sconvolto, turbato, alterato. grazzini, 3-1 (244): giunse arcighetto
mansuete ed espanse mani dell'anima. grazzini, 2-284: sentì l'anima,
2. congiungimento carnale. grazzini, 2-46: nella fine rimasero insieme,
sentirsi percorrere il corpo da brividi. grazzini, 4-60: e però vawi, ed
piedi: come me li abbruttirne? grazzini, 3-1-252: pure il secondo non
dalla scala è sceso alquanto al chino. grazzini, 3-2-43: e che diavol
d'accatto, d'elemosina. grazzini, 3-2-296: che quel convento venia tosto
; esecutore trascurato, abborracciatore. grazzini, 3-2-163: per quanto scalda il sol
. * aucisus per occtsus. grazzini, 3-1-97: dimmi... /
cuore di fare che ella sia tua. grazzini, 4-205: -farfanicchio, noi semo
compagnia, seguito, scorta. grazzini, 4-175: io vo'venire anch'io
che egli potrà leggermente il tutto governare. grazzini, 4-444: ottima pensata: i
ma io non mi ci so acconciare. grazzini, 2-103: pareva...
vivere, s'acconciò per servente. grazzini, 2-56: venutosene a firenze si
4. vantaggio, beneficio. grazzini, 2-321: l'acqua annaffia la lattuga
in uno schidione e arrostir diligentemente. grazzini, 2-357: l'acqua cotta
un conto: saldato, liquidato. grazzini, 4-165: a quest'otta la cosa
. ant. pagato, soddisfatto. grazzini, 2-276: acconcione [di certa polvere
più conveniente accordarsi che litigare. grazzini, 4-227: e però si dice che
, e nella corrente entra sicuramente. grazzini, 4-58: in queste acque chete
rena al lido o acqua al mare. grazzini, 2-238: ma quasi sempre zappano
. ant. tempo piovoso. grazzini [tommaseo]: non solamente i zoccoli
d'orlando non temeva l'acquazzone. grazzini, 3-2-64: poi cresciuti [i piselli
l'aere addolcir con nove rime. grazzini, 3-1-172: ma co'soavi accenti
, porre in dimenticanza; tralasciare. grazzini, 2-36: ora sendosi la cosa di
si fermano addormentaticci o negghienti. grazzini, 3-1 (255): la donna
adiratétto, adiraticelo, adiratacelo. grazzini, 2-9 (220): dispiacque molto
. macilento, di aspetto trasandato. grazzini, 4-43: che figura affamata è quella
affanno di quello che io m'abbia. grazzini, 2-2 (106): e
suo, e chiamollo per nome. grazzini, 2-2 (no): onde la
che s'affaccia al detto rubino. grazzini, 4-452: costui non si affà a
che gli spin- sono nel fiume. grazzini, 2-9 (219): cominciò giorgio
han, ma sol di affatturare. grazzini, 3-1 (282): o io
- anche al figur. grazzini, 3-2-73: io sento già la mia
faccenda dà a li uomini diversi fini. grazzini, 4-58: -oh, guardate,
trovarsi in una situazione disperata. grazzini, 1-358: la fortuna mi ha pur
guscio, nell'acqua bollente. grazzini, 3-2-72: l'affogate [uova]
, disfogatevi a poco a poco. grazzini, 3-1 (269): ma
che sapeva far l'uova affrittellate. grazzini, 3-2-72: son assai buone l'uova
che abborda gli estranei. grazzini, 3-2-178: qui giace il giovio,
. lat. a maggior ragione. grazzini, 2-366: un argomento a forziori per
voler sapere come io era agevole. grazzini, 3-1 (285): ma poi
temperare ed ordinare i tuoi modi. grazzini, 2-9 (219): qualche
, e del nevischio tutto coperto. grazzini, 4-352: hanno anche certe arie
per certo che costui l'avesse aggirato. grazzini, 3-1 (249): ella
tanto più truovi questo detto verissimo. grazzini, 3-1 (285): s'andò
per l'aere fresca e contratta. grazzini, 12-354: la fante mezza aggranchiata scesa
arme, colle punte degli aghetti. grazzini, 3-1 (251): e fingendo
degli agiamenti sono più nette. grazzini, 3-1 (263): e con
benessere economico; senza stento. grazzini, 2-8 (206): e quindi
e l'altra le abbia sconvenevoli. grazzini, 2-2 (106): essi avevano
la madre fare romore nell'agio. grazzini, 3-1 (263): onde colei
, discorso lungo e noioso. grazzini, 3-1-82: e il gello, buon
in prova disegnò di voler porse. grazzini, 4-51: ma state desto in su
; abitante dell'albania. grazzini, 2-213: la mattina maestro manente se
pochi anni coltivato in vivaio. grazzini, 2-109: mi pareva d'essere in
3. stopposo, tiglioso. grazzini, 2-327: i [porci] salvatichi
non si piantano le spirituali virtudi. grazzini, 4-401: questi pappatori...
i denti de'figliuoli ne sono allegati. grazzini, 2-231: maestro manente..
ch'ell'à alegati i denti. grazzini, 2-336: leggete margutte, che sapeva
quali erano venuti per l'anima sua. grazzini, 4-24: e quell'altro ancora
simili allocchi non è gran cosa. grazzini, 4-418: tu somigli un allocco balocco
semplice- mente, senza pretese. grazzini, 4-273: in quanto a lei,
, che chi ascolta non oda. grazzini, 4-112: veggendo ogni cosa sotto sopra
re d'inghilterra dalle cure amatorie. grazzini, 2-163: deliberò fare una lettera amatoria
, mandare via, licenziare. grazzini, 4-43: ch'ei pare proprio colui
amico: con particolare riguardo. grazzini, 4-158: albizo, va'via,
corde disposte a reticolo. grazzini, 3-1-254: mettil tosto, e ripiegai
la altezza, né manco di duoi. grazzini, 2-24: lo distesero in un
molestia; mortificare, deprimere. grazzini, 1-1-60: questa febbre ladra che m'
. fare vamóre): amoreggiare. grazzini, 4-332: guarda un poco, come
è timore: chi ama teme. grazzini, 4-274: dove è assai amore,
di là da francia un miglio. / grazzini, 4-369: ma chi è quella
e ad alcuna assai cortesemente rispose. grazzini, 4-325: ma lasciamo andare,
e a livorno: o va'. grazzini, 4-129: va'pur là! so
, non farsi più vedere. grazzini, 4-127: può far domenedio che tu
, senza preoccuparsi degli altri. grazzini, 4-78: vi dovereste vergognare a dar
discorrendo, vattene là: eccetera. grazzini, 4-146: gli spiriti sono di più
. perduto, finito, spacciato. grazzini, 4-164: se voi gli tenevate più
marescalco mi ha a dar l'anello. grazzini, 4-323: io voglio che
-godere l'animo: giubilare. grazzini, 4-24: come gioisco io! come
uomo ha la propria opinione. grazzini, 2-324: il proverbio non può mentire
scrivere, che ad animo gli veniva. grazzini, 2-46: perché egli era scaltro
; falso, non schietto. grazzini, 2-256: e l'altra parte dov'
annacquato, ma più tosto acqua avvinata. grazzini, 4-436: starei prima a patti
già gli era aviso d'annoverargli. grazzini, 4-209: bartolomea, dàgh e'
, corridoio, andito. grazzini, 4-134: iersera... volle
sala, con camera e anticamera. grazzini, 4-88: fia buono andarmene da
7. dimin. anticamerétta. grazzini, 2-206: poi dal frate furono menati
fu a lungo famosa). grazzini, 4-198: a tempo mio s'usavano
gruppo di fogliame fatto all'antica. grazzini, 4-186: tu sei all'antica,
, ma io non mi sono apalesato. grazzini, 4-104: non vi appalesate,
lo apparato quanti legni sono in schiavonia. grazzini, 4-185: questa [commedia]
due imposto di cercare altre sedie. grazzini, 4-256: v'è un salotto
. ant. qualità, attributo. grazzini, 4-465: senza sapere appartenenza o osservanza
cose s'appartengono a ogni buono cristiano. grazzini, 4-153: se tu facessi a
/ e per ambe le braccia incatenato. grazzini, 2-288: non fu notte appena
più che non sarebbe il bisogno suo. grazzini, 4-344: non si può tórre
, e passammo insino alle cinque ore. grazzini, 4-231: per chiarirmi, appiccai
murano gliel'appiccasti più d'una volta. grazzini, 4-372: parti ch'e'me
precario. - anche al figur. grazzini, 4-52: piatisce coi cimiteri, e
parlare chiaramente, senza reticenze. grazzini, 4-149: ma queste son tutte parole
chiunque crede apporsi, dice male. grazzini, 4-187: accomodano in guisa
5. riconoscere, raffigurare. grazzini, 4-358: ha procacciato feltri bianchi e
e conveniente al flusso del corpo. grazzini, 2-68: lattovaro,..
sii appuntata da chi ti vede parlare. grazzini, 4-149: un mio pari come
contrario, giusto all'opposto. grazzini, 4-191: fu vero che egli annegasse
all'altro il petto la spada famosa. grazzini, 2-211: la sera dinanzi si
di tutte le cose con destrezza. grazzini, 4-19: pur nella fine,
passare non gli apre la via. grazzini, 2-102: né vi era luogo rimasto
non si lascia ingannare facilmente. grazzini, 1-419: voi sete in firenze,
. strano, bizzarro, bisbetico. grazzini, 2-17: di questo botteghino è padrone
artificio si tessono in quei paesi. grazzini, 2-82: dove trovò, senza l'
disposto a pagare le spese. grazzini, 4-270: e io ti dissi che
mezzo a un coro di muse. grazzini, 4-565: quegli [serpenti]
prodotta da un colpo d'archibugio. grazzini, 4-206: farfanicchio, io son ferito
/ le gloriose insegne andò seguendo. grazzini, 3-2-293: dove sentendo gli onorati
? -arciperfetto: perfettissimo. grazzini, 3-2-76: la zuppa è tutta quanta
persona presuntuosa e dappoco. grazzini, 4-480: intendo bene, arcifanfano.
vescovo promosso promovea uno minore vescovo. grazzini, 2-225: il vicario...
potere, con ogni forza. grazzini, 2-317: s'io non credessi che
il troppo tirar non spezzi l'arco. grazzini, 4-87: chi molto abbraccia,
divina progenie tutta ardeva di letizia. grazzini, 4-203: io ho procacciato cento
grandissimo animo a 'ndar più inanzi. grazzini, 4-73: questi son tre scudi di
da buontempone, da cuorcontento. grazzini, 4-352: avevano certe arione liete,
- ad aria: a orecchio. grazzini, 3-201: cantano a aria come disperati
entrato in uno farnetico di pazzie. grazzini, 4-32: vedi che gli è
, gli venne dato il mio. grazzini, 3-2-82: ma secondo ch'io trovo
figliuol d'un cimator di panni lini? grazzini, 4-511: tu arai ben fistiare
. -spreg. armadiàccio. grazzini, 3-1-99: chi vuol compor romanzi,
bandiera. -per simil. grazzini, 3-1-62: sento far le zanzare armeggeria
. confondersi, fantasticare, farneticare. grazzini, 4-149: l'osservanza dei precetti antichi
. figur. abbruciare, riardere. grazzini, 3-2-71: e giorno e notte v'
come posta al gioco. grazzini, 3-184: voi siete in terra e
forze e non tutta la fortuna. grazzini, 3-189: a questa volta la vita
diamante che arrivassi a trecento scudi. grazzini, 4-104: io vo'pagarti tutti
/ e magnar carne salsa senza bere. grazzini, 4-262: io ho fatto ordinare
li buoni arrosticini e buon pesci cotti. grazzini, 2-330: se non fussi il
con intenzione di andarmi con dio. grazzini, 4-375: ohimè! ogni cosa
con la pancia a le stelle arrovesciata. grazzini, 4-30: gli è per buona
che bene non posseggono la scultura. grazzini, 4-180: il poeta vuole introdurre buoni
per far propizio pompeo a milone. grazzini, 2-197: una beffa, la quale
ben asciolvere, / volson ancor desinare. grazzini, 2-276: egli non suole però
per le vie della città. grazzini, 2-131: il meno che ce ne
la natura reale di una persona. grazzini, 4-59: il ragazzin, bench'ei
, tromba delle sue gloriose virtù. grazzini, 2-2: cominciarono... a
figur. essere propizio, favorevole. grazzini, 3-88: il cielo ai pensier vostri
accennando che fusse donna di molto. grazzini, 4-50: parvi ch'ella sia una
, che non ve lo penserete. grazzini, 2-3: credendosi trovar le donne sprovvedute
egli se ne avvedesse, sopra. grazzini, 2-2: la qual cosa sentendo la
menti bruttissimi che mi faceva misser alfonso. grazzini, 4-383: io vo'far punir
childe che assetato usciva del bagno. grazzini, 2-207: maestro manente affamato e
contro di noi mettersi in assetto. grazzini, 2-2: piacque il parlar suo a
di promettere assoluto al determinato tempo. grazzini, 3-201: non fe mai [dio
possibil fusse, trasformarsi in lui. grazzini, 4-467: benché io sia vecchio
il buon ruggiero / ribatte il colpo. grazzini, 3-2-129: sì fiorentinamente l'asta
che voi avete tenuti nel passato. grazzini, 2-5: ne doveranno porgere [
astuzia di dorma ogni altra avanza. grazzini, 4-88: quante fortune, quante
alfana, per macon! m'attaglia. grazzini, 4-324: le monache non si
ancora assai picciola e sottil verga. grazzini, 4-384: voi sete oggimai,
ottenere, scopo, intento. grazzini, 4-336: non ci sarebbe egli ordine
fune, come se attignessero acqua. grazzini, 2-277: la fante, attinto il
grasso, e d'aspetto austerissimo. grazzini, 4-470: ci accompagnammo con un
vavemarìa: in modo perfetto. grazzini, 4-337: fatto stà, ch'egli
mangiare, per cagion di fiutarla. grazzini, 4-316: non ho 10 ad
reputare qualcosa un grande favore. grazzini, 4-23: mio padre sarà sforzato darla
e 'l ben si chiama male. grazzini, 3-2-94: e le persone,
e di bei costumi ed avvenevole molto. grazzini, 2-2: la qual cosa sentendo
se le avviene ogni cosa maravigliosamente. grazzini, 3-2-33: e'v'ha dentro una
, essermi senza alcun fallo apparecchiato. grazzini, 3-1-259: m'ha detto ed
che a tal cosa si promette. grazzini, 3-2-70: bisogna aver ingegno ed avvertenza
parlare che sieno accomodati alle composizioni. grazzini, 3-2-292: alle future cose hanno
o di donne bellissimi e onorati. grazzini, 4-28: awertisci a quel che tu
donna ch'era mal avvezza. grazzini, 3-2-291: e sol la gioventudin male
che si fa per que'signori cattolici. grazzini, 4-23: ti priego, di
uno avesse tinto tutti gli altri. grazzini, 2-48: e conobbelo subito,
che ci darà vinto il piato. grazzini, 4-404: orsù, che sia ringraziato
, grullo, sciocco. grazzini, 4-286: oh, io sono il
: bere vino a dismisura. grazzini, 4-87: spilla questa botte, e
barbiere: riuscire alla perfezione. grazzini, 4-362: egli voleva rubare anche i
in quel baco per accender del fuoco. grazzini, 3-1-212: perché saturno, apollo
se ne desse loro una gran baiaccia. grazzini, 4- 261: oh che
più lietamente e più baldamente. grazzini, 4-270: se voi non
scoppia e manda in aria il tuono. grazzini, 4-43: -mu- ciatto, avev'
attraversato da fasce o bande. grazzini, 3-2-269: paiono alla divisa / come
, al proprio paese. grazzini, 3-2-293: conchiuggo che portate la bandiera
mento). - anche barbettina. grazzini, 4-193: porta una barbetta nera contraffatta
mescole male allogate; barbotta egli. grazzini, 4-129: lucia, che barbotti tu
i. piccola barba, barbetta. grazzini, 4-225: come noi abbiam desinato,
squittito delle impertinenze. -figur. grazzini, 3-1-57: l'accademia basisce, e
bastardèlle1, sm. piccolo bastardo. grazzini, 4-380: bastardelle! egli n'è
bastardaccio, guarda cosa che dice. grazzini, 4-330: doh, bastardaccio; il
(a forma di bastoncello). grazzini, 4-375: chiesonmi elleno altro? -
battaglia: superare di gran lunga. grazzini, 4-199: il giuoco de'ferri ha
/ e battélla al gigante nel mostaccio. grazzini, 4-64: egli si consuma che
serri intorno / il cappero crudel. grazzini, 4-51: statevi qui fuori alla posta
- anche al figur. grazzini, 4-277: tosto che noi fummo giunte
giovanni, e nel papato lione. grazzini, 4-149: io ebbi nome a
, voi foste battezzato in domenica. grazzini, 2-89: e perché egli nacque
che danno a'preti tanti batticori. grazzini, 4-164: ohimei! che mi è
lieto, e forse me ne morrò. grazzini, 4-372: so ch'io n'
di beccarsi su quelle cento lire. grazzini, 4-58: sappiatene grado a me,
che mezo me l'avete guasto. grazzini, 2-91: sendo prosperosa e gagliarda,
disoneste canzoni rimproverandoci i nostri danni. grazzini, 4-352: più tosto hanno viso di
anco molto bellino [ecc.]. grazzini, 4-326: fece tornare [la
l'è belloccia oggi questa tonia! grazzini, 4-151: ma che cosa è che
di conforti materiali; grande ricchezza. grazzini, 4-193: so che voi dovete spendere
buon parentado popolare, e assai benestante. grazzini, 4-21: con dote ragionevole a
, tanto gentile che cascava di vezzi. grazzini, 3-2-216: di far gabbie /
senso spreg.): berghinelluzza. grazzini, 4-221: doh, berghinelluzza! con
-acer. berrettóna, berrettóne. grazzini, 4-30: quelle berrettone arrovesciate s'usano
giudici, ecc.). grazzini, 4-283: messosi in testa un di
: scimmiottarlo, imitarlo goffamente. grazzini, 3-1-109: pur facendo al petrarca la
la bestia in una medesima maniera. grazzini, 4-348: infine, le bestie si
si pentissi di essermi venuto inanzi. grazzini, 4-69: so dir che l'amico
arroganza e vanagloria con molte bezzicate. grazzini, 3-1-112: che più di mille
noi troppo spesso del bianco nero. grazzini, 3-2-6: il mondo è diventato tanto
grande e grosso e alto e relevato? grazzini, 2-111: non sì
, agg. raro. bigiognolo. grazzini, 2-263: battendo all'incontro in una
bigio dal nero: avere discernimento. grazzini, 2-350: scorgere il bigio dal nero
vai diesi dinari, o un soldin. grazzini, 2-361: chia- manla [la
oltre, fingendo non veder niuno. grazzini, 4-394: facendo tante riverenze..
'latrina', che nella greca ». grazzini, 4-279: tu hai più bischizzi
bimbi, per malati). grazzini, 4-290: stamattina a buon'ora bevvi
porta grandissimo peri colo. grazzini, 4-339: tu hai pensato una bella
gli amici che i parenti. grazzini, 4-500: è pur vero il proverbio
vocaboli per frivoli modi e sciocchi. grazzini, 3-1-97: vorrei sei o sette /
. era un po'biz- zarretto. grazzini, 2-52: ancora che fusse giovanetto,
la donna fece bocca da ridere. grazzini, 2-47: la mea fece bocca da
nel deretano delle lucciole. grazzini, 2-324: il proverbio non può mentire
, a sopportar com'io. grazzini, 2-362: le cresccntine...
con significato ironico). grazzini, 2-4: un di que'giovani,
e loro il menacciavan pur col dito. grazzini, 3-2-67: egli è un certo
licenza di portar tarmi giorno e notte. grazzini, 2-250: non vuole venire di
scroscio: essere in piena ebollizione. grazzini, 4-140: io ho l'acqua a
. -anche al figur. grazzini, 4-411: codesta non fu anche mala
bombabà / per amor dei macinati. grazzini, 3-2-205: andando qui e qua,
buona, senza pretese. grazzini, 2-231: il vicario che era,
specie di palla da gioco. grazzini [in canti carnascialeschi, 1-488]:
belletto, che son tristissime spese. grazzini, 4-340: questo ultimo disegno ci
spagna, / quanto ha costui. grazzini [crusca]: un uo- maccio
quel poco della bottegùccia che io tengo. grazzini, 2-17: passando per porsantamaria ed
fare bottega, speculare. grazzini, 2-17: di questo botteghino è padrone
pallone a bracciale toscano e piemontese. grazzini, 3-2-212: come vedete qui, maestri
bracciate, cominciai a empiere la braciaiuola. grazzini, 4-154: tosto che io arrivai
carbone di legna minuta, carbonella. grazzini, 2-209: lo provvide di brace,
. -branchino, sm. grazzini, 2-120: se io ti metto il
. brezzétta, brezzettina, brezzolina. grazzini, 4-27: egli è questa notte per
il più può andare il meno. grazzini, 4-273: s'egli è innamorato daddovero
come chi porta lettere di cambio. grazzini, 3-1-124: là dove voi ed io
il brillare, il risplendere. grazzini, 2-327: lasciamo andar di state il
. ant. bonaccione, sciocco. grazzini, 1-134: ma un mio pari come
voce onomatopeica dello sparo dell'archibugio. grazzini, 4-217: - odi i bru.
pel gran bu bu di tante capannelle. grazzini, 4-60: e però vavvi,
. — madesì, padron buaccio. grazzini, 3-2-348: bastiti che tu se'un
salire in reputazione ogni buon cuoco. grazzini, 3-2-174: in questa conca
2. donna ignorante e sciocca. grazzini, 4-404: non altro, buessa;
; palio delle bufale. grazzini [in canti carnascialeschi, 1-470]:
; / non mi fare star qui. grazzini, 2-317: s'io credessi
come un bufolaccio, pel naso. grazzini, 4-173: oh, tu volevi andar
in cambio della comare lo ricevesse. grazzini, 2-217: a mezzo volgendo per
non mi corrà più senza lume. grazzini, 4-49: io non son troppo usa
-anche: buona notte suonatori! grazzini, 4-335: dunque il mio padrone può
/ di nuovo fatti fur debiti inviti. grazzini, 2-27: i beoni, i
, che non tocca a te. grazzini, 4-430: ridi pure, tu hai
ch'io mi sia posto a udirlo. grazzini, 4-32: però fia buono ritrarmi
piacere era la musica bur grazzini, 3-1-71: che primo è stato [
i panni o il letto. grazzini, 2-124: gian simone, io dirò
ant. sputasentenze, saccente. grazzini, 2-241: e se non basta ai
. esclamazione di stupore. grazzini, 4-199: cacasévo! oh! voi
e poi la prese, orlando. grazzini, 2-101: i fanciulli, presa
con riverenza, e tenersi rimondo. grazzini, 4-303: mi stomacò di modo
riguardo sospettoso; fantasticheria vana. grazzini, 4-253: mi pare sconvenevol cosa certamente
, non mettersi mai d'accordo. grazzini, 2-47: tu diresti pari ed egli
cagna, egli è un bel rubino! grazzini, 4-217: cagna baiardo! oh
in fretta, le fa male. grazzini, 4-454: come dice il proverbio:
(con valore vezzeggiativo). grazzini, 3-260: questa cagnuzza iniqua fraudolente
or l'hai calata al povero avveduto. grazzini, 4-481: non me la caleranno
e 'l calcagnin si copra. grazzini, 3-2-296: fannosene degli zoccoli de'
3. acer. calcettóne. grazzini, 3-2-295: calcetti e calcetton vadan da
ancora li caldei e altri gentili. grazzini, xxvi-3-294: se preso avessi col
tale esaltazione gli fa più caldi. grazzini, 4-104: voi n'eravate [della
caldétto, io son di ghiaccio. grazzini, 3-2-71: ma caldo caldo vuol esser
, essi a seder si posero. grazzini, 2-196: sicché preso un caldo e
ant. burla, scherzo. grazzini [tommaseo]: un certo medicuzzo afflitto
abbiam quantità di gran calvello. grazzini, 4-212: voi fate come la pasta
frediano: volgare, sboccato. grazzini, 2-88: mariotto, tessitore camaldolese,
. ant. prigione, carcere. grazzini, 2-274: intanto comparse marco, uscito
intenti d'arte, di studio. grazzini, 3-1-49: mi prega umil tutta la
, non esser tempo di indugiare. grazzini, 2-127: tostoché lo scheggia sentì ricordare
dedicarsi senza risparmio di energia. grazzini, 3-2-24: musa mia, / spogliati
propri interessi preoccupano più degli altri. grazzini, 4-144: -pénsavi tu, se tu
ora, e non basta turarmi. grazzini, 2-207: non si sentiva mai romore
(detto anche nasiera). grazzini, 3-2-193: colui che la cavalca /
chi voleva, faceva orecchia da sordo. grazzini, 3-2-210: trovasi spesso qualche corbacchione
altri interlocutori, parlare continuamente. grazzini, 2-28: i più deboli e sciocchi
che fusse poi troppo difficile a reprimergli. grazzini, 4-53: preso un po'di
, mettere le mani avanti. grazzini, 4-10: ora, se vi paresse
degnerebbe con gradasso nano de'medici. grazzini, 3-1-186: se tu non se'signor
. figur. fastidioso, noioso. grazzini, 3-2-122: forza m'è tener la
tempo stringe, occorre affrettarsi. grazzini, 2-367: essendo la candela al verde
gatta che me ne sapesse dir parola. grazzini, 2-165: compose...
gatti: in discordia perpetua. grazzini, 4-405: e * sono diventati come
farò diventare più umile che un canino. grazzini, 3-260: so dir che voi
. canàccio, canettàccio, canucciàccio. grazzini, 3-2-302: bracchi, segugi, levrieri
gli altri secondo un metro proprio. grazzini, 3-2-6: oggidì più non è creduto
, e spianolle il tutto. grazzini, 2-213: michelagnolo dunque, colloroso
verdi rami, chetamente si riposavano. grazzini, ix-341: i dipinti augelletti ad
comiche e di battute scherzevoli. grazzini [in canti carnascialeschi, xli]:
-ant. indosso, in tasca. grazzini, 4-400: di grazia guardate se voi
l'amico dette un canto in pagamento. grazzini, 2-59: il tasso intanto,
: in tutta la vita. grazzini [tommaseo]: questa è gioia da
solo o di vari poeti. grazzini, 2-1: era musico perfetto, e
di farlo capacie di cotal bellezza. grazzini, 2-113: tanto che nella fine
. e letter. capigliatura. grazzini, 3-2-189: queste barbe e queste capelliere
3. spreg. capellieràccia. grazzini, 2-155: mostrava certi dentacci radi e
donna sia pur torto un sol capello. grazzini, 2-259: io abbia un minimo
. -spreg. capitolàccio. grazzini, 3-2-250: deh, come e con
glievan tutti gli animali di quella foresta. grazzini, 2-49: e messo nell'uscio
pietro crocifisso a capo di sotto. grazzini, 2-205: nel primo avello che
'l capo a frasche e fole. grazzini, 4-199: lo stradino mi pregò cento
: entusiasmarsene senza troppo discernimento. grazzini, 22: il varchi ha fitto il
via leggermente confidandomi nei giudicii vostri. grazzini, 4-309: elle cominciavano appunto a
testa, mettere il cappello. grazzini, 4-55: di'che metta in capo
nel capo né lettera né costume alcuno. grazzini, 2-37: che maledetto sia l'
iddio mi tenga le mani in capo. grazzini, 4-84: uh, uh,
che si portava nelle mascherate. grazzini, 2-202: due staffieri travestiti con due
la percossa, che sì aspra fue. grazzini, 2-200: si messe una zimarraccia
cappa indosso, men vado seco. grazzini, 2-146: vide un cappelletto alla greca
, sm. grande cappello. grazzini, 4-338: per in capo cappelloni grandi
gran faccende quelle de la ruffiana. grazzini, 4-272: capperi! o va';
3. acer. capperuccióne. grazzini, 2-290: messogli le manette e un
quanto le cose son più faticose. grazzini, 2-182: allegra e piacevole fuor
s'era fatta a misura di carboni. grazzini, 4-91: e sai che i
attacco violento, lotta decisiva. grazzini, 3-2-203: animo soprattutto poi conviene /
riconsolato, e parveli / risuscitar. grazzini, 4-336: con l'aiuto di fuligno
faceva dare un carico di bastonate. grazzini, 2-213: minacciandolo...
, che mai non si cuocono. grazzini, 2-358: salsiccia da dar mangiare
pute di lezzo come uno carnaio. grazzini, 4-303: gli pute il fiato di
a lui son io carnai sorella nata. grazzini, 4-358: -michelozzo pegolotti mi chiamo
ad un tratto troppa carne a foco. grazzini, 4-424: infine i'ho messo
insopportabile; venire a noia. grazzini, 2-135: e poi io non vorrei
che la se ne sia accorta. grazzini, 4-47: oh, oh, vedi
una carpita di lana di porco. grazzini, 2-266: per avere addosso un pez-
. -peggior. carpitàccia. grazzini, 2-270: e veggendolo con quella carpitaccia
staccato; cartuccia. grazzini, 4-562: la musica,..
farsi aprire l'uscio di casa. grazzini, 4-74: oh, oh, egli
: trovarle marito, accasarla. grazzini, 4-327: -voi sete forse per le
dei padroni; fattore. grazzini, 4-397: alla partita dell'officio se
che io divenissi un gran sonatore. grazzini, 4-252: io arei desiderio grandissimo
si ritruova alla fine a caso. grazzini, 3-201: il sommo eterno dio
venga ima cassale che mi ammazzi. grazzini, 4-79: tirate via oramai,
di loro, autore di questa sedizione. grazzini, 3-2-46: lo casseranno [gli
che tu diresti ch'ella fusse vota. grazzini, 4-330: cava del cassone la
, e guglielmo al re lodovico. grazzini, 2-162: il cui nome fu taddeo
acconciossi a sedere in sul letto. grazzini [in canti carnascialeschi, i-473]
fa sacrifizio, e castra de'marroni. grazzini, 3-2-68: qui vogliono esser grossi
altra volta il trattai da castrone. grazzini, 4-265: tu sei più grosso che
, s'accorse della sua castroneria. grazzini, 2-90: si pigliavano di lui
pazzi che noi siam stati da catene! grazzini, 3-1-100: se già gran tempo
bucato. -spreg. catinàccio. grazzini, 3-1-253: or pare alle persone,
tutti gli uomini non sono cattivi. grazzini, 4-163: dicovi che gli spiriti di
cattivo, scende giusta le sue posse. grazzini, 4-300: tra ch'ei va
sempre questi tali hanno fatto cattivi effetti. grazzini, 4-336: alessandro, per questa
sonare, che io non facevo prima. grazzini, 3-2-94: cristianità, avesse voluto inclinarsi
guisa che si fa sopra cavallo. grazzini, 2-144: andatosene sul verone.
e diè per loro capo il figliuolo. grazzini, 2-21: messer mario tornaquinci,
scherz. donna tarchiata e robusta. grazzini, 2-11: gli occhi erano grossi,
figliuolo mi conosceva, io era rovinato. grazzini, 2-91: dettono ordine fra loro
pigliava, mi cavava de'sentimenti. grazzini, 4-323: io voleva pur dirti non
corpo di grinze: mangiare smodatamente. grazzini, 4-278: so che voi cavaste il
a una situazione incresciosa. grazzini, 4-321: oggi senza fallo ne vo'
sa a quanti dì è san biagio. grazzini, 2-346: conviene sia uomo pratico
durezza, punire con severità. grazzini, 4-169: i traditori non aspettarono la
, sm. grossa celata. grazzini, 3-2-17: a seppellir me n'avessin
sieno insieme venti persone almeno che abbino grazzini, 4-82: portate via la sargia,
tutti i gentilomini condusse seco a cena. grazzini, 2-198: spesse volte, senza
alla bona cenerella del mio petronio. grazzini, 2-128: parendo loro nondimeno tristissimo
chiedere l'aiuto di alcuno. grazzini, 2-186: egli avrà pure, come
di sei centinaia: ingrassare oltremodo. grazzini, 2-129: quante così fatte cene elle
fino a ser polo ne prende spasso. grazzini, 4-52: avessila tolta quando egli
-acer, e vezzegg. ceròzza. grazzini, 4-352: avevano certe arione liete,
un'azione assurda, inutile. grazzini, 4-67: dove diavol lo potre'io
quale ho trovata qui a bologna? grazzini, 4-332: se michelozzo me la dà
morte intorno alle mura della città. grazzini, 2-41: diede il magistrato sentenza,
manifestazione di quello che era incerto. grazzini, 2-222: e per certificazione delle
intelligenza scarsa e sconsiderata. grazzini, 2-90: avendo detto il maestro,
mi manda il cervello a zonzo. grazzini, 37: il varchi ha mandato il
ciarle inconcludenti, con rumori fastidiosi. grazzini, 2-30: veggendo parimente ognuno ridere,
. documento legale; atto notarile. grazzini, 4-505: ben lo sa la mia
sommo grado, del tutto. grazzini, 159: l'ambraino era un cavallo
e lascia dire lapaccio quantunche vuole. grazzini, 2-50: tanta fu la paura
-con ellissi del verbo. grazzini, 4-253: il vecchio non potette aver
: arie! proprio il contrario! grazzini, 4-272: è questo dunque l'amore
di bambini o ragazzi). grazzini, 562: quel chiacchierin d'amor non
, e a suo piacer l'apriva. grazzini, 2-199: il monaco vestito de'
e la sirima. grazzini, 2-367: nel libro degli amori.
le ne porterai da mia parte. grazzini, 2-82: e trovato nuove chiavicine,
. dimin. chiavistellino, chiavistellétto. grazzini, 2-49: messo nell'uscio di quella
chiese ed e'luoghi pii e'profani. grazzini, 2-45: vide per buona ventura
asino, quasi che fosse mezzo grazzini, 2-168: gridava, piangendo; e
il cielo si chiuse d'oscuri nuvoli. grazzini, 2-2: mentre che essi e
3. dimin. cialdoncino. grazzini, 4-375: anzi, l'una pe'
io non ho cagione alcuna di dolermi. grazzini, 3-2-4: dal vero giudizio si
tinuamente, gran chiacchierone. grazzini, 4-439: -le fu dianzi lasciato in
/ perdo il giorno in ciarleria. grazzini, 2-2-221: di grazia, udite
di cenci, di rifiuti. grazzini, 3-2-25: tanto ciarpame addosso tiene,
usano cibacci cattivi, anzi pessimi. grazzini, 3-2-76: questa [zuppa].
di pollo, sale e pepe. grazzini, 4-343: s'intende fare delle curatelle
e cica di metal già non trovò. grazzini, 3-201: cantano a aria come
, e non favole e cicalerie. grazzini, 2-29: rompendo loro i ragionamenti,
, cicalin, dettoti il sesto. grazzini, 4 * 516: fiderò appunto di
10 potessi notar cori bella novella. grazzini, 2-223: il magnifico..
ima cosa impossibile da farsi. grazzini, 3-1-180: per eh 'al trimen
in terra: in nessun luogo. grazzini, 4-408: può far la fortuna che
? io non intendo questa cifera. grazzini, 4-267: -oh, è cotesta grammatica
te le / sai molto bene! grazzini, 4-238: che volete voi ch'io
barba, che la sua non è. grazzini, 561: or entrando io nel
mettersi in gara, competere. grazzini, 4-372: non si è lasciato rivedere
cin tura. grazzini, 5-3: si vedeva quella bellissima dea
voglia sempre essere quegli che cinguetti. grazzini, 4- 125: né ci
ordinatamente di quello la fante informò. grazzini, 2-352: la giovane, come
pare che questa sia ora da ciò. grazzini, 2-34: prese subito di peso
niente, perocch'ei morì monaco. grazzini, 4-363: -come ho io ora a
, dondolare, pencolare. grazzini, 2-63: girò gli occhi verso le
lite che tra loro si piativa. grazzini, 4-226: notai, procuratori,.
. dimin. cittadinèllo, cittadinùccio. grazzini, 4-236: il dar di signore a
pisciar sotto de i fatti miei. grazzini, 4-22: è questo ciullo, come
sa ciurmare, s'acquista più fede. grazzini, 2-191: nencio, dettole
ciurmeria e assai contro alla natura mia. grazzini, 2-250: dico bene io,
civettàggine, sf. civetteria. grazzini, 2-320: fa [la luna]
che e'si potesse starne sicuro. grazzini, 3-1-82: e il gello..
con arte, verità, naturalezza. grazzini, 4-374: -in non vidi mai com'
in lor passaggio, / udimmo dire. grazzini, 4-365: -se per sorte
o fattogli un male al mondo. grazzini, 3-2-191: in camicia la state
digiuno, ché ci faresti scandolo. grazzini, 4-225: andianne in casa,
gran forza di riaverlo, non possetti. grazzini, 4-442: se io sento che
e fallaci i pensieri degli uomini. grazzini, 2-29: sendo appunto allora nel
accordo, amarsi a vicenda. grazzini, 4-405: e'sono diventati come cani
uberto infangati fittamente e coloratamente composta. grazzini, 4-436: presi questo giorno a posta
far di mille colori, le rispose. grazzini, 2-127: tostoché lo scheggia sentì
colpo, alla prima, subito. grazzini, 3-2-12: avendogliene io mandato di colta
, o prima o poi. grazzini, 3-2-m: accade alle composizioni d'oggidì
palla], ma di colta. grazzini, 3-2-203: abbia buon occhio e le
, di coltello e di credenzia. grazzini, 4-135: andianne, che io
piacere agli uomini e non a dio. grazzini, 4-16: a noi, ch'
: di selvaggio terren far lieti colti. grazzini, 74: e chianti, e
grida colui? -debbe esser pazzo. grazzini, 2-248: messer no, gli rispose
de'si provi con la spada. grazzini, 4-59: guarda un poco, come
di niun altro essi si vantano. grazzini, 2-45: lo prese a domandar di
chiama a recitare la compieta. grazzini, 4-417: come tu senti compieta,
: fare qualcosa a sproposito. grazzini, 4-405: che trama è questa?
. -anche: banda musicale. grazzini, 5-15: per esser la sala.
poi mi condussi alla ditta mantova. grazzini, 3-2-254: s'io feci da dover
a fondo il tema propostosi. grazzini, 3-2-16: disse:...
. -in senso osceno. grazzini, 2-15: la diede per moglie a
fare cose della massima importanza. grazzini, 4-418: oh! ha gran fretta
in bagordi il proprio avere. grazzini, 2-27: stando tutto il giorno in
la vita sua puntualmente le saprò contare. grazzini, 4-378: -e sta a cotesto
in contegno, sott'un cerro. grazzini, 2-191: guardando tuttavia la pippa,
che contengono la salute della città. grazzini, 3-2-60: l'arte poi scellerata,
e lui parlava al modo saracino. grazzini, 459: molti [animali] ne
, trovarsi in una medesima situazione. grazzini, 3-2-257: -adagio, adagio un po'
ha avuto conseguenze gravi. grazzini, 3-2-47: dettar già non mi può
ferite, ed aspetterà il corbo. grazzini, 57: oggi verrà, domani,
/ ella non tirerebbe pur la corda. grazzini, 2-247: tosto li fu tirato
le diverse coma che io gli facevo. grazzini, 4-293: -che t'ho fatto
alle mie posse, e grande imperio! grazzini, 3-1-224: l'arrigo e'mostrava
un genebro sia che mi coroni. grazzini, 3-120: etti uscito di mente,
getta via la prima loro decozione. grazzini, 3-2-19: ma non si può
dar noia alla donna del corpo. grazzini, 2-92: io le fo le fregagioni
che abitavano nel corpo della cittade. grazzini, 3-2-m: come né più né
e i luoghi da uscir del corpo. grazzini, 2-263: destasi la donna con
denaro, si riduce in povertà. grazzini, 4-258: -so che per un tratto
trame fuor rime leggiadre e conte. grazzini, 2-284: pensando, ima dolcezza
. in uno stato di decomposizione. grazzini, 2-100: tanto putiva e sì corrottamente
ore si penò a lavare il capo. grazzini, 4-455: dalla finestra mi calai
altrui delle grandi e buone ricchezze. grazzini, 4-376: -non ha egli modo niuno
contento di far loro tal compagnia. grazzini, 4-275: fa'una cosa;
ciel, che cosa sarà questa? grazzini, 4-78: agnesa, che fai tu
meraviglia, stupore o dispetto. grazzini, 4-324: gran cosa, che questa
cosa: andare di corpo. grazzini, 2-99: falananna, avendo avuto grandissima
tenerlo in gran considerazione e rispetto. grazzini, 4-239: sempre l'ha tenuta e
che mi dà / passione assai. grazzini, 4-18: o filippo caro, che
, e'torni a stare a firenze. grazzini, 4-51: statevi qui fuori alla
che il guardastagno non è venuto? grazzini, 4-34: chi t'ha vestito
parlar così, più de l'immune. grazzini, 4-389: mai più non cred'
a chi indugia a darla. grazzini, 4-34: non è egli cori?
. costrutto, senso, significato. grazzini, 4-14: ricordandovi che...
. cosicché, di modo che. grazzini, 2-174: il quale [fratello]
più caro, che 'l suo. grazzini, 3-94: né sospir gravi né lunghe
venire come raffinato nella prima cotta. grazzini, 2-63: il marito stava la
-anche di cose. grazzini, 3-2-263: ma pria saper conviene /
con le corna. grazzini, 3-93: cintia guardate / da calci
del tempo tutto subisce un peggioramento. grazzini, 2-335: ma perché mal ci cresce
tenere a bada, trattenere. grazzini, 360: or per non tenervi troppo
il punto tutti due in bastoni. grazzini, 513: la rovescina / è
me tormenta in guidardon de amore. grazzini, 328: e saltando e correndo
cfr. acqua e diavolo). grazzini, 3-1-187: le sue [d'amore
scrocco, senza spendere un centesimo. grazzini, 2-128: nella fine rimasti di trovarsi
, di aspetto orribile.. grazzini, 2-156: in su la vetta della
2. figur. persona spregevole. grazzini, 43: fatappio bigio e magro cerretano
per amor del marchese lo mangiarebbe. grazzini, 212: cucinare al paragone /
] porta sotto la detta berretta. grazzini, 2-39: la fanciulla, per
oscillazione, ondeggiamento. grazzini, 2-92: sentendo il cullaménto e il
altro che a la mia moglie. grazzini, 2-104: questa novella di florido gli
-ridere il cuore: esultare. grazzini, 3-2-82: ben è svogliato e colmo
da tonde ingrate e prendo il porto. grazzini, 4-54: non vi dilungate molto
dal sommo pontefice è il secondo. grazzini, 4-195: non fu mai negli
non sono io cosa da voi. grazzini, 4-80: odi malizia da ladri!
me'di te, vecchio disutile! grazzini, 4-93: ciullo non è stato
peggio s'altri la toe da vecchio. grazzini, 4-269: tu mi fai pur
omicciuolo, che attenderà al giardino. grazzini, 77: a voi che sete gentile
donne, ai piaceri amorosi. grazzini, 4-484: -una cosa voglio sapere appunto
, valorosamente 10 messe in fuga. grazzini, 2-296: e così per tutta pisa
poi disse: « suo danno ». grazzini, 4-454: vostro danno, da
, e ci riprende d'imprudenzia. grazzini, 2-135: ma i quattro compagni
danza: stanno qua per nuociere. grazzini, 4-321: a questo modo finirem
di capacità e di ingegno. grazzini, 2-241: ma cert'altri che stanno
alcuno ferito come dae la battaglia. grazzini, 4-20: così coma dà la sorte
, se però alcuno lo comettesse. grazzini, 2-222: comincia- ronlo a minacciare
egli cascò nel peccato della disubbidienza. grazzini, 4-511: ogni volta che voi mi
non metta il mio consiglio in opra. grazzini, 4-414: né la povertà né
il più bello stramazzone in terra. grazzini, 4-85: se non gli è dato
altra cosa è muta in ogni canto. grazzini, 4-195: e fat
, e dimattina darò in sciloppi. grazzini, 2-335: in tutte le cucine
quel che gli detta l'amor paterno. grazzini, 4-205: -la signoria vostra avea
moralmente); scemare di intensità. grazzini, 4-434: io, in quello scambio
scudo in mezzo alla donzella colse. grazzini, 4-297: esco di casa con animo
sonimene / rallegrato in buon dato. grazzini, 490: e poscia senza discrezione
, e non atta ad esprimerla tutta. grazzini, 4-555: ha voluto più tosto
un'altra è debole pruova el miracolo. grazzini, 2-246: tiberia certa scusa debole
persone o in determinate situazioni. grazzini, 2-384: sì come dice paulo apostolo
secondo lo schema del boccaccio. grazzini, 489: digli ch'io ho composto
. spiegare, chiarire; dire. grazzini, 295: io v'apro e vi
che si ha proposto di persuadere. grazzini, 4-186: -non osserverà ella il decoro
questa compagnia sia defraudata da voi. grazzini, 603: or dunque chi sarà quel
potestà di fare e di non fare. grazzini, 2-31: sono contento, con
/ d'aver tradita una vii femminella. grazzini, 4-78: deh, levatevimi dinanzi
sapesse narrare una istoria e favoleggiare. grazzini, 56: tal che d'oro
mano: non spendere nulla. grazzini, 4-384: voi fate di due famiglie
vi state a denti secchi. grazzini, 4-534: dunque io sendo giovane patirò
bisognerebbe che io pensassi di levarmene. grazzini, 4-321: -tu non ci metti
non coerente, non leale. grazzini, 3-184: voi siete prete, e
derrata, pure che denari venisse. grazzini, 3-2-9: le donne e gli uomin
rispetto di quello che poteva avenire. grazzini, 4-364: parmene avere una derrata
non son deschetti, o panche. grazzini, 2-206: furono menati..
ebbro, io non ne vo'denaio. grazzini, 2-209: cantava sovente certe canzonette
magnifiche, si oppone tutte cose piccole. grazzini, 4-559: furono tutti gl'intermedii
prima era tutto infranto e diserto. grazzini, 2-19: dolente quanto mai poteva
arrivò a la desiata casa. grazzini, 4-473: ecco, io, che
, disiderandole e pregandole ogni felicità. grazzini, 4-546: io per la paura
, tu te li ceni o desini. grazzini, 4-128: -e stamani che desineremo
: celesti versi con disio cantava. grazzini, 2-12: partissi allegro sal- vestro
me, che è un desio. grazzini, 4-100: io me n'andrò a
presso al fine è ogni cosa. grazzini, 2-288: così lasciatolo, il giovane
io non sono poi quel desso. grazzini, 341: sete voi forse uscito di
/ sì mi ti dette amore. grazzini, 4-21: povera figliuola! povere e
lunga e folta e di diritto pelo. grazzini, 4-27: bisogna avere l'occhio
infiammare il discepolo a li studi. grazzini, 4-559: s'è andato pigliando le
tantosto che da te l'abbiamo. grazzini, 4-390: ma bene un'altra volta
zibellini venissero ai confini di polonia. grazzini, 2-73: ma poi che il
il contrario di disdetta). grazzini, 4-198: tu lo sai bene!
, non può far non detto. grazzini, 2-351: ma perché non importa alla
alla volontà di qualcuno; obbedire. grazzini, 4-130: niente, secondo che dice
/ devoto e venerabile d'aspetto. grazzini, 4-151: oh! che fanciulla d'
ed era gran divoto del cappone. grazzini, 2-128: se ne tornò a casa
aveva menato nella stanza deh'ammannato. grazzini, 4-44: fugga di questo loco
non gli avrebbe giunti una saetta. grazzini, 4-75: -odi pazzo da gabbia
e anzi dì, se puoi. grazzini, 4-134: il vecchio come fu dì
i giovan del dì d'oggi. grazzini, 4-187: né i soldati dal dì
in poco tempo un patrimonio. grazzini, 289: solo soletto rimanesti poi,
, e che parole col cuore. grazzini, 320: è l'aria / umida
); frigido, insensibile. grazzini, 2-259: potette... la
sopra al collo d'un cervio. grazzini, 2-271: morendosi egli di sonno
quasi sempre enfatico). grazzini, 4-292: sta'discosta, diavolaccia,
dica presto quel che gli comanda. grazzini, 4-147: ci restano gli spiriti delle
che 'l diavolo venisse loro addosso. grazzini, 4-79: o che costei è spiritata
nimici che il diavolo delle croci. grazzini, 118: ma poi ch'io non
capriccio, come lo vogliamo chiamare. grazzini, 2-248: messer no, gli rispose
? darmi al trecento mila diavoli? grazzini, 4-134: cominciarano 'n un tratto a
del tempo e dell'età. grazzini, 4-330: non sai tu che si
maggiore di quanto non si creda. grazzini, 4-282: tu hai alle volte le
molte altre ne seguono immediatamente. grazzini, 4-40: quando il diavol vuole andare
inutilmente, non concluder nulla. grazzini, 2-90: sì grosso cervellaccio aveva,
andate, e'non bisogna dileggiare. grazzini, 102: ond'io mi sveglio poi
, aver una fortuna inaspettata. grazzini, 4-441: se non si trae diciotto
morti tre uomini e due guasti. grazzini, 4-85: se non gli è dato
ii-70: la mia borsa fa dieta. grazzini, 417: fra l'altre cose
suo, e riprenderlo delle cose malfatte. grazzini, 4-82: essendo dietro alla pratica
tirarsi dietro parte di quelle provincie. grazzini, 2-162: in casa tommaso alberighi,
/ correggiate amendando il mio fallire. grazzini, 2-376: confesso che vi sia qualche
di chi l'avesse, farebbe ridere. grazzini, 4-52: ma che? non
pensiero e le voci sono contrari? grazzini, 2-172: il fine [delle favole
v'entrassino i corpi di santi. grazzini, 4-165: egli mi è riuscito meglio
la donna gli mostrò a dito. grazzini, 2-228: quel colombo...
alla testa: genera mali umori. grazzini, 3-2-294: chi non puote affatto
d'ogni pasto buon parea digiuna. grazzini, 4-525: stimoron lodevol cosa non por
poneva i piè or alti or bassi. grazzini, 23: al portante, al
(un'opera letteraria). grazzini, 2-241: non basta ai letterati,
-con la particella pronom. grazzini, 4-122: considerate poscia il tempo,
nevi e giuso al pian fan rivoli. grazzini, 2-284: la giovane conobbe il
con esso itane / in dileguo. grazzini, 4-174: che spirito o non
/ pien d'amaro e grieve pondo. grazzini, 4-187: che arte 0 non
recitazioni sonno state belle e delectevole. grazzini, 4-109: per la città si sparse
varie creature e corporali e spirituali. grazzini, 2-178: tutte quante quelle cose
/ ché vegliantino a ogni passo cade. grazzini, 481: standomi iermattina a bel
, / a vedergli montare a corridore. grazzini, 4-186: oggidì non si va
: vagheggia cipri un dilettoso monte. grazzini, 2-248: era la detta casa.
/ guidon felice e dilettoso ballo. grazzini, 2-77: di questo modo disse tanto
per molto tempo, continuamente. grazzini, 274: ma ben veggio or quanto
rugginoso. -con costruzione personale. grazzini, 2-5: voi udite come non pur
/ ma noi può sviluppar della catena. grazzini, 2-145: dimenando e scotendo la
, ve le manderò un'altra volta. grazzini, 2-39: cercando con ogni opportuno
9. ant. assenza prolungata. grazzini, ix-341: il riso in pianto e
gente a'confini del regno napoletano. grazzini, 2-292: ma quanto più tu
/ di quel verrone ove solea salire. grazzini, 4-526: la esperienza di molte
tra lor due stati la fece chiara. grazzini, 6-232: l'intenzione del petrarca
io cognosca più la tua bontà. grazzini, 2-390: né alcuno nostro merito
carni per qualunque luogo della persona. grazzini, 2-381: quel mi- sterio,
sempre galee levarsi dinanzi a navi. grazzini, 4-433: non hai tu inteso og-
/ e fecene la salsa cammellina. grazzini, 2-203: spogliato per vedere di
/ mutassero in miglior sesso costei! grazzini, 4-251: fingono i poeti che
: sta bene, va bene. grazzini, 4-67: s'ei verranno, dio
dio nel cuore e nella mente loro? grazzini, 4-452: ci sono tanti scompigli
gemme la lieta e buona stagione. grazzini, 2-283: pure allora i teneri
molte fiate disegnata con le parole. grazzini, 6-232: ei non è dubbio
di nuovo l'aere dipinto di fuoco. grazzini, 2-375: non vedi, oimè
9. spreg. dipinturuzza. grazzini, 453: or voi, messer giulian
assaliti in su le botteghe loro. grazzini, 4-251: quanta sia la gioia,
malvolentieri per g. co messer zanobi. grazzini, 4'343: vorrei qualcosa lesso
, perché d'una questione glielo difendesse. grazzini, 4-326: pose i danari in
; vedreno a chi e'dirà meglio. grazzini, 4-347: -io non ho fatto
: e niente era lor detto. grazzini, 4-149: oh, che scerpelloni
, lo diredò, lasciandogli poca parte. grazzini, 4-322: farò dare a lei
fine imaginato da lui dirittamente pervenne. grazzini, 3-1-30: seguendo forme sue [
so come guardar lo può diritto. grazzini, 4-327: per dirlo in due parole
. -ant. sproporzione. grazzini, 4-465: lasciando da parte i notai
vi chieggo di ciò perdono. grazzini, 188: mai non ci piacque adoperar
ne avea, che non ho io. grazzini, 4-18: -oh, parti tu
-essere costretto ad attendere. grazzini, 4-178: spettatori, innanzi che io
lettera, disaminò molto il messo. grazzini, 4-112: mi impose ch'io andassi
, non ben chi sia disceme. grazzini, 2-263: riverberando per la finestruola
comprenda ancora il significato delle parole. grazzini, 2-4: udirono per ventura i
3. gramm. sconcordanza. grazzini, 2-376: se io avessi potuto mandarvene
nel campo de'mori il fuoco accenda. grazzini, 4-564: a poco a poco
io. dimin. discorsétto. grazzini, 470: bello veramente, onoratissimo stradino
fuoco appresso e 'l vino discosto. grazzini, 4-292: sta'discosto, diavolaccia
, scusando il difetto con la astuzia. grazzini, 2-105: ma la madre
stupore per l'indiscrezione altrui. grazzini, 4-348: ah, ah, la
. -in locuz. enfatiche. grazzini, 2-89: et eglino per essere,
che te e tutti i tuoi diserteranno. grazzini, 2-167: il primo che aprirà
, le forze, la floridezza. grazzini, 2-375: non vedi, oimè!
ancora a la parte di manfredi. grazzini, 4-88: quante fortune, quante disgrazie
quattrinelli che io vi ho chiesti. grazzini, 4-548: mi ti raccomando sempre.
appare più bella e più graziosa. grazzini, 4-121: agli altri dopo,
ch'un montone abbi cinque piedi? grazzini, 2-29: l'uno prese a dire
de'soi panni l'ebbe rivestita. grazzini, 2-265: allora la donna, senza
piacere a disobbligarmi della fede mia. grazzini, 4-500: tu sei come quelli che
mai non parlaste, avete dimostrata. grazzini, 4-292: non avete tanta casa,
. a disonestarsi con altre persone. grazzini, 604: ma per che troppo
. -con uso neutro. grazzini, 2-6: perché dunque a noi sarà
acciocché ella il facesse cadere in peccato. grazzini, 4-255: pensa che,
non riceva alcun disnor né danno. grazzini, 2-147: il principe, di
alto e basso la voluntà sua. grazzini, 242: non ch'altri,
, con reverenza onestamente la ricevette. grazzini, 2-195: così, come la
non muor santo, si muor disperato. grazzini, 4-19: come non sono oramai
e sudditi malcontenti a avergli disperati. grazzini, 4-216: l'altra sono uomini
un supplizio, la morte). grazzini, 2-149: dove giammai, dove i
un funerale. -per simil. grazzini, 4-565: la misera psiche, fornito
-sfortunatamente, per caso disgraziato. grazzini, 4-76: questa notte è appunto per
dispiacere che tu hai con el duca. grazzini, 4-224: assai più m'hanno
d'ettorre / concedesse gradasso umanamente. grazzini, 2-71: ella, sendo restata
, si. ant. disprezzo. grazzini, 4-565: si vide [la misera
d'un sudore freddo com'un ghiaccio. grazzini, 2-124: la donna,
al primo scontro in terra si distese. grazzini, 2-1 io: « distenditi quanto
, continuatamente, senza interruzione. grazzini, 3-2-103: non si può da'pastor
aspre e già distese e bionde. grazzini, 2-111: il volto aveva squallido
le vie ch'io corsi / distorte. grazzini, 433: perché m'avete voi
le quattro cardinali virtù si dolsono. grazzini, 20: donde nacque il disturbamento loro
disorientare (la mente). grazzini, 4-290: pensa ch'io mi consumo
ricacciavano. -impotente. grazzini, 4-417: ma eh, eh,
meno - / e leccherestitene le dite. grazzini, 2-338: sono i lombi dello
poi che trovato avea con chi contendere. grazzini, 4-316: -gerozzo e la
, se non spuma doventata carne. grazzini, 2-80: per la disperazione diventato
divetata per d. sei la libra. grazzini, 2-23: colui,...
quant'ha grosseto granella di sale. grazzini, 4-422: tosto, udito che
se mille milia naccari vi si sonassono. grazzini, 4-152: ogni cosa succede secondo
e altri più mediocri gli sanano divinamente. grazzini, 4-337: quando bisognasse, parla
lusingare? -modo, maniera. grazzini, 74: io vo'che sappi in
11. distribuire, disporre ordinatamente. grazzini, 2-158: così divisata la camera nella
non diviso. -compattamente. grazzini, 3-2-44: venia la neve giù per
-gagliardamente, impetuosamente. grazzini, 2-125: potrete tener nuda nelle braccia
. scendere, calare a basso. grazzini, 2-228: onde quel colombo..
de'suoi vicini alla chiesa accompagnati. grazzini, 2-63: aveva colto per que'
a l'italiche doglie fero impiastro? grazzini, 2-391: il vago e lucente
e sm. semplicione, sciocco. grazzini, 455: ogni cosa, che nasce
in modo esagerato, svenevole. grazzini, 390: abbiate cura voi, gentiluomini
, e con la sinistra la taninera. grazzini, 4-570: la musica del quarto
, fare ogni ricerca possibile. grazzini, 4-370: -menandovela il ciuffagna, appunto
al tempo de'romani apollonia dimandata. grazzini, 2-244: nella quale [strada
'l golpe aveva i panni domenicali. grazzini, 132: ritto in pié, colla
/ e vengono il dimestico trovando. grazzini, 368: nel domestico i campi lavorati
egli fosse stato attratto da dovero? grazzini, 4-71: domin, quant'ore
non sai come pistone è rincrescevole? grazzini, 4-211: -uh, uh! monna
difficoltà o improbabilità di un evento. grazzini, 4-127: può far domenedio che tu
vivos 'di tutti i suoi beni. grazzini, 4-167: daniello finge non volere
/ sempre ci gridi e dica villania. grazzini, 2-64: avendole còlte [le
dondolo: orologio a pendolo. grazzini, 4-77: « ticch, tocch »
era, e di edificio bello. grazzini, 4-462: è una bellissima fanciulla
suono, faccia talora sonar bassamente. grazzini, 4-195: io subito gli dico
disagio se n'ebbe a provvedere. grazzini, 572: costui è fuor di se
delle donnicciattole. -donnicina. grazzini, 4-338: -è una donnicina che non
; donna di malaffare. grazzini, 108: canta delle taverne e di
politica fu speculatore di naturale filosofia. grazzini, 2-87: al famiglio, che
/ are'voluto morire in quel giorno. grazzini, 2-129: il mangiare a macca
doppi, che mi venga un canchero! grazzini, 4-445: non ti so dire
di un fatto madornale, incredibile. grazzini, 4-378: io vi so dire che
dorerie, e tu mi vuoi giuntare. grazzini, 2-34: l'uno [dei
tutto dormiglioso dice: -che di'tu? grazzini, 2-199: il medico, cotto
dorme o s'ella è desta. grazzini, 2-313: sopra tutto ai popoli
guanciali, creda a me. grazzini, 2-92: falananna, che leggermente dormiva
. 12. prov. grazzini, 4-214: il soldato va alla guerra
dell'altro sesso; congiunzione carnale. grazzini, 2-195: beco, non potendo affatto
valore di più di dumila ducati. grazzini, 4-379: -quanti saranno in tutto?
, / guanti, martore e bassette. grazzini, 4-352: quando io era di
a letto suo con la lucerna accesa. grazzini, 4-84: ha tolto la sargia
. -peggior. dottoracelo. grazzini, 490: il dottoraccio poi della gonnella
credendo da sé sufficientemente essere dottrinati. grazzini, 4-121: fu anticamente un filosofo
, dove voi state pecore non siete. grazzini, 4-121: agli altri dopo,
gl'interviene quello ch'e'non crede. grazzini, 4-433: egli è ben vero
io procuro a'miei maggior tristizia ». grazzini, 583: discordia, odio
di cattivo gusto, volgare. grazzini, 622: chi lo stomaco ha guasto
altri per le proprie qualità. grazzini, 2-165: veggendola alla finestra e considerando
. -sostant. mediocrità. grazzini, 18: io non vi parlo a
bavalischio, anzi un aspido sordo. grazzini, 4-127: se io fussi ne'tuoi
; munifico; sontuoso; raffinato. grazzini, 4-323: che credi tu ch'io
s'invezza, così vuol poi durare. grazzini, 4-422: ci ponemmo per
arò voce o spirito da gridare. grazzini, 2-161: zoroastro, lo scheggia e
io ti dicevo già sei anni fa? grazzini, 2-75: più tempo per imparare
/ e divèn dolce per lungo aspettato. grazzini, 4-1 n: mi disse come
quali ancora saranno fatti più presto. grazzini, 4-109: per la città si
11 corpo, ovunque il vuoi ferire. grazzini, 4-261: -non più parole,
con buona ora. -ecco fatto. grazzini, 4-24: -va', chiamalo: non
. persona molto magra, esilissima. grazzini, 122: né vi giova il minuto
ritorni alla bandiera / del suo signor. grazzini, 4-147: -vegniamo all'effetto oggimai
al presente la sua effigie corporale. grazzini, 4-431: è possibil però ch'egli
5. per indicare una risata. grazzini, 4-417: ma eh, eh,
si rivolge familiarmente a un conoscente. grazzini, 2-193: fattasene dare una coppia [
si debbe, avemo poco spazio. grazzini, 4-40: se io non avessi
di cui si parla '). grazzini, 4-19: ma, se non mi
conoscere a fondo, nell'intimo. grazzini, 38: io'ti conosco infin dentro
, sarà piuttosto firenze che tu. grazzini, 4-552: voi sappiate, amerigo,
e la mia latitudine tutta mi distruggi. grazzini, 2-43: il padre e la
io vorrei inanzi non so io che. grazzini, 184: or chi avesse mal
esprimersi ambiguo, incerto, dissimulato. grazzini, 451: non fate enigmi o poesie
e là giù per lamenti feroci. grazzini, 4-82: essendo dietro alla pratica
in collera, tanto più gente sopragiungeva. grazzini, 4-336: i favori ch'ella
. -peggior. entratàccia. grazzini, 4-275: -quell'entrataccia mi dà nel
sua corona il dì della epifania. grazzini, 4-525: maggiormente sendo questa sera
, commedia, ecc.). grazzini, 424: cacciatevi le frasi dietro via
che de tale mercanzia era copioso. grazzini, 132: onde per questo ponzio
è soprannome delli uomini molto forti. grazzini, 4-491: che cera di bravo
loro tolta per ordine di quegli. grazzini, 4-389: isforzato fu, non
avviso / avesse prima dai celesti eroi. grazzini, 4-185: non è dubbio che
, a bell'agio si pente. grazzini, 651: ma perché conosciate chiaramente,
di righe); refuso. grazzini, 2-376: confesso che vi sia qualche
perisca, ma abbia vita eterna. grazzini, 2-382: questo è quel palo
alcuno dello stato del signor re. grazzini, 4-39: l'orsola piangeva,
fu d'ogni arte ch'ebbe egitto. grazzini, 4-465: le commedie vogliono essere
corpo ha ordinate a diverse opere. grazzini, 4-391: acciocché non v'intervenga
non sono altro che esso dio. grazzini, 6-233: egli debbe cercare di ornarsi
madre dolce, il tuo figlio. grazzini, ix-344: aspetta, unico figlio,
sopra ogn'altro esempio di empietà. grazzini, 637: sepolto è qui barto-
ne fia almanco per un anno. grazzini, 2-71: i medici...
uguali sieno alquanto entro al nuovo. grazzini, 4-332: fuligno, questa è altra
-figur. trovarsi interessato, compromesso. grazzini, 4-321: -era però sì gran fatto
, così anche l'amico suo. grazzini, 4-24: -tu sii il molto
le suore sien tutte a dormire. grazzini, 2-42: la maggior parte delle persone
il corpo rispetto all'anima. grazzini, 2-390: con l'esteriore del corpo
lo sguardo, l'occhio). grazzini, 2-375: il chiaro, almo e
[di dio], tratterò brievemente. grazzini, 2- 392: or dunque
-con uso aggettivale: estemporaneo. grazzini, 639: poeta fu 'ex tempore
chi in là a sue faccende. grazzini, 4-324: orsù andatevene alle vostre,
princìpi, disputare non si conviene ». grazzini, 4-20: avendo egli certe faccende
facemo grandissime faccende de molto valore. grazzini, 4-140: io arei fatto una faccenda
faccende. -commettere uno sproposito. grazzini, 2-341: è un peccato, per
una fatica di facchini che di dotti. grazzini, 4-81: parole che non si
non è un monte di cenci. grazzini, 8: che, s'ella [
che di ferro, l'adorò. grazzini, 2-387: con che faccia potremo
faccia, e non ti vergogni? grazzini, 3-v-263: e poi quel che tu
non ha voluto fare per amore. grazzini, 257: ma tu se'un fagnone
avanti e indietro. -figur. grazzini, 4-492: pur ch'ella [la
del compagno, la esaltazione propria. grazzini, 127: ma senza voi già
, cugin, di buon core. grazzini, 4-19: ma, se non mi
: non falla chi non fa. grazzini, 415: sentito ho spesso dir che
altrui gran torto ed hai fallito. grazzini, 2-393: la creatura fallisce e
gran turco e che l'imperatore. grazzini, 4-389: noferi suo padre mercatante
e gli schiamazzi e 'l fischio. grazzini, 2-108: gli è pazzia a por
bricciole, che si gettavano via. grazzini, 4-546: lasciami entrare in casa
fanciulle concubine di quei venerabili religiosi. grazzini, 4-187: in firenze non si vive
/ nello spirito suo diventa antica. grazzini, 4-122: ripigliate i tralasciati studi
. -acer. fanciullóne. grazzini, 103: gli è ben ver che
c'ha sì dolce la gola. grazzini, 150: gridavan come matti / la
, situazioni difficili e intricate. grazzini, 2-11: uno scorzone da macinare a
tu mi pari un fannon- nolo. grazzini, 4-284: oh, io sono il
perdere lo fa sudar di bel gennaio. grazzini, 649: avete voi però perso
meta e il giuocar d'armi? grazzini, 102: ond'io mi sveglio poi
, immerso nei propri pensieri. grazzini, 4-415: -o fresino! io certo
nella fantasia: escogitare, ideare. grazzini, 4-61: - rallegratevi, o lazzero
fisica appella in latino 4 incubus'. grazzini, 4-164: ohimei! che mi è
superiore per aver licenza di partirsi. grazzini, 4-324: che va costui fantasticando e
/ legga per cortesia questa scrittura. grazzini, 4-490: ha tanto saputo dire
che chi io fussi non sapevano. grazzini, 627: oh! se voi stessi
scherzar co fanti e non co santi. grazzini, 28: scherza co i fanti
ci era entrata. -figur. grazzini, 45: pur è restata vedova alla
suo'andata non valse un chiavello. grazzini, 288: tu, che se'
cosa assurda, strampalata. grazzini, 3-2-346: perciocché quelle cose, che
sciocco, semplicione, balordo. grazzini, 2-91: cercò molte volte il padre
sui ceri offerti come ex-voto). grazzini, 4-140: -in quanto al bello,
dico che tu sia obligata di accettare. grazzini, 4-144: se tu sapessi quel
gli vo'dar, non mi tenere. grazzini, 4-42: -dagli in su
riferimento ai bachi da seta). grazzini, 310: ma bachi...
'l mio sole e spero vederlo oggi. grazzini, 4-80: il riccio gli era
/ voce ch'uscendo nominò zerbino. grazzini, 4-178: spettatori, innanzi che io
se ponea in terra il piede. grazzini, 4-81: ma per lo sangue di
e spesso il viso facea lacrimoso. grazzini, 4-287: avvertite a non parlare;
gli prestava tutto il favore dei patrizii. grazzini, 4-57: padrone, fate le
la ninfa ed essere agente e paziente. grazzini, 98: viso di pinco,
da mane / carne in casa comparòne. grazzini, 140: fra me stabilito /
prima addietro fare / per prender corso. grazzini, 4-34: fatti in qua,
s'era cominciato a far fresco. grazzini, 4-49: già mi cominciava a
uno cane, né più né meno. grazzini, 4-197: -io ho voglia di
ordine) / se ne to'giù. grazzini, 4-260: -diamo ordine che questa
e hai bello pelo fresco e risplendente. grazzini, 4-512: tu riarai i tuoi
impresa, chiusa una discussione. grazzini, 4-338: -tu la fai fatta:
che più facilmente rimane scoperta. grazzini, 592: qui ci son d'ogni
ad ascessi per affrettarne la maturazione. grazzini, 2-203: la mattina per tempo,
converrà imparar un lenguaggio de farlingoti. grazzini, 362: quand'io odo sanesi
la gioiosa compagnia in grandissimo piacere. grazzini, 4-526: dice che le farse non
el lava quando n'ha bisogno. grazzini, 2-204: fasciatogli la gola con stoppa
fa buono il portar la fasciatura. grazzini, 4-484: e così potrò lasciar la
.: andare all'osteria. grazzini, 4-248: -poi ce ne andremo a
. / qual cosa vuol costui? grazzini, 43: fatappio bigio e magro cerretano
una natura. -gran fallacia pigli. grazzini, 4-52: ma con verità, ch'
fatte. -in costrutto ellittico. grazzini, 4-24: -va', chiamalo: non
più per approvarla che per consigliarla. grazzini, 4-20: la cosa era come
in qualunque modo, comunque. grazzini, 4-130: oggi, o fatta o
che la richiedea di bat grazzini, 4-281: debb'io però mettere a
72: ti teneria factor della cucina. grazzini, 4-149: questo è un soprannome
(spesso moglie del fattore). grazzini, 4-397: se la menarono in mugello
era di dodici anni in circa. grazzini, 300: ma e'convien cacciar via
: esclamazione di stupore o ira. grazzini, 4-324: sua fava: tu ne
in elemosina le fave cotte). grazzini, 4-74: oggimai voi potete andar per
perché e'non gli aveva ubbidito. grazzini, 2-83: al servo et alla fantesca
ed ella a lui il simile facea. grazzini, 2-140: sergio, sempre pressole
soddisfare al desiderio di qualcuno. grazzini, 4-5 n: come vi ho detto
usanza loro è sempre attaccarsi ai peggiori. grazzini, 615: i giuochi tanto
favorite donne si dava buon tempo. grazzini, 4-401: costui col trattenersi ed empiergli
numerato tra'principali di tutta italia. grazzini, 84: chi dice: e'
, e dare ima battaglia fiera. grazzini, 187: ad ordin tutti quanti
un levare la febbre da dosso. grazzini, 4-103: io sto con le
/ e poi di sotto questi mascalzoni. grazzini, 2-134: i danari son costì
udito dispiacevoli nuove. restate felice. grazzini, 4-520: andate felici: e
bellezza e cattiveria strettamente unite. grazzini, 4-222: -questo firenze è bello e
: ventidue feltri bianchi di ipro. grazzini, 2-34: tolto un buon feltro addosso
uso aggettivale. di sesso femminile. grazzini, 4-390: eugenia, colla figliuola femmina
mela secca. -femminuccia. grazzini, 4-260: ho trovato una femminoccia che
le pietre e la terra ne trema. grazzini, 4-165: quel frate innocenzio ha
, ci siamo ancora disperati partiti. grazzini, 4-226: tra l'altre molte
secondo lo esemplo del settimo dì. grazzini, 181: questi non escon fuor
nella impression fatta dalli razzi solari. grazzini, 2-298: il cocente sole.
più vicina e quasi su le porte. grazzini, 2-107: non potendo uscire del
-anche: largo mantello da uomo. grazzini, 91: paiono alla divisa, /
maglia doppia, né ferigna scorza. grazzini, 4-564: ciascuno de'quali era
o a simili giuochi da putti. grazzini, 4-199: -il giuoco de'ferri
il ferro mentre ch'egli è caldo. grazzini, 4-329: a me bisogna fare
il foco che furasti nella ferula. grazzini, 221: tu, ser frosino,
pancia, dov'ell'è più piena. grazzini, 4-546: pian piano mi accostai
. buco, foro; strappo. grazzini, 4-163: se non fosse per benifìzio
salute della patria alla propria vita. grazzini, 2-207: i conversi, per
che abitavi nelle fessure delle pietre. grazzini, 2-112: in un tratto apertasi
non hanno in loro ragione niuna. grazzini, 2-1: nell'ultimo di gennaio,
spettacoli e i divertimenti pubblici. grazzini, 4-525: fumo aggiunti primiariamente i prologhi
-azione drammatica, recita. grazzini, 2-5: alle monache...
nulla, non servire a niente. grazzini, 4-440: - io vo'rimanere qui
nessuno se ne occupa più. grazzini, 4-270: io ti dissi che gli
la maggiore, raccontarono il fatto. grazzini, 643: tu hai pur, goffo
agg. ant. festevole. grazzini, 4-186: -non osserverà ella [la
gli adora e fa loro reverenza. grazzini, 4-563: ciascuno aveva sopra la capellatura
. - anche al figur. grazzini, 4-564: conoscevansi i detti furori dalle
sottoporla all'azione diretta del fuoco. grazzini, 611: vogliono i pesceduovi o le
fianco da papi: mangiare lautamente. grazzini, 2-201: spillarono ima botticina che v'
, di noia, di fastidio. grazzini, 4-321: -questo modo finirem noi la
e per disperazion vo via domane. grazzini, 87: io ti dico in sostanza
risultato, non concludere nulla. grazzini, 2-154: ma nella fine, veggendo
ad un fiato correa centoventicinque passi. grazzini, 2-277: a un fiato si
quelle venga il cancher nella fica. grazzini, 147: vantar già mi potea /
. appiccare (il fuoco). grazzini, 4-169: se gli stavano infino a
tra ruggiero e 'l saracin si ficca. grazzini, 2-229: la calca intorno loro
, ché non gli stima un fico. grazzini, 295: vi dico certo,
, di nessuna utilità. grazzini, 474: ma gli uomini oggi,
la sete, è pur crudele. grazzini, 631: ghiozzi, anguille, ricotte
stimerotti come tu m'hai detto. grazzini, 292: teco a fidanza si
diruppono quasi tutti a mal fare. grazzini, 4-284: sì, fido: ma
chia], della quale io ragiono. grazzini, 4-106: vi promettiamo / amor
in arcion piegarsi e al fin cadere. grazzini, 2-252: due volte, l'
l'anima del suo amato marito. grazzini, 2-257: messe quella un fiero
/ e 'l fiesolano e lor disensione. grazzini, 4-186: tu sei all'
dove sarà ella fittasi ora mo? grazzini, 4-416: dove diavol si sarà egli
da ricavarne un utile proprio. grazzini, 4-195: -odi qua! tu gli
. uomo da poco, cialtrone. grazzini, 2-287: è questi forse qualche figone
grande arco che l'uscio copriva. grazzini, 2-57: ora a questo abate,
a dormire dua mesi insieme alla fila. grazzini, 2-218: sempre due bicchieri beeva
l'altro (nello spazio). grazzini, 552: i contadin non stetton alla
mai / quando volpe quando vai. grazzini, 4-281: il diavolo è sottile,
5. peggior. filastroccàccia. grazzini, 3-2-345: eccomi... a
e'mi pare avere smorbato questo esercito. grazzini, 2-28: ogni volta che eglino
secondo lo schema delle poesiole infantili. grazzini, 207: questi vostri dappochi commediai /
che mai da te mi sciolga. grazzini, 2-119: aveva dato opera all'alchimia
filosofia, e avea molti scolari. grazzini, 4-121: già negli andati tempi e
o in modo astruso). grazzini, 424: cacciatevi le frasi dietro via
porti in casa, dico: pagagli. grazzini, 2-337: al collo, ad
tutto sommato, a conti fatti. grazzini, 4-38: vedi, che nella fin
fede mia (come esclamazione). grazzini, 4-139: in buona fine, che
-intra fine fatta: moltissimo. grazzini, 2-192: -ma dimmi un poco tu
quale ella pose tutta la sua speranza. grazzini, 4-87: chi troppo tira l'
ricche gemme e di superbe gonne. grazzini, 4-546: a me comanda che lasci
praticata sul tetto, abbaino. grazzini, 4-85: la casa vostra non ha
e finimento / sapete ognora fare. grazzini, 2-72: collo aiuto di colui
capace di incutere terrore e sgomento. grazzini, 95: piangendo diceano: oggi è
che e'non potè le parole finire. grazzini, 4-55: finiam le parole ormai
de'prencipi la partita finendo si truova. grazzini, 4-182: la favola comincia di
passargli il petto con la lancia. grazzini, 4-321: a questo modo finirem noi
donna la ginevra sua maggiore figliuola. grazzini, 4-334: egli era a ordine fino
/ là dove gli è sempiterno riposo. grazzini, 4-489: morendo mi disse queste
due con corone di fioralisi in testa. grazzini, 31: v'aspetta il vostro
si dice, bucheravano così fatto grado. grazzini, 363: ma dove, dove
in lombardia e nel regno. grazzini, 4-186: la poesia italiana,
chiappettine (parlando a la fiorentina). grazzini, natta, intemazionale piemontese di nascita
8. dimin. fiorinèllo. grazzini, 2-39: ancoraché tuttavia spendesse qualche
e adatte che ricche e belle. grazzini, 561: chi più, chi
mascherine in foggia rarissima, all'antica. grazzini, 487: case, botteghe,
, oltrepassare tutti i limiti. grazzini, 4-224: può egli esser però che
zucca: cavarsi d'impiccio. grazzini, 4-95: non credi che si sia
sm. spiritello abitatore dei boschi. grazzini, 4-146: gli spiriti sono di più
non tenerlo nella minima considerazione. grazzini, 244: così sendo vivo, /
3. spiritello abitatore delle siepi. grazzini, 4-146: gli spiriti sono di più
ognun quanto più può tocca e forbotta. grazzini, 2-229: aveva tanto riso,
. f or cùccia, forcuzza. grazzini, 4-219: l'accordo è fatto:
, forchebene. -come esclamazione. grazzini, 4-101: o forchebene! che fai
che non te lo potrei dire. grazzini, 4-323: metti in punto lo stagno
viene riservata a eventuali ospiti. grazzini, 2-55: riposatosi alquanto in camera de'
inginocchiato / disse queste parole benedette. grazzini, 4-45: quivi, com'a noi
se scoppiassero, escono per bussare. grazzini, 645: voi sete corbacchion di campanile
esercitare l'arte del fornaciaio. grazzini, 2-63: era innamorato di una bellissima
voglio dimostrare che tu m'intenderai. grazzini, 419: n'andar prestamente in
per fondere a vento d'aere. grazzini, 2-35: il forziero mise in sul
così fornito, si toraaro in alto. grazzini, 2-121: cavatosi un libriccino di
che non si fornisse in noi. grazzini, 4-9: è gran cosa, gran
con le dolcezze del tuo cuore. grazzini, 4-437: tutte le sue parole,
tu venissi a sì fatto partito. grazzini, 4-55: e poi la festa non
ritornare su un certo argomento. grazzini, 4-322: farò dare a lei i
in forma imperativa come imprecazione). grazzini, 87: fiorenza mia, nasconditi in
al cielo del forno: bestemmiare. grazzini, 469: così facendo, tra gli
.. a loro mi raccomandò. grazzini, 4-396: capitò una donna in pisa
ad amor vero meglio ebbe possanza. grazzini, 2-113: dicendo che quello che ha
16. dimin. fortétto. grazzini, 2-122: aperse il vaso, che
acciocché si ficchi nella sua bocca. grazzini, 4-41: pigliate una pentola, o
si appoggia fortemente al piegato asinelio. grazzini, 4-410: tosto che in camicia la
a cui è tolta ogni forza. grazzini, 2: le forze e le leggi
che volasse, sì di forza correa. grazzini, 2-215: fra sé
/ senza rivale al suo contento arrive. grazzini, 259: venir ti possa /
abbia andare alla fossa come uno cane. grazzini, 2-221: molti che l'avevano
debolezza, tincapacità dei presuntuosi. grazzini, 97: chi non è liopardo /
- anche: rifiutare, ricusare. grazzini, 2-140: come potrò mai io non
il primo grado de'mali uomini. grazzini, 2-109: a piè di una grandissima
con villania, con ostilità. grazzini, 2-239: così tu, venendo ad
e mordaci. - anche sostant. grazzini, 2-241: a chi le non piacciono
affliggerlo, prostrarlo, accasciarlo. grazzini, 4-331: senti com'ella parla umile
-per estens. discorso incomprensibile. grazzini, 4-267: - se io non intendo
in grammatica: per le rime. grazzini, 2-58: fu tutto tentato rispondergli in
, segno lasciato da una granata. grazzini, 3-1-125: vaga [l'aurora]
, non riuscire nel proprio intento. grazzini, 4-307: invisibile certo, che non
bocche: essere particolarmente eloquente. grazzini, 4-311: sì, sì: tu
la finestra grande per grande apertura. grazzini, 4-121: nella sua scuola soleva tener
il fosso della città d'imola. grazzini, 4-53: ti so dir ch'io
andar per rimedio a maestro serafino. grazzini, 4-41: andate un di voi su
apparecchio delle nozze ordinare bello e grande. grazzini, 2-45: la messa grande solennemente
/ e di valore assimigliarsi al padre. grazzini, 4-310: ha bisogno grandissimo di
in un vaso un poco grandetto. grazzini, 4-375: ricordati, come tu
di testicoli di animali da macello. grazzini, 604: so dir ch'a chi
e non destarsi da questo sonno. grazzini, 4-445: non sarebbe gran fatto
quello che da se si mette. grazzini, 2-179: in meno di quattro giorni
accordo, che una grassa vittoria. grazzini, 4-227: e però si dice,
non era uomo che temesse grattaticci. grazzini, 646: ma voi che sete golpe
quella era un'anguilla di perugia. grazzini, 4-163: se non fosse per benefizio