. { m'abbottàccio). ant. gon fiarsi; illudersi per soverchia
fr. boursoufler e ant. boutoufler * gon fiare '): di
, viii-143: volendo purgare la poesia dalla gon questa non ti fia caduta
augei da'tronchi morti / fug- gon pe 'l morto cielo. d'annunzio,
3-243: il pastello più piccolo, una gon dola di fronte a un
larghe e,... follicante e gon fiate maniche, che ha
sognar su quelle zolle, / ven- gon vispe giovanette / a danzar fra quelle vette
. c. bini, 1-28: gon un'occhiata i valletti son licenziati. codemo
achille. alfieri, 1-118: chieg- gon numi diversi ostie diverse. tommaseo [s
e di veleni ostrini, / pon- gon... molte e spaziose mense.
sino all'ottava essere buon seminare ten- gon per fermo. d'annunzio, ii-1122-tit.
e dall'opinion di virtù che trag- gon seco, presumendosi ch'ella discenda in essi
[5-iv-1982], 23: maran- gon con una punizione bomba dai 16 metri stampava
del mestiere delle muse e in para- gon della musica noncuranti della vita medesima, fossero
, non paventi, / che trag- gon da la man purpuree stille? p.
. / soggetto egli è che para- gon non ha. salvini, 39-vi-6: l'
pena assai, / ché gli ven- gon dal cuor pentitamente, / me gli ha
neo-grecismo: ecco le parole che val- gon le cose e le cose che valgon parole
zanotti, 1-5-208: i retori propon- gon per fine all'oratore non il 'persuadere '
/ com'altre pietre pun gon li diamanti. guittone, 7-27-44: vile
o principe o repubblica, costoro ten- gon dalla minestra. 12. dimin.
le grida, / vol gon le teste e si rifan lor sopra.
di ronzar inquiete, mentre si raccol- gon entro le penne, rinfoderando il pungolo che
ancora. i ghiri per queste ven- gon grassi e le rodono lasciando le scorze,
locuste. lippi, 6-51: spar- gon le rame in varia architettura / scheretn bianchi
alla miseria loro, / che sosten- gon martoro / da cosa via più vii che
avventura il mappamondo di edrisi a para- gon di quello di mercator. -che ricorda
.. / tigris e eufrates sur gon d'un letto / e 'ncontanente rompon compagnia
quintino. cesarotti, i-vii-83: ten- gon dietro a costor sotto la scorta / d'
: noi conosciamo piccoli possidenti che ten- gon piccole filande e che, pagati gli otto
disus. specie di razza (try- gon pastinaca) di notevoli dimensioni. ir
alabastro /... / sor- gon duo colli e duo fonti di latte.
re fa soffrire a coloro che ven- gon convinti di corruzione o di baratteria. pavese
quelli [strumenti] da corda ven- gon nominati da giulio polluce... la
poco di cera frale, non perven- gon lassù, dove n merito, fiameggiante più
fra gli ormeggi, le onde ven- gon blande a spianarsi sul lido lucente.
malinconia, la vista di quelle due saracinesche gon ate dallo spostamento d'aria
e d'ogni nave / prime scor- gon le vele. -stancare la cetra:
, di stralevare), agg. molto gon fio per la lievitazione.
padre un tolomeo, / un strolo- gon perfetto e d'importanza. -spreg
petto della nostra donna soccigne. c. gon -potare le parti secche o
soprattutto a opera di l. ara- gon e p eluard e con il primo manifesto
a mazza tentennanti, / si dol- gon, quel del figlio miscredente, / quel
somma agevolezza, e insinuati / sciol- gon repente i duri lacci, e tutti /
a. f. doni, 6-133: gon le forbici di dalida meretrice fu tutto tosato
ninfe l'asinel suo pavido / pun- gon col tirso, e lui con le man
è dall'ingl. wa [g \ gon 'carro coperto', a sua volta dall'
loco opposto, / quanto posson ten- gon loco varo. boninsegni, xxx-7-18: l'
son venuti i zatteri, che ven- gon giù per i fiumi con le zatte di