. p. casaburi, iii-444: fuggo le reggie, e di fiorito colle /
/ da le sdegnose ninfe / timido fuggo, e 'n ciascun passo adombro. g
vostra cortesia al podere di vostra altezza fuggo. dante, par., 6-95:
riposarsi. simintendi, 1-82: io fuggo, e lascio lo spesso lito, e
. casaburi, iii- 444: fuggo le reggie e di fiorito colle / abito
? fiacchi, 2-2-122: s'io fuggo un duol che m'ange, / tosto
che m'approssimo al peccatore e noi fuggo. cesarotti, i-105: se dunque
mia morte alberga, / ch'i'fuggo lor come fanciul la verga. zanobi da
io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio mi sprona e 'nchina
.], 1-5: io non fuggo il vizio del metacismo, nè la confusione
conducesse avanti. marino, i-113: fuggo la penna come un bandito un barigèllo
dell'intelletto. / ogni basso pensier fuggo, e discaccio / da me la soma
vostra cortesia al podere di vostra altezza fuggo. maestro alberto, 90: le ricchezze
vostra cortesia al podere di vostra altezza fuggo, e vostra bonità grande dimando in voi
/ da le sdegnose ninfe / timido fuggo, e 'n ciascun passo adombro, /
del leone. cino, ii-604: mi fuggo a lagrimar entro 'n un canto /
traendo dietro, assai debole e vinto fuggo dalle genti. ariosto, 7-67:
selvaggia gente, / la quale i'fuggo e sto celatamente, / perché mi trovi
, / tal io... / fuggo, e schivar non posso la mia
304: io vo'fermare il dì e fuggo e volo, / e non m'
parte della città. marino, 231: fuggo i patemi tetti, e i patrii
lacopone, 75-12: frate, eo si fuggo, ch'eo so ferito: /
altri: ma cementandoli e publicandoli, fuggo, al mio parere, molto meglio
concorrenza meco, e perché io fuggo le questioni, come la infamia, vi
traendo dietro, assai debole e vinto fuggo dalle genti. bandello, 1-15 (i-176
ed il pianto della tua famiglia, io fuggo senza sapere dove mi trascinerà il mio
so come; anzi da loro / quasi fuggo lontano. d'annunzio, iv-2-229:
dallo aquilone. bembo, 1-194: fuggo da tonde ingrate e prendo il porto.
davanti a i colpi de la morte / fuggo; ma non sì ratto che 'l
. di costanzo, 42: s'io fuggo ove più il freddo agghiaccia / la
e non divota, il mondo / fuggo e dio non ritrovo in questi muri
? / perfido, ti abbandono; / fuggo; ti lascio; e al mio
in dirotta. guerrazzi, 6-223: fuggo a dirotta, la notte era calata
le parole corte, / sappi ch'io fuggo, ed ho drieto la morte.
molestia. pulci, 25-117: così fuggo e mille urban dispetti, / sì
soglio, / poiché del tutto amor fuggo e disvoglio, / e più che cosa
in man delli stampatori, li quali io fuggo, come la mala ventura; onde
de'dotti ho in non cale, anzi fuggo come quartana. llocuz. -arma
bembo, 1-54: assai debole e vinto fuggo dalle genti, cercando dove io queste
, i-82: il mal ch'io fuggo, e 'l ben ch'io mi prometto
tema di cpopéto * temo, odio, fuggo '. enòfobo, agg.
e corta via, e io misero la fuggo, e vo per le erranti e
quando si può andare per la piana, fuggo l'erta e la scesa. proverbi
mia morte alberga, / ch'i'fuggo lor come fanciul la verga. a.
per addietro soleva ir cercando, / fuggo ora tutte. pulci, 19-22:
; (dal tema di cpeóyo) 'fuggo 'e xéxxpov 'letto ')
. (ind. pres. fuggo, fuggi, fugge, fuggiamo, fuggite
a i colpi de la morte / fuggo; ma non sì ratto che 'l desio
cortezìa al podere di vostra al tessa fuggo, e vostra bonità grande demando in
capello; / ché fuggendo da lui fuggo la morte. poliziano, st.,
, 1-54: assai debole e vinto fuggo dalle genti, cercando dove io queste
. aretino, iii-43: perché io fuggo le questioni, come la infamia, vi
; / et ancor de'miei can fuggo lo stormo. boccaccio, v-57: vidi
, odio lui, lo cerco e il fuggo. leopardi, 22-33: m'odia
pur morte campiam. nievo, 1-496: fuggo il paese natale, dove i beni
/ sembrava dire: io più non fuggo il sole, / ma le bellezze vostre
fugge. d'eredia, io: fuggo il mio bene e del mio affanno godo
se non gesù cristo crocifisso, e fuggo di gloriarmi se non della croce del
pregadi. giordani, vi-7: io fuggo di sapere da cui fosse voluto, ma
'. cfr. gr. cpeuv
paura. artale, iii-406: fuggo e seguo, odio e prego, arsa
di jalappa, né di meciocan, anzi fuggo tutte queste cose come se fossero una
, 1-50: lasso, ch'i'fuggo e per fuggir non scampo / né 'n
/ che s'io noi veggo, fuggo in altra banda. bresciani, 1-i-46:
, ii-22: che dir? ch'i'fuggo ov'io stesso mi guido, /
d'annunzio. montale, 5-16: fuggo / l'iddia che non s'incarna.
passare ignoto alla città, perché io fuggo i rumori, anche dei complimenti ai
: io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio mi sprona e
goder della mia luce i lampi / fuggo ogni sol di queste strade ornate.
, liii-181: con divino / vigore fuggo l'increscevol letto. 2. che
. baruffaldi, i-226: daddove io fuggo, e tu pur segui me,
g. gozzi, i-1-166: dall'aere fuggo tenebroso e fosco, / che avea
. monti, 22-321: più non fuggo, o pelide... /.
. groto, 7-105: fuggii, fuggo e fuggir vo quest'intrico, / perché
che pascono / e gli altri armenti fuggo meco e 'ntufoli. 2.
, a te m'involo, / fuggo i deserti tuoi spinosi e rei. loredano
medita. papi, i-79: io fuggo, / egli m'insegue, e di
talia. p. casàburi, iii-444: fuggo le reggie, e di fiorito colle
, 4-ii-363: qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, / colla su'
, /... / ch'i'fuggo lor come fanciul la verga. boccaccio
marinetti, iii- 514: io fuggo le sue conferenze distruttrici che insegnano il
119-9: ohi lasso me, ch'io fuggo in ogni loco, / poter credendo
mannaia dapàle a due manichi. non fuggo. aspettando mi cerco il buon punto nella
. simintendi, 2-11: spaventata, fuggo nella più prossimana margine del fiume. sannazaro
io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio mi sprona e 'nchina
, 4-ii-363: qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, / colla
di francesi colli. foscolo, xv-322: fuggo quanto posso dalla mensa degli altri,
1-233: che risolvo? che fo? fuggo? sto fermo? / non ho
, che, dura mercé, / fuggo da chi si strugge / e seguo chi
tenore di questa pistola, io non fuggo il vizio del metacismo, né la confusione
trasformo, / et ancor de'miei can fuggo lo stormo. benivieni, 2-24:
villani mio, con renitente fauce, / fuggo il morso letal di più d'un
, tì. corsini, 54: fuggo gli anni / dell'infami / lingue mormoratrici
-voi cercate una morte disperata. -anzi fuggo una vita pazza. b. davanzati,
morte alberga, / ch'io fuggo lor come fanciul la verga. boccaccio,
. alfieri, 9-69: inorridisco e fuggo; e cotant'ardo / di tornare
agli occhi salle. petrarca, 194-6: fuggo dal mi'natio dolce aere tosco.
nannini [ovidio], in: subito fuggo, e dal nimico aspetto / ratta
: se io non vengo a te, fuggo la vita; e se io non
com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio mi sprona e
: ohi! lasso me, ch'io fuggo in ogni loco, / poter credendo
acherontea palude? niccolini, i-131: fuggo me stesso, e nell'averno io
si stende. pananti, i-56: fuggo qual suol da rabido molosso / palpitando fuggir
mi viene la nausea al cuore e fuggo via. emiliani- giudici, 1-264:
lacopone, 75-12: frate, eo sì fuggo, ch'eo so ferito: /
petrarca, 127-93: se pur talor fuggo, / in cielo e 'n terra
più triste. chiari, 3-18: fuggo di qua, buon vecchio, fuggo di
: fuggo di qua, buon vecchio, fuggo di qua correndo. / troppo di
man più che d'ingegno, / io fuggo da le donne di parnaso. bellori
quando io ho a figliare, io fuggo più i viottoli fatti dalle fiere che
giusti, 4-ii-363: qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, / colla
genti inermi ha perigliosa guerra, / fuggo io mendico e solo, e di
chiamava aiuto. chiabrera, 1-ii-118: fuggo a più potere / il piacere / che
c. gozzi, i-21-105: dall'aere fuggo tenebroso e fosco / che avea l'
privoron del superno amore / riniego, fuggo e lasso loro acquisto, / e
esco / di casa e me ne fuggo a quest'ora / [una mia pari
, 4-ii-363: qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, / colla su'
l. bellini, 6-73: fuggo e mi rannicchio / e mi mostro
petrarca, 127-93: se pur talor fuggo, / in cielo e 'n terra
la mia morte alberga, / ch'i'fuggo lor come fanciul la verga. i
/ e 'l più ch'i'posso lor fuggo davanti, / senza rime nessun riconfortando
rim- brotte, / ond'io mi fuggo. moretti, ii-620: conoscevo questo
del superno amore, / riniego, fuggo e lasso loro acquisto / e chiego battezzarmi
dei dì felici. tasso, n-ii-338: fuggo sdegno di principe e di fortuna e
e corra al mio riposo? io fuggo, io fuggo, / corrotto mondo
mio riposo? io fuggo, io fuggo, / corrotto mondo, il tuo tenace
mio secreto e 'l mio riposo / fuggo, ma più me stesso e 'l mio
: mai mi lascio stare in ozio, fuggo il sonno, né giacio se non
mia niquitanza. idem, 72-19: fuggo lo falso amore, che non me
canto e volo, / ma strido e fuggo. et ù mi volgo e donde
me stesso. d'eredia, io: fuggo il mio bene e del mio affanno
fanno, ovunque stanco / torme altrui fuggo, nel gelato fianco / un foco accender
mi'ardir la sua possanza; / fuggo gli urti co'i giri, e co'
io lo rotolo giù in un campo e fuggo. 4. arrotolare.
la mia morte alberga, / ch'i'fuggo lor come fanciul la verga;
voe, / ma dentro a'chiostri fuggo in saivitate, / ché quivi poss'io
pace. b. corsini, 55: fuggo ancora / ad ogn'ora / le
vergogna la pratica de'vecchi prudenti e fuggo per viltà la conversazione de'baldanzosi giovani
io? perché vaneggio? / perché sì fuggo questo chiaro inganno? settembrini, iv-338
non mi converto in apostolo e non fuggo di qua mendicando. arpino, 19-99
e 'l più ch'i'posso lor fuggo davanti, /... / ché
petrarca, 127-92: se pur talor fuggo, / in cielo e 'n terram'ha
quel che di dentro alberga, / in fuggo ogni altra setta, / rimota e
i-152: vo drieto a quel ch'io fuggo e che mi sface, / e
i-152: vo drieto a quel ch'io fuggo e chemi sface, / e 'l mio
/ ed ecco scherzo / e col piè fuggo e con la man ti sferzo.
s'io non vorrei? / s'io fuggo un sol, come lo fuggo o
io fuggo un sol, come lo fuggo o dove? machiavelli, 1-iii-697: cerca
l. bellini, 6-73: quanto più fuggo e mi rannicchio, / e mi
/ fiera che il bracco snida, / fuggo al monte od al piano.
già soglio, / poiché del tutto amor fuggo e disvoglio, / e più che
. gozzi, i-21-105: dall'aere fuggo tenebroso e fosco, / che avea l'
'l sole, / e quanto più la fuggo, più la bramo. prezzi,
pasquina, e issa m'odia; e fuggo poi lavinia sua padrona, ca m'
: mai mi lascio stare in ozio, fuggo il sonno, né giacio se non
; traviare. petrarca, 88-6: fuggo ancor così debile e zoppo / da l'
spur / et ancor de'miei can'fuggo lo stormo. n. franco, 136
e volo, / ma strido e fuggo. e u'mi volgo e donde /
petrarca, 127-95: se pur talor fuggo, / in cielo e 'n terra m'
a palazzo a ogni poco e corro e fuggo / qualcosa per saper del vostro arrivo
di antiche amarezze. montale, 5-16: fuggo / l'iddia che non s'incarna
giusti, 4-ii-363: qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, / colla
io non amo punto la folla, e fuggo come la peste i susurri. mazzini
io dal fosco e torbido penserò fuggo ove 'l gran desio mi sprona e 'nchina
. gozzi, i-21-105: dall'aere fuggo tenebroso e fosco, / che avea l'
tenore di questa pistola, io non fuggo il vizio del metacismo, né la confusione
non mi converto in apostolo, e non fuggo di qua mendicando, come la cosa
io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio mi sprona e 'nchina
, 127-95: e se pur talor fuggo, / in cielo e 'n terra m'
, vi-96: io la odio e la fuggo, io son certo che potrà costei
mia morte alberga, / ch'i'fuggo lor come fanciul la verga. bibbia
, difficile. petrarca, 88-5: fuggo ancor così debile e zoppo / da l'
una mantella. savinio, 28-1-53: fuggo, multiravvolto nella mantellina grigioverde, come