, assestare, appioppare (nel linguaggio furbesco). pataffio, 2:
con una barbetta appuntita e uno sguardo furbesco. manzini, 11-63: finalmente s'
e nel piemonte: appartiene al gergo furbesco. balènidi, sm. plur
2. agg. lingua bara: gergo furbesco, linguaggio positiva e storica di quella
due cose: prima se il gergo furbesco si chiami 'anco lingua bara 'e
e fanno parte... del gergo furbesco e della lingua bara e furfantina
bianchina2, sf. neve (nel gergo furbesco). bianchine » 1, sm
ed un sorriso bianco, buono e furbesco insieme, vagante alto nell'aria insieme
calzoni. il verbo ciuffare ha del furbesco, e vuol dire pigliar con presa stabile
». 4. nel linguaggio furbesco: contessa di civillari (oppure:
1-582: parlando in zergo, e furbesco, ragionano di pigliar la borsa, chiamandola
, 1-582: parlando in zergo, e furbesco, ragionano di pigliar la borsa,
speranza e di carità, del gergo furbesco e della lingua bara e furfantina, che
in fabbrica, il tornitore ammiccava, furbesco -aveva la parola pronta, eppure non si
, perché lordo di fango (gergo furbesco). -sf. anguilla.
pananti, i-65: questo è gergo furbesco, lingua bara; / qualche cosa
un bell'uomo dallo sguardo intelligente alquanto furbesco, un paio di mustacchi alla vittorio
; sensuale, beffardo, malizioso, furbesco (uno sguardo, un gesto, ecc
v-1-784: a mano armata un parteggiar furbesco / che libertà contamina col fiato,
, 1-582: parlando in zergo e furbesco, ragionano di pigliar la borsa,
, 1-582: parlando in zergo e furbesco, ragionano di pigliar la borsa, chiamandola
incomprensibilità. = » comp. di furbesco. furbésco, agg. (
furbesca. -lingua o linguaggio o gergo furbesco (anche semplicemente furbesco, sm.
linguaggio o gergo furbesco (anche semplicemente furbesco, sm.): gergo proprio della
, 1-582: parlando in zergo e furbesco, ragionano di pigliar la borsa,
giovane, 9-299: quel lor parlar furbesco, e dubbio e incerto. redi,
di quel quartiere, / parlò in furbesco e si prese licenza, / e così
corrono due termini in gergo nel linguaggio furbesco dei nostri comici: l'uno è
così: non coniò un nuovo gergo furbesco, una nuova lingua bara e jonadattica
tornò a la servitù che nel linguaggio furbesco della politica si chiama ordine. d'
, ma gli avevo insegnato un linguaggio furbesco di suoni gutturali, di colpi di tosse
l'arte è un gergo: un linguaggio furbesco. -alla furbesca: con maliziosa intesa
e. cecchi, 5-62: con passo furbesco e ovattato della gente di colore,
che attribuisca quel rumore accidentale, o furbesco, che gli fa credere spiriti, piuttosto
. / a mano armata un parteggiar furbesco / che libertà contamina col fiato,
non mancava neppure certo stimolo vanitoso e furbesco di non mostrarsi da meno degli anticlericali
negli occhi al donatore con quanto più furbesco affetto potevano, strillavano come se un
, riprese il barcaiuolo con un piglio furbesco che significava: « a me non
un bell'uomo dallo sguardo intelligente alquanto furbesco, un paio di mu
travolgeva il sogno, con qualcosa di furbesco nell'angolo dell'occhio, quasi fossero soli
quadrata di plebeo, che un ricordo di furbesco sorriso rendeva anche più larga.
in fabbrica, il tornitore ammiccava, furbesco. bocchelli, i-ii-56 { coniglio mannaro riprese
, i-ii-56 { coniglio mannaro riprese, furbesco: - e ci sarebbe poi anche quell'
, che è proprio del furfante; furbesco (che concerne 11 gergo dei ladri
speranza e di carità, del gergo furbesco e della lingua bara e furfantina,
'. gèrgo2, agg. furbesco. -lingua gerga: lingua furbesca.
gognino, agg. dial. furbesco, malizioso (l'espressione del
'impacchettare ', voce di gergo furbesco e famigliare, per 'arrestare, ammanettare
fluida parola, occhi sfolgoranti, sorriso furbesco e buono, alternato con incigliamenti da
: 'ingegnosa'... nel linguaggio furbesco, era detta la chiave. =
di parlare, che è spezie di parlar furbesco, è molto usato in firenze per
1-46: il parlare ionadattico è diverso dal furbesco, o sia gergo...
lingèra '. la miseria (gergo furbesco), forse perché la miseria alleggerisce
della civiltà altamente industrializzata. -linguaggio furbesco: v. furbesco, n. 1
industrializzata. -linguaggio furbesco: v. furbesco, n. 1. 6.
magio (i re magi). gergo furbesco. 5. locuz. -essere
: nell'agro romano, mantenendo il tono furbesco, insolente, malandrino della plebea capitale
luogo. è però voce che ha del furbesco. -diffidente, scontroso, intrattabile
, iv-405: 'marmòtto': muto (gergo furbesco). 7. tose. raffreddore
, iv-411: 'mèco': padrone (gergo furbesco). di origine oscura.
. de'bardi, 1-5-49: dal furbesco lor parlar rinvergo / mento, / quanto
a mezza voce e quasi a modo furbesco? 2. mus. ant.
corrono due termini in gergo nel linguaggio furbesco dei nostri comici: l'uno è
: al lume di moccolosa è modo furbesco, che vale al lume di candela o
quasi tenera;... gergo furbesco. pasolini, 3-106: c'aveva la
, abile, accorto e anche furbesco, truffaldino (secondo gli atteggiamenti
e non inteso / quel lor parlar furbesco e dubbio e incerto. -mangiare
le mani. = voce del linguaggio furbesco, incr. di olio e leccare
agnello. salvini, v-4-4-26: in parlar furbesco o di gergo come 'pasquin peloso
xi volpe coronata gli tramò un tiro furbesco e ne rimase con le mosche in mano
, aw. ant. in modo furbesco, bricconesco. b. barezzi
iv-517: 'piola': l'osteria (gergo furbesco). solda ti,
dice canzone. -cotesto mi pare linguaggio furbesco. -e'ne pizzica, anzi ne
abbiamo preconizzato un'arte gergo, linguaggio furbesco, cifra e segno occulti, solo comprensibili
e nel gozzi non è già il furbesco e il contorto, ma quella libertà,
. parlava in gergo e in misterioso furbesco. d'annunzio, iii-1-133: ella
il viso era così mlcinellescamente arrendevole e furbesco, così tremo- ante e nel contempo
quasèmo, aw. ant. nel linguaggio furbesco, qua. pulci,
. i. la riconduce a un furbesco rab-'folletto ', in origine 'rumore
visibilmente inseriti nel grande reticolo ambiguo e furbesco del commercio. -territorio o regione fittamente
presso il mencio virtuosismo d'uno scaltro furbesco modellare. -con uso neutro.
. rufaròla, sf. nel gergo furbesco, bilancia modificata artificiosamente per falsificare il
denv. da saltare-, cfr. il furbesco saltante, saltarino 'capretto'.
n-30: quella fatuità, quel ghigno furbesco e quasi satiresco, a mio fratello non
celebrasse la proposta del congresso come tiro furbesco da sbancarne il machiavello in persona.
5. spigliato, vivace o malizioso, furbesco (un atteggiamento, un modo di
alla sbarazzina: con atteggiamento spigliato o furbesco. -in partic.: portato un po'
panzini, iv-610: 'sbolognare': nel gergo furbesco, metter fuori una moneta. poi
origine gerg., da carpire nel valore furbesco di 'rubare', con accostamento a scarpa1
lo sconciò per nulla il sog- ghignetto furbesco e benevolo che gli tenne dietro. carducci
iv-631: 'sfilosa': la carne (gergo furbesco), quasi 'sfilacciosa'.
: 'sfoióse': biglietti di banca, gergo furbesco. 4. documento d'
fluida parola, occhi sfolgoranti, sorriso furbesco e buono, alternato con incigliamenti da belva
lo sgambetto. -espediente sottile e furbesco. carducci, iii-24-249: di sì
il pugnale, perché sottile (gergo furbesco). 9. sf.
avidamente (ed è uso del gergo furbesco). garzoni, 7-437: qui
[s. v.]: in furbesco dicesi: 'non v'è da smorfire
cioè fanno la spia: modo di parlare furbesco. c. dati, 3-129:
: 'soffietto': la spia (gergo furbesco), da 'soffiare'= riportare.
orazio e nel gozzi non è già il furbesco e il contorto, ma quella libertà
morale dei tempi, cioè nel sottinteso furbesco di spinta a base di corruzione.
anche, di ubriaconi; cfr. il furbesco stibiare. stibialismo, sm.
buioso. = voce del gergo furbesco, forse da ricollegare a stibbio.
maio. = voce del gergo furbesco. stificanza (steficanza),
iv-665: 'stizzo': il sigaro (gergo furbesco). 3. figur. stizzo
prestito con fare insistente e insinuante o anche furbesco; chi vive di espedienti alle spalle
v-2-486: gli avevo insegnato un linguaggio furbesco di suoni gutturali, di colpi di tosse
tappo2, sm. nell'antico linguaggio furbesco, cappa. nuovo modo de intendere
... parlando in zergo e furbesco, ragionano di... spogliarti delle
'togo': ottimo. voce di gergo furbesco, dedotta come ora si crede, dalla
denaro (ed è proprio del linguaggio furbesco). settembrini [luciano],
iv-714: 'truccante': la sonnambula (gergo furbesco). = deriv. dal fr
garzoni, 1-582: parlando un zergo e furbesco, ragionano di pigliar la borsa,
deriv. da tuo, con suff. furbesco. tupàia, sf. zool.
ricco, nobile, ecc. (gergo furbesco). = dallo spagn
sotto della tastiera e dell'antico gergo furbesco). del ponticello, dotata di un
soli appresi, parlando in zergo e furbesco, ragionano di pigliar la borsa, chiamandola