6-3: così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, che men luogo cinghia
ivi pervenne, / forte le scosse e giù calossi a piombo. ariosto, 15-24
dei querciuoli un soffio; e in giù, più lungi, a tratti nel grigio
, che le son tutt'a due giù distese senza nessuna grazia. =
i-553: incominciando dal petrarca e venendo giù giù ai monsignori del cinquecento e agli abatini
: incominciando dal petrarca e venendo giù giù ai monsignori del cinquecento e agli abatini e
o altro; abbacchiare, del gettar giù, dando sui rami, le frutte.
.. l'umidità stridere udiste / risecca giù nella mia fronte buia? / vi
attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala; / tal era io
volta tornavo a casa con le mani abbandonate giù come quelle di cristo schiodato dalla croce
gli occhi dilatati, / le pupille in giù fitte, / abbassavano il pollice nervoso
: abbassai la luce, poi tirai giù anche la cuffietta sotto la lampadina.
ingegna con continua sollecitudine di mandarmi più giù che la più infima parte della sua rota
, la quale con tono imperioso gridò: giù il sigaro. l'abbassista si levò
gli disse: 'hai sentito? ha detto giù il sigaro, e non abbasso il
e prep. in basso, in giù; nella parte inferiore. boccaccio,
1-5-289: adesso questi uomini condurranno leonora giù abbasso. goldoni, iv-851: il signor
., 1-3-14: essendo gl'infedeli giù abbasso per li tormenti della dannazione, veggono
); ordine di abbassare, mettere giù (il cappello). settembrini,
o il tal altro '. più italianamente giù; il qual monosillabo dà anche più
abbattere. abbàttere, tr. buttare giù, far cadere; gettare a terra
vinti. idem, 20-82: scende egli giù per le abbattute mura / e s'
e colle vele altissime, ella die'giù alla banda, e, abboccata,
sa, ma a farlo passare lento lento giù per la gola, prendeva una forza
ne ho molti, degli abbozzi ne buttai giù più d'uno in questi due anni
le ginocchia, / tenendo il viso giù tra esse basso. ugurgieri, 270:
sole. deledda, ii-1077: più giù il paese cambia aspetto: case nuove
e cominciando su alto da l'anca / giù per le cosce in fin a'pie'
vie separate l'alimento e l'aere giù per la gola, a andare i piedi
inginocchioni, e gli grondava il sangue / giù per il mento dalle labbra e
e tutte insieme in un rivoletto scorrevano giù. idem, 7-897: [si
strade. di giacomo, i-732: venne giù la pioggia sconsolante, battendo furiosamente sul
/ si come riso qui; ma giù s'abbuia / l'ombra di fuor,
noi di sotto, d'intorno, fino giù, al piede delle balze più ripide
a monte campanaro che possa sprofondare tanto giù nell'abisso, quanto sorge alto e
per le zampe, lo scosciarono in giù, quello che gli aveva accappiato il
'l collo / accama il ferro e giù discende al fianco, / che senza più
maestro alberto, 87: forza violenta in giù l'accascia, / arco facendo di
non rispose e non si mosse, accasciata giù col volto tra le mani e le
d'annunzio, iv-1-198: chi suona, giù, il pianoforte? qualcuno accenna.
mura. settembrini, 1-269: scesi giù, le carrozze erano accerchiate di gente
lavoro con trascuratezza, frettolosamente; buttare giù alla svelta e senza cura; abborracciare
. cicognani, 9-21: al rumore, giù, di massa che s'acciacca,
perché correva lungo il promontorio su e giù per gli scogli e rasente il mare
/ il rio per te valer, qui giù rimanti. vasari, i-144: lavorando
rovescio il trabocca, / e questo torrion giù rovinava. 3. lanciare,
adagio. nieri, 182: si mette giù accoccolato col sedere in terra, e
grembo accolta / sembra i còlti fioretti giù versare. sannazaro, 5-93: alma
tutti quanti, / che nella lama giù tra essi accolti. tasso, 6-ii-182:
su'registri. boccaccio, iv-21: poste giù le saette e la minaccevole pelle del
quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso le collottole, legati di dietro
sento; e quando io ho posto giù il libro, e meco medesimo ho
voleva a tutta forza che la mandasse giù un boccone; ma la non volle a
antichi s'accorsero che quello cielo era qua giù cagione d'amore, dissero amore essere
, 14-68: vedevasi la manna che giù casca / e 'l pesce per pigliarla stare
, e i piombini / invanò tengon giù teso il saione. note al malmantile,
caso, come due goccie d'acqua giù d'un pendìo. nieri, 358:
voi, o candidezza, ve ne andate giù per il fiume acheronteo.
ne andò mentre l'acqua veniva ancora giù dal cielo come dio la mandava.
cielo alfine si velò, poi franto / giù si versò. l'acqua s'udia
quel rode come un cane, / poi giù pel gorgozzuol gli dà la spinta /
rade goccie, poscia / più precipite giù crepita, scroscia. tozzi, 2-78
ci sia » mi disse, « giù t'acquatta... *. canigiani
e in quattro e quattr'otto vien giù un bell'acquazzone; tutti scappano, saltano
. di giacomo, i-541: era venuta giù un po'd'acquerugiola fina e diaccia
gelata. pea, 5-48: veniva giù un'acquerugiola fine e fresca, vera
acquerugiola. pea, 6-177: veniva giù un'acquolina silenziosa ad indicare che l'
un piccolo pomo d'adamo andava su e giù. sulla camicia bianca scendeva la cravatta
un cardo ch'era cresciuto alquanto più giù verso il precipizio...,
dall'avversario, ridotta dai due terzi in giù della lama a guisa d'una sega
'l lume di quel cero / che, giù in carne, più a dentro vide
ti addestrerai le braccia tirandoti su e giù fin che ti reggono i polsi. de
via più corta lippi, 12-55: giù per le scale ognun presto addirizza /
dante / su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel caffè
la noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere. d. bartoli
, e di dopo, e su per giù che libro, ognuno d'essi,
. chinare, abbassare, volgere in giù. dante, par.,
rifl. abbassarsi, scendere, andare in giù. dante, purg., 19-100
6-34]: adona, cioè fa stare giù e doma. boccaccio, viii-2-169:
banchetto, sarà da i demoni trascinato'giù nell'inferno, a dover ivi sospirare
/ sovra li fiori ond'è là giù adomo. idem, purg., 10-31
fati. idem, 580: oh, giù ne l'adre / sedi accoglilo tu
reai banchetto, sarà dai demoni strascinato giù nell'inferno. foscolo, sep.
in vece corre al banco, butta giù la serratura, agguanta le ciotole,
e quelle smorte fiamme / di su di giù vagavano per l'aere / orribilmente tacito
di grossezza straordinaria... calava giù nel cielo oscillando pian piano a mo'
dossi, 200: l'anima sua è giù giù, sotto l'afa di una
, 200: l'anima sua è giù giù, sotto l'afa di una insìpida
trenta gran palmi / dal luogo in giù dov'uomo affibbia 'l manto. simintendi,
, 46: al primo colpo lo fece giù ire, / questo breusse, nato
ariosto, 35-16: una bella ninfa giù del colle / viene alla ripa del
quinci e non intendo, / cosi giù veggio e neente affiguro. boccaccio, i-541
famoso [la meloria], perché giù appresso a quello furono in una battaglia navale
: certi giubboni sbrindellati che si affioscivano giù giù per le stremenzite persone, fino
certi giubboni sbrindellati che si affioscivano giù giù per le stremenzite persone, fino alla
più affocati di luglio, su e giù per i campi. idem, ii-230:
livio volgar. [crusca]: gittaro giù le lande,... e colle
l'hanno veduto gettarsi talora di colpo giù tra l'erba fiorita a primavera e
uno straccetto informe, le era scivolato giù dall'altra gamba. forse stava ancora
il belletto. viani, 19-468: giù, pei camminamenti affossati, elmi, croci
, una volta fatto l'aggancio, giù una scappellata. calvino, 1-485: quel
lampo, poi ima tuonata rimbombava agghiadante giù per le valli. agghiadare
che è, ingnillisce, e dà giù: « ieri il mio bambino stava tanto
per qualche aggiramento di capo non cadessi giù. 3. milit. manovra
. carducci, 131: ahi scesa giù de'mal vietati monti / pèste diversa che
fabbricandosi a petroburgo, conviene dipoi condurle giù a cronstat; e ciò non può
. d'annunzio, iv-2-125: e guardò giù nella piazza passare il gregge.
vallisneri, i-202: dalla metà in giù la foglia era verde e intatta,
s'egli è ancor venuto / romor là giù del ben locato offizio! idem,
. dessi, 6-257: erano corse giù come il vento, rincorrendosi, avevano
su per cercar le parole, poi in giù, poi aggrinzò la bocca, e
2. figur. ma giù diritte mandarle, spuntandole sempre. tommaseo-
par., 22-105: né mai qua giù dove si monta e cala / naturalmente
14-48: e l'altro fa coll'aghiron giù 'l tomo. lorenzo de'medici,
più volte, infino su pe'cammini e giù per gli agiamenti. settembrini,
, 4-1 io: invece di buttar giù in fretta e furia il boccone,
in mare e vede la nave andare in giù e in su, agitata dalle onde
12-164: un sudore freddo, agonico, giù dalla fronte. 2.
/ sederà l'alma, che fia giù agosta, / dell'alto arrigo.
assicurati al timone, con la punta giù, ed a distanze eguali tra loro.
idem, 1-487: lo sguardo, giù per una aiolata discesa gaia e banale
airone / qual grave sasso a piombo giù cadeva. baldi, 3 7: fugge
forza. baldini, 4-219: vengono giù con grande aitanza uomini con una fune
tu, dal tuo peso tratto, in giù col mento / n'andasti,..
. de roberto, 166: guardava giù nel chiostro contornato da un portico che
mi ritrovava, e riguardando allo in giù la terra, che una picciola aiuola
il pecoraio che mandava avanti l'asino giù per il varco della siepe e aizzava
attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala. idem, purg.
pervenne, / forte le scosse, e giù calossi a piombo, / tutto serrato
natura vinse; / né mai qua giù dove si monta e cala / naturalmente,
frezzi, i-n-24: quando più presso in giù si fece il plaustro, / lo
alume dentro il lissivo, subito calar giù il colore ed il sale, e restar
i suoi sermenti per forza del peso giù non si piegano, tanta è la durezza
albatra rodeano, / dalla collina mandò giù il libeccio. = deriv.
che, come la duina, mena giù al baltico di così belle alberature per
uccel di giove / per l'alber giù, rompendo della scorza, / non che
prima coperta nel mezzo dall'albero in giù, acciò ve si possa mettere dentro
, tanto picciole che distinguere di qua giù non le potemo, ma di loro
luna nascosta diffondeva un albore simile all'alba giù pei lunghi chiostri solitarii. bontempelli,
, invernale, che arrivava poco più giù dei primi scalini. viani, 14-150:
appunto per arbace / la monarchia giù cadde de li assiri, / che fu
ma non si muoveva. -alé, -gridò giù quello coi baffi neri, -attaccati e
il bagno? -alé? -alé. -corremmo giù, prendemmo a valle e andammo al
vittorini, 4-84: e poco più giù c'era una chiusa contro la quale stava
/ paran la testa, e in giù mezza la vita. note al malmantile,
una muffa, / per l'alito di giù che vi s'appasta. simintendi,
allacciato. d'annunzio, iv-1-81: venivano giù dalla discesa... torme d'
fuoco,... rovinosi a precipizio giù per lo pendìo, e per le
: in novembre, ricordi, vennero giù quelle pioggie dirotte che allagarono mezzo mondo
sarebbe reco / qual più dolce è qua giù, parlar l'udia. leopardi,
, i-64: e se mi picco, giù in camera buia / vi tengo
nieri, 247: piglian la fuga giù per le prode imo di qua e
virginee notti. idem, 1047: giù da la saxe in funeral tenore / scende
vuote. pea, 7-363: veniva giù un'acqua dannata. la stalla era
volta; perché dovevano tirare le carrate giù dai fondi. = deriv.
lucciole. cagna, iii-198: giù nello scialbore bigerognolo dello sfondo;
passa pedalando, il piede su e giù, su e giù, così netto,
il piede su e giù, su e giù, così netto, dal calcagno all'alluce
: onde l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande errore,
con più parole 11 fatto, / giù per quel fiume orlando fu portato.
o paragoge, di su e di giù, ma bensì questi son troncamento di
tarsia, ix-656: rapido fiume che giù d'alpe inchina. tasso, 16-70:
torrenti da l'alpestri cime / soglion giù derivar le nevi sciolte. idem,
specchia e ride. testi, 317: giù per gli alpestri calli / del sassoso
la noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere. parini, giorno
si fa bilanciandosi (ora su, ora giù) sopra un'asse tenuta in bilico
; movimento continuo che va su e giù. fioretti, 1-150: erano ivi
, e andavano in su e in giù. l. martelli, i-57: chiamasi
,... si lasciano andar giù e a quel mo'ciondolando tutti d'accordo
nell'esercito e nella università e gittava giù l'uno e l'altro uffizio. nievo
moto dell'altalena, che va su e giù. beltramelli, i-324: si
avere un movimento d'altalena, su e giù. - anche al figur.
suo capo, vanno in su e in giù altalenando. dossi, 18: una
dal corto fiato, altalenavan su e giù da sembrar legati a un filo.
cassero, sorpassarono le altane, strisciarono giù pei marmi. idem, iv-2-1292:
piena di fior. cagna, iii-198: giù nello scialbore bigero- gnolo dello sfondo;
, come savio, aveva l'altierezza giù posta, gli significò dove andasse e
. quei fasci si sollevavano, ricadevano giù dal cielo, si alternavano sì che parevano
che lo spettacolo d'italia caduta così giù, materia di tanta rettorica, lo
dirupa,...; / tal giù traea da la sublime altezza / l'
mover l'ali, / icari tomin giù? salvini, 13-231: e i cigni
. tasso, 2-70: fortuna qua giù varia a vicenda, / mandandoci venture
, inf., 19-76: là giù cascherò io altressì quando / verrà colui
e la vite], si tiravan giù, pure a vicenda, come accade
1 (25): « mandi almen giù quest'altro gocciolo » disse perpetua,
altrui suo. dante, 36-4: giù per la gola tanta roba hai messa,
colpo temerario del timone d'altura calò giù a piombo come l'avvoltoio sul pasto
della pedata le zampette... ricadeva giù riversa. 4. raro. rialzo
verticali di cristallo, il lubrificante scrosciava giù a cateratte, come un torrente d'ambra
, 291: il diavolo si butta giù a forone e in un àmme lo ripesca
frutta il lavoro, / ma più giù nell'americhe lontane. -trovare vamerica
. carducci, 651: e digradando giù dal colle aprico / per biancheggiante di palagi
nervose, ac- cioché aitano a mandar giù il cibo, tranghiottire il bere e
pietre. calvino, 1-51: si rotolavano giù per una china arenosa, ma poi
occhi dilatati, / le pupille in giù fitte, / abbassavano il pollice nervoso /
lo schifo è amarrato. / saltate pur giù. montale, 1-66: amarra la
. deledda, ii-658: andavo su e giù e mi pareva di ammattire. tutto
il peso della persona mi attirava in giù, verso il pavimento. ci amammo in
corpo dell'orafo ammazzato, il gittaro giù per lo necessario. sacchetti, 82-36
forava; ed egli si sentiva sfiatar giù pelle ammencita rivestita di vermini e di
e ammunì i suoi cavalieri; e venne giù, discendendo di terra in terra.
): que'pochi bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro l'
quei pochi bicchieri, ch'egli aveva cacciati giù alla prima l'un dietro l'altro
, 698: la strada / era giù piana, e si vedean tuguri / di
, 665: il lungo filo tratto giù dal piombo / porta ai pesci un
metti in uno vaso colla bocca in giù, e ponili uno carbone infocato,
ché non è in podestà dell'animo por giù l'amore. onde disse seneca:
fermo in su l'ale, e poi giù la scotea. bembo, 1-15: amore
. viani, 14-344: molto in giù, brontola il camajone occultato da un'
bontempelli, 8-104: prima di rimettersi giù andò alla catinella, si sciacquò ampiamente
: avevo tutto il corpo dalla cintola in giù pesante e inerte come il piombo e
amore etiam quello al quale fussi stato posto giù con odio. domenichi [plinio]
ritornare gli amori, ancora che posti giù per odio. = voce dotta
lega alla fune, che il manda giù nel fondo del mare, e di quello
, ma mia madre lo tenne ancora giù. luzi, 31: prima, ancora
mazzo di canne, nelle calme / giù lo pongono, e legan per di sotto
vie separate l'alimento e l'aere giù per la gola, a andare i piedi
non sarebbe il bisogno. -andare giù: scendere, cadere, precipitare;
. -al figur.: non andare giù: esprime una dolorosa incapacità di rassegnarsi
che i complimenti non le erano andati giù, e lasciata la elogiatrice la sentivo
po'basso di salute il boccone non andava giù. c. e. gadda
, anche di quelli difficilissimi gliene è andato giù uno solo, allo zio antenore.
ti fia leggiero / com'a seconda giù andar per nave, / allor sarai al
tavola di legno. -andare su e giù: passeggiare, perlustrare. -andare via
sia leggiero, / come a seconda giù l'andar per nave. boccaccio, v-254
continuamente; camminare, muoversi su e giù; viavai. fagiuoli,
. moto alterno che va su e giù, avanti e indietro; va e vieni
anelava. d'annunzio, ii-674: giù pe'trasti / anelava l'anelito servile
e di su la sua spalla / mesceva giù le bionde lunghe anella. d'annunzio
prosa del commen- tarista me la tracanno giù a garganella, bruciante, vivificante liquore
alto, a semicerchio. in platea, giù, le tombe. palazzeschi, 3-177
ma io dovetti errare molto su e giù per le anfrattuosità della costiera. palazzeschi,
fu come si spaccassero i cieli e riversasse giù tutta la materia angelicale.
camin la noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere. rosa,
una fune intorno alla statua, la tiraron giù, le fecero cento angherie. idem
uno sciame di scalpiccianti piccoli dèmoni su giù in corsa per gli intrichi delle viette
gli intrichi delle viette scure, su giù in frotta con schiamazzi di bimbi burloni
doveva risucchiare le lacrime, che, giù per le gote, correvano a posarsi
l'angoscia delle genti / che son qua giù, nel viso mi dipigne / quella
a far passare il suo lungo corpo giù per lo spiraglio. idem, iv-2-776:
dormia / sovra li fiori ond'è là giù adorno, / venne una donna,
entrata anch'ella nel buio, era caduta giù senza conoscenza, aveva smarrita l'anima
. idem, ii-73: chi è giù? - fatevi a la fenestra. -
l'anima le rotolava dentro, su e giù, dalla testa alle ginocchia, dalle
l'anime più nere: / diverse colpe giù li grava al fondo; / se
è coperto di frasche e fronde cadute giù dai platani. pea, 7-154: non
vogliasi dire la lava colata e consolidatasi giù per le pendici della montagna di s
l'animella p col ripi- gnere in giù lo stantuffo, l'aria attratta, non
ad alcuno. -posare, porre giù vanimo: deporre il rancore, lo
misericordia de'tuoi, o turno; poni giù l'animo tuo, ed isforzato vattene
, 14-246: se noi vorremo por giù gli animi, e con ragione riguardare.
, / quando 'l falcon s'appressa, giù s'attuffa. crescenzi volgar.,
maragon calarsi / parea, che in giù volassin per tuffarsi. leonardo, 1-212
raggi del sole e delle stelle penetranti giù per lo filo dell'onde, tutti annacquati
e prese ad annaspare tenendo il viso giù. -figur. bontempelli, 6-279
che, prendendo intorno ciascuna anca, / giù per le coscie insino ai piè l'
deledda, ii-493: la serva ha portato giù una medicina buona a sciogliere le parole
stavo in camera, occupato a buttar giù alcune annotazioni sopra di lei. bocchelli
annoverar le stelle, / e qua giù le minute inculte arene. marino, 5-32
muschio che riveste / i giganti sospinti giù dal cielo. jovine, 3-229:
egli apparisca bello: ma bisogna por giù la cura e sollecitudine del corpo tanto ansia
9-276: quegli uomini corrono su e giù con le auto in cui stanno seduti
bocca, sentendo correre, su e giù per le scale, il suo irre
destino / anzi l'ultimo dì qua giù ti mena? ». m. villani
gran tronco dell'arteria aorta, discendente giù per la spina. a. boito,
ii-641: lasciò cadere le mani aperte, giù, di qua e di là della
. idem, 128-112: così qua giù si gode, / e la strada del
mandibole,... il mento rattorto giù nell'apertura di un gran colletto inamidato
capelli raccolti in una sola treccia fluente giù per la schiena, lasciano scoperto un
potè per appagamento di loro, giù se ne scese. bembo, 1-16
la pioggia sono otto dì almeno che vien giù, né v'è ancora apparenza che
par., 29-87: voi non andate giù per un sen- tero / filosofando;
appassati, subita mente mandano giù lo gravato capo. appassiménto,
muffa, / per l'alito di giù che vi si appasta, / che con
e accesa una lucerna, se n'andò giù da lei per vedere questo miracolo.
, gliel'appiastrò sul capo, glielo tirò giù sulla faccia. 2. attaccare
dall'appiccatura del collo agli omeri cadeva giù alquanto, aveva quella cadente grazia che
e rotonda, à baignoire, più giù dell'appiccatura delle braccia.
, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi delle rupi vicine.
all'appoggio del banco, e cala giù le brache. tasso, 20-98: avvien
baronessa... passeggiare tranquillamente su e giù per la scala rovinata, ove un
appollaiata come un uccello d'abisso che spia giù sulla valle tacente. viani, 19-325
l'altra notte il marito è stato giù nella valle, per cacciare un cinghiale;
tutto insieme, per quello poi mandando giù l'acqua. 2. intr
, come dissolve / ogni cosa qua giù tempo e natura. fontanella, iii-352:
alla bocca, come faresti voi a tirar giù le sorsate di vino con i fiori
che per poco non piangeva, andando giù, verso il colonnato in fondo alle aiuole
20-122: colla tua matrigna me ne scesi giù a quest'uscio, per istangarlo e
e dalle ferite della nera volta piovevan giù rapide e innumerevoli saette, quasi a
, v-267: apro un giornale, butto giù un sonetto, / sfoglio l'antologia
donne allo stesso sole aprendo su per giù gli stessi ombrellini. pavese, i-185
che per lo mortai pondo / ancor giù tornerai, apri la bocca, / e
abbruciava, / e rovinava in mar giù dell'altezza / quivi di nuove penne s'
una rapace aquila di non so onde scesa giù a piombo, prima quasi che alcuno
negli artigli: lente / ondoleggiando cadono giù piume / sanguinolente. d'annunzio, ii-
seduti entrambi in riva al mare, giù fra gli scogli battuti dall'onda e
di oggi. si cambia padrone: giù l'insegna, e mettiamone al suo posto
d'annunzio, iv-2-8: bisognava vederlo buttarsi giù con un urlo dallo scoglio..
..., ch'io posta giù la dignità delle penne, non me ne
.. scioglier di nuovo la corsa giù per il campo agonale dell'imperatore, emulo
, radunare. prudenzani, ix-542: giù nel fossato se sono aradutti /
/ sappi che egli è di belzebù giù araldo. salvini, 39-iv-123: aralda
... / vede lucciole giù per la vallea, / forse colà dov'
. -arare in su e in giù: andare avanti e indietro, oziosamente
il dì arano in su e 'n giù, e fanno il meschino. =
arava. d'annunzio, iv-1-869: giù per le colline solatìe i giovani aratori con
venuta, / l'aguglia vidi scender giù nell'arca / del carro. buti,
di farina, e il romito mette giù il sacco e para, e lei a
, sì, abbiamo capito, ma buttar giù a bacco. vico, 276: i
che grida l'arcano / di qui là giù sovra ogni altro bando. le dominazioni
: in somma non fu mai trovato giù: c'era una corte con giganti di
di cerere, e i di volo giù per le scale. loro arcani veneratissimi in
. fontanella, iii-363: pendono in giù per le sue logge arcate / mille
il mento e di far balzare su e giù l'archetto. 7.
era lo scollo, dall'omero a giù sotto l'ascella, d'onde uscivano
aurelio, l'arciprete. imbizzarrì, giù dall'arcion nell'onda / lo scosse.
, ha fatto con una freccia cader giù il bersaglio. salvetti, 81: in
a perdita d'occhio e poi ricasca giù a fittone di dove è partita.
/ e 'l arco in su e 'n giù fere e cammina. marcello, 87
le tre porte del refettorio s'apersero, giù a pian terreno, sotto gli archi
acquista, / e forza violenta in giù l'accascia, / arco fac- cendo
: arcobaleno: / non son colori giù buttati a caso / né cenci allegri d'
volto or fiamma ardente, / or giù da gli occhi miei correre un fiume i
. dossi, 20: scorgèvasi giù sciorinata la campagna, gibbosa, sparsa
dessi, 6-21: correva su e giù a piedi scalzi, lasciando un'impronta umida
la penna quello che, nel porla giù, teme di scriver di voi. cellini
prima dell'esa nime / giù nell'arena. allora gli elei tutti /
fiumicello il quale... cadeva giù per balzi di pietra viva, e cadendo
più chiusi. govoni, 2-82: giù nel letto d'argilla si raccoglie / l'
che diventò sempre più pura / venendo giù dai monti coi pastori. stuparich,
di percorrere tutto il giorno su e giù un tronco di linea ferroviaria, stando
bene di non lasciarlo cadere più in giù. 10. intr. ant
idem, purg., 30-136: tanto giù cadde, che tutti argomenti / alla
non stessono all'aria dal mezzo in giù. ariosto, sai., 4-145:
fanciulla deliziose, e porterai ancóra la treccia giù per le spalle come mi piaceva.
che fusse un ariete che la gittasse giù: e 'l portinaio non potendo più
disusata macchina dell'ariete, i difensori calavano giù gran sacchi di lana, o materie
entro una cistola / d'una finestra in giù restar pendente / se quando odo beffarti
banda, e chi supino / giù se ne viene, e fa certe cascate
29 (510): fece poi portar giù da una stanza a tetto tarmi da
vinse. -abbassare, deporre, mettere giù, posare le armi: smettere di
: lo popolo fu contento, e pose giù l'arme senza fare battaglia. guicciardini
conosciuto, è stato costretto a metter giù tarmi. pananti, i-305: io le
la prora. tombari, 1-187: va giù alla proda, scopre il battello,
. filicaia, 2-1-228: che or giù dall'alpi non vedrei torrenti / scender
il coro dei passeri dagli émbrici rotti cigolò giù per le armature sconnesse delle travi.
preziose collane scendono dal collo: e giù sino ai piedi discende il povero oro
10-9 (481): e posti giù gli arnesi da camminare e rinfrescatisi alquanto
largo, di quelle aromatiche che scendono giù dalle verzure del monte. viani, 14-447
, conti a voce alta, e giù per i polpastrelli. saba, n:
8-24: e per la smania balza giù di letto, / e passeggia e s'
arrabbiati. -musica arrabbiata: tirata giù, mal composta, male eseguita,
2. figur. affastellare; tirar giù alla meno peggio, abborracciare.
figur. affastellato; abborracciato, tirato giù alla carlona. -arramacciato già col falcione
o buoni o rei, / arramacciati giù col mio falcione. baretti, i-36:
: io mi sono un gramo arramacciato giù col falcione, che non mi so
per isdruccioli, e talvolta fanno giù un capitombolo. nievo, 103: un
tozzi, ii-496: la mia gattina saltò giù dalla sedia dove stava a sonnecchiare;
[il trenino], ridiscende come giù per una scala, si dimena da tutte
banco con la gamba più corta e tirava giù la roba dai cassetti troppo alti per
basto. 3. gettare, scaraventare giù. ariosto, 18-6: prende l'
bastonato, percosso; scaraventato, buttato giù. arranfare (arranfiare),
una casa di legno con gli alberi giù sradicati dal vento, e tutti i
una parte, sbasandosi: crollava giù a tratti e a scosse; che facevano
, 12-62: e cadde per dolor giù dell'alfana, / e disse: -io
, e quivi s'arriparono in giù. = deriv. da ripa (
coi capelli sciolti che le arrivavano fin giù alla vita. idem, 9-121:
faccia sul seno]. e più giù, pr. sp., 9 (
in qua, in là, in giù, in su, da parte, /
abbia mai visto. montale, 33: giù sul trespolo s'arruffa il pappagallo /
poggio a poggio, pareva che cadessero giù a strapiombo. e. cecchi, 6-335
s'immerge dentro, e arrovesciata in giù la vescica s'increspi e si leghi stretto
, 1-170: una libecciata magari che giù sconquassi le rame e arruffi l'erba.
terra raspa. montale, 33: giù sul trespolo s'arruffa il pappagallo / dell'
le spighe ripiegate con il capo in giù, come uncini. 2.
una volta mi vien l'idea di metter giù dell'arsenico nel mio biondo thè.
vieta, grinza e bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro arsiccia
gli rovecandela). sciarono l'acqua giù per la barba e la camicia.
/ putrefatto. vittorini, i-33: giù la vallata è come pianura, arsa di
. noi gli raccomandavamo di mandarla almeno giù a piccoli sorsi e lui spazientito una volta
di giornale quotidiano o di periodico buttato giù malamente, grossolano nel tono e nei
e saette ed altre cose che gittavano giù e'nimici, pensò di fare uno instrumento
fermeria, e provava, su e giù, se gli riesciva di camminare senza
e discendemmo a mano stanca / la giù nel fondo foracchiato e arto. idem,
vanno ascendendo e discendendo, su e giù per la pignatta. torbery]
, l'orlo della vita, / qua giù case del cielo, trovisi il
sole in alto ascese, / ma giù del ciel che tutte apre e disserra
/ le porte sue, veloci in giù discese. imperato, i-23: noi
/..., insidiosamente / tratto giù da lo scoglio ov'era assiso,
bocchelli, 1-iii-103: è stata tirata giù coll'accetta del bo- scaiolo, e
bevere; ma gli rovesciarono l'acqua giù per la barba e la camicia.
gioiello. paolieri, 2-55: s'avviò giù per la strada bianca, in mezzo
o tempio. d'annunzio, iv-1-719: giù per le scale gli amanti furono ripresi
ricordo anche d'aver sentito ragliare un asino giù in fondo alla vallata, e quel
mi tegno che io non vegna là giù, e deati tante bastonate quante io
/ che spesso in un sol fascio giù trabocca / con il cavallo il cavalier.
sassate, / che i primi assalitori giù trabocca. segneri, ii-153: giovavano assai
, iv-2-26: pendevano [le edere] giù per le larghe aperture come sottilissimi rettili
, che viene ognora, / mandalo giù come una medicina; / ché pazzo è
8-25: i vocabolari speciali furon tirati giù dalle assi degli scaffali. baldini,
uolo, e si snodi, su, giù, senza paura di salti e di
giov. cavalcanti, 357: questi giù pel fiume, contro al volere degli
noto della veste il lembo, / versa giù tanta pioggia, e tanto gielo,
e la pecora, o la casa va giù, o viene la tempesta;
bembo, 1-157: queste cose di qua giù, che gli altri uomini cotanto amano
polve immonda il viso, / che giù cadesse il tronco. verga, i-122:
e fiera disse: -chi è là giù? zanobi da strafa [s. gregorio
, ii-50: e accorrevano, ponendo giù l'organino, ad assidersi per una
, 37-56: per morir si gittò giù d'una riva / che vi trovò sopra
ancora sbalzavi oltre i vigneti e giù dai muriccioli scontorti e assodati dall'
cosa, s'asottiglia a venire in giù a quell'occhio, e l'occhio s'
l'asta nel cuor gli cacciòe, / giù del destriero morto lo gittòe. leonardo
le asticelle del tergicristallo andando su e giù sul vetro del parabrezza non facevano a
punta di ferro e mandarla su e giù ed empier di brutti ghirigori queste linee
sopra il camion... guardando in giù sugli astanti con gaudiosa fierezza. cassola
guastano nell'anima e nel corpo, giù nel buglione delle maremme. nievo, 87
correte, / in mirar di qua giù l'empirea fede. segneri, ii-24:
l'appella. bontempelli, 8-119: giù, qui sotto, undicimila anni fa è
iv-1-178: guardate il mare, la giù. non dà imagine d'un'at-
bronzo, che aveva la forza di tirar giù la testa del ragazzo, mettendo in
: sentiva salire un mormorio cupo, giù, dall'ombra minacciosa e vedeva i
: l'alta arsion di menon discese giù con alto fuoco, e'volgimenti del nero
, / e 'l mai nulla attener qua giù t'onora. cellini, 2-53 (
. idem, 9-32: al fratei che giù ruina / porge pietoso il braccio e
, / e fuor di sua natura in giù s'atterra. leonardo, 2-367:
le influenzie dei corpi celesti, che giù ministrano a tale lume attività ed operazione.
[la luce divina] altultime potenze / giù d'atto in atto, tanto divenendo
come rena. ungaretti, ix-14: arriva giù, un tale / cielo, fino
farei? verrò con tutto ciò / rotolando giù giù come una botte. sbarbaro,
? verrò con tutto ciò / rotolando giù giù come una botte. sbarbaro, 1-205
versandosigli fra i piedi, lo sbatte giù a gambe levate. della casa,
anche: essere sgradito, non andare giù. segneri, i-437: finalmente inveterò
l'acqua continuava poi il suo corso giù perla collina. levi, 3-60: arrivammo
d. bartoli, 40-ii-32: scende giù [il fiume] per attraverso la
nieri, 403: quando vide il somaro giù attrottoloni, cominciò a gridare:
20-91: se la caccia a quel modo giù per la gola, senza dar tempo
segno manifesto che il vento la pigia in giù. da levante invece c'è chiaro
rifulgente / trasformato discendere vid'io / giù in alta e ferrea torre audacemente /
augnarono per le zampe lo scosciarono in giù, quello che gli aveva accappiato il
immantinente sciolse, / che lunghissimo in giù cadendo e folto / d'un aureo manto
aurea. fontanella, iii-363: pendono in giù per le sue logge arcate / mille
di oggi. si cambia padrone: giù l'insegna, e mettiamone al suo posto
comisso, 12-121: andammo su e giù per ogni quartiere avidi di vedere puramente la
, avviliti, monchi, ridotti automi o giù di lì, credo che siamo disposti
, vita d'umano automa, rotolante giù, fredda. ungaretti, iv-49: folli
sui gradini automatici che ti slittano in giù. tombari, 2-159: i cuccioli avevano
meccanica. cassola, 1-228: vedeva giù, sotto la strada le ombre di
. saba, 171: una trombetta giù in fondo suonava / l'avanti;
finestra, buttavano una cartata di avanzi giù ai gatti, che la razzolavano.
quando io avevo dieci anni, o giù di lì, giocavo coi re..
, 24-81: se quantunque s'acquista / giù per dottrina, fosse così 'nteso,
avrà il porco, non potrà mandar giù la galla. livio volgar., ii-1-275
, i-153: alfin spietatamente / balzaron giù dai loro aviti troni / re messicani
immantinente sciolse, / che lunghissimo in giù cadendo e folto, / d'un aureo
.: abbassare, chinare, volgere in giù. dante, purg., 28-57
. 3. ant. mandar giù, ingoiare, inghiottire. testi fiorentini
più quella, s'avvallava, serpeggiava, giù giù tra frassini, ontani, salici
quella, s'avvallava, serpeggiava, giù giù tra frassini, ontani, salici.
: ratto trabocco / dal tronco in giù precipitoso al piano; / e quivi alfin
dante / su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel caffè
ii-165: e la bufera si avventò giù per la valle. banti, 6-40:
la vite... poco più giù che lo innestato si tagli, acciocché l'
alto del campanile, a mirar più giù del pavimento, insomma alla riflessione. settembrini
. ingoiare avidamente i cibi, mandarli giù con furia. sacchetti, 124-40:
i maccheroni, avviluppa, e caccia giù. lorenzo de'medici, ii-
in fogliame e l'avvisaglia della pioggia vien giù, spruzzo da aspersorio, mentre nasce
263: vide i mesti cani / giù dal monte correnti / quasi pur compiangendo
cielo fragoreggiando, poi subito si ributta giù, casca senza rumore, piglia un'avvitata
il soffio, di subito si gettano giù, abbassandosi per un tratto di frombola
non si spellava i piedi su e giù per quei sassi. -figur.
vaporosa del prato, ci seguì poi giù giù per tutto il pendio. azzurrìccio
del prato, ci seguì poi giù giù per tutto il pendio. azzurrìccio,
., 17 (297): più giù, all'orizzonte, si stendevano,
tozzi, 2-73: il sole era andato giù da una mezz'ora, ma ci
: e i babbuini? stanno giù per terra... qualcuno si gratta
appena buttate nel canestro, ne ricadono giù, e s'attaccano coi peli alla
quando questi cominciano a prender colore buttate giù il baccalà e fatelo rosolare da ambedue
ii-854: grosse gocce di sudore le venivano giù per le guance di baccante. svevo
al baccellierato, e corrispondeva su per giù alla nostra licenza liceale. baccellière
di ferro,... si calò giù, reggendosi prima con le mani a
disperato, e le braccia gli cadono giù, e le bacchette gli scivolano dalle mani
rami o altro; abbacchiare, del gettar giù, dando sui rami, le frutte
chiocchetta si fa alle vacche e giù moccoli e bacchiate: « dio qui!
pochi giorni sarebbe cominciata la bacchiatura. giù per i boschi di castagni sarebbero risuonati
, come e quando riusciva a mettere giù una pennellata? barilli, 2-32:
sangue [del bue] viene chiamato giù da un taglio alla gola e ne gorgoglia
arme, / ch'amore ha fatto qua giù badalischio i chiunque passa da voi alle
dire: / i'n'ho veduti qua giù quatro morire. nuccoli, vii-707 (
(i-61): come quel badalon giù si distese, / (perché cascò dalla
tutta gente e schiere fatte si calò giù alla valle. cominciato il badalucco si
oltre, io m'avviai mogio mogio giù per la scala. abba, 1-143:
, e più non bada; / ma giù se 'n viene e grida: -ove
, cacciar via le parentesi, gittar giù tutto il pesante bagaglio della prosa letteraria
monotonia dell'andare in su e in giù, mi volava la testa ai begli
l'ossatura della chiglia da poppa in giù somiglia la gabbia del petto d'
cinquecento passi, /... / giù per le sponde zaffiri e ballassi /
quale veggonsi da ogni lato, come giù nella campagna, di freschi siti e
piover da finestre e da balconi / in giù ghirlande ed in su melerance. tedaldi
battono sui balconi i tappeti, / e giù nel giardino il latrare ozioso dei cani
balenanti. baldini, i-56: caduto giù ruzzoloni in fondo a una fossa,
spedita, / di su, di giù con repentino salto / van balenando le
tondi e girelle erano state vedute qua giù fra voi, se non il tondo del
? la levatrice sta tre case più in giù. 4. acer. balióna.
/ con le tue corde e mandami giù / con l'asina innanzi al balivo
i-654: badava alle balle di tela giù in dogana. de roberto, 661:
quale veggonsi da ogni lato, come giù nella campagna, di freschi siti e deliziosi
temo che spicchi il volo e piombi giù. idem, iii-1-937: ricorre all'intorno
: finito il giro -non ne stava giù uno, che fosse uno - si
o quattro ore ogni mattina su e giù per la stanza. manzoni, pr.
! panzini, ii-262: si vedevano, giù, lontano, nel piano, i
, il vecchio, le ha sbattuto giù il libro dalla finestra, e lei allora
e'si fa, quando e'casca giù il tordo, / che il cui si
mangiare niente, o con il gittarmi giù per qualche balza, tormi dal mondo
orrida balza. cesarotti, ii-237: giù dalla balza va scorrendo il rio / con
, 8-24: e per la smania balza giù di letto, / e passeggia,
poi ribalzandolo, ogni volta che tornava giù gli dava un colpo orrendissimo nella bocca
come un cappello di gala, e giù balzelloni per una scaletta di legno.
pecchi, 2-60: la piccola corse giù tra gli olivi, un po'a balzelloni
argine, grondando acqua dal ginocchio in giù. gozzano, 22: non mi parlò
un che discendo / con questo vivo giù di balzo in balzo, / e di
: virgilio risponde essere uno che discende giù di balzo in balzo, ciò è
tutti quanti, / che nella lama giù tra essi accolti. landino, 225 [
due di quelle montagnette dividea, cadeva giù per balzi di pietra viva. pulci,
ov'è scosceso il colle, / e giù per balzi e per dirupi incolti /
anche delle due commedine bambocciate, tirate giù con vivacità sveltezza e color d'ingenuità
come un bamboccione che si veda buttar giù con un soffio il suo castello di
il giovane... gittossi subitamente giù, per le scale del palagio, ed
l'ascella. pavese, 5-129: venni giù per quella strada adagio, in mezzo
salvini, 30-2-19: essendo adunque andata giù la propria pronunzia del dittongo,.
ciascuno percorse la banchina in su e in giù, cercando di avvicinarsi il più possibile
scudo o pancirone, / ché giù di quel gambilo è ruinato; / or
chi per banda e chi supino / giù se ne viene, e fa certe cascate
/ con bei fiocchi di seta in giù cascante. c. e. gadda,
grida l'arcano / di qui là giù sovra ogni altro bando. vellutello [
di se stesso in bando, / va giù precipitando. -bando bando: per
a bandoliera, da la spalla sinistra giù giù fino al fianco destro.
bandoliera, da la spalla sinistra giù giù fino al fianco destro. =
bang!, inter. onomatopeica: giù, di colpo, di schianto.
; / e con quel corpo morto giù l'atterra, / e bisognòe che trovassi
bara sulle spalle pie, su e giù per un sentiero aspro di montagna.
nella maglia sudicia che gli faceva le grinze giù per gli stinchi sottili. soffici,
quel naso lungo, con quella bocca in giù come la affermativa (indicata con la vocale
abbiamo dato una mano quand'era oramai giù nel bàratro. palazzeschi, 1-369: la
al banco, e ogni tanto veniva giù, svelto, svelto, a prendere i
carrette che andavano in su e in giù, da autocarri, e su ognuno
,... tutta si ficca giù sotterra, e nel suo nascere tenerissima,
ii-624: quando poi di settembre venivano giù i carri con le barbabietole, ci andava
ne stai sull'olimpo a guardare in giù, come ti devi divertire! barbanéra2
prestamente schizzòe del letto, e dato giù per la scala dell'albergo, si fuggì
bastagi e i trafficanti per su e giù quella strada vi sono dì e notte in
quartiere bastardo, 1'infimo, più giù è diffìcile andare. serra, ii-179:
bastò il rovinìo delle pietre che cadevano giù. idem, xxi-991 (48):
per fare smettere la gente, saltò giù, mise il figliuolo sul basto ammodo,
/ con le tue corde e mandami giù / con l'asina innanzi al balivo.
dal mattino il campanilone bastona e sventola giù per tutta la valle la scampanata ululante
mista barellai per vari giorni, poi ridetti giù, poi la rattoppai; ma quindici
solchi della mia macchina, si precipitava giù chiamandomi a gran voce. la vedevo
5-50: un tratto quel baston è giù calato; / rinaldo per disgrazia gli era
fatto con la donna matura e poi giù, giù, giù, l'anziano,
la donna matura e poi giù, giù, giù, l'anziano, il vecchio
matura e poi giù, giù, giù, l'anziano, il vecchio e il
e i cerri... attraversando giù quella curiosa via della buffa, larga
, scoppiano i tuoni, e vien giù tutto il bataclan, rompendo, abbattendo,
e due corrono in punta di piedi giù per le scale. moravia, vi-255:
malvaggio da la rocca intese / che giù nel campo a battaglia è appellato, /
erano affacciati a quella finestretta, donde sputavan giù quegli àcini sopra di noi, in
contribuito anche il viaggiare da nizza in giù dentro una carrozza contenente due viaggiatori che
la prima coperta nel mezzo dall'albero in giù, acciò ve si possa mettere dentro
e corrono tutto il giorno su e giù. d'annunzio, v-1-374: i loro
intorno ad imo ad imo / là giù colà dove la batte l'onda, /
la luna batteva sulle piccole tende allineate giù pel colle, come in certe figure
scoglio sott'essa, e sfondolata andò giù. magalotti, 20-51: pensiamo ora
allorché son più vicini all'entrata precipitan giù col cestone e batton crudelmente delle natiche
, tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia. goldoni,
in un batter d'occhio, portò giù la tavola della pasta. palazzeschi,
e battendo le palpebre come per ricacciar giù il pianto ch'era sul punto d'uscire
, 17 (294): guardò giù, se qualche barchetta si movesse nel fiume
dire, e la testa gli cadde in giù. sollevandola poi e presentando la faccia
voleva farmi ridere, camminava su e giù per l'ufficio battendosi il tempo con
battezzarlo. ricchi, xxv-1-181: da'giù, ch'io 'l voglio, il cuore
vedete cosa ci ha? - e giù risate. - il battichiappe! =
frasse; / e caloron le lance ambo giù basse; / e l'uno
a lui. boiardo, 2-18-47: giù per la barba gli cadea la bava,
/ la rabbuffata ed ispida criniera / giù pel collo gli scende, e in bave
come disperate perle le gocciolavano e rotolavano giù, dopo le gote, per il bavaglino
(se è grande e scende ben giù sulle spalle, ha anche nome di
le maniche e il bavero, che scende giù sino alle reni. manzoni, pr
riccioli morbidi, lunghi, inanellati che cascan giù sul bavero della marinara. pea,
paran la testa, e in giù mezza la vita. note al malmantile,
un naso tiri un po'troppo in giù, o una bazza volga un pochino in
giusti, i-327: comincerò a buttar giù una filza di versi senza scopo, senza
inf., 2-112: venni qua giù dal mio beato scanno, / fidandomi
2-112]: io beatrice discesi qua giù a te, virgilio, della mia beata
senza allontanarsi però dalle grondaie e guardando giù, per scendere un'altra volta a beccare
e beccastrini, come avessono a mandar giù torri, quelle ferramenta e membra squarciavano
colonna del portico con la testina all'in giù, gli occhi'senza palpebre, spalancati
; benda del cappuccio che scendeva in giù (anche davanti) oppure rimaneva avvolta
rosso con un becco su ed uno giù, e berenice gli veniva sotto il
avvicinato il pozzo per dissetarsi, vista giù la volpe, le chiese se l'acqua
becconàccio, che ogni cosa si cacciava giù per la gola. = accresc.
un generale. campana, 151: ridevano giù per le scale / ragazzi accaniti briachi
beffarda. pasolini, 1-19: venivano giù con un ghigno sicuro e beffardo,
di nebbia. campana, 226: ridevano giù per le scale / su un circolo
le spalle alla moglie, una gamba pendente giù dal muro di sostegno, l'altra
99: la strada andava sempre in giù, e le piante mi scivolavano sopra una
il corpo fascia / da lo bellico in giù di frondi c'hanno, / e
già divenuto vermiglio, dal bellico in giù tutto si discoperse. berni, 122:
tutto quanto il fusto / della persona giù lunga e distesa, / bisogna che tu
delle belline. de amicis, i-170: giù il piedino, -adagio, -con
gittò le bandiere del comune in terra giù ne'fossi. guicciardini, 190: eransi
i-56: -ora dove si va? -vo giù bel beffo / per prendere un po'
incontrai la fanciulla che tornava bel bello giù per le scale. di brente, corte
: si china, e mentre abbassa giù la chioma, / alza le groppe,
beltà, che scende / ad invaghir qua giù fumane menti / de'beni eterni,
, a passeggiare in su e in giù per lo studio. e. cecchi,
indignati all'eccesso, correvano su e giù per la casa come belve dentro la
inf., 34-127: luogo è la giù da belzebù remoto / tanto quanto la
carriera, ha fatto con una freccia cader giù il bersaglio. d.
ben onde; / ché s'io fossi giù stato, io ti mostrava / di
, 314: fatelo correr su e giù per l'aia, / frugandolo ben ben
, chiuse gli occhi e 10 tirò giù. nievo, 8: la vecchia cuoca
sigaretta, l'accese e cominciò a soffiar giù dal naso quel bel fumo chiaro,
di capponi, e poi gli gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava più
, / e la mezzana ne porta giù a bere, / bench'ella fussi temperata
cominciare da'primi autori de'canti carnascialeschi giù sino al fine del cinquecento. tommaseo-rigatini
e verso siena; e si sperdono, giù nelle vallate, dopo dieci o quindici
mano innanzi loro. -tirar giù berretta: lasciar da parte il rispetto.
pluto / vive alla cieca e tira giù berretta, / qui t'ho chiamato,
possono fare andando in su e in giù per la piazza con passo alla bersaglierà
rossi esistono e che, su per giù, sono della stessa taglia de'miei bestemmiati
certo, quell'altro bettoliere sfaccendato sarà giù in cogne briaco. di giacomo,
mai gentil damigella non vidi / trincar giù così larga la beva. 2
: que'pochi bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro l'altro
nella stalla, / il legame spezzando, giù pel piano / se ne scorre.
sereno, e toman l'ombre / giù da'colli e da'tetti, / al
del mattino. negri, 1-808: giù pei fianchi l'ombra / già avvolge il
luce spirituale che altra cosa che qua giù sia. simintendi, 1-166: questo colore
lucca sotto una pioggerella ottobrina che veniva giù come dio la mandava. =
a s. anna, su e giù per lo stradone, e prendevano la
. que'pochi bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro l'
scolare, e poi in bocca; e giù un bicchierotto di vino spillato alla botte
voltandosi nell'andare in su et in giù. buonarroti il giovane, 9-158: e
: « qui, se le mando giù, è la volta che crepo ».
, 5-279: « le ho cacciato giù un bicchierino di ginepro a porlezza. ha
superiori, che poi si riuniscono più giù in un solo 'ventre 'muscolare:
da seduto, lascia tratto tratto cader giù la testa in avanti). bicòllo
alto il labbro superiore, sbirciando in giù di traverso con occhi accigliati e biechi
, per esempio, mi buttava giù dalla seggiola. 3. astron
scappellotto dal nonno, e qualche pedata più giù per rimettere l'equilibrio, quando lo
dell'onde bige, / entrammo giù per una via diversa. g. villani
palazzeschi, 211: salta su / salta giù, / si rimpiatta e fa cucù
abbandonato sul secondo binario. passeggiò su e giù per il marciapiede, poi tornò dentro
plebee) quanto dio ne sapeva mandar giù colle bigonce. redi, 16-v-315:
libbre, co 'l suo gravare in giù, non è bastante a alzarne uno di
bilica, che non andava né in giù né in su. -disus. tenere
modo che voi fate, tirando giù l'una cosa dietro all'altra, che
me. pirandello, i-567: guardano giù nella vallata, la nàccheri con un
capoccia della sbirreria, / che deplorò giù giù dall'a alla zeta, /
capoccia della sbirreria, / che deplorò giù giù dall'a alla zeta, / e
levatasi di nuovo la bisaccia, la metteva giù, e ne scioglieva la bocca,
1-80: dalle ardesie lisce / scivola giù [la bell'acqua tersa] ridendo folle
] ridendo folle; viene / giù come un bianco svolgersi in bisce. linati
269): tu ci menasti una volta giù per lo mugnone ricogliendo pietre nere,
detto, erano andati alla ventura, giù per le americhe. govoni, 2-206:
prestamente schizzòe del letto, e dato giù per la scala dell'albergo, si fuggì
gli occhi dilatati, / le pupille in giù fitte, / abbassavano il pollice nervoso
si movea -lenta in quel mentre / giù dal ventre -della stanza / la sembianza -
io v'era, gli faceva ben dar giù la bizzarria: io me gli sarei
mortali è tanto blanda, / che giù non basta buon cominciamento / dal nascer
/ alberi secolari, il flessuoso / boa giù da'rami allungasi nel pieno / sol
indugiava in una osteria che per buttar giù quella bobbia bisognava avere
, che foro / a seminar qua giù buone bobolce! buti, 3-642 [par
: piglia uno bicchiere e voltalo in giù con la bocca in su l'acqua,
ii-103: ma la scena, sebbene da giù, dentro le due e tre cortine
pietra quel buco serrava. / là giù se odino voce in pianto e strida
/ non v'impacci la paura: / giù la briglia, e via di corso
abbondanza. forteguerri, 2-12: e giù la marcia piovene a boccali, /
un accesso di delirio aveva tentato buttarsi giù dal balcone; quattro uomini a stento
raggomitola, si lascia andare, rotolar giù come una palla. anche il riccio fa
i maccheroni, avviluppa, e caccia giù; e n'avea già mandati sei
e n'avea già mandati sei bocconi giù, che giovanni avea ancora il primo
: bocconi difficoltosi, ho dovuto mandarne giù, in vita mia; e nel
la sua immensa gola abbia potuto buttar giù. bocchelli, 1-iii-438: una ragazza,
una ragazza, a scanso di mandar giù dei bocconi amari, se vuole entrare in
: appena mangiato un boccone, cala giù, sparisce subito, come si mangiato non
avv. con la bocca in giù; col volto contro terra, nella posizione
tal'iscorta, / ched ella 'l mise giù in terra boccone. idem, 224-7
o pure lo stare con la bocca in giù, l'altra il cadere o stare
. per estens. con la bocca in giù (un vaso). crescenzi volgar
piglia! -disse il trombone rovesciando in giù la boccuccia dello strumento per farne scorrere
, inf., 23-45: e giù dal collo della ripa dura / supin si
le tendine da fare andare su e giù avanti ai quadri, ridotti oramai tutte
graziose bollicine, che andavano su e giù. cicognani, 1-60: la conoscete anche
pustole, come bollicine, che scendevano giù verso le cime svanite e dentellate dei
fuor della sotterranea loro caverna, su e giù per un'angustissimo calle, andavano in
; il mare bolliva e fremeva tenuto giù dal vento, e le due furie
: un chiurlo d'assiolo nella valle giù. = deverb. da bollire
: la borghesia,... dati giù i bollori, è ricascata nella morbidezza
quando poi il bollore dell'affetto dava giù e ritornavano in lui i gelidi amori
su l'al- fana / bolsa cavalca giù da montemurlo / tra gli scherni plebei
scoscendendosi o bolzonati per giuoco, tombola van giù e storpiavansi. 2. numism
/ bombiva il mare al loro piombar giù. idem, 1035: in cielo /
pea, 7-221: si trattava su per giù di un villaggio piccolo sorto lì,
, lacera e scolorita, scende poco più giù dei ginocchi. viani, 10-87:
. lippi, 9-18: chi versa giù bollente la rannata, / che pela
colossale, a destra e a sinistra, giù e su: era un gran letto
per la riconstituzione della patria, dati giù i bollori, è ricascata nella morbidezza stracca
felice (se felicità alcuna si ritrova qua giù) la compagnia de gli altri uomini
modino, / aprì le frasche, e giù, per non lo sfare, /
dall'altra, scendevano al borro nascosto giù tra la fila doppia dei pioppi *;
: erano tre della borsanera e venivano giù coi sacchi pieni e le latte vuote
, attraversarono il ponte, e ridiscesero giù verso borgo pio. 2.
mele. gozzano, 89: dispare / giù in fondo, là dove si perde
5-424: allora siedono sull'erba e giù, e giù a precipizio, scivoloni
allora siedono sull'erba e giù, e giù a precipizio, scivoloni. si mette
porta dei mari caldi, là / giù, dove il sole è ancóra un dio
entrai, ed ho camminato su e giù per quel campo desolato, sparso di tavole
né con maggior ambizione un botanico metterebbe giù il più bel germe che gli fosse
monte ella prendea del cielo, / e giù dal monte spumeggiando i botri / scendean
genghe dell'appenino; e guardando in giù in fondo ai viadotti, si vedevano gore
spietata botta, / ch'egli andò giù come una pera cotta. tommaseo,
clemenza di pio! ». e giù botte. pavese, 1-110: era con
? che vorrebbero montarci sopra. e giù botte da orbi. -colpetto,
ma i suoi compagni, gli altri che giù nella città avevano menato una vita facile
allo incile si fa un ricetto, dipoi giù per il condotto si fanno le conserve
ha fesso, / e fecelo d'arcion giù dare il botto. leonardo, 2-71
, / quando 'l falcon s'appressa, giù s'attuffa. boccaccio, iii-4-54:
parte de'bozzi dal primo finestrato in giù, insieme con le porte, è rustica
come un cappello di gala, e giù balzelloni per una scaletta di legno. nievo
braccandolo corre, né cetto e mi condusse giù per le scale. verga, 3-106:
. pirandello, 6-694: cominciai a tirar giù a bracciate i fascicoli e a buttarli
feci una bracciatella, poi mi ricalai giù dalle scale. = deriv. da
fino al gomito; e da indi in giù pure ignudo con alcuni svolazzi in ciascun
scemare della maestà, allungano fin qua giù tante lor braccia e mani, quanti da
svevo, 5-424: si va in giù per una lunga via tortuosa composta da
cento libbre, co 'l suo gravare in giù, non è bastante a alzarne uno
gento. ariosto, 40-25: dico che giù ne la città d'un salto /
con quel braccio, che tu hai giù in bottega, tutte le lunghezze. f
palo di legno sodo o ferro in giù un braccio. guarini, 270:
la brace della sigaretta andare su e giù, illuminare a tratti una bocca.
doge lodovico manin, passeggiando su e giù per la stanza e tirandosi le brachesse
grande opinione che non si vedrebbe cader giù a perpendicolo, ma che, seguendo 'l
è una scala, nella quale, stando giù, si prende per l'ingresso d'
che, prendendo intorno ciascuna anca, / giù per le coscie insino ai piè l'
e le stelle s'unissero a versar qua giù influenze salutevoli miste a malefiche, quasi
, ed il piede / lasciò andar giù. monti, 13-668: ei cadde,
passo passo col su'branco delle pecore giù alla pianura. pascoli, 172: così
: i raggi del sole arrivavano fin giù con luminelli occhieg- gianti e luccichii di
. boiardo, 1-6-26: rumando io giù tutto in un fasso, / me
venivono a brandegli e strufoli / ardendo giù, e par che 'l fuoco
. fogazzaro, 2-200: il torrente saltava giù allo scoperto per immani scaglioni, brillando
che portano al fondo. altri son giù a piantare dei perticoni in terra per
6-238: le contadine, su per giù, erano arrangiate come quelle brenne di ba-
hanno goduto la loro gioventù, e danno giù, come si dice, ogni giorno
a passeggiare con simoni su e giù pei verdi corridoi della bressana o a
: quindi discende all'ultime potenze / giù d'atto in atto, tanto divenendo,
dell'anima. campana, 151: ridevano giù per le scale / ragazzi accaniti briachi
di voi vadia in sul tetto e gitti giù qualche tegolo quando sente brigate intorno all'
baldovini, xxx-11-31: mi corse un brigidio giù per le rene, / come
umori: quelli che non consumano ricaggiono in giù subito che lui va sotto. ma
cima, di calcare siliceo e, più giù, il briscale degli erba britannica (rumex
guardava il cielo o camminava su e giù sull'erba. pea, 7-427: il
ski: tratto il coltello, aveva tagliato giù a denti stretti con un suo entusiasmo
a brodoni, cioè che è andato giù alle prode. = deriv. probabilmente
sul culmine dei flutti, poi precipita giù scivolando, accompagnato dai brontolamenti del tuono
, o che so io, / che giù scrosciando d'un alto dirupo / rintostasse
carducci, 505: viva il re! giù da i profondi sotterranei de la chiesa
: i sacri bronzi in flebile lamento / giù calar dalle torri, e liquefarsi /
vibrazioni, riposano con la bocca in giù piena d'ombra. sinisgalli, 8-52
alla greca con le sue varianti, giù giù fino alla romana, cristiana, bizantina
greca con le sue varianti, giù giù fino alla romana, cristiana, bizantina.
colavano dagli occhi lustri, infossati, giù per il volto mal raso, mi pesarono
guerrazzi, 5-117: sporto il capo giù per la via mirai un nugolo
/ ed è sempre la stessa / giù per la lunga, la dimessa / via
maniche e il bavero, che scende giù sino alle reni. parini, giorno,
né luna. filicaia, 2-1-233: quando giù dai gran monti bruna bruna / cade
., 17 (297): più giù, all'orizzonte si stendevano, a
. baldini, 6-86: abbiamo tirato giù dal solaio scope e brusche, scale
si stava rimirato a godere quel su e giù della brusca nella mano de'donzelli,
rizzarsi e rientrare in bottega e buttar giù d'un fiato un bicchiere di vin
non averci, dice egli, protesi giù come i bruti animali in su quattro
, ii-363: il ragazzo era su per giù della mia età, accanito come me
che egli odorò. tassoni, 5-11: giù ne la fossa in loco assai profondo
., 34-131: luogo è la giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba
7-ii-293: dicono che dal cielo in giù non si truova buca né luogo alcuno vacuo
buca, a sédan. l'esercito francese giù nella buca. vittorini, 5-180:
boschetto e si mise a rotta di collo giù per la china. saltando cigli,
la frutta], le fa ciondolar giù le bucciacchere e li rimbrencioli, e ciò
destate di soprassalto da uno strepito indiavolato giù per la strada: urli, grida scomposte
nero, con que'suoi buccolotti bianchi giù per le tempie. cicognani, 1-40:
guardare, per un bucherello rotondo, giù nella chiesa. fracchia, 332:
quando ruguma, l'uno bocone va in giù, l'altro torna in su.
quale tenendosi alzata, si tira poi giù da'cavalieri nell'atto del cimentarsi all'
la quale tenendosi alzata si tira poi giù... da'fratelli delle compagnie nell'
di morione, che spiegata e mandata giù copre anche tutta la faccia e il collo
. 5. locuz. tirar giù la buffa: togliersi la maschera,
/ i suoi rigiri, e tiri giù la buffa / del decor, dell'onor
leggi. menzini, 5-263: tira pur giù la buffa, ardisci, e tenta
giorno né a millesimo; / tira giù buffa, e il porre in cataletto,
39: i cari quietimi balzàvano su e giù nelle panche come i salterelli del pianoforte
una scrollatina, sul più bello, e giù tutto. = dimin. di buffo1
vecchi cilindri e palandrane vanno su e giù anchilosati nei gesti al ritmo dell'orchestrina
. ariosto, 35-20: così là giù ruffiani, adulatori, / buffon, cinedi
sanctis, i-72: costei dalla svizzera tira giù fino a palermo per ammazzare cestio,
gerani, di bughenvillée che fanno giù dagli alberi cascate purpuree. pecchi, n-18
tre, quattro, cinque anni confuso giù nel buglione o solamente notato dalla figliuola
dove tu arderai nel foco etterno, / giù negli abissi dolorosi e bui. bandello
le pettatrici, / tal per la rena giù sen giva quello. boccaccio, viii-3
, se quinci / le dee sdegnate giù precipitando / con le forchette il cacciano.
un becconaccio, che ogni cosa si cacciava giù per la gola, e non era
faville il buono re roberto / venuto giù dalla sua nicchia. deledda, iii-996:
, ben costruito; fertile, fortuna qua giù varia a vicenda, / mandandoci venture
quello, senza saper come, ho tirato giù a leggere e leggere una buona mezz'
atteggiamenti, quando domingo puntava un dito giù verso i sottoscala, e colla testa burattava
due o tre anni sono in certo giù si è trasformata in blague, e,
la loro pena, e poco più giù dice gridando: 'perché tieni e perché
dall'altra del castello, a guardar giù per le balze e per i burroni
] si riaddensava, si vedeva scaturire giù dai burroni di quelle vallate e venire
monte senza cozzare insieme sino a precipitare giù nel burrone, se il pastore, cioè
, correndo, e quasi saltelloni, giù per quella viottola storta e sassosa,
: però quello che proprio non andava giù a carlo era il cugino. -cosa diavolo
alla spia e restò sgomento a mirare prima giù nelle poltrone, in platea, poi
dante, inf., 21-43: là giù il buttò, e per lo scoglio
/... / butta un grappolo giù per mia pietanza. manzoni, pr
de marchi, i-720: egli buttava giù dal pulpito le citazioni delle sacre scritture
rallentano un poco, / poi si buttano giù, dalla curva. quarantotto gambini,
simile. 17. locuz. -buttare giù, buttare a terra: abbattere,
: in somma, ve lo butterà giù s. francesco di sales. goldoni,
demonio invasa / è capace anco a buttar giù la casa. manzoni, 365:
carducci, ii-10-89: ma non buttarti giù troppo ne'tuoi dolori. b
avevano amministrato bene, erano stati buttati giù. cicognani, 9-201: caro signore,
per ora almeno ci sia motivo di buttarsi giù a codesta maniera. per bacco,
tagliate nel mezzo, perché avevano buttato giù due o tre strade. moravia,
si fosse messo in testa di buttare giù il governo per instaurare un ordine nuovo
il libraio... cercava di buttar giù il valore dei libri storcendo la bocca
dei libri storcendo la bocca. -buttare giù: inghiottire. -al figur.: sop
que'pochi bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro l'altro
una bocca che pareva avesse buttato giù il purgante un minuto prima.
, non erano disposte a buttar giù, ma a sputare con decenza quando nessuno
nemmeno dire ahi. e la luisa, giù colpi, con una frasca.
1-183: era perfino tentata di buttar giù una frase grossa. pratolini, 1-133:
scesi a precipizio. -buttare giù uno scritto, un lavoro: eseguirlo
algarotti, 3-216: qualunque cosa egli butti giù in sulla tela o in su
ai piedi del letto, buttando giù svogliatamente prima d'andarsene, senza
termine a quella farsa, buttavo giù una minuta; ma mentre poi gliela leg
penna stilografica e incominciai a buttar giù le mie osservazioni via via che
tavolino e in mezz'ora buttò giù l'articolo. -buttare in faccia
20-58: a'sassi e merli interi in giù buttati / ecco aggiungon tremenda atroce piova
era uscita dall'anima. -buttato giù: ingerito. -al figur.: sopportato
spioventi e ingemmati dall'ultimo sorso buttato giù prima d'uscire. -buttato giù (
buttato giù prima d'uscire. -buttato giù (uno scritto): steso velocemente,
esasperava sempre più in quelle noterelle buttate giù sulla carta giorno per giorno. popini
erano appunti staccati,... buttati giù in un inglese qualunque, abbastanza decifrabile
5-146: i butti d'acqua che venivano giù dalle docce delle fontane, bisognava
, insino a'fornai; ancora più giù, gli scardassieri, gli usurai e rubaldi
lor data la caccia, / poi giù caliamo quei pagani al mare, / il
, guerra ed ogni empiezza / porrò giù contra quei che mi cacciomo. bibbia
galoppo (un cavallo). -cacciar giù, cacciar sotto: atterrare, gettare
i maccheroni, avviluppa, e caccia giù; e n'avea già mandati sei
e n'avea già mandati sei bocconi giù, che giovanni avea ancora il primo
vista di bere, e cacciòs- selo giù pel seno. boiardo, 1-4-42: or
, gli altri ti cacceranno un braccio più giù. tommaseo, i-541: giuseppe fu
all'appoggio del banco, e cala giù le brache. de'fanciulli erano dentro
mortale / resti fra quei che fan là giù del male. [sostituito da]
di là, di su, di giù come le anime de'scioperati cacciate da dante
di fiume, / che scende chiaro giù di pietra in pietra, / mostrando
con sussurrio di fredde acque cadenti / giù per li verdi tramiti de'monti.
ricopre è così grande / che 'ntomo giù dal letticciuol trabocca, / e da capo
dall'appiccatura del collo agli omeri cadeva giù alquanto, aveva quella cadente grazia che
palme, e un lieto pianto / giù per le crespe guance a lui cadette.
verde del grano gli uccellini nuovi volavano giù lasciandosi cadere a picco dal nido.
a vui discese, / una piogia qua giù cadea de zigli, / e rose
pioggia al cader folto e spesso / che giù nel mare un altro mar si versi
due di quelle montagnette dividea, cadeva giù per balzi di pietra viva, e cadendo
: l'una [fonte] cade giù a piombo, l'altra corre lungo il
foreste ed umili boschetti, / e giù tra'sassi con volubil salto / rompersi
commetterli, e intonacarli, versarsi acqua giù per le mura già alzate; la
de'parerci strano / se talor cade giù cieco e confuso. bruno, 3-1119:
dante, purg., 30-136: tanto giù cadde, che tutti argomenti / alla
/ e quanto più mi sforzo più giù caggio? tasso, 6-iii-60: signor,
., 30-76: li occhi mi cadder giù
, 146: gli occhi mi cadder giù tristi e dolenti / com'i'vidi levarsi
ginocchia. collodi, 7: cadde giù come fulminato. quando riaprì gli occhi,
si ruppe un braccio per una cadutèlla giù per la strada. caduto (part
buona e inetta, immiserita e caduta giù a poco a poco. 5
'mettere in cafarnao ': mandar giù. = * voce dotta, lat
, 369: il non suo caffelatte / giù manda. alvaro, 9-71:
dante / su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel
trascinandomi per la sala, e poi giù per la scala, non dando cura a
, che intendevano male di vederlo andar giù non tanto per lui, quanto per il
cavallo percotendo con un vincastro senza riguardo giù per la nuca e traverso alle guancie.
per ridurle all'obbedienza e farle scendere giù nel parlatorio, quando la portinaia per
coperchio d'una cassa, e poi mandate giù, serrandola bene per tutto e calafatandola
sacco gonfio e i tentacoli che colavano giù. montale, 3-71: un giorno
monticiattoli dirupati, smontati, tutti su per giù disegnati ad un modo, perché soggetti
lunghissima fune in un cestello, e calavaio giù per la ripa. ariosto, 9-43
tirando fuori i due pani: « calatemi giù qualcosa da metterli dentro ». «
la rupe. 2. tirar giù; abbassare; chinare, volgere in
10 nido, e giù la cala. m. villani, 1-33
dietro all'appoggio del banco, e cala giù le brache. de'fanciulli erano dentro
non potè, ché 'l brando è giù calato / in su la groppa, e
., 22-103: né mai qua giù dove si monta e cala / naturalmente,
lano rivi grossi e roìnosi, / tirando giù le ripe, arbori e sassi,
, il corno, / e tosto giù calar si vede un ponte. bruno,
3-792: vi par che, calando giù del monte sina con le gran tavole,
, e la maggiore, se ne cala giù per i fiumi gonfi e per i
e la nube, crescendo, in giù calava / ver la marina sì, che
, 863: e calerem noi pur giù tra i fantasmi / cui né il
rovesciavano in su e poi calavano in giù: e quando si rovesciavano in su,
discesa. pulci, 6-2: rinaldo giù calava il monte, / dove era
famoso conte. ariosto, 2-47: e giù calaro il poggio alpestre e rio.
poi fondo, / tanto che cade giù nel basso mondo. boiardo, 1-4-29:
/ questa terra che cala / umile giù dalle sue cime. 12.
: il che avvenne loro nella calata giù dal monte. marino, i-193: costoro
si dicono « lese * strisciano in giù per le catapecchie di quella pendente,
: e così dicendo il pigliarono, e giù del luogo dove era il tirarono,
calca / precipitar ne'fossi, e giù da'ponti / cadder sospinti; ed altri
40-ii-31: 1 trafficanti per su e giù quella strada, vi sono dì e notte
lo era infatti, con una spalla giù, una su, col petto duro prominente
: sovrabbondare. iacopone, 61-59: giù de le calcagna a l'occhi tra'
: quella brutta strega dovrebbe proprio calcarla giù nel suo inferno... nel più
. salvini, v-496: chi ha posto giù la riputazione e calcato il rispetto dell'
cima, di calcare siliceo e, più giù, il briscale degli affioramenti lo davano
pirandello, 7-96: i carusi, buttando giù il carico dalle spalle peste e
: quale 0 trota o scaglion va giù pel fiume / c'ha con calcina
in processione a castellamare, per buttar giù le muraglie chi con pali di ferro ciclopici
s'insegna con continua sollecitudine di mandarmi più giù che la più infima parte della sua
e così dicendo il pigliarono, e giù del luogo dove era il tirarono, e
vale scudo o pancirone, / ché giù di quel gambilo è minato; / or
mica una pretta e inarticolata scorreria in giù e in su, ma è una ingegnosa
della paglia dal mezzo delle manne in giù. per similitudine della parte che posa
l'una delle calcole, tira in giù l'uno de'licci, e con esso
, e con esso liccio tira in giù l'uno degli ordini dell'ordito, e
perch'ella giunga dalla luna fin qua giù in terra, le bisognerà un'ora
suo bel fantino / inverso 'l fiume giù poco lontana, / e 'l fanciul trastullava
se non ti caggia la tua santalena / giù per lo colto tra le dure zolle
mio cameriere. baretti, 1-138: giù di quelle scabre rupi si precipitarono
/ calava giù, seccata dalle mosche, / turi dopo
vidi che, mentre sedevo, tirava giù dalla credenza migliore certi bicchieri di un
cocentissimo fuoco, che rovinosi a precipizio giù per lo pendìo, e per le falde
diceva: il signore di lucca manderà giù la calla, e l'acqua ritornerà in
della sotterranea loro caverna, su e giù per un angustissimo calle andavano in foraggio.
-tu càlmati, indomito cuore - / giù al silenzio verrò, ne l'ombra riposerò
monti, x-3-93: dolce dolce in giù declina / il gentil collo tornito,
uguccione da lodi, v-z48-23: e giù de su trabuca, quand'è plui
'l coglie in guisa / che giù tremante il batte, indi il calpesta.
e calpesta la carta, la sospignerei giù per la scala, e appena toltomela dinanzi
occhi in giro / fece a tutti voltar giù ne la valle. bandello, 1-15
del rosso, 1-1-52: usava di tirarsi giù i capegli della sommità del capo per
, vuol dire che gli è andato giù li capegli. ariosto, sai.,
chi la sera intorno al fuoco mandato giù le calze viene in succhio, per il
contadini, vestiti tutti, su per giù, allo stesso modo, con un greve
nuca, che lo obbligava a tener sempre giù e piegato da un lato il testone
i movimenti retti in su e in giù; tutti indizi che egli ha mira
faldella, 2-76: in cambio di calar giù a mangiar la cena dell'amico,
volte e cinque / di sù e di giù camere e loggie e sale, /
, i-64: e se mi picco, giù in camera buia / vi tengo fino
te la scorpacciata; / butta un grappolo giù per mia pietanza. manzoni, pr
grosse gocciole di sudore alle tempie, giù per il collo. 2.
dorso; per lunghezza arriva poco più giù della vita (e si indossa con
, / che in fretta meni su e giù le dita, / la camicia di
., 7-2 (161): posti giù i ferri suoi, e ispogliatosi in
focolare sia in ferro impernato mobilmente su e giù; con un colpo di piede si
la vallata, sembrava rotolare nel silenzio giù dalla collina, copriva i motori,
fino a un certo peso, sta giù aggiaccato e si lascia caricare; da quelle
in su, e dopo esso dar giù, senza altro cambiamento di luogo,
così fra sé parlando il camin prese / giù per la costa verso tramontana.
ii-260: da via degli alemanni venivano giù, sonando pel selciato deserto, i baroccini
ve n'è più. -tirar giù a campane doppie: sparlare senza ritegno
e spandete,... sempre tiran giù a campane doppie. trist'à chi
/ il quale ritorna a piombo / in giù cadendo tramutato in pioggia / in abbondante
armento di buoi. verga, 4-78: giù per la china, di tanto in
dalle vibrazioni, riposano con la bocca in giù piena d'ombra. le corde penzolano
fino a metà polpaccio e anche più giù, talora campaniformi cioè a imbuto rovescio
in sulla mezza terza questa torre cadde giù in terra, ed ammazzò parecchie centinaia
va ruinoso [il torrente], e giù da'monti caccia / gli arbori e
d'un bigio ceruleo, che, giù giù verso l'oriente, s'andava sfumando
un bigio ceruleo, che, giù giù verso l'oriente, s'andava sfumando leggermente
. marini, xxiv-798: mira là giù i nostri fedeli sudditi e amici ornai cedere
, qua e là, si sfogliano giù; - e va al camposanto.
mille rigagnoli e rivoletti: più in giù tacque si raccolgono ancora in una sola corrente
notte lo calavano dal ponte dei sospiri giù nel canale. valeri, 1-87:
14-181: il vino gettato a stroscio giù per il canal della gola, vino ardente
canaloni. stuparich, 5-162: mi buttai giù per un canalone erboso ombreggiato da fitti
quando il liquor puretto, / discende giù nel petto. 3. (
persuaderà v. sig. a cacciarsi giù per la verga de'frugatoi, delle
con sussurrio di fredde acque cadenti / giù per b verdi tramiti de'monti.
pollice e dell'indice, e nel mandarli giù per la bocca sento una dolcezza che
scavano, e il prezzo dello zolfo giù, giù, giù!...
e il prezzo dello zolfo giù, giù, giù!.... »
il prezzo dello zolfo giù, giù, giù!.... ». palazzeschi
: così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, che men loco cinghia,
distendesi a bioccoli lunghi come una benda giù per il cielo. 2.
cerebro, unirse a guisa di mazzi giù verso il cerebello. d. bartoli,
, ché sono stufe di rimanervi, e giù a
il lume di quel cero / che giù, in carne, più a dentro vide
ad arrostire gli isolatori, che vengon giù morti come tanti tordi carbonizzati,
(25): « mandi almen giù quest'altro gocciolo », disse perpetua,