, pensier fello, oprar maligno, / foll' ira, amor mal finto, odio
. tommaso da faenza, v-325-57: foll' è ciascun che non avisa stampo /
. tommaso da faenza, v-325-59: foll' è ciascun che non aviza stanpo /
. guinizelli, ii- 419: foll' è chi crede sol veder lo vero /
essere sicuro. bonichi, 1-66: foll' è chi si diletta / e a disservir
pensier fello, oprar maligno, / foll' ira, amor mal finto, odio coverto
g. cavalcanti, i-141: li mie'foll' occhi, che prima guar- daro /
. tommaso da faenza, xxxv-1-455: foll' è ciascun che non avisa stampo /
battaglia. chiaro davanzali, xvii-743-3: foll' è chi follemente si procaccia / e chi
sforzarsi. chiaro davanzati, 87-2: foll' è chi s'impronta di volere /
-affrettarsi. chiaro davanzati, 85-5: foll' è chi follemente si procaccia / e
a canna. chiaro davanzali, 85-7: foll' è chi follemente si procaccia /.
a ventino. giuittone, xix-63: foll' è chi fugge il suo prode e cher
ven di saggio loco, / ché foll' è chi s'impronta di volere / l'
nel frattempo. bonichi, 67: foll' è chi chier d'offesa perdonanza, /
lunardo del guallacca, xxxv-1-291: foll' è chi quivi s'erra: /
e da'loco ala mischia; / ché foll' è chi s'ari - schia,
, miseria. bonichi, 28: foll' è chi suo tesoro spande / in loco
. antonio di meglio, lxxxviii-11-134: foll' è chi sopra 'l ver di sé
è dir costante il pertinace; / foll' è chi lascia il ver per ombra o
sagg'e '1 foll' errare / al giudicare — del proponimento,
. tommaso da faenza, 1-iv-58: foll' è ciascun che non avisa stampo /
. antonio di meglio, lxxxviii-11-134: foll' è chi sopra 'l ver di sé
. antonio di meglio, lxxxviii-ii-134: foll' è chi sopra 'l ver di sé
po mustrare. chiaro davanzati, 85-1: foll' è chi follemente si procaccia / e
ven di saggio loco, / ché foll' è chi s impronta di volere / l'
dir com'povertà traripa! / bene foll' è chi le può star da lunga,
. lunardo del guallacca, 332: foll' è chi quivi s'erra: / chi
metaforici. guittone, i-39-95: o foll' e stolto, tu stesso t'ài vietato
ceccoli, vii-683 (21-10): foll' è chi nostra forza crede / scrimir
lunardo del guattaca, 332: foll' è chi quivi s'erra: / chi
dir com'povertà traripa!! bene foll' è chi le pò star da lunga,
sconfortato. chiaro davanzati, 85-6: foll' è chi follemente si procaccia / e
. lunardo del guallacca, 332: foll' è chi quivi s'erra; / chi
di distensione. guittone, xix-63: foll' è chi fugge il suo prode e cher
ven di saggio loco, / ché foll' è chi s'impronta di volere / l'
f bonichi, 28: così foll' è chi suo tesoro spande /..
tommaso da faenza, xvii-282-57: foll' è ciascun che non avisa stampo /
determinato luogo. guittone, xxxv-i-226: foll' è anche chi mal mette e ha messo
g. cavalcanti, xxxv-ii-490: li mie'foll' occhi, che prima guar- daro /