aloe, che li giapponesi chiamano « giucò » e li portughesi « agila ».
d. battoli, 36-23: mai non giucò, e neppure conosceva la faccia,
credea, / mi dibattè, perché e'giucò di schiena; / io mi lasciai
d'èrcole, stando ozioso e feriato, giucò a dadi. garzoni, 1-401:
del popolo dinanzi al conte guido novello giucò a una ora a tre scacchieri co'migliori
e quivi a bisca aperta / si giucò fino i soldi dell'offerta. milizia,
, / mi dibattè, perché e'giucò di schiena; / io mi lasciai cader
, 7-12: dinanzi al conte guido novello giucò a una ora a tre scacchieri co'
con tre buon giuocatori a tre scacchieri / giucò, e vinse i due, e
. g. villani, 7-12: giucò a una ora a tre scacchieri co'
suo letto tornava. malispini, 156: giucò a una ora a tre scacchieri co'
del popolo dinanzi al conte guido novello giucò a un'ora a tre scacchieri co'migliori
tutto il suo tempo non vi si giucò. = dal lat. expensàre