dentro una vasca abbozzata nel pieno macigno geme un filo d'acqua. bontempelli,
d'ascoli, 457: per questo fiato geme l'aere fosco, / umidità corrompe
, 2645: acquitrino, acqua che geme; ed è difetto del terreno l'essere
. sono de'vasi incrinati da'quali geme e trapela incessantemente quanto de sanctis s'
: e dentro dalla lor fiamma si geme / l'agguato del cavai che fe'la
di che la madre ne sospira e geme. buonarrotti il giovane, 9-556:
, 106: e la dispersa allodola geme perduti amori / pel solitario ciel.
d'alta beltà. idem, 7-26: geme cruccioso, e 'n contra il ciel
di legname. tasso, 1-79: geme il vicino mar sotto l'incarco / de
/ l'aspettata vendetta in quel che geme. manzoni, pr. sp.,
s'annidan sì che sempre il miglior geme. caro, 1-1164: misera! che
dalla grande angoscia apollinea. anela e geme; e poi sembra esanime; e poi
s'armò epicuro, onde sua fama geme, / ardito a dir ch'ella
'l pianto d'onda che fra scogli geme. idem, 953: tremi la terra
colui che prima mòre, / né geme poi sotto il destrier pesante; / perché
alternano polche e valzer: quello geme, questo fa zum zum ogni tanto.
le vuol sopra il padrone, / geme che par d'una piva il bordone.
nessuno ha voluto, e la borraccia che geme; mentre sarà di tutti, invece
manda il tappo per aria, gli geme all'intomo, e vien fuori in
non abbaia e l'altra ancor non geme. leonardo, 1-130: i bracchi in
alla via scabra / dove bramisce e geme serpentina la forza / al palpito
la forca dell'impiccato / ed una geme e piange / e l'altra bramisce e
spa montale, 2-98: geme il palco / al passaggio dei brocchi
ferita che leggermente, ma continuamente, geme sempre sangue. buzzati, 1-241: non
: ne'calami palustri / più non geme siringa; ed in quel tronco / cessò
7-44: quei canta e nel cantar geme e si lagna, / e questo
dall'un de'capi, che dall'altro geme, / e cigola per vento che
26: con lieve strepito perenne / geme tra il caprifoglio una fontana. d'
da fatica tutta la corporea massa incitata geme, e spira. l. frescobaldi,
franco, ix-186: la porta / geme in suon roco, come quando è
cascata / che grave nel silenzio sacro geme / con un sospiro eternamente uguale.
'cerasina', nome chimico della gomma che geme naturalmente dal ciliegio e vi si rassoda
puzzo. pascoli, 29: dal profondo geme l'organo / tra 'l fumar de'
talor m'allieta, / e talor dolce geme, / e piange e ride,
cupamente. pascoli, 29: dal profondo geme l'organo / tra '1 fumar de'
dall'un de'capi, che dall'altro geme, / e cigola per vento che
: in fatti ne scaturisce, e geme fin dalla cima d'esso, un
, 161: i'ti so dire che geme la barca. algarotti, 2-530: gode
manda il tappo per aria, gli geme all'intorno, e vien fuori in ischiuma
/ nostra natura, e la colomba geme. marino, io-io: sciolser d'un
sterminio d'oche; / che chi geme ed obiurga / e confessa e denunzia
disperato / gemer risponde; e per sé geme ognuno, / per te, per
, / ànapo mio; nella memoria geme / al suo cordoglio / uno stormire
fatica tutta la corporea massa incitata, geme e spira. sacchetti, 75-34:
. tasso, 12-73: pur fievolmente geme, e quinci è noto / che 'l
la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro maschio,
ed affiena / l'aura che stride e geme, / tonda che piange e freme
un de'capi, che dall'altro geme / e cigola per vento che va via
gran pietà di me, la porta / geme in suon roco, come quando è
che più ne volse, / or geme e mughia ne le notti infeme.
. foscolo, 1-52: per sé geme ognuno, / per te, per noi
morti. ariosto, 1-66: sospira e geme, non perché l'annoi, /
/ tacer che dire; e quivi poscia geme / sovr'altrui sangue in naturai vasello
come la fronte abbassa e in sé geme. giulianelli, 2-118: essendo per
/ per cui il mondo tutto piange e geme; / i'son ne le gran
vetusto / del corpo, che geme dirotte / preghiere, e sia faro alla
torti suoi sì gravi e tanti, / geme in un mormorio flebile e fioco,
la mia terra negletta e sola / geme nell'ombra: chi la consola? /
suoi figli a nome, ed urla e geme / sovra ogni corpo, mentre i
/ del robusto amator la giovinetta / geme, e con gli occhi languidi e
. michelstaedter, 405: se l'albero geme, se la scotta / a spezzarsi
suoi sì gravi e tanti, / geme in un mormorio flebile e fioco, /
, 20-53: quell'umore, che geme e distilla perenne- mente nel granel dell'
pietà di me, la porta / geme in suon roco, come quando è mossa
e dentro al fuso rame ancor si geme. firenzuola, 248: avanti che voi
capo inchina, / e stride, e geme e dal suo giogo alfine / o
in echi squallidi / da tempo a tempo geme un soffio / dimenticato.
non manda il tappo per aria, gli geme all'intorno, e vien fuori in
sognando il bel garzon si dole e geme / sì che la vera dea ne langue
per cui eterno sì convien ch'io geme. giraldi cinzio, 6-3 (2043)
lo stato / di tanti cari, e geme la lor sorte: / e,
). pindemonte, 211: quando geme / il ventricolo uman sotto l'imposto
francese / vivanda dotta sotto il pondo geme. 4. che è valente
monca / vanità della mente, / geme « dell'ala tronca / all'ingegno crescente
legislatore ateniese dracone (vissuto tanee, geme al tempo della canicola un liquore resinoso nel
pianto, ma ad inciderne il tronco non geme altro che una specie di gomma dragante
lirico (inizio e clausola endecasillabica) geme lucia: 4 ah, cos'avete fatto
nome di calenzola. il latte che geme, messo su i porri, dicesi che
i mali degli occhi. rompendola, geme un sugo che distrugge i porri, e
/ per cui eterno sì convien ch'io geme. caro, 2-255: or mi
/ per cui eterno sì convien ch'io geme. martello, 3-2-168: dal carcere
come l'oliva sotto la gran mola / geme un olio soave, il tuo cor
soave, il tuo cor franto / geme in verso che esalta e che consola
: il miser genitor, mentr'ella geme / l'inutil solitudine che passa,
/ gonfia il cor di venen, geme dolente. marino, vii-259: s'
ii-9: cercai indarno, si disia e geme / quel che l'inesorabil morte fura
varca, / si dondola, e geme. michelstaedter, 664: solo di
, ora mucosa, ora purulenta, che geme e trapela al livello di una parte
: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro maschio
/ per cui il mondo tutto piange e geme; / i'son ne le gran
cascata / che grave nel silenzio sacro geme / con un sospiro eternamente uguale.
lupo che urla, l'agnello che geme, l'uccellino che gorgheggia o pia.
morta, / sotto il cipresso tumido che geme, / stretti così come altre sere
varca, / si dondola, e geme. -aeron. fanali di rotta
fanello stridulo, / la tortora qui geme, / qui tutta par l'aligera /
di che la madre ne sospira e geme. [sostituito da] manzoni, pr
f. frugoni, v-436: che dissi geme il torchio? stride per rabbia,
con sospirar profondo e rotto, / geme, langue, stupisce e non fa motto
e resistere; ferita, / non geme; assai comprende, assai perdona.
ferita stride aperta al vento, / geme cruenta al sole: / io non vi
la testa, abbia una fessura che geme lagrime, le quali scendono in fiumana di
già la fiammispirante ingorda belva / geme trafitta, e ad ora ad or vien
risente il cavalier ferito; / pur fievolmente geme, e quinci è noto / che
stato / di tanti cari, e geme la lor sorte: / e 'l cor
ferita stride aperta al vento, / geme cruenta al sole: / io non vi
dentro una vasca abbozzata nel pieno macigno geme un filo d'acqua. g. raimondi
grido uman, de la galea, che geme / ne la prua, ne la
una dorme, e l'altra piange e geme / che sempre il suo desir sia
, 26: con lieve strepito perenne / geme tra il ca prifoglio una
il cavalier ferito; / pur fievolmente geme, e quinci è noto / che 'l
varca, / si dondola, e geme. -dir. marittimo. fortune
l'oliva sotto la gran mola / geme un olio soave, il tuo cor franto
olio soave, il tuo cor franto / geme il verso che esalta e che consola
timor, dal duolo oppressa, / geme, freme, s'afflige e si querela
può frenarsi e si mette a correre e geme: -lo sentivo... lo
fronte / alza, e piangendo e sospirando geme / tutta piagata. guarini, 76
e limpido, e l'argano vi geme in mezzo al baccano degli operai.
sì che 'l vinto guerrier ne muore e geme, / fuma l'anima e bolle
/ la bella italia, e sbigottita geme. galloni, 50: pazze e triste
. erasmo da valvasone, 1-3-93: geme steso il rivai sopra l'arena,
annidan sì che per sempre il miglior geme. fazio, iv-n-6: qui fui tra
radice, la quale, tagliandola, geme latte. lat. * mirabilis jalapa '
: e fanno di questo mare dodici geme, che sono tre giornate da dieci
dividono in questo modo. fanno quattro geme, ch'è una giornata di mare
area mediterranea: portogh. ant. geme, spagn. xeme, jeme, anche
, spagn. xeme, jeme, anche geme (dal sec. xiii):
), agg. letter. che geme, che si lamenta; piagnucoloso.
di gemere), agg. che geme, che si lamenta; piagnucoloso. -in
il maestro, e maria langue e geme. boiardo, 2-23-74: quelle dame
drieto, e chi piange e chi geme. ariosto, 1-66: sospira e geme
geme. ariosto, 1-66: sospira e geme, non perché l'annoi / che
il cavalier ferito; / pur fievolmente geme, e quinci è noto / che 'l
onde con sospirar profondo e rotto, / geme, langue, stupisce e non
suoi figli a nome, ed urla e geme / sovra ogni corpo, mentre i
fronte / alza, e piangendo e sospirando geme. delfino, 1-97: è la
teme / i perigli, e non geme / se presa resta della sorte all'
; la gaietà ride, la tenerezza geme. bartolini, ii-27: traspariva,.
s'annidan sì che sempre il miglior geme. fr. colonna, 1-366: eterno
, 1-366: eterno sì convien ch'io geme. / heumè che dileguando io me
aversa: / notte e dì per lui geme amaramente. baldi, 5-47: gemeran
: fino ad ora tutto 'l mondo creato geme insieme, e travaglia. e non
della servii tirannide. foscolo, xiv-55: geme sulle sventure della sua patria. manzoni
iii-250: i mali sotto cui l'umanità geme oppressa... fatalmente, senza
in cotal pensier l'anima immersa / geme e lagrime versa. panni, 223:
piume, / vola il mio core e geme; / ma solo con la speme
: il mio cuore si gonfia e geme come se non volesse starmi più in petto
298: di ciò che vive la virtude geme. petrarca, iv-3-108: contra '1
s'armò epicuro, onde sua fama geme. campanella, i-15: né a dio
/ ma ride al tutto la parte che geme. broggia, 167: una professione
quella de'farmaceutici,... geme tuttodì nel disordine e nella miseria.
simulare la sventura; l'onor nazionale ne geme. -provare dolore (il corpo)
capanna ulula e freme, / il cervo geme -su 'l musco del monte, /
: qui un trovator cantava, or geme un gufo. panzacchi, vi-1048: gemean
: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro
capo inchina, / e stride e geme. anguillara, 9-199: tanto orgoglio et
del grido uman, de la galea che geme / ne la prua, ne la
gran pietà di me, la porta / geme in suon roco, come quando è
ancudinetta, e lima il ferro che geme. serra, i-203: la ghiaia del
giardinetto scolastico... sgrigliola e geme tenace sotto i passi. moravia,
ben gagliarda * difesa ', che geme al presente sotto i torchi lucchesi.
il rumore, e il bosco intorno geme. brocardo, ix-55: con tonde
brocardo, ix-55: con tonde sue geme e sospira / cocito. tasso, 6-iv-1-160
/ cannareccioni. ungaretti, xi-74: come geme, di qua, l'insensibile mare
26: con lieve strepito perenne / geme tra il caprifoglio una fontana. d'
d'annunzio, v-2-29: una fontanella geme in un andito. -sfrigolare.
tacer che dire; e quindi poscia geme / sovr'altrui sangue in naturai vasello
acqua stante, né per consuetudine vi geme alcuno umore. grazzini, 2-313: in
. redi, 16-v-415: quell'acqua che geme dalle viti potate di fresco. grandi
per l'acqua, ché sempre vi geme, come per la motta, che non
non manda il tappo per aria, gli geme all'intomo, e vien fuori in
puppa. dagli angoli della boccuccia le geme una goccia di latte, tanto abbondante
poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei peduncoli.
certo luogo tra le cosce, dove geme ima poltiglia così odorosa che ricria.
dall'un de'capi, che dall'altro geme / e cigola per vento che va
quando da fatica tutta la corporea massa incitata geme e spira, questo [il lezzo
1-183: io vedrò se la tinella geme. moneti, 346: di vin prezioso
dolce vena / il fiasco spesso lagrimando geme. targioni tozzetti, 5-6: nello
occhio che vuole satisfare al cuore, geme nella carità mia e del proximo suo
, 15-63: la fanciulla d'allegrezza geme. 6. ant. e letter
ch'ogni uman corpo da quel primo geme. panzini, i-233: noi possediamo
/ -questa triste nebbia oscura / dove geme la torbida luce / dell'angoscia,
che l'antiche colpe l'uom pur geme / per mille van speranze e van sospetti
: il miser genitor, mentr'ella geme / l'inutil solitudine che passa,
trapassato / e col corpo imbarazzato / geme il reuma ed il torpore /..
26-58: dentro da la lor fiamma si geme / l'agguato del cavai che fe'
con una mano al cuore, / geme: una mamma, figlio mio, che
molto convenevole, il quale per putrefazione geme muffa e manda fuori alla superficie il
fonte sol, che 'l santo liquor geme, / spegne la sete nostra. campofregoso
/ che da ogni canto dolce liquor geme. magalotti, 22-58: la palma cagiuri
nel- l'indie,... geme un certo liquore, che distillato, a
la testa, abbia una fessura che geme lagrime. cicognani, 1-251: gli
gemitabóndo, agg. letter. che geme; che è accompagnato da gemiti
luogo gemitivo, dove l'acqua geme. = deriv. da gemito
chi zoppo e chi portato ne le geme. = variante antica di gerla
, ancor che molto grosso: / ne geme la foresta e ne risuona. /
vallisneri, i-422: viscosissima scialiva che geme dalle boccucce di molte minutissime glanduline.
particelle minutissime. vallisneri, ii-247: geme ancora alle volte fuor di tempo.
manda il tappo per aria, gli geme altintorno, e vien fuori in ischiuma,
. / gonfia il cor di venen, geme dolente. galileo, 3-1-309: si
: il mio cuore si gonfia e geme come se non volesse starmi più in petto
dentro una vasca abbozzata nel pieno macigno geme un filo d'acqua. 2
vena, / il fiasco spesso lagrimando geme. monti, 9-113: nella tenda
: la resina di guaiaco, che geme dalla pianta, è più efficace; in
. m. bentivoglio, 10-1323: geme bacco e duolsi. / la madrigna
iv-278: tra le felci ignude / geme del loco solitario il vento. leopardi
schegge, e l'aer rimbomba e geme. f. m. zanotti, 1-8-86
/ quanto s'inganna, quanto stride e geme / di cel verso di cui tuttor
quanto s'inganna, quanto stride e geme / del vel perso, de cui tuttor
/ l'aspettata vendetta in quel che geme. -illudersi. straparola,
monti imposti. pindemonte, iii-486: geme / il ventricolo uman sotto l'imposto
urlando l'oceano alza le braccia, / geme l'abisso, e la notturna faccia
cura, che quell'acqua, che geme dalle viti potate di fresco, non
: fra gl'inamanti cuori il cuor mio geme / e impicciolisce, e sua virtù
in sé incarcerata un'anima d'uomo, geme e sanguina e parla. di giacomo
, a terra. tasso, 1-79: geme 11 vicino mar sotto l'incarco /
, tutta la corporea massa incitata, geme e spira. p. f.
il labbro a ruggir uso, / ma geme lamentevole, / poi si ristà confuso
confondono i sospiri / e la carne che geme. bocchelli, 9-428: giovine donna
colui che più ne volse, / or geme e mughia ne le notti interne.
, 5-29: un popolo... geme oppresso sotto un'ingiusta e non meritata
/ un odiato involucro ventenne, / geme dietro le rose e canta: è
bifolco, che ignaro sul solco ingrato geme, / dalla grama scarsella gli ultimi
, 35: al suo piede / languente geme, e l'invide pupille / innalza
/ quanto s'inganna, quanto stride e geme / di cel verso di cui tuttor
portento. ungaretti, xi-74: come geme, di qua, l'insensibile mare.
, 1-8-210: ne l'amato viso / geme il diletto suo tosto interciso. f
ii-398: è gran vento alle finestre: geme, / sfida, minaccia, rugge
, vuotandola, come quella di chi geme sotto le macerie. 14. rendere
/ suolo che ancor del nostro sangue geme, / raccolga i figli suoi la
e fronda / paugellin che canta e geme, / ed allor che meno il teme
mentre in disparte l'umiltà dei vinti / geme o s'invischia, e vana /
ignora / un odiato involucro ventenne / geme dietro le rose e canta. carducci,
essere varca, / si dondola, e geme. d'annunzio, iii-2-137: prima
deposte del cor l'antiche some, / geme in sembiante languido et umile. carletti
muto, / l'agricoltore le contempla e geme. de amicis, i-611: i
, più o meno liquida, che geme a goccia a goccia dalla corteccia incisa di
; ma guarda fisa, tace, e geme d'un gemito che non percote l'
s. errico, 3-12: langue, geme, s'affligge e non contiene /
delusa d'amorosa speme, / pur geme per le quete aure diffusa, /
ahimè, stringea! cesarotti, 1-viii-226: geme / come giovenca che al suo parto
il labbro a ruggir uso, / ma geme lamentevole, / poi si ristà confuso
. erasmo da valvasone, 5-205: geme tutto l'oceano e l'oriente /
poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei peduncoli.
un lavello; / una fontana i geme appresso. = voce dotta, lat
aromatico usato nella fabbricazione dei saponi e geme dal legno una resina profumata usata per
. ariosto, 23-122: sospira e geme e va con spesse ruote / di qua
fatica, tutta la corporea massa incitata geme e spira. landino, 84
savonarola, 8-i-184: l'uomo giusto sempre geme e vorrebbesi liberare dal reggimento del prossimo
minimi fori, dai quali geme un sottile umore... questa
volgarmente dicesi che 'piange ', perché geme dal taglio l'umore assorbito dalle radici
linfa; latice denso e vischioso che geme dal tronco e dai rami di taluni alberi
nume feritor sopra ci piomba; / geme natura nell'estreme lotte, / cede
suoi descritti travagli. vallisneri, ii-247: geme ancora alle volte fuor di tempo,
= denom. da macilento. geme, / cerchiata di macigno aver la mente
5-110: chi mente più, chi geme? fa il tuo istante / di sempre
ancor la matre in cima all'olmo geme. domenichi [plinio], 10-23:
rive del rio delle amazoni. quest'albero geme un latte corrosivo e caustico, che
di quest'albero e col latte che geme dalla scorza, il quale forse, unito
delle rive del rio delle amazzoni; ne geme un latte corrosivo e caustico, che
negri stessi. mazzini, 62-278: geme l'anima al vedere come una setta d'
s'annidan sì che sempre il miglior geme. crescenzi volgar., 9-63:
le montagne affoga. tasso, 1-79: geme 11 vicino mar sotto tincarco / de
darmi la vera ferita -ma l'infermo geme quando la morte il combatte, non
/ vite appiè del marito olmo che geme / con tronche braccia su la tolta
fatica, tutta la corporea massa incitata geme e spira. leonardo, 2-194:
mira che l'una tace e l'altro geme, / e più vigor mostra il
5-29: qualora un popolo, che geme oppresso sotto un'ingiusta e non meritata
, sappi, lungo la corsonna / geme una polla. / là noi sciacquiamo il
mira che l'una tace e l'altro geme, / e più vigor mostra
,... e si rattrista e geme. comisso, vi-37: privati della
, /... l'arator ne geme; / d'immenso terren compone un
. ariosto, 1-66: sospira e geme, non perché l'annoi / che piede
, 1-1168: la vera poesia singhiozza e geme, / veggendo che la falsa a
tacer che dire; e quindi poscia geme / sovr'altrui sangue in naturai vasello
/ a poco niuno trema più né geme / più. ungaretti, ii-34: non
mio desir, che a te sol geme, / cara meta adorata e dolce nido
del robusto amator la giovinetta / geme. imperiali, 4-435: del gran portico
incarco, / sotto cui l'alma sospirando geme / si fa men grave sotto l'
fl noto solco, / ma geme in strascinar bronzo tonante. brusoni, 573
e 'l colle ombroso alle querele geme. = femm. di nume
resister non si può, tanti ne geme, / mostrando lor natura infettuale.
èrebo, mentre il coro delle oceanidi geme? il suo volto somiglia al vostro quando
tal cosa perde l'uom che poi ne geme, / sicché nota tuo en
: per questo il mio cor sospira e geme / vedendo tanti andare a questa via
di sapore amaro bruciante, la qual geme da questa pianta [selinum opoponax]
, 5-29: qualora un popolo, che geme oppresso sotto un'ingiusta e non meritata
i cari parti l'orba madre e geme / sì che pietoso ne risuona il bosco
sente e tanto schivo j che stride e geme e duolsi ch'egli è vivo.
, non sa indovinare il nuovo, geme nelle angustie dell'ipotesi, è un paradosso
: per questo il mio cor sospira e geme / vedendo tanti andare a questa via
poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei peduncoli.
, { ove del foco sul tizzon che geme / l'ignavia s'accovaccia,
, 5-no: chi mente più, chi geme? fa il tuo istante / di
un salto al suolo; ibsuol percosso / geme al gran pondo. misasi, 7-i-189
benivieni, 1-198: la botte piena geme / in fin per le caprugine. /
, agg. che piange, che geme sommessamente e fastidiosamente. d'
quale allora volgarmente dicesi che 'piange', perché geme dal taglio tumore assorbito dalle radici.
onde il bun mastro ne sospira e geme. = var. di piatire
giardinetto scolastico... sgrigliola e geme tenace sotto i passi, fra i rivoletti
vede 'l tuo danno e già non geme, / hai ciechi gli occhi e di
calda brezza, / e ride e geme con ansia segreta. montale, 1-92:
mira che l'una tace e l'altro geme, / e più vigor mostra il
/ che la gran piaga sua, che geme ognora, / ricucia o che da
, sappi, lungo la corsonna / geme una polla. / là noi sciacquiamo il
cadenti / foglie, la polla che sommesso geme. -in similitudini, per indicare
pullulano bolle che scoppiano... geme la polta e si torce per trovare una
alla farfalla variopinta, alla tortorella che geme, alla pallida luna che viaggia, alla
al suolo; il suol percosso / geme al gran pondo. monti, x-3-221:
26-59: dentro da la lor fiamma si geme / l'agguato del cavai che fé
/ al ciel rivolto l'arator ne geme. bruni, 434: s'in quell'
/ chiuso poi in gabbia, lamentando geme. / lasso, io il so ben
condizione per un povero popolo, che geme da secoli nella miseria. codemo,
tiepida, sappi, lungo la corsonna / geme una polla. / la noi sciacquiamo
tematiche preferenziali di una piccola borghesia che geme fra i dilemmi della moda che e un
paris, o èna, per cui geme / troia disfatta, e 'l re pnamo
inchina / e d'ira quasi lagrime gli geme. canti carnascialeschi, 1-133: l'
: fugge in mezzo al popolo, geme, si querela fra le donne. manzoni
quanto per li occhi el cor ne geme, / che pur compunto alquanto si risente
e io inferno ci invidia e pluto geme, / megera e le compagne han gran
dante ride, esso piange, esso geme, esso grida, esso insegna;
idem, 11-149: sul letto il franco geme avvolto da 'plaids 'scozzesi,
vertigine del dolore: la sua anima geme profondamente e continuamente, e voci di
resister non si può, tanti ne geme, / mostrando lor natura infet- tuale
, / per cui tinto d'invidia apollo geme, / furon ministri a la tua
. ariosto, 23-122: sospira e geme, e va con spesse ruote /
quanto per li occhi el cor ne geme, / che pur compunto alquanto si risente
reni. menzini, i-331: vedi qual geme italia e qual non tace / i
spirito: fugge in mezzo al popolo, geme, si querela fra le donne.
cadenti / foglie, la polla che sommesso geme. -con riferimento al rumore,
s'abbruna. sinisgalli, 3-72: geme il tuo viso / querulo raggio su
ognor delusa d'amorosa speme / pur geme per le quete aure diffusa / e il
: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro maschio
sotto del quale è tanto tempo che geme il bel regno di candia. serafino
7-84: al raggirar de'turbini tremendi / geme la selva. 20.
, là un ratto di europa ove geme come le compagne della vergine fenicia rimaste
, / ove più l'aquilone intorno geme / al sen deuca- lion, che
reclama almeno un'eco, / e geme anche nel cuore più indurito.
la giovinetta dispogliar presume, / ch'afflitta geme e si restringe in vano. s
inumana / la resupina plebe anela e geme. f. f. frugoni, vii-826
è dal ragno il moscherino, e geme: / « che t'ho fatt'io
la seconda piange, grida, geme, ruggisce per le passioni, pei bisogni
del trafitto guerrier / l'ombra che geme, / perché del career primo, onde
trema a la luna con l'aura che geme / lo stelo riarso dun povero
de'suoi difensori. grafi 5-36: geme / riarso il legno, e fuor da'
conte / riavuto dal colpo anco ne geme. gius. sacchi, i-113:
29: qualora un popolo, che geme oppresso sotto un'ingiusta e non meritata
. j: 'una piaga ributta': quando geme di nuovo umore. -intr
delusa d'amorosa speme, / pur geme per le quete aure diffusa, / e
il freddo, e cupo il vento geme; / ecco, il solco novello [
un certo luogo tra le cosce dove geme una poltiglia così odorosa che ricria.
/ che la gran piaga sua, che geme ognora, / ricucia o che da
e come sotto lui si ride e geme. a. pucci, cent.,
tutt'in un tempo e ride e geme / l'amante pien di gioia e di
piagne: no, con gli occhi geme, / e 'l tanto vm che bèe
al ciel rivolto l'a- rator ne geme. s. errico, i-138: spesso
, immiserire. mazzini, 62-278: geme l'anima al vedere come una setta
che la gran piaga sua, che geme ognora, / ricucia o che da
labbro a ruggir uso, / ma geme lamentevole, / poi si ristà confuso
/ tanto più tonda ne rintuona e geme. -per estens. e con
lxv-28: non da più rio dolor trafitto geme / povero agri- coltor cui nova pianta
, 1-17-45: lo sconsolato adon lagrima e geme / risaettato il cor d'acuti chiodi
. / scuoter dawer popol che in lacci geme, / né ad opre maschie risentite
piume, / vola il mio core e geme; / ma solo con la speme
quando s'inganna, quando stride e geme / di cel verso di cui tuttor
tommaseo, 11-218: forse in pensando geme: / « l'aprile ahi riverrà,
: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro maschio
tanto più l'onda ne rintuona e geme; / sì quanto più gli orecchi miei
dove il chiuse ruvido aratore, / geme le notti, e di muggiti il giorno
non vede 'l tuo danno e già non geme, / hai ciechi gli occhi
labbro a ruggir uso, / ma geme lamentevole, / poi si ristà confuso.
/ che mentre più d'esseme privo geme, / più se n'affligge e se
cascata / che grave nel silenzio sacro geme / con un sospiro eternamente uguale.
cascata / che grave nel silenzio sacro geme / con un sospiro eternamente uguale.
[mercurio] salvezza chi per morbi geme. -protezione, riparo.
/ tacer che dire; e quindi poscia geme / sovr'altrui sangue in naturai vasello
l'anima, ma la santifica, quando geme sovr'altri. stampa periodica milanese,
le osservazioni sulla rondine òpqpoyóri (che geme la mattina), avanti il cui ritorno
nell'alba! dai portoni / dove geme una prima chiave, o amore,
39): l'inquieto cliente soffia e geme, / passeggia, scraccnia, sputa
/ tacer che dire; e quindi poscia geme / sovraltrui sangue in naturai vasello.
: non da più rio dolor trafitto geme / povero agricoltor cui nova pianta / che
manda il tappo per aria, gli geme all'intorno, e vien fuori in
condizione per un povero popolo, che geme da secoli nella miseria. carducci, iii-26-
, sappi, lungo la corsonna / geme una polla. / là noi sciacquiamo
impedisce dal potersi direche quell'umore, che geme e distilla perennemente nel granel dell'uva
bifolco, che ignaro sul solco ingrato geme, / dalla grama scarsella gli ultimi
il capo inchina, / e stride e geme e dal suo gioco al fine /
ivi un buon cavalier che plora e geme /... / truovano a piè
iii-5-47: sola giunon di tal connubio geme, / più sdegnosa che mai,
s'annidan sì che sempre il miglior geme. -improntato a efferata barbarie (
s'annidan sì che sempre il miglior geme; / et è questo del seme,
: non da più rio dolor trafitto geme / povero agncoltor cui nova pianta, /
: dentro da la lor fiamma si geme / l'agguato del cavai che fé la
suono). vittorini, 3-113: geme la vecchia canna. è quello che sidice
morta pupilla / già il bimbo che geme al suo piede. -confondersi o
/ io canterò nel sole l'elegia che geme nell'ombra. -distogliere la mente da
scolo, come d'un vino nuovo che geme tra le 2. letter.
, 5: « o figli », geme il padre in mezzo al nero /
ognuno gni,... geme, suda sangue, agonizza. martello,
sempronio, 4-66: singhiocciando fra sé, geme e sospira. manzoni, pr.
» / così singhiozza giacomo: poi geme. pascarella, 2-178: ieri sera
ella smuove il liuto che cade e geme a terra. -estirpare radici.
èrebo, mentre il coro delle oceanidi geme? il suo volto somiglia al vostro quando
cascata / che grave nel silenzio sacro geme / con un sospiro eternamente uguale.
ogni mio desir, che a te sol geme, / cara meta adorata e dolce
, / sotto cui l'alma sospirando geme, / si fa men grave sotto l'
. bonini, 1-i-45: l'oriente geme sotto il giogo ottomano, per aver
, 1-81: pel soverchio piacer ciprigna geme, / né marte ritrovar sa quiete o
, lxv-28: da più rio dolor trafitto geme / povero agricoltor cui nova pianta,
, / vola il mio core e geme, / ma solo con la speme /
e qui spirante / altri singhiozza e geme, altri sospira. f. f.
regie porte / sprezzata sede e mendicando geme, / vergognosa accompagna la mia sorte
èrebo, mentre il coro delle oceanidi geme? -per estens. finire all'
/ e come sotto lui si ride e geme. sercambi, i-74: li altri cipta-
o dardo in la mortai tenzone / geme languendo e le ferite bagna / col proprio
, / ed 10 vedrò se la tinella geme. -pertica che, appoggiata alla
veleno di nefaste accuse / contro chi geme. -stillarne di tutte:,
; / ne la natura ciascun ride e geme, / ché son vestiti di carnale
il capo inchina / e stride e geme e dal suo giogo al fine / o
: questo pruno... non solamente geme acqua, ma ancora cigola, cioè
, i-81: pel soverchio piacer ciprigna geme, / né marte ritrovar sa quiete
verità, ch'or sotto il falso geme. = dal lai tardo stolus,
manda il tappo per aria, gli geme all'intorno, e vien fuori in ischiuma
come quelli de'legni tarlati, d'onde geme marcia che reca molto prurito. p
nuovo la parte offesa, si lagna, geme, 2. per estens.
ogni naviglio affonde. salvini, 24-331: geme il gran mare tempestando, e gli
4-130: si risolsero di procurare al medesimo geme la morte, con un veleno a
trema, gli usci tentennano, ogni fessura geme, ulula, fischia. verga,
da pietra0 dardo in la mortai tenzone / geme languendo e le ferite bagna / col
bonini, 1-i-45: l'oriente geme sotto il giogo ottomano, per aver tirato
tagliano le cime e il latte che geme, unito alla farina di 'mays'serve per
nuovo la parte offesa, si lagna, geme, sospira. de dominici, iii-
quercia, 7 solitario cantor, geme coll'onda / del rio cadente il tortore
'totocèlo'diversa. montale, 2-98: geme il palco / al passaggio dei brocchi salutati
quanto s'inganna, quanto stride e geme / di cel verso di cui tuttor s'
non manda il tappo per aria, gli geme all'intorno, e vien fuori in
foresta, / chiuso po'in gabbia tremolante geme. amabile di continenzia, 23:
già sento / la querula tromba che geme, / là, se non è l'
migliore?. batacchi, i-125: geme alla gran percossa, e inquieto ascolta
una cascata / che grave nel silenzio sacro geme / con un sospiro eternamente uguale.
estreme / esser quivi venuto ulula e geme. aleardi, 1-390: ululando la lingua
più terra e non ancora cielo, / geme e tuba per sé ed usignuoleggia /
ischia vacilla, etna rimbomba, e geme, / mentre de'mostri l'orgoglio fiero
l'atre vampe d'alta febbre ardente / geme assetato entro all'odiose piume / fanciullo
l'attraversamento. tasso, 1-79: geme il vicino mar sotto l'incarco / de
tacer che dire; e quindi poscia geme / sovrialtrui sangue in naturai vasello.
un de capi, che da l'altro geme / e cigola per vento che va via
foscolo, gr., il-m: geme che a tante verginette il seno / sfiori
i sospiri / e la carne che geme. = voce dotta, lat.
si risente il cavalier ferito; / ma geme e langue; e quinci a tutti
, 3-29: « la sento, » geme federico, « la grandeur che arriva