/ che di loro abbracciar mi facea ghiotto. idem, purg., 4-107:
acciughe in salsa piccante; ed io, ghiotto di quella broda oliosa, quand'erano
, / sì che si fa della vendetta ghiotto. 3. tr. ant.
t'intesi, / brutto impiccato, ghiotto, ammorbateli©, / ladroncelluzzo, viso
]. 5. ant. ghiotto. soderini, ii-171: il giunco
in su gli uovoli, di cui era ghiotto. c. dati, i-399:
giordano, 2-192: or verrà il ghiotto per manicare, e arrabbierà tanto ch'
comunemente palmito, è assolutamente il più ghiotto e 'l più delicato boccone di
certo lascivetto, e un certo ghiotto, con la onestà mescolato, e con
il costume / vendendolo implume /? j ghiotto destin / senza principio né fin!
'babbuino ', perché il babbuino è ghiotto dei tuberi di queste piante).
da siena, 184: talvolta essendo ghiotto il tuo marito, è vago de'
bacche, di grano, ed è ghiotto d'uva: detto anche ampelis (dal
. bracciolini, 1-13-20: con del ghiotto comincia e con dell'unto / un'arietta
(femm. -a). bevitore ghiotto e smodato, ubriacone. gr azzini
gl'in- t'à'a venir ghiotto a caso * berciò la cencia.
bracciolini, 1-13-20: con del ghiotto comincia e con dell'unto / un'
odore? / tu debbi essere un ghiotto o furatore ». bandello, 1-7 (
un bevitore di vino così solenne e ghiotto, che abbia potuto competere co'lanzi
: la carne umana è il più ghiotto dei cibi ma appunto per questo è più
vile fu, ma biscaiuolo e ghiotto, / che si volle cavar tutte le
i-70: si fa l'uomo ladro, ghiotto, lussurioso, cupido, avaro,
, brillavano fuochi allegri, e un ghiotto tripudio dei selvaggi. buzzati, 1-295:
comunemente palmito, è assolutamente il più ghiotto e 'l più delicato boccone di tutta
bracciolini, 1-13-20: con del ghiotto comincia e con dell'unto /
/ che di loro abbracciar mi facea ghiotto. idem, purg., 5-87
buseccóne, agg. dial. ghiotto di busecca: detto per celia o
vitale come uomo di manica larga e ghiotto di pesci. ei tosto corse a la
di quella ch'io ho da quel ghiotto d'ascanio. 6. peggior
): per comprare un buono e ghiotto boccone non risparmiava mai danari, e
alora sua moglie e diede del « ghiotto » per la testa e del « becco
e negandolo il teologo, perch'era ghiotto, esclamò, né anche carciofini fritti?
ampia fede alle chiacchiere false d'un ghiotto e mariolo, com'era egli. buotiarroti
ampia fede alle chiacchiere false d'un ghiotto e mariolo, com'era egli. b
(catellano), agg. ant. ghiotto. folgore da san gimignano, vi-11-146
tu fussi tristo / e ladro e ghiotto e padre di menzogne, / ma non
lecca: / e non ispari il ghiotto questo uccello, / perché di spezierie
parola. imbriani, 2-114: son ghiotto dell'approvazione de'competenti: se tal sei
stato un bevitore di vino così solenne e ghiotto,
cose che egli ha in casa. -ah ghiotto! io ti domando che tu m'
cane condotto là dall'odore acutissimo e ghiotto della frittura. 3. trasportato,
giordano, 2-192: or viene [il ghiotto] e ispac- ciasene e mangia tosto
): per comprare un buono e ghiotto boccone non risparmiava mai danari, e
gr azzini, 3-2-80: egli è più ghiotto sei volte, e più sano,
a leccare strofinacci poi che n'è sì ghiotto. castiglione, 349: maravigliomi
fa l'uomo crudele, goloso, ghiotto, cupido e lussurioso, ladro, superbo
giallo del granoturco di cui il porco era ghiotto. piovene, 5-310: davanti si
mai parti / dove più viva il ghiotto e '1 delicato / ma sì lo temperato
. moravia, i-291: un sorriso ghiotto, tentato, deliziato, che cercava
quelli coll'acquisto di un boccone più ghiotto e desiderato. b. croce, iii-27-78
tagliare a un signore il quale èe ghiotto e conosce i morselli; così chi
/ l'insolite armi, sbigottisce il ghiotto: / e dal timor, ch'egl'
male usare le cose come fa il ghiotto, che manuca a diletto, vive
capace tegame, le cui ondate di ghiotto e untuoso vapore facevano aprire gli occhi
del granoturco di cui il porco era ghiotto: e poi cominciò a tentennare il manico
. e. gadda, 338: boccone ghiotto per la frottoleria eterosessuale romantica. alvaro
da re e soddisfare ogni più fastidioso ghiotto. pavese, 8-207: checché se
ribaldi una fenice, / il maggior ghiotto, il maggior ladroncello / ch'ai mondo
questo, dice marziale, il più ghiotto boccone ch'ei trangugiasse.
sporche / ch'hai detto di colei, ghiotto da forche. lorenzino, 161:
possono incappare sul loro cammino è il ghiotto formichiere. - per lui è come bere
niuno di noi sia fornicatore, né ghiotto come fue esau. b.
/ ch'è più impronto e più ghiotto d'una mosca. ariosto, 4-56:
cassane hanno una goccia / di sidro ghiotto / fragolato / da cui scacci i miei
. friso4, agg. raro. ghiotto, goloso, ingordo. proverbi
sm. letter. scherz. chi è ghiotto di cibi fritti. pananti
stesso padrone, il quale è tanto ghiotto di questo frutto, che ogni giorno lo
, /... / con del ghiotto comincia e con dell'unto / un'
pulci, 4-29: tu debbi essere un ghiotto o furatore. bracciolini, 2-7-9:
di furbesca razza, / e molto ghiotto ancora di far prede, / l'elmo
scrivendo 'gheppio, gherone, ghianda, ghiotto, ghirlanda ': e se dee
venga, io l'aspetto, e questo ghiotto scioglia. caro, 4-87: sant'
m'awidi del disonesto amore di questo ghiotto gavinèllo di mio nipote. -sf
immonda: / chi, di sé ghiotto nell'anima lercia, / con vasti gesti
settimanali, che egli pagava per quel ghiotto regime. 2. tessuto di cotone
dai motori degli aeromobili. = da ghiotto, voce già attestata in un documento
esse. = comp. di ghiotto. ghiotteria, sf. ant.
risecco. = deriv. da ghiotto. ghiottézza, sf. ant
ec. = deriv. da ghiotto. ghiottizia, sf. ant.
riesce. = deriv. da ghiotto. ghiótto (ant. ghiutto,
si dicono parole onde appaia l'uomo ghiotto o lussorioso. francesco da barberino,
, / ch'è più impronto e più ghiotto d'una mosca. bembo, 9-2-51
poteva vedere o più lordo o più ghiotto e più leccardo di lui, che non
un bevitore di vino così solenne e ghiotto, che abbia potuto competere co'lanzi più
riposto. balbo, i-69: debole, ghiotto, donnaiuolo, governarono per lui donne
. fra giordano, 2-95: il ghiotto vive acciocché manuchi. s. bernardino
da siena, v-240: interviene a uno ghiotto schifo, che farà con tanta diligenzia
. aretino, iii-10: ecco un ghiotto compra una starna, non per amor
più... -colui è un ghiotto che non si sazia mai. giusti,
ma non ebbe neanche il sentimento di un ghiotto. -che ha un gusto particolare
l'altro, che del vin fu sempre ghiotto, / di nuovo appicca al suo
! non è poeta chi non è ghiotto dei frutti! -di animali.
sapore della bevanda fosse pieno per il suo ghiotto palato, il cavaliere giustino gigli chiamò
/ chi di loro abbracciar mi facea ghiotto. idem, purg., 20-105
peculio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'esser non puote / che
era di furbesca razza / e molto ghiotto ancora di far prede, / l'
pecchio, ii-1-92: il popolo inglese è ghiotto di novità; in ciò solo fanciullo
tra i virtuosissimi academici un linguaio più ghiotto di me. serra, ii-164:
uomini da far le delizie del più ghiotto novellatore, di kipling ce n'è uno
, in altro momento, al suo ghiotto palato di filologo sarebbero tornati gustosi,
poliziano, st., 1-41: fatto ghiotto del suo dolce aspetto / già mai
subito gli rincrebbe, da vero ghiotto, di doversi privare di lei, che
10-71: ella volgendo a titta un guardo ghiotto, / sporge la bocca; ed
questo, dice marziale, il più ghiotto boccone ch'ei trangugiasse. garzoni,
ondeggiava nell'aria un odore fresco e ghiotto di marcimenti vegetali. 5.
non fu mai, più di quel, ghiotto. abba, 283: la vista
terra,... gli appariva il ghiotto e soave mestiere del letterato.
mestiere del letterato. -boccone ghiotto, da ghiotto: ciò che è molto
letterato. -boccone ghiotto, da ghiotto: ciò che è molto desiderabile o
è bel paese, ed un boccon da ghiotto. nievo, 346: raimondo aveva
quelli coll'acquisto di un boccone più ghiotto e desiderato. -che desta curiosità
un certo lascivetto, e un certo ghiotto, con la onestà mescolato, e con
egli dirà che egli sia stato il più ghiotto uomiciulo che si lega. elli trovava
..: « or che stai, ghiotto poltroniero? ». -sm.
più in pagania, / traditor, ghiotto, pien d'ogni magagna!
, veggendo che noi la diàno a uno ghiotto, senza cervello, e non sa
esso voi a'giudici contr'a'quel ghiotto? goldoni, vii-335: lo senti il
? goldoni, vii-335: lo senti il ghiotto? cotesti son quelli / che stanno
/ ch'hai detto di colei, ghiotto da forche. p. fortini, iii-474
putto lo conoscea che dovea essere un ghiotto, ogni giorno lo bastonava. -per
lo avere... un certo viso ghiotto più che una certa onestà feminile,
avanti l'oste. -essere più ghiotto che il can di babbo nero:
cecchi, 17-74: * tu sei più ghiotto che il cane del babbo nero '
. -essere più (o tanto) ghiotto di qualcosa che (o quanto)
usava tal giuoco, n'era più ghiotto che l'orso del miele. monti,
del miele. monti, i-48: è ghiotto al denaro quanto l'orso al mele
l'orso al mele. -il ghiotto sconta i buoni bocconi: chi ha
romiti venia capitando, / dove alcun ghiotto i buon bocconi sconta. 8
giunti. -una ne pensa il ghiotto, un'altra il taverniere; un
il taverniere; un conto fa il ghiotto e un altro il taverniere o l'
sacchetti, 33-65: così una pensa il ghiotto, un'altra il tavernaio. il
; sì ch'e'ne pensa una il ghiotto, e un'altra il tavernaio.
machiavelli, 674: una ne pensa il ghiotto, e l'altra il tavernaio.
, 18-3-204: un conto faceva il ghiotto e un altro il taverniere. giusti,
il paese, un conto fa il ghiotto e un altro l'oste.
xcopióg): forse incrocio di gozzo e ghiotto. ghiòzzo (giózzo), sm
giótto e deriv., v. ghiotto e deriv. giòva (giòa
bocca avida e scontenta come d'un bimbo ghiotto che con un soldo falso e gobbo
tu fussi tristo / e ladro e ghiotto e padre di menzogna, / ma non
era / quanto mai goliar potesse un ghiotto. = dal provenz. golejar '
di mangiare e mangia; * ghiotto 'si dice di colui che ha il
= voce dotta, lat. gulòsus * ghiotto '. golpato, agg. agric
ruscelli, xxvi-2-114: è un boccon sì ghiotto, e sì divino, / che
10-71: ella volgendo a titta un guardo ghiotto, / sporge la bocca; ed
il vivere gustoso, / inconscio e ghiotto come il mio palato. -sostant
mai parti / dove più viva il ghiotto e 'l delicato, / ma sì lo
il costume / vendendolo implume / al ghiotto destin. luti, i-60: ma
/ sì che si fa della vendetta ghiotto, / e tal convien che il
l'unto, / è un boccon sì ghiotto e sì divino. f. f
lor comanda / il ventre, e 'l ghiotto amore incontentabile / del cibo. lambruschini
specialmente preparava il minestrone, n'era ghiotto e pareva indovinarlo all'odore. ungaretti,
parere / troppo avido d'encomi e troppo ghiotto. carducci, ii-19-224: mazzini disse
, inghiottonisci). ant. render ghiotto. -al figur.: far invaghire
tornisci). tose. ant. diventar ghiotto. -al figur.: diventare avido
agg. tose. ant. diventato ghiotto. -al figur.: desideroso,
', deriv. da gluttus 4 ghiotto '. ingluviale, agg.
. roberti, x-173: vedi quel ghiotto scricciolo / come contento vola, /
). letter. diventare goloso, ghiotto o desideroso, voglioso di qualcosa.
3. tr. rendere goloso, ghiotto, avido; rendere desideroso di qualcosa
letter. diventato o reso goloso, ghiotto, avido, desideroso o voglioso di
scherz. ant. bevitore o mangiatore ghiotto e smodato. bandello, 2-18
quel scorretto et inonesto maestro di quel ghiotto di piraterio? g. gozzi
roberti, i-138: intristire per troppo ghiotto alteramente delle mense non potrebbe appellarsi una
, ch'è quello appunto succhiato dal ghiotto vampiro ai bambini e i febbricitanti.
ciò che stuzzica l'appetito; cibo ghiotto e appetitoso. boccaccio, viii-2-187:
berni, xx-x-10: brutto, impiccato, ghiotto, ammorbateli ©, / ladroncelluzzo,
stato bevitore di vino così solenne e ghiotto che abbia potuto competere co'lanzi più
lappe lappe; così come di un cibo ghiotto diciamo che fa venir l'acquolina in
ha un certo lascivétto e un certo ghiotto, con la onestà mescolato e con un
, st., 1-41: e fatto ghiotto del suo dolce aspetto, / giammai
si poteva vedere o più lordo o più ghiotto e più leccardo di lui. lomazzi
cibo); avido, goloso, ghiotto (una persona). lomazzi,
solleticano il palato. si può essere ghiotto d'un cibo, senza meritare il titolo
. v.]: 'leccùgio', bocconcino ghiotto e appetitoso. è d'uso comune
lembrùgio, agg. region. goloso, ghiotto, ingordo. nieri,
nieri, 3-1 io: 'lembrugio'. ghiotto, goloso, leccone. viani,
. lessàio, agg. scherz. ghiotto di lesso. pananti, i-145
, st., 1-41: fatto ghiotto del suo dolce aspetto, / giammai
. dial. ant. avido, ghiotto; ardentemente desideroso. mostacci, 146
mai parti / dove più viva il ghiotto e 'l delicato, / ma sì lo
/ che di loro abbracciar mi facea ghiotto. idem, inf., 22-151
, ecc.; che corrisponderebbero a ghiotto, fame, l'epoca delle sette
è avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo vicino. 4.
per mala via / facesti andar, da ghiotto e da furfante? giorgio dati,
razionalista, satanico, mangiabambini, son ghiotto di simili cose. non ci sarebbe
pasta fritta, croccante, è ghiotto di castagnacci. -anche come inriempito di
. e f. invar. chi è ghiotto di rane (ed è usato,
. letter. ant. chi è ghiotto di rape (come epiteto ingiurioso:
x-397: niuno di noi sia fornicatore né ghiotto come fue esau, il quale vendette
ogni tanto... qualche mangiare ghiotto, come l'olezzante e sapida « salama
e f. invar. chi è ghiotto della carne di sorciq 1 (ed è
determinate vivande di cui si mostra particolarmente ghiotto. zanobi da strata [s.
onde ella, fattone un manicare purtroppo ghiotto, vestito iacob di veste soave e
ismisuratamente. fra giordano, 2-95: il ghiotto... manuca a diletto
senza legge e senza coscienzia, / traditor ghiotto eretico e marrano. egloga del trabocco
- / martirio un tempo del fanciullo ghiotto. -sospiro angoscioso, lamento straziante
evi il pacie leo e 'l penna ghiotto / che vuol dopo l'arrosto il
-noi starem bene insieme. - son ghiotto di cotali matotte. — voce di
aretino, 1-115: si recarà un ghiotto nella stanza, che ha il muro di
mazze, delle pugna. -essere ghiotto di qualcosa (o vago di qualcuno)
,... e'n'è tanto ghiotto quanto il cane della mazza.
], iii-1-365: -di che è ghiotto egli? - ei mangia chicche, zuccherini
due: / l'uno dell'altro più ghiotto; / 'memorie d'un galeotto
osò dire: una cosa pensa il ghiotto e un'altra il tavernaio, e
boientis... diede del « ghiotto » per la testa e del « becco
guardato dentro: il cuoco non è mai ghiotto, il calzolaio va con le scarpe
grande e grosso, / perché il ghiotto si fa di buone micche. note
. carducci, ii-7-86: pare assai ghiotto del miele selvatico delle mie strofe.
è creato campanaio. 2. ghiotto di minestra; che mangia molta minestra
specialmente preparava il minestrone, n'era ghiotto e pareva indovinarlo all'odore. stuparich,
indispettire altrui de'cui favori si è ghiotto. pirandello, 7-256: da savia
, lxxxviii-u-688: el colombo ch'è troppo ghiotto al moco / ha da guardarne,
]: ora tu non sarai certamente tanto ghiotto quanto son stato io, ma debbo
forche sventurate, / ecco che boccon ghiotto, o pesca monda! / non
a cui morbido eunuco / sembra un ghiotto boccon: ne incita il gusto /
m. cecchi, 89: eh! ghiotto, ghiotto, / che venga il
cecchi, 89: eh! ghiotto, ghiotto, / che venga il morbo a
, con il testimonio del loro appetito, ghiotto di sì dilettevol cibo e ingordo
miserie / è l'importunità di questo ghiotto, / che mi tien sempre munto.
/ musin mio caro e saporito e ghiotto. soldani, 1-105: trastullarsi ivi
il boientis... diede del 'ghiotto 'per la testa e del *
ch'ai primo incappo egli ha muso di ghiotto. -navigare è necessario, vivere non
.. con lo sguardo soccorrevole e ghiotto di una crocerossina o di una infermiera
con sviluppo popolare (cfr. ne- ghiotto). neghire, v.
640: un certo non so che di ghiotto. goldoni, iii-90: un certo
tosto gittar via quello che al ghiotto concede, che, come è detto
/ quindi il nume novel, di fama ghiotto, / per più innovare, ai
; e non menare il cane, / ghiotto tralinto a bilenco sparpaglia.
puote la moltitudine de'cibi presi dal ghiotto smaltire e quelli quasi crudi passano in
ogni tanto... qualche mangiare ghiotto, come l'olezzante e sapida '
libera, che ti par di questo ghiotto? / appena a l'omic- ciatto
bellincioni, i-31: una ne pensa il ghiotto e l'altra el cuoco: /
: fu [ambrone] dell'orificio ghiotto come 'l vespon del cupile. zucchelli,
in letargo, è onnivoro e alquanto ghiotto di miele; vive facilmente in prigionia
da canto alcun altro che ne sia ghiotto, per tòrtela. -menare l'
pacchia. nomi, 9-53: il ghiotto fa vivande e pacchia. a. casotti
fumanti / dal forno dei cavalli quasi con ghiotto amore. savinio, 12-260: mai
'primitivo '. pecchi, 10-133: ghiotto palato di filologo. -con
croce. marinella, 352: era più ghiotto di giuocare alla palla da vento che
pidinzuolo, xxi-n-928: oh! che ghiotto boccon che sarò, questo! / non
carducci, iii-7-380: apparì come un ghiotto, che, divorato un lauto pranzo
che si nutre di molto pane; ghiotto di pane. soffici, v-2-641:
fagiuoli, ii-136: più d'un ghiotto che studiò il panunto, / più
. pappardo, agg. ant. ghiotto, ingordo. -anche come epiteto ingiurioso
, 15: era [catone] più ghiotto de'libri che non eri poc'anzi
lombarda, uno de'quali toccò fra ghiotto e la comare, cominciò egli dalla
due mesi di autunno, il pascolo più ghiotto della malignità villeggiante. pratesi, 1-102
or con sicuro parare, or con ghiotto fingere... or di botta
.). pastasciuttàio, agg. ghiotto di pastasciutta (e ha una connotazione
ridotte, particolarmente gustoso, appetitoso e ghiotto. -in partic.: piccola pasta
rilevanti di pasticci, che ne è ghiotto. pananti, i-145: voi
fosse. pallavicino, 1-144: né alcun ghiotto patteggerebbe mai di morire per satollarsi prima
castagnaccio. -anche: chi ne è ghiotto o ne mangia spesso.
] di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'esser non puote /
non se li lasciava scappare, n'era ghiotto per la pelle. -portare
-d'una ne pensa il ghiotto e de l'altra il tavernaro:
l'altra il tavernaro: v. ghiotto, n. 8. -mal pensa
perla, perché e'n'è tanto ghiotto quanto il cane della mazza. -tenere
in su gli uovoli, di cui era ghiotto. fagiuoli, 1-4-165: così hanno
cui sapevo che il gatto era molto ghiotto. -per estens. piccolo animale
scherza e si strambotta, / e ghiotto temulento mai non teme, / c'
: pietanza piccola e buona. piattino ghiotto. barilli, 7-153: gli fecero preparare
era riso. beppino, che era ghiotto del riso, si mise a mangiarlo avidamente
leggo / in quel viso servo e ghiotto. cassola, 2-347: quei vecchi
parla: l'accademia dorme nel sopore ghiotto di pingui digestioni. 9.
repente / l'insolite armi, sbigottisce il ghiotto: / e dal timor, ch'
di nettare di fiori, è particolarmente ghiotto di polpa di banana (perciò viene
v.]: 'pitto ingordo': ragazzo ghiotto. 3. con valore d'inter
ricordò tanto il viso di qualche frate ghiotto e saccardo. placatore, agg
3. mangiatore di polenta, ghiotto di tale cibo (e ha valore
come capo della polizia politica, è ghiotto di queste effusioni di cuore.
di polpa1. polpettàio, agg. ghiotto di polpette (e ha valore scherz
, 654: acquaviva qui sta, ghiotto del cazo / più che non fu bologna
appaiarsi con l'asino più poltrone e più ghiotto. -non dedito ad attività utili o
l'odore? / tu debbi essere un ghiotto o furatore. -spregevole,
, or con sicuro parare, or con ghiotto fingere, or con iscarso colpeggiare,
capanna da te m'imbandivi un asciolvere ghiotto, / e lì per u, premurito
1-501: « questo è un boccone ghiotto », dirà la vecchia lupa [la
, lei! non sa ch'io sono ghiotto di simili primizie? bacchetti, 2-xex-04
vedere o più lordo o più ghiotto e più leccardo di lui, che non
prosciuttòfìlo, sm. scherz. chi è ghiotto di prosciutto. c.
gran question fra 'l sarto e 'l ghiotto. castiglione, iii-33: quando si
, malvagia e rebolla, cose al ghiotto aretino gratissime. stampa periodica milanese,
: in poi che, sebben non son ghiotto, mi piace in ogni modo il
vino: ma chi può n'è più ghiotto di noi, e assai ne beono
con l'uva è un mangiare in modo ghiotto. romoli, 83: frutte,
mesi di autunno, il pascolo più ghiotto della malignità villeggiante. fucini,
olive, malvagia e rebolla, cose al ghiotto aretino gratissime. nievo, 48:
a napoli tutte le leccornie di cui era ghiotto: zeppole di san giuseppe che allora
e negandolo il teologo, perch'era ghiotto, esclamò: « né anche cardo-
cardinal lambertini, egli apparì come un ghiotto, che, divorato un lauto pranzo,
, or con sicuro parare, or con ghiotto finere, or con iscarso colpeggiare,
delle quali il padre era stato sì ghiotto. bocchelli, 1-i-49: avevo degli amici
ricordò tanto il viso di qualche frate ghiotto e saccardo. 3. dimin
prov. non si fidi saime a cane ghiotto: non è conveniente affidare a qualcuno
scettro stringo / come re d'ogni ghiotto. batacchi, 2-126: un bel tocco
peculio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'esser non puote / che
il peculio di santo domenico è fatto ghiotto di nuova vivanda, cioè di prelazioni
mentre che. ssì co. ll'ochio ghiotto e sommamente voglioso a rimirare soprastava,
: se al porco sardo sopraggiugne il ghiotto e, non badando alla frivolezza dell'apparenza
). palazzeschi, 5-139: era ghiotto, gli facevano gola tutte quelle delizie
scilinguo, agg. ant. ghiotto, particolarmente appetitoso (un dolce,
quel scorretto et inonestro maestro di quel ghiotto di piraterio? idem, 31:
1-148: scottar la bocca s'usa el ghiotto. g. c. croce,
l'uva è un mangiare in modo ghiotto, / che mille scudi vale ogni tagliuolo
in quel viso servo e ghiotto. 16. soggiogato dal peccato
gioca in camera, si recarà un ghiotto ne la stanza, che ha il muro
1-272: i nominativi di cui egli era ghiotto erano le belle sfilze dei nomi sonanti
(un convito); prelibato, ghiotto, pregiato, di eccellente qualità (
apizio, il quale fu il maggiorsguazzatore e ghiotto del suo tempo. b. davanzati,
non puote la moltitudine de'cibi presi dal ghiotto smaltire. romei, 141: stomaco mio
, golosità. -in senso concreto: cibo ghiotto, leccornia. magalotti, 26-186
parla: l'accademia dorme nel sopore ghiotto di pingui digestioni. 5. prov
il vivere gustoso, / inconscio e ghiotto come il mio palato. -pervadere
del bientina, 12: io per ghiotto mi spaccio / et ho sempre goduto e
area roman. spaghettaro, agg. ghiotto di spaghetti, che mangia spesso spaghetti
, leggo / in quel viso servo e ghiotto. -gruppo etnico, razza (
di qualche classico autore, come il ghiotto s'insinuava nelle rubriche di quella tazza
lecca: / e non ispari il ghiotto questo uccello, / perché di spezierie si
scrittori, col pretesto che esso ne è ghiotto e che ciò contribuisce alla loro popolarità
ella, volgendo a titta un guardo ghiotto, / sporge la bocca; ed ei
sabba da castiglione, 83: il ghiotto tavernaro, il quale i cibi,
carne. aretino, vi-352: ecco un ghiotto compra una starna, non per amor
uno stillo. forse perché il giuocatore ghiotto se ne ingegna d'averli e li
2-338: gli stomachi ancora sono un cibo ghiotto e non troppo conosciuto se non da
contrario tassato e biasimato di maniera di ghiotto, che egli fu posto questo sopranome
fagiuoli, 1-3-458: o ecco l'altro ghiotto del tagliere. idem, 1-6-207:
ghiotti a un tagliere, v. ghiotto, n. 7. -essere,
l'uva è un mangiare in modo ghiotto, / che mille scudi vale ogni tagliuolo
buon sire; ma di damoeselle / più ghiotto assai che di stame e fagiani,
altro, che del vin fu sempre ghiotto, / di nuovo appicca al suo cannel
5. prov. una ne pensa il ghiotto e un'altra il tavernaio-. per
sacchetti, x-33-13: così una pensa il ghiotto, un'altra il tavernaio. il
; però che una se ne pensa il ghiotto, un'altra il tavernaio. giov
machiavelli, 1-vili-138: una ne pensa el ghiotto e l'altra el tavernaio.
4. prov. una cosa pensa il ghiotto e un'altra il taverniere-. per
, 2-56: -s'una ne pensa il ghiotto; un'altra pensare / il taverniere
i-809: ad una cosa pensa il ghiotto, e all'altra il taverniere.
. d'annunzio, i-982: io sono ghiotto. ella non m'ama. /
, e si strambotta, / e ghiotto temulento mai non teme, / c'ha
. -che stuzzica la golosità, ghiotto. ghislanzoni, 16-18: franz uscì
. pucci, ii-4: denti lunghi, ghiotto, furioso e tirannesco. giov.
e che mai de'tuo'cibi uom sarà ghiotto, / né forma mutar puoi,
; e non menare il cane, / ghiotto tralinto a bilenco sparpaglia.
1-152: il cuculo... è ghiotto di cipolle. fatto sta che, al
se sei, come la gatta, / ghiotto del lardo, ed avido d'untume,
che ha un certo lascivetto e un certo ghiotto, con la onestà mescolato, e
avida e scontenta come d'un bimbo ghiotto che con un soldo falso e gobbo s'
pecuglio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'esser non puote / che
pecuglio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'esser non puote / che
napoli tutte le lecomie di cui era ghiotto: zeppole di san giuseppe che allora cuochi
è avido il prossimo / e addirittura ghiotto il tuo vicino. = dimin
ghiottumi. = deriv. da ghiotto. ghisa, sm. invar
genere di piante erbacee', per essere ghiotto di semi di lino. ligre,
, / per la voracità detto anche il ghiotto. r odissèico, agg. (
chimico per nutrire le insalate del papa, ghiotto soprattutto della bietola d'origine oltralpina.
spago1. r spaghettaro, agg. ghiotto di spaghetti, che mangia spesso spaghetti