cazanimici, / pietro asinelli, scappa garisendi, / prò'cavalieri: io,
moisè in guardar iesù s'impingua. garisendi, xxxviii-287: contradicendo andrò dove mi
fissare. — anche al figur. garisendi, xxxviii-297: non così tosto ha queste
ogni gentil amor così se incalma. garisendi, xxxviii-328: fratei, ifio non
la inclemenza della dura morte rapisce. garisendi, xxxviii-315: de quei due amanti
indifferente, apatico, inesperto. garisendi, xxxviii-311: o quanti servi iniqui e
o gloria o salute a quella. garisendi, xxxviii-300: simile è amor,
palazzi, dove noi religiosi abitiamo. garisendi, xxxviii-306: intorno è cinta da
, una moda letteraria). garisendi, xxxviii-293: come comporta che i miei
un'afflizione, ecc.). garisendi, xxxviii-331: cor mio, dove ne
ingordo, et io perché sì bella. garisendi, xxxviii-307: vulcan la fece [
l'industria ed opera degli uomini. garisendi, xxxviii-307: in verso il ciel dal
inganni, ma che combatte per prodezza. garisendi, xxxviii-298: benché se dica
, sociali, ecc. garisendi, xxxviii-284: amor... /
voi, animali innamorati, insonti. garisendi, xxxviii- 300: simile è
per antonomasia, la fortuna. garisendi, xxxviii-321: l'instabil dea la rotta
mia, e udii la voce tua. garisendi, xxxviii-290: mentre che cerber can
, ravvivare; intensificare un'azione. garisendi, xxxviii-295: l'opra sua..
. 7. attrarre. garisendi, xxxviii-311: ecco la calamita / che
altra. -anche al figur. garisendi, xxxviii-287: socrate, quel filosofo stupendo
donne. -per metonimia. gherarduccio garisendi, lxv-2-5: vostro cor vano dissolto
altro, secondo el suo bisogno. garisendi, xxxviii-330: se tal grazia più dal
scaciando ogni vii voglia e vana. garisendi, xxxviii-300: a laudar lui [amore
tolse al capitolio sì- grave soma. garisendi, xxxviii-315: la gran roma,
la vigesima parte de'loro beni. garisendi, xxxviii- 313: a'servi
poi è rumor che 'l fa magiore. garisendi, xxxviii-303: qui son fucine,
in mongibello il gran fabbro vulcano. garisendi, xxxviii-320: venne il sospir alor
l'efficienza fisica di una persona. garisendi, xxxviii-318: lui, / per occultar
spada. 31. prov. garisendi, xxxviii-287: chi lauda un tristo è
(un fenomeno psico-fisico). garisendi, xxxviii-306: sopra un fiorito e delicato
ad alto volo impenni ogni vii core. garisendi, xxxviii-283: diva gentil,.
girasole). garisendi, xxxviii-311: clizia il sole observa e
un puro e sincero suo concetto? garisendi, xxxviii-299: omicida, sacrilego,
, che sete vicario di cristo. garisendi, xxxviii-286: contradicendo andrò dove mi
espiuvicato per la confessione e mortificato? garisendi, xxxviii- 283: diva gentil
non sempre sono parati i navigi. garisendi, xxxviii-324: quando uom nota e
virtudi ed è nutrice dell'umiltà. garisendi, xxxviii-289: zelosia d'amor fu
contro a'romani l'obbrobrio delle parole. garisendi, xxxviii-293: come comporta che i
1779. carducci, iii-21-311: dei garisendi... era la torre che da
apparenza, agl'ingegni dei prencipi odierni. garisendi, xxxviii-312: questo ancor s usa
in tutta armatura, forse uno de'garisendi. 2. che parla (
prestabilito, secondo ben definiti criteri. garisendi, xxxviii-321: una lira che cum false
è lodato che quando è vituperato. garisendi, xxxviii-300: ma un prudente signor
senza stanchezze. -come personificazione. garisendi, xxxviii-303: qui l'ocio stassi et
! ecco il patrone! ». garisendi, xxxviiii-311: o quanti servi iniqui
6. chiaramente percepibile, udibile. garisendi, xxxviii-334: il bel studio d'onor
ingordi occhi mei non fu mai parco. garisendi, xxxviii-291: non fia ch'amor
di poco valore; poco numeroso. garisendi, xxxviii-312: gionti i soldati a l'
muse tutte del parna- seo foro. garisendi, xxxviii-292: non superbire, an-
gran poeta, che 'l vulgar consona. garisendi, xxxviii- 286: sai ben
simil. falsa promessa d'amore. garisendi, xxxviii-309: or smorti, or rossi
tuo volto uman, benegno e pio. garisendi, xxxviii-309: vulcan fu di quest'
divino nei princìpi de'loro poemati. garisendi, xxxviii-323: lasso i do gran
a parte no mi mola. gherarduccio garisendi, lxv-3-5: se v'à gremito la
tutta questa populosissima e loquacissima città. garisendi, xxxviii-323: le prime mura amor
che ad esso è più a grado. garisendi, xxxviii-289: la natura umana,
pratica. -intenzione, proposito. garisendi, xxxviii-300: un prudente signor, temprato
abbia vota di novo una cloaca. garisendi, xxavlii-319: io lessi già che i
fatto prelato a quelli di cipri. garisendi, xxxviii-291: mal stan le città
che la femina sia madre di dio. garisendi, xxxviii-299: rimbomban fin al ciel
. -nutrire interesse. garisendi, xxxviii-300: un prudente signor, temprato
inducesse messer gerì medesimo a invitarsi. garisendi, xxxviii-288: un altro dubio in cui
desiderio, una passione). garisendi, xxxviii-317: questo furor, quest'impeto
. -malevolo, calunniatore. garisendi, xxxviii-287: contradicendo andrò dove mi
serena della nocte li dia sopra. garisendi, xxxviii-303: pullulan l'erbe tra
cui è mossa una facoltà umana. garisendi, xxxviii-288: lasso la filosofica sentenzia /
tranquillo e riposato si possono governare. garisendi, xxxviii-291: qual esser suol al
beati non veiono dio de faccia. garisendi, xxxviii-292: venga lui stesso [cupido
convien che mille valli ne rimbomba. garisendi, xxxviii-323: la terra e il ciel
o fa le fiamme eguali. garisendi, xxxviii-295: così se di due
un piacere, un'impressione). garisendi, xxxviii-295: d'amor la forza è
del marito la felicità de'suoi amori. garisendi, xxxviii-290: la grazia ch'ebbe
non rompo co- mandamento d'amore. garisendi, xxxviii-317: l'alta legge d'
acordato / con quei tre rubatori. garisendi, xxxviii-299: chi 'l [amore]
approvazione generale de tutta la capella. garisendi, xxxvlii-309: la pallidezza e 'l bel
tanno la detta fenditura sarà salda. garisendi, xxxvtli-312: ben pon'mostrarli il
furibonda insania e la ria peste. garisendi, xxxviii-332: di me non farai più
, e il mare parimente scema. garisendi, xxxviii-318: chi non sa fozio e
loro, faceano altresì ischerni di lui. garisendi, xxxviii- 286: amor non
adibito a umili servizi; tiranneggiato. garisendi, xxxviii-316: ben è miser colui che
e fan con verità a'testi chiose. garisendi, xxxviii-286: sai ben che mai
, di mandare una lettera contraffatta. garisendi, xxxviii-296: 1 bon iudicii la passion
tenera, matura scorza). garisendi, xxxviii-313: se alcun per desgrazia è
-propagare, diffondere un'epidemia. garisendi, xxxviii-319: io lessi già che i
mal, ch'ogni piacer oblia. garisendi, xxxviii-323: convien ch'el suo [
parole al nome femminile selvaggia. gherarduccio garisendi, lxv-3-5: se v'à gremito la
soccombendo e di tutti rimanendo perdente. garisendi, xxxviii-324: ogn'altro dio convien ch'
dar lo 'ngegno ad cose non intese. garisendi, xxxviii-285: sarà la lingua mia
del santo sepulcro la rapina. garisendi, xxxvin-312: possedean campi de bona
bastava od om come io incostante. garisendi, xxxviii-297: li strali amor per li
per avventura vi trovò monna camilla de'garisendi, che così aveva nome la donna
, abbondanza di un sentimento. gherarduccio garisendi, lxv-2-7: non ve ba ^ n'
il mèle, stil- lono assenzio. garisendi, xxxviii-303: questo è un giardin de
un pensiero, uno scritto). garisendi, xxxviii-325: l'improviso dir talvolta impetra
: pagare le prestazioni amorose. garisendi, xxxviii-312: esser non pò maggior il
/ meritamente cum furia non pilglia. garisendi, xxxviii-320: venne il sospir alor da
; / per istrazio l'adoraron. garisendi, xxxviii-312: vini suoi discepoli e gli
ben puoi veder perch'io così ragiono. garisendi, xxxviii-286: comprendo ben che la
natura vi perde le sue tempre. garisendi, xxxviii-303: qui son duo fonti di
tore, / nebbia nè vento curan. garisendi, xxviii-304: amor convien che
un edificio, un manufatto. garisendi, xxxviii-307: vulcan la fece [la
uno leggieri battere d'alie vergognato. garisendi, xxxviii-299: omicida, sacrilego,
leonardo, 9-7: torrido; àrdente. garisendi, xxxviii-322: chi l'estate ci
, agg. gonfio, turgido. garisendi, xxxviii-322: chi l'estate ci dà
profondi, senza la tua guida. garisendi, xxxviii-317: chi passa a l'
lero malfati -corno sono mesdite. garisendi, xxxviii-289: varda che se egli
ant. che suscita rispetto. garisendi, xxxviii-334: ma il bel studio d'
nei confronti di una persona. garisendi, xxxviii-312: e se pur alcun n'
. una corona d'oro con zii. garisendi, xxxviii-308: una corona le ripe
uno zocco, saranno subito divise. garisendi xxxviii-293: dio fu facto da