, 7: madonna, io non fu' mai servo di voi per altro già
., 21-123: in quel loco fu' io pietro damiano, / e pietro
pietro damiano, / e pietro peccator fu' nella casa / di nostra donna in
: poi che di lui, amor, fu' innamorata, / non mi donasti ardir
di tevero s'insala, / benignamente fu' da lui ricolto. / a quella
6-1): sì fortemente l'altrier fu' malato, / ca tutt'avìa perduto 'l
n'appendesse a me, tuttavolta sempre fu' io di questo animo, che biasimo
dante, inf., 10-93: ma fu' io solo, là dove sofferto / fu
n'appendesse a me; tuttavolta sempre fu' io di questo animo, che biasimo accolto
: poi che di lui, amor, fu' innamorata, / non mi donasti ardir
invan l'anima tenta: / poich'i'fu' preso alla prestina strada, / di
tu [apollo] prima, e poi fu' invescato io. idem, 50-44:
/ ove tu prima, e poi fu' invescato io. f. villani, n-81
b. pitti, no: io fu' trovato in su lo specchio, per non
, il quale io feminella che non fu' mai appena fuor dell'uscio,..
. pandolfini, 1-106: in questo fu' io avvertente, e piace- ravvi il
tona in un punto, / così fu' io de'begli occhi lucenti / e d'
, 21-63]: « altra volta fu' a tal baratta », a tal baruffa
allungare più inanzi: basta che io fu' per fare le vendette di mio padre
, 1-109 (254): come io fu' a dua ore innanzi il giorno,
di tevero s'insala, / benignamente fu' da lui ricolto. cavalca, 9-165
fece alla porta sì, ch'i'fu' contento. guicciardini, 209: si sonò
scopato. machiavelli, 877: omè! fu' per cadere in terra morto, tanta
brevi / dentro ad un nuovo più fu' inretito. maestro alberto, 179: aristotile
. machiavelli, i-1089: omè, fu' per cadere in terra morto, tanto era
capo scosso, / 'a ciò non fu' io sol, 'disse; 'né certo
par., 9-89: di quella valle fu' io litorano / tra ebro e macra
ii-131: rispose libadoro: io non fu' mai traditore, e questo voglio provare per
/ fan fede a quel ch'i'fu' grazia e diletto / in che career quaggiù
e virtù cresciuta m'era, / fu' io a lui men cara e men gradita
e 'l mese e 'l dì ch'i'fu' legato, / da sì dolze catena
morelli, 496: di firenze in romagna fu' nelle ceste trasportato, e in frulli
1-101 (238): di che io fu' chiamato in una di quelle sale.
27-113: francesco venne poi, com'io fu' morto, / per me; ma
che non sia saggio; / ch'io fu' tradita da chi mi fidai, /
/ fece alla porta sì, ch'i'fu' contento. boccaccio, dee.,
angiolieri, 91-12: po'quand'i'fu' cresciuto, mi fu dato / per
idem, inf., 10-92: ma fu' io solo, là dove sofferto /
vi-1-393 (80-n): po'quand'i'fu' cresciuto, mi fu dato / per
del qual m'ha priso, poi fu' mi proferto. imitazione di cristo, 3-59-2
che tanto quanto servii alla carne, tanto fu' io morto, e 'l tempo
, si congela..., così fu' io congelido nel cuore. =
ciel che più della sua luce prende / fu' io, e vidi cose che ridire
, 91-9: po', quand'i'fu' cresciuto, mi fu dato / per mia
. angiolieri, 91-11: po'quand'i'fu' cresciuto, mi fu dato / per
che dal tuo dolce amor, dama, fu' punto. quanta consolazione gliene succederà
: l'anno 1381, tornato ch'io fu' a parigi, avendo fatta la perdita
abbracciavacca, xxxv-1-345: sacciate, nato fu' i'da strettoia: / quando dibatto
, / ove tu prima, e poi fu' invescat'io. boccaccio, dee.
. dante, inf., 10-93: fu' io solo, là dove sofferto /
, 17-118: io non sarò come fu' già cortese, / ch'a tutti e
in mare un vento rio, / fu' da fortuna dentro diportato / nel gran
petrarca, 23-162: canzon, i'non fu' mai quel nuvol d'oro / che
. anonimo, ix-546: quando le fu' a lato, / ella mi prese a
, / dentro ad un nuovo più fu' inretito. buti, 3-29: s'io
dante, par., 15-146: fu' io da quella gente turpa /
, / dentro ad un nuovo più fu' inretito. soffredi del grazia, xxviii-220:
. frezzi, ii-10-105: quand'io fu' in cima, vidi il lago stige
andrea da barberino, ii-131: io non fu' mai traditore, e questo voglio
tanto alli occhi miei [mentre ch'i'fu' di là » diss'elli allora,
figur. angiolieri, 91-5: ingenerato fu' dal fitto duolo, / e la
. frezzi, ii-10-104: quand'io fu' in cima, vidi il lago stige,
(10-5): de'tuo'fatti fu' bene 'ndivino, / ch'assai ti dissi
6-2): sì fortemente l'altrier fu' malato, / ca tutt'avia perduto 'l
dar morte. michelangelo, i-13: i'fu', già son molt'anni, mille
, xxv-2-349: quivi, poi ch'i'fu' giunto, benché stessimi / cheto,
io maso filiuolo che fue arnoldo peruzi fu' a fermare la detta compagnia iscrita di
rapito in cielo. colle fiamme di questa fu' io ancora al cielo rapito. tasso
. fra giordano, 2-170: io fu' là nelle contrade di roma, ove
angiolieri, vi-1-393 (80-3): 'ngenerato fu' dal fitto duolo, / e la
, iii-6-40: io, che parlo, fu' il primo tra quelli, / ché
di me fo, da po'ch'i'fu' berzaglio / segnato dal tuo viso,
(6-1): si fortemente l'altrier fu' malato / ca tutt'avia perduto 'l
fe brullo; / che come non fu' oste intrò nel regno, / tutto
[s. v.]: * fu', uscita del passato perfetto, persona terza
vi-n-33 (10-6): de'tuo'fatti fu' bene 'ndivino, / ch'assai
trottando; e quando l'altro giorno io fu' fuora del ferrarese, n'ebbi grandissimo
cavalca, 16-1-201: quando io mi fu' partita di roma, e venni in
. petrarca, 82-3: io non fu' d'amar voi lassato unquanco, /
bellezza e virtù cresciuta m'era, / fu' io a lui men cara e men
tanto alli occhi miei / mentre ch'i'fu' di là..., /
ha 'n signoria, / com'io fu' già. dante, vita nuova, 26
, 8-9 (310): « stanotte fu' io alla brigata, ed essendomi un
. fiore, 216-11: venusso fu' molto crucciata, / e disse ben
ii-229: misero or me! che fu' già quell'uccello / che cantai lieto a'
, 23-162: canzon, i'non fu' mai quel nuvol d'oro / che poi
m. cecchi, 72: io non fu' mai, né son di que'che
esta novella: / mentre eh'i'fu' pulzella, / sai, di tua innamoranza
, / sai, di tua innamoranza ben fu' vana. 2. amorevolezza, gentilezza
della porta a pinti, io pasando fu' invitato da'suoi parenti a merenda.
acqua di tevero s'insala, / benignamente fu' da lui ricolto. buti, 2-48
'nchino. anonimo, i-558: eo fu' già perito / ed ismarito, / se
nappi, xxxviii-215: poi che privato fu' de quel bel volto / che 'l cor
, / dentro ad un nuovo più fu' inretito. buti, 3-29: 'dentro
lacrimosi e meschinelli, / dovunque io fu', lascioron due rucelli. bandello,
lacrimosi e meschinelli, / dovunque io fu', lasciaron due rucelli. g.
petrarca, 82-1: io non fu' d'amar voi lassato unquanco, /
che là su regna / perch'io fu' ribellante alla sua legge, / non vuol
chi prima me tenne / poi ch'i'fu' nato e quel che me levò /
, par., 21-121: pietro peccator fu' ne la casa / marino,
par., 9-88: di quella valle fu' io litorano / tra ebro e macra
, 16-46: lombardo fui, e fu' chiamato marco. g. villani, 2-13
mano sinistra? cino, iii-166-3: i'fu', dante, dal mio natal sito
più de la sua luce prende / fu' io, e vidi cose che ridire /
balenar tona in un punto, / così fu' io de'begli occhi lucenti / e
, 21-121: in quel loco fu' io pietro damiano, / e pietro pecator
io pietro damiano, / e pietro pecator fu' ne la casa / di nostra donna
disiri. petrarca, 82-3: io non fu' d'amar voi lassato unquanco, /
, xxxvi-14: e però, lasso, fu' io così ratto / in trarre a
: beata sono e per nome villana / fu' detta al mondo, e gesù
esta novella: / mentre ch'i'fu' pulzella, / sai di tua inna-
/ sai di tua inna- moranza ben fu' vana. boccaccio, dee., 3-7
fuori della porta a pinti, io pasando fu' invitato da'suoi parenti a merenda.
più sermoni, / sappi ch'i fu' il camiscio de'pazzi. bandello,
ser giovanni, 3-xii-10: poi ch'i'fu' del sonno risentita, / chiamai migliaia
a te, perché richiesto / io fu' da un tuo minimo fattore / il quale
ben per madre mia; / e 'ngenerato fu' dal fitto duolo, / e la
vedersela. venuti, lxxxviii-n-744: cosi fu' vinto, e, se non ch'
con gran disio / dissi al comito quanto fu' in galia: / -andiam al porto
di stella, xxxiv-626: se mai ti fu' i'ti sarò servente, / sendo
di roma], à se per antico fu' vittoriosa / in facto d'arme,
, lxxxviii-11-213: ma poi ch'io fu' della speranza privo / della risposta di sua
, 22-91: per paura chiuso cristian fu' mi, / lungamente mostrando paga- nesmo
. seneca volgar., 2-111: io fu' provocato dal popolo, acciocché combattessono più
capo mosso, / a ciò non fu' io sol, disse, ne certo /
leva più da l'onda, / fu' io, con vita pura e disonesta,
più de la sua luce prende / fu' io, e vidi cose che ridire /
or come posso io sodisfare se io fu' vana in giovanezza? io me ne pento
magne / piu ch'e'non ne fu' notata. giorgio dati, 1-47: l'
fiate, mentre ch'io in terra fu' mi. boccaccio, viii-2-13: ultimamente adamo
d'esta novella: / mentre ch'i'fu' pulzella, / sai, di tua
, / sai, di tua innamoranza ben fu' vana. boccaccio, dee.,
/ cerca, dirai: « s'i'fu' manco modesta, / colpa la nova
: maladetto sia il dì ch'io ti fu' data per moglie, che mi consumo
petrarca, 23-161: canzon, i'non fu' mai quel nuvol d'oro / che
. petrarca, 82-3: io non fu' d'amar voi lassato unquanco, / madonna
che si leva più da l'onda / fu' io, con vita pura e disonesta
venuti, lxxxviii-11- 744: così fu' vinto, e, se non ch'io
, ond'io pastore / da lui fu' tatto e in sacro ordinato. ricordati,
musicali del trecento, lxxxiv-33: fenice fu' e vissi pura e morbida / e
arco e coi bolzoni. -otta fu', testé, poco fa. grazzini
. idem, par., 15-148: fu' io da quella gente turpa / disviluppato
., 22-91: per paura chiuso cristian fu' mi / lungamente mostrando paganésmo. cavalca
dante, purg., 20-54: figliuol fu' io d'un beccaio di parigi:
, / dentro ad un nuovo più fu' inretito. cino, xxxv-n- 643
là su regna, / perch'i'fu' ribellante a la sua legge, / non
non mi mescolai co'lascivi e non fu' partefice con quelli che sono lievi.
par., 9-90: di quella valle fu' io litorano / tra ebro e macra
poi che di lui, amor, fu' innamorata, / non mi donasti ardir
fuori della porta a pinti, io pasando fu' invitato da'suoi parenti a merenda.
umane. della robbia, 102: quando fu' a quel passo del vangelo che 'l
la sventura mia / poi ch'i'fu' servo di cotal segnore, / ché ciò
27-113: francesco venne poi, com'io fu' morto, / per me. guido
là su regna, / perch'i'fu' ribellante a la sua legge, / non
li occhi miei / mentre ch'i'fu' di là » diss'elli allora, /
gran disio / dissi al comito quanto fu' in galia: / -andiam al porto
i'vorrei per che intenzione / i'fu' iarsera da te piolato. = denom
9: tra 'l piovano e la scotta fu' intrambe, / perch'io ancora nespole
, 22-178: disse rinaldo: -io non fu' mai pirrato / e dette presto al
che più de la sua luce prende / fu' io. boccaccio, dee.,
poetria. gherardi, lxxxviii-i-665: i'fu' lor pari / di mia scienza e
xxxiv-276: maladetto sia el dì ch'io fu' creato: / costui mi strazia e
fece alla porta sì, ch'i'fu' contento. idem, par., 13-41
lui; e poscia / ch'a lui fu' giunto, alzò la testa a pena
finire. cavalca, 20-100: intantoché io fu' presso di bestemmiare iddio. ariosto,
. b. pitti, 1-206: io fu' tratto gonfaloniere di giustizia della borsa del
della borsa del 91; e perch'io fu' trovato in su lo specchio per non
disposto, / udendo tal parlar, fu' sbigottito, / come è colui cui
, / ond'io subito preso / fu' da'belli ochi..., /
ciò resistenza, piacque a dio ch'io fu' tratto podestà di bibbiena. e perché
iddio. beicari, 5-94: dotata fu' da dio di profezia / e molte cose
dante, purg., 5-73: quindi fu' io; ma li profondi fori /
... se non fosse ch'io fu' presta a partirmi, io arei forse
si leva più da l'onda / fu' io, con vita pura e disonesta,
incontanente ch'io usci'della città e fu' libero del puzzo e della lordura delle
leva più da l'onda, / fu' io, con vita pura e disonesta,
e quadri da la gente in pria / fu' con le dita in terra disignata.
che già fa grande tempo ch'io fu' viziosa, e so bene quivi ove
dante, inf, 17-123: allor fu' io più timido a lo stoscio, /
rapito in cielo. colle fiamme di questa fu' io ancora al cielo rapito. gilio
. ffare. dante, xxxvi-12: fu' io così ratto / in trarre a me
sù regna, / perch'i'fu' ribellante a la sua legge, / non
là sù regna, / perch'i'fu' ribellante a la sua legge, / non
, dapoi ch'ebbe manifestato il tutto fu' severamente punito, tagliatagli prima la lingua
da lui ricolto. ottimo, ii-27: fu' io dallo angelo galeotto ricolto e recato
più de la sua uce prende / fu' io, e vidi cose che ridire /
. / delle sue cose i'non fu' rifusante. 2. che rifiuta
che non vale poi il dir qiesca fu' e, se ben in quel tempo,
musicali del trecento, lxxxiv-180: i'fu' tuo servo, amore, in verde
/ e tutto di levarmi i'mi fu' mosso. istoria di san martino,
vi-i-391 (80-10): po'quand'i'fu' cresciuto, mi fu dato / per
la regina ritrosa e contraria, e fu' sempre escluso dal cabinetto e da'più
tuono fedì appresso di me e questo io fu' tolto in braccio non sappiendo da cui
in braccio non sappiendo da cui e fu' recato in questo luogo. francesco di
lacrimosi e meschinelli, / dovunque io fu', lasciaron due rucelli. b
, / ove tu prima, e poi fu' invescato io. frezzi, i-12-64:
amore [dante], i-285: sì fu' i'sì saggio / ched i'ne
fassi salso, cioè a roma, sì fu' io dallo angelo galeotto ricolto e recato
tona in un punto, / così fu' io de'begli occhi lucenti / e
., 16-47: lombardo fui, e fu' chiamato marco; / del mondo seppi
inf., 32-69: sappi ch'i'fu' il camiscion de'pazzi; / e
. pulci, 19-99: io non fu' appena uscito fuor dell'uova, / ch'
chiamato. pulci, 19-99: io non fu' appena uscito fuor dell'uova / ch'
: ah lasso a me, che fu' forzato porre / mie libertà in costei da
veggo e truovo, / però ch'io fu' cattivo insin nell'uovo.
che sento. / ahi quanto e'fu' scotènto / d'amare st'alpestra eretica e
cavalcatura. bufi, 1-465: 'allor fu' io', dante, 'più timido', che
, 17-121 [var.]: allor fu' io più timido a lo scoscio,
. buti, 1-465: 'allor fu' 10', dante, più 'timido'che prima
che là su regna, / perch'io fu' ribellante alla sua legge, / non
si leva più da l'onda, / fu' io, con vita pura e disonesta
lxxxviii-i-206: amor, da poi ch'i'fu' fuor di tuo torma /..
egli gridando disse: « io non fu' mai smentito, e convien ch'io ti
supremo tribunale, che si dice tumchim fu', cioè a dire tribunali ai guerra
pianto e strido, / tal ch'r fu' per voltar lo spirto altronde.
. dante, inf., 10-91: fu' io solo, là dove sofferto / fu
fuggito invér la mira, / quando fu' sovragiunto ad oriaco, / ancor sarei di
brevi, / dentro ad un nuovo più fu' inretito. tasso, 16-25: teneri
luminare. gherardi, lxxxviii-i-665: i'fu' lo specchio della istologia, / pagol
b. pitti, 1-206: io fu' tratto gonfaloniere di giustizia della borsa del
borsa del 91, e perch'io fu' trovato in su lo specchio per non
dinari, drapo e biave, e fu' gran laron; e può'fu'apostolo de
e fu'gran laron; e può'fu' apostolo de iesù cristo, et elo me
ch'i''l dirò ch'io non ti fu' mai ingrata. ariosto, 20-54:
fuggito invèr la mira, / quando fu' sovragiunto ad oriaco, / ancor sarei di
bellezza e virtù cresciuta m'era, / fu' io a lui [dante] men cara
. lapo gianni, xxxv-ii-575: i'fu' sì tosto servente di voi, /
. dante, infi, 17-11: allor fu' io tura che per el caldo
. b. pitti, 1-206: io fu' tratto gonfaloniere di giustizia della borsa del
della borsa del 91, e perch'io fu' trovato in su lo specchio per non
9: tra t piovano e la scotta fu' intrambe, / fierch'io ancora nespole
morto / 'n una battaglia, nella quale fu' io. / ancor si par ben
. stigliani, 2-456: un volume fu' io. /... / voi
tolomei, 51: sì fortemente l'altrier fu' malato / ca tutt'avia perduto t
uscio a tentennare; / stato già fu' gran pezza e vidi t bello / ed
, 22-02: per paura chiuso cristian fu' mi, / lungamente mostrando paganesmo; /
, / ove tu prima, e poi fu' invescato io. boccaccio, iii-6-36:
dante, inf, 17-118: allor fu' io più timido a lo stoscio / però
tolomei, 64: e de'tuo'fatti fu' bene 'ndivino, / ch'assai ti
dante, inf, 10-92: ma fu' io solo, là dove sofferto / fu
tona in un punto, / così fu' io de'begli occhi lucenti / e d'
/ fece alla porta sì, ch'i'fu' contento. / « quandunquet'una d'
par., 9-90: di quella valle fu' io litorano / tra ebro e macra
, xlvii-217: davanti a una donna i'fu' fedito / nel cor sì duramente,
che maladetto sia il dì ch'io ti fu' data pananti, iii-117: nei più tristi
dante, par., 25-145: quivi fu' io da quella gente turpa / disviluppato
poco dapoi, 'da'quali tutto che rattenuto fu'; il che tanto porta, quanto
la sventura mia / poi ch'i'fu' servo di cotal segnore, / ché ciò
non si volle partire; / i'non fu' presta a volermi coprire, / ond'
veggo e truovo, / però ch'io fu' cattivo insin nell'uovo.
pria far suole. / di quella valle fu' io litorano. 16. locuz
bellezza e virtù cresciuta m'era / fu' io a lui men cara e men
dopo nona venia a voi; e poi fu' a mezza via, tomai a drieto
dante, infi, 10-93: ma fu' io solo, là dove sofferto / fu
[dante], i-146-5: ch'i'fu' sì trapiacente in mia venuta / che per