= dal lat. tardo crùppa 'cavo grosso': voce affine a gruppo (v
dettagliante'. arila, 252: 'venditore in grosso', che, oggi, con voce
avverb. tommaseo-rigutini, 850: 'sentire grosso' vale: non delicato, quanto alle
[s. v.]: 'grosso', stoffa di seta, volgarmente detta
[s. v.]: 'migliaio grosso': mille cinquecentottantotto libbre sottili
351: 'venditore a minuto'o 'in grosso' è il retto modo di dire e
chiamavano punti. rezasco, 795: 'peso grosso': il peso di più libbre e
come scottata, quasi un 'più grosso' cuscus: qui la chiamano 'polenta a friguli'
spietato, la così detta 'potatura di grosso' che fanno loro subire di tre in tre
carena, 2-265: 'brodo ristretto, brodo grosso': quello che si fa col cuocere
gr. lepòv òoréov, propr. 'osso grosso', interpretato poi come 'sacro'.
: filo da vele catramato. 'spago grosso': spago da griselle. 4
accostare al lat. tardo trachala 'dal collo grosso' (ed era epiteto attribuito a costantino