0 beveva alla brocca con grandi e rumorose gorga te, schioccando poi la lingua dalla
giunta un colpo lascia andare / sotto la gorga appunto al canaletto / giunse un rovescio
: d'un zucchero candito è pieno in gorga. soderini, ii-184: i torsi
e come egli ha piena la gorga, si sta su un pino e ridesi
prenda cuor di rana e mettaglisi nella gorga con una penna legato con un filo
, i-1-106: quando tu vedi la gorga che li enfia [al falcone] e
cuor di rana e met- taglisi nella gorga con una penna legato con un filo,
un colpo a menare: / sotto la gorga, a ponto al canaletto, /
carnascialeschi, 1-183: vuoisi tener la gorga ben purgata, / a voler che
mento, tanto è di distanza dalla gorga infin dove finisce il canal della gola.
quanti pedanti', dissero nel fondo della gorga, e partirono. -per estens
lassa / uscir cose fittizie de la gorga. 2. gorgia. -per
quanto aresti, non dico lingua, ma gorga, perché in gola per via di
la lingua fiorentina, / senza la gorga che dal volgo è usata. passeroni
apprese, / senza prender però la gorga ingrata. cattaneo, i-1-269: queste
libidini di pronuncia o piuttosto di gorga, né vengono imitate. pirandello,
invecchiati e tenacemente radicati nell'aspra sua gorga tedesca alcuni errori di pronunzia. 3
1-32: pigliato il liuto ci musica con gorga molto gioconda. chiabrera, 575:
canto dovesse essere con quei passaggi di gorga e con quei modi eccellenti di artificio
: con le tenere mollizie d'una gorga tutta di mele lusingava il silenzio della notte
sue lodi. roberti, x-88: con gorga mobile / tra il suono acuto e
queste cotali erbe a macerare in qualche gorga d'acqua. vita di s
. antonio abate [tommaseo]: una gorga d'acqua corrente, bella e limpida
. 5. locuz. -a piena gorga: avidamente, a grandi sorsi.
: benché bevano continua- mente a piena gorga, subito ricascano in tanta sete.
in tanta sete. -avere la gorga piena: essere sazio. machiavelli,
[l'avvoltoio] ha piena la gorga, si sta su un pino e ridesi
delle aquile. -avere qualcuno in gorga: provare forte antipatia per qualcuno,
terigi scudier... l'avea in gorga / per quel gran colpo che prima
. = deriv. per incrocio di gorga e gorgogliare; cfr. anche
vesiche o sini interni nelli quali gorga il sangue, et aere. =
et aere. = denom. da gorga; cfr. il fr. gorger '
rumorose gorgate. = deriv. da gorga. gorgazuòlo, sm. ant
gorgazuolo. = deriv. da gorga, sul modello di gorgozzuolo (cfr.
esclamazioni. = deriv. da gorga. gorgheggiatóre, sm. (femm
sillabe aspirate. = forma collaterale di gorga, per influsso del fr. gorge
volta dallo stesso etimo dell'ital. gorga (v.). gorgiare,
gorge 1 gorgia '(v. gorga e gorgia). gorgière, sm
di formazione espressiva); cfr. gorga e gorgia. gorgogliato (part
di formazione espressiva); cfr. gorga e gorgia (v. anche gorgozzo)
, s'ingorga nel profondo gorgo della gorga e fa eco nel petto. bocchelli,
può. = denom. da gorga (v.) 'canna della gola
disaggradevole. delfico, iii-543: la gorga, il palato, la lingua, i
libidini di pronuncia, o piuttosto di gorga, né vengono imitate, né debbono
offendono? delfico, iii-543: la gorga, il palato, la lingua, i
avea facto a modo de una bona gorga de falcone, dove natura venne manca
pigliato il liuto, ci smusica con gorga molto gioconda. gemelli careri, 1-iii-51
: se piaghe se generano in la gorga dello uccello,... mettile in
musica le tirate e i passaggi di gorga, come dicano, sono dilettevolissimi. oddi
, pigliato il liuto ci smusica con gorga molto gioconda. orlandini, xxxvt
canti carnascialeschi, 1-183: vuoisi tener la gorga ben purgata / a voler che l'
109: tutti questi vocaboli se pronunzieino in gorga, perché così li pronunziavano loro
, illuminava il porco a riflettore sotto la gorga tra le gambe davanti e la pancia
d'un zucchero candito è pieno in gorga / e riforbito s'ha gli artigli
, s'ingorga nel profondo gorgo della gorga. g. gozzi, i-23-58: quelle
un colpo lascia andare: / sotto la gorga appunto al canaletto / giunse un rovescio
i-1-463: le piaghe se generano in la gorga dello ucello... mettile in
città d'italia che nonf « ariano in gorga né mozzamente né aspramente né sci- inguatamente
. [dé \ gorger (v. gorga e gorgia). f
gorger 'liberare dalle impurità (v. gorga e gorgia), col sufi, dei
che smaniano e non tengono / nella gorga il loro verso. -per simil
che la becchi, cioè mettiglila in gorga. marsilio ticino, 4-33: per ricreare
'diminuire, cantar di gargante, di gorga o gorgia, accentuare, fiorizare';
, 1-327: s'empiono alcuni la gorga dello strapazzato nome di frate e lo