. d'annunzio, iv-1-732: udiva garrire le rondini, stridere la mota di
giugno. d'annunzio, iv-1-732: udiva garrire le rondini, stridere la ruota di
rondini passano e ripassano con un gran garrire assordante. panzini, iii-517: un rombo
di ragazzi non per questo alcuno osava garrire dinanzi a lui; e tutti si facevano
d'annunzio, i-736: udivasi il drappo garrire. bocchelli, 1-iii-679: con quel
bene si dilettò in quella commedia di garrire e sciamare a guisa di poeta, forse
, i-187: ma fra cavicchio stanco di garrire: / questa disputa, disse,
, ecc.); agitarsi, garrire, piegarsi sibilando al vento (una vela
fondo. negri, 2-106: un frenetico garrire di passeri veniva dall'ombra del pino
cantare. = deriv. da garrire. garrése (ant. garése
del cane. = deriv. da garrire. garricità, sf. letter.
fai. = deriv. da garrire. garriménto, sm. letter.
di canto. = deriv. da garrire. garrinèllo, agg. e sm
uomo eloquente. = deriv. da garrire. garrire (garire),
= deriv. da garrire. garrire (garire), intr. { garrisco
de gente non strana, con lengua a garrire. s. agostino volgar.,
vilissima e procacissima trecca e meretrice a garrire seco. marino, 5-98: con queste
ii-166: dunque tu ardisci or qui garrire con illustri concetti, la quale spegnesti
564: mai non rifinano di garrire a'fanti loro e di sgridarli.
spirto gentile, / te non muova il garrire impronto ed acro / di lingua velenosa
[dante] in quella commedia di garrire e sciamare a guisa di poeta.
donna, parendole avere udito il marito garrire,... incontanente conobbe là
orsù, or non è tempo di garrire. due ore mancano alla sera, due
, qual avvi / ragion qui di garrire? manzoni, fermo e lucia, 540
la faceva tacere, e cessava di garrire anch'egli. guerrazzi, 11 *
11 * 339: qui non venni per garrire, bensì per ripigliarmi la figlia.
1-74: debbo io tanto temere lo suo garrire? giraldi cinzio, intr. (
: dimandandogli come egli potesse tollerare il garrire e le grida della moglie, gli
poco cominciando [il bambino] a garrire, per ciò temendo io, che risvegliasse
: con uno straordinario palpito, udii garrire le rondini nell'argentatura cilestra. pirandello
/ com'è allegro de'passeri il garrire! negri, 2-106: un frenetico garrire
garrire! negri, 2-106: un frenetico garrire di passeri veniva dall'ombra del pino
si insinua gemendo, sufolando, facendo garrire le pendule tappezzerie. -vibrare.
: facendo vista que'giovani ammonire e garrire que'fanciulli, gli ammetteano accenandogli che
cadeva a sferragliare... e a garrire la negligenza del mugnaio sbadato.
, non era vago di riprendere o di garrire le cose mal dette. botta,
. = voce dotta, lat. garrire (di formazione onomatopeica): *
il mattino. = deriv. da garrire. garrissàrio (garizzàrio, garrizzàio)
garritiva. = deriv. da garrire. garrito, sm. verso stridulo
, chiacchierio ': deriv. da garrire 'garrire '. garritóre, agg
': deriv. da garrire 'garrire '. garritóre, agg. e
* chiacchierone ': deriv. da garrire * garrire '. garrotta (gavòtta
': deriv. da garrire * garrire '. garrotta (gavòtta),
sì insegnando. 2. il garrire (di un uccello). f
', anche * canterino ': da garrire * garrire, ciarlare 'e *
anche * canterino ': da garrire * garrire, ciarlare 'e * cinguettare '
), e riferivano la voce a garrire e garrùlus. cfr. isidoro,
, 1-ix-240: te non muova il garrire impronto ed acre / di lingua velenosa
x-1-108: può darsi che nel mio duro garrire contro il pretume di grassa vita,
aure o di fronde, / dal garrire importun d'augel loquace / or non
i-303: poi che socrate le trovava garrire [le due mogli], sì le
vi-249: questi, quando le trovava garrire, sì le innizziva per farle venire ai
il terrore d'esser giudicato ti fa garrire e latrare prima di riflettere.
., x-316: non increpare e non garrire all'uomo massaio, ma priegaio sì
canto de'gran poeti distinguesi dal soave garrire degli usignuoli, quando riceve dal liceo
acqua, mandava un suono simile al garrire degli uccelli. = voce dotta
dà un sufo- letto che imita il garrire della [rondine] migrante. gozzano,
io non sono, desti dal mio garrire, penetrare alla cognizion di lui con gli
si turbano e vanno cercando cagioni di garrire. selva, 5-211: -qui non
: ben se'gagliardo fante in sul garrire, / qual della tua natività ai trecca
noi eziandio attivamente, come anco 'garrire '. corso, 45: [verbo
/ com'è allegro de'passeri il garrire! scarfoglio, v-341: fuggite veloci
e pretensioni particolari. -smettere di garrire. leggenda aurea volgar., 1265
: ben se'gagliardo fante in sul garrire, / qual della tua natività di trecca
si insinua gemendo, sufolando, facendo garrire le pendule tappezzerie. -che ha fiori
gente non strana, con lengua a garrire. proverbia super natura feminarum, xxxv-i-542
, il pipire, il trinsare, il garrire, il tritinare, il trillare e
: ben può darsi che nel mio duro garrire contro il pretume di grassa vita
vilissima e procacissima trecca e meretrice a garrire seco. g. p.
notti si consumano in quistioni e in garrire, dicendo ella: -donna cotale
(v.). sul garrire, / qual della tua natività di trecca
i_355: se'gagliardo fante in sul garrire, / qual della tua natività di
, irritato da giusto sdegno comincia a garrire è bastante fare ch'altri per disperazione
pure coi denti a ristorarsi, lasciando garrire chi voleva. p. f. giambullari
aure o di fronde, / dal garrire importun d'augel loquace / or non rotto
in cima de l'antenna, alto garrire / s'ode repente se il turbine scroscia
: questo si chiama anzi starnazzare e garrire che cantare, nella stessa guisa che schiamazzar
gente non strana, -con lenona a garrire. dante, conv., i-v-9:
, lo volete smetter, donnine, cotesto garrire, / tortore a becco aperto stridenti
(i gatti in amore); garrire (le rondini); gracchiare (i
. d'annunzio, iv-i-732: udiva garrire le rondini, stridere la ruota di
(e, in partic. il garrire delle rondini). -anche in un
passeroni, 1-267: temeraria / collo stridulo garrire / sul più bono del dormire /
matti, e non volere scorrere tosto nel garrire a ciò che non te ne penta
e non incolpa tanto l'affrettamento del garrire e dello adirare che però approvi il
-guizzare (un pesce); garrire, cinguettare (un uccello).
trissare1 (trinsare), intr. garrire (la rondine). gherardini
il pipire, il trinsare, il garrire, il tritinare, il trillare e gli
lontana. 5. sventolare, garrire al vento (una bandiera, un'insegna
piume, ecc.); sventolare, garrire (una bandiera, uno stendardo)
e fa le foglie e l'onde / garrire che variamente ella percote. bergantini,
e lo chiamerò meco a riprendere, e garrire coloro che nelle cucine, e massime
pure coi denti a ristorarsi, lasciando garrire chi voleva. manzoni, pr.