, iii-80: costoro, che soglion sempre fiutarmi la casa, come i topi de
orate mangio tante / che stuccheresti a fiutarmi le dita. ca'da mosto,
orate mangio tante / che stuccheresti a fiutarmi le dita. salvini [tommaseo]:
orate mangio tante / che stuccheresti a fiutarmi le dita. della casa, 717