di remi era accompagnato da uno scintillio fulgido dell'acqua smossa. pavese, 40
pampinoso crine. dotti, iii-255: sovra fulgido specchio aureo metallo / luminose a notar
era, c'era imo sparso alone fulgido sulla plaga d'acqua intorno al toro che
. 3. figur. spettacolo fulgido, mirabile, grandioso. giusti,
aspetta, / o più vero o più fulgido, / per apparar virtù? di
del mare, tanto arioso di portici e fulgido di mosaici che, a respirare quell'
arrazzare), agg. sfolgorante, fulgido. 2. dial. eccitante
, 1028: nel campidoglio di spoglie fulgido, / nel campidoglio di leggi splendido
ai primi lumi della sera, più fulgido e lontano, che le rondini tiravano in
color di roma, del cielo e del fulgido sole di roma. » deriv.
dié varco al pianto, / e '1 fulgido censore, un tempo amico, /
ai primi lumi della sera, più fulgido e lontano, che le rondini tiravano in
mio. carducci, 77: di specchi fulgido ecco e di lampade / è il
diciannove anni, chiusa in un busto fulgido come un corsaletto, sorridendo sotto le
di roma, del cielo e del fulgido sole di roma. 6.
stava, annerando / dentro il morire fulgido del sole. 11. avv
e discendeva, sotto il cielo magnifico e fulgido, in varia fila solenne. bocchelli
moniglia, 1-1-57: coprivagli il petto fulgido usbergo con bei lavori d'argento divisato
nostra recente gloria e del nostro più fulgido sogno; dopo di che l'italia si
851: vide diritta nell'arco / del fulgido azzurro, / coi piedi su l'
sanguigno. mamiani, 1-155: sì fulgido e sì vasto era il tuo scudo,
in pieno divenire. -splendente, fulgido, luminoso; ardente. -anche al
quale sùbito divenne immagine esatta e ricordo fulgido. -provocare una sensazione spiacevole, sgradevole
rata era viva, d'un rosso fulgido. mi accontentai di do
corsini. 4-45: di moscadel più fulgido dell'oro, / vino quivi il miglior
porporino. -splendente, luccicante, fulgido, abbagliante. chiabrera, 1-iii-23:
. poiché di nubi / vela il fulgido volto e mira obliquo, / nudo e
lenta / de'tuoi bei giorni il fulgido / turbato have seren. 3
dir a poco a poco il lieve / fulgido cocchio scorso era là dove / le
in tricromia. = comp. di fulgido. fulgidézza, sf. intensa e
maggiore fulgidezza. = deriv. da fulgido. fùlgidi, sm. plur
fulgidità. = deriv. da fulgido. fùlgido, agg. (
, 3-61: lo corpo lunare è fulgido come è uno specchio, e però in
: vide diritta nell'arco / del fulgido azzurro, / coi piedi su l'arce
/ vien seco assarte il forte, / fulgido, luminoso. g. bassani
: e saranno impastati del sangue più fulgido che tinga le murici dell'adriatico.
dell'adriatico. milizia, iii-41: 4 fulgido '. lucido, risplendente, rilucente
lacerata era viva, d'un rosso fulgido. mi accontentai di domandargli se aveva
il nini, / di moscadel più fulgido dell'oro, / vino quivi il miglior
morte ornai sovrasta / del bel fanciullo al fulgido oriente. fucini, 207: tra
poeta. pascoli, 661: il fulgido odisseo dava la vela / al vento
suo nome hanno dato un... fulgido lustro alla loro accademia. carducci,
nostra recente gloria e del nostro più fulgido sogno; dopo di che l'italia si
, 2-211: era stato per tutti fulgido esempio di civili virtù. -chiaro
(la luce, una gemma); fulgido. dante, par.,
di fulvus 1 fulvo 'e fulgìdus 'fulgido '. fulvigno, agg. letter
vorago. dotti, iii-255: sovra fulgido specchio aureo metallo / luminose a notar
fuoco); che emana vivo splendore; fulgido, intenso (un raggio, un
astro, la sua luce); fulgido, splendente. marino, 219:
musei, saranno il giorno più fulgido contrapposto alla notte più cupa.
o dal ricordo di colpe commesse; fulgido (l'onore, la fama, la
di semele / che vien su 'l fulgido carro d'avorio! / a 'l sole
indugia, e de 'l più fulgido / tuo raggio i nostri arridi purpurei amori
. cesarotti, 1-vii-258: ma nel fulgido orror chiuso dell'arme / già s'
s'inalza. d'annunzio, i-709: fulgido intanto 'l sole da'ceruli gorghi s'
lo spazzino, / -sotto il fulgido cielo cadde, insanguina / con le altre
de'compagni. d'annunzio, i-709: fulgido intanto 'l sole da'ceruli gorghi s'
ei cade. d'annunzio, i-709: fulgido intanto 'l sole da'cenili gorghi s'
, che luccica; splendente, luminoso, fulgido, abbagliante; vivo, acceso (
trasparenza. 8. splendente, fulgido, sfolgorante (la luce, un
luce molto viva; intensamente luminoso; fulgido, sfolgorante (con partic. riferimento
. lucìssimo, agg. ant. fulgido; rilucente; splendido. serdini
e letter. lucente, luminoso, fulgido, sfavillante. dante, par
emana o riflette luce; risplendente, fulgido, brìilante,
8. più sfolgorante e vivo, più fulgido e brillante (uno splendore, una
, un abbagliamento immenso, il più fulgido tesoro che la morte abbia adunato nell'oscurità
avrebbe. 23. intenso, fulgido, splendente (la luce).
subito portato ad ammirare il grande, fulgido presepio collocato, come sempre, nel
la luce con vivi bagliori; luminoso, fulgido, sfolgorante; brillante, luccicante.
marinetti, 2-iii-7: una volta il più fulgido arcangelo... stanco d'avere
, iii-4-83: quando la donna sabauda il fulgido / sguardo al liuto reca e su
458: il giorno / era sereno fulgido; modello / rimasto in me d'
canto. carducci, iii-1-50: di specchi fulgido ecco e di lampade / è il
hermes, mutilo e acéfalo, e pur fulgido di manni già mutinati. roseo, v-162
? carducci, iii-2-77: di specchi fulgido ecco e di lampade / è il
sole] / nel sen d'eternità, fulgido avanzo. b. croce, i-2-61
nel campo / quale in nubilo ciel fulgido lampo. garopoli, 8-27: il nubilo
mai stagnante, perché sempre fluido e nunca fulgido. = spagn. nunca, dal
voce dotta, comp. da occhio e fulgido (v.), che traduce
si offusca. / il cielo di fulgido sasso / si è consumato in polvere nelle
160: nell'erta panoplia / di fulgido argento. 2. insieme di
che il giorno paradisiaco, benché tanto fulgido, riceveva luce da lei! gozzano,
, 458: il giorno / era sereno fulgido; modello / rimasto in me d'
, 160: nell'erta panoplia / di fulgido argento, / per quale incantesimo /
1-25: il sole già zaffava di roseo fulgido i culmini delle montagne, e scendendo
, con valore rafforz., e fulgido (v.). perfumare,
su 'l divano / ravviando al crin fulgido le anella / con la tremante mano
aurora, invece di succedere un mattino fulgido di promettenti vittorie, sottentrasse un aer
'l divano / ravviando al crin fulgido le anella / con la tremante mano
(l'aria, il cielo); fulgido, luminosissimo (il giorno, il
, 3-i-103: che cosa è il fulgido splendor dell'oro, / che all'
, iii-4-213: nel campidoglio di spoglie fulgido, / nel campidoglio di leggi splendido
marinetti, 2-iii-7: una volta il più fulgido arcangelo... voleva riposarsi sulla
, uno dei primi articoli preconizzanti il fulgido avvenire dell'artista, che doveva emulare
che il giorno paradisiaco, benché tanto fulgido, riceveva la luce aa lei! insieme
4. che brilla di vivo splendore; fulgido, sfavillante, sfolgorante (un corpo
e radiante lume. -figur. fulgido (la bellezza). molineri,
, agg. che emana intensa luce; fulgido, raggiante, lucente. -anche:
giorni d'estate e che rendono più fulgido il sereno del cielo. pascoli, 342
'l divano, / ravviando al crin fulgido le anella / con la tremante mano.
, vestirsi il sole del suo regale e fulgido ammanto. parini, 897: nettuno
brusca. pascoli, 661: il fulgido odisseo dava la vela / al vento
tegole rosse e il suo trampolino nichelato e fulgido. cassola, 6-19: andarono nella
marinetti, 2-iii-7: una volta il più fulgido arcangelo... stanco d'avere
un vermiglio ricco. -sfolgorante, fulgido (la luce). d'annunzio
-limpido, sereno, terso, fulgido, luminoso (il cielo, l'
su 'l divano / ravviando al crin fulgido le anella / con la tremante mano
intensa luce; luminoso, splendente, fulgido (con partic. riferimento ai corpi
che risplende; intensamente luminoso, fulgido, sfolgorante, riful gente
. 6. essere lucido, fulgido (la chioma). mariotto davanzati
altro il lume diafano trasmette, / altro fulgido, genera la luce. / altr'
; rovente (il calore); fulgido, splendente, abbagliante (la luce)
. cesarotti, 1-vii-258: ma nel fulgido orror chiuso dell'arme / già s'appresenta
i balzi, donde scorgeasi venire più fulgido e brillante quel subito irraggiamento.
giove, e latona da 'l fulgido crine, / salvete! 2
remo. pascoli, 661: il fulgido odisseo dava la vela / al vento uguale
luna calante. -divenuto ancora più fulgido. dante, par., 25-106
cielo che schiariva. -diventare più fulgido, emanare luce più intensa. dante
manco / che d'auree frange al sol fulgido splende / ondeggiante d'un bel sciamito
; che risplende intensamente; sfavillante, fulgido, lucente; inondato di luce, illuminato
dir a poco a poco il lieve / fulgido cocchio scorso era là fumi, il verdeggiante
xvi: era di santità e di largità fulgido nell'opere sue e nelle parole prudente
que'spirti accesi che vi formano seggio fulgido, quelle perspicacissime intelligenze che v'incerchiano,
, un astro); che splende, fulgido, brillante (la luce stessa)
annunzio, i-796: placido rifletti 'l fulgido / splendor de 'l cielo, o sfolgori
20. splendente di viva luce, fulgido. dante, par., 28-57
); diafano (la nebbia); fulgido, radioso (la luce del giorno
limpido e trasparente. 4. fulgido di bellezza (il volto).
una settimana. 2. reso fulgido, splendente dalla luce del sole.
-letter. far apparire meno luminoso e fulgido al paragone. serafino aquilano,
a pra- sitel sembiante, / di fulgido metal, quasi spirante, / frena il
gir su ruote di ceruleo smalto / fulgido splendentissimo per l'alto. fagiuoli,
(un astro); intensamente luminoso, fulgido (una luce). laude
in dignità. cesarotti, 1-vii-258: nel fulgido orror chiuso dell'arme / già s'
stagnante, perché sempre fluido e nunca fulgido. f. m. zanotti, 1-5-227
montare sopra i due cavalli, / fulgido, in armi, come sole, andando
le luci fisse / alquanto il ruspo fulgido. cesarotti, 1-iv-28: ei fitto il
salvini, 41-84: non cura il più fulgido pianeta, il pianeta delle fortune,
che ha un colore intensamente chiaro, fulgido. baldi, 5-45: di terso
, iv-2- 407: tessendo il più fulgido elogio con cui siasi mai deificato in
tegole rosse e il suo trampolino nichelato e fulgido. -nel salto con gli sci
sopra di noi uno stellato così fitto e fulgido da far vacillare la vista.
varata della 'tacca bianca'il canalone più fulgido del monte altissimo. migliorini [
di un biancore luminoso, di un fulgido candore (un astro, un fiore)
-che ha un candore luminoso, fulgido, chiarissimo (un astro);
elettrica luce o tutto al più col fulgido gasse! rna retropensièro, sm.