/ ella con preghi differendo alquanto / giva il morir, sin che pietà si mosse
con amo adescatóre / la dolce vita insidiando giva. baldini, i-210: i fanti
, e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio. buti [
la ingegnosa pecchia al primo albore / giva predando ora uno or altro fiore. ariosto
qual con ali di mille colori / giva le sparse rose ventilando, / qual
così ferito. frezzi, i-9-98: giva ansiando come fa la cagna, / a
ape ingegnosa che cogliendo / se 'n giva il mèl per que'prati fioriti, /
rugiadosa / de'più soavi fior, succhiando giva / il nettare gentile ape ingegnosa.
tra gli altri più nobili davante / giva di palemon tutto l'arnese, /
, / che ansando ed anelando intorno giva / ai nuziali letti. monti, 162
, 447-un'ape ingegnosa che cogliendo / sen'giva il mèl per que'prati fioriti
, / si spiegò in parte e giva ventilando / sì ch'ad un ramo avviluppossi
fronte. boccaccio, iii-9-40: ella si giva onesta e vergognosa, / con gli
2-10-32: battendo l'ale basso basso giva, / né mai spiccava da terra le
tra gli altri più nobili davante / giva di palemon tutto l'arnese, / a
/ tal per la rena giù sen giva quello. boccaccio, viii-3: 'bulicame'da
col suo carro avanti procedeo, / dovunque giva lo cielo infiammando. ariosto, 31-23
, 6-3-282: e la sorte per me giva al contrario, / ma giri pur
un calle, / che al tempio giva, or disusato: andiamvi. / tutto
campò el terzo. bembo, 1-164: giva solo per via, quando da lato
11-32: stando intorno a colei che innanzi giva, / come i novizi intorno al
, 22-91: mentre così pensando seco giva, / venne in quel che cercava
/ e sanza alcun riposo ognor ringhiando / giva di 2 — battaglia, iii
ch'a riva a riva / pescando giva, sanza navicella, / per una
, /... / sen giva marella. ser giovanni, 152: veston
conche marine da quelli spiccando, / giva la donna mia con altre molte.
mille volte..., e giva a contentare questo, e quello nascoso per
, 22-91: mentre così pensando seco giva, / venne in quel che cercava
di subito e in istante / al verzuè giva, e la cucciola avante. faldella
tiene in muda. boccaccio, vi-299: giva correndo sì velocemente / dietro ad un
/ dietro ad un daino ch'avanti li giva, / che parea che volasse veramente
purg., 33-16: così sen giva; e non credo che fosse / lo
: non men vago di lui sen giva enea, / sì degnamente, e sovra
, / e cerca tacque ove pria giva a nuoto. scalvini, vi-82:
/ quel ferro almo e gentile / giva più volte a ripulirsi i denti.
alla verzura / gli odor diversi depredando giva, / e di tutti faceva una
. marino, 310: spaziando sen giva / per la stagion fiorita / la
fido il mio destrier pian pian men giva; / e muggìan tonde irate in
in die. petrarca, i-2-4: giva 'l cor di pensiero in pensier, quando
/... ansando ed anelando intorno giva / ai nuziali letti, e tutto
iura, e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio, /
per le vie frequenti / della città giva costei, le chiome / discarmigliando e la
e il chiamò caio malchino, / perché giva disciolto e scinto tutto.
ancoi ». boccaccio, iii-6-26: qual giva di dietro e qual davanti, /
impresso, / per sentier più silvestri / giva correndo invano, / distruggitore acerbo di
e composto. petrarca, i-2-6: giva 'l cor di pensiero in pensier,
albuscelli, d'umiltà vestuta, / donnescamente giva e s'ingegnava / di più
la notte, / e nel suo cuore giva immaginando: / -chi sare'que'che
luogo. boccaccio, iii-1-15: dovunque giva lo cielo infiammando. d. bartoli
, in compagnia di cari / entusiasmi io giva cavalcando / per una via meravigliosa.
giorno sopra l'isola d'arno egli giva a falconare. pascoli, 1004: sognava
. mamiani, 1-30: sopra agili destrier giva una turba / di garzonetti, chi
guarda, guarda! »; / e giva per le mura tutto 'ntomo / dicendo
infinite appresso / querele il re di sarzasene giva, /... / or
pe 'l caldo, e qua e là giva in capelli, / gridando, mentre
gelo. marino, 310: spaziando sen giva / per la stagion fiorita / la
: molto a me, mentr'io ne giva, il core i fluttuava.
fido il mio destrier pian pian men giva. d'annunzio, i-682: pro-
borsetta sorgeva il canale cistico, che giva a scaricarsi della bile, ed a
schieramento. boccaccio, iii-6-26: qual giva di dietro e qual davanti, /
, 144: fornicando finestre un dì sen giva, / quan- d'ecco ergendo ad
, vi-180: verso un bosco sen giva soletta; / né lì guari lontano
, e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio / e chi
da lato al mercatante... e giva a contentare questo, e quello nascoso
incendi la coltura perseguitata e fuggiasca ancora giva qua e là lasciando di sé desiderio
che tra gli spenti ad abitar sen giva. verga, ii-73: l'autunno
iii-2-25: mentre ch'elli in cotal guisa giva, / per avventura davanti al pietoso
. /... in giù stillando giva / per la lor faccia immortalmente esangue
una gran bandiera fatta a giuochi / giva stracciato il re de li pedanti.
apriva, / or col ventaglio giocolando giva. tommaseo, i-441: due bambini eran
e gioconde, / l'alma se'n giva pellegrina e sciolta. leopardi, 5-1
prese il suo destrier ch'intorno / giva pascendo, ed andò contra il giorno.
: gire ha queste voci: gite, giva o già, givi, giva o già
gite, giva o già, givi, giva o già, givamo, givano o
iscinta e scalza... / giva la donna mia con altre molte.
. g. sacchetti, ix-148: giva la barca mia soave e cheta /
. alla volta di genova se ne giva. l. martelli, 1-189: tosto
esercitare. cantari cavallereschi, 102: giva ambasciatore in inghilterra. 8
) / altero in cor me'n giva, e tristo a un tempo.
sant'alessio, v-30-137: et mo que giva cogitando? iacopone, 24-53: si
luna / sotto le piante mie rotando giva / con altre stelle erranti ad una ad
volto avendo all'assalto ogni pensiero, / giva apprestando i bellici instrumenti. chiabrera,
in compagnia di cari / entusiasmi io giva cavalcando / per una via maravigliosa.
jacopo d'appiano infermatosi gravemente se ne giva fra i più. -gire a
fanciullo sono giocare alla / sen giva, e chi seguendo sacerdozio.
: e astrolabi e girelle anelando intorno giva / ai nuziali letti. abbondano
a scacchi e a rosette, / giva a impetrar da augusto a i dotti il
e chi ad amfo- rismi / sen giva e chi seguendo sacerdozio. daniello,
pe 'l caldo, e qua e là giva in capelli, / gridando, mentre
/ e trombe e lancie e barde innanzi giva: / questo è quel di savina
... / via se ne giva per esser primiero. capellano volgar.,
/ ma per guidar dove la donna giva, / il suo signor, da
144: non gustando alcun riposo, giva mancando in essi la speranza di buona
. [tommaseo]: questa gente giva inarmata a combattere, non avendo mestieri di
], / che ansando e anelando intorno giva / ai nuziali letti, e tutto
, xliii-438: in mar si miss'e giva sopra l'onde, / del piè
, / ver'la piazza ei se ne giva. guerrazzi, 1-447: sbigottiti dallo
tempio, ove per altro ingegno / giva e per altro effetto a passo in prova
la ingegnosa pecchia al primo albore / giva predando ora uno ora altro fiore.
. petrarca, iv-1-41: l'un giva inanzi e due venian dopo. esopo
e in duo pezzi la spada ne giva. mannelli, 129: mitridate fuggì
nelli importanti negozi del mondo, ma giva però destramente intertenendosi. compagnia della lesina
finiguerri, 81: la nostra barca giva tanto presta / che, se punto
fosse intromessa al papa, se prima non giva a chieder licenza dal cardinale. bùgnole
che tra gli spenti ad abitar sen giva. d'annunzio, iii-1-308: sì,
e chi con istromento: / saltando giva la gente a solazo. boccaccio,
'iura'e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio. ottimo,
, a'cui vigili occhi non isfug- giva alcun moto delle due lame. e si
, xxxviii-18: per vederla ancor larvato giva / al bel paese ov'io già fui
lato manco. loredano, 5-236: giva [marte] per tutti i lati /
. petrarca, iv-1-42: l'un giva inanzi e due venien dopo / e
i... i via se ne giva per esser primiero. b. giambullari,
farsi una ghirlanda la mia clori / giva cogliendo vari e vaghi fiori, /
vide. caro, i-266: se ne giva leggiermente saltellando, e come scegliendo sentiero
con licenziosa ardita mano / solleticando! giva, o il fianco o il seno /
gola, / e tirandosi me dietro sen giva / sovresso l'acqua lieve come scola
, inf., 14-27: quella che giva 'ntorno era più molta, / e
e raffazzonate. caporali, ii-84: giva ricordando a quei maestri / che per
altri miei regni a rischiarar se 'n giva. leopardi, 33-58: il sole
suo pastore, / senza guida sen giva e senza legge, / lusureggiando un gregge
: mal suo grado il piede inanzi giva, / sì come nave ch'improviso e
il saramento. petrarca, i-2-5: giva 'l cor di pensiero in pensier,
ch'errante / altre imprese cercando in asia giva, / stanco dal mareggiar, fermò
. a riva a riva / pescando giva sanza navicella / per una cheta e chiara
/ dei ricchi doni ond'ei sen giva adorno. manzoni, fermo e lucia,
/ cinta in vii gonna e sospirosa giva / bella dei cori altrui mendicatrice.
inf., 14-26: quella che giva 'ntorno era più molta, / e
fra l'armi avvolto / certo sen giva un dì, volgendo gli anni, /
. che... se ne giva leggiermente saltellando. pindemonte, iii-526:
epicuro, 11: ella, giurando / giva sempre negando quel ch'ai fine /
ch'il dì seguente alle ventidue ore giva il marito fuori ad un suo podere.
sua meta / i veloci corsier spronando giva, / lunga parve a ciascuno ed inquieta
4-52: rivoltato a'suoi disse ch'ei giva / a procurar anch'ei sorte migliore
sepolto pastor,... / sen giva desioso e 'ntento / di ritrovarsi tosto
e alla verzura / gli odor diversi depredando giva, / e di tutti faceva una
gesto pellegrin e moderato / bartolomea catania giva nante, / seco innocenzia col viso
s. alessio, xxxv-1-23: mo que giva cogitando? / de la molge remaritando
il drago / l'immensa mole sua giva volgendo. passeroni, 1-147: sì
amante suo, che per lei sen giva disperato, sentivasi tutta per pietà di
dante, infr, 14-25: quella che giva 'ntorno era più molta, / e
menato alle forche,... sempre giva ricordando i meriti suoi e chi lo
amo adescatore / la dolce vita insidiando giva. 3. corpo celeste,
in su una nube ardente / men giva contemplando al me'possea. pascarella,
spesse. poliziano, 1-710: se ne giva a spasso alla fontana / calpestando l'
data. / -stu non venivi el pan giva muffando. lanci, 5-50: -se
e naccheri. boccaccio, vi-303: giva andando sopra il ruscelletto, / e zizzola
negletto / hettore squarciando molti de'greci giva. guarini, 134: levaci la
, e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio / e chi
, se nel sen della sua donna e'giva, / va della terra ad incontrar
meo pigliando / e svariando -la memoria giva, / un'in- ver nobel figura
farsi una ghirlanda la mia clori / giva cogliendo vari e vaghi fiori, / tra'
, / tal vaghezza soave ed amorosa / giva le labbra colorando e 'l volto.
amo adescatore / la dolce vita insidiando giva. -con riferimento ad animali non
/ che (tua mercé) pur giva in lungo oblio. chiabrera, 2-1-1
che il sguardo non offeso al fondo giva. benivieni, xxx-10-78: il miser
amo adescatore / la dolce vita insidiando giva. -proprio del mare, delle
tristezza / scosso prometeo a consultar sen giva / l'oracolo materno, onde a'
s. alessio, xxxv-1-28: tuttavia se giva orando. giamboni, 147: orare
suon dolente e pio / querelando sen giva. cesarotti, 1-xxvii-53: a tale
caro, i-266: se ne giva [la capretta] leggiermente saltellando,
ornò la chioma. cariteo, 390: giva senz'arme pallade e danzava / con
con licenziosa ardita mano / solleticando! giva, o il fianco o il seno /
il pastore a la gregge / ciascun giva scorrendo la pasciona, / senza timor
passo lento / innanzi al popol suo giva il prelato. manzoni, pr. sp
/ che sopra quel veron cotanto altiero / giva cantando a passo per diletto. de
graf, 5-479: di beate / speranze giva confortando al passo / ultimo e duro
. b. corsini, 3-1: giva l'umida notte a cheti passi / del
/ tal per la rena giù sen giva quello. bufi, 1-386: 'le
: la ingegnosa pecchia al primo albore / giva predando ora uno ora altro fiore.
/ romoreggiando per le secche stoppie / giva inseguendo e ne le tese reti /
. chiabrera, 1-iii-4: se ne giva pedon, ché, \ di baiardo,
gesto pellegrin e moderato / bartolomea catania giva 'nante. arici, ii-50: tien
/ lungo il mare io me ne giva. testi, i-53: pena che può
/ tal per la rena giù sen giva quello. / lo fondo suo ed ambo
giva / alcidamante in lucida armadura / con un
stessa vergogna. cesarotti, 1-xxxiii-107: io giva / errando nei rigiri di quel vasto
: posta la via dritta in abbandono / giva per strade incognite e perplesse. saraceni
muscettola, 89: se ne giva tutto borioso e pettorato dioscoro per ricevere
s. alessio, xxxv-i-28: tuttavia se giva orando / et ad deu se pigitanno
, inf., 14-25: quella che giva 'ntomo era più molta, / e
usciva / dalle purpuree gote, errando giva / con la barchetta sua di fiondi cinta
, / pompeggiando il cavai se stesso giva, / e avea dietro e dinanzi
adorno, / ed uno strale aurato giva mostrando intorno. alfieri, xiv-2-250:
meo pigliando / e svariando -la memoria giva, / un'inver nobel figura restando
la ingegnosa pecchia al primo albore / giva predando ora uno ora altro fiore. tasso
finiguerri, 81: la nostra barca giva tanto presta / che se punto di
punto, / seco d'amor si giva a lamentare. -con valore di
. alessio, xxxv-i-23: et mo que giva cogi tando? / de
..., stando a venezia, giva non di rado a filosofare, specolare
chiabrera, 1-iii-340: tal se ne giva in ben dorato arcione, / a
: intorno intorno a lei [ipocrisia] giva un matto / e i fiori e
, spostato. caporali, i-60: giva attorno un'anfora di legno, recata
stava quasi che stordita, / né giva avanti né 'ndietro tornava; / e sì
'e chi ad amforismi / sen giva e chi seguendo sacerdozio / e chi regnar
meo pigliando / e svariando -la memoria giva, / un'inver nobel figura restando
dì a carlo. caporali, ii-20: giva in mezzo il cavai, fra due
al suo pastore / senza guida sen giva e senza legge / lusureggiando un gregge.
s. maffei, 7-io: certo sen giva un dì, volgendo gli anni,
ristorano. cesarotti, i-xxxm-107: io giva / errando nei rigiri di quel vasto
s. alessio, xxxv-i-23: mo que giva cogitando? / de la molge remaritando
ape ingegnosa che cogliendo / su 'n giva il mèl per que'preti fioriti, /
s. alessio, xxxv-i-23: mo que giva cogitando? / de la molge remaritando
la ingegnosa pecchia al primo albore / giva predando or uno or altro fiore. ariosto
/... e'capei rispianando / giva dicendo: -mai sì be'capelli /
che ritiene il nome dell'isola, giva mettendo insieme quel nervo maggior di genti
tenne il tutto. caporali, ii-20: giva in mezzo il cavai, fra due
, 216: il figliuol. di mago giva a caccia, / qual oltra il
qual con ali di mille colori / giva le sparte rose ventilando, / qual la
e qual con ali di mille colori / giva le sparte rose ventilando: / qual
mar ch'era in tranquilla calma / giva rotando assai leggiadramente, / e lo
in quella guisa / che il profeta mosè giva al ro- vetto. monti, x-1-89
'iura'e chi ad amforismi / sen giva e chi seguendo sacerdozio, / e chi
pieno, / che sovra un bastoncel giva appoggiando / le membra che pa- rean
detto f e fra. sse stesso giva mgumando. corona de'monaci,
/ romoreggiando per le secche stoppie / giva inseguendo e ne le tese reti /
/ tal per la rena giù sen giva quello. idem, purg., 22-150
rauco suon del rustical suo corno / giva al sonno togliendo il buon sileno / i
a 'iura'e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio, /
cantava e chi con istromento: / saltando giva la gente a solazo. ovidio volgar
1'penso uando giovinetto fiore / errando giva fuor d'ogni salute; e penso
, un dì che 'l mio consorte / giva alla caccia sol per il paese,
di s. alessio, xxxv-7-28: quando giva mendi causa? '
vide prima che... se ne giva leggiermente saltellando, e come scegliendo sentiero
scaccafava, /... / giva a impetrar da augusto ai dotti il pane
95: pietro doloroso / cristo cherendo giva, / gisse a scaldare al fuoco
d'umiltà ve- stuta, / donnescamente giva. gadda conti, 1-521: a passetti
tristezza / scosso prometeo a consultar sen giva / l'oracolo materno, onde a'
e gioconde, / l'alma se 'n giva pellegrina e sciolta. -sciolto dal
la provvidenza che tal cura avea / e giva ricordando a quei maestri / che per
iura e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio, / e
mio. boccaccio, ii-1-20: troiolo giva, come soglion fare / i giovinetti
, / e tirandosi me dietro sen giva / sovresso l'acqua lieve come scola.
quello che può. spontone, 1-165: giva aspirando a cose sì grandi che nessuno
. garzo, 22: poi che giva sì cercando, / in san francescofu scontrata
. de'mori, 1-146: l'usignolo giva sco- tenaosi tutto e con le picciole
/ dei ricchi doni ond'ei sen giva adomo. alfieri, 4-87: tanto
in su una nube ardente / men giva contemplando al me'possea. -sostant.
bibamus', con allegro viso, / e giva attorno un'anfora di legno.
/ che tra gli spenti ad abitar sen giva. gionsi cum pena breve, mite
. poliziano, 1-710: se ne giva a spasso alla fontana / calpestando l'er-
l'aria di dolci voci / e giva tessendo fior puri con erbe novelle /
di s. alessio, xxxv-i-28: se giva orando / et addeu se pigitanno, /
, / né l'ambra in paragon giva secura / con lo splendor degl'increspati cre-
suo muletto, a piede se ne giva col detto gentiluomo romano. manzoni,
mal condotto. spontone, 1-296: ei giva a tutt'ore mendicando nuove occasioni di
'iura'e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio, / e
il soldan de gli accenti a solatìo / giva su per mugnone in vista fiera.
e presta, / del popolo vulgar giva permisto. de jennaro, 102: così
: con licenziosa ardita mano / solleticandol giva, o il fianco o il seno /
, / e tirandosi me dietro sen giva / sovresso l'acqua lieve come scola
due mila soldati di sopraccollo, se ne giva correndo le acque di villafranca sino al
sorte, / tal cantando sen giva il divin coro / dei cori umani a
per non lasciarsi / da lor veder, giva per tutti i lati / animando i
dal piede e spasimante doglia / pel corpo giva. -che suscita agitazione, affanno.
spasso. poliziano, 1-710: se ne giva a spasso alla fontana / calpestando l'
fra l'orror del sotterraneo speco / giva a bel passo alla nutrice accanto,
andato all'aria l'attentato, / giva com'un spander per indagare / se di
/ che tra gli spenti ad abitar sen giva. -in una sineddoche.
idem, i-221: multi. nde giva ferendo e spetterrando a terra feruti.
il capo. caporali, i-60: giva attorno un'anfora di legno, /
/ conche marine da quelli spiccando, / giva la donna mia con altre molte.
, 2-10-32: battendo l'ale basso basso giva, / né mai spiccava da terra
de'mori, 1-146: l'usignolo giva scotendosi tutto e con le picciole penne
s. alessio, xxxv-i-23: mo que giva cogitando? / de la molge
, 2-117: mentre al fiume / io giva per spruzzarmi, io vidi un lupo
si stava quasi che stordita, / ne giva avanti né 'ndietro tornava: / e
. gherardi, lxxxviii-i-618: rubin voglioso si giva vagando / per vedere o sentir qualche
de'mori, 1-84: questi lascivamente ne giva carpendo intorno le tenere erbettine di sotto
la munda pudicitia. ariosto, 12-75: giva in fuga il destrier di timor pieno
. alessio, xxxv- i-28: quando giva mendicando, / lu su talentu condonanno.
22: poi che [santa chiara] giva sì cercando, / in san francesco
. marino, 1-1-61: dovunque ne giva, il superbetto [amore] / rubava
s. alessio, xxxv-i-28: quando giva mendicando, / lu su talentu condo-
. poliziano, 1-710: se ne giva a spasso alla fontana / calpestando l'er-
peccatrici / tal per la rena giù sen giva quello [il fiumicello]. livio
cogliea le piante / e, dovunque ne giva, il superbetto / rubava un core
conche marine da quelli spiccando, / giva la donna mia con altre molte. boiardo
). dolce, 9-49: giva la chioma de la bella testa / sparsa
e alcune buone cene, se ne giva vantando, mostrando a ciascuno una turchinetta
per fuggire i vampeggiaci raggi / sen giva fra le fronde su per l'erta /
per non lasciarsi / da lor veder, giva per tutti i lati / animando i
e pieno / che sovra un bastoncel giva appoggiando / le membra che parean venir
quale con ali di mille colori / giva le sparte rose ventilando, / ual
. fra giordano [crusca]: giva burbanzoso, zazzeruto di lungo e intrigato
fra giordano [crusca]: giva burbanzoso, zazzeruto di lungo e intrigato