il fuoco della cucina ardeva, la gigia friggeva, arrostiva, ripestava, ogni
. comisso, 1-147: la vecchia gigia oziosa, accanto al fuoco spento,
'gagliardo, rubizzo '. -'la gigia bisognava vederla quando la era giovane:
della religione. settembrini, iv-435: gigia mia, ti desidero, che quest'anno
al codione. settembrini, 1-84: la gigia ed io eravamo sempre attorno al bimbo
23 luglio, mia dolcissima e diletta gigia, ecco compiuto un mese dal mio arresto
ancora una settimana e mezza, e gigia batte alla porta. quel tuo entrar un
dolcezza. settembrini, iv-110: o gigia mia, o cara compagna della vita
portatili. comisso, 1-148: la gigia friggeva, arrostiva, rimestava, ogni tanto
buono. es.: * la gigia si matricolerà per levatrice in questi giorni
fastidio e con gli imperversamenti de la gigia; tanto che fra l'una e
! fiore è incanutito, la vecchia gigia l'ebbe un barrocciaio di pracchia e
grinzosa. es.: 'la gigia vuol far la milordina, e non si
1-67: quel lusso non le veniva alla gigia né dallo scarso peculio della famiglia,
. pratesi, i-99: per la gigia il vero non era il fatto in
fucini, 28: cinque minuti dopo la gigia... rispondeva soffiando e
eterna fama; / te rimirando, gigia, rigidissima pietra divengo / e ne
imbriani, 2-270: né, cara gigia, i fiorellini invidio / che annaffi,
, mi messi in viaggio con la mia gigia. dossi, i-236: ella non
1-50: dicevasi in paese che la gigia, quantunque paresse molto modesta, nondimeno
. c. arrighi, 1-188: la gigia,... chiusa nel suo
11-86: mi ripeteva passionatamente: -povera gigia! era fuori di sé: faceva
49: le nove son bone, la gigia s'è infantata in un bel fìgliol
. dossi, ii-243: è zia gigia, la zia dei regaloni. pratolini,
c. arrighi, 1-251: la gigia fu scossa come da una scarica elettrica
, il fucile e, dietro, la gigia addossata a lui, curiosa e nondimeno
se è meglio.. -rispose la gigia, e con dispettoso fracasso riserrò la finestra
fisica. nievo, 1-vi-297: la gigia è a vicenza con un rodomonte fra
. slataper, 2-410: beh, gigia, vieni domani con me in gita
5-404: si sente il merlo della gigia (a quel tempo era una bella
slataper, 2-349: che gioia, gigia, quando mi buttai nell'acqua!
: mi ripeteva passionatamele: « povera gigia! era fuori di sé: faceva pietà
tutto questo pareva un gran male alla gigia, che ripeteva scandalizzata: « che
c. arrighi, 1-251: la gigia fu scossa come da una scarica elettrica
fucini, 28: cinque minuti dopo la gigia... rispondeva soffiando e dimenando
rimedio. pratesi, 1-103: domandò alla gigia: « s'è vista? »
? » « no » rispose la gigia che pareva sgomentatissima. -sconvolto.
ordina c. arrighi, 1-140: gigia... fresca e snella come un
del trapazzo. settembrini, 1-418: gigia mia, dopo tanti trapazzi e tanti
moltissime femmine danno nelle donnaccinate della zitellissima gigia. bernari, 6-70: fu così
che una broncoalveolite non m'uccidesse la gigia. r brontolare, intr. (