del guscio mondo:
vien parimente... a far loro gustar beatitudine superiore alle altre dolcezze mortali.
, che ai meditori suoi / fece icaro gustar con suo gran danno, /.
riposo alla fantasia del lettore ed apparecchialo a gustar meglio le vive e calde immagini che
/ negri indiani, subito non vuole / gustar con labbra il cibo, né men
doni de la terra, / vollon gustar gli alti nettarei fonti / e 'l maggior
parvoletto, nitido non altrimenti dopo il gustar di tal materia, raddoppiò il vigore de
/ qe no. m lassa pan nigun gustar. ueuccione da lodi, v-152-216:
giovenile errore / non mi noccia a gustar la suo vivanda. l. giustinian,
sensuali e terreni, / non può gustar di queste gran dolcezze, / ché
: or, figliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la
prima parente nostra èva, per lo gustar del vietato pomo, perdeo, che fu
di papillette un ordine distinto / del gustar le produce i sentimenti. frisi, xviii3-
. scarpelli, 1-23: parco cibo gustar, con gran rigore / domar le belle
pure di mangiar carne di lepre o di gustar qualche vino articolare. romagnosi, 3-i-97
). groto, 8-27: senza gustar gli inganni piu del mondo, /
: come avrebbe poi potuto in città gustar la poesia pastorale e campestredel suo divino virgilio
impedisce la maggior parte dei lettori di gustar le originali bellezze di ossian, si
né potea l'uom, ché per gustar del legno / avea perduta sua perfezione,
cominciato ha quel felice / giovinetto a gustar la pura e diva / voluttà de'
a sì soavi baci / io potessi gustar del puro alquanto / nettar che 'l cielo
, nella quale età sogliono gli uomini gustar la superiorità e il comandare. 9
e s'io non erro / voglio ancora gustar de la polenta. -mettere
, onde la folle / prima madre gustar volle in mal punto. petruccelli della gattina
/ qe no. m lassa pan nigun gustar: /... / drapi longhi
: anch'io vo'della poppa / gustar che 'ngrassò bacco. monosini, 229:
fumo di quell'incenso, non può più gustar niun'altra dolcezza. g. capponi
: non veggiam noi tuttogiomo molti e molti gustar maggiormente e prescegliere que'cibi e quegli
con questa previa disposizione, vengano a gustar tutto quello che io sono per dire al
prevaricando il tuo comandamento, / pel gustar sol di quel vietato pomo, / ch'
con questa previa disposizione, vengano a gustar tutto quello che io sono per dire al
fé ch'esser non puote / sanza gustar di lui chi ciò rimira. idem
traduttore italiano e ciò basterà a fargli gustar la dolcezza e intender l'utilità che
niello,... pronto a gustar la spica di metaponto il grappolo di
donna] aver propinque, / e gustar qual di lor era pui sa- vorito
abbiano... spesso la soddisfazione di gustar nuove cose. -remunerare
e prugne acerbe / mi sembrano al gustar. romoli, 128: pigliate prugne secche
noia ed a secreta / mensa concesso di gustar ne sia / vin di sciampagna e
se t'invita / le vivande a gustar che a lei vicine / l'ordin dispose
con tanto disio tantalo afflitto, / mentre gustar tenta i bramati pomi / e radendo
cagione che... si cominciasse a gustar da molti la bellezza dey pensieri naturali
/ v'impongo, o tìgli, che gustar possiate. metastasio, 593: l'
gesù,... volle sulla croce gustar la bevanda amara, affine di amareggiarsi
visitarmi per star meco in ricreazione e gustar il mio vino. 14.
lege el fai redutto; / non pò gustar lo frutto chi fuge y \
ridutto, / la qual tu dèi gustar con pianto e lutto. 7
d. bartoli, 2-2-205: a gustar della musica de'cinesi bisognano orecchi di
uditorio. perché appunto non è cosa da gustar da vicino: quand'ella ci consolerà
partita: / pregala se 'l gustar dolce di lete / non la m'ha
buon gusto. -è la mia di gustar la salsétta di questi libri, secondo il
la donna] voleva aver propinque / e gustar qual di lor era pui savorito.
non iscema quando nel più bello del gustar la bevanda ci si toglie la coppa di
, 9-624: -anche tu dèi gustar, come gust'io, / di quei
che maggiormente impedisce la maggior partedei lettori di gustar le originali bellezze di ossian si è
: or, figliuol mio, non il gustar del legno / fu per sé la
dondi, 250: son desioso de gustar alquanto / del suolepore, per lo qual
frutti selvatichi, tosto ch'esso incominciò a gustar di quelle vivande gentili e delicate s'
cristiani in sempiterna, / a ciascun gustar... tormento maggiore di quello che
piacer sensuali o terreni, / non può gustar di queste gran dolcezze, / ché
1-461: il medesimo intemperante appetito di gustar sempre nuovi diletti di senso non è
ha uel felice / giovinetto a gustar la pura e diva / voluttà
. scarpelli, 1-23: parco cibo gustar, con gran rigore / domarle belle membra
in suma altezza, / per lo gustar diede sì facto tomo / che ancor li
oh quanto sarebbe semplice l'uomo che voglia gustar l'inferno colà dove può aver vita
fé, ch'esser non puote / sanza gustar di lui chi ciò rimira. ca
il latte della gioia e della speranza faccia gustar loro tamaro della gelosia. gioberti,
tosto a riposar, ch'io possa / gustar di dolce sonno la gronda.
forzato a farvi udir le strida e gustar de la comedia. baldi, 410:
d'annunzio, v-2-205: pronto a gustar la spica di metaponto il grappolo di
io fui costretto, / essendo infermo a gustar sugi amari 7 e zibi assai
pace e gaudio perfettissimamente e felicemente pò gustar in terra vivendo. 3. completamente
. piccolomini, 1-439: far loro gustar beatitudine superiore alle altre dolcezze mortali.
mostraci fra quanti siam marosi, / facci gustar di que'ben saporosi / supemali.
sensuali o terreni, / non può gustar di queste gran dolcezze, / ché 'l
siedono in cielo a bever nettare e gustar ambrosia nella mensa di giove. grillo,
, nell'udir, nel tocar, e gustar et odorare: né avanti la comistione
, / qual si fé glauco nel gustar de l'erba / che '1 fé consorto
ti travolte, / e ti faccia gustar nuova dolcezza, / che gioveria delle vivande
a fatica il suo tremulo passo, / gustar può fino all'ultimo momento / di
tansillo, 1-157: se io vo'gustar del buon che t dente frange,