oymé dolente, oymé tristo, oymé gramo, oymé nato per vivermi abburattato da
il corpo giovenilmente grassotto rabbrividì nell'abituccio gramo di lanetta nera. pirandello, 7-271:
, i-36: io mi sono un gramo arramacciato giù col falcione, che non
, 2-738: un uliveto a scarpata, gramo, avvilito per la siccità, stampa
appoggiato al bastone, imitando egregiamente il gramo omino della parabola che dopo la balda
barbareschi. bacchelli, ii-190: un gramo fortilizio, cinto di muricciuoli secchi e
, 1-53 (i-611): era tanto gramo e di sì poca lena il dottore
essersi dimenticato da un pezzo anche quel gramo latino che gli avevano inflitto per forza
aveva trovato che i figliuoli di qualche gramo mercantuccio cui insegnare l'italiano 0 il
/ orgogli accampi in mezzo al verno gramo / o in fronte a calvi imperador romani
garzoni, i-405: restò talmente gramo del cattivo augurio, che il tristo
: recan le facce stupide / che il gramo viver tigne; / scalzi, cenciosi
lo penser ch'i'fo c'ho stato gramo. 4. spreg. coraggiàccio.
e per ciò a cui bisogna vive gramo. capellano volgar., i-53: se
1 e per ciò a cui bisogna vive gramo. boccaccio, dee., 8-1
quella gente, ecco che vide il suo gramo libretto, già stinto e spaginato,
, ma d'inverno, nei giorni del gramo solstizio decembrino, il mare chiama come
lor rabbiose [dei leoni] fia il gramo / che li domava con dimestichezza.
= comp. da dis-con valore privativo e gramo (v.). disgranare
calvino, 112: anche il corpo del gramo ora buttava sangue per tutta l'enorme
(66): io vo in me gramo spesso ripetendo / in fra me stesso
dei modi signorili, pur nel vivere gramo. -stor. territorio o città o
, 112: anche il corpo del gramo ora buttava sangue per tutta l'enorme antica
/ sbuffa le sue tempeste; / gramo corpuccio viscido, / tappato in sempiterno
indietreggia, disperato, e mostra il petto gramo, tenerissimo. contro il fondo,
delle colorite parole (una fantasmagoria nel gramo cervello di lei), e la voce
di galoppo. calvino, 89: il gramo sbucò di tra gli alberi al galoppo
..., rannicchiato nel suo gramo soprabito estivo che il vento di gennaio gli
te nacqu'i'per liberar l'uom gramo, / di lesse virga, fronda
modo allor terrà lo sbigottito / commensal gramo? giù mandar nel gozzo / non può
da padroni nella piccola aia, sul gramo fienile, lasciando di buon grado ai meschi-
lutto, 'forse per influsso di gramo * afflitto '(o soltanto per il
. < = deriv. da gramo. graffiata, sf. ant
, grameggia. = deriv. da gramo; cfr. fr. gramoyer.
tuo belenza. = deriv. da gramo, sul modello degli astratti antichi in
. ant. e letter. l'essere gramo; afflizione, dolore; miseria,
mattezza. = deriv. da gramo. gramicidina, sf. farmac
. gram (1853-1938). gramo (ant. grammo), agg.
, 27-197: ognun piangeva doloroso e gramo. caro, 9-779: grami, addolorati
bruno, 37: converrà fors'a me gramo / monstrar scuopert'alla signora mia /
(581): renzo rimase lì gramo e scontento]. pascoli, 561:
un uomo abbeverato di sogni che fuggì gramo i civili. -sostant.
/ da far star lieto ogni affannato e gramo. -ant. pentito, dispiaciuto
(66): io vo in me gramo spesso ripetendo / in fra'me stesso
storia di stefano, 15-61: era gramo di quelo che dito avea. ariosto,
fa dir quel di ch'io son poi gramo. pasqualigo, 238: sono grama
264: non fu già mai narcisso tanto gramo / per dimandar merzé. -sventurato
, 6-1: farò tal provisione, che gramo sarà colui che l'averà tolte.
vivo nel fango, / sono un gramo rospo che sogna. saba, 4-19:
di fiasco, un nido; ritrovò quel gramo / rimbeccata e il calore.
/ dell'ire lor rabbiose fia il gramo / che li domava con dimestichezza.
d'italia a ora a ora buono o gramo. -pelle grama: v.
sì ciascun del fedo / suo porco gramo, che gli dan congedo.
pena sete /... nel mondo gramo. caraccio, 32-36: cagion più
/ ha la tristezza del mio viver gramo. d'annunzio, v-3-56: que-
attene; / e ciascheduno ancora abito gramo / portato n'ha quale a ciò si
, 1-53 (i-611): era tanto gramo e di sì poca lena.
. ecco no, con quel visuccio gramo / sotto il cappello troppo capriccioso.
il povero animale era ridotto... gramo per la fame. manzini, 11-49
. manzini, 11-49: mostra il petto gramo, tenerissimo. contro il fondo,
quel giardino, era assai piccolo e gramo. quasimodo, 61: tra muschi grami
, / per cui vedovo starsi / il gramo letto, e duro.
aspettava..., rannicchiato nel suo gramo soprabito. serao, i-874: vi
. pecchi, 2-84: vide il suo gramo libretto, già stinto e spaginato,
una specie di prigione a leticare un gramo pane. -che ha poca forza
venir dalle stive... un gramo strimpellìo di mandolini. e. cecchi,
cecchi, 9-289: così logoro e gramo ricordo, dopo tante glorie.
bocchelli, 9-43: nei giorni del gramo solstizio decem- brino, il mare chiama
quel meriggio,... quel gramo / vespro. 7. locuz
. 7. locuz. -fare gramo qualcuno: arrecargli danno. bruscaccio
figura, n. 22. -menar gramo: portare sfortuna. -ti possa menar
: portare sfortuna. -ti possa menar gramo!: come imprecazione. bocchelli,
bocchelli, 2-59: che ti possa menar gramo. c. e. gadda,
costui, specie da defunto, induca gramo. 8. spreg. gramàccio
io non sono stato se non un gramo peccatore al modo di tant'altri,
di fiasco, un nido; ritrovò quel gramo / rimbeccata e il calore.
strani / orgogli accampi in mezzo al verno gramo / o in fronte a calvi imperador
,... rannicchiato nel suo gramo soprabito estivo che il vento di gennaio
; / no di'stà cuintoroso ni gramo ni travacao / ni co le gambe
lei: no = denom. da gramo (v.) col pref. '
g. f. loredano, 11-28: gramo chi se ne intoppa in simili truffaldelli
ii-155: a te ritorno pur pentito e gramo, / come augellin dall'invescato ramo
ch'a te ritorno pur pentito e gramo, / come augellin dal- l'invescato
: non fu già mai narcisso tanto gramo / per dimandar merzé, com'io
/ per cui vedovo stassi / il gramo letto e duro. fagiuoli, 1-1-94:
e clama ad alta vose: « gramo si malfadado! ». proverbia super
aria. 24. penoso, gramo, disagiato (una situazione,
'l pomo per cui il mondo è gramo. leone ebreo, 297: la donna
comp. dall'imp. di menare e gramo (v.); cfr. lomb
immobilità. -che ti possa menar gramo!: v. gramo, n.
ti possa menar gramo!: v. gramo, n. 7. 41.
e un disonesto. — menare gramo: v. gramo, n. 7
— menare gramo: v. gramo, n. 7. — menare
/ orgogli accampi in mezzo al verno gramo / o in fronte a calvi imperador romani
non aveva trovato che i figliuoli di qualche gramo mercantuccio cui insegnare l'italiano o il
non so io perché, nel mondo gramo, /... guardate e attendete
anima ingombra. 2. particolarmente gramo, disgraziato, miserevole (una condizione
amaro, basso, cieco, defunto, gramo, tristo 0 malo mondo: l'
e non so io perché, nel mondo gramo /... guardate e attendete
. ghislanzoni, 16-83: quel tuo gramo nasicciuolo da micio. -nasùculo
in contrapposizione a quello di farina di gramo raffinato, detto bianco, tenuto in
, comp. dall'ingl. nep * gramo ', da [1c] otd
modo allor terrà lo sbigottito / commensal gramo? giù mandar nel gozzo / non può
cabaletta della 'pira'... il gramo bottone, che gli serrava ai fianchi la
: così, persone sparse in viver gramo, / tessute in volontà di sottil terra
del pescator, che è grimo e gramo, / e l'esca el magna e
frenetica prestezza, paderewski si avvicina al gramo, disperato fuggente federico chopin.
389: se ciò non fosse, questo gramo mondo / ch'è un punto un
non v'è essere vivente, per quanto gramo e tapino, al quale il buon
pianta). -anche: misero, gramo, stentato. spallanzani, 4-vi-533:
, 130: partissi il cavalier doglioso e gramo, / veggendo la duchessa piena d'
1-1 (65): io dolente son gramo e pentuto, / ch'io mi
di s. martino, quel gramo mezzo mandorleto riacchiappato per mezzo m un
sempre, mio povero avanzo, sei gramo, / ché adesso ti copre la polvere
el povero pantalon, e lu gramo vecchio se sfredirà. = comp
: forte di questo diritto, il gramo avrebbe potuto facilmente toglierla al rivale,
. fogazzaro, 10-423: vidi un gramo, sordido / prete di grandi e di
, dicendo con un suo sciapo e gramo sorriso d'infelice: « amici miei
lo 'ntelletto 7 e fui del fallo mio gramo e rimorso. boccaccio, vii-191:
scoverzirè el povero pantalon, e lu gramo vecchio se sfredirà. - eh,
se sfredirà. - eh, il gramo vecchio non si sfreddirà poiché voglio dormir
[in cielo] alcuno infermo, né gramo, né ran- curoxo, / né
, ma d'inverno, nei giorni del gramo solstizio decembrino, il mare chiama come
xliii-275: erode altiero già è fatto gramo; / somerso piange el perpetrato male.
/ nel sacro loto, sì che gramo e sozzo / ne surse poi. marchetti
calvino, 112: anche il corpo del gramo ora buttava sangue per tutta l'enorme
. ghislanzoni, 1- 115: il gramo sacerdote di apollo era giovane ancora, né
e1 sta de mala voluntate, irato gramo e spauroso. negro, 64:
non v'è essere vivente, per quanto gramo e tapino, al quale il buon
poiché già 'l vecchio corpo è grinzo e gramo, / né più le vuole il
sponesti, / conoscerà il tuo effetto gramo. ottimo, ii-370: raglino vescovi
. / a pien conoscerà 'l tuo effetto gramo, / pien di tormenti e di
cabaletta della 'pira',... il gramo bottone, che gli serrava ai fianchi
, 1-29: oi mi tapin, mi gramo, -ki'm caza, ki'm
udiamo venir dalle stive... un gramo strimpellio modo maldestro, o dilettantesco
guerrazzi, 4-1-64: lo interesse taccagno e gramo affunghisce il cuore. bacchelli, 1-iii-368
v'è essere vivente, per quanto gramo e tapino, al quale il buon dio
suo ammiratore fosse stato un bello ma gramo tirascene? = comp. dall'
/ no di'stà cuin- toroso ni gramo ni travacao / ni co le gambe incrosae
aiutarsi a vincere senza impazienze il suo gramo destino, rirandello fece ancora del teatro
ghislanzoni, 16-59: trasse fuori un gramo orologio di argento, unico ricordo di
/ per cui vedovo stassi, / il gramo letto e duro. -
, allora sozza modo stentato, gramo, campare fra mille difficoltà e
- anche sostant. m. gramo, 98: un americaneggiare di mezzi e
oro, gliela gittò in quel suo gramo copritesta. = comp. dall'imp