e rendevano più appariscente quella protuberanza o gnocco dell'osso del piede. moravia,
. da babbeo (con l'incrocio di gnocco * sciocco '). bibbio
aggredito e tutti i parenti si condolevano del gnocco susinoso lasciatomi in una guancia.
slataper, 1-22: buttandosi giù a gnocco in fila ordinata dalle palafitte, spruzzò
denari e attento a non passare per gnocco: trecento dinari, e allora getterai a
a guastalla. = deriv. da gnocco (come 4 spaghettata * da 4 spaghetti
ricciolini sulle tempia, e col suo gnocco di capegli sul sopracciglio sinistro. calvino,
di protoplasma che sarebbe una specie di gnocco di polpa con un nucleo in mezzo.
e tutti i parenti si condolevano del gnocco susinoso lasciatomi in una guancia.
. de marchi, i-786: un gnocco di piombo se lo sentiva in fondo
: tacque un po', con un gnocco alla gola pure lui. 4
in questa cosa / vi mostrate uno gnocco e un bighellone. fagiuoli, 3-5-123:
fusse un brutto sciocco, / tanto gnocco /... che non sappia quale
. palazzeschi, 3-34: pezzo di gnocco che non sei altro, e che credevi
denari e attento a non passare per gnocco: trecento dinari, e allora getterai
a bordo. 5. bot. gnocco d'autunno: varietà autunnale di pere
caravella, la cosima... il gnocco d'autunno. 6. locuz
. 6. locuz. -a gnocco: secondo la forma di questo impasto
rubiconde o s'aggiustava sul naso a gnocco. moravia, vii-428: il naso soprattutto
, livido, con la punta a gnocco sormontata da un brutto neo marrone.
pasta gnocchi. -prendere, pigliare lo gnocco: impermalirsi, adombrarsi. -rimanere
, adombrarsi. -rimanere come un gnocco sulla forchetta: rimanere allibito, senza
: au'udir questo io rimasi come un gnocco sulla forchetta! 7.
bologna. = deriv. da gnocco; cfr. ven. gnocolar.
paura. = deriv. da gnocco. gnòme, sf. ant.
. (plur. -chi). gnocco. — al fìgur.: scimunito,
essere. = forma eufonica di gnocco (v.). ignominia
. f. frugoni, iv-448: il gnocco vien informaggiato dalla mano, che 'l
quell'in- formaggiatura che si fa al gnocco; stia pur che tal sorte di
che si mangi asciutta. -ant. gnocco. - maccheroni alla chitarra: v.
matuffo, sm. tose. gnocco di farina di granturco, condito con
mala parata, lasciavasi cader come un gnocco: ghioldi -in questa -mollan- dosegli il
tocco / che d'un giallo pero gnocco, / poetessa mia garbata, /
, non la manda giù come un gnocco. ma le cose che chiamansi soprannaturali
compatta. santi, una specie di gnocco di polpa con un nucleo in mezzo.
. dall'imp. di pappare e gnocco (v.). pappagnóne,
dono al can famelico / di qualche gnocco grosso. -biscotto inzuppato.
che roba è questa? niente pi- gnocco. uno che deve andar sotto. chiama
il garofano, la giugnola, il gnocco d'autunno, il rubino e il verdino
flagranti; ma poi cacciò giù un gnocco che aveva in gola e soggiunse: «
quando fusse un brutto sciocco, / tanto gnocco... /...
baston date di piglio / e sul gnocco lo menate, / finché pesto noi mirate
guance rubiconde o s'aggiustava sul naso a gnocco o su gli orecchi il sellino o
. di stru [ma \ e gnocco (v.), sul modello di
allorino: topino. 4. gnocco di patate (ed è usato per lo
. 8. gastron. tose. gnocco da cuocersi in brodo (e per
date in ciampanelle, e fate il gnocco, / se volete vedere un bel
mi vagheggio, mi guardo e son sì gnocco, / ch'e'mi par d'
canèderlo, sm. gastron. grosso gnocco di pane, latte e carne,
chilometri. = forma femm. di gnocco. gnostica [anche
di grossa polpetta cotta in brodo: gnocco (cucina tedesca). dal vocabolo tedesco
travaglio, / dovea chiamarlo addirittura un gnocco. gnogna, sm. invar
comp. dall'imp. di mangiare e gnocco. mangialucèrtole, agg. che si
rabaton, sm. invar. gnocco di ricotta e spinaci, specialità tipica