siano o non siano mosse da altri. gelli, i-74: quel moto che la
siano o non siano mosse da altri. gelli, i-74: i moti violenti sono
'1 muover suo nessun volar pareggia. gelli, 15-116: il loro essere consiste nel
fare1, n. 62). gelli, ii-198: a chi lo darai mai
oggetti materiali; numero astratto. gelli, 15-91: se voi contassi verbigrazia dieci
(il tempo assoluto). gelli, 15-92: non si ha..
intra i capi dei regni numerare. gelli, 17-208: chi non sa da se
dagli oggetti; numero concreto. gelli, 15-91: se voi contassi verbigrazia dieci
il suo puoter sopra a noi forte. gelli, 15-87: il numero non è
diversa- mente a ricevere alcuna informazione. gelli, 15-83: il quale [tempo
ignavo, disutile, ozioso. gelli, iii-7: questi cotali non servono al
megliore spirto, ritorni a riverirvi. gelli, 15-35: tutti gli altri sensi a
nutrimento sia composto e non simplice. gelli, ii-7: i nutrimenti, quando son
dio dalla origine del mondo inestinguibile. gelli, 10-23: convertendo [il fuoco
fa meno ventosità e fa stitico. gelli, ii-129: infra gli sapori, solo
converte bene nella substanzia del nutrito. gelli, 10-25: di quelle cose che noi
buono per la nutrizione delle membra. gelli, 10-49: la natura per la necessità
fare se non quello che pare loro. gelli, i-91: voi non obbligate solamente
le pene eternali, servi del diavolo. gelli, i-32: la qual cosa è
quale è animale imperfetto ed occasionato. gelli, 7-69: altri hanno detto che
opportunità di compiere un'azione. gelli, i-101: quante saranno fra voi quelle
possino vendere un occhio di uomo? gelli, 7-367: ogni cosa vale un occhio
siam qui negli occhi di ciascuno. gelli, 7-409: essendo io lor così
/ levatole dagli occhi il suo signore. gelli, i-181: se e'non hanno
, e non si fida di loro. gelli, 17-188: di questi non pensar
. pers. soggettivo neutro. gelli, ii-165: quando e'ti occorresse ancora
, di estesa e profonda erudizione. gelli, 15-i-126: omero... fu
fluttuante oceano pieno di ogni miseria. gelli, 17-258: la vita umana..
o tangibile o gustabile od odorabile. gelli, 10-30: parla pure in quel luogo
, odorare, gustare, toccare. gelli, i-51: e'ci vincono [gli
dal cielo a odor de le vivande. gelli, ii-137: gli odori..
e atto a ristringere, o odorifero. gelli, ii-130: il vino certamente sì
il suo isguardo sottile e fermo. gelli, i-176: la giustizia punisce..
, cioè bene espressa e sanza offensione. gelli, ii- 136: l'acqua chiara
scrivo so'omo de anne ottanta. gelli, ii-150: tu mi hai dato
più: oh, sta molto bene! gelli, 7-437: -noi abbiam fatto nozze
d'un cotal modo di ragionare. gelli, i-14: io non voglio che tu
/ l'occhio la sostenea lunga fiata. gelli, 15-210: ascondendo [il sole
/ uscì de vista nel camino umbroso. gelli, 14-204: edificò...
questo esercizio, alloggiava una scimia. gelli, 15-ii-283: dove anticamente si davano
oggetto è sottoposto). gelli, 15-i-327: un corpo omogeneo e composto
il suono e la sua voce propria. gelli, 15-i-168: di questo voi ne
esce fuor prima vada a correr solo. gelli, iii-47: ne verremo stasera alamanno
in un certo ordine e universalità. gelli, 15-i-635: egli è congenita e innata
configurazione; svolgimento, elaborazione. gelli, 15-i-38: la bellezza sua [della
. archivio gonzaga [in j. gelli, 310]: un spedo da due
mi sento ognor zuffolar negli orecchi. gelli, ii-2: chi è là, dich'
linea di separazione o termine intermedio. gelli, 15-i-20: l'uomo solo è stato
et or... toro potabile. gelli, ii-134: non voglio già che
a peso d'oro e di sangue. gelli, ii-116: si fanno pagare le
in inferno per la orribilitade del luogo. gelli, 15- ii-207: io non parlo
orsacchin che già col can combatte. gelli, i-160: l'orsa...
al termine del sole, poscia ritornare. gelli, 15-155: la oscurazione e la
a poco il misero turino suffocasse. gelli, 8-56: così ne'colori veri
-dimin. e spreg. oscuricelo. gelli, 15-i-260: domandando egli a virgilio a
: facciam così la cosa a otta. gelli, iii-57: voi non serete a
giorni che vi son prestati. gelli, 17-227: non fanno le nostre femine
la dottrina teistica di epicuro. gelli, 15-i-256: par cosa molto conveniente ch'
palazzo del gesù); nel 1981 licio gelli, maestro di tale loggia, e
si fermò la pace di novembre. gelli, 14-51: si avrebbono aspettar finalmente
repubblica », 22-1-1982], 3: gelli, il vero padrino. stampa sera
over la mi- ringa de soto. gelli, 15-ii-559: letargo... è
. -membrana del timpano. gelli, 15-i-322: il senso dell'udito.
dimin. e spreg. paonazzìccio. gelli, 15-ii-488: livido, cioè di quel
si fosse co'preghi parata dinanzi. gelli, 17-248: le pernici che prudenza
mundo a lor bel grato dominaro. gelli, ii-177: il sonno è uno de'
nella testa overo in altro membro. gelli, 7-280: di certe tosse, catarri
, iii-86: io credo che egli [gelli] s'inganni: e ciò avviene
vitale, la spiritualità e 'l moto. gelli, 15-24: i corpi diafani e
atto, angelico o ver divino. gelli, 15-i-80: nelle stelle...
un singolo oggetto; singolarmente. gelli, 1-2 n: può intendere ancora lo
digna avere per recommandato dicto jacobo. gelli, 15-i-3: mi vi fecero oltre a
e per la sua mirabile natura. gelli, 15-60: lo offerirmisi...
a lui le sue pecore pascono. gelli, 17-181: parlerai con quella lepre che
l'oro si affinisce con le passioni. gelli, 15-i-70: il sonno è una
follia e stoltezza sono ovunque diffuse. gelli, ii-81: anzi tengo ora per verissimo
deiromo prima che veda l'omo. gelli, i-52: io sarei innanzi voluto
soluzioni o i comportamenti peggiori. gelli, 17-208: oh! se io ho
; la quale del continuo bolle. gelli, 15-ii-303: questi demoni...
.. cristarizzalo con butiro di vacca. gelli, i-189: considera un poco la
ventolatura). -loppa. gelli, 15-i-396: il granel del grano si
pena a maturare che 'l grano. gelli, 15-88: questa pianta ha penato un
mi fa lento e mi ritarda ognora. gelli, 17-182: costui, per quanto
tornino a far del- l'uova. gelli, 17-21: sappi, giusto, ch'
ha creato e regge le cose. gelli, i-187: non solamente non cognoscete
; non intenzionalmente, casualmente. gelli, 17-282: se bene voi fuggite una
mal prima che egli ti venga. gelli, i-83: che infelicità è la
, incombenze, ecc.). gelli, 17-193: lepre mia, a me
disdirebbe d'entrar terzo fra voi. gelli, 15-i-73: non avendo egli ancor
lo più unito con perché). gelli, 11-66: oggi bisogna che e'mostrino
il rumore che ne deriva). gelli, 15-i-249: suono e percotimento di mani
perdita di pisa e i medici fuoriusciti. gelli, 17-48: mi ricorda infra gli
d'una pericolosa e continua febre. gelli, 17-133: donde vuoi tu che nasca
.. operò di sug gelli maravigliosamente e quelli che faceva per le bolle
-preceduto dalla cong. ipotetica se. gelli, ii-69: conferisca gli scritti de'fiorentini
carica (un governo). gelli, 7-205: chi è principe, finalmente
l'orto se persona ci è. gelli, 17-105: nessuno, o rarissimi,
, zoè almaiesti e la perspectiva. gelli, 15-i-197: la perspettiva...
quanto l'animo di cesare si perturbasse. gelli, i-149: io ti vo'credere
governargli ed e'modi delle guerre. gelli, 17-191: il giuoco è delle
. degli stimoli sessuali). gelli, i-133: la bellezza del luogo e
. per piacevolezza: per scherzo. gelli, 17-213: queste son cose che gli
piagge v'avea l'aura dipinti. gelli, 15-i-86: piaggia chiamiamo noi nella nostra
pietà e commiserazione; querimonia. gelli, iv-65: non mi far tuoi piagnistori
che gli legge il bando piano. gelli, 17-15: sta'a udire quello che
piatanza: assicurare il vitto. gelli, 7-355: che sarà come quell'altra
mi valse al mio piatuso canto. gelli, i-124: non cedendo mai al
espone immancabilmente a critiche malevole. gelli, iii-90: chi fa la casa in
], 1: anche i conti di gelli accusano i piduisti. v. mimmi
essergli superiore in qualche disciplina. gelli, ii-165: pontormo...,
nei suoi confronti indifferenza e noncuranza. gelli, iii-34: s'ella se ne laverà
una specifica qualità fisica o morale. gelli, 17-46: messer francesco verino, filosofo
spingeva a difendere le sue ragioni. gelli, 15-ii-246: questa voce pietà,
perché noi sanno ben pigliar pel verso. gelli, 7-447: se voi pur volete
ma fia diletto loro esser su pinti. gelli, 15-i-87: le serpi..
per una quarta di tutto il cerchio. gelli, 15-ii-166: questo verbo 'piomba'e
una lunga pistola. /. gelli, 254: 'pistolieri': addimandossi così la
lucca (1580) [in j. gelli, 254]: piacque altill.
gazzetta », nella quale l'avvocato gelli, moltiplicandosi, manteneva un vivo fuoco
suso è il conoscimento de la verità. gelli, 15-204: la plenitudine della grazia
poca e debole estimasse la vita. gelli, 17-192: tu se'di sì poca
, e farebbemi grande mestiere di riaverle. gelli, 14-10: i malespini anticamente tanto
le robe dei loro poderi prevalere. gelli, 17-187: dare un podere a un
correva a favellare a le pollastriere. gelli, 7-433: quella ribalda di
prestissimo, all'imbrunire o quasi. gelli, 17-55: questi frati minori hanno questo
poltroni gli uomini pigri e dormigliosi. gelli, 15-ii-425: questa voce poltro non
spagn. (poltrón): eh. gelli, 15-ii-425: « questa voce poltro
-ponte di parole: preambolo. gelli, 15-i-23: usando noi, quando uno
questo o in quel modo si chiami. gelli, 17-162: che ha bisogno.
che 'l studio e l'arte. gelli, 7-410: i giovani, credendo
, ché non hanno le chiaverine. gelli, 17-71: quando ei maledivano uno,
di fioritura della sapienza filosofica. gelli, 17-157: tu mi cominceresti a entrare
di un certo bene). gelli, 17-69: -o s'elle [leggi
vi si espone egli stesso. gelli, i-62: chi altrui tribola, sé
] a dio pure e nette. gelli, ii-40: che dolor credi tu,
tacciono e ogni altra cosa fanno? gelli, 17-79: io non vo'se
in lo cullo e in la potta. gelli, 7-212: io mi
atto elicito della volontà dall'imperato. gelli, i-216: ha [l'uomo]
tutti e libri e testimonio infinite esperienze. gelli, 17-210: la voglia del cicalare
con epso o andare a lui. gelli, 7-408: son più di trenta anni
che sovente pratticava con la sua innamorata. gelli, 17-187: essendomi forza, per
che non stiamo qui totalmente inutili. gelli, 15-i-23: la maggior parte de1 buoni
giudizio si dànno in preda a'piaceri. gelli, 17- 87: io non
di un luogo con azioni belliche. gelli, 17-226: voglio cominciarmi da la fortezza
4. gradino di un inginocchiatoio. gelli, 7-353: io non so mai come
fare la predica. gelli, iii-26: oltre alla spaventosa predica che
sostenente; e questo è falso. gelli, 11-86: boezio nella sua traduzione de'
e altro l'estremità della ragione. gelli, 7-134: l'intelletto nostro,
meditazione, ponderazione anticipata. gelli, 15-188: il troppo apparato ornamento di
-avvincere intellettualmente o emotivamente. gelli, 17-272. io all'incontro ti prometto
compera, comperi quelle del gotti, del gelli, del fan- fani, a cui
più pressa stufa che ci sia. gelli, 15-i-605: nato e allevato fuori
il giovane direttore della gazzetta, avvocato gelli, vi andrebbe, mentre egli, mario
il passato, il tempo trascorso. gelli, 15-83: il quale [tempo]
serotino, come faceva dal principio. gelli, iv-46: gherardo, sai tu quel
tutto, quale è esso cubo. gelli, 12-25: e * pare veramente da
non dando alcuna occasione di scandalo. gelli, 17-272: io all'incontro ti prometto
alla porta, con molte reliquie. gelli, 15-ii-309: pervenendo tali cose agli
alquanti de'professori d'essa regola. gelli, 15-i-498: non è dubbio alcuno che
vigorosa evidenza rappresentativa; icasticamente. gelli, 15-243: nel piano ch'egli andando
li doi falconi per mandare in inghilterra. gelli, 15-i-8: accettatele voi..
rispondere e poco risoluto nell'eseguire. gelli, 17-110: sono ancora utili 1
giustiniani; nel 1081 il maestro licio gelli e alcuni affiliati furono al centro di
della vista con ragion di prospettiva. gelli, 15-318: egli [intelletto] è
-giovevole alla salute. gelli, 17-162: che ha bisogno..
di si belle gentildonne come voi. gelli, 15-i-133: questa voce scena significa propiamente
notificare una dichiarazione di guerra. gelli, 15-ii-189: mandavano [gli ebrei]
protocolli, e puovene far fede. gelli, 7-217: e'sarebbe molto più utile
-con riferimento ad animali. gelli, 17-248: delle pecchie e del prudentissimo
di meser guglielmo graim si salvò. gelli, 15-i-160: quelle prudenze di poi
rodendo amor il cuor mi sface. gelli, 15-i-656: contro a la natura,
gran villano da le trenta coste '. gelli, 14-176: pubblicò ancora un editto
t'altro. -sostant. gelli, 12-32: i genovesi,..
servono al fuoco e molto frutto rendono. gelli, 15-i-395: fondonsi costoro in su
sensazioni di asprezza e di agrore. gelli, 15-ii-149: 1 sapori salsi.
le fenestre, quale alcuni dicono incerate. gelli, 8-57: i floridi [colori
concetto il suco / più pienamente. gelli, 15-ii-165: non essendo, infra arco
punture e dalla tua bocca malizie. gelli, 17-200: ei si è pur trovati
il suo vero puramente e semplicemente. gelli, 17-293: da poi che voi
allarghi il volo ai bei pensieri. gelli, 12-35: il petrarca...
e al prossimo quello che è suo. gelli, 15-i-27: qui si ha da
, l'altro feroce et animoso. gelli, 17-194: è sì pusillanime per natura
allora tu ti debbi servire di quelli. gelli, 15-ii-79: il desiderare e cercar
il racconto biblico). gelli, 15-i-139: si vede tutto il giorno
e gazza grida in su la rigola. gelli, 7-215: il favellare de le
quale scritti erano li predetti sette canti. gelli, 15- i-471: ritrovando ella dopo
ch'io ne so di diffinire. gelli, 17-9: egli è presso a dì
non si paga che due quattrini. gelli, 7-271: fate voi de'uattrini
: il tempo si comincia a rabbuffare. gelli, 15-ii-278: il tempo, il
dell'uomo e così consuma e muore. gelli, 15-36: senza il nutrimento,
relazione con una prop. subord. gelli, 7-381: 'verrò insino a casa tua
la sensitiva si truova sanza questa. gelli, 15-i-152: nella nobilissima parte della
usassimo altra ragione che li animali bruti. gelli, i- 185: la volontà
e rendè l'udire ad sordi. gelli, 15-ii-259: la qual cosa dispiacque tanto
ne'lunghi viaggi sono molti impedimenti. gelli, 7-417: -e che vuoi tu che
). rametto, fronda. gelli, 15-ii-443: il quale amomo è.
si sente poi la pelle rannicchiata. gelli, 17-174: comincia un poco a
concreto: immagine, figura visibile. gelli, 15-ii-122: virgilio parlava così con dante
di quella cosa che vuol fare. gelli, 17-280: lo intelletto...
dai raggi solari che la penetrano. gelli, 7-241: l'acqua chiara..
e aggravi che ogni dì ne venivano. gelli, 17-99: bisogna...
liscia e imbiacca e si rassetta. gelli, iii-77: io vorrei bene che
e però sono manco che uomini. gelli, 15-ii-273: questa tale operazione si
, ma non sapea lo 'ntrinseco. gelli, iii-17: con un fuscellino razzolava
che voi dite che io ò. gelli, iii-34: se tu facessi a modo
redano le temine come i maschi. gelli, 15-i-609: lo fece avvelenare e morire
la casa sua con grandissima onestà. gelli, 15-i-140: questo... verbo
fama e non ha bisogno di ventura. gelli, 15-i-159: si ri- truovano ancora
fare mille disordini e mille peccati. gelli, 17-134: un vecchio che considerasse ben
con una prop. subordinata). gelli, 15-253: avendosi prima dimenticato tutto quello
pentirsi ora è un zappare in rena. gelli, 15-i-43: il trattarne 10 nuovamente
esprime una determinata funzione grammaticale. gelli, 15-ii-145: questi sono, dice egli
e perdendo di secolo in secolo. gelli, ii-80: se i toscani attendessono a
facoltà, la ragione). gelli, 7-265: la fantasia non resta mai
un cibo, l'aria). gelli, 17-134: un vecchio che considerasse ben
sostanza). g. b. gelli, ii-8: quando l'umido o 'l
dimorassemo fine al sabato da sera. gelli, 15-i-71: fu dato agli animali questo
ma avrebbe detto esser tullio medesimo. gelli, 15-i-49: essendo [dante]
sopra questo pensiero si fu radormentato. gelli, ii-74: egli è troppo innanzi
riprenderlo per fame oggetto di narrazione. gelli, ii-146: questa si è quel riandare
al passato. -sostant. gelli, 17-99: tutte queste cose che tu
/ che meritava un rebellante a cristo. gelli, 15-i-138: l'intelletto umano,
più ricalcitrerebbe a contradire a quegli. gelli, 15-304: cominciarono i sensi a recalcitrare
costretto ah'immo- bilità. gelli, 15-i-414: questo quarto cerchio..
ea in quelle grandissimi ricettacoli d'acque. gelli, 15-i- 581: i laghi
inferno] el recettaculo de'peccati. gelli, ii-172: non essendo altro la vecchiezza
-figur. avvertimento dato dalla morte. gelli, ii-18: ogni volta che e'mi
attraverso il sacrificio di cristo. gelli, 17-141: da la quale unione [
con valore intens. gelli, 15-i-70: è generata questa alterazione del
di dare alle stampe la 'circe'del gelli. 2. per estens.
e più ostinato a fare ogni male. gelli, 17-105: molti ti confesseranno di
2. ripercussione del suono. gelli, 15-i-322: quando... si
un'offesa, un'ingiuria. gelli, 17-110: sono ancora utili i nimici
più rigollio arei se voi fussi qui. gelli, 7-342: lapo, la lisabetta
non usare certi vocaboli nostri propri. gelli, 17-12: -guàrdati dal far disordini
moccolo, non domandare se ridono. gelli, 12-33: da xxv anni in
s'era promessa a lui prima rimbeccò. gelli, 15-53: avviene infra loro quel medesimo
delle demonia. -rumore fragoroso. gelli, 16-36: l'altro [cannone]
festini. frastuono. gelli, 15-i-249: le quali tutte a tre
potria credere chi non l'avesse udito. gelli, 15-i-279: quel rimbombo doloroso di
qui, tu sol poi rimediargli. gelli, 17-192: può [fuomo] con
profondamente; sentire una viva emozione. gelli, iii-83: uh, uh, io
che l'ha precedentemente colpita. gelli, 15-53: avviene infra loro quel medesimo
rimorso del cuore e della conscienzia. gelli, 17-85: molto più siamo ancora
un cavallier ch'a piè venia. gelli, 17-208: né temere di sorte
processura. -approvazione, appoggio. gelli, i-95: io arò forse rincontro in
ora per la primavera che sopravviene. gelli, 15-ii-414: ringavagna la speranza, cioè
dello animo ritornasse nei suoi soldati. gelli, 14-124: prospero colonna,.
vecchio che e'le chiese perdonanza. gelli, ii-21: alle prediche ancora.
involucro, incartare un oggetto. gelli, iii-51: va'su in camera e
quivi se usa ogni cosa ria. gelli, 15-126: 'tutte le cose, di
a metodi di ricerca razionalmente stabiliti. gelli, 17-293: da poi che voi volete
. mantenere, rispettare di nuovo. gelli, 12-33: gli avvertimenti e l'arte
: spingere di nuovo in giù. gelli, 15-ii-303: questi demoni...
più belle e più chiare. gelli, 17-65: e'si vede che ella
: al contrario, all'opposto. gelli, xxvii-9-5: pare a me che dante
essersi aperto; ritornare chiuso. gelli, 17-150: -vedi tu quei due nicchi
è un tedio di parole ordinate. gelli, 17-20: chi discorrerà queste cose ragionevolmente
polso. -sostant. gelli, 15-i-249: le quali tutte a tre
bevendo acqua non cadesse in idropisia. gelli, ii-179: è il sonno..
fiume ch'acquista e perde lena. gelli, 17-89: perché ad altro fine.
4. ricupero della salute. gelli, ii-137: la regola della dieta che
, la barba, ecc. gelli, iii-89: ma ecco di qua lapo
per estens. modificato, mutato. gelli, 7-151: né aspettate di trovare in
così ebbe la pace da me. gelli, iii-77: quando io m'adiro,
legato ha saldo la prefata corda. gelli, 15-ii-172: ei guizzavano e movevan sì
-aspetto esteriore, sembiante, fisionomia. gelli, 12-39: non vi corre però gran
hanno curato il ritruopichi col sale. gelli, iii-13: la sua figliuola è
e insaziabile (l'avidità). gelli, 15-i-99: né gli bastando mai quello
te e la tua famiglia apparecchiati. gelli, 17-151: non tentare di consigliarmi.
disciplina, una lingua, ecc. gelli, 12-36: per essere stati dante e
cavità o canali anatomici; oppilazione. gelli, 15-i-357: quando... questi
rivende- rebbono un uomo di cinquanta. gelli, 7-191: poni un po'mente
. - anche: rigattiere. gelli, 7-368: io vengo di mercato vecchio
sopra uno cuscino lavorato di seta. gelli, 15-ii-170: tutte piegono le ginocchia
rivolgere né in qua né in là. gelli, 17-103: -che hai tu,
loto e nel fastidio di prima. gelli, 17-248: le rondini, quando
perché paura onor non vi può dare. gelli, iii-83: uh, uh, io
e ogni cosa mena per limitata via. gelli, 15-141: cloto, la quale
22-ix-1987], 3: verrà [gelli] interrogato per rogatoria dai giudici italiani.
infestanti. - anche sostant. gelli, 15-ii-264: il roncare si chiamava,
senza seguire un itinerario preciso. gelli, iii-31: se noi cicaliamo, almanco
vostro in lui, ma a rovescio. gelli, 17-119: -ah, ah,
in modo confuso e disordinato. gelli, 7-331: io ti so dire ch'
. -penare, stentare. gelli, 7-339 [var.]: gli
un saccentello. -saccentino. gelli, iv-17: io ho quella diavola di
. ant. accorgimento, artificio. gelli, ii-134: -l'oro potabile, il
come si debbe avemo poco spazio. gelli, 15-ii-441: dicono di lei [elitropia
dal suo amore non ti parrà leggieri. gelli, 17-226: tu ti fai chiamare
/ e favella per sugomera. gelli, 7-357: quella salmistra di mona ginevra
incontrastabile decreto. -integerrimo. gelli, 15-12: essendo il petrarca di sì
e corno carne ad becaria macellata. gelli, 15-ii-18: alessandro ianneo, figliuolo di
io tanto saccio quanto mi conviene. gelli, ii-75: si può essere savio e
: compiere un'azione molto faticosa. gelli, ii-54: donde viene che questi dotti
uno di smisurata grandezza di corpo. gelli, 15-i-384: la perdizione e la
menato, li- gato, sbefato. gelli, 17-130: quando ei non fusse altra
abbandonare la italia e girsene in sicilia. gelli, 17-177: -quanti sono ancora stati
quanto è il semidiametro di detto aggregato. gelli, 15-i- 229: nel centro
e scaglie d'uno serpente chiamato echinna. gelli, 17-178: tutti voi altri animali
. emissione di un liquido corporeo. gelli, 15-i-315: si risponde a coloro che
. ant. strapazzata, strigliata. gelli, 15-ii-366: ei temeva ch'ei non
pronom. suddividersi, sdoppiarsi. gelli, 15-ii-507: queste orecchie dice che uscirono
, e ne le ciglia irsuto. gelli, 15-ii-507: ei bisognava, a volere
). carducci, iii-10-383: il gelli e il mazzoni volevano render probabile al
dove molti macontenti ve ne trovonno. gelli, 15-ii-252: andò una notte sconosciutamente
li suo'rami son fatti bianchi. gelli, 15-ii-380: iacob andò e prese certi
una gran scure ha pronta. j. gelli, 280: e diventò [la
m'adatto a bollire un bucato! gelli, 15-ii-34: dice [pier delle
perché può esser mutata da'sensibili. gelli, 15-i-72: il sen
]: 'serpe': draghetto. j. gelli, 285: 'serpa': ra busarli
poco di sfogaménto della parte sensitiva. gelli, 15-i-343: questo appetito carnale ha il
di un particolare oggetto d'uso. gelli, iii-36: bisogna di molte cose a
le vele e coi remi sforzato. gelli, 15-334: era ridotto ancora egli in
i nostri scabelli da sedere a tavola. gelli, 15- 1216: scanno significa uno
tronto e verde in mare sgorga. gelli, 16-82: questo fiume, chiamato dagli
et allegoricamente nel terzo della 'retorica'. gelli, 15-i-514: chiamandosi 'grave'una
lui precedettero o succedono simonizzando. gelli, 15-ii-188: ei dimostra a'capi
più nostri cittadini gravissimi e savissimi. gelli, 17-228: perché tu vegga che
suntuosità, ma più presto meschinità. gelli, 17-112: sì come avvenne ancora a
. ant. avanzo, resto. gelli, 15-i-634: per l'orribile soperchio,
, smozzicato (un discorso). gelli, 15-i-508: parla, quando egli [
e sustantivo con l'altre parti. gelli, 15-ii-576: 'hehien'... propriamente
o entrandovi per una breccia. gelli, 16-80: fusse terribilmente battuta quella muraglia
(un colo- re). gelli, 15-i-80: conoscendo [gli uccelli notturni
-luogo in cui si passeggia. gelli, 10-148: avendovi condotta una larga e
sua compagnia spasseggiando per la piazza. gelli, 17-92: giova ancor molto spasseggiare
. agitazione, sommovimento deh'aria. gelli, 15-i-322: il suono...
contrista per lo suo spiacevol sapore. gelli, 12-30: la (^ uale pronunzia
31. sdraiarsi al suolo. gelli, 16-85: il navarro,..
non inganni di preziosità di metallo. gelli, 15-i-8: non vi aspettate in esse
nardi, coralli rossi, coralli bianchi. gelli, 15-ii-455: nardo è una pianta
che presti facci e lenti piedi. gelli, 7-177: sommi ricordato che e'
-arredi, paramenti, suppellettili. gelli, 16-100: gli arnesi e i paramenti
ti spoltroniscili per sì fatto modo. gelli, 15-ii-425: egli è tempo ormai che
, le gambe nel tirare calci. gelli, 15-ii-193: ove ei narra come ira
angoli retti. - anche assol. gelli, 15-ii-166: da questa regola del piombare
1-viii-72: tornerò qui in uno stante. gelli, 15-i-548: cristo la guarì in
4. personificato, fatto persona. gelli, ii-59: uomo non solamente buono,
stizzosa moglie che sia al mondo. gelli, 15-i-506: tanto stizzoso e inclinato per
guardare se 'l medico ne viene. gelli, 7-262: attendo a voltolarmi in qua
mente, la volontà). gelli, 15-i-196: lo intelletto umano, avendo
fermiamo, arnaldo, miserere mei ». gelli, 15-i-250: per voci alte e
sono torte, anzi sono intrecciate. gelli, 15-ii-172: ei guizzavano e movevan
strana. -disubbidire ingannando. gelli, iii-27: se io la stranassi,
sul terreno (un rettile). gelli, i-160: molto manco ancora di quella
ci faceva striderre, piagnere e bociare. gelli, 17-59: ho più volte sentito
o contro una superficie producendo attrito. gelli, 15-ii-100: dice ch'egli era simile
nervose, quelle ren- dendose stupide. gelli, 15-ii-406: in quanto agli uomini,
o di sugero scorza eleg- gereno. gelli, 15-ii-328: la natura aveva fatto un
, stampe e altri travisati lascia stare. gelli, i-150: ha fatto [la
quella sana o intellettualmente vivace. gelli, 17-35: onde non è da maravigliarsi
, non vi è luogo da dismontare. gelli, 15-i-409: questo pericolo del cadere
entrare per le tagliature de'monti. gelli, 15-ii-475: pistorium, nella lingua etnisca
le 'tavole d'accusa'nei confronti di gelli. 13. registro, libro o
lo fogo. gelli, 15-i-149: cominciò a pigliare il cammino
. avverso, inclemente). gelli, 17-187: non facevano mai altro tutti
al venir tuo questo dì fisse. gelli, ii-137: non voglio già che tu
si possi- no governare e mantenere. gelli, 17-52: la bellezza la grazia
aere di fuori dentro da noi. gelli, 15-i-81: il cuore ha tre ventricoli
a sostenere la propria causa. gelli, 16-103: giudicando che nessun potessi loro
d'un sasso, / ogni soccorso. gelli, 17-24: venendo poi a morte
senza eco. -tossolina. gelli, 7-416: quel tanto stropicciarmi co'pannicelli
10. dimin. traditorèllo. gelli, 17-151: 'ostrica'. stammi adunque a
colombi: danneggiare i propri interessi. gelli, iii-27: se costei se n'è
siamo così ingenui da pensare che sia gelli il burattinaio di questa fase nuova,
; sentenza profonda o arguta. gelli, 17-106: -non è dunque da maravigliarsi
azurra per detta giaghetta soldi 14. gelli, iv-21: non avete voi una fanciulla
. -anche: sommozzatore. gelli, ii-33: io ora ho conosciuto il
in correlazione con mio). gelli, 17-198: essendo (dapoi che egli
aspra ubbidiènzia che gli aveva comandata. gelli, i-63: sentiva il dispiacere che gli
si converte sempre in collera rossa. gelli, 15-ii-124: dimenando eglino la coda,
cielo della luna e quello di mercurio. gelli, 11-28: hai da sapere che
o vecchio comematusalemme: essere decrepito. gelli, iv-60: che bisogna così turarsi co'
dell'area tose.). gelli, 15-ii-205: in quella legge di costanzo
vetrici e li arbori vi davano ombra. gelli, ii-8: quelle [piante]
seco la potenzia della sua cagione. gelli, 17-195: i moti violenti sono
ricurvo visibile su una superficie. gelli, 15-138: questa lettera [fio]
ma non guastare né rompere la pelle. gelli, 15-ii-297: la pece,..
, poi si tenghino à soggiornarsi violato. gelli, 7-353: ell'ha colta una vivuola
l'accusa – sono ben definiti: gelli ispiratore, pazienza portaordini, musumeci e
dossi, 2-iii-892: il machiavelli, il gelli, il fiorenzuola, il bibiena furonopergrantempoisuoiautoriprediletti