nullo trova loco: / non pò fugir, però ched è legato; / sì
, nullo trova loco: / non pò fugir, però ched è legato; /
son vinto, / né più posso fugir né aver diffesa. ariosto, 40-49
s. degli arienti, n: per fugir el sonino e l'oziose piume,
, 11-88: non fugge amor per lo fugir degli anni. b. stampa,
battista, ii-23: perché cotal unità fugir si dee nell'artificio poetico e nella
malizia e tradimento, e cominciorono a fugir le parole. s. gregorio magno volgar
nullo trova loco: / non pò fugir, però ched è legato; / sì
soi signor più turchi / vedo or fugir avanti a la sua facia, / e
impressano far in lo vicino lago e fugir el loco solo abile ad parar le reccze
piscatore perdona ad quello qual ha da fugir a l'altra grege. 2.
innaverato e punto, / che mai fugir non posso né dar volta. lapo
soi signor più lurchi / vedo or fugir avanti a la sua facia. fr.
pur a qualche uno che voi dir tal fugir: li ha risposto: sono li
ceca che la povertate / fatto ha fugir cum li compagni miei / la voglio
sottrassono. galateo, 150: per fugir li morsi di alcuni, de li quali
pesce in nassa, / ni pos'fugir da lui [amore] né far defese
il principe overo per dio omnipotente non fugir morte o dispendio alcuno de la vita
neri... comincio- rono a fugir le parole. -in parola (
gambe. e quando vede non posser fugir recoglie la urina nella coda e questa poi
, ii-3 (31): per poei'fugir la persecucium in damasco, se fé
questo mondo / per dar conseglio de fugir pillio / de quel gran profundo; /
padre, e'no poso ni voglo fugir pergò che se e'fucise tu per mi
innaverato e punto, / che mai fugir non posso, né dar volta. guittone
parea fulguro e. ttempesta / ad fugir via: nisun si facìa resta. esopo
impressano far in lo vicino lago e fugir el loco solo abile ad parar le reccze
dei vizi, xxxv-ii-335: quando ad fugir mectese, non sappe caminare, /
/ che, cer cando fugir, più si rimpaniano. allegri, 4
il mie male e non so donde / fugir mi possa chi mastiga e roda.
sbanniré, / la scienzia tacire e fugir fama de santetate. -per simil
dei vizi, xxxv-ii-335: quando ad fugir mectese, non seppe caminare, / scuntròse
da scoglio con ingegno del timone / per fugir. g. gozzi, 1-12-47:
gambe. e quando vede non posser fugir recoglie la urina nella coda e questa poi
morso me vince / sì che da lei fugir nula me vale. / la me
nullo trova loco: / non pò fugir, però ched è legato; / sì
stigio. lamenti storici, iii-158: fugir debo sempre il lume, / sì come
del carretto, cvi-614: nul suffragio nel fugir gli è dato. gherardi, 97
tempo il tempo per divenire famoso e fugir dalle mani d'altrui più che gli fosse
corpi stempre / nel suo magior furor fugir lo puoi / con non gir fora infin
serafino aquilano, 102: volse fugir, ma lei la via li tolse,
innoverato e punto, / che mai fugir non posso, né dar volta. maestro
innoverato e punto, / che mai fugir non posso, né dar volta. istorietta