ottava acuta. carducci, 319: acuta guaiva a'tuoni una levriera. idem,
viso. idem, 319: acuta / guaiva a tuoni una levriera, e il
stava un pezzo a guardare. non guaiva né protestava. pareva che poco a poco
un ciuffétto biondo nella testolina calva, guaiva, con un suono fesso di giocattolo.
e carezzevole giocarellava colla bimba, e guaiva scherzosamente al sentirsi premere il seno da
vociando come ossessi: rincorrevano un cane che guaiva dolorosamente. levi, 1-168: le
punsi uno tanto gagliardamente, che quello guaiva forte. f. negri, 212:
punsi uno tanto gagliardamente, che quello guaiva forte. varchi, v-40: 'guaire
. carducci, 319: acuta / guaiva a'tuoni una levriera. verga, i-197
. ojetti, iii-102: la cagna guaiva e s'agitava. -anche di
4-20: pazzo di spavento il gattino guaiva, si stiracchiava, tentava balzi.
prendevo su le mie braccia il ferito che guaiva. tozzi, i-144: il corsali
impaurito dal chiasso degli elementi, guaiva. 4. figur. produrre
... ahi! soccorso! » guaiva quello spaccone divincolandosi. verga, 2-209
già in partorire, si dolea seco e guaiva del tormento delle sue viscere.
impazienti. gozzano, i-533: khy-san guaiva, impazientissima. -che non sa
: quel ricordo di mimi che ancora gli guaiva dentro implacato, un bel giorno dovè
. carducci, 111-2-319: acuta / guaiva a'tuoni una levriera, e il capo
., pazzo di spavento il gattino guaiva, si stiracchiava,...
raschiava il portone con le unghie e guaiva allegramente. moravia, xiii- 90
! e quel rappresentarci un cespuglio che guaiva! carducci, iii-24-337: ah vii
prendevo su le mia braccia il ferito che guaiva; gli trovavo lo sdrucio nella pelle
terra, come un serpiciàttolo, e guaiva dolorosamente. carducci, iii-1-328: guizzando