et splendidissima aere d'eloquentia con molta gen- tileza della lingua latina. anguillara,
ci partimo da damasco a dì xxix di gen- naro [1385], pigliando la
, 17-9-45: « artemisia herba dianae a gen- tibus consecrata est, unde et
roso '(comp. da bene e gen- , radice di gignère 1 gene
volge la chiave: / con lei va gen- tileza in vista umana, / e
magalotti, 24-282: questi melgareios erano certi gen- tiluomi siciliani co'quali s'era allevato
capitò un contadin bergamasco per servizio di un gen- tilom cortegiano, il qual fu tanto
gente / barbaricina, / che giù dal gen- nargentu, / dove fra il bianco
[il sortilegio] con belle galle di gen- giovo e con bella vernaccia, e
2-1 io: sono uscite in campagna certe gen- tuzze che se non rubbano quattro versi
, 11-97: belle sono le inventive de'gen- tiluomeni per avere diletto di nuove e
ben piegata e lustra / e tinta in gen- giacqué tela bottana; / e resto
nuova olanda, appartenenti alla * famiglia delle gen- zianee ed alla pentandria monoginia, che
, perché non saria conveniente che * un gen- tilom andasse ad onorare con la persona
. carducci, iii-2-410: o graduato militar gen- tame, / o imperiale e reai
], 13: dice il professore arturo gen- re... « per la
come gherofani, cannelle, noci moscade, gen- giovo, e drogherie assai, come
i denti legano due altre quasi guaine o gen- givette mobili e posticce, in ciascuna
che il niessel, antecessore di mons. gen- tilotti e successore del lambecio, volle
nimiche. casti, ii-2-89: poiché di gen- gis-kan spento è il mio primiero /
, xxxix-i-56: costei io matte d'ogni gen- tilegga / nel colmo della rota,
el mormorava; e non so che « gen- tucca » / sentiv'io là,
, 1-604: prendete del legno quassio, gen- zianella, china-china, centaura minore,
, 10-ii-165: il giorno seguente di dieci gen- una ora e apicossi la spaliera,
come se in spagnia fussi stato el primo gen- tilomo. -con riferimento all'azione
giorno ne vien a staffetta, / il gen- tiluom che l'annonziò 'l bel gioco
pignuolo e per la soavità e per la gen- rosità, secondo il giudizio di essi
gente, / e non cura riccor né gen- tilìa, / né vassallaggio né signor