. ancora, finora, peranco. grazzini, 9-14: non sono però molti anni
poetino / che voglia ha d'imparare. grazzini, 484: o padre varchi,
campo poco tener per suo pò. grazzini, 9-466: essendo cavate le tue voglie
quando due grandissime caldaie di broda ». grazzini, 4-252: che t'è di
casa, dico: « pagagli ». grazzini, 4-241: va'a pippo poliamolo
la pollezzoia: lasciarsi infinocchiare. grazzini, 4-272: capperi! o va':
convento forse meglio che la badessa. grazzini, 4-332: non m'insegnar conoscere
vecchie, / perché star cose poltrone. grazzini, 612: colle cipolle ancor molte
una giornea sparsa di tremolanti dorati. grazzini, 4-330: odi: cava del cassone
feto. - anche sostant. grazzini, 9-470: perciò che gran voglia ne
-prendere, afferrare per sé. grazzini, 151: faranno gli aramei sicuro guasto
. come imprecazione triviale o intercalare. grazzini, 4-214: deh, porca nostra,
'l fango involto un porcellotto grasso. grazzini, 2-331: benedetto sia quello speziale di
intenso godimento, andare in solluchero. grazzini, 4-546: la padrona mia buona non
ché 'l difetto vien dal gallo. grazzini, 4-397: non attendeva ad altro,
figliuoli col signore di lei si pone. grazzini, 2-343: venne [turpino]
posso dire oramai sicuramente di conoscerlo. grazzini, 9-28: lo guardava com'una fanciulla
e quelli di fuori praticavano insieme. grazzini, 9-8: tutti quanti, o
di un gruppo di scrittori. grazzini, 9-11: voi, giovini, avete
, vivanda. f f grazzini, 2-83: egli, chiamato il servitore
bene e a far delle limosine. grazzini, 9-196: le fece una bella
[la vergine] più che cnatura. grazzini, 212: qui venute in frette
e subito pressono i marinai alto mare. grazzini, 72: giulio ha preso alto
un oggetto; impugnatura, manico. grazzini, 176: il maglio vuole avere,
... mezzo bicchiere per volta. grazzini, 4-490: li dette una presa
. e di presente è rumata. grazzini, 4-455: la casa nostra non fu
a due leghe è una riviera. grazzini, 9-164: falananna, che leggermente dormiva
, quand'e'ne vede assai pressosi. grazzini, 9-238: io. indica prossimità
giudicata da'pratichi del paese difficilissima. grazzini, 4-196: bozzacchio, va'seco
mondo dalla tirannide di questi scelerati preti. grazzini, o- 96: in prato
agri- persa in una pezzolina bianca. grazzini, 4-548: io badai pure un
al primàccio: alla prima. grazzini, 2-334: il bemi...
del regno è il gran contestabile. grazzini, 9-47: venne il zio in compagnia
.. bene agli anni accomodate. grazzini, 30: voi lo farete tosto letterato
priore dell'ospitale de la misericordia. grazzini, 9-96: priore nella pieve principale.
questo miracolo a tutte le genti. grazzini, 9-103: non avendo più a chi
si proceda ne la nostra conoscenza. grazzini, 6-232: tutti quegli, i
'te deum lauda- mus '. grazzini, 321: trovar mai non potete,
ho ir tutto 'l dì a procissioni. grazzini, 76: certo non fa tanto
-con uso scherz. e allusivo. grazzini, 201: hanno questi [correggiati]
valori eticamente o esteticamente inadeguato. grazzini, 9: gridate ad alta voce,
tutta di uova fresche e dure. grazzini, 9-150: la santa...
belli e piacevoli reggimenti del corpo. grazzini, 362: le parole e 'l
che 'l diavol non farebbe sopportato. grazzini, 560: né anche ministrar di dio
ogni garanzia del proprio impegno. grazzini, 4-337: fatto sta dregli ha studiato
forma colloquiale per introdurre un discorso. grazzini, 4-335: a proposito: io so
essere quel che ci vuole. grazzini, 2-39: fazio ne fu contento,
8. spreg. propositàccio. grazzini, 2-331: dove onorare e ringraziare lo
. -peggior. prosàccia. grazzini, 89: gli vuol apollo far dare
prosatore. - anche sostant. grazzini, 420: nelle tre lingue più belle
usa di dire: egli la prosa. grazzini, 9-53: i giovani, ragionatisi
commedie e gli altri poemi simili. grazzini, 208: alfin vo- glianvi una
venti ed avesse in protezione i naviganti. grazzini, 9-445: uh, uh,
alcuni sdegnosi, provani, acerbi. grazzini, 9- 139: il padre,
o di uno stratagemma altrui. grazzini, 4-347: -mi credetti guadagnare un fiorino
, e incanti, e di fisonomia. grazzini, 4-466: delle commedie awerrà come
e batti bene queste cose mseme. grazzini, 8-66: le rosseggianti e tener'
un sugo piccante). grazzini, 2-326: egli è meglio una testicciuola
un'azione impossibile o almeno difficilissima. grazzini, 238: chi del crudel narciso /
d'an- tona 'di pulicane. grazzini, 356: così sotto forme varie e
. -in senso osceno. grazzini, 177: a voler seguitare / con
metallico che serve per infilarli. grazzini, 9-31: una botteguzza videro che vi
con efficaci e sottili argomentazioni. grazzini, 22: ei vuol mostrar per punta
punto al cor che tanto v'ama. grazzini, 4-469: tu hai campato un
e che non era più sotto tutela. grazzini, 2-350: scorgere il bigio dal
nel letto colli loro mariti pusignavano. grazzini, 9-378: carissimi giovani e voi
per chi, ma fo per putane. grazzini, 180: pover uomini siamo oggi
buon vicino ha il buon mattino. grazzini, 4-138: questo zimarrone con questo
o di quadri. -tavolo. grazzini, 9-21: egli, fatto ordinar benissimo
prudenza che non farebbe una moltitudine. grazzini, 9-116: giovan francesco del bianco
posso negarvi cosa che voi vogliate. grazzini, 3-2-53: per mille buone e
dire e del tacer, si sta. grazzini, 4-106: spettatori, su in
2. membro di tale magistratura. grazzini, 300: sedendo, stanno a ragionare
-farla di quarta: ingannare astutamente. grazzini, 4-312: lo incantatore ce l'ha
-per dio, che sono grassi quartati! grazzini, §3: molta dicon ch'io
chi el vuole e come el vuole? grazzini, 9-161: certi detti, che
voi non l'avete nel sacco. grazzini, 4-363: non bisogna dir quattro
. -iniziare una polemica. grazzini, 85: se preso avessi col caro
segnare una breve distanza). grazzini, 4-47: -vecchia, fatemi una grazia
nell'espressione dare il quicumque). grazzini, 632: quei che si dànno alle
da essere costretti a manifestarlo. grazzini, 2-50: la mea non capiva nelle
; raccogliere in un fagotto. grazzini, 0-266: meino e i compagni.
quel rabbaruffato / per la battaglia. grazzini, q-299: ne increbbe a tutti
rebbuffi al suo messer an- dreuolo. grazzini, 265: a me fece ella,
, cadere le tenebre. grazzini, 4-228: come si rabbuia, io
dopo la scadenza del contratto. grazzini, 9-140: fu chiamato lazzero in pisa
impurità; farsi più puro. grazzini, 4-212: infine, voi fate come
o raggricchiato. -rinsecchito. grazzini, 2-546: secondo i movimenti di quella
profonda di un determinato argomento. grazzini, 9-116: giovan francesco del bianco.
che di lui, dovendo vivere meno. grazzini, 4-133: o ella si mariterà
scritto gli avemo che gli rasengni. grazzini, 9-70: a una delle prime
santa ragione. -abbondantemente. grazzini, 9-379: tosto levatisi dal fuoco,
troppo anticipato (l'ora). grazzini, 4-138: vorrei che la sera se
per mezzo di tali reti. grazzini, 368: per beccafichi dopo una ragnaia
ché il luogo è assai comodo. grazzini, 73: qui per la cacciagione
sottilissimo, leggero e raao. grazzini, 4-61: se questi panni fossero di
, quando il sole niente la rallumina. grazzini, 4-154: dirò che gli è
-sapere di rame: essere sgradito. grazzini, 4-274: i piaceri non paion mai
. che ha forma di uncino. grazzini, 8-235: voi lo conoscerete ai piè
. sm. il colore arancione. grazzini, 4-560: l'allegrezza, di bianco
erano adirati crudelmente contra di loro. grazzini, 4-47: se tu vai via,
hanno potenzia di tignerlo e farlo iscuro. grazzini, 205: l'abito che portiamo
si può trar della rapa sangue. grazzini, 4-173: mai non si caverebbe della
conciliare (interessi contrastanti). grazzini, 4-94: duoi modi ottimi ho nella
poi che voi pigliasti il bofonchiello? grazzini, 2-292: innanzi che venisse il
complicati, situazioni di conflitto). grazzini, 4-300: -non dubito punto di non
tener nette le solga quando la marreggiava. grazzini, 9-65: fazio...
e poesie / rappresentasse grate fantasie. grazzini, 6-235: saranno... rappresentati
dell'aria o del calore. grazzini, 211: l'antiche usate vostre lavandaie
un colpo, una percossa). grazzini, 4-53: quel medesimo mi ritirò un
riferimento alla posizione di una persona. grazzini, 4-73: statevi qui rasente l'uscio
solicita non meno che a me ». grazzini, 9-266: il tappeto, il
fare un rastrello). grazzini [in « il borghini », iii
raguseo, n. 1). grazzini, 9-68: si era pattuito con una
emenda zione. grazzini, 4-453: spesse volte un scandolo e
. far su insieme, affastellare. grazzini, 4-82: portate via la sargia,
con gram strido e vampa stupendissima. grazzini, 172: di far polvere, scoppi
proprie origini, la propria estrazione. grazzini, 4-253: tu sai il proverbio:
arrotava i denti con mormorio spaventoso. grazzini, 4-374: rechianci un po'in
pur una volta, ma piò. grazzini, 4-499: andiam presto, acciocch'
la propria bocca all'amico suo. grazzini, 114: levatevi dinanzi / sanguinin,
sott'occhio il testo scritto. grazzini, 4-466: voi state a udire gli
.: ispirare disgusto, ripugnanza. grazzini, 9-56: ella pute tanto di reciticcio
io ti dessi consiglio non sincero. grazzini, 9-131: non avendo parenti che legittimamente
possedere ingenti beni e ricchezze. grazzini, 4-19: egli è vecchio, e'
il regno tuo succederà in tuo rede. grazzini, 0-441: aveva per sorte di
angeli: di persona insopportabile. grazzini, 4-551: frate alberigo mio, l'
elle cercano di poi di rimpararlo. grazzini, 3-2-262: ritorna l'abbicì a rimpararé
due volte in un giorno il viaggio. grazzini, 4-460: per lo che certissimo
, astruso (una disciplina). grazzini, 363: l'imparin [la grammatica
essere irrigidito per il freddo. grazzini, 4-63: -egli sta sì intirizzito,
figura retorica: anadiplosi. grazzini, 2-334: e questo replicamento, che
la quale da dio non è custodita. grazzini, 4-531: ecco il vecchio,
-per propria scelta o decisione. grazzini, 2-336: leggete margutte,..
dargli il restante della sua bella fine. grazzini, 4-159: io vo'..
tutto quel dì non restette di piovere. grazzini, 9-7: e per ch'egli
forse d'accordo restarem fra noi. grazzini, 9-205: restati utimamente di ritrovarsi
madre. -con uso tr. grazzini, 4-25: avete voi mandato ad effetto
qualcosa che alcunché non avvenga. grazzini, 4-304: e per denari resta che
beccafichi. -scherz. grazzini, 196: romiti, preti e frati
tanto ch'e'gli raccompagnas- sero. grazzini, 4-417: come tu senti compieta,
. plur. feci, escrementi. grazzini, 9-177: avendo le lenti riconce fatto
alcuna volta per ischerzo o gala. grazzini, 500: al fuoco dorme e
riempier la voglia d'este lope. grazzini, 4-570: l'ultimo [intermezzo
. rimettere in grazia, perdonare. grazzini, 4-412: a tutt'e due perdonerà
2. per simil. proverbio. grazzini, 4-47: soleva dir l'avola della
avrebbero fatto stomaco a guccio porco. grazzini, 599: la casa pute in
vaghezze di mastro guazzalletto medicò). grazzini, 4-347: -mi credetti guadagnare un fiorino
recognizioni erano poi secondo i meriti. grazzini, 4-186: né in lei saranno.
un negativo cinematografico. giov. grazzini, 180: 'rigenerazione della pellicola'..
proprio mentre se ne parla. grazzini, 4-359: cosa ricordata per via va
-anche in un contesto figurato. grazzini, 4-140: io ho l'acqua a
a ricorsoio: fremere di desiderio. grazzini, 14: per gran voglia io bollo
l'avemo ella ci è ricoverata. grazzini, 2-42: salvestro, intera fede
rider il pianto, ah, ah. grazzini, 9-369: perché in quella scongiurazione
e da ridere rilassar l'animo. grazzini, 4-185: bisogna che la commedia
. provocare un senso di sazietà. grazzini, 4-542: la nostra è stata colezione
ridesse così spesso non piacerebbe tanto. grazzini, 4-352: -ma, dimmi, non
e comincino e capi e li maggiori. grazzini, 4-186: né tu né io
sf. ant. punizione severa. grazzini, 371: io sono stato tradito e
una pellicola usurata. giov. grazzini, 180: 'rigenerazione della pellicola': operazione
partecipare di nuovo a un gioco. grazzini, 4-422: ci ponemmo per dispetto a
partic. da cibi rancidi. grazzini, 613: son assai buone l'uova
, che irrita la gola. grazzini, 612: io vi farei con esse
che lo faranno cantare in tedesco. grazzini, 150: il buon padre stradino alzò
con prudenza e accortezza; discretamente. grazzini [tommaseo]: violantina,..
ch'elle sono vogliolose e caparbie. grazzini, 9-28: lo guardava com'una
, tra queste solitudini ti rimanghi. grazzini, 4-128: tu rimani in casa
una notizia, un fatto). grazzini, 168: or per che meglio udita
/ e da michel più volte rimbrottata. grazzini, 171: se gli è
d'altri al suo rimedio porta. grazzini, 4-164: ah, ah! uomo
/ rimeritar tanto amor, tanta fede. grazzini, 4- 349: voglia dio
. miagolare di nuovo. grazzini, 18: in parte tirava a sé
al mizzarvi ogni testa dal busto. grazzini, 381: non doverebbon gli uomini attempati
parole sogliono indure spesso indignazione ». grazzini, 4-186: la commedia nostra.
a salire davano rincrescimento alle persone. grazzini, 9-23: un tratto sentì di-
indicare un'intelligenza particolarmente acuta. grazzini, 4-332: il tuo non è,
sì ch'ai nocchier ne soprabonda. grazzini, 3-1-12: l'acqua rinforza e prende
661: piglierai una corda rinforzata grosseria. grazzini, 9- 294: un gran pezzo
la rinfusa, senza ordine nessuno. grazzini, 1-47t. gli è pur, donne
nel vivissimo infelice corpo onerato. grazzini, 2-385: quanto manco era
funne autore il vescovo degli ariamoli. grazzini, 9-103: non avendo più a chi
la sensibilità, i sensi). grazzini, 9-336: spogliatolo per vedere di rinvenirlo
rinvitin te, ma chiama poveri. grazzini, 9-52: sendo la prima volta stato
averci rimedio né riparamento nullo. grazzini, 4-132: -e che riparamento faceste
rafforz. passare e ripassare). grazzini, 4-336: se ottaviano non avesse fatto
ripetitore in casa i buoni- tempi. grazzini, 4-352: voi avete cera di medico
che non ripilliassero la mala arte. grazzini, 4-122: ripigliate i tralasciati studi
). orinare di nuovo. grazzini, 9-19: temendo poi che salvestro,
non lavorasse, potremo andare a riporci. grazzini, 40: tu, pazzo onnipotente
l'ascolto di una commedia). grazzini, 4-12: restami solo a pregarvi che
tempo a fine l'opra ridusse. grazzini, 9-63: egli, per mia buona
il risultato che ne deriva. grazzini [in « il borghini », iii
mostra d'esser con voi corrucciata. grazzini, xxi-i-726: questa risata non mi
e vedremolo una volta tutto insieme. grazzini, 4-400: egli comincia già a riscorrere
e con l'occhio del risguardante. grazzini, 4-185: alle commedie poco belle
piacevolmente mise in capo ad elissa. grazzini, 9-50: florido... diede
lo stato della città di fiorenza. grazzini, 4-237: -che sentenze risolute!
-che ha suono gradevole. grazzini, 4-466: considerate il primo tratto che
nome de la formosa amaril- lida. grazzini, 55: poscia di sieve e d'
da capo. -rifl. grazzini, 9-486: dogliosa li raccontò..
ciò che il messo voleva dire. grazzini, 0-265: l'usanza di gua-
). sposare di nuovo. grazzini, 4-131: segretamente le dette l'anello
filo di ferro; stuccare fessure. grazzini, 166: se voi avete vasi rotti
/ saporite, gentil, restorative. grazzini, 2-349: la salsiccia..
-alla fine, all'ultimo. grazzini, 4-419: i'ho paura ch'ella
aggett.: prossimo alla conclusione. grazzini, 4-132: era la cosa sì al
, acciocché egli non ristucchi altrui. grazzini, 2-329: tanto sei gentile e da
non sia teco solo un mammalucco. grazzini, 320: non avete / d'
e servita per la sua santità. grazzini, 9-28: ebbe nella sua fanciullezza per
ne ritorni a memoria il secol prisco. grazzini, 2-385: quanto manco era tenuto
-ant. rifarsi di una spesa. grazzini, 2-375: tutto è ora in sul
quelli che fanno ritratto tale. grazzini, 3-1-17: lascia pur dir chi vuol
di nuovo; riprendere a tremare. grazzini, 4-78: sì sì, ch'io
e per la vettoria ch'aveano avuta. grazzini, 4-9: di quante commedie nuove
violenze, soprusi, peripezie. grazzini, 4-9: che di quante commedie nuove
determinato luogo; affacciarsi, dare. grazzini, 4-88: fia buono andarmene da questo
e a rivedere, cioè a rimendare. grazzini, 9-289: stando amenduni a l'
ambiente (una persona). grazzini, 2-122: un omaccino, vi so
, ma per coprire le mani rognose. grazzini, 588: son buoni i
esagerate, impossibili da mantenere. grazzini, 9-290: non restava di sollecitarla e
. -strepito di animali. grazzini. 157: degli animai la turba varia
.. volse far un gran rombazo. grazzini, 43: io sento già il
prosa, in frottole e 'n novelle. grazzini, 43: io sento già il
non ti rimeni la tua dolce cura. grazzini, 4-67: io comincio a dubitare
acqua, non ci si potrà stare. grazzini, 9-60: in quello stante si
bisogna adoperarvi la roncola a smacchiarlo? grazzini, 9-43: coloro, per la
l'ultima, cervello a saperla tenere. grazzini, 592: gran primiere,
affrontare disagi e fatiche. grazzini, 2-347: in somma ognuno vorrebbe la
è altro che il nostro rosolaccio. grazzini, 2-338: a venere un rosolaccio
fuoco, una pentola surriscaldata). grazzini, 2-321: il fuoco...
piena di vaiuoli, fersa e rosolia. grazzini, 2-343: visse [turpino]
4. peggior. rovaiàccio. grazzini, 4-76: questa notte è appunto per
2. gioc. rovescino. grazzini, 512: se colui che cantò la
rovescio, a rovesci). grazzini, 256: le gran scosse d'acqua
con riferimento ad animali). grazzini, 493: questi son color che notar
inanzi dì rovinava il cielo d'acqua. grazzini, 9-62: egli, per mia
e piante greche, franciose e moresche. grazzini, 594: quivi trovammo frassini sbarbati
. ant. bricconcella, malandrina. grazzini, 4-33: nella fine ella mi riuscirà
pur essendo stato preso ad altri. grazzini, 4-9: di qui si può conoscere
o donna) di fascino irresistibile. grazzini, 4-149: il caso sarebbe che quella
, ostinato (una malattia). grazzini, 446: maestro baccio, la mia
send'io rubizo / come sono? grazzini, q-439: benché bartolomeo fosse anzi
con le calcagna in pochi giorni. grazzini, 570: seguì diana e con
tratto / ch'avea acquistato in molti. grazzini, 4-199: a tempo mio erano
che gli uscissero d'una sepultura. grazzini, 173: queste son trombe, che
, ne verrìa pietade a'sassi. grazzini, 4-141: lasciami andare a casa,
ode la boce del giudice presidente. grazzini, 4-178: romoreggiando fate segno d'
d'ogni fastidio scarico e leggiero. grazzini, 4-67: quella vecchiaccia ritrosaccia della
ant. villereccio, da contadino. grazzini, 9-378: i giovani, che si
escegli / del capo il razzo. grazzini, 9-281: facevano le maggiori e le
scudarelli. -acer. bacchettóne. grazzini, 4-170: hagli quel fattore, che
l'alma iuno, tanto famoso. grazzini, 4-16: a noi, ch'elette
t'accenda ancor d'amorose faville. grazzini, 4-16: ecco appunt'or che colla
li amazano e se li mangiano. grazzini, 118: oh! s'io potessi
di carattere sacro o religioso. grazzini, 4-187: io non voglio che noi
non mi volle mai bene. grazzini, 305: tu n'hai pur fatti
del sale della città di firenze. grazzini, 9-160: non sendo le gabelle del
ucciderla, né manicartela col sale grosso. grazzini, 9-91: tu mi facesti montare
. il gioco della cavallina. grazzini, 4-199: -a tempo mio erano i
/ perché fortuna fa de'saliscendi. grazzini, 457: non ti fidare ed al
, al qual bisogna grande apertura. grazzini, 4-256: la casa mia,
a siena i marzapani e i berricuocoli. grazzini, 4-343: farem lesse le stame
culiseo, ci andavano saltabeccando innanzi. grazzini, 2-368: i ballerini...
tali venti non si stana ben securi. grazzini, 4-59: tu la vedi mai
, senza pagare nulla, gratuitamente. grazzini, xxi-i-795: -chi va alla taverna va
ebulo, è molto più picciolo. grazzini, 4-375: ricordati, come tu fai
vitigni, e subito le recassono. grazzini, 2-218: le frutte...
odor che guai a chi lo sente! grazzini, 463: met- tonvi dentro [
timore, una preoccupazione. grazzini, 65: l'orsilago è un uomo
le manifestazioni di ossequio formale. grazzini, 4-329: non sapete voi ch'egli
i fanti e non con 1 santi. grazzini, 28: scherza co'i fanti
: essere buono, indulgente. grazzini, 36: diteci il ver, non
molto, che ne so? grazzini, 4-137: -che coma? bufola!
fare di tutto suo buono volere. grazzini, 9-388: sarai guidar- donato di
considerazione ciò che lo trascende. grazzini, 6-232: tutti quegli i quali sono
si può senza la chiave aprire. grazzini, 4-454: voi sapevate pure della toppa
, i-24: giovenale poeta satiro. grazzini, 180: questi per altre vie compongono
saperle. -acer. savióne. grazzini, 476: somigliando uno di quei ministri
sbaraglino, minoretto e altre maladizioni. grazzini, 540: sonci molti altri giuochi di
con violenza una parte del corpo. grazzini, 4-431: - prima così legato gli
/ case spianate e ponti rumati. grazzini, 594: quivi trovammo frassini sbar
onore, ecc.). grazzini, 2-322: la terra ci fa mille
compì, ogg. della persona. grazzini, 30: fra l'altre sue doti
6. vezzegg. sbigottitìccio. grazzini, 9-196: tornando al sogno, tutto
credon aver a legare qualche bue. grazzini, 4-376: ha mandato me, che
proprio peso, cadendogli addosso. grazzini, 9-109: il tasso non ne volle
: superare, far sfigurare. grazzini, 409: io vi teneva prima un
e di grandiosità ostentata ed eccessiva. grazzini, 309: messer, io ho creduto
: da sgherro, da bravaccio. grazzini, 4-490: subito lo spogliò e rivestillo
al risveglio. - anche sostant. grazzini, 549: la prima cosa, lo
pelle a causa di una malattia. grazzini, 9-121: nel guarire restò tutto sbucciato
pretese (un autore). grazzini, 422: il cecchi ha vinto e
, crepare, schiattare. grazzini, 4-254: ho in animo di sposarla
un mezzo per distrarre la mente. grazzini, 545: come dice il nostro consagrata
deluso, burlato, beffato. grazzini, 131: allor trovare i pappafichi armati
le scale: percorrerle ruzzolando. grazzini, 4-50: sdrucciolai un pocolino, tanto
muro, una volta). grazzini, 12: le mura per diletto /
per il freddo non diventassero cattive. grazzini, 9-378: comparsono, portati da'
mi lavai una gamba e le mani. grazzini, 9-244: madonna tiberia, dalle
tutto in furia per venir via. grazzini, 2-368: i ballerini,..
comincia pinamonte i tuoi scambietti ». grazzini, 4-218: da'qua la mano,
/ come cani assassini e rinnegati. grazzini, 351: porta [forasiepe],
nostro primo padre ne portava iddio meritamente. grazzini, 2-382: a braccia aperte il
impronta di un sigillo). grazzini, 2-130: nella sottoscritta...
chi ha una grande memoria letteraria. grazzini, 3-2-53: per esser voi bugnola,
con cinque giuli contentai la scanfarda. grazzini, 9-440: spesso per via di
questo scannello che voi qui vedete. grazzini, 4-445: gli mostrai lo scannello del
impazzire. -anche so- stant. grazzini, 633: il popon dura da'due
, agg. ant. catarroso. grazzini, 4-491: prima m'apponeva ch'io
per il proprio gioco. grazzini, 514: oh che dolcezza è quando
non gli ritenga ancor noiosi e carchi. grazzini, 9-23: un tratto sentì dileguarse
scarsellotto. -acer. scarsellóna. grazzini, 4-46: voi dite il vero:
. grosso errore, abbaglio. grazzini, 2-356: avvertite che voi non pigliasse
ragioniamo e scazelliamo di questa cosa. grazzini, 292: a te sempre vogl'io
di denaro; povero, indigente. grazzini, 4-513: mi ritruovo in un giorno
venire meno (la felicità). grazzini, 4-106: perfida gelosia, / alla
a femina farla si è sempiezza. grazzini, 9-80: non accorti avvedimenti,
narrata in una qualsiasi opera letteraria. grazzini, 4-126: la scena è firenze,
sciarpelloni / e guatan in cagnesco. grazzini, 9-207: agli spiriti andava [
e sottrarti la tristissima madre tua. grazzini, 551: quando gli è piovuto
civetta e gli schiamazzi e 'l fischio. grazzini, 232: non già la frasconaia
infilzata su uno schidione. grazzini, 2-337: nella mano stringea [carnevale
al fuoco li tordi con la lonza. grazzini, 2-338: sono i lombi nello
che della testa schizzare gli dovessero. grazzini, 9-19: gli occhi erano grossi
-strumento usato per il clistere. grazzini, 2-338: a venere un rosolaccio turava
2. scherz. membro virile. grazzini, 9-31: per un fesso ch'era
di cinquecento scudi a ricciardo del bene. grazzini, pianger la santa chiesa a
9. sm. uomo dappoco. grazzini, 9-91: rise la mea, e
7. dimin. scimunitèllo. grazzini, 4-98: eh, eh, scimunitella
campana dà il segno dell'ora. grazzini, 9-468: camminando marco con la moglie
un periodo di tempo). grazzini, 9-496: poi la fante andatosene a
-per estens. minestra. grazzini, 4-128: se io non mangio scodella
, un verso); irregolare. grazzini, 261: or io nuovo animale,
la non poteva patir di vedermi. grazzini, 4-374: - faceva per accomodarvi.
scomodità, disagio. grazzini, 300: nel più bel di fiorenza
tutta rabbiosa lo calca in giuso. grazzini, 4-82: portate via la sargia,
-provare lo stimolo della defecazione. grazzini, 9-177: falananna, avendo auto grandissimavoglia
talora, s'ella ci balza. grazzini, 532: gridar s'ode l'una
incongruente, incompatibile, antitetico. grazzini, 318: l'un membro all'altro
la scopa; fustigazione. grazzini, 146: mia madre ardita / mi
4. disperdersi tumultuosamente. grazzini, 68: scoppierannosi i frati, /
- tu, il mio galoppo galante. grazzini, 4-537: frate alberigo, voi
, scornato. -sostant. grazzini, 4-39: nella fin del giuoco rimarrem
avevano avuto cara la loro venuta. grazzini, 4-352: scortesia non piccola fate
; schernire, dileggiare. grazzini, 2-241: elle [le novelle]
, gli uomini). scorto. grazzini, 225: messer vincenzio mio, se
rozzi. - anche sostant. grazzini, 9-19: ella era di casentino e
ogni anno si paga una volta. grazzini, 9-211: era questo monaco sensale
: caratteri di scrittura; grafia. grazzini, 9-349: fu anche egli della sua
grazzini, 4-345: volete voi darmi danari o
; vivere alle spalle di altri. grazzini, 500: vuol che con la sua
4. dimin. scrocchi'etto. grazzini, 9-211: era questo monaco sensale scritto
quando i cardinali vanno a palazzo. grazzini, 466: egli vi ha allevato
/ di sue bellezze fatalmente belle. grazzini, 4-489: appena fornì queste parole ch'
era da'soldati interpretato sinistra- mente. grazzini, 2-394: scurò la luna, l'
, sm. tose. spilungone. grazzini, 9-26: salvestro, per ristorarla del
la gente anoio e gravo / amara. grazzini, 6-236: ogni coscienza chiara, cioè
tu lasci più il brigante scusso ». grazzini, 181: consumata / la
scudo dal collo e sdilacceràgli l'elmo. grazzini, 9-32: il pedante, veggendo
s'allarga, sfibbia e sbraccia. grazzini, 4-302: perché venire nella strada col
, untuoso (un cibo). grazzini, 2-362: quelle [le crescentine]
padre che la derdita del patrimonio. grazzini, 9-49: non tornò mai a
quello che iersera promisi a coriolano. grazzini, 4-247: non ti sdimenticar di quel
, si sdimenticò la patente.. grazzini, 9-248: gli fu dalla donna
un'azione abituale o dovuta. grazzini, 9-497: la mattina di buon ora
de la mia non mi sdimentichi. grazzini, 9-131: ser anastagio, sdimenticatosi di
difficoltà (un cibo). grazzini, 2-336: 1 fegatelli così morbidi,
, dotti, soavi, arguti. grazzini, 500: sganghera [la musa]
-denari secchi: contanti. grazzini, 9-62: il quale, secondo la
mal far, ben la seconda. grazzini, 4-51: secondo che noi facciamo,
ant. sedere, deretano. grazzini, 617: perch'a seder se ben
, rinomato (un luogo). grazzini, 4-125: se noi avessimo pensato che
una notizia, ecc.). grazzini, 9-270: guasparri [andò] a
lei di darmi amanza - di campare. grazzini, 4-555: l'affezione che meritamente
massime d'avicenna, l'aglio salvatico. grazzini, 4-122: ritornando a camminare per
al- va... disse. grazzini, 4-495: se costei seguita a non
a fare sei altre cose da bambini. grazzini, 4-134: - a che si
di latte, lepri et altri selvagiumi. grazzini, 103: èc- ci copia infinita
-in modo sgarbato, scortese. grazzini, 9-90: il prete per sua scusa
irragionevoli; portarlo all'esasperazione. grazzini, 4-406: non più parole: tu
libro. -in modo ingenuo. grazzini, 9-85: se le fermò al dirimpetto
danaio che amico del suo signore. grazzini, 4-194: tu hai più intrighie imbrogli
-fare senso: farsi sentire. grazzini, 9-173: non favellare e non far
, di accorgersi di qualcosa. grazzini, 9-172: né per cosa che tu
ben che sian stati in separato loco. grazzini, 9-386: ognuno dei giovani con
, t'ha per sempre abbandonata? grazzini, 414: tu hai composto al fine
e pietà servigiale, medico speranza. grazzini, 9-331: l'orafo si
co'quali remedi può andarsi temporeggiando. grazzini, 4-134: a che si vorrà
coppa, di coltello e di credenzia. grazzini, 4-135: an- dianne; che
/ fategli fare un servizial d'inchiostro. grazzini, 108: sciloppo e serviziale,
man- are qui li commissan vostri. grazzini, 4-40: se voi m'ave
mente modesto (un bene). grazzini, 52: gello... potevi
per trovar la sete e passi strigne. grazzini, 9-317: la pippa...
anche come epiteto ingiurioso). grazzini, 181: ancor ci bisognava alla giornata
espressione sfracellare il dosso). grazzini, 353: non porta [fieramosca]
religioso, la vita monastica. grazzini, 650: voi sete stato servigiale e
nascosto, furtivamente, di soppiatto. grazzini, 9-89: un giorno in su l'
riferimento ad atteggiamenti infantili). grazzini, 18: volentier di me farei baratto
imprevisto o con metodi sleali. grazzini, 422: il cecchi ha vinto e
coce, il cervello si sgangara. grazzini, 88: io ti giuro e prometto
dal maggior inimico ch'i'abbia? grazzini, 92 ser fresino ha sgarato i buondelmonti
maritati e non maritati per gelosia. grazzini, 321: per che cagione / scioccamente
rider qualunque persona veduto l'avesse. grazzini, 508: come mi rido di
2. dimin. sghignuzzo. grazzini, 9-305: non si potette tanto contenere
persona). - anche sostant. grazzini, 9-78: lassù gridando corsero e i
a sguazzar otto dì a verona. grazzini, 9-232: i quattro compagni, lasciatolo
con un movimento brusco. grazzini, 4-11: io sono stata per isguiggiare
ammasso di gusci, di bucce. grazzini, 574: che cosa è che più
che io l'ho veduto! ». grazzini, 61: un uom d'autorità
medicina terra sigilata, che èmolto bona. grazzini, 284: allor messer donato rondinel-
preparava / le candarie e 'pentaculi. grazzini, 9-206: avea [zoroastro]
di non concesse cose era intromesso. grazzini, 578: un'altra volta nel ro-
incandescete viene versato dentro gli stampi dei grazzini, 2-392: tutti a far pace seco
di quel dolce che smaglia ». grazzini, 2-128: si posero finalmente a tavola
che egli smemorò, veggendosi tradito. grazzini, 9-471: avevano già gli operai finito
misura e in modo ingiustificato. grazzini, 3-1-114: per dire il vero,
snervati, duri e senza sugo. grazzini, 222: chi cerca d'imitar
con la tedesca, nix, più grazzini, 4-171: vedi che pur ne verranno
con isnodata e velocissima mano sonate. grazzini, 187: giovane e destro ancor convien
levarlo d'imbarazzo informandolo che il signor grazzini, lo scalzo e corpulento padrone che aveva
di amicizia; cordiale, socievole. grazzini, 4-146: gli spiriti sono di più
oleandro, veggone / rimaner satisfatto. grazzini, 4-20: gli feci intender la dote
-testardo, ottuso, cocciuto. grazzini, 21: solo a nominar lasca /
, arebbono bisogno di grande prudenza. grazzini, 2-85: non avendo bene alcuno
frutti un dì di tanto amore. grazzini, 69: questa per certo è cosa
. gioc. ant. soffino. grazzini, 4-199: a tempo mio erano i
recavalo in servitudine e suggettitudine dello spirito. grazzini, 9-29: deliberò innanzi tratto di
di napoli seguirà, o l'impresa. grazzini, 4-191:: si pensa per
lo intronare era sempre la chiave. grazzini, 456: della zolfa non intendon cica
/ per quel dolce licor che mi sollucchero grazzini, 4-272: ohimè, giannin caro
- anche come appellativo ingiurioso. grazzini, 9-86: la mea, parendole un
sopra d'orrilo e del miraeoi grande. grazzini, 4-241: va'a pippo poliamolo
col tenerla bene e col farle vezzi. grazzini, 4-121: agli altri dopo,
io ti farò ben parlar altrimenti. grazzini, 9-144: non avendo arte né di
, pensiero fastidioso, seccatura. grazzini, 4-532: -chi è davvero innamorato e
ant. fornire di sopraddote. grazzini, 4-328: oltra il tòrla senza dote
sonar di sobrano col mio cornetto. grazzini, 4-569: un cornetto muto che sonava
, ha l'estensione più elevata. grazzini, 4-569: un sotto basso di viola
altri, imponendo il proprio volere. grazzini, 546: egli ha quel vizio /
/ che mi facesse ritirare un passo. grazzini, 4-122: ritornando a camminare per
una persona o un oggetto). grazzini, 4-206: la signoria vostra ha la
d'armarsi a questa guisa di ponente. grazzini, 4-279: più giorni passati sono
le palle hanno il cervel di borra. grazzini, 468: 1 pizzicagnoli e '
ant. persona sciocca e presuntuosa. grazzini, 526: certi altri magoghi e sorrognoni
. piccolo sorso di una bevanda. grazzini, 9-388: li sa male degli amici
, come genitori o come consorte. grazzini, 2-243: costui... sortì
indizio, preannuncio di un'epidemia. grazzini, 2-200: era allora in firenze sospetticcio
agitato, confuso, frastornato. grazzini, 4-291: la badessa ha da un'
la duchessa stava in periglio di morte. grazzini, 621: chiamasi zuppa, e
rotto e l'altro poco vale. grazzini, 9-83: perché ella non avesse cagione
tutto il sangue mio cacciò sotterra. grazzini, 2-76: tutti quanti uno dopo
soterrò alcuni che non erano adoperati. grazzini, 4-21: più tosto consente affogarla,
pagandogli se non a grande strazio. grazzini, 9-59: guglielmo órimaldi,..
gitta i guardi sottocchio in $a e là grazzini, 9-55: dionigi, quasi in
. superare in una prova poetica. grazzini, 37: se quando egli scappuccia /
: a mezza spada vengono di botto. grazzini, 9-453: bartolomeo, non sendo
cinta al petto una spadazza larga. grazzini, 9-223: tolse uno di quei suoi
e con un capo d'aglio. grazzini, 2-336: faceva fegatelli così buoni che
derem, ché si sparecchia. grazzini, 9-226: meino e 1 compagni,
, allontanandosi improvvisamente o rapidamente. grazzini, 9-7: i gioveni, veggendo sparite
su per le spalle la treccia sparpaglia. grazzini, 9-84: un lunedì in su
invilita (una scienza). grazzini, 4-121: agli altri dopo, che
specchiaro, il fare specchi, lustrarli. grazzini, 168: degli specchiai. galileo
/ e holla sotto alla custodia mia. grazzini, 4-441: -serra costì; tu
formalistico. - anche rifì. grazzini, 451: il mondo è tanto e
, e gli spennacchi in testa. grazzini, 4-206: la signoria vostra ha la
esigenze psicologiche di gratificazione personale. grazzini, 4-196: stamattina m'hanno a essere
a volersi ispic- care sanza turbamento. grazzini, 9-243: ella lui ancora, affettuosamente
è suddiviso il frutto degli agrumi. grazzini, 4-217: una susina e uno spicchio
porri e gli spic- chiuti agli. grazzini, 2-364: gli spicchiuti agli, i
nella denominazione di vari giochi infantili. grazzini, 4-199: salincerbio, salta la spiga
. plur. antico gioco infantile. grazzini, 4-199: a tempo mio erano i
e si serrino, noi verremo. grazzini, 9-287: agolante e lamberto, poscia
capacità prodigiose come la predizione. grazzini, 4-133: a che ha a servire
suon delle parole orrende e strane. grazzini, 381: non doverebbon gli uomini
e però tu se'nella somma pazzia. grazzini, 9-29: come colui ch'aveva
poeta; non comporre più versi. grazzini, 68: io mi spoeto, poi
-rivelarsi incapaci o poco esperti. grazzini, 4-238: -che di'tu ora,
farà zobia che vene penultimo de questo. grazzini, 4-322: se tu od egli
sopra li faccenda. grazzini, 4-431: -orsù, attendiamo alle faccende
qualcosa risulti gradita o sgradita. grazzini, 9-391: chi non le vuol,
- anche con uso appositivo. grazzini, 9-391: a chi le [novelle
liquide o semiliquide; diarrea. grazzini, 599: la casa pute in ogni
di fare, uno stile). grazzini, 108: taci oramai, ch'a
5. atteggiamento molto minaccioso. grazzini, 2-24: neri, gongolando fra sé
era un augellaccio e nuovo squasimodèo. grazzini, 4-205: io debbo forse essere qualche
spropositato (la fortuna). grazzini, 4-198: il teri giocava agli aliossi
fino a sera / ci starei. grazzini, 343: vien saltando e mugliando come
in una votazione per imborsazione. grazzini, 4-236: io vò squittinarmi, entrar
di scrivere, una pronuncia). grazzini, 361: regole più di cento isregolate
. piccola schiacciata, focaccina. grazzini, 455: vin bianco e dolce,
falla allessare et staionare molto bene. grazzini, 9-357: per aspettare certi pippion
misurare le melensaggini con lo staio. grazzini, 37: vendicato a moggia, non
mie, oh che babbuini ei parebbeno. grazzini, 4-32: vedi che egli è
la cima per soffiar di venti. grazzini, 4-168: io son rovinato, e
stare attento quando l'uom favella. grazzini, 4-32: lasciami star avvertita,
non sangue / e ignora i grazzini, 4-32: in fine io ho paura
la persona (un abito). grazzini, 4-177: per mia fé che lo
madre. -come vivanda. grazzini, 103: ècci copia infinita: di
e di famigli e di cavagli. grazzini, 180: pover uomini siamo oggi condotti
ant. andarsene dalla taverna. grazzini, 4-68: stavema, staverna oramai,
la quaresima a roma alle stazzoni. grazzini, 493: lascia allor fare a certi
, incontrollato (il riso). grazzini, 486: oh che stempiate, grosse
un'opera, lo stile). grazzini, 4-9: vergendosi per lo più le
per esser donne, signore, bagascie. grazzini, 4-263: -dubito ch'ella non
1-32: stitiche fantasie son pelle pelle. grazzini, -188: questi tuoi dottori e
che francia et italia non patiscano assai. grazzini, 4-39: potessimo noi almen favellare
anche nelle divise militari. grazzini, 4-338: ho procacciato feltri bianchi.
apparendo troppo lezioso e affettato. grazzini, 590: questa usanza [portare i
. -trippa come cibo. grazzini, 2-338: gli stomachi ancora sono un
sì che venitene via a la libera. grazzini, 259: sappi ch'io t'ho
un atto legale in genere. grazzini, 2-112: di nuovo ella si doveva
portava sotto. -stortina. grazzini, 4-570: dua cornetti muti, /
! -frequentare molto assiduamente. grazzini, 4-337: egli ha tenuto baratteria vent'
un poco stanco e affaticato. grazzini, 2-262: marco se ne andò in
. a stracciabrache-. senza pietà. grazzini, 287: pur dianzi l'aspre offese
un animale braccato). grazzini, 3-2-39: se alcuna [fiera]
primo nucleo dell'accademia fiorentina. grazzini, 483: sempr'ho dinanzi agli occhi
, mutato completamente d'aspetto. grazzini, 9-480: per il buco, avendo
, chiuse la via allo spirito. grazzini, 283: innanzi alla sua donna /
/ pilatro, marcorella e petacciuola. grazzini, 488: quando poi della carne
8. dimin. strappatèlla. grazzini, 4-91: qualche strappatèlla di fune.
. per indurre a camminare. grazzini, 9-178: falananna...,
il carattere, un pensiero). grazzini, 635: colui ch'ebbe sì stratta
lor divise su per lo detto panno. grazzini, 2-327: amano cibi strani e
tollevano le diverse lavature strebbiate. grazzini, 4-185: certe donne attem
, anzi ad ogni meretrice. brigno-gone. grazzini, 4-45: streghe tutte siam noi /
stregando, che par lor diventar gatte? grazzini, 4-45: se voi sapessi bene
-superare in valore, in abilità. grazzini, 422: se ne va altero e
costui: mi par così vederla. grazzini, 9-470: bartolomeo, avendo ritto la
un tema o di un racconto. grazzini, 2-57: taceva già fileno, strigatosi
, fati- gase la natica ». grazzini, 4-87: chi molto abbraccia poco strigne
età classica e medievale). grazzini, 443: troppo lascive [le vestimenta
da stripparsi » ringhiò l'uomo di grazzini, 4-465: benché... mi
: mangiarne in grande quantità. grazzini, 9-379: i giovani, fatto un
le guerre ». -sostant. grazzini, 377: per contrario a me lo
3. ant. urinare copiosamente. grazzini, 9-32: sdilacciandosi la brachetta, cacciò
accioché durino meglio si vogliono struggiere. grazzini, 2-321: fu misurata la testa
e succulento (un cibo). grazzini, 2-346: la salsiccia...
intensa, viva commozione, intenerimento. grazzini, 4-493: oh, che allegrezza ho
perché il piovano è fante isturato. grazzini, 9-39: fu... in
espressione su di sopra). grazzini, 4-49: ne andai subito a nascondere
2-2: andarono a sobbisare soddoma. grazzini, 272: altri pensan...
muccia / e smuccia in ogni buco. grazzini, 2-192: « che fo io
e piangon anche i miseri meschini. grazzini, 2-18: il pedagogo succiava e sospirava
gradimento per un determinato cibo. grazzini, 2-338: sono i lombi..
succiole al fuoco: sono ricette provate. grazzini, 574: poi che succiole sono
sudicio, o forestico, o sbandeggiato, grazzini, 2-350: così piace loro sopra ogni
-carta sugante-, carta assorbente. grazzini, 351: dal capo alle piante /
, tenuta stagna. prezioso). grazzini, 4-55: questo berrettone suggella per ogni
anche con uso enfatico). grazzini, 4-361: -eccovi la metà della medaglia
la chiusura di una lettera. grazzini, 9-350: gli porse la lettera,
ant. panno di lana grossolana. grazzini, 9-339: fatto levare il medico,
e autorevolezza. -anche sostant. grazzini, 457: voi séte entrato ne'superlativi
a sepellire i nobili soli che moreno. grazzini, 4-343: voi sete tre,
, dare la suzzacchera). grazzini, 64: mi par tuttavia / veder
e accattini si fece dimoiti svarioni. grazzini, 195: saper dovete che di due
esprimersi sgradevolmente rozzi e sguaiati. grazzini, 4-390: o se l'una è
o gas dagli orifizi del corpo. grazzini, 9-51: per le parti di sopra
.. -non ti consiglio aprirci bocca. grazzini, 4-306: io non so com'
, sgangherato (la bocca). grazzini, 4-390: questa isvivagnata bocca, brutti
-sm. inappetenza. grazzini, 2-327: i signori...
cambiamento di direzione, una curva. grazzini, 4-455: per l'uscio di dietro
slogatura, distorsione di un arto. grazzini, 2-54: trovò certa sua scusa dello
tempo che io ci perdo drieto. grazzini, 4-134: questa taccola duro quasi per
baldoria, bisboccia, festa chiassosa; grazzini, 585: il tafferuglio è quel ch'
maggio'. in antifrasi. grazzini, 4-258: - oh quel trebbiano è
formaggio o altro alimento. grazzini, 4-434: io tolsi duoi tagliuoli d'
figur. persona sciocca, tonto. grazzini, 4-207: eh, eh, eh
che tanto vuole dire quanto supplicazione. grazzini, 472: terrebbon peccati o gran pazzie
/ quando ella fece questa tantafèra. grazzini, 2-358: a napoli, in sicilia
comincia forte il pianto a raddoppiare. grazzini, 283: allor filippo angen,.
). - anche sostant. grazzini, 161: donne, chi ha galline
canchero, cotesta è una gran tasta! grazzini, nomico; secondo una tassonomia.
. colpo inferto con un tegame. grazzini, 265: l'ha tocco più picchiate
bei un mezzo bicchiere di malvagia. grazzini, 9-61: guglielmo, che fate voi
è alcuno che lo giudichi collerico. grazzini, 4-308: orsù, padrona, temperatevi
tempestata di perle e pietre preciose. grazzini, 4-560: la veste turchina tutta tempestata
a sproposito, incapace, dappoco. grazzini, 3-1-238: tu n'hai pur fatti
spassarsela (anche sessualmente). grazzini, 73: pur se volete qualche compagnone
altrui chi tien sé così vile. grazzini, 51: sete di fuori ed addietro
si imaginò un mezzo come intenderete. grazzini, 4-328: egli è ricco, che
non rassodato (un uovo). grazzini, 613: le tenere [uova]
non faciavate mai frutto che buono fosse. grazzini, 557: 1 pisei fanno
vari tipi della stessa famiglia. grazzini, 4-568: fu necessario fare i concerti
, overo stagno, o argento. grazzini, 183: de'ferri abbiamo,.
e dello scudo gli fece due parti. grazzini, 4-299: e non sconoscendo,
bere da un recipiente di terracotta. grazzini, 4-87: ma in verità che quel
. venditore di oggetti di terracotta. grazzini, 2-360: guardi là da s.
/ consuma il tempo ogni cosa terrena. grazzini, 6-234: bisogna levar..
testé in- sino a casa vostra. grazzini, 4-203: lo andare testé alla guerra
le testicciuole rifritte con l'uova. grazzini, 2-326: egli è meglio una testicciuòla
meton.: il gioco stesso. grazzini, 530: sono a noi vari i
per indicare il mmore stesso. grazzini, 4-24: poi ch'io son giunto
in sottili lamine o fili. grazzini, 619: e non vi paia cosa
a sazietà, a crepapelle. grazzini, 2-349: betto arrighi...
in uno schedone, e arrostir diligentemente. grazzini, 9-350: aveva in animo di
taccagno. - anche sostant. grazzini, 2-47: non ti vergogni tu,
e ricche, ma io sono povero. grazzini, 2-107: alla badessa disse che
un dislivello, anche ruzzolando. grazzini, 2-54: e tanto fu la fretta
ché questo è il minor piacere. grazzini, 9: il villano, / a
o spreg.). grazzini, 4-10: se vi paresse che il
le mani, et il muso. grazzini, 4-323: che tu rassetti un poco
salario, lavorando poco e male. grazzini, 75: ma se vi par ch'
4. spreg. tramontanàccio. grazzini, 4-63: -egli sta sì intirizzato,
andare incontro a punizione certa. grazzini, 4-313: dunque egli arà mangiato il
inghiottire, mandare giù; mangiare. grazzini, 2-280: la moglie disse: «
, in primo luogo; dapprima. grazzini, 4-466: considerate il primo tratto che
mus. disus. flauto traverso. grazzini, 4-568: fu necessario fare i concerti
e occasionali, con qualcuno. grazzini, 4-506: levamelo dinanzi ch'io non
e guercio e travolto e scrignuto. grazzini, 588: son buoni i guanti a
colpire una piccola palla di cuoio. grazzini, 530: sono a noi vari i
plur. antico gioco di carte. grazzini, 513: cricca, o primiera non
tisi- cuzzo e tristanzuol mi parete. grazzini, 4-218: sta molto bene,
tristicia, né cosa che non debba. grazzini, 4-95: mai più non si
la quale è picciola e negra. grazzini, 2-364: gli domando a che fare
tesoro e il dono della grazia. grazzini, 502: or mi trovo in firenze
. -fuoco d'artificio. grazzini, 172: di far polvere, scoppi
sanza perdonare a nulla gli dà carico. grazzini, 9-257: lo scheggia, il
lanzi trom tre cornetti. grazzini, 4-568: fu necessario fare i concerti
/ belgrado trovo, azara e sebenichio. grazzini, 4-142: di qui a santa
agi e totalmente dedita ai piaceri. grazzini, 59: io sono un turcifèccio doventato
/ questo no sa- pivi tu. grazzini, 4-517: non ti vergogni un tuo
: essere molto accorto, sagace. grazzini, 4-329: - non sapete voi che
comanda bene, che sa ubbidire. grazzini, 4-329: non sapete voi che gli
5. dimin. ubriachéllo. grazzini, 4-35: rozzetta, ubriachella, che
). -spreg. ubriacàccio. grazzini, 4-78: ed io chi sono,
-in un contesto osceno. grazzini, 194: piacere assai, ma poco
amorosa o all'attività sessuale. grazzini, 232: non già la frasconaia /
e di notte quanto gli piacque. grazzini, 194: gentiluomini, donne, tutti
letter. uccellanda; paretaio. grazzini, 9-350: la mattina maestro manente se
perché ei diventerebbe l'uccel di firenze. grazzini, 41: sia dotto f
bene a tuo modo l'ugola? grazzini, 4-258: quei fegatelletti caldi m'
serva che sapeva far l'uova affrittellate. grazzini, 9-352: maestro manente..
ottenere qualcosa senza alcuna difficoltà. grazzini, 29: o padre varchi,.
già avemo detto convenirsi a gentilomo. grazzini, 4-406: -hai tu inteso? -
conto solo su quella persona. grazzini, 4-343: -che ti pare egli di
, giostranti come il trentamila diavoli. grazzini, 2-91: la mante,..
la biada: mostrarsi ingrato. grazzini, 4-267: non pensare, giannin mio
tanto che quasi per vergogna ammutolò. grazzini, 2-126: lo scheggia, udite
che è contrario ad essa. grazzini, 4-348: so io benissimo come voi
superato (un termine temporale). grazzini, 2-33: egli, per buona sorte
13. peggior. vampàccia. grazzini, 4-156: -come noi fummo compariti in
di più, oltre a ciò. grazzini, 9-139: venne in pisa una strana
con uso iron.). grazzini, 51: ma l'uno e l'
. 2. sf. grazzini, 2-308: vi dovreste vergognare a dar
d'austria. -vedovòtto. grazzini, 9-216: potete creder zoroastro esser per
. -spreg. vedovacelo. grazzini, 2-120: gian simone, veggendo ogni
l'altra volta piovette ad ventàrolo. grazzini, 257: all'apparir tuo muore,
tale colore. - anche sostant. grazzini, 4-158: perciocché, facendo fiamma verdiccia
colore verde pallido, tenue. grazzini, 557: 1 pisei fanno i
di derisione, di burla. grazzini, 406: ma lo fai sol come
. -spreg. vergognàccia. grazzini, 4-35: io era atta a smarrirmi
/ venir ti possan cento vermocani! grazzini, 4-79: monna agnese,..
del corpo, un organo). grazzini, 4-142: ora m'avveggo io,
all'unicità del luogo). grazzini, 4-402: così ha la bugia verisimiglianza
, / e satanasso n'arebbe paura. grazzini, 40: anzi son per firenze
veste ricca e signorile, robone. grazzini, 4-164: quel vestone di seta,
quella come il suo uomo si diportava. grazzini, 4-233: ma io non son
telecom. teletrasmissione. giov. grazzini, 225: 'video-trasmissione': procedimento elet
la raxon di la vilicazion sua. grazzini, 654: o prete, / rendete
. -spreg. viluppàccio. grazzini, 4-555: viluppacci e guazzabugli oramai in
la forza; stupro; deflorazione. grazzini, 4-430: -per dio, ventura?
4. dimin. vitellina. grazzini, 4-343: se si potesse avere una
. 27. prov. grazzini, 4-10: gli antichi valorosi romani,
2. dimin. volandolino. grazzini, 3-2-345: mostrati colle tue e colle
perdere, non occuparsene più. grazzini, 3-1-202: se dalle persone / gloria
ch'ella sia tanto rigida e voltabile. grazzini, 258: tu più leggier ch'
nella guerra del 78 e 79? grazzini, 4-398: non passeranno però quattro
quivi è la lodoletta a volteggiare. grazzini, 272: e nondimeno i nibbi ivano
al tutto volti a stare in pace. grazzini, 9-28: perciò che i giovani
'n zachere / consumano e'loro giorni. grazzini, 4-397: non attendeva ad altro
. -sigillare una bara. grazzini, 2-100: i becchini,..
e in casa sta come una zambraca. grazzini, 4-270: mi son pur voluta
/ mente né velettai né rivendagnole. grazzini, 245: vadia al bordel narciso,
, rovello interiore; dubbio tormentoso. grazzini, 4-380: tu m'hai messo una
ci parvon proprio a masticar granate. grazzini, 2-357: e del vino ancora,
bevanda o una vivanda; intruglio. grazzini, 612: certi gli voglion [i
3. dimin. zimarrétta. grazzini, 9-135: sopra alla gamurra [aveva
-acer. zimarróne, sm. grazzini, 4-138: questo zimarrone con questo cappellaccio
con zingni- naia più volte trangoscio. grazzini, 2-13: un tratto sentì [la
! io me ne vo in mance. grazzini, 4-303: quel putir l'alito
indenne da una situazione rischiosa. grazzini, 4-95: non credi che si sia
; parvi che leggier io sappia? grazzini, 4-272: e volete, apposta di
i capelli fino alla cute. grazzini, 206: non abbiam carestia / di
posto come un zugo a piuolo. grazzini, 4-372: e'mi avevano piantato come
fiato / perfidare e zuppa e pappa. grazzini, 213: le pasticce da serbare,
aver a mangiar la zuppa co'ciechi'. grazzini, 4-448: guardate quel che voi
malmenato, percosso duramente. grazzini, 9-6: ne vennero alle finestre che
violenza o crudeltà. g. grazzini [« corriere della sera », 7-iv-1962