dalle vivande. foscolo, iv-360: giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofà
: giunto nella camera dove ser ciappelletto giacea e allato po- stoglisi a sedere,
altr'ieri / taceano i venti ed ei giacea senz'onda. buonarroti il giovane,
, 25-96: era un'ampia campagna che giacea / tutta scoperta agli apollinei raggi.
gran nomi. tasso, 8-33: giacea, prono non già; ma, come
leopardi, 10-42: senza sonno io giacea sul dì novello, / e i
poiché il cavallo lì della bilancia / si giacea traila polvere. 8. asta
, 21-18: mentre egli quivi si giacea, convenne / ch'in certa sua bisogna
in braccio / d'un sonno placidissimo giacea. monti, 16-10: bamboletta
leopardi, 39-16: in queta ombra giacea la valle bruna, / e i collicelli
, 3-577: poi la buessa, che giacea, di terra / sollevàr nella
là dove il cada vero giacea, / ebbi improvviso un gran sepolcro scorto
, abbandonato. marino, 288: giacea supina e 'l collo / curvo alquanto
calcata in pria. carducci, 53: giacea de'tori indocili / dal vago piè
-per simil. marino, 288: giacea supina e 'l collo / curvo alquanto
/ di quell'albero stesso al piè giacea. tommaseo, i-219: ite, caprette
le spalle / l'un dell'altro giacea, e qual carpone / si trasmutava
: appo le porte / un immane giacea macigno acuto: / non l'avrìan mosso
entrò nella camera nella quale il giovane giacea. varchi, v-149: questa sorte
ariosto, 21-18: mentre egli quivi si giacea, convenne / ch'in certa sua
di vibrarlo? pindemonte, 9-474: giacea nell'antro con la gran cervice /
, 10-94: non lontana / giacea di vario lavorio la cinta, /
sola mercede. raineri, ix-289: giacea la clava noderosa e il manto /
guancia posa. raineri, ix-289: giacea la clava noderosa e il manto / di
leopardi, 39-17: in queta ombra giacea la valle bruna, / e i
leggiadri modi. marino, 288: giacea supina e 'l collo / curvo alquanto
la coltre in braccio a un giovene giacea. straparola, 1-4: la giovanetta usciva
gambe rattratte dalla podagra, sì che giacea immobile da più anni a sedere, scrisse
997: ella [la terra sacra] giacea sotto la mano stesa / del condottiere
, che in tenèbre ai loro sguardi / giacea, recar si confidaro il giorno.
): giunto nella camera dove ser ciappelletto giacea e allato postoglisi a sedere, prima
). ariosto, 43-176: e giacea quivi il cavallier con vesta / di
idem, inf., 14-24: supin giacea in terra alcuna gente, / alcuna
, / con l'ali aperte gli giacea un draco. boiardo, 1-1-78:
riposo. marino, 15-33: giacea su 'l piumacciuol d'un violeto / lungo
: qual da gran tempo, / così giacea nel funeral suo giorno / dai più
: una notte està madonna / se giacea col suo divoto, / che ci
e buffone. pindemonte, 9-477: giacea nell'antro con la gran cervice / ripiegata
fui desto nella notte, mentre io giacea nelle placide ombre del talamo con la
coppa, / con l'ali aperte li giacea un draco. guido da pisa
, corrotto. caro, 16-69: giacea voto d'amor, colmo d'oblio /
ma la grama penelope nell'atto / giacea digiuna, non gustando cibo, / bevanda
lo non pensato vedimento del duca che giacea. poi dirotto nelle lagrime disse: «
elli avesse fatto sepellire uno corpo che giacea disoter- rato, amonito la seguente notte
in piedi del tenebroso luogo, ove pensando giacea doloroso, e cominciai a cercare la
tutti quelli che passavano donde che asael giacea morto, istavano. boccaccio, dee.
gemino sasso / che fulminato in gran parte giacea, / e del rimaso in piè
, / con l'ali aperte lì giacea un draco. idem, purg.,
di sangue in questo oscuro bosco, / giacea pur dianzi la terribil fera. alfieri
venti abbandonata e a la rugiada, / giacea questa ecatombe / di servi de la
piaga / su le piume materne egro giacea. vallisneri, ii-268: in questi casi
sonnolenti ora patisce / anni di solitudine, giacea / sepolto ancor ne tonde prime.
da pesi, ed in quel sogno elli giacea supino. fazio, v-25-86: [
vide filippo nel sogno che un dragone giacea presso alla sua moglie olimpiade, ed
imagine di crocifisso. tasso, 1-21-61: giacea nel gran feretro il buon ruperto,
giovinetto il delicato busto / composto si giacea qual di viola. milizia, iii-17
/ piantata era la tenda / dove giacea l'innamorata donna, / nuda no,
sponde in cruda foggia / senza capo giacea l'informe tronco / lordo e grondante
le foglie. d'annunzio, i-379: giacea la bella vigna fiammeggiando / con tralci
arida de la terra, ove confusa / giacea d'alberi folla e d'animali,
e trova dolce stato / chi nel fondo giacea con doglia estrema. monti, x-3-477
forse / di vita ne'servili ozi giacea, / co 'l verbo ardente il secolo
ariosto, 19-20: del suo re che giacea senza tetto, / più che del
dante, inf., 14-22: supin giacea in terra alcuna gente; / alcuna
. bibbia volgar., iv-594: oloferne giacea sopra il letto, e dormìa molto
., ii-626: la moglie sua si giacea dinanzi all'uscio colle mani distese in
così leggiadro. foscolo, iv-360: giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un
. leopardi, 10-40: senza sonno io giacea sul dì novello. carducci, iii-19-185
fin di sua dimora in terra, / giacea consalvo. collodi, 193: la
suo errore. landino, 270: giacea in terra bocconi, idest col viso
piede del tenebroso luogo, ove pensando giacea doloroso, e cominciai a cercare la
/ sulle sponde / d'ippocrene io mi giacea, / quando a me sull'auree
arida de la terra, ove confusa / giacea d'alberi folla e d'animali,
e là giacciono. raineri, ix-289: giacea la clava noderosa e il manto /
25-96: era un'ampia campagna che giacea / tutta scoperta agli apollinei raggi.
ch'ilio fioriva. caporali, ii-64: giacea fra torre rossa e il vaticano /
leopardi, 39-16: in questa ombra giacea la valle bruna. carducci, iii-n-55:
donzella alquanto. tasso, 13-i-230: giacea la mia virtù vinta e smarrita / nel
lazio... /... giacea / sepolto ancor ne fonde prime.
ii-50: all'incontro, nell'oriente giacea la vecchia repubblica veneziana. scalvini,
piero..., in cui giacea il tutto della pace per la parte
dante, inf., 14-22: supin giacea in terra alcuna gente; / alcuna
giovinetto il delicato busto / composto si giacea qual di viola / o di giacinto
far ricca la pira dolente, / dove giacea il suo caro parente. 6
ossa, / sulle morbide piume si giacea / in casa propria, ed era
orologio] amor che presso a noi giacea, / quasi del suo nemico insegna et
ma la grama penelope nell'alto / giacea digiuna, non gustando cibo, /
alberti, 449: 4 iacea ', giacea, sorta di pianta, che
, sopra il suo capo, quando giacea studiando, in segno che il letterato ha
: in una stanza gramagliata... giacea un cadavere imbalsimato. deledda, i-956
dita e più di lardo, / si giacea pigro e infingardo / sotto un'elce
: già lunga pezza semivivo immoto / giacea là nella polve, ecco ad un tratto
, i-41: con detta giulia si giacea, quando era moglie di agrippa; e
8-39: là dove il cada vero giacea / ebbi improviso un gran sepolcro scorto
ericonne ch'iera incantatrice, / che giacea ne'sepolcri scapigliata. boccaccio, iv-206
fiacchi, 24: ei che fermo giacea, come è d'usanza, / godendosi
. monti, x-1-140: sull'arena / giacea la regai testa e il tronco informe
tutte quante. ariosto, 42-16: ancor giacea olivier, né riavuto / il piede
quale sapea che del continuo con lei non giacea, potesse a lei pervenire e nella
assai, e indei mezo del letto giacea un cavalieri morto, e sembrava bene
città andàro tutti là ove lo corpo giacea, e quando ne venivano dinanzi al
quello, / deliberò nel luogo ove giacea / far tosto fabbricar un bel castello.
quando nel seno a venere / adon giacea disteso: / o s'ella a nuoto
giovinetto il delicato busto / composto si giacea, qual di viola / o di giacinto
d'un picciol rivo / i'mi giacea, mentre del giorno acceso / temprava
dalle braccia, / il qual roverso li giacea nel grembo, / pascendo gli occhi
limite a spartir terre vicine, / giacea per avventura a la campagna. tramater
i figli, e la notte sempre si giacea con seco ungendolo e carezzandolo con ogni
molta, / e quella men che giacea al tormento, / ma più al
, inf., 25-132: quel che giacea, il muso innanzi caccia, /
rivestito e bello, / ove prima giacea più nudo ed atro. / sai,
, / e quella men che giacea al tormento, / ma più al duolo
. graf, 5-58: sparso, giacea della gran valle in fondo / un vario
l'ho testé lasciata, / ove giacea, non miga / in su l'erbetta
, / ché là dove il cadavero giacea / ebbi improviso un gran sepolcro scorto,
v'inserisca. foscolo, iv-360: giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un
molta, / e quella men che giacea al tormento, / ma più al
1-218: su letto di putredine schifosa / giacea dal tempo nel suo morder forte /
a contemplare dio. muzio, 5-37: giacea ser » lto in sonno il mio
f. f. f>ugomt, vi-36: giacea prosteso, come sonnacchioso e stanco sulla
sul lido del sonoro / mar si giacea, altamente sospirandp / tra molti mirmidon
niego / d'andar a quella che presso giacea. seneca volgar., 3-149:
, addormentato il vento / nella rupe giacea della montagna, / quando nunzia d'
. leopardi, 10-40: senza sonno io giacea sul dì novello. idem, 18-16
, addormentato il vento / nella rupe giacea della montagna, / quando nunzia d'
al godimento. marchetti, 5-7: giacea l'umana vita oppressa e stanca /
al piè del cavalier trafitto / altri giacea d'ambo gli orecchi orbato, / d'
pastore ignudo. brusantini, 10-78: giacea un cespuglio di più lauri cinto / lontan
, mentre vóto [io otre] giacea sul palco fra i minori otrelli, /
dalle braccia, / il qual rovescio li giacea nel grembo, / pascendo gli occhi
, con le pàlpebre chiuse / booz giacea ne 'l grave sonno patriarcale. -etnol
mezzo sanguinata e mezzo investita nel fodero giacea sopra la bara. 2. agg
grossi, ii-366: tutto rapito si giacea pagano / supin sul rude penitente letto
annuum'...: perpetuini, giacea, steccioni, stoppioni, fior d'
nobile cavaliere stordito e pesto e ammaccato giacea su 'l terreno. molineri, 1-264:
ozio vanissimo in cui tutto pigro egli si giacea. carducci, iii-4-184: venne quel
molta, / e quella men che giacea al tormento. catzelu [guevara]
soffice giaciglio. marino, 1-15-33: giacea su 'l piumacciuol d'un violeto /
f. f. frugoni, vl-36: giacea prosteso come sonnacchioso e stanco sulla poppa
allattando un vezzoso bambino; a'suoi piedi giacea un altro fanciullo di quattro o cinque
54. latti, 9-38: chi giacea sopra l'erba e chi accozzate / tenea
un macigno afferrò che negro e grande / giacea nel campo, dalle prische genti /
fonte, /... / giacea la bella maddalena assisa. ciro di pers
entrò nella camera nella quale il giovane giacea. leggenda aurea volgar., 303:
prono e supino. tasso, 8-33: giacea, prono non già, ma come
di platone quando in età ancora infantile giacea nella culla. il che pronosticò la
la... bellissima nympha dormendo giacea commodamente sopra uno explicato panno, et
uscio della stanza in cui con erminda giacea dottano, e con forte percossa del piè
iii-470: eliseo entrò in casa, e giacea il fanciullo morto in sul letto suo
esser maschio il quale colla imperatrice si giacea, non potendo tal puzza sostenere,
entrò / che la duchessa in letto si giacea. chiari, 2-ii-217: l'alloggio
dante, inf, 14-23: supin giacea in terra alcuna gente, / alcuna
d'or, che sconosciuta al prato / giacea per sorte sua, gli occhi raggira
nelle celesti cose / tutto rapito si giacea pagano / supin sul rude penitente letto
viventi. betteioni, i-363: cheta giacea nel talamo la stanca / madre recente
che la sua matta, sopra la quale giacea, ardesse e le demonia come fummo
in forse / di vita ne'servili ozi giacea, / co 'l verbo ardente il
più rime e foramini / un lectulo giacea sul terreno umido. bruno, 2-55
b. corsini, 8-57: chi sepolto giacea entro la tomba / credo si risvegliasse
dante, inf, 25-131: quel che giacea, il muso innanzi caccia, /
1-218: su letto di putredine schifosa / giacea dal tempo nel suo morder forte /
là ove lo corpo [di ettore] giacea, e quando ne venivano dinanzi al
halli, 6-149: vi scorsi tizio che giacea disteso, /... /
. leopardi, 39-18: in queta ombra giacea la valle bruna, / e i
monti, x-3-297: ora / supino mi giacea, fosche mirando / pender le selve
... /... giacea pur l'arco / ritorto e il sagittìfero
/ era in un canto, ove giacea la dotta / maga, che si sentiva
io l'ho teste lasciata, / ove giacea, non mica / in su l'
spesso per via di quella balia si giacea [bartolomeo] con qualche scanfarda.
gran valle, che lì a piè si giacea, leggiermente portandola, posò nel fiorito
cresfonte già, qui senza schermo / giacea sprovvisto di consiglio, e forza. /
informe / dell'indigeste tenebroseidee, / ove giacea l'avviluppata mente, / trasser le prime
pumiceo sofà fille giacea, / sciolte aveva le treccie e 'l
, 237: posto mente a costui come giacea, gli occhi puramente scorrendo, uno
purdianzi oppresso / da le fallaci brame egro giacea, / si scuote sì, cosi
ninfa o pastore, / ov'io giacea ferito, / che parlando di te non
. corsini, 8-57: chi sepolto giacea entro la tomba / credo si risvegliasse al
testi, ii-200: nel silenzio altissimo giacea / in dolcesonno ogni animai sepolto. chiari
per mano / quel traditor, che giacea sopra 'l sito, / e menò 'l
smossi. ariosto, 42-16: ancor giacea olivier, né riavuto / il piede avea
: nel tempo che 'l beato francesco giacea infermo nel romitorio di reate, medicandolo
sarmati il re da fato acerbo, / giacea di vladislao lo scettro augusto / del
vento). battista, vi-1-46: giacea sopito il più rabbioso vento, / era
va per dirupato calle, / giacea la bella maddalena assisa. gemelli
seno. foscolo, iv- 360: giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofà
limita a spartir terre vicine, / giacea per avventura a la campagna. manzini,
paradiso! » foscolo, iv-360: giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofà
: su letto di putredine schifosa / giacea dal tempo nel suo morder forte / restinta
], 3-8: il nostro adam giacea forte nello sterquilinó, il quale prima debile
. 1. neri, 11-6: giacea [casteno] sul prato ameno e verdeggiante
egli in su 'l vóto carro / giacea rovescio e, strascinato e lacero / da'
aure sorge, / quant'in terra giacea s'erge e sublima. g. p
fin di sua dimora in terra, / giacea consalvo. gozzano, ii-179: vedrà
(222): in quel sogno egli giacea supino. testi fiorentini, 187:
: entro il più cupo / della selva giacea / il solitario ostello, 7 al povero
rivestito e bello, / ove prima giacea più nudo ed atro. / « sai
quello [velo] / ch'ultimo si giacea, chiuso, riposto, / qual
dal vigilar, dalla stanchezza vinto, / giacea sul prato ameno e verdeggiante, /
spalle / l'un de l'altro giacea, e qual carpone / si trasmutava per
: serpe così che gelido e languente / giacea nel sen di trarupevol balza; /
il bosco, occorsegli passar là dove giacea leandro. l. f. marsili,
vóto [io, otre], giacea sul palco fra i minori otrelli, /
grado. tasso, 1-23-74: in disparte giacea (qual che si fosse / fuso
massa di marino, 1-15-33: giacea su 'l piumacciuol d'un violeto / capelli
41: indel mezo del letto giacea un cavalieri morto, e sembrava bene