tronca dall'altro che l'uomo ha forcuto. boccaccio, dee., i-intr.
lunghissimi,... ad un forcuto legno, mentre io correva, non so
. da bi-4 due, doppio 'e forcuto (v.). bifórme,
il muso era sovrastato da un grande corno forcuto coperto dalla pelle). =
rumini, ma non abbia il piè forcuto: siavi immondo. montale, 3-137:
con cinque paia di zampe, addome forcuto, occhio unico e mediano, di statura
, l'ultimo dei quali è spesso forcuto; con addome generalmente privo di arti
forma biforcuta, che si divarica; forcuto. libro di sydrac, 482:
nella fornace. 2. ramo forcuto. magazzini, 17: i fichi
potea capire. -ant. osso forcuto. -in partic.: furcula degli
disse. = comp. di forcuto. forcuto, agg. che
= comp. di forcuto. forcuto, agg. che termina a forca (
panni lunghissimi... ad uno forcuto legno, mentre io correva, non so
olmo un ramo, il qual, forcuto, / l'arbor gentile abbraccia e dàlie
marino, 10-236: l'antico agricoltor rastro forcuto, / nel fango e ne la
da l'altro che l'uomo ha forcuto. -ant. che è situato
spalle / fin giù dove lo stomaco è forcuto. -per estens. che ha
11-688: a capri dove ogni sentierucolo è forcuto come le coma del demonio.
da legnaiuoli, fatto di ferro piegato forcuto e dentato, il gambo del quale
da legnaiuoli, fatto di ferro piegato forcuto e dentato, il gambo dei quale
/ di siringa, allenando il piè forcuto. d'annunzio, v-1-336: è primo
da l'altro che l'uomo ha forcuto. s. bernardino da siena, ii-500
di grano e vi pianta appena un palo forcuto per appendervi la giacca e l'orcio
/ fin giù dove lo stomaco è forcuto. / poi forò il ventre a bogio
/ di siringa, alleando il piè forcuto. jahier, 59: quando il popolo
, sm. invar. entom. organo forcuto che si trova dietro l'occipite dei
invece è priva di denti. il peristedione forcuto (peristedion cataploractum) è il più
hanno uno pezzo d'arme d'asta forcuto et alla cintura una piccozza di ferro.
uva. -pigio a forcina: bastone forcuto usato per affondare le vinacce nel mosto
: 'pigio a forcina': lungo bastone forcuto nella sua cima, col quale si pigia
da l'altro che l'uomo ha forcuto. petrarca, 128-91: pur che voi
rabo 'coda 'e horcado 'forcuto rabifórme (rabbifórme), agg.
di poppa, senza che lo scalmo forcuto desse il più lieve stridore. alvaro
le due branche parallele di un manichetto forcuto. con quest'amesino si recidono i lembi
/ fin giù dove lo stomaco è forcuto. g. giustiniani, lxxx-3-1067: assomiglia
e streghe, diavoli e diavolesse dal piede forcuto vi venivano in processione a tributargli.
tres (v. tre) e da forcuto (v.), sul modello di
da l'altro che l'uomo ha forcuto. ugurgieri, 298: poi lieva il