arturo... curatisi de'popoli, giudicai questa guerra dover esser saltò con lui
. l. salviati, 11-24: sempre giudicai cosa indegna di luogo di tanta gravità
[insetti, bachi] un cibreo che giudicai appetitoso, lo offersi al mio falco
quello che si fosse, inciprignire, giudicai ben fatto... di dovergli
. giamboni, 19: e colui giudicai ancora più bene avventurato, che in
svariati nomi). 7-2-371: giudicai esser ben fatto di proceder modestamente
v-44: il frate, com'io giudicai dal calvo della sua tonsura e da'
di tutto il suo corpo: anzi giudicai che sotto non vi dovessero essere cenci
vinte città, rotte schiere infinite; / giudicai d'aver fatto quanto basti / a
assai di moro, e rabicani, / giudicai la più parte, p. bardi
di questi innocenti animaluzzi un cibreo che giudicai appetitoso, lo offersi al mio falco.
figliuoli in modo mi sbigottivono, che io giudicai che fusse da dare tale forma allo
, per la prima volta, mi giudicai capace di una azione violenta.
mi sforzai di condizionare la locuzione secondo che giudicai convenirsi a quelle declamazioni, portate tutte
dimensione di tutto il suo corpo: anzi giudicai che sotto non vi dovessero essere cenci
, e conferendola con la scrittura, giudicai essa scrittura essere debole e manca,
, v-44: il frate, com'io giudicai dal calvo della sua tonsura e da'
fusse. pallavicino, 8-vu: non giudicai temerità il pubblicar nelle stampe ciò che
redi, 16-iii-205: a prima vista giudicai che fosse una viperetta; ma due
per beltade le predette due; ond'io giudicai ch'ella fosse donna del detto pomo
avuto corpo. galileo, 3-1-443: giudicai dover la sustanza della calamita esser non
più e diverse altezze,... giudicai assieme col perito che tali scheggiature non
avesse giudicato. galileo, 3-1-n: giudicai... comparir pubblicamente nel teatro
ii-31: or, signor mio, perché giudicai che la vita di adriano andrebbe di
, xii-193: mi versò un vino che giudicai, al primo sorso, inacidito.
quello ch'e'si fosse inciprignire, giudicai ben fatto, usando contra lui stesso
della gioia! sbarbaro, 1-120: giudicai allora dovermigli fare all'incontro [al
: questo progetto mi atterrì e lo giudicai tosto ineffettuabile. = comp.
questa difficoltà fino a quel segno che giudicai di poter fare senza ingerirli sospetto di
cappelli; dai modi e dai vestiti, giudicai che fossero due agenti investigativi.
italiana, e conferendola con la scrittura, giudicai essa scrittura essere debole, e manca
per ancora non ci era espressa, così giudicai che fosse per esser tenuta leggerezza il
del vostro amore, il quale dianzi giudicai grandissimo, fermo e vero, et
venuta alle mani,... giudicai di dover farla più comune donandola alla
e possanza di quel mal pedante, giudicai che il mio meglio fussi di dare un
. n. franco, 7-155: mi giudicai essere stato tardissimo e l'amante essere
amo. landò, 2-80: cosa miraculosa giudicai l'astuzia di quel pesce che melanuro
di vivere o di poter operare, mi giudicai obbligato di scrivere alcuna cosa indirizzata meramente
quali incominciavano a disturbarmi... giudicai ch'ella avesse una di quelle naturali occorrenze
vivere o di poter operare, mi giudicai obbligato di scriver alcuna cosa indirizzata meramente
sua elena. gemelli careri, 1-iv-145: giudicai che non sia già un puro zelo
genova. della casa, ii-151: giudicai che niun altro avesse più particolar servitù
e camminando ancor io per conghietture, giudicai essere il patatas e ne mandai alcune
-fito cambio ai portatori:... giudicai più sicuro di seguir pedone. misasi
ozio. straparola, 8-1: giudicai tra le umane creature non trovarsi il
di spagna. baretti, 6-161: giudicai bene di farmi venir dietro a cavallo
mare gli alti monti aparire, prestissimamente giudicai e conobbi essere pervenuto alla graziosissima terra
un piccolo fuoco d'un legno che giudicai ginepro o cipresso. pasolini, 13-180
italiana e conferendola con la scrittura, giudicai essa scrittura essere debole e manca e
veridici. gemelli careri, i-iv-145: giudicai che non sia già un puro zelo che
/ cavezze assai di moro e rabicani / giudicai la più parte. baretti, 6-102
la minuta rassegna della mia cameretta e giudicai fin d'allora ch'ella era stata il
cosa la minuta rassegna della mia cameretta e giudicai fin d'allora ch'ella era stata
: questi due, invece, subito li giudicai due rifiuti fisici, due scorfani.
, 5-264: da quel tempo in qua giudicai esser tenuto d'amarla ed onorarla sempre
della parrucca. parini, 674: giudicai che sotto non vi dovessero essere cenci,
dolore né sentendomi sgocciolare gran sangue, la giudicai una scalfittura più che una piaga.
diverse altezze, presi animo e giudicai assieme col perito che tali scheggiature non
, pred. duto gambello fusse zoppo giudicai, percioché torme di f. m.
: che il perduto gambello fusse zoppo giudicai, percioché, torme di tre piedi
inducono. della casa, ii-151: giudicai che niun altro avesse iù particolar
tensione al setale. a primo tratto lo giudicai un barbo grossissimo. =
né sentendomi sgocciolare gran sangue, la giudicai una scalfittura più che una piaga.
. g. grimani, lxxx-3-893: giudicai... buon consiglio l'eccit-
posizione sottostante. spallanzani, 4-i-355: giudicai che la caverna avesse immediata comunicazione con
f. m. zanotti, 1-4-351: giudicai che, secondo lui,...
, o signor mio, mercede, / giudicai tu, ch'i'vò per me
gli enfiamenti. morgagni, 215: giudicai questi [tumori] d'indole in gran
più tosto che al comando di lui giudicai di poter ascrivere. uazeglio, 5-227:
fosse sopra. parini, 674: giudicai che sotto non vi dovessero essere cenci né
l. bellini, 5-1-155: io non giudicai disdicevole all'anatomica maestà a trescar come
trovato così di sbalzo; ed io non giudicai opportuno di difendere la verginità de'miei
così di sbalzo; ed io non giudicai opportuno di difendere la verginità de'miei piedi
redi, 16-iii-205: a prima vista giudicai che fosse una viperetta. carducci,
dovrei dire due dee, così subito giudicai non appena ne scorsi le forme e i
diverse altezze; presi animo, e giudicai... che tali scheggiature..
della patria, e, come lo giudicai sempre, di buon naturale. tom
a un quasi inapprezzabile fruscinio, che giudicai prodotto dalle babbucce del mio ospite.