, ii-100: e ben ver che forar gli fé la rea / adulatrice lingua e
varchi, 18-2-140: fecero eziandio forar dipoi la lingua a michel da prato
né spada né mazza, / ch'a forar l'abbia o romper la corazza
sonno, / che non gli paia forar qualche conno. ariosto, sat.
mondo infastidite / da loro stesse si forar la pancia, / e mille volte poi
mondo infastidite / da loro stesse si forar la pancia. monti, x-3-167: mirai
: se pozzi sono ad alti, vuoisi forar laggiù lungo 'l fondo, e far
, / atta a salir montagne e forar selve, / dov'altri mai non giunse
. davanzali, ii-94: non sapendo forar la calca, se sdrucciolando o urtati cadevano
ira cresce / e si stizzisce del forar la sete. 7. assol
con arieti e loro altri instrumenti / a forar torri, e porte rompere atti,
. vanno ad aprire strade, a forar monti, a tagliar istmi per altri
arieti e loro altri instrumenti / a forar torri e porte rompere atti, / tosto
né spada né mazza, / ch'a forar l'abbia 0 romper la corazza.
trecento tavolone / con certi spiedi da forar le pance, / malgrado d'ogni
vaga, / atta a salir montagne e forar selve / dov'altri mai non giunse
son più radi e ci sarà modo a forar l'entrata. pascoli, 88
ritira nella miseria. caporali, ii-100: forar gli fe'la rea / adulatrice lingua
..., / il trapano a forar, mola rodente / a far rotondo.
, / solito a saltar rupi e forar macchie, i... i volle
quale ha fatto intera notomia, / a forar trippe. fanfani, 1-81: 'scambio'
, ii-100: è ben ver che forar gli fé la rea / adulatrice lingua
d'aver contratta la peste, il forar la cute di qua e là nell'estremità
delle artiglierie per ripulirlo dalla polvere e forar il cartoccio o sacchetto di cui sono cariche
ripulirle dalla polvere o altro sudiciume e forar il cartoccio di cui sono cariche,
. castellini, 25: non le forar con lo stidione, mettile / fra due
della donna un fianco. / a forar vidi gli spiatati denti. baretti, 16
. zabaglia, 1-21: succhiello che forar muraglie, anche di dodici, e più
patria. vanno ad aprire strade, a forar monti, a tagliar istmi per altri
, o schiavone, o succhiello da forar muraglie, anche di dodici e più
caro e riservato, / s'incomincia a forar con discrezione / la botte e farvi
quale esprime la sua incessante abitudine di forar la scorza e la fibra più dura