braccia, acciocché elle non tornino in giù, con due forcelle, una d'
grosse gocciole di sudore alle tempie, giù per il collo. alvaro, 10-107:
giallastre gravando, / va lenta lenta giù pe'lugubri piani. bocchelli, 1-i-18:
. che passeggia in su e in giù; che cammina lentamente; che girovaga
meta; passeggiare in su e in giù; camminare lentamente. cavalca,
irrefrenabile necessità deambulatoria, decine di chilometri giù e su per il campo, come
colavano dagli occhi lustri, infossati, giù per il volto mal raso, mi pesarono
ma che invecchia e comincia ad andar giù. leopardi, v-767: la sì
, deriv. da dècidère 4 cader giù '. deciduòma, sm. (
4. abbassarsi, piegarsi, volgersi in giù. - anche al figur.
particella pronom.). scorrere in giù (un corso d'acqua, una sorgente
uno bracciale gli ruppe, e profondò giù dal fianco. boiardo, 1-19-n:
augel grifagno / accatta il guardo e giù poscia il declina / a specular la terra
. abbassato, calato; piegato in giù, curvato; che va degradando.
lentamente la curva ombra si stende / giù pe 'l declivo. paolieri, 152:
-figur. mamiani, 1-110: giù pel declive intanto de'carnali / piacer
quei fiori e gli odori / veniva giù dal mare. fogazzaro, 2-151: dalie
carducci, 817: e i ruinati giù pe 'l declivio / de l'età
, 5-119: la linea ferroviaria va giù, a serpente, lungo il lento declivio
, e proseguì ad andar più in giù, nonostante che i goti avessero cercato
, e in aria fischia, / e giù piomba, e non cincischia: /
la decollazione o la crucifissione a capo giù. = voce dotta, lat
et a scarpelli il sasso / scende giù al dritto, et ha una porta al
'l partire, assai sarebbe manco / e giù e su dell'ordine mondano. buti
meno che dell'ingegno. esso vien giù dritto dritto, dalla mano di dio nel
onda, / tutto suo amor là giù pose a drittura. simintendi, 1-8:
la particella pronom.). cadere giù rovinosamente, precipitare a terra; scoscendere
innocente giovane la sorte; / perché, giù diroccando,. a ferir venne /
sbatte contro l'abate, lo travolge giù per la balaustra (era un vecchiet-
. 5. rifl. gettarsi giù. chiabrera, 429: tu fra
àccio). letter. scendere, venir giù, cadere, precipitare di roccia in
e flegetonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia. buti, 1-391
michelstaedter, 373: ma un vento lieto giù dalla montagna / invade la natura senza
quando regno in maggior pompe, / giù mi trabocca e tutta mi dirompe.
mezzo al foro, dirompesi e vien giù un furioso rovescio di pioggia. segneri,
/ a chi pria potea versarsi / giù per l'ugola, e votarsi.
x-2-120: per dirotto / faticoso sentier giù dall'alpestre / balza di snowdon conducea
violenze private. le leggi anzi venivano giù a dirotta]. linati, 16-45:
l'imperatore d'austria, che viene giù dal cielo come giove con quelle due pupe
2. intr. cadere in giù, precipitare nel basso. ottimo,
dirupare, tr. letter. gettar giù da una rupe, far precipitare dall'
dietro fino alle scale gemonie, e giù per esse il dirupava. monti, vi-421
/ oh tu scaccia e dirupa / giù dal tuo colle questa fiera. cattaneo,
. gettarsi, lanciarsi dall'alto; buttarsi giù. aretino, 9-336: i discepoli
cader loro in mano, corse a diruparsi giù da un altissimo greppo, e sfracellossi
dirupati e scoscesi; precipitarsi di corsa giù per le rupi di una montagna.
le ripe. boccaccio, i-25: giù per la straripevole montagna, senza tener
se il raggiungevano, si dirupò rotolone giù per un balzo di quasi venti braccia d'
la particella pronom.). cader giù violentemente, con impeto, precipitare rovinosamente
dirupato, sì che rovini e scorra giù. andrea da barberino, 1-80: cavalcando
dalla via maestra ci traviano della ragione giù pe'dirupati delle disordinate passioni.
. (dirupino). ant. gettare giù da una rupe, far precipitare dall'
corsi anch'io il rischio d'essere tombolato giù di quegli erti gioghi ne'sottoposti dirupi
portava. monti, x-3-191: e giù da'ruinosi erti dirupi / ecco spiccarsi e
per cui l'occhio varcava a correre giù della landa bianca e resa più ampia
che ogni poco de disagiuzo mi metteria giù. razzi, 1-1-2: se per
partorite abbia le prime rede, / trae giù le poppe. 2. sostant
lancellotti, 1-27: tratteremo più giù di questo a parte, e a
, ferita a morte; dal sedile trabocca giù a terra... -e
non secondo la quantità, saranno tirati giù come prosa, e disarmonici diverranno, e
dall'orazione. d'annunzio, i-816: giù dentro a 'l cuore un gufo mi
(i-232): nel cader giù m'attaccai a un travicello, che nel
, discavalchi). disus. buttar giù dal cavallo con violenza. cantari,
si creda / le condizion di qua giù trasmutarsi, / quando verrà per cui
alto verso il basso, che va in giù. -anche al figur.
schiamazzi dei fanciulli giocanti in numerose frotte giù nella via che m'è nascosta dal
vanno ascendendo e discendendo, su e giù per la pignatta. molineri, 1-173
5-1: così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, che men luogo cinghia
, atratto da le gino- chia in giù. leonardo, 2-81: il peso libero
. tasso, 19-6: -or discendine giù, solo o seguito / come più
/ che li faceva descender lo sangue giù del vis. dante, inf.,
alpe quei grandi buoi aggiogati che trascinano giù le carra dei marmi. 2
si specchia / nave che per corrente giù discende. crescenzi volgar., 5-3:
il muso della bestia, che discendeva giù per l'erta, incontrò il bastone della
dista, / qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da beatrice
loro vertude in queste cose di qua giù. boccaccio, i-256: o gloriosi iddii
ristrette di mano in mano che veniamo giù discendendo dai tempi naturali. 10
8-3-126: l'acqua che veloce in giù discende, / da qual parte il suo
ecc.). - anche: andar giù a precipizio. dante, inf.
piag- gie delle quali montagnette così digradando giù verso 'l piano discendevano, come ne'
24. tr. letter. portare giù dall'alto, far venire giù,
portare giù dall'alto, far venire giù, far scendere; calare. ottimo
7-30: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande errore,
, sf. il discendere, il venir giù; l'andare verso il basso.
discesa da rompersi il collo; e giù per da scesa, ciottoli, pietre,
cicco, 19-71: né costui mi averebbe giù sospinto, / per forza che in
da l'animale, l'animale cade giù e more e destasse e disciollise tutto.
tornasi di lampedusa, 191: pendeva giù da un chiodo una frusta col manico
,... dal bellico in giù tutto si discoperse. cesarotti, ii-183:
questo vestìe disusate vestimenta, né puose giù le insegne di senatore.
6 -conci. (143): come giù al piccol pian [l'acqua]
sugli omeri i capelli, / come discorron giù, per questa scena / tutta dirupi
il vizio. 4. correr giù, scivolare, cader giù, precipitare.
4. correr giù, scivolare, cader giù, precipitare. - anche per simil
il quale talvolta stanco di andare su e giù, si discrede con la mamma,
32-41: e sappi che dal grado in giù che fiede / a mezzo il tratto
or piano, / per mille rivi giù di mano in mano / portando al mar
, e fra lampi e tuoni rovesciare giù acqua a catinelle. carducci iii-16-41: gran
l'altro e ancora chi l'un più giù che l'altro, sì come sogliono
. io parlo e ogni tanto lui butta giù un profilo. -figur.
della sua previdenza le cose di qua giù sì soavemente che tal volta si credono
la gruccia, perché con essa in cacciandogli giù si diserterebbero. zoccolo, iv-34:
pass, di disicère * gettare giù ', * abbattere, distruggere '.
3. atterrare, abbattere, gettare giù; diroccare, demolire (in contrapposizione
: io che ho rovesciata la sbirraglia giù per una scala, io che l'ho
sì alto, / che, quando in giù rovinava il bastone, / lo disfaceva
nella tempesta delle grida che venivan di giù. valeri, 3-314: ha visto
, / chi fa, disfà: gettate giù le torri! -fare e disfare è
/ ché mai non uscerai, se là giù filtraste. = comp. da dis-con
ricopre è così grande / che 'ntomo giù dal letticciuol trabocca, / e da capo
, 5-50: un tratto un baston è giù calato; / rinaldo per disgrazia gli
tedaldi, il quale... cadde giù per la... scaletta.
, divenne unione di signori e vassalli: giù il popolo, su l'oligarchia,
bisogna credere che ogni boccone che mandava giù sapesse di veleno, tanto pareva svogliato
. e. gadda, 6-21: prese giù, dal piolo, il cappello. il
non conseguirsi la beatitudine ne'beni di qua giù. rezzonico, xxiii-250: i calcoli
spiegar la tovaglia, a porre giù i tondi e i bicchieri, a
(i-181): poi che ebbi mandato giù lo spago al quale egli appiccò la
preso il salto in falso, nel dar giù, si stravolse e dislogò un piede
inf., 14-118: poi sen van giù per questa stretta doccia / infin là
il gittarmi a guisa di disperata quinci giù dinanzi agli occhi tuoi. caro, 6-734
monco tutto. arici, 1-86: in giù chinando / il generoso sguardo, al
scaricati, come se fossero spazzatura, giù dal poggio che declina nella gora.
ii-xiv-17: da vero non sarebbe qua giù generazione né vita d'animale o di
in tanto scommettersi, disossarsi e scoscenderne giù or'una cima or'un fianco.
. colonna, 1-156: qual fii qua giù che la ragion tua dica,
compito ciò, raggiunse ciriaco, che tirava giù colpi da disperato. pratolini, 1-187
gratis et amore dei '! schiaffati giù dal ponte 1 -far le
mi appicchi, e vuoi vedermi in giù / pender col laccio al collo? oh
1-71: vibrò di giove il telo / giù dalle nubi: ella commosse i venti
sui tetti del paesello, si spandeva giù per i prati, cercava per le
un'altra con quel- l'acque / giù per le gote che '1 dolor distilla,
dispiacevolmente, disse l'altro: ponmi giù, ch'io non voglio. cellini
v'inganno, / dispiccatemi il naso giù del fronte. ariosto, 26-69: l'
a dispiegar la tovaglia, a porre giù i tondi e i bicchieri. bartolini,
fondamenti, con un lasciarle cader giù quali vengono, perocché basta che
timore di dio; e, posto giù ogni enfiamento di superbia, sì disporci a'
17. ant. deporre, mettere giù. bibbia volgar., i-122:
4 dispotismo 'il non poter mandar giù le bevande. certe censure ci avrebbero
: correva nonna di su e di giù, affaccendata,... appiccando loquacissime
ovidio volgar. [manuzzi]: poni giù gl'iddii e le sagrate cose,
fuori del parapetto, interessandosi a guardare in giù la pioggia di bucce che si disseminavano
questo vestìe disusate vestimenta, né puose giù le insegne di senatore. denina, ii-169
, / e fuor di sua natura in giù s'atterra. petrarca, 26-5:
: ogni tanto riappariva alla speranzella e giù un caffè e qui un pacchetto di sigarette
ai tendini nudi, e di putredine rivoli giù pel bianchiccio dell'ossa?
, come dissolve / ogni cosa qua giù tempo e natura. marchetti, 4-50
ii-158: un irrimediabile senso di sfacelo giù nelle oscurità torbide dell'anima, come
le balene spariscono subito e si tuffano giù nel profondo. marino, vi-28: dissolve
più grandi de'rimanenti che seguono in giù verso la porta. cesarotti, i-433:
... vestita dalla cintola in giù con una veste scarlatta a pieghe del
; ma destendaremoli una parte dela coda giù enverso la parte del mezodie. novellino
moti / è la pioggia che fila giù bieca, / mentre senz'eco di colori
mente mia, la quale è tirata giù dalli demoni. boiardo, 1-3-22: nulla
caterina da siena, iv-176: posesi giù con grande mansuetudine; e io gli distesi
gli distesi il collo, e chinàmi giù, e rammentàlli il sangue dell'agnello.
, 2-14-15: passarno e monti, e giù nel genoese / sopra del mar la
inf., 34-128: luogo è là giù da belzebù remoto / tanto quanto la
valesse xx soldi o da xx soldi in giù. donato degli albanzani, ii-165:
posso prendere le mie misure, scrivo giù alla distesa che non finirei mai più
che facevano stanza nel paese, / giù nelle piagge de'monti minori, /
un'altra con quel- l'acque / giù per le gote che 'l dolor distilla.
tanto distilla / quant'i'veggio dolor giù per le guance? idem, par
i-227: dal- l'alte mine / giù distillano i fonti, / che a ristorar
origine e la cagione, tutta vien giù e si distilla dal capo, ripien di
la grossa lagrima distillata dal cervello gocciare giù per la pallida guancia. 3.
, tanto picciole che distinguere di qua giù non le potemo. galileo, 3-4-335:
gli traversa il petto e gli pende giù diritto fra l'uno e l'altro
lo scrivere intentamente co 'l capo inchinato giù, o pure per lo troppo lor
, verranno dissipate e spinte all'in giù, corrodendosi il suolo. magalotti, iv-32
i carabinieri erano distratti, si buttò giù dal treno in corsa. -sostant.
2. atterrare, abbattere, gettar giù, demolire, diroccare (ed è
xxx-1-150: l'allobroge, il germano / giù da'monti scendea, quasi torrente,
per quel pannolino, awertiscasi che non vadi giù parte alcuna d'esso [lardo]
l'ardente sole, / distrutta cade giù da gli alti poggi, / pur come
implacabile furore. boiardo, 2-25-35: giù callando a gran destruzione / tutto lo
soderini, ii-189: avvertendo sempre di gettar giù il suo seme, che la terra
impresso nella terra l'instinto d'andare in giù e di aderire al centro, ma
mortai che lei disvia, / in giù ricade e 'l primo calle obblia,
24: poi rivolgi la penna volta in giù e mettitela in sull'unghia del dito
suso, avante / che si divalli giù nel basso letto. vallisneri, iii-5:
antro coll'onde sue, e giù per lo dosso sfuggevole d'un colle fluisce
i-126: allora piano piano divallo in sogno giù tutti gli scalini. = comp
, tutte dalle scrinature selvaggie, giù per le enormi ferite, per
6-684: per quanta fede / ha qua giù, se pur v'ha, donna
= lat. divenire * venire giù 'e * pervenire, giungere *
compagnia dell'onde bige, / entrammo giù per una via diversa. boccaccio, viii-2-221
. boccaccio, viii-2-221: « entrammo giù », discendendo, « per ima via
silenzio, si lasciava andare a testa in giù e il giardino capovolto diventava foresta,
donato degli albanzani, 2-258: gittate giù tarmi, fuggirono diviatamente al castello. meditazioni
: chiamati i manovali, ordinò che buttassero giù i muri e dividessero stanze e condannassero
trionfante che saltava sopra il valloncello, sibilava giù nel frutteto. panzini, iii-246:
grazzini, 3-2-44: venia la neve giù per non diviso: il vento.
dive / di su da quei splendori giù in quest'ombre, / che di sì
sull'orlo: il guardo / lanciai giù nella valle, e vidi...
prese a camminare in su e in giù per la camera. -rifl.
stige e flegetonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia. idem,
, viii3- 175: 'poi sen va giù per questa stretta doccia', cioè per
dentro a docce e cannoni, discendono giù dalla surgente onde nascono. tadini,
nome di doccia. monti, x-1-163: giù per le docce congregar quel guazzo /
risolvesi in acqua, la quale scende giù ed esce fuori per doccia.
in bilico, si sarà lasciato docciare giù, come piombino in una scanellatura,
si trova per la strada vede venir giù pei doccioni del monte acqua densa di
alle donne e fanciulli da 14 anni in giù uscir quella mattina [del corpus domini
spente; / l'altra mi tien qua giù contra mia voglia. seneca volgar.
buone. tasso, 15-36: scender giù da lor montagne i rivi / con acque
melodia più dolce suona / qua giù..., / parrebbe nube che
dolciastro, stucchevole, e appena buttato giù il sorso [del mosto], un
della loro urticante idropisìa. o, giù dai dirupi, silice. o polverulenta
gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia
tanto distilla / quant'io veggio dolor giù per le guance? / petrarca,
fa inquietare, essa non riesce a mandar giù un boccone, e quanto a suo
poi gli altri dettero mano a tirarlo giù e il corpo fu deposto sul grembo della
bel numero di persone. -quanti, giù per su? -una cinquantina sicuri -rispose
e l'altro fa con l'aghiron giù il tomo. caro, 6-57: or
e pacificatore del mondo, poni mente qua giù in terra, e se alcuna bestia
, 2-5 (161): posta giù la paura del padre e dei fratelli e
innalza vacillando per poco, poi ricadono giù qualche secondo a sedere in giro sull'acque
qua e in là, o si buttasse giù per riposarsi; lo sconosciuto a cui
a destra e a sinistra, su e giù, donnescamente comanda che tutt'i tempi
iv-43: la sera ciondolavamo su e giù per la galleria, sempre popolata di
stava rimirato a godere quel su e giù della brusca nella mano de'donzelli,
palazzeschi, ii-15: dal tetto cadon giù / un dopo l'altra / l'ore
altra / l'ore, / le lascia giù cadere / l'orologio a martello /
dame, / che, ingozzati ben giù, fan che le doppie / si stiman
al cielo volto, che si doppia giù / e più, formando guscio,
vi feciono la strada doppia, e giù per il mezo vi era un filare di
, nel resto del villaggio si tirava giù a campane doppie sullo stesso soggetto.
d'annunzio, i-20: brilla là giù ne la città dormente / ancor qualche
'; né il dormicchiare e dar giù del capo e tracollar che fa, gli
adorno. goldoni, viii-305: è giù che dorme disteso sopra una panca, che
, 69: un ragazzo è piombato / giù dal tetto stanotte, spezzandosi il dorso
l'aspettava; s'occupò del fieno che giù a dorso di mulo tutto il giorno
sotto a girona / ne lo smontar giù dei montani dorsi. bandello, ii-1135:
mentre amor volle. magalotti, 21-18: giù per lo dosso sfuggevole del cristallo sdrucciolando
soderini, iii-645: deono essere messe in giù rasente il gambo alle radici un mazzo
, 24-80: se quantunque s'acquista / giù per dottrina fosse così inteso, /
empireo e il mondo corporale che noi giù vediamo con gli altri cieli e cogli
alla porta dei mari caldi, là / giù, dove il sole è ancóra un
strappato quel lungo scritto, e gitto giù questo saluto in fretta. d'annunzio,
butto, per istordirmi, di corsa giù per la scesa che da saletta precipita alle
di cetonie, di maggiolini, venuta giù dal quadro rotto. -per simil
sublimità. soffici, v-2-151: giù al pianterreno, trovava nazzareno, il
uno che è arrivato, è scivolato giù alle porte della disperazione, e senza
ed lievi echi si sfaldano / giù dal ponte sul fiume. -mitol
, vero, utile e buono; e giù, con grande fracasso, la triade
è come cadere in terra, che più giù di terra non si può andare.
macchine onde pendevano per le mani, stirati giù da pesantissime pietre appese loro a'piedi
dista, / qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da beatrice
alla forma ch'io l'avea veduto / giù nell'inferno in ogni sua effige.
.. non mi distolgo che per buttar giù qualche verso su l'italia minima,
: correva nonna di su e di giù, affaccendata,... portandosi
, / e cipro e rodi, e giù per l'onda egea / da sé
discinta la prima tunica verde si rilassa giù pe'fianchi scoprendo la seconda ch'è
intraron poco dopo e, quando furon giù nel fondo, gli ebrei erano già
/ sognando agogna, e nel salir giù cade. a. maffei, vi-460:
mondo, perché le cose di là giù vanno male. = cfr.
la gotta dal piede elefantino: inguvia giù e spera in dio. e. cecchi
carne, gli quali lo tiravano in giù. bencivenni, 4-62: appresso,
con le foglioline, dalla metà in giù, in una campana di vetro (o
telon nocchiero a morir ebbe / caduto giù da l'elevata sponda. galileo,
32-45: sappi che dal grado in giù che fiede / a mezzo il tratto le
ha voluto; / un vaso d'elezione giù piovuto, / pieno di vino e
marmi, rameggi / e ad uno scrollo giù / foglie a èlice, a freccia
(25): « mandi almen giù quest'altro gocciolo, » disse perpetua,
1827 (23): « mandi almen giù quest'altra gocciola, » disse perpetua
: i complimenti non le erano andati giù, e lasciata la elogiatrice la sentivo
dretto che esprimesse su per giù qual'era, emblematica mente
rovesciò a diluvi sul tetto, mandando giù sopra i passeggeri una benedizione mista di tegoli
dolce canto. per un secolo o giù di lì, mille altri lo ripetono
tenebre, che sotterra / nasceste eterne giù nell'altro polo, / dove il
in ver di noi li piedi e giù la testa. g. villani, 1-40
nostra vista, che da indi in giù non possiamo vedere. a. f.
acqua eterna, e tratta dal risucchio / giù, poi, nel buio, qua
lo vide, lento / empiersi e sparir giù; / e giù gli cadde spento
/ empiersi e sparir giù; / e giù gli cadde spento / l'occhio e
empireo e il mondo corporale che noi giù vediamo con gli altri cieli e cogli
: la pelle fosca dei fanciulli balzanti giù per gli scogli, colorata e indurita
, 2-133: visto il pazzo era sceso giù in riva al fiume. io ero
di rimboccarsi le maniche e di tirar giù sculaccioni, le mamme gridano d'amoroso
sempre dovremo..., posto giù ogni enfiamento di superbia, sì disporci
s'io avessi la moneta mia qua giù, / la qual mandai né so che
canti / s'entra, e là giù per lamenti feroci. grazzini, 4-82:
sorgeva la nostra casa poco più in giù entrava in un quartiere meno povero.
castiglione, 359: i cieli qua giù tra noi infondono il caldo solamente e
. tanto l'argentovivo del cannello veniva giù discendendo sotto le trenta dita.
995: quelli architetti andranno magari buttati giù, ma a patto di entrare in
intorno, hanno cacciato carabinieri, buttate giù armi. a che prò'? lo sa
schifo è amarrato. / saltate pur giù ». / saltàr; ma il prelato
dialettica, e nel tempo stesso cascare giù in terra tutto quanto opprimeva, comprimeva
'l faggio e l'orno, / in giù mi drizzo a dileguarmi presto,
gli trova [i venti] là giù bassi, e non può attraversare la
quanto tempo: in realtà avevo buttato giù l'equivalente di un centinaio di pagine
veggi pura / la verità che là giù si confonde, / equivocando in sì
, 30-77: li occhi mi cadder giù nel chiaro fonte; / ma veggendomi
iii-519: il grido dell'erbivendolo giù nella strada le dà l'impres
dell'èrebo deride. redi, 16-ix-315: giù nel tartaro, / giù nell'èrebo
16-ix-315: giù nel tartaro, / giù nell'èrebo / l'empie belidi l'inventarono
si eresse un'altra batteria, per mandare giù le nuove palificate dei nemici, fatte
così sottile, specialmente dalla vita in giù, così fasciata e senza contorni,
ermi viaggi. testi, i-145: giù per gli alpestri calli / del sassoso
di tanto in tanto senza apparenti ragioni crollano giù dei sassi, seguiti da lunghe
che segua il tuon de'fucili / giù per le vaili io celebro. b.
lo guardi si stacca, toma in giù. -spuntare (una pianta)
sogni erotici non erano mai scesi più giù di una duchessa, cui prestavo gratuitamente
, / e andassi fischiettando su e giù, / con quest'errante nostalgia d'
par., 20-67: chi crederebbe giù nel mondo errante, / che rifeo
dove si va per molti errori in giù, / e come un laberinto par che
/ da la fronte vi miro in giù cadenti / e velate al mio sol gli
onde l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande errore.
cancellata in cima, o in scesa giù verso i campi. rebora, 92:
boccaccio, viii-2-155: questi soli hanno posta giù ogni erubescenza, ogni fronte, ogni
deh, senza fare altrui danno, giù cala! / pur troppo il negro fumo
splendore de la luna / si diffonde giù pe'boschi, quando i fiori / e
chioma d'oro sciolta che va su e giù per l'ombra con un libro aperto
persona / che, se restasse, giù cadrebbe esangue. moravia, ii-437:
ella più d'una volta tentò di gittarsi giù dal letto. panzini, i-445:
calca / precipitar ne'fossi, e giù da'ponti / cadder sospinti. d'
fradicia e impidocchiata, escremento del campo giù per le coste della montagna, come
baldassarre, infatti, andava su e giù, mandando ancora messi, ricevendo quelli
giusto de'conti, i-85: scese giù dal cielo a nostro esempio. michelangelo
, in ch'ella volse / mostrar qua giù quanto lassù potea? giusto de'conti
tutte l'esibizioni acrobatiche, di veder cadere giù a capofitto e sfracellarsi a terra qualcuno
. calvino, 1-44: vide, scrutando giù nell'aria nitida, in fondo a
sei d'ogne bene, che qua giù se esordia. = denom.
contro al predicatore con un certo rugghio giù nella strozza e due occhi così biechi
, i e 'n su e 'n giù corrivano i cavalli. macinghi strozzi,
a casa, o da chi venga giù con la deliberazione fatta più per approvarla che
quale pare che venga di molto in giù per la difficoltà che provo nell'espel-
d'annunzio, iii-2-295: poi ricacciato giù nella marina / al promontorio dove il
universale, dal cartesio e dal leibnitz, giù giù fino al dottor zamenhof, inventore
, dal cartesio e dal leibnitz, giù giù fino al dottor zamenhof, inventore dell'
convien menarlo / per lo inferno qua giù di giro in giro. fazio, i-1-13
. m. ricci, 1-143: sfattene giù basso, e la sola voce ascolta
esplode, e la cascata della lava vien giù da più centinaia di metri a far
: io afferro la penna per buttar giù come viene la nativa espressione della mia
quello ha voglia di sapere / fantaslando giù cerchi per esso. ariosto, 44-69
, e in camicia s'era messa giù per le scale. -fasciatura espulsiva
verdi zone esquiline, e calando poi giù verso l'antica suburra. =
quanto v'era, e manda'lo giù, e colsi la misura. manzoni,
sì, anni sono, uno si buttò giù per morire. lo rivedo come fosse
fur di molte vipere quest'anno / giù pe'patrii burroni? -fiorire,
le stanzine erano dugent'ottantotto, o giù di lì. mercantini, vii- 1080
ti fia leggiero / com'a seconda giù andar per nave. ariosto, 19-100
lor parvenza / a gli occhi di là giù son sì ascose, / che tesser
di maggior essere portano al collo e giù sul petto distese filze di bottoncini di
ogni dì passano di qua e vanno giù alla massa grossa a cremes. f.
più d'una volta tentò di gittarsi giù dal letto. -affinare (i tratti
19-141: ti spieghi come su e giù per i sette colli potè coglierti un'insania
anelante, solo a quel che accadeva giù, dove i cristiani morivano meglio dei
che le condussero nell'alto mare e calata giù la antenna, estinsero il lume.
magno, ix-214: me n'andrei giù sceso / per la propinqua valle / e
vicin pianeta, / ve- deansi in giù cader per l'aria queta / in torti
(143): scese con l'occhio giù giù per la china, fino al
143): scese con l'occhio giù giù per la china, fino al suo
lentamente la curva ombra si stende / giù pe 'l declivo; e giunge,
cellini, 2-57 (401): messomi giù con le più estreme fatiche che immaginare
che, a contrariarla, potrebbe balzarmi giù da una finestra. -mancante,
de sanctis, 11-15: posta giù ogni estrinsechezza, l'uomo comparisce qual
a ingenui, la spoglia tua, / giù essa sarà, dal suo mistero esule
, par., 22-132: rimira in giù, e vedi quanto mondo / sotto
/... gli occhi in giù volse. delfino, 1-263: la provvidenza
l'antico sdegno / devea portar qua giù discordie nuove. baldi, 5-12:
, o misere da quanto stiracchiate e, giù, sulle tempie, appiccicaticcio di tendine
uno labbro in su, l'altro in giù per la sete. machiavelli, 8
e. gadda, 6-238: le gocciolavano giù per il volto lacrime etiliche, stille
la bandiera e intima ai passanti: giù il cappello. -rifì. sottrarsi
. bruno, 3-477: il giù è loco inferiore di questa terra non
converrà stupire e nere; vengon giù a stormi per la via, dimenando le
terra, / là glorioso e qua giù onorato. groto, 188: io ricevei
la padrona ch'egli scenda / e stia giù fuori con gli orecchi attenti / fra
italiana. govoni, 3-60: più giù il crocevia / del mio grigio paese
andare in vòlta di su e di giù. -facella nuziale: la fiaccola con
e simpaticissimo; la sua parola scendeva giù per le orecchie di tutti come una musica
e le dissonanze co'piedi ora in giù ed ora rovesciate, senza cercare nemmeno
sdegno / ti mira sì, qua giù ponesti i muri, /...
comisso, 5-24: ora si sente giù sui campi il picchiettio dei contadini che
/ ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giù. saba, 18: biancheggia in
già falciati. vittorini, 1-33: giù la vallata è come pianura, arsa di
buoni, o rei, / arramacciati giù, col mio falcione, / ho
/ e l'altro fa con l'aghiron giù il tomo. ariosto, 2-50:
e non reale da otto libre in giù, fino ad una libra come sagri piccioli
/ e lo traean de'velli; e giù da * lombi / smembrar le cosce
10. parte inferiore, dalla cintola in giù, della giubba, del soprabito,
omeri ignudi, abile vesta / gli scende giù, sotto il sinistro fianco, /
lungo, della prossima settimana si getterà giù in sul primo piano. faldata
ii-624: quando poi di settembre venivano giù i carri con le barbabietole, ci andava
plinio], 701: perché ancora posero giù le falere, cioè gli ornamenti de
. aretino, 1-37: ci sdrucciolano giù per la bocca tante novelle, che
avere io nel mio orticciuolo fallito qua giù, che attendo pure a raffazzonarlo quanto
forse d'intervallo / sol nelli panni e giù appresso il piede. pulci, 22-131
22-131: ognun che tocca, alla terra giù balza / morto, ché in fallo
un piede in fallo, e gli buttava giù la moglie, così piccina com'era
gli altri, da que'd'omero giù sino a que'di sofifilo nonacrio. rajberti
2-113: dalle finestre del municipio volavano giù nella strada seggiole, tavolini, divani
squadre, astucci, matite e li portò giù, innanzi alla villa per fame un
da una grossa mano irosa e tirar giù la mascella perché mi s'aprisse la bocca
nella repubblica di castelletto, ci trasse giù per le scale e ci mose fuori ch'
allor fu la mia vista più viva / giù ver lo fondo, là 've la
piede, brututùm! il povero miccio giù a precipizio per la costa. 12
preso il salto in falso, nel dar giù, si stravolse e dislogò un piede
la mano alla bocca e poi sputò giù intingolo e sangue. aveva masticato in
6-240: si vedeva trascinato dalla moglie giù nel fango della piazza, ove una
tecchi, n-21: s'è buttato giù dalla serpa, sacramentando ancora, mentre
e triunfi delle sue vittorie, poste giù l'arme, per istagione giuoca alla palla
e i sentieri dei boschi, strappavo giù dalle frasche gli archetti che i valligiani
del contadino gli immerge per gioco sin giù in fondo alla gola. c. e
possono fare andando in su e in giù per la piazza con passo alla bersaglierà
stretto. alfieri, 86: bioccoli giù di marzolina neve / veggio venirne ¦ impetuosi
il marinaio,... calatavi giù una scala e per quella disceso,
tua fiera gente / barbaricina, / che giù dal gen- nargentu, / dove fra
intelletto, lo appetito de'sensi tira giù lo intelletto e il libero arbitrio a quello
chi quello ha voglia di sapere / fantasiando giù cerchi per esso. l. bellini
). dossi, 260: e giù, attraverso la selva, gli ostacoli
le spesse ombre lor fantasiàvano innanzi: giù, saltando borri e riali, or per
segreto fantasma. cicognani, 3-119: giù, delle due monache, l'una
non trova un parente di deportato che metta giù bona- parte; non è partito:
fanta- smeggiava davanti un aspetto grandioso, giù altre lacrime dagli occhi gonfi di commozione
: così in un tratto il padiglion giù spiana / e d'ogni cosa ne fece
8-2 (238): quivi, posto giù il mortaio, fece l'ambasciata.
battendo palma a palma e lasciando andare giù per le guance schiette come il suo
stato visto da uno del prato correre giù per la stoppia e nascondersi nel pozzo
raccorre / le merci, che qua giù più care s'hanno. tasso, 1-31
in suso / e la prora ire in giù, com'altri piacque, / infin
muso: / e con chiari anitrir giù per quei calli / venian saltando,
ci è ordine) / se ne to'giù. grazzini, 4-260: -diamo ordine
occhio perché sarebbe capace di lasciarsi andar giù nel precipizio. moravia, xi-10: io
ali. pulci, 14-90: e'traboccò giù l'arco e la faretra, /
se non farfalle / e molte vespe errar giù per la valle. praga, iv-5
7-407: tra le rame, vedeva passare giù le cuffie bianche, ad ali di
per quell'erta cadde addietro e venendo giù percosse con il capo sopra un tronco d'
farnetico d'andar cercando le pietre nere giù per lo mugnone. a.
verga, ii-281: i comici saltarono giù dal palcoscenico, così come si trovavano
il corpo fascia / da lo bellico in giù di fiondi c'hanno / e d'
, 866: qui valerio catullo, legato giù a'nitidi sassi / il faselo
, anseimo » largito al passaggio pioveva giù dal fastigio di una pellicciosa e margaritante
cima, / e al suo primo spuntar giù dal pendio / versa un torrente di
fronda / la qual da violenza in giù fu torta, / e poi gli
sorta e dimensione percorrono in su e in giù. gozzano, 263: avanziamo quasi
aventuriere, che sempre vanno su e giù per quella fatata contrada. cinelli,
molle, / e va senza fatica giù nel ventre. tasso, 16-51:
ora, e nelle due ore rimanenti poneva giù la fatica di tutto 'l dì.
, l'andare in su e in giù a questi caldi, il faticarsi molto
inquieti, girano di su e di giù come se avessero da sistemare chi sa cosa
essere un tipo evoluto, non più giù del sei, direi a occhio e croce
poesia; ma qui scendono più in giù; più in giù assai della donna
qui scendono più in giù; più in giù assai della donna, più giù del
in giù assai della donna, più giù del terrestre. b. croce, ii-5-313
forma ch'io l'avea veduto / giù nell'inferno in ogni sua effige. mariano
a casa, o da chi venga giù con la deliberazione fatta più per approvarla
nostro. hai condotta la mia signora là giù? landolfi, 7-39'ora che rison
marsiliana... in una certa casa giù per fontebranda. -fattoruzzo.
al tinello, all'uve pendole / giù dal solaio, / al porcellino che
compose de gli elementi di dio, in giù cadenti, uno puro artificio di natura
e figura di capra dalla cintola in giù, oppure con forma umana, ma
riusciva, era una favola riuscire a mandarle giù. -far favola: spargersi dicerie
, sulla scogliera di levante a guardare giù, nel fondo, i granchi, i
argento / e parean s'abbracciare / giù ne 'l letto de 'l fiume, /
e non si trova chil o mandi giù. -non lo dice egli sì chiaro?
che gli assalitori non tardarono a mettersi giù dalla fazione. costa, ii-743: un
tali giallastre gravando / va lenta lenta giù pe'lugubri piani. 4.
natura separa all'incorropto nutrimento e mandalo giù nel basso ventre. leone ebreo,
non c'è critico che abbia potuto mandar giù in pace quei contrasti stridenti..
,... se ne cala giù pel loro canale. cesarotti, i-76:
che avevano preso l'arme, la posono giù e rimessonsi nel pontefice e sotto la
ritrasse in carte / per far fede qua giù del suo bel viso. lorenzo de'
dei, per quanta fede / ha qua giù, se pur v'ha, donna
tanto inerte che ne colava la saliva giù per il mento. d'annunzio,
interprete fedel, nunzio giocondo: / giù i decreti del ciel porta, ed
vassallaggio. compagni, 3-24: venne giù, discendendo di terra in terra,
32-40: e sappi che dal grado in giù, che fiede / a mezzo il
se'gita, / che conforto qua giù spero già mai, / stando ne li
. aretino, 1-37: ci sdrucciolano giù per la bocca tante novelle che bisogna
badia là presso a menappello, / giù nell'abruzzi, fatta per suo onore
abbandonata intorno alla vite si vedevano scendere giù, a due a due, le
amaro della linfa / che va su e giù per la sua verde scala /.
poliziano, st., 1-114: posa giù del lione il fero spoglio / ercole
né verso il basso, né su né giù, - mai. -astrol.
abbruciava, / e rovinava in mar giù dell'altezza; / quivi di nuove
sole dardeggiava il feretro rivestito del tricolore giù dai finestroni del transetto, e intorno le
ninfe, il core: / posto ha giù l'armi, è feriato amore.
lombi stupendi / tra le prunaie rosse giù per la china audace, / alta
sopra il muro, virilmente si gittò giù nella turba. ariosto, 5-52: cade
uccel di giove / per l'alber giù, rompendo de la scorza, / non
cosa andò sottosopra. ariosto, 2-76: giù diroccando, a ferir venne / prima
, tanto più è copioso il licore che giù se ne distilla. paoletti, 1-1-332
rosa, tutte dalle scrinature selvaggie, giù per le enormi ferite, per le
stanze, le quali s'accomodano la cortina giù dal piano della fossa, facendovi delle
convenne talor farsi da piedi, / battendo giù di grandi stramazzoni, / perché non
penne e dagli artigli franco / vien giù calando per dar fine al corso.
declinar de le scoperte / verghe, giù corra presto, e col fermarsi,
lunghe schiene di montagne, e alle fermate giù in una conca, quattro luci,
ma quella di dalfino filava innanzi, giù diritta, snella, con la vela rossa
un fermo! che quando c'è giù lui, li impedisce di sparare.
per canti / s'entra, e là giù per lamenti feroci. petrarca, 62-11
di levatura pressoché orizzontale, salvo il giù e su feroce di quelle cuspidi e relative
terraiuolo / di rascia con un cintolo giù lungo. boterò, i-135: mise il
bandello, 2-9 (1-737): mandò giù lo spago che apprestato aveva e su
allora, fuori dal collo, cascarono giù frantumi di porcellana, cordicelle, viti e
726: impugnate forte quel manico. più giù la spinta del piede finché il ferretto
da medicare a lato, e andandosi giù per lo prato, cominciò a chiamare il
/ e travi et altra mole in giù rivolta. tesauro, 3-553: abbassa pure
aspetto alla stazione! -esclama, e precipita giù per le scale urlando: -viva la
da noi questo branco d'ingordi! / giù l'orgoglio del fulvo lor sir!
senso morale, che per farle mandar giù si andava sussurrando occorrere e sùbito i
c. e. gadda, 193: giù tutta la piana del samo, fervorosa
, / forte le scosse, e giù calossi a piombo, / tutto serrato
tabe (orribile a vederne!) / giù per lo mento in larghe righe e
, 207: i'me n'era tolto giù per l'affatto, pensandomi...
, 335: vo di su e di giù, e durerà questa festa quanto iddio
e là, a mo'di lucciole, giù per la vallea, festinante verso il
verga, 4-59: correva su e giù per l'impalcato della musica, come
nero, schiodando, martellando, buttando giù i festoni e le ghirlande di carta.
gnoli, 99: si vedono / giù nella corte / dipinte loggie su le
, 92: è vero ch'egli tiràvasi giù, proprio allora, un fettone del
, dove si lavava dalla pancia in giù, con indosso le mutande.
levatosi in piedi, e datosi a correre giù per il monte a fiacca collo,
da finestre e da balconi / in giù ghirlande ed in su melarance. fiore
che gli fanno ingiuria, questi ha posto giù il giogo del peccato e fiaccati i
barone camillo stracciando la pergamena e precipitando giù della scala a rischio di fiaccarsi il
, 37-56: per morir si gittò giù d'una riva / che vi trovò sopra
, che... loro convenne giù traboccare; e tanti v'ebbe di
che stieno / sorte per forza, e giù fiacche non caschino. garzoni, 1-304
, / e pur cacci del vin giù: poi con suoni farem fiacco. sozzini
, 2-25: come una fiamma balzò giù dall'argine / il vol- potto scovato
, / e qualche tetto alle volte giù cade, / e le moschee ed ogni
aerea fiamma di venere e lieve la luna giù, matte, danzanti, di velo
stessa vibrò di giove il telo / giù dalle nubi: ella commosse i venti /
di quelle fiammoline che certe notti vengono giù per l'aria. cinelli, 1-259
atto di scagliare il piccolo perfido lica giù per la scalinata. 7.
/ qualche errante fiammella a contemplar / giù nella sparsa valle, a cui d'intorno
. nelli, iii-104: come andar giù, se ci è una volta reale e
spande. b. corsini, 5-18: giù dal lato manco / scendeali l'arco
amo dallo sbocco d'om- brone in giù si sia ripieno, lo riconobbi patentemente dal
da un alto balzo, / a valle giù precipitando bianchi / di schiuma, un
primo comando, e marciano su e giù per tutta l'olanda. baldini,
. per darsi il piacere di gettarle giù con un soffio, con la rapidità
ragione, « per l'alito di giù », cioè per la puzza che di
», cioè per la puzza che di giù su fiatava, « che vi si
questo chi move? / non è qua giù ogni vapore spento? ». /
si stava rimirato a godere quel su e giù della brusca nella mano de'donzelli,
, 155: i cani hanno attaccato fiato giù in un forrone; era fiato buono
pasolini, 3-208: prese e allegramente pedalò giù per via dei crispolti, dopo essersi
, tanto che, sfiniti, caddero giù senza fiato. pratolini, 338: ora
, sì le isdrusciva, ponea giù le fibbiature, e gli altri ornamenti del
òmeri gli traversa il petto e gli pende giù diritto fra l'uno e l'altro
il seme colle tre dita, ficca 'n giù tanto, che la terra tocchi i
: gli arbori ficcano le radici in giù nella terra, acciocché di quella,
letto; e seguitava a passeggiare su e giù, in maniche di camicia, e
del burrone e, ficcando gli occhi in giù, vide, sulle scale di una
falsi e gli spergiuri / mi sdrucciolan giù proprio per la bocca / come i fichi
chiamava franceschina, che era sposata, abitava giù al passo e veniva quassù cogli
grotta di pietre colorate, / là giù ne 'l fondo de l'acqua turchina,
fiele, col sangue che le colava giù dal naso, mostrando gli sgraffi e
, / perché il regno d'amor qua giù non péra. ariosto, 158:
, /... vide con fretta giù de l'alta mole / di carmel
giusti, 4-i-279: poi, calando giù giù di questo passo, / e seguitando
, 4-i-279: poi, calando giù giù di questo passo, / e seguitando a
d'usare più crudele fierezza, ponendo giù la pietade infino a certo tempo. pulci
, st., 1-114: posa giù del lione il fero spoglio / ercole e
/... caderon sparsi / giù per le spalle, e la coprirò a
lui et era il sangue suo, deposto giù ogni fiero proponimento che prima nell'animo
dalla terra un albero, che ha fitte giù fondo le radici, e diramatele,
si figge, che sì incontanente torna giù nel piano. -ant. rifugiarsi
, 4-81: o monaco, pon giù l'ira, lascia il rancore, acciocché
, / tenendo li occhi pur qua giù al fondo; / ma guarda i
furia diabolica, strascinava il suo vecchio padre giù per le scale. g.
di bianch'ermellina. boiardo, 2-1-21: giù per le sponde zaffiri e ballassi /
cicognani, 2-42: la tosca le caccia giù le [pecore], salta di
muro cola di rienzo col capo in giù e a fianco di costui anche capovolti
il banco di ghiaccio... veniva giù a mano a mano trascinato dalle correnti
ben se a dirittura / quel liquor giù per traffila / senza gromol cola e fila
govoni, 3-159: quel fumino che ondeggia giù dai tetti / dei tuguri più bianchi
profilo. vasari, ii-704: messosi giù, gli fece una dea della natura
: guardate un poco, / guardate giù pel fiume filastrocca / di barche comparire
non già pettinati, / pendean in giù con non troppa lunghezza, / ma biondi
occhi gli stiano per cadere e rotolar giù per i fili della barba.
che in fila divisibili si stende / giù da la vetta fino a timo piede.
, 3-256: i bruchi si lasciavano spenzolare giù dai rami, nell'aria, per
/ in man d'orlando al venir giù voltosse: / tirare i colpi a
più boglienti, aprivano un foro, fattole giù nel fondo, tal che ne scolava
aggirevol vesta, / che scendendole in giù fra il seno e i fianchi, /
buzzati, 3-297: si lasciò andare giù a precipizio [su gli sci
, e da una poccettina scendeva intanto giù un filino di latte. palazzeschi,
a terra. buzzati, 3-99: giù dalle pareti, sotto il cielo caliginoso,
bocchelli, 6-194: se m. va giù a dire che il colonnello ha fatto
par., 29-86: voi non andate giù per un sentero / filosofando, tanto
sarebbe più semplice che io mi buttassi giù da questo parapetto e mi lasciassi travolgere dalla
'l cielo operi ne le cose di qua giù non solo co 'l lume, co
esser ricco, esser grande sempre qua giù non lice: / ma un core
/ ma un core filosofico sempre qua giù è felice. g. gozzi, i-20-60
, i-541: alle quattro era venuta giù un po'd'acquerugiola fina e diaccia,
un pugno di sabbia e la lascia filtrare giù, piano piano. c. e
altre accessorie che vennero dopo, seguitai giù giù la filza dei quinari, e
accessorie che vennero dopo, seguitai giù giù la filza dei quinari, e ne
avuto tutto quello che occorre! -e giù una filza di cose che doveva procurare
e spezialmente uomo in terzo grado più giù di me, ben sia elli adornato di
il rivolo giallo e fine della farina scendere giù nella màdia di sotto, e tutto
di congegni. barilli, 5-32: veniva giù una pioggia fina. tecchi, 2-40
quale talvolta stanco di andare su e giù, si discrede con la mamma,
: sul far della sera, può venir giù scrollando il basto, carico di carbone
ii-267: già pompeio, calate giù le vele e con l'aiuto de'remi
: pioggia, nevischio e ghiacciuoli venian giù turbinando per le frane freddi e roteanti in
verso la cima e quindi, ritornando in giù, finiscono nella medesima base da man
fili degli spari / che le tirano ancora giù nel fieno. baldini, 3-89:
morto affatto? / -perch'andasti tu giù a capochino? tozzi, i-381: mi
volo di una rondine, spia se venga giù la quindicenne che scenderà compunta, rosa
.. -lo zio era intanto venuto giù dall'albero. = acer,
e bragozzi, quando li vediamo di giù, da basso, dal di qua dell'
sì che gli applausi fioccavano, veniva giù il teatro, un finimondo che non
di pelle. pirandello, 7-1311: giù dalle tempie, per le gote, fino
sulla tastiera, si lancia su e giù per una scala maggiore o minore, fioreggiando
un dolce canto. per un secolo o giù di 11, mille altri lo ripetono
, versar sopra il capo, e giù per tutto il corpo ignudo, chi
annunzio, i-114: da'nuvoli rotti giù a fiotti la pioggia scrosciando / su
inf., 21-22: mentr'io là giù fisamente mirava, / lo duca mio
e con uno grande fistiare si gittò giù per quel monte in grande precipizio.
ammazziamo a scavarlo, poi lo trasportiamo giù alle marine, dove tanti vapori inglesi
ambrogio conobbe che questo era cornelio e scese giù, ed aperta la porta disse:
/ va 'n su, va 'n giù, non senza di sassate / portar qualche
ma che invecchia e comincia ad andar giù. leopardi, 882: era una forma
, ii-132: il sorriso, colato giù in una smorfia flaccida, tornava sulle
è? -io sì. cento passi più giù. ho fissato la camera. -l'
una gagliarda increspatura di ciglia allo 'n giù, una terribile fissazion d'occhi,.
-cravatta a nodo fisso: cravatta col nodo giù fatto, tenuta in posizione per lo
(143): scese con l'occhio giù giù per la china, fino al
143): scese con l'occhio giù giù per la china, fino al suo
, / e un fil di ferro giù discenda al basso. -ant. figura
la ruzzola sbalzata in alto ricade in giù, perché non può ella abbattersi a
, va; se manca, gli dan giù le vele e riman fitto in calma
nebbia. bacchelli, 3-140: veniva giù ima nebbietta fitta e cruda.
una radice e ha fatto per calarsi giù. 2. parte dell'unghia del
. guerrazzi, i-167: si cala giù a fittone una cucchiara di ferro dentata
344: una grossa sua scheggia cadde giù a fittoni, come un aerolite ai
asciutte. silone, 71: venne giù dalla montagna, col fragore di un
, che vi passa, ha menato giù più di trenta case. leopardi, v-75
cominciare del duetto la luna piena rotolò giù d'improvviso... rovesciando aggressivamente
pirandello, ii-2-669: zio simone abita in giù: vecchierello: flaccido, lasco:
l'ottone secondo e il terzo e giù giù gli altri flagelli tedeschi. d'annunzio
ottone secondo e il terzo e giù giù gli altri flagelli tedeschi. d'annunzio,
ed i lievi echi si sfaldano / giù dal ponte sul fiume. 3.
oro. machiavelli, 1-iii-1096: passorno giù per lo adice più foderi carichi d'
[vapore] ritorna a piombo / in giù cadendo tramutato in pioggia / in abbondante
montale, 2-21: ad un scrollo giù / foglie a èlice, a freccia,
vedere i conigli addormentati con le orecchie giù, sulle foglie dei cavoli. jovine,
veder così di soglia in soglia / giù digradar, com'io ch'a proprio nome
proprio nome / vo per la rosa giù di foglia in foglia. crescenzi volgar.
. slataper, 2-278: ho buttato giù su foglietti delle idee fra le mie
piano di spagna... manda giù a folate odor di pantani e di falaschi
v-1-195: non ebbe paura di scendere giù per tutti i gironi dell'inferno psicologico
, 1-360: già la gloria / scendea giù folgorando ardente vampo. rime burlesche,
dante / su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel
creato / più ch'altra creatura, giù dal cielo / folgoreggiando scendere da un
non ti caggia la tua santalena / giù per lo colto tra le dure zolle /
un di que'vecchissimi alberi non cadeva giù a terra, ma per la gran
coste: / di vello in vello giù discese poscia, / tra 'l folto pelo
: a primavera [il torrente] vien giù in piena..., supera
andarono a mettere alla fonda due miglia più giù, davanti al golfetto solitario. luzi
ogni botte di vino buono il naviglio lascia giù anch'esso il suo fondaccio.
di avanzi umani vivi rovesciati a ceste giù per i fondachi. 7.
lor parvenza, / alli occhi di là giù son sì ascose, / che l'
scoglio a picco su una fondata verde, giù, di testa, il tuffo,
vino, ma fonduto l'oro, quello giù per la gola li misero. biringuccio
iii-7-269: soldati brabanzoni e alemanni calavan giù dalle colonne l'afrodite e il paride
dalla profondità del tempio, venire di più giù che la pietra, di più giù
giù che la pietra, di più giù che lo spazio di sotterra, fondere
non dargliene. -ant. venir giù, precipitare (la pioggia, la
andanti: / era l'acqua che giù dalle stillanti / tegole a furia percotea
d. bartoli, 27-31: eccol cacciato giù sotto coperta nel fondo della nave fra'
in superficie. manzini, 10-28: giù in fondo, le strade son rigagnoli
anime più nere; / diverse colpe giù li grava al fondo. tasso, 1-55
che ondeggiante e spumante gorgogliando, / giù giù ne mandi liquor poderoso. =
ondeggiante e spumante gorgogliando, / giù giù ne mandi liquor poderoso. = comp
comincio « cara mamma », allora giù lagrime a fontana. paolieri, 163:
la bocca spalancata e con la lingua giù ciondoloni fino al mento, come un
siena, 104: scendendo di questo luogo giù nella valle circa una balestrata, si
agevole che 'l fiume che corre in giù, per quel medesimo corso di ritornarlo
contrarietà de'moti loro in su e in giù. muratori, 7-iii-117: da quésto
il crine. monti, x-1-38: giù dalla schiena d'elevato masso / un
. bencivenni [crusca]: giù per qualche balza per la quale corra
e discendemmo a mano stanca / là giù nel fondo foracchiato e arto. buti,
della sotterranea loro caverna, su e giù per un'angustissimo calle, [le
dallo orecchio alla fronte e pendeva giù sopra il naso. -per estens
chiamati i manovali, ordinò che buttassero giù i muri... e forassero nuove
granello col suo piccollo e si manda giù di mano in mano. redi,
forbito il muso, / che noi portiam giù l'anima e le cuoia ».
più contegnoso, si occupava a mandare giù gli spaghetti in punta di forchetta, quasi
capuana, 4-235: tentava di mandar giù qualche forchettata di maccheroni. soffici,
gran gavezze e ciance; / e 'n giù letame ed in alto forconi. crescenzi
accette e beccastrini, come avessono a mandare giù torri, quelle ferramenta e membra squarciavano
l'aperse per le spalle / fin giù dove lo stomaco è forcuto.
non ti caggia la tua santalena / giù per lo cólto tra le dure zolle /
una in su e l'altra in giù, non piacerà a persona. m acinghi
desiderare sotto l'aspetto sportivo. -essere giù di forma, fuori forma, in cattiva
, a guisa di spole, su e giù per l'italia, ma si fermeranno
allora è il tempo di farlo cader giù [lo spazzacamino] come un rondone,
dei falchi le povere formicaie umane schiacciate giù sul terreno intorno ai ruscelletti che i geografi
finissima polvere aspettando che qualche formica rotoli giù per la china farinosa fino alle sue pinze
formidabile calcio alla giara, che rotola giù per il sentieruolo tra le grida di tutti
formola avendo uscita, dalla portella in giù la tua chiusa di muro riempiendo, senza
tasso, aminta, 287: là giù ne lo 'nferno è un nero speco,
fragranza del pane appena cotto e correr giù a mangiarne fin che n'ero sazia.
e dimenarsi intorno alla caldaia e buttar giù ogni momento pacche di legno e motte
i-ii (54): e di tirar giù a terra il ciel del forno.
, né farli correre in su e giù per le scale del foro tutto il
un saltino e, pùnfete! giù a forone. = deriv.
/ vezzosetta, / toma toma 'n giù, / torna al tuo pastor che
, angusto. soderini, iii-289: giù nel basso la forra del canale dove
, 155: i cani hanno attaccato fiato giù in un forrone; era fiato buono
torrente allor che 'l tauro eterno / giù da l'alpi nevose il gel discioglie.
82: sotto, si ridesta e giù trabocca / la forsennata amarezza. comisso
scappellotto dal nonno e qualche pedata più giù per rimettere l'equilibrio, quando lo scappellotto
dal caldo, che sta forte e viene giù. ariosto, 32-87: se gli
9-62: udì trillare forte il campanello giù per le scale. soldati, i-57:
con un pugno esso avesse potuto battere giù l'uscio, nondimeno non volle però
per necessità. scalvini, vi-99: giù scendo con tacque, inverso il tardo /
213: lo trova [il somaro] giù in terra a gambe steccolite, morto
fortunato fianco, / quando 'l bel parto giù nel mondo scorse! fazio, ii-5-11
per tutto quel fortunosissimo pelago che vien giù dal giappone fino a malaca. spallanzani
con le forti braccia! / su e giù, e su e giù. c.
/ su e giù, e su e giù. c. e. gadda,
di umore nero, manda su e giù il mantice a tutta forza.
v-1-482: la pelle fosca dei fanciulli balzanti giù per gli scogli, colorata e indurita
lagrima di diamante: li altri si imbrumano giù, fosforeggiano, a tratti lampeggiano,
la fune e 'l busso a margutte giù reca / e disse ai servi di questo
che giova, o tina, andar giù nel fossato / e starti coccolon su quel
illi, 1-102: i violoncelli vanno gorgogliando giù fino al fondo delle iridescenze, il
pea, 3-201: tiene gli occhi in giù, fissi sulla profuga...,
le scapole, dal collo s'inabissa giù per la schiena. moravia, iii-176:
ciel mille paure. 6. venir giù a scrosci, con grande violenza e
/ lungi da me sarà, fracassi giù / acqua e neve dal ciel, quanta
altissima foce di monti si getta e vien giù a rompicollo. = deriv.
testamenti politici di quelle belle donne rotolano giù a fasci nel cestone della storia,
/ e mirò intorno, e vide giù nel basso / d'armi coperto il ponte
gran fracasso. e son cose che butto giù pur che sia. buzzati, 4-303
nella cima. tassoni, 5-11: giù ne la fossa in loco assai profondo /
quella che accompagnava i convogli dei feriti giù per i camminamenti ingombri di carname fracido
., 12 (215): « giù quella gerla, » si grida intanto
. colonna, 1-156: qual fii qua giù che la ragion tua dica, /
vista! allor che fina / giù cade in su la tremola marina / la
, terra scoscesa, smossa e andata giù; dall'esser franta, infranta,
. nievo, 539: la frana cadeva giù nera e cavernosa, sbiancata mestamente dalla
. dossi, 260: e giù, attraverso la selva...;
, attraverso la selva...; giù, saltando borri e riali, or
: epperciò dalle mie membra in culbutta giù per le frane nevose, nel sole.
iii-238: quando si fa con mandar giù le motte delle fosse incavate sotto a
un franar delle imposte. -venir giù, cadere (la pioggia, la neve
il temporale, / rotola rotola, precipita giù. stuparich, 5-34: mi parve
alluvione franerà presto o tardi anch'esse giù nel profondo azzurro sottostante. pratolini,
: terra scoscesa, smossa e andata giù: dall'esser franta, infranta, rotta
: c'erano sott'acqua sassi franati giù dal costone della collina. 3
io l'ho visto... rotolar giù dalla ripa come un pezzo di terra
ninfe, il core: / posto ha giù l'armi, è feriato amore.
il cielo alfine si velò poi franto / giù si versò. -macinato,
più forte del fruscio delle onde frante giù. 6. franato; dirupato
: [moli ciclopiche] sono scese giù parallele come erano quando stavano fuori dell'acqua
bel serpentino. bertola, 92: vien giù [il fiume] portando quantità di
chi l'aviluppa in su, chi in giù. oh, egli è il mal
albero, ha l'acqua che vien giù dalle nuvole, e quella che gocciola dall'
di timi. d'annunzio, i-61: giù da li orridi boschi di frassini,
suo corpo s'allungò sul piano, scivolò giù dall'orlo e si frastagliò sulla scogliera
un denso scampanio tuonava dalle torri, e giù, per comunicarsi i più modesti
, 1-iii-574: per ingannare e per tirarla giù, / fratellùccio mio bel, costo
, 77: essendo col capo in giù piombato da alto fuori d'una scala
e, come sapete, i cieli qua giù tra noi infondono il caldo solamente,
sentii a un certo momento un freddolino giù pel groppone. -freddòtto. dossi
della pedana di lancio, guardava in giù,... s'indugiava un poco
, inf., 31-123: mettine giù, e non ten venga schifo, /
, cominciando dal capo e venendo in giù dal collo per tutta la vita e poi
con quel nuovo fregamento, su e giù, della sega, la piaga già
che ridono alle sue spalle e tira giù una gran fregata alle corde, come viene
grandine asprissima? algarotti, 2-459: giù per le balze qua tremola e splende
frena, frena i singulti, / pon giù lo sdegno e 'l duolo. metastasio
cavalli e somieri. valletti vegnono di giù e di su: chi porta freni,
esser retto, e si gittò giù per certe ripe, e morì con lui
redi, 16-ii-108: quindi dall'ugola giù per l'esofago / fiaschetta sdrucciola fin
. deledda, iii-1019: adesso rimettetevi giù e state quieto: vi copro io,
della gelatina. roberti, x-62: giù primaticcia e lieve / fioccò tacita neve:
.. metteva a passeggiare su e giù lungo il marciapiede, fiutando il frescóre notturno
e quando ella cade, viensì ritondando giù per la fricazióne dell'aere caldo,
infermo? slaccia qua tu. -mozzerò giù ogni cosa io. -non accade slacciare
sotto la terra frigida, avendo poste giù le spoglie vecchie, rinovellato e splendido
sottolineava qua e là, su e giù, il corso delle sue vene ansiose sopra
, iii-24-15: come strillavano le cicale giù per la china del colle..
nato il falso erede, / porrà giù l'arco e la crudel faretra,
, / cade all'innanzi, e giù nell'alta fossa / frombolato con lui si
; / ché, s'io fussi giù stato, io ti mostrava / di mio
vide stagnar liquido argento, / o giù precipitose ir acque vive / per alpe
d'indole varia insiem confusi / giù pel clivo frondeggiano infiniti / alberi. matniani
in un burrone / gran fumea vedeva giù. / e giù, dentro la frondura
/ gran fumea vedeva giù. / e giù, dentro la frondura, / moglie
boccaccio, viii-2-155: questi soli hanno posto giù ogni erubescenza, ogni fronte, ogni
. moravia, vii-399: poco più giù... c'era un portale antico
poliziano, 2-22: quando guardo in giù, mi occorre agli occhi la valle fronzuta
sofferibili a'cavalli. monti, x-3-191: giù da'ruinosi erti dirupi / ecco spiccarsi
, che gioca chiassosamente sù e giù pel cortile. = variante di
parini, 314: fatelo correr su e giù per l'aia, / frugandolo ben
del loco ov'io peccai / a metter giù li miei sospiri in fuga. buti
persuaderà v. s. a cacciarsi giù per la verga de'frugatoi, delle candele
alternativo avanti e indietro o su e giù. fr. martini, i-146:
lippi, 8-10: di state il sole giù ne'lor quartieri / non può col
/ e poi gli schiantano, / e giù ne piombano, / e col tuono
: chi ha crusca? e veniva giù per vendergli quella ch'è nel frullone.
, fasciata di nero dal petto in giù, con i capelli rossobruni stretti.
e mi avete infangato al livello e più giù dei vostri giovani frusta-postribolo.
con molto stento, e cecchina frustò giù per la strada libera fra le paludi,
, intanto, passeggiamo ancora su e giù pel corso e i giardini a coltivarci un
col fucile in spalla, camminare su e giù metodiche, ciascuna per un piccolo tratto
cacciatori, /... ora in giù e ora in su correndo, /
del cuore... tutta vien giù e si distilla dal capo, ripien
e fulminando, alfin spietatamente / balzaron giù da'loro aviti troni / re messicani e
quell'insulto. govoni, 3-60: più giù il crocevia / del mio grigio paese
7: il povero maestro ciliegia cadde giù come fulminato. carducci, 52:
d'un fulmine. fucini, 405: giù da ponente l'aria era infuocata dai
i-425: una folata... abbatteva giù dal fumaiolo d'un battello in pressione
218: l'arme, piomba fumante, giù dalla tàvola, in una cesta di
che cantano. pea, 7-406: giù nel cortile fumavano già i forni per la
, / el terzo beo e mandol giù più duro, / al quarto sputo e
pipe, aspettarono in silenzio che desse giù la bufera e la tormenta. collodi,
in un burrone / gran fumea vedeva giù. bresciani, 1-i-112: que'tronconi.
: que'tronconi... strisciano giù per le frane, o rotolano, o
6-108: si vedeva il lago, giù sotto, bollire, in un'aria fumida
: il rigagnolo d'acqua che correva giù per la strada era coperto da un velo
di vapore. cagna, iii-198: giù nello scialbore bigerognolo dello sfondo, nel
parole continuarono a andare, l'uno in giù e l'altre in su, senza
delle quali tutte le grandezze di qua giù... sono fumi e ombre.
aria i fuochi fatui, / e giù piegando i turbini / fumofochiflammiferi, /
offrivano un tiro di granate fumogene, giù al comando? -potere fumogeno:
sul far della sera, può venir giù scrollando il basto, carico di carbone,
che indi la donna gli avea mandata giù dalla finestra una scala di fune,
da terra, a gran rischio di cader giù a capo fitto, e si disputavano
due lancie; la canuta chioma / giù cade al vento. monti, i-19:
altro più funesto peso che potesse venir giù dalle finestre. carducci, 291:
vittorini, 1-38: il campanello trilla giù al primo piano, continuamente, messo
, 710: d'alti fuochi alessandria giù giù da l'apennino / illumina la
710: d'alti fuochi alessandria giù giù da l'apennino / illumina la fuga
l'artista seduto al cavalletto e metteva giù ogni tanto un segno definitivo, stabiliva
/ e fuor di sua natura in giù s'atterra. boccaccio, dee.,
qual di pecora mora, / che giù scendeva e s'univa al boschetto. viani
padre iacopo antonio rossi sono state sbruffate giù al modo gesuitesco: vale a dire
. gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia
ariosto, 14-110: tornano i saracin giù ne le fosse / a furia di
brancoli, 3-295: un trimotore si buttò giù come un bolide, lasciava cadere una
. l. martelli, 1-177: giù da i monti / cadono i fiumi furiosi
chelli, 1-i-19: furon tirate giù dai piedestalli, infrante sul selciato e
sopra, a'polsi, e due giù in basso, al fusolo del pié.
; il corpo umano dal collo in giù; busto, torace, petto.
... ma ora, scender giù nel gabbione, acchiapparli, ucciderli e mangiarseli
fascine, graticci. montano, 57: giù per il tubo / fuor dai gabbioni
sott'il noce, il demonio saltava giù dal ramo e l'acchiappava per il bavero
io debbo recarmi al tribunale; poi giù di corsa in campagna, a tirar gli
, 1-288: ti cadean di mano e giù pel lago / cor- rean mammole vaghe
che comin ciava a venir giù gagliarda. calandra, 12: colto per
: non potendo fare altro, manda giù il cane, il padrone, e la
capo, e poi la collana, e giù via via sino alla cintura, tutto
baie. i. neri, 5-46: giù nelle selve il rusignuol tacea, /
, 6-95: mi dicono che su e giù per esso vi siano dei bellissimi pascoli
fianchi e le braccia di quelle che mandano giù il secchio. bonsanti, 2-35:
. e pure coloro se le tracannano giù per le fauci colla maggior galanteria del mondo
alla libera / buttarle fuori, / che giù nel fegato / covar rancori; /
per insegnare il galateo, / con battergli giù in terra una mascella. tommaseo [
su alla casa di orsola e tornava giù con le conche vuote e con epistole
a bere... non potrà mandar giù la galla, anzi gli parrà più
a passeggiare tristamente in su, in giù, per la vuota galleria. bontempelli,
il bastone / e chi si getta giù di galleria. verga, i-413: il
.. si snodi, su, giù, senza paura di salti e curve,
e la sua cresta, che manda giù e tira su. vallisneri, i-367:
lotti..., che essendo caduto giù per un cesso, cantava poi là
gallo di madonna bava, che era giù nel bottino e che cantava. -essere
bocchelli, 9-342: si dette, galoppando giù per le scalinate a rotta di collo
. 621: da quei dua terzi in giù si lascia quattro gambe alquanto più grosse
gambe alzate / andato era la notte giù nel fosso. ojetti, i-i77: hanno
nieri, 200: se ne veniva giù giù, gamba gamba. -gambe
nieri, 200: se ne veniva giù giù, gamba gamba. -gambe di
, tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia sì grande
lo schioppo e gonfia! e quello giù a gambah'aria. pratolini, 2-59:
. folengo, ii-73: vide con fretta giù de l'alta mole / di carmel
. pulci, 1-63: il cinghiai giù morto gambettava. g. gozzi,
di corda e lana colorata, vengono giù con grande aitanza uomini con una fune
assicella] con dua gangheretti o arpioncini giù basso alla coda del pennello. fagiuoli
il marito... / buttò giù l'uscio d'un colpo col piede.
qualche corto scambietto a garbo: e poi giù infollite, sdrucciolavano dai tasti, percuotevano
di trotto. morante, 2-44: giù nella strada ci aspettava la carrozza.
, 193: biccio agguanta la boccia e giù a garganella, come se fosse acqua
: si spolverano di zucchero, e giù s'ingorbiano nel gargozzo deltammalato. =
c. e. gadda, 208: giù alla scogliera, le garitte del balneario
i capei della mia testa / mi van giù fino al garetto. nievo, 1-257
dove il boccone non va né su né giù. = comp. di garrulo
- e che volete? - venite giù, e vedretelo. g. bentivoglio,
passeggiando un poco in su e in giù, certi garzoncini mulattieri uscirono d'una
dal gelo, s'alza e s'avventa giù a quelle solitudini. =
strada. / il gasista si cala giù e pedala / rapido con la scala
boiardo, 1-11-26: or la porta gataia giù cadia, / e restò dentro il
chiglia, e tirandolo con forza su e giù dall'una e dall'altra banda,
8-52: galoppavano, sfrascavano, rovinavano giù pei tegoli e le piante. gattacci
verga, 4-59: correva su e giù per l'impalcato della musica, come
signor lasciò le chiavi / ch'ei portò giù di questo gaudio miro, / tenta
lacera,... guardando in giù sugli astanti con gaudiosa fierezza.
d'un quintale, e fontana trevi giù dal capo di veli neri insino alle
. fu levata dai putti e buttata giù per la gavina di piazza. =
d'una donna ciarliera che si butta giù, e veramente plebea. tramater [
falcone pellegrino, che dal mezzo in giù era nell'acque gelato, né in maniera
anguillara, 9-216: mentre freme in giù la pioggia e 'l gielo, / di
que- st'altra a più a più giù prema / lo fondo suo, infin ch'
i-233: noi possediamo in profondità, giù dove iddio ha posto i suoi semi
... /... in giù stillando giva / per la lor faccia
l'italia ha fatto un passo più giù per i gradini delle fatali gemonie.
. e da vero non sarebbe qua giù generazione né vita d'animale o di
badava al viavai delle ragazze su e giù per le scale. persino ponce faceva
ostinazione. arici, 1-86: in giù chinando / il generoso sguardo, al disonesto
i due fratelli andare insieme su e giù per le scale dell'intendenza, della
sverni / per la centesma ch'è là giù negletta, / rag- geran sì questi
per sdegno / ti mira sì, qua giù ponesti i muri, / come del
li dichiareranno dèi, o li rimanderanno giù a riporsi nei loro sepolcri e nelle urne
: « sì bene, va, recalo giù ». venuto il palvese, e
cicognani, 13-469: passeggiò su e giù per il corridoio mettendo, come soleva
: l'allobroge, il germano / giù da monti scendea, quasi torrente, /
da uno sportello uguale gesticolava su e giù, instancabile, una mano.
, 20-137: l'un dietro l'altro giù dalle mura gittandosi, se ne fuggirono
756: gli archibugieri del soccorso gettandosi giù da cavallo si salvarono quasi tutti nella
: mi veniva una volontà di gettarmi giù di sella per porre la faccia contro la
nei fondamenti, con un lasciarle cader giù quali vengono, perocché basta che empiano,
per la crudele bocca. -gettare giù: scagliare verso il basso, fare o
., vii-287: dal cielo ha gettato giù israel. boccaccio, dee.,
pere, e però montavi suso e gittane giù alquante. valerio massimo volgar.,
la casa e minacciollo di gittarlo quindi giù. s. degli arienti,
. pagano, 1-327: chi gitti giù dalla finestra una pietra che allo sventurato
solo, l'acqua lo gitte- rebbe giù. aretino, iii-11: gettiamle giù la
rebbe giù. aretino, iii-11: gettiamle giù la porta, anzi abbrusciamole in
: il terremoto... gettò giù le muraglie e case fino da'fondamenti.
carducci, iii-24-324: la mattina dopo gittai giù le prime strofe dell'ode alla regina
: uscito poi di lì, gettò giù con la solita compostezza in punta al
ai quali eransi aggreggiate. -gettarsi giù: lanciarsi verso il basso, piombare;
tratto la subita disperazione, si gittò giù da una torre. guerrazzi, 2-26
torre. guerrazzi, 2-26: gittandosi giù dal calesse, il signor giacomo con
. moravia, ix-145: si gettò giù di corsa per il sentiero e scomparve.
tutto. non disperarti, non gittarti giù. -gettarsi in ginocchio o ginocchioni
psiche di carta in su e in giù fra i gettiti villani dei pacchi di lettere
. pasolini, 3-344: tutti andavano giù a gruppi verso tiburtino, ma senza
collodi, 214: dal ginocchio in giù gli abbottonò un paio di piccole ghette
ne'covili come fiera, / giù nella ghiaccia là fino al bellico.
che, traboccando in forma d'acqua giù dalla bollente caldaia, se le fermavano
: pioggia, nevischio e ghiacciuoli venian giù turbinando per le frane freddi e roteanti.
sì tranquilla / celan mostri più fieri giù in quel fondo, / che ne'
animalesca..., conducela colà giù... dove la carne lasciva
paratore... correva su e giù per l'impalcato della musica, come un
nero, schiodando, martellando, buttando giù i festoni e le ghirlande di carta
, e in una gozzata ne mandò giù più di un terzo. nieri, 346
! »; e in una gozzata giù il bicchierino! viani, 4-113: il
col gomito all'orlo del gozzetto guardava giù nell'acqua fonda e morbida, e
terrà lo sbigottito / commensal gramo? giù mandar nel gozzo / non può il nemico
al quale per vero dire non sapeva correr giù pel gozzo quella burla del milione.
446: questa madre compagna non andava giù pel gozzo a lucilio, ma egli
non passare il riso dal gozzo in giù, non passare il gozzo: ridere forzatamente
si dice, non passa dal gozzo in giù. berni, 36-38 (iii-208)
terra prostrato giacere,... scese giù e cominciò a beccare. n
consuetudine: fischi e rombi d'automobili giù nella via, gracchiar d'un grammofono
gradinata che ruscella a mezzo, va giù va giù, bianca rotola giù proprio
ruscella a mezzo, va giù va giù, bianca rotola giù proprio nell'acqua
, va giù va giù, bianca rotola giù proprio nell'acqua a guazzo. manzini
l'italia ha fatto un passo più giù per i gradini delle fatali gemonie;
invece di colare di gradino in gradino giù per la scala e allagarla, alla fine
la vedevo ruzzolare [la castagna] giù per la scala, gradino dopo gradino,
a gradino, la scala dell'obbrobrio, giù, fino all'abiezione. deledda,
di flauto, va perdendosi dal giardino giù nella via. = da grado1
, 2 (12): discese giù per le gràdora, e tornò al suo
gli occhi dilatati, / le pupille in giù fitte, / abbassavano il pollice nervoso
grano sopra, prati e prati, giù, fino in basso; verde raso;
627: era rotolata anche più giù, caduta al grado di serva volgare
da dio a coro a coro, discendendo giù di grado in grado, vengono a
. stuparich, 5-162: mi buttai giù per un canalone erboso ombreggiato da fìtti
la parte de'bozzi dal primo finestrato in giù, insieme con le porte è rustica
graffiti. deledda, iii-721: fu tirato giù... il quadretto miracoloso della
dai costoni dei monti e dai pascoli veniva giù il color blu della notte. non
i colpi infaticabili che la grancassa tira giù a due mani, c'è da
dosso, / non ne fea rovescion giù per la valle / sbalzar dal baluardo
trenta gran palmi / dal luogo in giù dov'uomo affibbia 'l manto.
. cavalca, 19-207: si gittò giù per quel monte in gran precipizio.
, 9-30-130: non v'è torrente che giù da qualunque sia grand'erta di montagna
207: con uno grande fistiare si gittò giù per quel monte. lenzi, 1-46
parte de'bozzi dal primo finestrato in giù, insieme con le porte è rustica
grandinare, nel piovere e nevicare venga giù parte del cielo. pananti, ii-63:
3. per estens. abbattersi, venir giù, essere scagliato in gran numero e
, furibonda, di su, di giù le rincorre con quei suoi scarponi e
. 2. caduto, venuto giù dall'alto. targioni tozzetti, 12-8-459
primo cominciava a lavorare. lo buttò giù come l'altro di un fiato.
bande di foglie a punto a croce scendono giù per lo schienale, traversano il sedile
, quando qualcuno dal grappolo cada / giù dalla volta, onde penzolano attaccate tra
, 6-20: se t'affacciavi a guardar giù vedevi tra la nebbiolina quel che credere
il grassello inco- rallato, veniva giù giù con le volte più tonde per un
grassello inco- rallato, veniva giù giù con le volte più tonde per un ver
, e lascia arno dal mezzo in giù, e due terzi, che ha più
coro dei passeri dagli émbrici rotti cigolò giù per le armature sconnesse delle travi, giù
giù per le armature sconnesse delle travi, giù pei travicelli attraversati, giù pei graticci
travi, giù pei travicelli attraversati, giù pei graticci sfondati dei palchi in ruina
la sera intorno al fuoco, mandato giù le calze, viene in succhio, per
di corso riprendono a passeggiare su e giù e ad incrociarsi lisciandosi i baffi;
il romore monotono delle croste menate su e giù per la grattugia. de roberto,
tanta altezza non poter muoversi e venir giù né poco né molto un liquido sì