. d'annunzio, iv-1-142: lo gelò quasi un senso di vecchiezza; gli occhi
un avvilimento indicibile l'oppresse; lo gelò quasi un senso di vecchiezza. panzini,
ne la pupilla / del figliuol tuo gelò supremo pianto / che tu non rasciugasti,
un ululato, e il sangue gli si gelò. -stare sui bordi: bordeggiare
agitò, rise,... le gelò il sangue nelle vene. d'annunzio,
mustafà, con quel naso, mi si gelò il discorso sulle labbra, e uscii
ne la pupilla / del figliuol tuo gelò supremo pianto / che tu non rasciugasti
e freddo esanime / il cor le si gelò. manzoni, 315: muori
, titubò prima au- relia, indi gelò. assalilla il sospetto ambiguo con isco-
peggio. sbarbaro, 1-31: poi mi gelò il dirugginio della porta dietro cui un
accesso di furore impotente, che lo spavento gelò le anime dei suoi.
bagnare in cidno fiume freddissimo, egli gelò. rustico, vi-1-149 (19-9)
bagnare in cidno fiume freddissimo, egli gelò. tasso, 13-i-450: or che l'
tuo cor sospira invano / la neve onde gelò, le fiamme ond'arse. tasso
di stupor, di meraviglia / tremò, gelò, quasi insensato, insano. metastasio
. cassiani, xxii-289: la pudica gelò d'alto ribrezzo / sposa di gioachim
mio sì che la povertà non lo gelò. carducci, 581: cingimi, o
che non l'amavo affatto, tanto mi gelò questo discorso. de roberto, 1-26
. sbarbaro, 1-31: poi mi gelò il dirugginio della porta dietro cui un
fe'scarse / il sangue, che gelò per la paura. boterò, i-303:
voce dotta, lat. gelicidlum (da gelò 'gelo 'e dal tema di
= voce dotta, lat. gelldus da gelò * gelo '. gelidume,
. = voce dotta, lat. gelò -ùs 1 gelo, freddo '.
nella reggia con aspetto così grullo che gelò l'entusiasmo stesso dei lazzaroni usi alla teatrale
pindemonte, ii-50: il fiato a lui gelò tra labbro e labbro, / qual
. pomo, lx-1-120: ammutì, gelò, impetri a'moti contrari del suo
gloria invilir. arici, iii-259: si gelò il sangue ed invilì l'ardire /
nullatenenza generale ci sbalordì oltremodo, ci gelò addirittura. 2. figur.
. cassiani, xxii-289: la pudica gelò d'alto ribrezzo / sposa di gioachim
spezzarono sulle rocce le pine di grandine gelò a tutti il sangue neue vene.
. pomo, lx-1-120: ammutì, gelò, impetri a'moti contrari del suo
in cidno, fiume freddissimo, egli gelò e, rattraendosegli e'nervi, fue
di uscire dalla stanza si volse e gelò il corso di quei raziocini nella mente
de amicis, i-808: la risposta gelò il sangue a me pure, benché
furore, / or fra le fiamme sue gelò del pari: / anzi ch'ei fu
fé scarse / il sangue, che gelò per la paura. alamanni, 22-44:
vole. lemene, ii-365: qui gelò la rosa e svenne, / e cadea
, titubò prima au- relia, indi gelò. alfieri, 1-208: titubando io ancora
, fiume che tramezza parigi, e gelò e indurì sì forte, che reggeva al
affetti di speranza, e di timore, gelò, trasudò. becelli, 1-112:
/ ch'or dei dotti la man fredda gelò, / e invan di gloria tumide
buon balilla pratella,... lo gelò con una vociata: « stati d'