allassata,... o biblis, giaci, e premi le cadenti foglie nella
soffrire... / ammutolita / giaci col corpo in una disperata / indifferenza.
5-19: io la grido: oltre va giaci; / ella intorno pur m'atteggia
preda. sinisgalli, 3-49: tu giaci a braccia aperte e non ascolti / la
5 (35): o tu che giaci in sepoltura della oziosità nata dalla tristizia
o difesa di dio, perché pur giaci? petrarca, 270-79: e ragion temean
inanellate ai venti, / e scapigliata giaci / in cenere e cilicio! parini,
mio, dove ti vedo giacere. giaci, dolorosa la vita mia! in terra
egitto, grande dragone, il quale giaci nel mezzo de'tuoi fiumi, e dici
, sf. geol. particolare tipo di giaci tura delle rocce intrusive,
amico tuo. sbarbaro, 2-45: giaci [anima] come / il corpo,
carducci, iii-24-29: o amico che giaci muto e freddo nella fossa di romagna
il giorno de'morti. o amico che giaci muto e freddo nella fossa di romagna
. (ind. pres. giàccio, giaci, giace, giacciamo o giaciamo,
o difesa di dio, perché pur giaci? maestro alberto, 32: panni vedere
i-56: sola, inerme, tramortita / giaci, o donna delle genti. /
, o spene / mia che mi giaci, ahi già sfiorita, innanti!
che terminano colla detta i, come * giaci '; e quando sèguita la e
posizione delle rive di esso, nella giaci tura degli edilìzi che l'accompagnano.
amatore di svanita bellezza, perché non giaci nel feretro dell'oziose tue piume,.
o spene / mia che mi giaci, ahi già sfiorita, innanti!
. sempronio, 58: tu languidetta giaci, io semivivo. brignole sale, 2-356
/ di cieca passione, ov'or ti giaci. dossi, iii-219: sul più
t'abbattea, sì che te 'n giaci / miserabile tronco in poca fiamma.
piace, come meglio puoi questa notte ti giaci. idem, dee., 2-7
morte, colla quale ti corichi e giaci e lievi. guidi, xxx-5-339: l'
giorno de'morti. o amico che giaci muto e freddo nella fossa di romagna,
mia famiglia. pascoli, i-91: ora giaci sull'erba, neghittoso e immobile;
nannini [ovidio], 217: tu giaci sola, e le neglette piume /
e con scerbo insulto: or qui ti giaci, / disse, tra'pesci che
di bosco, /... / giaci serrato da un fosco / odio di
le grido: « oltre, va'giaci ». ber ni, 4-92 (i-120
dell'ombra prodotta dai cipressi è un lungo giaci glio che tutto ricoprono le
o difesa di dio, perché pur giaci? masuccio, 80: li religiosi,
/ o difesa di dio, perché pur giaci? cavalca, vli-51: vescovo in
materni. cesarotti, 1-xvi-1-93: tu giaci, otrintide, o il più terribile degli
; se dormi, ti sveglia; se giaci, ti solleva. g. f.
10-98: o superbia,... giaci oggimai abbattuta e morta, sicché 'l
o difesa di dio, perché pur giaci? / del sangue nostro caor- sini
profondità. serra, iii-207: supino giaci assorto nella vampa / né di te
/ o difesa di dio, perché pur giaci? malatesta malatesti, 1-140: l'
desse la febbre. quasimodo, 175: giaci, reclinato / al sonno il tuo
dèesi rifiutare la tua domanda, poiché tu giaci nelle braccia del sommo giove. guerrazzi
del riconcilia- o amico che giaci muto e freddo nella fossa di romagna,
che levavi sì alto il capo, come giaci dispetta, inutile, oppressa di mine
buio, delle mie scarpe. giaci di sangue. carducci, iii-3-101: tutt'
prendi figlio, ch'a'piè mi giaci chino, / questo smeraldo in arra del
quanti mali nel mondo si fanno, giaci oggimai abbattuta e morta. cassiano volgar
, o spene / mia che mi giaci, ahi già sfiorita, innanti!
amatore di svanita bellezza, perché non giaci nel feretro dell'oziose tue piume, morto
onde tu, troia, arsa e vedova giaci. valerio massimo suppliche infinite di
prenderai / e in quella parte dove giaci in letto / sotto le piume lo nasconderai
alamanni, 7-i-203: sopra il fien giaci, e l'asinelio e il bue /
: toro divino ch'oltra due fiumane / giaci e, fiso nel gran murmurc,
davi, a te spettava: / pur giaci ancora nel tradito letto; / suddito
, x-5-37: perché al bosco cadavere non giaci / triste e lancerio, lxvi-1-340: