dice il proverbio, che io balli. g. m. cecchi, 20-22:
cariche di canutiglia e di gioie? g. gozzi, 1-79: fece uscire due
le nozze e conviti son soliti danzarli. g. gozzi, 1-38: escono un
moglie] meschina, perfida e dappoca. g. m. cecchi, 182:
che pure è stata al buio. g. gozzi, i-22-25: né gli animi
mai dipoi nella sua carne sentì. g. villani, 10-165: nel detto
narrò gl'inganni / che ricever dovea. g. villani, 1-26: dappoiché romolo
cerva, non mi è avvenuto mai. g. m. cecchi, 18-23:
, / che m'abbia conta disgrazia. g. stampa, 84: se
ed ebbero due incensate per cadauno. g. gozzi, i-24-52: ma tu,
dappresso. -figur. g. villani, 11-4: né credea che
fulminare con lo sguardo. g. gozzi, i-28-25: i suoi neri
- letter.: freccia. g. villani, 8-78: leggieri d'arme
i crini gli diedero a'mariti. g. villani, 7-140: al dare dell'
n'avesse il suo ruggiero aita. g. m. cecchi, 41: io
gioco, metterle sul tavolo. g. m. cecchi, 20-7: e
umana un spirto de l'inferno. g. m. cecchi, 18-26: ora
a uno buono uomo della terra. g. morelli, 441: e la
, almeno che bene stiano. g. m. cecchi, 1-ii-58: quando
in croce, alcuni dare alle bestie. g. villani, 11-81: di concordia
un cappello o una simile ricompensa. g. m. cecchi, 201:
più da dare ad altro sposo. g. villani, 7-15: messer simone
dare [margherita] a borbone. g. m. cecchi, 16: penso
e desinava alcuna volta con esso noi. g. m. cecchi, 127
dierono: vinsesi d'andare per casentino. g. villani, 11-21: parve opera
il cardinale, molto avere ne darebbe. g. villani, ii-88: non potendo
e vendere tutti i suoi beni. g. m. cecchi, 17-86: -che
di non tornare più al peccato. g. villani, 7-42: diede sentenzia sotto
/ ma diede lor verace fondamento. g. villani, 7-16: questi si chiamavano
(rimproveri, riprensioni). g. villani, 12-28: furono dati i
aspre punture né sì mortali trafitte. g. m. cecchi, 1-ii-159:
più in luogo fermo e determinato. g. bentivoglio, 4-863: diede gran terrore
leone dando vista d'andargli addosso. g. villani, 8-89: mostrando di
ch'ell'è poi stata sempre. g. m. cecchi, 1-ii-233: andate
fatto gagliardo officio col pontefice. g. bentivoglio, 4-87: fluttuosi in consiglio
tormentata significazione di quello che diamo. g. m. cecchi, 1-2-9: -questa
precetti più che a insegnar grammatica. g. de'bardi, 1-20: il
prudenza che al valor di lui. g. bentivoglio, 4-152: com- moveransi
petrarca sapean col senno a mente. g. bentivoglio, 6-2-395: convitò l'uno
per dare tragedie, drammi e farse. g. bassani, 2-26: parlò della
dielli un libello di duemila livre. g. villani, 8-96: fu data una
un'occhiata al pelago e ritorna. g. m. cecchi, 18-25: tosto
datemi un po'da sedere. g. gozzi, 3-5-329: -che fa ella
di poter mai dare all'uccello. g. villani, 7-9: quando
non desse del capo nei muri. g. m. cecchi, 18-13: eh
più vaghe e più vaste. g. visconti [caffè], 360:
ogni ora davano loro fra le mani. g. af. cecchi, 168:
faccende il male maestro se gli dette. g. m. cecchi, 18-33:
me più prezioso non si dà. g. gozzi, 3-5-297: non vi era
volo e al penetrar le nubi. g. bentivoglio, 4-280: con ogni diligenza
danno agli agi ed ai lussi. g. gozzi, 3-5-321: un dervis.
ogni animai dassi a dormire. g. m. cecchi, 246: dettesi
son dati a scriver toscano. g. gozzi, 1-31: gli altri due
non te ne ricordasti mai. g. m. cecchi, 19-29: orsù
spesso in modo importuno). g. m. cecchi, 20-26: e
portichetti che davano a mare. g. raimondi, 2-49: dalle finestre che
, furono sforzate a dare a dietro. g. gozzi, i-m: ond'egli
-dare innanzi: avanzare, progredire. g. rucellai il vecchio, 7: ho
, e dànno su per una scala. g. b. tedaldi, 1-89:
manco può la dà pe'chiassi. g. m. cecchi, 24-22: lievo
daresti via fin la gonnella. g. gozzi, 3-5-450: scritto è nell'
e darlo in cibo al padre? g. m. cecchi, 18-1: io
gente cinese, contro a'forestieri. g. gozzi, i-16-219: ti do in
, e al primo do nel bargello. g. m. cecchi, 327:
a qualcuno: fargli una beffa. g. m. cecchi, 1-ii-42: forsech'
legato, subito la diedi a gambe. g. m. cecchi, 1-1-249:
fuori: venir fuori, uscire. g. m. cecchi, 320: io
darò quello che egli va cercando. g. m. cecchi, 1-ii-176: in
(senza garantirne la veridicità). g. m. cecchi, 333: io
, dalla mattina insino alla sera. g. c. croce, 2-14: e
fin si stracca, e cade. g. gozzi, i-23-151: le capriole e
ziosa e dannevole al consorzio umano. g. m. cecchi, 18-11:
fatto star molti giorni di mala voglia. g. m. cecchi, 21-21:
nel gioco del calcio). g. de'bardi, 1-8: il datore
7. condizione, stato. g. m. cecchi, 145: in
. stabilito, determinato, particolare. g. villani, 11-54: non vi giunsono
destri sieno e veloci come uccegli. g. de'bardi, 1-13: ne scelgano
carico di un altro; traente. g. m. casaregi, 2-272: il
/ perdute nell'atlantico selvaggio ». g. raimondi, 3-138: eravamo alle frutta
dieci altri ne chiameremo versi tronchi. g. b. martini, 2-2-245: fra
metà del valore della prima. g. b. doni, 2-93: delle
disus. dattiliòglofo), sm. (g + /). incisore di gemme
e'non ha grazia di riconoscimento. g. morelli, 94: intorno a
no, e la brigata datorno rise. g. morelli, 127: disposto il
si vogliono staccar quelle bisce dattorno. g. gozzi, 1-82: ma l'
al tallone e sparata d'avanti. g. gozzi, 3-3-525: tirandosi tutti
l'anima mia a lui davante. g. cavalcanti, iv-75 (36-44):
: avevano i romani fatto marco fabio e g. manilio consoli, e vinta una
tai frutti nutrir la sua famiglia. g. m. cecchi, 25-10: -ben
avanzo cotesti vostri galli di galilea. g. m. cecchi, 13: io
; esattore delle imposte. g. m. cecchi, 1-1-120: chi
dazio, e gabella e dirittura. g. morelli, 313: e fra gli
nella città, e di quella escono. g. m. cecchi, 19-14:
ed altrove, ove egli le perda. g. villani, 1-28: fu [
grandi, che ne divenghino carissime. g. bentivoglio, 4-239: non era
ha da temere di nulla. g. m. cecchi, 1-1-120: chi
consegna, cessione, offerta. g. villani, 7-54: la qual cosa
o della dazione in soluto. g. m. casaregi, 2-178: aggiungesi
la vista alquanto esser mi fèe. g. m. cecchì, 22-3: per
tirannide, sofismi, ipocrisia. g. bentivoglio, 4-75: gli esempi deplorabili
debellatore della rinascente peste dell'eresia. g. bentivoglio, 4-609: aveva con maraviglioso
a cedere precipitosamente gli assalitori. g. bentivoglio, 4-383: arrecava sommo dispiacere
da ricevere la legge dagli ugonotti. g. bentivoglio, 4- 1383: debilitate
terrapieni ne'luoghi ove apparivano debilitati. g. bentivoglio, 4-357: nelle parti
convenevole gravità e dal debito decoro. g. bentivoglio, 5-i-67: quanto a lei
come per intrare li è usanza. g. morelli, 372: si scoperse con
di ragione: dettame della ragione. g. villani, 12-44: del mese di
che siano più a loro beneficio? g. m. cecchi, 212: ah
qualche dispiacere che si ha. g. m. cecchi, 357: cenni
in un reggimento di tre battaglioni. g. r. carli, xviii3- 449
mi tien debitor dentro al suo libro. g. a. papini, 84:
par che avenga ai giovani. g. m. cecchi, 263: -scacchia
dell'aiuto debole dei somari dell'arcadia. g. bentivoglio, 4-588: ma tutti
, come anco nella provincia del delfinato. g. bentivoglio, 4-712: a questa
, vada cercando pruova ferma e certa. g. morelli, 484: ma
, fa subito notabile crescimento. g. bentivoglio, 4-439: spingesi il reno
terreno debole, non mancano di profittare. g. gozzi, i-24-19: ma chi
. debolétto, debolino, debolùccio. g. cavalcanti, iv-75 (36-37):
del borbottamento flatuoso nel ventre inferiore. g. gozzi, 1-13: dall'essere
lo insospettiva e lo angustiava. g. raimondi, 2-125: mi pare d'
considerate intrinseche alla natura umana). g. cavalcanti, iv-61 (23-3):
/ la debolezza mia nota a costei. g. gozzi, 1-351: non è
intellettuale; incompetenza, incapacità. g. morelli, 477: e così per
non sia ben guardato e provveduto. g. bentivoglio, 4-716: quanto animo
incerta. -anche al figur. g. cavalcanti, iv-64 (26-22):
successo, con esito non brillante. g. bentivoglio, 4-939: riuscita debolmente questa
ch'alle facultà tue non conviene. g. bentivoglio, 4-270: perché oltre ad
. traboccamento, straripamento. g. visconti [il caffè], 61
a leggere rimbaud e i decadenti ermetici. g. raimondi, 3-46: da questi
nelle eleganze e sontuosità dannunziane. g. raimondi, 3-46: il
dello stato nella nostra isola. g. gozzi, 153: quasi tutti eran
, umiliarsi, avvilirsi. g. quirini, ix-14: or son le
in pregio e in onor cresciute. g. c. croce, ii-25: chi
i loro culti a superstizioni rusticane. g. raimondi, 2-224: la delicata,
come a proprio e legittimo signore. g. bentivoglio, 4-1315: stabilitosi il
(una somma di denaro). g. capponi, i-467: avevano..
di sapere di tutti ho disianza. g. stampa, 151: al partir vostro
, o conseguire un disiato amore. g. b. strozzi il vecchio, ix-429
concupiscibile e più abbandona la ragione. g. villani, 11-123: ma iddio
tessere e vestire i drammi loro. g. gozzi, 1-121: in somma tutto
molto possedere ma il poco desiderare. g. m. cecchi, 5-8: o
inchinazione di corpo in certi uffici. g. raimondi, 3-289: la sua vita
contemplare la vita di lui virtuosa. g. bentivoglio, 4-168: partì ella di
desiderio d'anzia. g. gozzi, 3-5-265: gli venne desiderio
con disiderosissimo occhio non riguardassi. g. morelli, 169: io, avendo
la mattina rinvegnente a desnare seco. g. morelli, 296: desina all'ora
mannire i cibi per il pranzo. g. m. cecchi, 1-182: la
causare la morte, uccidere. g. m. cecchi, 1-iii-504: o
indugiavano il loro mangiare dipo'nona. g. villani, 7-89: per la qual
la cena infino a mezza notte. g. morelli, 458: di continuo
giorno doppo desinare del mese di aprile. g. m. cecchi, 18-7:
dopo desinare se n'andò a gualtiero. g. bentivoglio, 5-i-56: venne poi
alla buona e in allegria. g. f. rucellai, 16: montato
una picciola diversità della desinenza. g. bentivoglio, 4-100: e vi corse
core / movi ad alto desio. g. b. maccari, vi-385: spesso
/ e tumide levando acquose bolle. g. rossetti, vi-27: e per
dal nome dello zoologo francese a. g. de- smarest. desmectasìa
particella pronom. rimanere privo. g. villani, 12-55: e perdessi e
comunità); solitario, ermo. g. villani, 10-39: la piccola città
negli orrori, / nei desolati errori. g. raimondi, 2-165: un'aria
di romania, di cui ebbe figliuoli. g. villani, 8-51: alla fine
e più vero dipinto che vero. g. gozzi, i-24-28: e se nessuno
siamo noi dessi quegli sventurati giumenti? g. gozzi, i-20-56: quella che
il corpo nostro svanisse in nulla. g. gozzi, i-24-129: il giubberello
è bella! è grossa! g. m. cecchi, 1-i-211: -egli
la coscienza, la volontà). g. cavalcanti, iv-54 (12-2):
da risvegliare i tassi e i ghiri. g. m. cecchi, 1-2-5io:
commissario a quel colloquio 11 granvella. g. bentivoglio, 4-898: dei marittimi diede
, conosciuto, a dirigerlo. g. raimondi, 3-198: talento decisamente critico
è stata destinata per mio quartiere. g. gozzi, 3-5-318: apparecchiami un veleno
, luogo fatale a grandissime conclusioni. g. bentivoglio, 4-750: la risoluzione
champigny nell'ambasciaria a questa repubblica. g. bentivoglio, 4-479: adempirebbe in
penso al modo, panni un sogno. g. b. strozzi il vecchio,
sono ancor deste. -sostant. g. villani, 7-50: il detto mercatante
questo mondo quello iddio principe. g. morelli, 377: si dava balia
/ m'avvolgo e lauri trionfali. g. rossetti, vi-23: gli echi colà
destra d'innanzi al nimico. g. bentivoglio, i-211: ma dio al
stavan coi corpi rannicchiati e chiusi. g. b. adriani, 1-i-553: la
minacciava di accordarsi con il duca. g. c. croce, 128:
galoppa / ver'l'arenoso lito. g. gozzi, 1-409: appena si risveglia
alle armi, ecc.). g. villani, 10-86: questo castruccio fu
/ di più galanterie vari canestri. g. gozzi, 1-40: essi però destri
le scene e in tutti gli atti. g. c. croce, 278:
i grandi, che i piccoli. g. c. croce, 105: va'
qualcuno: essergli sommamente caro. g. m. cecchi, 144: ha
di quella croce corse un astro. g. villani, 12-66: e chi era
spiraglio pon tacito e destro. g. m. cecchi, 356: oggidì
che di ciò hanno destro. g. morelli, 120: egli era già
desumere la gravezza d'ogni peccato. g. r. carli, xviii-3-462: al
mi basta il mio grattacapo. g. bassani, 1-159: la povera maestra
vede in quei luoghi grande mortalità. g. bentivoglio, 5-i-224: le cose
mano ingenua ma piena di fede. g. raimondi, 3-84: diceva, con
e per altre esperienze sensibili. g. villani, 9-256: avemo determinata la
dio illuminato, determinoe la questione. g. villani, 10-226: tutt'ora protestando
ne pagavano centomila [ducati]. g. bentivoglio, 4-227: l'istesso
preghi dolenti / vadano preda ai venti. g. bentivoglio, 4-422: tutti tre
e la determinazione della detta quistione. g. villani, 11-19: scrivemmo intorno
fama era già scorsa per lontani paesi. g. bentivoglio, 5-i-143: non mancherò
legge, detestare ogni dottrina. g. bentivoglio, 4-186: dal vedersi in
fatto dell'ostruzionismo alla libera scienza. g. bassoni, 1-215: è come
togliere, diminuire). g. villani, 12-42: l'invidia.
i pazzi un di cervello insano. g. gozzi, 4-323: l'urbano satirico
non farsi maggior con l'aggiunta. g. del papa, 3-15: che
. ant. danno, detrimento. g. villani, 12-41: ancora nota,
un credito (perdendoci). g. m. cecchi, 7-2-6: io
. 2. affare. g. m. cecchi, 1-i-185: i'
voi, sono quali dovete darmele. g. gozzi, 1-94: è di necessità
t'aparechiamo i fili a oro. g. villani, 9-136: questi fu grande
già vostra quando per mia comparisce. g. gozzi, 1-11: dubitava fra me
. consigliato; suggerito, ispirato. g. stampa, 136: dettata dal dolor
che sottilmente argomentano e disputando procedono. g. villani, 12-90: mandò lettere a
si dice: medicine da cavalli. g. bargagli, xli-1-505: non mi
vigne, il buono dittatore apponendogli tradigione. g. villani, 6-22: poi alquanto
: ombre portate dalla detta briga. g. villani, 1-26: romolo e
da'suoi detti a bocca aperta. g. gozzi, i-28-107: mai che
mirabil cosa a ciascuno bono conoscidore. g. villani, n-119: j1 priore
vii garzone di stalla che sia. g. gozzi, 3-5-446: a questi ancor
depredato, messo a soqquadro. g. gozzi, 1-325: anna avea veduta
in devastazione: essere in sfacelo. g. capponi, ii-309: era il palazzo
di deviare la rotta verso fiume. g. raimondi, 3-275: i sassi,
allo scrittoio delle nostre reali possessioni. g. bentivoglio, 4-1324: trova vasi allora
proprietari privati di quelle patrimoniali. g. bentivoglio, 4-1304: molti anni prima
preghiere al re del ciel devote. g. rossetti, vi-17: all'altrui
e gli occhi ov'ella volle diedi. g. villani, 12-109: impuo- sono
qualche pizzochero di voto del savonarola. g. bentivoglio, 4-42: bisognerà che
per sfuggire alla prigione). g. m. cecchi, 21-3: non
in sericana a lato al mare. g. m. cecchi, 5-94: ordina
questo regno è suddito e devoto. g. villani, 12-109: l'amor
-penitente, figlio spirituale; seguace. g. villani, 8-80: venne uno giovane
la mia entenzione fo ad essere lodata. g. cavalcanti, iv-81 (45-5)
feria venire alla divozione delle litanie. g. villani, 10-168: e l'altro
citava spesso con devozione il vischer. g. raimondi, 3-56: morandi,
quello preseno a divozione di lucca. g. morelli, 366: seguitò in questi
/ ch'aio de lo sapore. g. villani, 9-84: grandissimo danno
potevano bisogniare per alcuni mia affari. g. bentivoglio, 4-161: egli si
danari fue dela parte de'fanciulli. g. villani, 12-73: certi ch'erano
de'monaci del monte di nitria. g. villani, 1-10: la quale provincia
duca amone e di beatrice nacque. g. m. cecchi, 355: era
che te ver si diserra. g. villani, 1-6: di questa nazione
; e però si dirà v. g.: antonio giuggiolini da peretola, cecco
ho redutto di gramatica in volgare. g. villani, 7-146: per suo
si dovesse rimanere di tanta crudeltade. g. villani, 10-96: in brevissimo
scuse, qual sarà la quarta? g. m. cecchi, 19-13: il
di prussia è del tornar la via. g. raimondi, 3-81: venivano rare
attraverso il quale si passa. g. m. cecchi, 172: sì
morendo, o vogliamo noi o no? g. villani, 12-113: mandò al
con quello aspetto che pietà diserra. g. villani, 12-76: passò in inghilterra
, / ciascun rimase doloroso e lasso. g. sacchetti, ix-153: costei,
li quali contracambiò con molta liberalità. g. bentivoglio, 4-376: furono fatti
de'fianchi e penetrògli a l'epa. g. m. cecchi, 18-n:
e nell'altra quello della cuccagna. g. gozzi, i-24-102: or ve'com'
madre, lasciò signore dopo di sé. g. m. cecchi, 20-6:
a mano a mano comincia a averla. g. m. cecchi, 18-9:
: il sacro collegio dei virtuosi. g. bentivoglio, 4-824: né più
de gli spagnuoli o de'fiamenghi. g. bentivoglio, 4-992: fu tanto
ne caderon nella prima batteria sola. g. gozzi, i-24-94: quanto alle frutta
d'altra fronda in ciascun ramo. g. villani, 12-84: ogni infermo era
secondo che li altri il guidano. g. villani, 6-19: messer guglielmo
: ogni demonio di malvagità trapassa. g. morelli, 120: egli era già
petrarca tutti gli antichi lirici di vaghezza. g. bentivoglio, 4-14: erano quelle
a contraro de lo meo desiro. g. villani, 12-91: poi a dì
di donare al mio povero padre. g. m. cecchi, 124: disse
che 'l mago sia teco alle mani. g. bentivoglio, 4-1102: declinando il
sollecitava il passo, mostrando di scansarmi. g. bentivoglio, 4-746: fatta una
di me che la sua villania. g. bentivoglio, 4-188: da queste
fa dì e notte tormentando guerra. g. m. cecchi, 1-ii-128: -sta'
dì: il tempo passa presto. g. m. cecchi, 1-ii-144: sì
, dal diabolismo al vangelo. g. raimondi, 3-95: la pratica del
diabolo, denominazione data dall'ingl. g. b. fry, giocatore di cricket
sentivo di sorte diacciare la gamba. g. f. rucellai, 58: il
una porta, un uscio). g. b. doni, 4-53: andò
stato più freddo che 'l diaccio? g. m. cecchi, 22-13: ma
o mollitivo, ovvero unguento semplice. g. a. papini, 185:
questa e da quell'altra femmina. g. m. cecchi, 1-ii-121:
santo, fu uomo di grandissima santità. g. villani, 8-21: messer iacopo
6. sm. corpo diafano. g. cavalcanti, iv-43 (1-17):
con la polpa dei datteri. g. m. cecchi, 1-1-353: compratemi
dal d'alberti. diaglifo { g + l), sm. (diaglipto
e nervi al diaframma reciso. g. del papa, 5-205: esercitano medico
facile lettura. -figur. g. raimondi, 3-223: lettere..
. scala (dei suoni). g. b. doni, iii-2-270: il
sempre assorti dagli oggetti che vedeva. g. capponi, ii-238: usava dialogizzare nelle
e lieto ride il bel smeraldo. g. bentivoglio, 5-i-169: parte di qua
un cerchio, che avesse, v. g., dieci braccia di diametro,
riempie di entusiasmo e di accorazione. g. raimondi, 2-91: i tubi
ottava, esser contenuta dalla dupla. g. b. doni, 2-14: quelli
per ricordarmi gli spunti, le osservazioni. g. raimondi, 3-198: il diario
poco superiore all'unità. g. b. doni, iv-348: dividendosi
fornita di diaspro e d'ira. g. gozzi, i-28-171: non siate così
un determinato tipo di melopea. g. b. doni, 2-54: la
ipolidio ipodorio, arsis, thesis. g. b. martini, 2-3-391: la
, in forma diatonica. g. b. doni, 2-62: nell'
come conforme al componimento del mondo. g. b. doni, i-281: alcune
di tuoni e di semituoni diatonici. g. gozzi, i-28-31: né ti curare
il cromatico e sotto l'enarmonico. g. b. doni, iv-322: tengo
quella litigiosa diatriba fra cicerone e te. g. raimondi, 1-69: la udii
dispetto, burla, birbonata. g. c. croce, 60: poiché
: che domin vorrà significar cotesto? g. gozzi, 258: non gli è
suscitano nella fantasia popolare). g. gozzi, 3-3-253: la stampa è
occupazioni e diavolerie che voi sapete. g. m. cecchi, 23-70: -che
nelle mani del diavolo ci troviamo. g. m. cecchi, 24-2: con
ermafroditi, lestrigoni e infiniti altri. g. m. cecchi, 24-22: l'
diavol ne vai con tanta fretta? g. gozzi, 1-414: che diavol
-al diavolo! via col diavolo! g. m. cecchi, 421: che
annibaie fa il diavolo in montagna. g. m. cecchi, 291: -che
patir e farà il diavolo. g. m. cecchi, 63: fate
messo e la coda e le corna? g. m. cecchi, 79:
discordie fra persone prima concordi. g. m. cecchi, 21-9: guarda
ebbono il diavol per la coda stretto. g. m. cecchi, 29:
, diavol porta e diavol reca. g. m. cecchi, 1-1-302: -vi
: io farei un bel fatto! g. m. cecchi, 19-10: -io
virtù dell'età avanzata. g. m. cecchi, 1-1-128: fece
vengono sempre nelle medesime circostanze. g. m. cecchi, 18-34: la
5. peggior. diavolonàccio. g. m. cecchi, i-303: fe'
sé veloce / gli alberi dibarbati. g. rucellai il vecchio, 79:
, ridurre d'altezza. g. villani, 1-43: la detta pietra
/ dicon c'ha nome fiotto. g. villani, 1-43: il corso del
dibattendo la fronte per le pareti. g. gozzi, 444: ritornava indietro,
a tutta la gente, cadde morto. g. rucellai il vecchio, 82:
; trattare. -anche assol. g. villani, n-61: alla fine dibattuta
vive, altro che pianto. g. maccari, vi-406: or forte per
più si dibatte, più si strangola. g. villani, 2-8: e avea
, a voler che egli imparasse. g. m. cecchi, 244: visto
... svegliate infinite controversie. g. gozzi, i-175: con tutti
angustiato, afflitto; penoso. g. villani, 8-116: quegli dibattuti di
suo, e raffrontasse il nimico. g. m. cecchi, 24-28: farò
quando uccisi saranno avremo dibisogno ancora? g. m. cecchi, 19-36: or
fuoco. - anche assol. g. villani, 12-85: arse e dibruciò
strumento della dicacità: la lingua. g. p. maffei, 15: ma
perciò venivano considerati sacri). g. rucellai, 53: quello augusto tempio
, fosso, diga. g. villani, 12-54: in più parti
da convestine al maggior dicco arriva. g. bcntivoglio, 4-792: dove poi
teme di contristare il dicente. g. f. bini [manuzzi]:
come voi nel compor di poesia. g. gozzi, 1-436: gli fece una
, noioso; chiacchiera inconcludente. g. m. cecchi, 17-61: 'ribobolo'
ond'è caduto in vana diceria. g. c. croce, 2-48: perché
certamente, senza dubbio. g. villani, 1-38: poi la maggiore
-anche di qualità o atti negativi. g. de'bardi, 3-64: li abietti
soggetto tenga dicevolmente il suo luogo. g. a. papini, 203:
cosa sia ragione di stato. g. gozzi, 1-46: rivoltosi al padrone
, come dichiarare i dubbi. g. c. croce, 77: dichiarami
lini e trenta mute di veste. g. gozzi, 3-2-216: dichiaratemi questo segreto
parte le dichiara ed ombreggia? g. bentivoglio, 5-i-160: l'aver voluto
/ fiame forse men danno a sofferire. g. villani, n-19: dichiariamo,
comunque con atto d'autorità). g. villani, 1-27: questi fu savio
se assentisse o dissentisse al colloquio. g. bentivoglio, 4-38: si dichiarò di
, per esplicita deliberazione. g. bentivoglio, 4-679: avendo la maggior
, reso comprensibile, illustrato. g. morelli, 106: lascerò qui la
in cui si dichiara qualche cosa. g. villani, 11-19: e acciocché sia
ant. chiarire, spiegare. g. villani, 2-8: e nota che
computo delle ore della giornata. g. m. cecchi, 22-11: stamani
per fabio è ito il resto. g. m. cecchi, 1-2-290: oh
un compiaciuto virtuosismo). g. m. cecchi, 1-1-184: ma
, la parte più importante). g. villani, 12-108: a rimino gli
si sforzavano di far parer di fuori. g. gozzi, 1-396: berretta,
, e sì si misono in deposito. g. villani, 11-23: per
suo verso aveva almeno due dieresi. g. bassani, 2-75: « l'
(una nota musicale). g. b. doni, 2-386: se
pause e gl'intervalli del canto. g. b. doni, iv-280: riuscivano
o quattro diesis obbligati in chiave. g. b. martini, 2-1-92: introduce
natura perita, che se possa esgravare. g. villani, ii-112: al re
sia fisiologiche, sia morbose. g. del papa, 1-1-1-41: ma sopra
farmaceutici e dietetici che metterei in uso. g. del papa, 1-1-97: la
sandra, che mi fai morire. g. gozzi, 1-1: ma il difetto
indicare successione rapida e regolare. g. villani, 11-94: non sono da
da lato li si reca a mente. g. villani, 1-34: come vide
prosperità e avversità e simili cose. g. villani, 12-73: il comune ne
e la parte denanti e quella derietro. g. m. cecchi, 21-15:
ti possa assalire da ogni banda. g. m. cecchi, 91: essendo
sf. disus. retroguardia. g. villani, 3-2: fu messo,
risoluzione di difendere la propria dignità. g. bentivoglio, 4-342: ma in ogni
, scagionare. - anche assol. g. villani, 12-52: i quali traditori
la conoscenza sua al mio intelletto. g. villani, 10-150: per simile modo
e così dalla calca si difende. g. villani, 1-30: congiurazione fece [
- il migliore amico mi accecherebbe. g. bassani, 1-79: quanto a
capitano e difendi tore del popolo. g. villani, 12-44: il popolo di
l'esperienza e la scrittura. g. villani, 6-76: ma alla fine
de'suoi pulii se n'andoe. g. rucellai, 170: serban la pece
: « questo chi negherà? ». g. villani, 9-324: i fiorentini
. per difensióne de'loro stati. g. stampa, 79: massime essendo
armi per la defensióne del duca. g. capponi, i-341: fecero loro
disporre, organizzare la difesa. g. villani, 9-355: lamberto, veggendo
di qualcuno o dei suoi interessi. g. villani, 9-355: fece invitare messer
antichi greci e latini poeti. g. del papa, 3-53: or facciano
si dimostrò gran difensore in atto. g. bentivoglio, 4-318: da un'altra
essercito per andare sopr'a'nimici. g. morelli, 124: in pochi
vengono le sue prime difese. g. bentivoglio, 4-723: erano però queste
tutto fosse di ferro o di rame. g. stampa, ix- 125:
sottili facilmente si lievano le difese. g. b. adriani, 1-ii-190: i
/ sapor non fatto da vera notrice. g. villani, 12-73: quasi non
tra il difetto e l'eccesso. g. r. carli, xviii-3-463: potenza
quei più che cagion fu del difetto. g. villani, 11-39: fu in
quella, ne iniziasse un'altra. g. villani, 9-76: ancora v'ebbe
le migliaia con questo difetto. g. gozzi, 1-1: ma il difetto
/ ciascuna nebbia scura di difetto. g. villani, 1-1: e però io
la tua copia il mio difetto. g. gozzi, 1-30: eravi fra loro
impari a perdonar gli altrui. g. gozzi, 1-409: i difetti delle
per difetto di maccario di losanna. g. morelli, 409: sentissi in
di cose: mancare, scarseggiare. g. villani, 12-53: avendo in firenze
cortesia. -in colpa. g. villani, 11-39: essendo a sindicato
perché sentono solamente piacere della novità. g. gozzi, 1-408: egli è
intendimenti, e più pena ne porta. g. villani, 9-214: 1 fiorentini
procedimenti giuridici, ecc.). g. bentivoglio, 4-1580: riuscita poi difettosa
provveduta e con diffalta di vettovaglia. g. villani, 10-34: così vi stette
vi fu diffalta. -assenza. g. villani, 7-5: lo re manfredi
cambiò onesto riso e dolce gioco. g. villani, 9-267: per la qual
. errore, sbaglio, manchevolezza. g. villani, 8-26: e perché il
il quale d'alcuno peccato diffamato fosse. g. bentivoglio, 5-i-191: il cardinal
. querela per diffamazione. g. bargagli, xli-1-507: sono stato un
con questo mio sperare e disperare. g. c. croce, ii-25: chi
certo le reciproche simpatie risultavano differenziate. g. raimondi, 3-245: una compostezza
predestinazione e de 'l libero arbitrio. g. m. cecchi, 17-104: nel
stentato. - anche: precario. g. del papa, 1-1-55: essendo idoneo
dell'ecclesiastico, come più degno. g. bentivoglio, 4-1635: le maggiori
a farsi, a credersi. g. m. cecchi, 23-80: non
: cassio, ricevuta l'ambasciata da g. memmio e conturbata di ciò tutta la
il sospetto di scarsa veridicità. g. bentivoglio, 5-ii-64: ma bisogna ch'
al sospetto, alla sfiducia. g. bentivoglio, 4-465: erano insomma ridotte
triste, deserta, immobile. g. raimondi, 3-188: la giostra:
il signor, l'emmanuele! g. raffini, ii-252: i due giovani
in uso sì reo perda e diffonda! g. rossetti, vi-33: lieta scena
ir più inanzi ivi è interdetto. g. bentivoglio, 4-381: nel- l'
ragione ed usi dal buon gusto lontani? g. visconti [il lavano del
negli ecclesiastici che proporzionalmente ne'laici. g. p. zanotti, 1-54: quantunque
pergamo -un diffuso spirare di eternità. g. raimondi, i-m: casa b.
rugiada conditi i fiori e l'erba. g. del papa, 2-x 1:
pianto che gli convertisse e salvasse. g. villani, 10-57: in quelli
edificato, fabbricato, costruito. g. villani, 5-29: imperciocch'egli per
difici, gittandovi asini e pietre. g. villani, 10-34: più assalti
lo pericolator suo il giudice del difìcio. g. m. cecchi, i-281:
davanzali, i-12: che i funerali di g. cesare fossero turbati non è maraviglia
3. maturato, preparato. g. villani, 12-50: non fu il
refezione d'un digiunante cristiano. g. averani, 1-3-240: è necessario che
pari / che digiuna l'avvento. g. m. cecchi, 23-74: o
la moglie che tu avevi tolta. g. m. cecchi, 23-17: -aveva
arebbono di quel giuoco voluto esser digiuni. g. c. croce, 75
altro fu il vescovo di spuleti. g. villani, 12-7: per le digiune
suo refrigerio il mio cor arse. g. stampa, 96: convien eh'innanzi
alla mortificazione; bacchettone. g. m. cecchi, 20-14: da
. diglicèride, sm. (g + l). chim. composto
). diglicerina, sf. (g + l). chim. liquido chiaro
). diglicòlico, agg. (g + l) (plur. m.
glicolico. dìglifo, sm. (g + /). archit. ornamento formato
gli antichi per trionfo e degnità. g. villani, 1-60: e di quella
/ l'altra rafrena debita onestate. g. villani, 1-59: di grado
per quella guadagnano denari o dignitate. g. villani, 7-16: questi si
de'medi e de'persi. g. morelli, 317: il fine fu
, senza dare fastidio a nessuno. g. raimondi, 1-62: la sua
, secondo la digradazione del rilievo. g. p. zanotti, 1-34:
agg. privato dei grappoli. g. b. casaregi, xxx-9-144: rabbioso
avanti pranzo. -figur. g. m. cecchi, 1-i-82: in
italia e maxime della nostra republica. g. villani, 2-1: noi facciamo in
digrossamenti sono messi in questi studi. g. gozzi, 464: io aveva quattordici
rialzano, i minuzzoli e le schegge. g. gozzi, 1-302: incominciò adunque
insegnamento; ammaestrare, istruire. g. villani, 8-10: egli (ser
rozzamente formato, e solamente digrossato. g. gozzi, 1-268: un tempo i
, approssimatamente; genericamente. g. villani, 12-84: arbitrando al grosso
pedanterie non meno triste che sciocche. g. c. croce, 26: quei
mi senti'snello, libero e disciolto. g. m. cecchi, 17-119:
la rugiada / va diguazzando i vanni. g. gozzi, i-201: non ho
e di pregarla che venga. g. m. cecchi, 1-1-495: tu
pur che poi si pieghi e chini. g. m. cecchi, 23
sacco. -darsi da fare. g. m. cecchi, 18-22: s'
a'nimici, le dea morte onesta. g. gozzi, 132: a caricare
- anche in locuz. figur. g. morelli, 309: nel detto giorno
cancellare. -anche al figur. g. villani, 11-1: se li piani
i rami, le radici). g. villani, 11-3: la vostra cittade
dipendenti dal re. -rifl. g. villani, 3-3: per la qual
la presenza ristringe per opposito. g. villani, 11-39: al cominciamento di
un teatro senza avere un ospedale. g. pecchio, cotte., ii-478:
andare in qua e in là. g. villani, 10-113: ma fu con
. guadagnare tempo, frapporre indugi. g. villani, 11-60: dopo molte parole
popolo, dicendo parole sciocche e dilavate. g. capponi, i-320: lo scrivere
delegiata e beffata? veramente noi credo. g. c. croce, 328
le leggi, spregiudicato. g. villani, 11-50: erano i più
da san donato in poggio. g. villani, 4-27: fu in sutri
vero dilettante ed il pubblico. g. gozzi, 1-208: partecipano [i
contrapposizione agli atleti professionisti). g. bassani, 6-48: se fossi nel
questa lingua vi piacciono e dilettano grandemente. g. m. cecchi, 22-2:
quando di leggere vi volete dilettare. g. villani, 10-107: dilettavasi in
paesi, ritraendoli dal vivo e naturale. g. c. croce, 39:
tua casa, e de'tuoi figliuoli. g. c. croce, 323: la
sponde che ne riparano gli orli. g. gozzi, 1-12: ne'dilettevoli giardini
, ed è maravigliosamente vinosa. g. morelli, 91: egli è situato
materia e racconteremo della prima etade. g. cavalcanti, iv-73 (35-24):
d'ira né di dolore. g. cavalcanti, iv-75 (36-43):
trar di fromba e d'arco. g. b. adriani, 1-i-539: i
e quanto può rapirne la carne. g. gozzi, 1-213: io ho udito
tutto che lo suo cuore desiderava. g. morelli, 91: appresso, vedrai
diletto, di voglia e di dolcezza. g. stampa, 13: i diletti
per manicare e non manuca per vivere. g. villani, 5-3: bagnandosi a
-inutilmente, senza alcun vantaggio. g. m. cecchi, 5-50: -i'
altra cosa da diletto ottimamente facea. g. gozzi, 3-5-437: chi parti da
; informare, istruire dilettando. g. villani, 12-114: lasceremo di questa
ch'a la gioia presente si pareggi. g. gozzi, 1-1: tutti gli
godimento estetico, entusiasmarsi, estasiarsi. g. villani, 1-1: io fedelmente narrerò
per dimorare a diletto con lei. g. villani, 12-51: essendo il detto
in giù da sé si lava. g. stampa, 53: egli è 'l
saltan li pesci alle volte nell'acqua. g. villani, 12-102: calido con
suono / di tua dilettosissima favella. g. gozzi, i-22-136: sia gradito il
si pigliasse così grossi pesci. g. b. strozzi il vecchio, ix-416
che lavava gli orinatoi nelle piazze g. villani, 11-3: i predetti ammonimenti
delli ventidue del corrente l'acerbissima nuova. g. bentivoglio, 4-278: con cento
, sì di lui cura si prende. g. c. croce, 2-42:
e del lauto e d'altri instromenti. g. capponi, i-179: qui aggiugneremo
debbono a'maestra ti e agli-amici. g. gozzi, '246: il giorno
altro, in su l'altro. g. gozzi, 191: stetti baloccando in
2. avv. all'alba. g. bargagli, xli-1-455: mi trovo tutto
ed in tutte le febbri putride. g. del papa, 1-2-255: i diluenti
, ed impedirà un emaciamento mortale. g. visconti [il caffè],
e tiene al fresco il sole. g. raimondi, 3-181: [si vide
, mandare per le lunghe. g. villani, 9-317: se ne venne
io mi dilungava de la mia beatitudine. g. villani, 7-117: ruggeri di
, e quelle si movono forte. g. villani, 8-76: parte di loro
: diritto, senza fermarsi. g. villani, 11-28: centocinquanta balestrieri genovesi
in alto, / veleggiava a dilungo. g. m. cecchi, 411:
dilungo a ragionare de'casi vostri. g. m. cecchi, 86: mio
dilunga a quello luogo una lega. g. morelli, 399: venne a
da'tetti e stritolarsi per terra. g. b. andreini, 108:
piombare addosso in grande quantità. g. m. cecchi, 24-24: va
loro collegio. -straripare. g. villani, 12-50: la tersolla crebbe
nostra pena e della lor vendetta. g. gozzi, 57: mai non vidi
dissipatore di sostanze, scialacquatore. g. m. cecchi, 5-15: l'
e questo chiamaro li savi diluvio. g. villani, 10-92: nel detto anno
santa trinità e quello della carraia. g. villani, 7-34: nel detto anno
d'italia crebbono più che crescessono mai. g. morelli, 528: fuori di
credea del ciel le cateratte sciolte. g. gozzi, 1-345: ognuno sa che
diluvio universale nelle arti figurative. g. p. zanotti, 1-105: questo
infernali, qual diluvio tante rovine diedono? g. villani, 12-50: ebbesi grande
. -forza prepotente e disgregatrice. g. gozzi, i-28-139: e benché la
questa dimagrazióne loro non piace. g. visconti [il caffè], 361
mi faceva apparire più lunga. g. bassani, 3-260: guardavo il suo
un ordinamento, le leggi). g. villani, 12-8: ogni altro uficio
: virtuosismo canoro, gorgheggio. g. gozzi, 3-1-13: si danno a
erano dimenate acciò che più pugnessero. g. b. tedaldi, 1-76: ripiena
ed a ben dimenar tutto il codrizzo. g. gozzi, 1-78: poscia la
quali sieno impiombati, quali no! g. m. cecchi, 17-141: i'
a un tratto le ingiurie fattegli. g. gozzi, 3-1-14: gli errori
riconobbe come suo proprio interesse presente. g. raimondi, 3-154: i giovani
nessuna cosa è di tanto pericolo. g. villani, 12-109: quale fiorentino,
. mus. ant. diastematico. g. b. doni, 11-11-27: quella
dimestichezza e di dolce amorevolezza ornata. g. bentivoglio, 4-17: ricor- davansi
, oh come ci andrebbono volentieri! g. villani, 8-100: 11 comune
/ non vo che la dimette. g. villani, 10-197: ma la divina
6-90: essendo la quarta potestà di a g alla quarta potestà di b f,
l'altra ragione, sarà il quadrato a g al quadrato b f...
le prime, bianche e vermiglie dimezzate. g. villani, 4-7: feciono allora
qui diroccio, / tutto il comune. g. capponi, 1-6: raccomunarono tarme
/ verrai per me istanotte a matutino. g. morelli, 156: vol- longli
dimi- nuimento e scemanza del perfetto. g. de'bardi, 2-18: certi
l'aggiugnerei volen- tier de'miei. g. morelli, 188: questo voglio che
rendere precario; far scadere. g. villani, 12-118: ed eglino per
e si conviene fare in simili casi. g. bentivoglio, 4-75: questo è
la freddezza di una meditata vendetta. g. raimondi, 3-98: leggevo la
, quantità, numero). g. villani, 10-155: la sua oste
quegli ch'erano inchiusi in montecatini. g. morelli, 102: credo che
vedendo diminuita la potenzia degli ungari. g. bentivoglio, 4-60: nelle quali [
. ant. scarsa consistenza numerica. g. bentivoglio, 4-505: spogliarne [dei
. casa, palazzo, abitazione. g. gozzi, 1-2: veggonvisi, per
il giorno bene purgato e netto. g. rucellai, 757: spesso dentro a
onesto riso e dolce gioco. g. villani, 12-29: più vi sarebbono
/ quivi di dimorar prende partito. g. bentivoglio, 4-19: in quello spazio
-ant. con la particella pronom. g. villani, 12-105: vennesene in castello
prova dedotta dalla filosofia naturale. g. cavalcanti, xxxv-11-524: senza -naturai dimo-
appresso ad anfonso re d'ispagna. g. morelli, 139: in questo
cervel sos- sopra ad ogni tratto. g. c. croce, 190: non
si dimostrano loro e gli spaventa. g. morelli, 93: nel suo principio
agli occhi già venute per dimostrarsi. g. morelli, 288: di poi
della sorella maggiore nominata * eloquenza '. g. capponi, ii-357: s'era
dimostrazione altro che cose tutte virtuose! g. rucellai il vecchio, 19:
potesse dispiacere a niuna delle parti. g. m. cecchi, 19-9: i
, o con disutili demonstrazioni. g. bentivoglio, 4-124: non si
di disputazioni sterili e sanza frutto. g. morelli, 228: e sempre
piena vendetta, / qualche dimostrazione. g. bentivoglio, 4-42: potrà sperarsi che
misura della forza nel sistema c. g. s., definita come la
ferro da stiro. dinamite erotica. g. raimondi, 3-95: la pratica
« u * ben s'impingua ». g. villani, 5-16: arrigo di soavia
la povertà mi si fa leggiera. g. m. cecchi, 185: tu
lo giorno dinanzi degnato di salutare. g. villani, 9-80: il verno dinanzi
grande romore, che abbattea e uccidea. g. villani, 9-306: una piccola
fiocco o ciondolo; fronzolo. g. m. cecchi, 1-2-415: quei
. dinitrodiglìcol, sm. { g + l). chim. derivato
molte piante, e molte biade dintorno. g. villani, 12-50: e simile
da una sola o da più linee. g. m. cecchi, 6:
bellissimi iuochi e soavi canti. g. cavalcanti, iv-76 (37-26):
dico veramente senza passione alcuna. g. stampa, 40: almen, poi
quello che aveva la più trista massara! g. bentivoglio, 2-5: in un
baldanza temeraria e sfrontata. g. bassani, 1-215: non ha mai
un letterato di professione sarebbe bastato. g. raimondi, 1-49: drappi violacei
amministrazione ecclesiastica di un vescovo. g. villani, 6-6: si era [
alloggia / bicchieretti fatti a foggia. g. gozzi, i-24-56: su, cantiamo
a dipanare ed a cucire. g. gozzi, 1-97: una fa calzette
pensiere, / e vel dipano sopra. g. gozzi, 376: a me pare
albergo, angelica gli diede. g. stampa, 96: convien ch'innanzi
terra, indi dal mar la dipartio. g. stampa, 136: ben fu
, spaccarsi (una montagna). g. villani, 6-29: per diversi tremuoti
tramortita / per quella dolorosa dipartita. g. stampa, 35: chi mi darà
opera di chi si sia. g. bentivoglio, 5-i-337: disse che finalmente
ordine clericale ha con la sede apostolica. g. bentivoglio, 4-30: prevalse finalmente
di decifrare l'anima dal volto. g. raimondi, 3-59: giunse ad
arbitrio, sapere non possono. g. villani, 11-3: o fratelli,
agevoli il corso a i suoi disegni. g. bentivoglio, 4-711: ne'tempi
venti adunque il viver tuo dipende? g. bentivoglio, 4-146: supposto che
un determinato colore una superficie. g. rucellai, 354: come son l'
altri giovani n'andò a uccellare. g. b. strozzi il vecchio, ix-421
fare apparire, dare a intendere. g. villani, 9-1 io: è da
il popol n'ebbe un tempo espettazione. g. c. croce, 123:
i quali frodavan le paghe. g. capponi, i-208: gli posero taglia
, e che ogni dipintor dipinge sé. g. m. cecchi, 167:
dipinte? non sarebbe allegrezza quella. g. villani, 10-150: niuna donna
e d'ossa di morti. g. villani, 6-76: nota che 'l
scende in la fronte umilmente superba. g. stampa, 102: quasi vago e
/ ancor dipinta par questa persona! g. m. cecchi, 1-1-415: io
. arte del dipingere, pittura. g. villani, 11-12: maestro giotto nostro
occitanica volutogli conferire [ai madrigali] da g. b. doni..
ebbe poi a farmi in seguito. g. bassani, 3-269: « scusa la
che gli altri si diportassero verso te. g. gozzi, i-108: vedi,
, una moda, una galanteria. g. maccari, vi-399: i bei
cioè a lato doppio. moreni [in g. de'bardi, 3-28]:
certe di ciascuna generazione per seme. g. b. tedaldi, 1-88:
io fra fosche e nubilose cure. g. gozzi, 263: s'erano diradate
, che l'aveva coraggiosamente arringata. g. capponi, ii-259: in questo mezzo
dell'isola assaltandogli infino in casa. g. capponi, i-116: certo è che
era con sua soddisfazione, diramato. g. raimondi, 2-163: c'è un
sangue o le diramazioni dei nervi. g. raimondi, 2-92: fan toni doveva
, sì dice tulio che è memoria. g. villani, 8-10: brunetto latini
la servitù e gli fastidi della corte. g. c. croce, 57:
pervenuti di mille trecento quarant'otto. g. morelli, 89: dico in prima
rinova / a liberar gierusalemme oppressa? g. gozzi, 3-5-326: oh oh qual
/ come dicono i detti de'morali. g. m. cecchi, 276: -mosca
prossime di una persona). g. m. cecchi, 343: l'
che cosa vorrebbe dirci un milione? g. gozzi, 3-5-381: ma che vuol
la pietà ch'avrebbe de'martìri. g. cavalcanti, iv-85 (49-11):
(in un'opera teatrale). g. m. cecchi, 101: questo
la parte: fingere, simulare. g. gozzi, 3-5-397: odo parole /
te, lodovico si frammette malvolentieri per g. co messer zanobi. grazzini,
et ogni giorno più piace magiormente. g. gozzi, 3-5-479: -dio vi dia
, latini, sanniti ed altri molti. g. m. cecchi, 1-i-133:
mezzo delle battute del proprio polso. g. raimondi, 3-82: il paese
fronte a una domanda perentoria. g. bassani, 1-38: « cosa vuole
amalano dal dire al fare. g. m. cecchi, 27: oh
generazione è sanata del peccato. g. m. cecchi, 23-43: in
delle parole, dell'opinione altrui. g. m. cecchi, 1-ii-258: mandamela
lu difetto delle cinque dita. g. bassani, 1-240: quadri, tappeti
: ti so dire che grattava bene. g. m. cecchi, 1-i-32:
vale a dire, cioè. g. morelli, 207: abbi riguardo di
avesse liberi e perdonato a'suoi nimici. g. m. cecchi, 1-ii-422:
4. linguaggio, idioma. g. m. cecchi, 103: così
. piegarsi, cedere. g. cavalcanti, xii-1-205: quando con vento
in poter del nimico. montecuccoli, g: essendovi quest'obligazione, ch'essi
discendenti diretti. -figur. g. r. carli, xviii-3-474: mantennero
, e lo cielo andarà più tardi. g. villani, 12-41: il pianeto
: in modo diretto, direttamente. g. mei, iv-2-105: faccialo o nominandomi
. v. anche direttrice. g. bentivoglio, 5-ii-258: ma più attonito
aspetto della sua attività). g. bentivoglio, 5-ii-292: dicono che sono
il verano. -figur. g. r. carli, xviii-3-455: quanto
concano, ed è dirimpetto a goa. g. bentivoglio, 4-1039: con
, il quale fa coverta a'venti. g. morelli, 171: credo vi
posciaché il nemico gli assegga. g. villani, 3-5: cominceremo il quarto
sciolse, e parlava dirittamente. g. morelli, 169: sopperì a tutto
non è poscia buona dirittamente la cosa. g. cavalcanti, iv-83 (47-3)
, ricciuto, ondulato). g. villani, 10-86: questo castruccio fu
. -tenere diritto: sostenere. g. villani, 4-31: le dette colonne
metro e più, dritte sulla testa. g. bassani, 1-127: reggeva nella
-sf. la mano destra. g. gozzi, 1-8: prendi la tabacchiera
ai personaggi di maggiore dignità). g. bentivoglio, 5-i-56: l'intenzione di
come un fuso, ecc. g. villani, 10-88: e io con
, non è suo merto. g. gozzi, 3-1-350: posto che la
, conforme a una legge positiva. g. villani, 4-22: perciò il primo
che i cavallier fece giurare. g. gozzi, 1-362: desidererei che mentre
-prep. ant. davanti. g. c. croce, 276: passando
dèi per traverso o pur per dritto. g. gozzi, 3-5- 401:
, senza trascurare alcun particolare. g. rucellai il vecchio, 103: per
una prestazione, ecc.). g. villani, 7-58: vennonvi poi ad
[il sole] uscisse dell'acqua. g. de'bardi, 3-26: la dirittura
l'arme / ed a battaglia incito. g. stampa, 37: così sia
e appianare la detta rocca. g. villani, 9-143: la città sanza
, introdurre (una persona). g. bassani, 3-264: passarono non meno
corsero al negro mar funesti umori. g. f. rucellai, 88: s'
sottraesse la necessità di così pericoloso navicare. g. gozzi, 174: credo
altresì nel monastero come nell'eremo. g. de'bardi, 1-9: quanto
ai fanciulli, commemorò la musica. g. gozzi, 299: non potrà una
ridotta finora la tolleranza nell'europa. g. capponi, ii-186: discese [la
cura di dirozzarli nelle scuole inferiori. g. gozzi, 506: almen che fosse
l'ornato delle nostre fabbriche. g. gozzi, 423: le assi,
pugna, s'attaccaro in rissa. g. gozzi, i-26-220: colei, così
nel ninfemo, e tutto ti disfacci. g. b. andreini, 90:
fiesole era stata disfatta e disabitata. g. villani, 2-9: questo gisulfo fu
da lunga astinenza al vino. g. raimondi, 3-252: tutto questo,
e si usa anche assolutamente). g. m. cecchi, 1-i-77: per
permetteva che vi si muovesse liberamente. g. raimondi, 2-166: ho affrontato
, mi disposi venire a trovarti. g. m. cecchi, 1-ii-145: s'
malattia, sofferenza fisica, malessere. g. villani, 6-24: scusando lo 'mperadore
commodo, sempre ci sarà grato. g. gozzi, 1-204: lo prega a
gionze con tutta la sua compagnia. g. m. cecchi, 74: -oh
e romoreggiando fate segno d'allegrezza. g. m. cecchi, 17-59: 'stare
non disamo chi t'ha seguitato. g. villani, 2-8: con uomini giovani
2. odiato, disprezzato. g. villani, 10-120: molto temuto e
appannano e scuopronsi di falsa lega. g. capponi, i-91: la città
parola, ecc.). g. villani, 10-145: e disaminata la
smontasse in terra con l'arme. g. morelli, 214: pensa in te
infino in quantità di soldi xxxvj. g. morelli, 89: dobbiamo vedere e
lo disamina non trova così. g. villani, 9-234: il priore de'
ella duoi esaminatori a modo suo. g. m. cecchi, 208: io
ami tu, sendo da me amata? g. m. cecchi, 35:
/ e di color che son disamorati. g. m. cecchi, 18-6:
porto, e a messina si ricondusse. g. m. casaregi, 2-68:
sia per compatire alle mie infirmità. g. gozzi, 1-19: parte disanimati
. come disappassionato e veramente giusto. g. f. rucellai, 198: il
7-98: segni di gravidanza, v. g. soppressione de'mestrui, disappetenza,
delle armi, disarmo. g. bentivoglio, 6-2-220: il signor duca
condizione di non valersene). g. villani, n-118: come furono partiti
in una celletta dov'era il letto. g. morelli, 309: nel
politica nazionale. -sostant. g. bentivoglio, 5-i-145: la principal difficoltà
casa con loro. -assol. g. villani, 12-64: giunto a parigi
il suo disprezzo. -assol. g. bassani, 1-122: né l'atteggiamento
incomodo, imbarazzo, disturbo. g. b. doni, ii-131: se
, disavventura; contrarietà, avversità. g. morelli, 256: in conclusione,
morte s'annunciava evidente nella nebbia. g. bassani, 1-39: fu mandato a
il rischio di essere chiusi in ospedale. g. bassani, 1-177: nell'insieme
; porsi in condizione svantaggiosa. g. morelli, 207: ma abbi riguardo
in stato di inferiorità. g. villani, 8-99: i villani di
di posizioni o di località). g. villani, 12-33: i tarlati e
, è il disavvantaggio del sito. g. capponi, ii-450: il marchese del
in ancona la prima volta. g. visconti [il caffè], 84
senno, per affermare sua intenzione. g. villani, 1-24: crescendo poi,
potessi farmi stabile e costante colonna? g. gozzi, 193: non so in
. -imprevisto, inatteso. g. villani, 11-3: intendemmo..
, / e lamentar di gran disaventura. g. cavalcanti, iv-72 (35-1)
seco la sua disaventura maladicendo, vegghiava. g. morelli, 185: fu di
), che l'uccise. g. villani, 5-3: giunto il detto
. intralciare, paralizzare. g. b. vasco, xviii-3-794: quindi
braccia, che non potesse ammazzarlo. g. m. cecchi, 21-24: ma
del primo nostro parente no'discacciò. g. cavalcanti, iv-80 (43-10):
far bagnare cum l'acqua calda. g. m. cecchi, 20-8: né
, discaricagli e dàgli alcuna ricreazione. g. c. croce, 2 7:
cessare di essere cavallo. g. c. croce, 188: il
una scala, ecc.). g. b. martini, 1-1-231: queste
qualcuno per vincolo di sangue. g. villani, 2-20: durò lo 'mperio
regno de la numidia felicemente regnar lascino. g. bentivoglio, 4-93: la virtù
mille anni. -scherz. g. c. croce, 40: -chi
3. plur. posteri. g. villani, 11-91: acciocch'e'nostri
, specie nel bresciano e nel molise. g. raimondi, 3-294: dicono che
, che principio desse a quel titolo. g. bentivoglio, 4-181: d'alemagna
quelle che sin qui ha prodotte. g. bentivoglio, 4-184: lascerò le cose
miei portai l'amor che qui raffina. g. villani, 1-1: fia dilettevole
contrade, discesero i miei antichi progenitori. g. bentivoglio, 5-ii-100: molto maggior
costa d'alto monte pende. g. villani, 1-43: discende il detto
ove la riva intorno più discese. g. villani, 11-26: una falda della
che vi sia immerso velocemente discende. g. averani, ii-82: donde avviene,
del re in la discendendo. g. b. martini, 1-1-227: in
voler descender a particolar confederazione. g. bentivoglio, 4-335: caduto l'animo
, discendeva già apertamente nella causa. g. bentivoglio, 5-i-90: che se
si è proposto come modello. g. c. croce, 173: veramente
celo, qual sia de l'infemo. g. c. croce, 86
tutte le nazioni d'europa all'accademia. g. gozzi, 1-465: veggo la
. figur. decadenza, rovina. g. villani, 10-177: pare ch'avvegna
degradazione disperata. -sbarcato. g. bentivoglio, 4-921: per sì fieri
bellezza e di nobilissimi parenti discesa. g. morelli, 81: v'ho nominati
stirpe, dirazzato; degenerato. g. villani, 11-3: noi quasi dischiattati
. togliersi, allontanarsi dalla schiera. g. quirini, ix-10: io da lei
quali m'insaccò nel capo la nutriccia. g. bentivoglio, 5-i-116: questa lettera
quanto la presuntuosa confidenzia ed audacia. g. m. becchi, 24-15:
, e nel componimento del nuovo. g. averani, ii-82: se il discioglimento
disciolta la licenzia dopo 'l vino. g. villani, 10-8: più giorni
al termine, finito, interrotto. g. m. cecchi, 24-22: ora
onor, la disciplina e l'arte. g. gozzi, 1-331: ebbe il
colui che obe- disce con valore. g. bentivoglio, 4-212: che vuol dire
una persona o una collettività). g. r. carli, xviii-3-462: altrimenti
la gara di lancio del disco. g. de'bardi, 1-8: il corso
, fosse vero, se ne partì. g. m. cecchi, 24-5: i
disagio; scomodità, svantaggio. g. m. cecchi, 369: i'
decoro / l'armonia discomponga. g. bentivoglio, 4-42: fra l'ozio
i filosofi, tremano gli abbissi. g. bentivoglio, 4-859: questi con troppa
d'amar voi non fui sì acciso. g. cavalcanti, iv-71 (32-12)
l'acqua a mormorar si disconforta. g. rucellai, 9-48: ma pur
disconosciuta, per non darvi vergogna. g. ferrari, xxxiv-1187: un talento
quanto discontenta l'ingannevole conosciuto artificio. g. capponi, i-135: trovarono in pisa
iniziata; interrompere, sospendere. g. b. doni, 2-28: potrannosi
gli onori e delle ricchezze. g. m. cecchi, 329: né
or s'egli in india viene. g. bentivoglio, 5-i-245: non mi pare
da non impacciare l'azione. g. bentivoglio, 4-723: erano però queste
g. bentivoglio, 4-526: udivansi risonare di
orto dove tal seme s'appicca. g. villani, 10-195: cavalcarvi gli aretini
2. music. dissonanza. g. a. papini, 219: da
, avean tra loro / vari bisbigli. g. bentivoglio, 4-183: sempre sono
/ che dal concento universal discorda. g. b. doni, iii-109:
discade suo onore e suo parlare. g. c. croce, 2-48: perché
la memoria de'grandissimi uomini. g. rucellai il vecchio, 6: esaminategli
peso a ciò che si dice. g. m. cecchi, 18-10: i
lo mezzo... si compie. g. villani, 6-72: cominciata la
vita non sente discorso in tempo. g. morelli, 475: già era corso
potrà a questa mia intenzione satisfare. g. m. cecchi, 1-1-501:
reggenti, o ponendoli in inciso. g. raimondi, 3-34: nel quale racconto
commanda, per obedire io sederò ». g. m. cecchi, 1-i-284:
saggio, nell'antiquità è la sapienza. g. c. croce, 144:
ant. lontano, discosto. g. villani, 8-26: il detto palazzo
dalla chiesa di san piero scheraggio. g. b. adriani, 1-ii-182:
costoro e gli menavano al castello. g. m. cecchi, i-i-m:
fortuna spingerti, standoti ancor discosto. g. m. cecchi, 24-5:
io 10 vidi di discosto. g. m. cecchi, 88:
-sfogare la propria passione. g. m. cecchi, 392: s'
silenzio del sig. filippo buonarroti. g. capponi, i-183: temeva [firenze
, di idee, ecc. g. p. maffci, 4-115: dall'
perde a brani la sua riputazione. g. capponi, i-458: battuto nel
la qual passò senza nessuna discrepànzià. g. averani, ii-202: vi è
. ant. distinto, separato. g. m. casaregi, 2-328: la
i buoni, uno espresso vituperio. g. m. cecchi, 63: gli
colizion che 'l doganiere / n'apparecchiò. g. gozzi, 3-2- 223:
, né può condurre al fine. g. m. cecchi, 19-19: chi
dall'ingegno ed istinto suo naturale. g. f. bini, xxvi-i-
ha discrezione, a suo danno. g. gozzi, 3-5-220: non piaccia al
vincitore, o a patti. g. bentivoglio, 5-ii-57: io gli ho
indiscreto chi abusa di quella. g. m. cecchi, 1-i-43: la
d'epurazione e poi discriminati. g. bassani, 3-193: la signorina era
la sua professione di libraio antiquario. g. bassani, 1-186: fino all'
, giustificare, scagionare. g. villani, 8-62: lo re di
incominciando ad escusarsi, disse così. g. villani, 9-164: il dogio d'
prin cipessa olivia ». g. raimondi, 3-91: discutono i vini
della canfora amministrata in piccole doserelle. g. a. popini, 36:
piaga esser curato odia la sua salute. g. cavalcanti, iv-64 (26-3)
/ soave core di forore alluma. g. cavalcanti, iv-62 (23-10):
. -dare disdetta: smentire. g. villani, 9-66: filippo conte di
la lettera fatta di vostra mano. g. villani, 8-69: il legato ne
il bisanto. -rifiutarsi. g. villani, 7-46: richiesto il ciabattiere
(mediante rappresentazioni prospettiche). g. morelli, 124: prima egli ebbe
. predisporre, apprestare, allestire. g. bentivoglio, 4-802: oltre a'vascelli
i suoi frutti miglior l'arida spoglia. g. m. cecchi, 5-11:
ha ire, e sia che vuole. g. bargigli, 56: se si
, quando el serraglio non voglia starvi. g. m. cecchi, 17-85:
, si staglia sullo sfondo. g. gozzi, 1-17: mentre che si
stessa sì per l'appunto le immagini. g. raimondi, 3-63: ripensando al
, fa dei disegni sulla terra. g. raimondi, 2-50: comparve,
qui dov'io son non far disegno. g. m. cecchi, 63:
ideale purchessia. -spodestato. g. rossetti, vi-51: addio, per
ha diserrato, sempre è stata ferma. g. rucellai il vecchio, 109
; abbandono, desolazione. g. villani, 11-1: salio [l'
luogo distrutto, in rovina. g. villani, 12-64: o maledetta guerra
si chiamasse scienza e disciplina. g. bentivoglio, 4-240: non esser bastato
. spopolarsi, divenire deserto. g. villani, 11-22: furo tanto soperchie
porre il giogo sul collo. g. bentivoglio, 4-34: non essere avvezza
/ da canto en canto desertato. g. villani, 12-66: ordinò il re
diserbagli in avere e 'n persona. g. m. cecchi, 23-85: o'
di suo lato che teneano parte guelfa. g. villani, 7-133: poi pace
considerano perduta una battaglia la disertano. g. raimondi, 1-114: disertavo, con
-ant. radere, ripulire. g. gozzi, i-24-44: come il falciator
il codrione: rovinarsi la salute. g. gozzi, 246: il giorno dietro
d'acque poco meno disfecero la cittade. g. villani, 4-7: molti fiesolani
quello che ti potrebbe intervenire. g. morelli, 401: non rimanemmo contenti
detto vello vello / fra la brigata. g. capponi, i-520: così vedea
nimico, più facilmente si possino disfare. g. bentivoglio, 4-1118: fermati particolarmente
la castella disfatte, gli monasteri distrutti. g. villani, 7-155: la chiesa
opera snervata e disfattasi non rovini. g. m. cecchi, 404: -entro
e quelle feci disfare secondo le leggi. g. villani, 11-119: i loro
mancamento di danari e di vittovaglie. g. bentivoglio, 4-305: affliggeva sommamente
-intr. con la particella pronom. g. villani, 11-3: fuggendo gli uomini
al vento si disfà la nebbia. g. rucellai, 521: nel vano immenso
le siepi sarà morso dal serpente. g. m. cecchi, 1-1-522: fatto
fare e disfare piani lo distrasse alquanto. g. rai mondi, 3-92
/ prima ch'altri 'l disfaccia. g. villani, 10-2: ciò non faceano
al cor: tu n'hai disfatti. g. cavalcanti, iv-55 (12-n)
perle, in carità disfarsi. g. gozzi, 1-24-101: oh, se
le sue bellezze distrugg'e disface. g. cavalcanti, iv-72 (35-2):
disfanno la legge e guastano la città. g. viltani, 11-143: i signori
o governativo, dichiararlo decaduto. g. villani, 1-30: ordinò [catellina
pronom. sciogliersi, disperdersi. g. villani, 8-96: la compagnia della
si ha da fare senza me. g. c. croce, 138: chi
disfatta a me, trista a me. g. bargagli, xli-i- 532:
venuta ad accumularsi in quegli uomini. g. bassani, 3-31: erano gli
tende al disfattismo. g. bassani, 3-32: mandare i propri
ogni cosa, rimasero quasi disfatti. g. m. cecchi, 1-1-36:
male, l'altro sta peggio. g. m. cecchi, 1-1-448: io
e dello smontare. g. b. nelli, 62: la
: e della disfazione di troia. g. villani, 12-44: con grande offen-
e il nutrica- mento del bestiame. g. morelli, 366: il perché e'
desfidando quel che ciò non facesse. g. villani, 7-65: fellonescamente gli disfidò
sforzo per annichilare la fazione dei piacevoli. g. bentivoglio, 4-100: corre il
/ gor- gheggiante il saluto vespertino. g. ferrari, xxxiv-1141: la scuola
3-2: colle spade si sono disfidati. g. c. croce, 2-28:
sotto le sue trabacche e padiglioni. g. morelli, 489: non disfidandomi
io stia mi fa morir contento ». g. m. cecchi, 1-i-29:
un dolce disfogaménto del suo dolore. g. m. cecchi, 17-132: trovandomi
/ l'odio ingiusto e crudele. g. capponi, i-151: essendosi dopo all'
dell'umana ragion trarli con lui? g. gozzi, i-22-142: fra quell'alme
; parola scortese; sgarbo. g. bargagli, 127: allora è bene
distaccarsi e disgiungersi da'lor luoghi. g. gozzi, 41: faceano salire fuori
a gradi della scala non contigui. g. b. martini, 2-1-91: non
3. mus. intervallo. g. b. martini, 2-1-96: per
sgombrato; sgombero; ripulitura. g. m. cecchi, 1-2-77: giunse
a stento all'avida scostumata ciurmaglia. g. b. maccari, vi-382: dal
un tratto la nebbia si disgombra. g. gozzi, i-23-153: non perciò
quelli che credono alla dottrina vostra. g. m. cecchi, 1-2-128: tu
. ant. conto, ragione. g. bentivoglio, 6-4-369: sarà dato disgravio
di renderlo inviso agli altri. g. villani, 2-7: essendo narsete patrice
e non poteva fuggir questo botto. g. bargagli, xli-1-437: come costui l'
le scienze ed abbracciando la vertù. g. gozzi, i-26-250: si dovrebbe
sventura è sempre seguita da altre. g. m. cecchi, 49: fa
, ed abbandonano molte eroiche imprese. g. gozzi, 363: quel mare
nostra lettera in su la carta umida. g. capponi, ii-407: gli animi
monarchia temperata, e non assoluta. g. ferrari, xxxiv-1215: il disimpegnarsi da
impacci, da ostacoli. g. b. nani, 168: [
in tutti i disimpegni e nelle uscite. g. ferrari, xxxiv-1248: l'italia
ancora... dee sostenere. g. bentivoglio, 4-1079: giudicavasi, che
alcuno ci amasse, si disinnamori. g. m. cecchi, 1-2-286: questo
decifrare, spiegare, risolvere. g. p. maffei, 3-141: vanno
disinvoltura, con naturalezza. g. bentivoglio, 4-564: fece chiamare a
ricoprir l'afflizion che l'opprime. g. gozzi, 1-466: questa, quando
. -estenuare, indebolire. g. gozzi, i-23-153: ora [la
amico o ver signore in faccia. g. villani, n-74: la quale
lealtà; a tradimento. g. villani, 12-59: i veneziani co'
scopa dislegata o d'altro fascio. g. c. croce, 151: item
posto. - anche al figur. g. capponi, ii-54: veniva in italia
laonde se'fortemente sbigottito e dismagato. g. a. costanzo, vi-858:
sia condotto in sì misero stato! g. rucellai, 9-216: a veder,
che mi traesse di questa servitù. g. m. cecchi, 1-11-141: io
fin che mi resta disoccupato. g. gozzi, 191: si posero a
vituperio alle sante e oneste cose. g. villani, 11-610: era
che le sia fatto a forza. g. c. croce, 332: marcolfo
le mie fronde sì da me disgiunte. g. villani, 10-132: di questa
fussi ordinato drento come le fussino difficile. g. bentivoglio, 6-2-6: se in
disordinerebbe agevolmente da se medesima. g. bentivoglio, 4-294: presto in essi
a disordinare. -impers. g. villani, 7-145: per la loro
il vino bevuto disordinatamente genera lite. g. villani, 10-173: teneano la terra
alberighi furono troppo disordinatamente nobili gentiluomini. g. villani, 7-34: il fiume
le leggiadrie disordinate e vezzi. g. villani, 10-150: per simile
e di state dal disordinato caldo. g. villani, 10-167: nel detto
disordine e spezzano que'rami giovani. g. c. croce, 51: la
prepotenza, usurpazione di diritti. g. b. adriani, 1-i-277: fra
disordin che nasca ne fa cento. g. m. cecchi, 1-40: egli
. non ottenere, mancare. g. b. strozzi il giovane, 1-92
: alcuni volumi dispaiati delle memorie di g. casanova. dispalcare, tr.
vivere a modo di cittadino. g. m. cecchi, 1-2-402: tu
, e perdesi lo frutto finalmente. g. villani, 11-134: stava colla
legere / per oinne scienzia comprehendere. g. villani, 7-7: il giorno
, che luccio lo dimise. g. villani, 11-34: feciono oste a
all'accumular l'oro della gloria. g. bentivoglio, 4-153: riusciranno tardissimi e
sulle brace, il paffuto cappone. g. raimondi, 2-143: di altre suppellettili
segnore dispenserà intra tutti della famiglia. g. villani, 11-95: gli venne in
a sé il dispensatore della famiglia. g. morelli, 216: se tu conosci
esercizi pubblici, sulle navi). g. villani, 9-315: il re d'
, e non lentava il corso. g. bentivoglio, 4-375: la salute dei
rinegando se n'andò a dormire. g. m. cecchi, 22-33: il
mezzo per conseguire un determinato scopo. g. villani, 8-55: quegli artefici e
che tutti v'incappavano dentro disperatamente. g. gozzi, 1-181: guido reni
diedero la morte da se medesimi. g. bentivoglio, 4-1113: ridotte a
caratteristica, ecc.). g. cavalcanti, iv-73 (35_13):
consigliava che guerra non si pigliasse. g. b. strozzi il vecchio,
è povero, miserabile, squattrinato. g. villani, 2-8: per avere seguito
vostro e studia come un disperato. g. m. cecchi, 17-132: segretamente
suo libro « de consolatane ». g. gozzi, 1-364: amore, riscaldatosi
orrore ovvero disperazione dell'altra vita. g. villani, 12-95: agli assediati
corpo, mentre i suoi ricerca. g. gozzi, 208: in quest'ozio
che per due fiate li dispersi. g. villani, 6-24: quegli che furono
, si dispersero in diverse bande. g. bentivoglio, 4-391: dalla nave
altro ad ogni ora che mescere. g. averani, ii-82: perché, quando
per tutto la pietà trovan dispersa. g. stampa, 149: se ciò m'
, con rimproveri, dispettando altrui. g. rucellai il vecchio, 39:
di gran dispetto in altrui nacque. g. villani, 10-35: per questi
di tutte è l'avere moglie. g. m. cecchi, 17-72: 'il
via che egli credeva fuggire. g. villani, 2-4: il quale leone
, occuparono lo reame di puglia. g. villani, 12-60: per dispetto della
o di protesta; sgarbatamente. g. villani, 6-53: mandò per gli
contradire dispettosamente ad ognuno senza rispetto. g. bentivoglio, 4-1151: fu creduto
dispettosamente si affliggeva dello stato presente. g. capponi, ii-256: aveva dovuto
sì come donna dispettosa e trista. g. villani, 11-55: della quale
/ miseria e morte disfarian la terra. g. bentivoglio, 4-1338: quivi prorompendo
persona). - anche sostant. g. villani, 8-62: papa bonifazio.
cagione ti fussi voluto fare torto. g. stampa, 96: se volete ch'
/ alla onestade mia far dispiacere. g. raimondi, 2-29: cercate di non
di sua mano il dispiccante impicca. g. c. croce, 135: dispicca
. -pronunciato per disteso. g. capponi, i-303: in tutti i
una proprietà; spodestare. g. villani, 9-134: il detto federigo
tutto dispodestato, per donarla a lui. g. m. cecchi, 1-1-481:
di questo mondo sì 'l dispoglia. g. rucellai il vecchio, io7: non
, e fonne testamento in inscritti. g. villani, 12-10: innanzi che morisse
attribuisca il governo dell'universo). g. villani, 10-40: dio..
quelle verso la perfezione somma. g. raimondi, 2-163: la memoria esaltata
: disponete rifugi al gran periglio. g. bentivoglio, 4-921: poche altre
una idea che potrebbe disporre a servilità. g. raimondi, 3-222: vi sono
a lor fini e lor semenze. g. villani, 9-66: ma per seguire
in animo; risolvere, decidere. g. villani, 7-84: i genovesi per
governo ed al crescimento della repubblica. g. c. croce, 2-39: seben
, riferire, narrare). g. villani, 7-60: non potendo l'
fuoro disposti della loro segnoria. g. villani, 11-102: tre dì appresso
predica, e feciono predicare un altro. g. rucellai il vecchio, 45:
le funzioni intestinali, lassativo. g. m. cecchi, 240: son
principio metafisico ordinatore dell'universo). g. villani, 12-41: fia il più
altezza, la bassezza e scopertura. g. p. maffei, 4-108: i
di stomaco e altri innumerabili mali. g. c. croce, 119: -tu
malizia e la matta / bestialitade? g. villani, 6-55: venti cittadini
, subito la tirò a sé. g. gozzi, 1-72: i giovani.
tutte le operazioni di questo corpo. g. m. cecchi, 25-6: ti
disposizione di commandare quanto le pare. g. bentivoglio, 4-59: egli,
colore di loro sentenza farà parvente. g. villani, 11-2: basti quello
persona e nella robustezza del corpo. g. gozzi, 1-122: lottatori di
3. modo di disporre. g. p. zanotti, 1-42: tiziano
dagli avverbi bene e male). g. morelli, 292: vivettesi d'erbe
suo corrente cavallo un duro freno. g. m. cecchi, 22-6: io