! soffici, 1-75: la vecchina si grattò la fronte, confusa: - accidempoli
gozzo. pavese, 5-68: lui si grattò dietro l'orecchio, guardò a terra
il tronco. verga, i-122: si grattò il naso, come soleva fare tutte
della coscia. idem, 4-240: si grattò la testa all'attaccatura dei capelli giro
fu sopraggiunta dallo erpice, che le grattò in modo le schiene, che la vi
, iii-113: giacco... si grattò il petto. da uno strappo della
, iv-2-787: il piccolo uomo si grattò la tempia sudata, con un gesto di
i-175: ci fu qualcun che gli grattò le rene, / e che gli seppe
assol. guerrazzi, 5-33: grattò lieve lieve la porta. verga,
giacomo, i-743: per un pezzo grattò con l'indice sul mensale, vi
potè grattare..., le grattò. 8. adulare, lusingare
spettone, / ci fu qualcun che gli grattò le rene, / e che gli
princivalle, sentendo la ragione, si grattò la testa mortificato. moravia, xi-13
: gli spiegai la cosa. lui si grattò la testa, perplesso.
suo cuore, il cavalier torchiara si grattò il capo con un dito. cicognani
addosso. pirandello, 5-89: si grattò il capo con un dito e si rialzò
rimandò tuttavia al giorno dopo... grattò e raschiò per mezz'ora, per
moneti, 87: chi con sorelle si grattò la rogna / o madre o zia
quello! l'avvocato de'provinciali si grattò la pera sassantaduenne, o per dir
trasse lunghe note, lo pizzicò, lo grattò dai più gravi salendo ai più acuti
, ricoprirsi e di gomma, grattò, tagliò, rimpeciottò: la carta si
lunghe note, lo pizzicò, lo grattò dai più gravi salendo ai più acuti.
tizzoncelli ardenti su carestia, e gli grattò la nuca spelata. d'annunzio,